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Isotex per la Corte del Cinghio. Abitazioni a misura di uomo e di ambiente
I principi sempre più diffusi di sostenibilità ambientale, la maggiore attenzione verso l’ambiente, la volontà di creare soluzioni sempre più in linea con la natura stanno cambiando profondamente il mondo dell’edilizia. Costruire a misura d’uomo e di ambiente, mettere al centro la salute comune non sono solo possibili soluzioni, ma obiettivi concreti da realizzare. Ed è in questo contesto che si inserisce il nuovo complesso residenziale Corte del Cinghio a Parma.
Il concept alla base di tutto è: fuori dal caos, dentro la città. L’intervento immobiliare, infatti, è nel cuore del parco del Cinghio, un’area ben collegata al centro della città, ma al tempo stesso fuori dal caos e dal traffico. Un’area, questa, interessata da una riqualificazione edilizia che nei prossimi mesi vedrà la zona diventare un punto di aggregazione per bambini, giovani, famiglie e anziani.
L’intervento immobiliare vedrà la costruzione di 8 palazzine, ognuna delle quali ospiterà diverse soluzioni abitative (bilocali, trilocali e quadrilocali di varia metratura), tutte con il preciso intento di essere sicure, confortevoli, ecosostenibili.
Le Palazzine di Corte Cinghio
- Palazzina Amsterdam Palazzina Amsterdam
- Palazzina Bruxelles Palazzina Bruxelles
- Palazzina Berlino Palazzina Berlino
- Palazzina Copenaghen Palazzina Copenaghen
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Grande attenzione ai temi green, sia dal punto di vista del basso impatto ambientale che per quanto riguarda gli spazi verdi. L’efficientamento energetico si traduce in impianti fotovoltaici, postazioni di ricarica per veicoli elettrici, ottima coibentazione, totale eliminazione delle caldaie e delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Un’elevata prestazione energetica (classe A4) per palazzine NZEB (Nearly Zero Energy Building).
Gli spazi verdi sono il leitmotiv di tutto il progetto: le logge delle palazzine cono state studiate per accogliere alberi, piante, orti e creare l’effetto di verde verticale; è stato previsto anche un ampio spazio esterno riservato ad aiuole, arbusti e alberi. Un polmone verde nel cuore della città.
Isotex, soluzioni per la bioedilizia
Tra i fornitori siamo stati scelti anche noi di Isotex. Per la realizzazione delle soluzioni abitative sono stati impiegati i nostri blocchi in legno cemento: HDII 44/20 grafite Neopor®, HDIII 38/10 grafite Basf-Neopor®, HDIII 30/7 grafite Basf Neopor® e HB 30/19 per pareti interne. Prodotti in grado di garantire alte prestazioni in campo di isolamento termico e acustico, antisismico, resistenza al fuoco.
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Un progetto, quello della Corte del Cinghio, a cui siamo orgogliosi di partecipare e che sposa i nostri principi di architettura sostenibile e bioedilizia. Da oltre 30 anni ci impegniamo in un processo produttivo a basso impatto ecologico per creare prodotti che favoriscano il risparmio energetico e che migliorino la qualità della vita abitativa.
Isotex per costruzioni a misura di uomo e di ambiente.
Energia: ENEA brevetta nuovi rivestimenti per migliorare l’efficienza degli impianti solari
Rendere più efficienti gli impianti solari termodinamici, grazie a tubi ricevitori con nuovi rivestimenti capaci di limitare al massimo le perdite di calore a temperature molto elevate, mediante l’utilizzo di metalli come rame, alluminio, argento e oro. Questo è l’obiettivo del nuovo brevetto ENEA sviluppato dai ricercatori del Centro di Portici (Napoli).
“I tubi ricevitori di nuova generazione dovranno operare in vuoto, cioè limitando le perdite di calore e proteggendo i rivestimenti dagli agenti atmosferici, e a temperature quanto più alte possibili per aumentare la resa del ciclo di conversione dell’energia”, spiega Salvatore Esposito del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
Le più alte temperature d’esercizio consentiranno, inoltre, di realizzare un sistema compatto e più efficiente di accumulo diretto del calore in grado di garantire la continuità di servizio anche di notte o con cielo nuvoloso.
“Per migliorare le prestazioni del rivestimento solare ad una temperatura di 550 °C o più elevata, il nostro brevetto propone di utilizzare i metalli con le più basse dispersioni termiche come rame, alluminio, argento e oro inserendoli, in una struttura multistrato che consente di superare i problemi di instabilità di questi metalli alle alte temperature”, conclude Esposito.
L’impiego di questa innovativa struttura multistrato permetterà inoltre di poter operare anche in aria a temperature più basse (300 °C), con la possibilità di realizzare ricevitori più economici da impiegare negli impianti solari termici.
Grazie a quest’ultima caratteristica, si potrà produrre calore a costi più competitivi da utilizzare sia per alimentare alcuni processi delle filiere industriali, come ad esempio nei settori farmaceutico, alimentare e tessile, sia negli impieghi domestici per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.
Fonte: ENEA
È arrivata CISA Multitop MATIC con testata corta
CISA Multitop MATIC con testata corta, la motorizzata di serie per le porte d’ingresso di edifici residenziali, pubblici e commerciali
La gamma CISA Multitop MATIC si arricchisce di una nuova versione pensata per offrire un alto livello di sicurezza – certificato in base alla Norma Europea EN14846:08 – in tutti quei contesti in cui non sia possibile installare una serratura con tre punti di chiusura.
Il modello a testata corta è dotato di una chiusura centrale automatica. Per chiudere in sicurezza, basta accostare l’anta al battente della porta. Così facendo il catenaccio fuoriesce automaticamente, senza bisogno della chiave. Per aprire dall’interno è sufficiente abbassare la maniglia, modalità che si può disabilitare per ragioni di sicurezza con la funzione blocco maniglia.
La serratura motorizzata offre una serie di funzioni che permettono di gestire in maniera semplice e sicura gli ingressi, anche in contesti di maggior affluenza:
• apertura da remoto con pulsante citofonico anche quando la porta è chiusa in sicurezza;
• funzione fermo a giorno che consente di mantenere la porta sempre aperta a orari prestabiliti;
• segnali acustici e visivi per indicare l’avvenuta apertura e chiusura;
• apertura con qualsiasi credenziale presente sul mercato attraverso il collegamento al contatto pulito.
Il sistema è indicato in tutte quelle situazioni in cui è richiesto un livello di sicurezza superiore della porta d’ingresso comune. Basta sostituire la normale serratura elettrica per montanti, che chiude solo con lo scrocco, con CISA Multitop MATIC, che assicura sempre la chiusura anche con catenaccio.
Per il livello di sicurezza, completezza di funzioni e convenienza economica, CISA Multitop MATIC motorizzata a testata corta è la soluzione più vantaggiosa per condomini residenziali, edifici pubblici e commerciali.
CISA, un brand di Allegion, è uno dei principali operatori europei nel settore dei sistemi di chiusura e protezione degli accessi. Dalla sua fondazione nel 1926 è in prima linea per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di ambiente con soluzioni elettro-meccaniche dedicate che consentono di controllare e gestire gli accessi in tempo reale. Dalle case private ai centri direzionali, dalle scuole agli ospedali fino agli alberghi, la sicurezza è il nostro primo obiettivo.
Forme organiche e BIM per un'energia rinnovabile
ALLPLAN ENGINEERING NELLA PRATICA
Centrale idroelettrica di Keselstraße, Kempten (Germania) | Konstruktionsgruppe Bauen AG
L’elemento che salta subito all’occhio nella nuova centrale sul fiume Iller a Kempten è la forma dinamica ed elegante. Il “guscio” di forma scultorea lungo quasi 100 metri porta alla mente numerose associazioni di idee: dalle balene alle navi, fino ai sassi levigati. La centrale va a sostituire un edificio degli anni ‘50 e fornisce energia a circa 4.000 famiglie, con una capacità stimabile intorno a 14 gigawatt ora all’anno.
Nell’indire il concorso per la progettazione della struttura, il committente Allgäuer Überlandwerk (AÜW) Kempten ha richiesto un progetto in grado di armonizzarsi con gli edifici esistenti sottoposti a tutela, compresa l’ex filanda Rosenau. Il risultato è una costruzione che si è aggiudicata svariati riconoscimenti (il premio tedesco di architettura 2011, il premio tedesco di architettura in calcestruzzo 2010, il premio tedesco per gli edifici industriali 2010) e ha raggiunto la finale del premio internazionale del Liechtenstein per la costruzione sostenibile nelle Alpi 2010.
L’idea concepita dallo studio di architettura Becker Architekten prevedeva il collegamento delle due estremità, ossia la centrale (completa di generatori e trasformatore) e la valvola limitatrice di portata, per mezzo di un involucro continuo. Più o meno a metà della sua lunghezza, quest’ultimo passa sotto l’arco dello storico ponte in acciaio attraversato dai cavi.
Nonostante le dimensioni complessive, gli architetti volevano dare vita a una forma organica altamente differenziata in grado, da una parte, di fondersi con l’ambiente circostante, ma, dall’altra, di venire percepita come elemento indipendente grazie alla sua architettura.
Quando gli ingegneri di Konstruktionsgruppe Bauen AG (con sede a Kempten) sono entrati a far parte del progetto, non era ancora stata presa una decisione sui materiali. Alla fine è stata scelta una struttura in calcestruzzo per consentire la realizzazione della forma organica che avrebbe racchiuso la centrale.
Inizialmente gli ingegneri hanno utilizzato schizzi manuali per stabilire i punti in cui la struttura poteva essere sostenuta dalle installazioni tecniche esistenti. Il “guscio” è stato suddiviso in sei sezioni: in primo luogo per fornire i giunti di dilatazione richiesti dalle condizioni termiche, ma anche perché i sostegni per il tetto dovevano essere fissi in alcuni punti e mobili in altri.
Nella fase successiva, gli ingegneri hanno sviluppato una struttura nervata in calcestruzzo. Oltre a dover essere in armonia con l’immagine nel suo complesso, era necessario che la struttura fosse suddivisibile in sei segmenti. Si è quindi fatto ricorso ad Allplan Engineering per creare modelli del “guscio” in calcestruzzo con un livello elevato di dettaglio geometrico, da usare come base per la progettazione dell’armatura e dell’involucro stesso.
Il risultato è un tetto monolitico in calcestruzzo fatto di nervature arcuate a curva libera, pareti curve e superfici del tetto ad arco.
"Il guscio di forma organica della centrale idroelettrica è stato realizzato con un altissimo livello di dettaglio con Allplan Engineering e ha rappresentato il punto di partenza ottimale per le tavole dell'involucro e delle armature"
La grande campata libera delle nervature ad arco misura 9,3 metri, con superfici in calcestruzzo di spessore compreso tra 20 e 25 cm.
La centrale idroelettrica sull’Iller è un edificio che, dal punto di vista estetico, arricchisce l’ambiente anziché impoverirlo. Tra le altre cose, contribuisce pertanto a generare supporto per l’elettricità ricavata da energia rinnovabile. Fa parte dell’ambito idroelettrico anche un allestimento accessibile attraverso una pista ciclo-pedonale che si snoda ininterrottamente lungo il fiume, dall’antica filanda alla nuova centrale, passando per gli straordinari interni dai soffitti molto alti, con le nervature in calcestruzzo, dove sembra di stare in una cattedrale in stile moderno.
Lo studio Konstruktionsgruppe Bauen AG di Kempten copre l’intera gamma della progettazione, come la costruzione di ponti e infrastrutture, la progettazione e la verifica strutturale e la gestione degli edifici, sia per nuove costruzioni che per interventi su strutture esistenti. L’offerta di servizi è completata da consulenze di esperti e ispezioni edilizie nei settori della costruzione dei ponti e dell’ingegneria strutturale.
Nel campo della progettazione per l’ingegneria strutturale e la costruzione industriale, Konstruktionsgruppe Bauen si occupa di tutte le questioni relative all’analisi strutturale, alla costruzione e alla gestione degli edifici allo scopo di elaborare soluzioni economicamente fattibili con un’alta qualità di progettazione.
INFORMAZIONI DI SINTESI DEL PROGETTO
Concetto chiave: Ingegneria idraulica impiantistica Software utilizzato: Allplan Engineering
Partecipanti ai lavori:
Progettazione edificio: Konstruktionsgruppe Bauen AG, Kempten
Progettazione strutturale sterramento: RMD Consult, Monaco di Baviera
Architettura: Becker Architekten, Kempten
Committente: Allgauer Überlandwerk AUW, Kempten
Data inizio lavori: Novembre 2007
Data fine lavori: Luglio 2010
Cubatura: 3865 m³
Superficie utile: 590 m2
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Lombardia, al via la preparazione di un bando da 100 milioni di euro per la rigenerazione urbana
La regione Lombardia ha approvato i parametri per l'emanazione del bando per gli interventi di rigenerazione urbana. I comuni potranno dunque effettuare interventi di riqualificazione degli immobili, dei beni, degli spazi pubblici e delle aree verdi e interventi attui al miglioramento della mobilità.
Il bando prevede un importo complessivo di 100 milioni di euro, suddivisi in 40 milioni sul bilancio 2021 e 60 milioni su quello 2022. Il finanziamento previsto è sulla base del contributo a fondo perduto, fino al 100%. Per ogni richiesta è previsto un un investimento minimo pari a 100.000 euro ed un contributo massimo concedibile di 500.000 euro.
Sono accetti e dunque finanziabili interventi di recupero, riqualificazione e adeguamento (funzionale, strutturale e impiantistico) di immobili ed edifici pubblici del patrimonio regionale. Inoltre, vi sono anche interventi di riqualificazione degli spazi pubblici e di aree verdi urbane con il conseguente miglioramento dell'accessibilità e della mobilità urbana.
I vari Comuni Lombardi potranno partecipare al bando e quindi usufruire dei benefici del finanziamento regionale in forma singola o associata. Tuttavia il Comune che intende presentare domanda in forma singola, non può partecipare alle forme associate tra Comuni.
Per poter accedere al finanziamento inoltre, è stato previsto il raggiungimento di una premialità in termini di punteggio. Tale premialità è basata sull'applicazione per almeno 3 anni dei criteri base della legge sulla rigenerazione urbana.
La pubblicazione del bando è prevista entro 90 giorni dall'approvazione della delibera e le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite piattaforma online. Inoltre, il bando prevede l'inizio dei lavori entro il 30 novembre 2021 e il collaudo o la presentazione del Certificato di regolare esecuzione entro il 20 novembre 2022.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Superbonus 110%, la proposta di proroga al 2023
Numerose imprese del mondo delle costruzioni hanno richiesto la proroga al 2023 dell’agevolazione fiscale introdotta a seguito dell’emergenza epidemiologica.
Anche alla Camera è stata avanzata la proposta di proroga al dicembre 2023, e su questo si è espressa l’ANCE. Gabriele Buia, presidente ANCE in una dichiarazione afferma che la proroga è necessaria per dare un reale avvio agli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza sismica del patrimonio edilizio nazionale.
A tale proposito Buia afferma che non c’è tempo da perdere e che “l’emendamento presentato sabato e firmato da oltre 60 parlamentari di maggioranza è un segnale chiaro che il Governo non può non accogliere”. Inoltre, egli invita il Governo a consentire a questa misura utile al rilancio dell’economia di poter partire, per risollevare il vasto e importante settore dell’edilizia, settore determinante per la ripresa economica del paese.
Buia afferma inoltre, che le riserve espresse dal Ministero dell’economia sull’eccesivo peso finanziario di tale misura risultano infondate, poiché come analizzato nel loro Centro Studi il superbonus può generare un giro di affari di 42 miliardi di euro a fronte dei circa 13 miliardi finanziati dallo Stato. Tale misura infatti porta a entrate per lo Stato di circa 7,5 miliardi di euro e di un risparmio netto di 600 euro ogni anno per le famiglie. Conclude la sua dichiarazione affermando: “Ci auguriamo che già nelle prossime ore l’emendamento con la proroga venga approvato così da dare avvio concretamente all’incentivo che interesserà migliaia di edifici e di condomini”.
Sull’argomento si è espresso anche Angelo Carlini, presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, Servizi di Efficienza Energetica ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria affermando che il Superbonus 110% rappresenta un importante strumento di rilancio e sviluppo per l’economia del Paese, che consente di stimolare investimenti e creare più lavoro. Continua ancora affermato a nome dell’intera associazione che il Superbonus è una soluzione valida, efficace e sostenibile per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Per tali ragioni dunque l’ASSISTAL è a totale favore della proposta avanzata dalla stessa Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati sulla proroga dell’agevolazione al 31 dicembre 2023.
Conclude Carlini affermando che “per poter raggiungere i livelli richiesti di sostenibilità energetica e ambientale è necessario che la misura sia strutturale o almeno abbia un orizzonte temporale più ampio di quello attuale e che sia facilmente accessibile. La misura del Superbonus 110%, associata alla modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ci permette di far ripartire i cantieri rilanciando in modo concreto e significativo l’economia italiana, provata dall’emergenza Covid”.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Dissesto idrogeologico, 7 miliardi di euro stanziati per interventi di messa in sicurezza del territorio nazionale
L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato il primo rapporto ReNDiS. Tale rapporto fornisce i dati degli interventi sullo stato di dissesto presente su tutto il territorio italiano ed il quadro dei finanziamenti richiesti per il risanamento.
Il ReNDiS, ovvero il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, rappresenta la piattaforma nazionale utile a monitorare tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nel rapporto sono presenti tutti gli interventi finanziati dal 1999 ad oggi. È emerso che in 20 anni il Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare ha stanziato quasi 7 miliardi di euro per i suddetti interventi, finanziando oltre 6 mila progetti. Dal rapporto emerge che le categorie d’intervento maggiormente sovvenzionate sono per alluvioni e frane.
La piattaforma è costituita da due sezioni. Nella prima vi è il monitoraggio degli interventi già finanziati a partire dal 1999, nella seconda è incentrata sugli interventi per cui è stato richiesto il finanziamento, ma non ancora programmata l’attuazione.
Dalla prima sezione si evince che le regioni con il maggior importo finanziato sono:
• Sicilia, 789 milioni di euro per 542 interventi;
• Toscana, 602 milioni di euro per 602 interventi;
• Lombardia, 589 milioni di euro per 544 interventi;
• Calabria, 453 milioni di euro per 528 interventi.
Dal rapporto è sempre possibile evincere che tali interventi presentano tempi medi di attuazione di circa 5 anni.
Dalla seconda sezione invece, risultano altre 7.800 le proposte progettuali per cui è stato richiesto il finanziamento. Tali proposte ad oggi attive nella piattaforma hanno un importo complessivo di oltre 26 miliardi di euro, che equivale ad una stima approssimata del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale.
Attualmente le regioni con il maggior numero di richieste attive sono:
• Campania, 5,6 miliardi per 1.192 progetti;
• Calabria, 1,7 miliardi per 872 progetti;
• Abruzzo, 1,6 miliardi per 764 progetti;
• Sicilia, 2,2 miliardi per 748 progetti;
• Puglia, 2,4 miliardi per 481 progetti;
• Veneto, 2,3 miliardi per 243 progetti.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Wavin Italia presenta Q-Bic Plus
Completa libertà di progettazione, installazione due volte più rapida e accesso totale per le operazioni di ispezione e pulizia: questi i marchi di fabbrica di Q-Bic Plus, la nuova versione del sistema per l’infiltrazione e l’attenuazione delle acque meteoriche progettato da Wavin per contribuire in maniera determinante a prevenire i danni alle infrastrutture e le minacce per la salute pubblica derivanti dalle inondazioni.
Pur facendo propri i concetti di ispezionabilità e modularità del precedente Wavin Q-Bic, che dalla data di lancio nel 2005 ha visto l’installazione di oltre 5 milioni di unità in tutto il mondo, il nuovo Q-Bic Plus si propone di alzare l’asticella e fissare nuovi standard per la gestione delle acque piovane in termini di versatilità, velocità di installazione e facilità di accesso.
Grazie alla sua flessibilità sia nell’orientamento e nel layout di vasca che nelle opzioni di collegamento, sia laterale che verticale, Wavin Q-Bic Plus si conferma la soluzione ideale per ogni tipologia di terreno ed elimina qualsiasi problematica legata al livello dell’acqua di falda e al carico dall’alto. La sua capacità portante è perfetta per le circostanze di progetto più esigenti, mentre i suoi canali di ispezione bidirezionali limitano la presenza di punti di accesso verticali.
Il sistema sviluppato da Wavin velocizza notevolmente l’installazione, garantendo un importante risparmio in termini di tempo durante la costruzione e ottimizzando lo spazio all’interno del cantiere. Clip e pin verticali non sono più necessari grazie alla presenza di connettori integrati: la sua funzionalità push-fit permette infatti all’installatore di collegare le unità e gli accessori con un semplice clic non appena entrano in posizione. Wavin Q-Bic Plus è inoltre facile da maneggiare grazie alla base molto leggera dei singoli moduli (14 kg per 420 L di volume netto), ai bordi arrotondati, alle impugnature dedicate e al lato superiore calpestabile.
Wavin Q-Bic Plus offre l’accesso più ampio disponibile sul mercato (fino a 370 mm) e canali bi-direzionali per permettere a CCTV e hydrojet di raggiungere il 70% della superficie del serbatoio. Il suo design della superficie estremamente piatto garantisce inoltre un’ispezione e una pulizia veloce ed efficace, senza alcun ostacolo.
Le nuove unità Wavin Q-Bic Plus sono parte della gamma di soluzioni dedicate alla gestione delle acque meteoriche sviluppate da Wavin, che includono sistemi di drenaggio per la captazione, particolarmente adatti per ampie coperture, regolatori di portata per gestire lo scarico della rete fognaria in base alle normative locali, pozzetti e camere di ispezione integrati nelle reti di drenaggio e disoleatori per il trattamento delle acque di prima pioggia provenienti dalle aree di parcheggio.
Per ulteriori informazioni sul sistema Wavin Q-Bic Plus o sulle numerose soluzioni progettate dall’azienda per la gestione delle acque meteoriche è possibile visitare il sito web www.wavin.it
Localizzare con più precisione il pericolo di muffa con le termocamere e le sonde igrometriche Testo
Nel settore della diagnosi edilizia, la possibilità di rendere visibili con precisione le aree potenzialmente soggette all’attacco della muffa è estremamente importante, perché la presenza di punti umidi o freddi può causare gravi conseguenze. Per evitare questo rischio, i potenziali punti pericolosi devono poter essere identificati con la massima precisione possibile.
Con una termocamera e una sonda igrometrica WiFi Testo, tutto questo può avvenire in modo professionale, semplice e assolutamente affidabile. La perfetta interazione tra i due strumenti di misura permette infatti di calcolare senza problemi l’umidità relativa superficiale non solo di pareti e soffitti, ma anche di angoli e nicchie, rendendo possibile la localizzazione dei punti critici ben prima che la pericolosa muffa si formi.
La sfida
Pareti, soffitti, angoli e nicchie: la muffa può insinuarsi in tutti quei punti in cui si forma troppa umidità. Alcuni punti umidi sono rilevabili facilmente alla prima occhiata, come ad es. nel caso di una perdita d’acqua. Esistono però anche punti umidi che non sono visibili a occhio nudo, causati ad es. da una ventilazione insufficiente / assente oppure dalla combinazione di ponti termici e alta umidità dell’aria. In questi casi il pericolo di muffa può essere valutato in modo affidabile solo con l’aiuto di una termocamera professionale.
La soluzione
Con una termocamera e una sonda igrometrica WiFi Testo, i professionisti della diagnosi edilizia fanno emergere in modo preciso e affidabile tutti i pericoli nascosti. È infatti sufficiente stabilire un collegamento WiFi tra la sonda igro-metrica e la termocamera e quindi scansionare il locale alla ricerca di punti potenzialmente esposti agli attacchi della muffa. Una volta identificati uno o più punti critici sulle pareti o il soffitto, con l’aiuto di entrambi gli strumenti è possibile misurare direttamente la temperatura superficiale di questi punti così come l’umidità e la temperatura dell’aria ambientale. Da questi valori, la termocamera calcola automaticamente l’umidità relativa superficiale del punto interessato e visualizza sul display il rischio di muffa utilizzando un chiaro sistema a semaforo: rosso sta per alto rischio, giallo per rischio medio e verde per nessun rischio. Successivamente le immagini termiche possono essere salvate insieme ai valori di umidità e temperatura, per poterle analizzare ed elaborare successivamente al PC con l’aiuto del software applicativo IRSoft e quindi creare un rapporto termografico completo e professionale. Al cliente viene così offerto un servizio di localizzazione del pericolo di muffa competente e preciso che permette di evitare danni più gravi all’edificio e di tutelare la salute degli inquilini.
Rilevamento del pericolo di muffa con Testo, tutti i vantaggi in un colpo d’occhio:
• I nostri strumenti vi permettono di rendere visibile con la massima precisione il pericolo di muffa e di valutare in modo affidabile il rischio di attacchi
• I nostri strumenti vi permettono di lavorare con termocamere professionali per il settore edilizio e una qualità “made in Germany”
• I nostri strumenti esaltano il vostro ruolo di professionista competente nel settore della diagnosi edilizia