Corte del Cinghio Parma IsotexI principi sempre più diffusi di sostenibilità ambientale, la maggiore attenzione verso l’ambiente, la volontà di creare soluzioni sempre più in linea con la natura stanno cambiando profondamente il mondo dell’edilizia. Costruire a misura d’uomo e di ambiente, mettere al centro la salute comune non sono solo possibili soluzioni, ma obiettivi concreti da realizzare. Ed è in questo contesto che si inserisce il nuovo complesso residenziale Corte del Cinghio a Parma.

Il concept alla base di tutto è: fuori dal caos, dentro la città. L’intervento immobiliare, infatti, è nel cuore del parco del Cinghio, un’area ben collegata al centro della città, ma al tempo stesso fuori dal caos e dal traffico. Un’area, questa, interessata da una riqualificazione edilizia che nei prossimi mesi vedrà la zona diventare un punto di aggregazione per bambini, giovani, famiglie e anziani.

L’intervento immobiliare vedrà la costruzione di 8 palazzine, ognuna delle quali ospiterà diverse soluzioni abitative (bilocali, trilocali e quadrilocali di varia metratura), tutte con il preciso intento di essere sicure, confortevoli, ecosostenibili.

Le Palazzine di Corte Cinghio




Grande attenzione ai temi green, sia dal punto di vista del basso impatto ambientale che per quanto riguarda gli spazi verdi. L’efficientamento energetico si traduce in impianti fotovoltaici, postazioni di ricarica per veicoli elettrici, ottima coibentazione, totale eliminazione delle caldaie e delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Un’elevata prestazione energetica (classe A4) per palazzine NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Gli spazi verdi sono il leitmotiv di tutto il progetto: le logge delle palazzine cono state studiate per accogliere alberi, piante, orti e creare l’effetto di verde verticale; è stato previsto anche un ampio spazio esterno riservato ad aiuole, arbusti e alberi. Un polmone verde nel cuore della città.

Isotex, soluzioni per la bioedilizia

Tra i fornitori siamo stati scelti anche noi di Isotex. Per la realizzazione delle soluzioni abitative sono stati impiegati i nostri blocchi in legno cemento: HDII 44/20 grafite Neopor®, HDIII 38/10 grafite Basf-Neopor®, HDIII 30/7 grafite Basf Neopor® e HB 30/19 per pareti interne. Prodotti in grado di garantire alte prestazioni in campo di isolamento termico e acustico, antisismico, resistenza al fuoco.



Un progetto, quello della Corte del Cinghio, a cui siamo orgogliosi di partecipare e che sposa i nostri principi di architettura sostenibile e bioedilizia. Da oltre 30 anni ci impegniamo in un processo produttivo a basso impatto ecologico per creare prodotti che favoriscano il risparmio energetico e che migliorino la qualità della vita abitativa.

Isotex per costruzioni a misura di uomo e di ambiente.

 

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ENEA TerremotiA pochi giorni dall’anniversario del sisma del 30 ottobre 2016, la scossa più forte mai registrata in Italia dopo quella del 1980 in Irpinia, ENEA presenta un brevetto per realizzare edifici ex novo “a danno zero” e per ricostruire in sicurezza i centri storici, sviluppato in collaborazione con Tekva, azienda toscana che opera in Italia e all’estero nel mercato delle opere civili. Si tratta di una piattaforma in cemento armato, alleggerita mediante tubi in vetroresina, che consente di abbattere fino all’80% gli effetti delle scosse sismiche sugli edifici, con tempi di costruzione ridotti e a costi competitivi, rispettando l’assetto urbanistico e architettonico dei centri urbani preesistenti. Oltre al vantaggio dell’isolamento sismico, il sistema offre la possibilità di utilizzare i tubi per il passaggio dei servizi (acquedotto, fognature, gas, impianti elettrico e telefonico, teleriscaldamento) rendendone semplici ed economiche l’installazione, l’ispezione e la manutenzione.
“Il sistema brevettato da ENEA e Tekva consente a tecnici e amministratori locali di prendere in considerazione la possibilità di ricostruire “come era” e, laddove possibile, “dove era” e per questo può essere una soluzione efficace per la ricostruzione di centri storici al fine di conservarne la memoria storica come, ad esempio, nei casi dei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto”, spiega Paolo Clemente, dirigente di ricerca dell’ENEA. “Sul basamento, di superficie anche molto grande, si possono riprodurre gli edifici preesistenti di qualsiasi tipologia e materiali e anche aggregati edilizi complessi di forma irregolare”.

A livello operativo, dopo l’esecuzione dello scavo nell’area d’interesse, si realizza un basamento di cemento armato, alleggerito con tubi in vetroresina o altro materiale. All’interno del basamento, tra la parte inferiore poggiata sul terreno e quella superiore, che sosterrà le costruzioni, vengono inseriti i dispositivi di isolamento sismico al fine di ‘disaccoppiare’ il moto dell’edificio da quello del terreno. Completano l’opera pareti perimetrali connesse alle parti inferiori dei tubi e altre pareti connesse alle parti superiori ed eventuali ulteriori dispositivi di dissipazione.
“La realizzazione del basamento è semplice e veloce. In generale, con l’isolamento sismico si spende di più in fondazione ma si recupera in elevazione perché le strutture sovrastanti saranno progettate e costruite per sopportare azioni sismiche molto ridotte e, pertanto, con risparmi significativi dovuti sia alla minore quantità di materiale che alla maggiore semplicità dei dettagli costruttivi. L’isolamento sismico è addirittura competitivo rispetto alle tecniche tradizionali, almeno in zone a media e alta sismicità”, conclude Clemente.
ENEA TerremotiPer supportare la ricostruzione nei 138 comuni danneggiati dal terremoto, in collaborazione con CNR-IGAG, INGV e Università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ENEA ha curato la raccolta di 12 articoli scientifici dedicato alla stima della pericolosità sismica del territorio per lo Speciale del Bulletin of Earthquake Engeneering, dal titolo “Seismic Microzonation of Central Italy following the 2016-2017 Seismic Sequence” Issue editors Salomon Hailemikael Sara Amoroso Iolanda Gaudiosi (Vol. 18, Issue 12, Springer - https://link.springer.com/journal/10518/volumes-and-issues/18-12).
Gli studi sono stati realizzati nell’ambito delle attività per la Microzonazione sismica dell’Italia centrale coordinata dal Centro per la Microzonazione Sismica (CentroMS) e finanziata dal Commissario di Governo per la ricostruzione, che ha coinvolto 114 gruppi di professionisti e oltre 100 ricercatori, tra cui gli esperti dell’ENEA. Il CentroMS raccoglie i maggiori enti di ricerca e dipartimenti universitari con l’obiettivo di fornire supporto scientifico e tecnico ai soggetti interessati alla microzonazione sismica e alle sue applicazioni, alla pianificazione urbanistica e alle problematiche geologiche, geotecniche e geofisiche connesse all’emergenza sismica.
“Le caratteristiche geologico-geotecniche dei siti possono concorrere a modificare sensibilmente lo scuotimento sismico atteso alla fondazione e determinare altri effetti indesiderati come frane, cedimenti, liquefazione del terreno”, spiega Salomon Hailemikael del Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico dell’ENEA, e per questo la microzonazione sismica è di fondamentale importanza per ottenere una vera e propria “fotografia” delle aree a maggior pericolosità, utile per la pianificazione e la ricostruzione in sicurezza”.

ENEA Terremoti

Brevetti e studi dell’ENEA si inseriscono nel contesto delle attività di ricerca e sviluppo tecnologico realizzate dall’Agenzia per la PA, le imprese e i cittadini al fine di garantire: supporto nella valutazione di politiche, piani e strategie per l’adattamento e la mitigazione dei rischi derivanti da cause naturali e antropiche, con particolare riferimento ad eventi estremi, come quelli sismici; modelli e sistemi per l’analisi e per lo sviluppo di scenari di valutazione degli impatti antropici e la riduzione dei rischi naturali sia in ambito locale sia su scala nazionale per interventi di risanamento e di policy; tecnologie antisismiche innovative ad edifici civili ed industriali, al patrimonio storico-culturale e monumentale.

 

Fonte: ENEA

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ENEA ricostruzione post sisma

A distanza di 4 anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia, l'Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’ENEA, presenta una metodologia innovativa che consente di caratterizzare le macerie prodotte a seguito di terremoti e di valutare in tempi rapidi e a costi contenuti la tipologia di materiali, l’eventuale pericolosità, ma anche di localizzarle e stimarne superfici e volumi.

Questa metodologia combina tecniche di telerilevamento basate su dati acquisiti da sensori ad alta risoluzione aerei e satellitari, e rilievi in situ per la calibrazione dei dati acquisiti in remoto. Lo sviluppo e i test sulla nuove metodologia sono stati effettuati da un team multidisciplinare di ricercatori ENEA su un campione rappresentativo di macerie del centro storico di Amatrice.
Per individuare i cumuli di macerie e determinare l’entità del danno subito dagli edifici, i ricercatori hanno utilizzato i dati satellitari Sentinel-2 del Programma ESA Copernicus per la Gestione delle Emergenze (EMS).
Le analisi geospaziali eseguite in ambiente GIS, attraverso l'uso di algoritmi di machine learning, hanno consentito di stimare sia i volumi che le principali tipologie di macerie. Ne è emersa la presenza di cemento (59%), mattoni naturali (9%), altri materiali, tra cui metallo (8%), e tracce di amianto.
Inoltre, mettendo insieme i risultati dell’applicazione della metodologia alla mappa di microzonazione sismica del territorio, i ricercatori sono stati in grado di realizzare una vera e propria “fotografia” delle aree più a rischio. Questo è utile per la pianificazione territoriale e la ricostruzione in sicurezza delle aree colpite dal sisma.
Tutto ciò consentirà anche di potenziare il Sistema di Previsione e di Supporto alle Decisioni e la base operativa di EISAC.it (European Infrastructure Simulation and Analysis Centre), il primo centro in Europa per la sicurezza delle infrastrutture strategiche, gestito da ENEA e INGV. In caso di eventi estremi il sistema fornisce supporto a Protezione Civile, Pubbliche Amministrazioni e gestori di reti critiche nelle attività di analisi del rischio e protezione delle infrastrutture, garantendo la continuità dei servizi essenziali (comunicazioni, trasporti, elettricità e acqua) e potenziando la resilienza.
Tale metodologia sviluppata è descritta in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale ISPRS International Journal of Geo-Information ed è stata anche presentata nell’ambito dell’International Conference on Computational Science and its Applications (ICCSA 2020).

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
in collaborazione con ENEA

Contributo comuni sismiciAi comuni compresi nelle zone a rischio sismico sono stati attribuiti contributi per spese di progettazione definitiva ed esecutiva, nel limite di 29.735.043 euro per l’anno 2019, relative ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico di immobili pubblici e messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Il Decreto del Ministero dell'interno del 18/11/2019 - il cui comunicato è stato pubblicato nella G.U. del 26/11/2019, n. 277 - assegna ai comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1 e 2 contributi, pari a 29.735.043 euro per l’anno 2019, per interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico di immobili pubblici e messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Si ricorda che l'art. 41-bis del D.L. 24/04/2017, n. 50 (convertito in legge dalla L. 21/06/2017, n. 96, ed in seguito modificato dall'art. 17-quater del D.L. 148/2017) prevede l'assegnazione di contributi ai comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1 e 2 (di cui all’Ord. P.C.M. 28/04/2006, n. 3519) per la copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico di immobili pubblici e messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, nel limite complessivo di 55 milioni di euro per il biennio 2018-2019.

L’ordine di priorità ai fini della determinazione dell’ammontare del contributo è il seguente:
a) progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici costruiti con calcestruzzo prima del 1971 o in muratura portante. In tal caso il finanziamento riguarda anche le spese di verifica della vulnerabilità sismica, da effettuare contestualmente alla progettazione;
b) progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici sulla base di verifica della vulnerabilità sismica già effettuata;
c) progettazione per interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Il D. Min. Interno 18/04/2019 aveva approvato il modello di certificazione informatizzato per l'anno 2019, con il quale i comuni dovevano comunicare la richiesta di contributo, e fissato modalità e termini di trasmissione per la validità della certificazione (che coincidevano con quelli già previsti dall’art. 41-bis del D.L. 50/2017).

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

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 ENEA - Kit antisismicoENEA ha brevettato un sistema antisismico per pareti che coniuga sicurezza, risparmio energetico e sostenibilità. Consiste in un kit prefabbricabile e modulare composto da piani cordati e pannelli in fibra di canapa che, opportunamente combinati tra loro, sono in grado di contenere gli effetti espulsivi provocati dalle scosse sismiche e garantire al tempo stesso un elevato comfort termoacustico e isolante.

Applicabile sia su edifici nuovi che esistenti, si tratta di un sistema ideale per rinforzare le tamponature, vale a dire gli elementi che delimitano gli ambienti di un fabbricato e che spesso vengono “espulse” in caso di scosse, provocando danni ingenti anche in assenza di lesioni importanti alle parti strutturali.

ENEA - Kit antisismicoI test numerici e sperimentali effettuati sulle corde hanno dimostrato notevole resistenza e buona deformabilità. Studi recenti sulla canapa condotti da ENEA hanno evidenziato buone capacità isolanti e durabilità, oltre a una buonatraspirabilità e una limitata velocità di propagazione delle fiamme in caso di incendio.

 Grazie all’elevata resistenza della fibra di canapa, i piani cordati del kit si oppongono agli effetti espulsivi delle tamponature, mentre l’azione termoisolante nei pannelli garantisce una buona riduzione della trasmittanza termica, cioè della facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore.

“Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale come le tamponature, possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone”, spiega la ricercatrice ENEA Anna Marzo.

 “Questa soluzione di rinforzo per le tamponature potrebbe trovare impiego anche all’interno di Casa Italia, il piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale lanciato dal Governo dopo i tragici eventi iniziati con il terremoto di Amatrice del 24 agosto scorso”, aggiunge la ricercatrice ENEA Concetta Tripepi.

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Alla 16th World Conference on Earthquake Engineering che nei giorni scorsi ha riunito a Santiago del Cile oltre tremila esperti di tutto il mondo, l’ENEA ha illustrato in una keynote lecture di Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel Laboratorio “Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali”, i dati sperimentali dell’applicazione di sistemi di protezione sismica innovativa e i risultati sulla convenienza, anche economica dell’isolamento sismico.

Convention Santiago Cile“I nostri studi dimostrano che l’isolamento sismico conviene anche dal punto di vista economico. Infatti –spiega Clemente-, se ben progettato, l’isolamento consente di ridurre il costo di costruzione, almeno nelle aree a maggiore pericolosità sismica, ed è sempre conveniente in un’ottica di lungo periodo: un edificio isolato sismicamente, al contrario di un edificio tradizionale, non si danneggerà nemmeno in occasione di terremoti violenti e non necessiterà di interventi di riparazione a seguito di eventi sismici durante la sua vita utile”. "L’adozione delle moderne tecnologie antisismiche – ha aggiunto  - rappresenta un  investimento imprescindibile anche in considerazione del ruolo propulsivo dell’edilizia per la ripresa dell’economia”.

Alla conferenza l’ENEA ha presentato le tecnologie applicate al Centro di Protezione Civile di Foligno, che ha resistito senza alcun danno anche alle recenti forti scosse di terremoto, e i risultati di studi realizzati nell’ambito di un progetto di ricerca, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e il Comune, per il monitoraggio sismico del Palazzo Marchesale di San Giuliano di Puglia. Sono anche stati illustrate le metodologie di analisi della vulnerabilità di edifici industriali, spesso più ‘fragili’ per l’assenza di connessioni efficaci tra i vari elementi strutturali, come evidenziato dal terremoto dell’Emilia del 2012.

L’ENEA ha illustrato anche alcune tecnologie innovative di isolamento sismico per impianti a rischio di incidente rilevante e per gli edifici di interesse storico e artistico. Al riguardo, è stata illustrata la “Struttura di isolamento sismico per edifici esistenti”, un sistema oggetto di un brevetto internazionale messo a punto con il Politecnico di Torino, che prevede l’inserimento dei dispositivi di isolamento sismico al di sotto della fondazione, senza interferire con la struttura sovrastante.

La conferenza ha evidenziato che una delle parole chiave del futuro sarà sempre più “resilienza”, ovvero se non è possibile evitare la temporanea perdita di funzionalità delle strutture e infrastrutture, è importante saperla recuperare rapidamente. A tal fine, la prevenzione sismica gioca un ruolo fondamentale, ma è necessario il contributo di altre competenze.

“Il fatto che l’ENEA abbia rappresentato l’Italia con una keynote lecture alla conferenza internazionale di ingegneria sismica è un riconoscimento importante da parte della comunità scientifica internazionale, del lavoro pluridecennale che abbiamo svolto e dei risultati che abbiamo ottenuto in questo settore. Questo riconoscimento, però, è anche un’esplicita richiesta di impegno da parte nostra a proseguire sulla strada intrapresa e a garantire il nostro contributo, proponendo nuovi progetti e partecipando attivamente a eventi come questo”, ha concluso Clemente.

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EdilTrophy20 squadre selezionate dalle gare regionali e provinciali, 9 formate da muratori esperti e 11 di giovani per un totale di 40 operai dell’edilizia gareggeranno per il titolo nazionale di muratori dell’anno il 17 ottobre prossimo a Bologna in occasione della giornata conclusiva del SAIE SMART HOUSE.

E’ l’8° edizione di EDILTROPHY, la manifestazione, nata nel 2008, promossa e  organizzata dal Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia) in collaborazione con il Sistema Bilaterale delle Costruzioni (SBC), il SAIE (il Salone internazionale dell’edilizia) e l’Iple, la Scuola Edile di Bologna, con il patrocinio dell’Inail e del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e la partnership di Andil, l’Associazione nazionale degli industriali dei laterizi, le cui aziende forniscono il materiale per la costruzione dei manufatti.

Alle gare regionali hanno partecipato i lavoratori di 42 province italiane, coinvolgendo 78 squadre provenienti dalle regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto.

Il 17 ottobre, a partire dalle 8:30 nell’area antistante ingresso di piazza della Costituzione le squadre finaliste si contenderanno il podio grazie all’utilizzo sapiente di calce e mattoni, nel rispetto delle normative di sicurezza e della tutela della migliore tradizione italiana del lavoro edile. Nel minor tempo possibile e col l’uso delle tecniche migliori, dovranno realizzare due differenti manufatti altamente innovativi, uno dei quali dalle caratteristiche antisismiche.

Il primo manufatto riservato agli junior consiste in una panchina rotonda in laterizio faccia vista. Le migliori realizzazioni saranno donate a enti pubblici locali come iniziativa di solidarietà.

Per questa edizione è stato previsto che i muratori senior gareggino su un manufatto specifico con  l’utilizzo di un sistema innovativo di tamponatura in laterizio che prevedel’inserimento di giunti deformabili all’interno della muratura, atti a ridurre significativamente il danneggiamento del pannello murario dovuto alle deformazioni ad essa imposte dal telaio durante l’evento sismico ed a migliorare la risposta globale della struttura in cemento armato. Un progetto ideato da unteam di ricercatori dell’Università di Padova e da ANDIL nell’ambito del progetto europeo di ricerca INSYSME (Innovative Systems for earthquake resistant masonry enclosures in rc buildings), che vede coinvolti enti, università e imprese di sette paesi della Comunità Europea e della Turchia.

 “Sostenibilità, Antisismica e Innovazione sono le parole chiave di questa edizione di Ediltrophy. – afferma Massimo Calzoni, Presidente Formedil – Troppo spesso un cattivo impiego dei materiali e uno scorretto utilizzo delle tecniche edili sono all’origine di una inadeguata attenzione costruttiva sul piano della sicurezza sismica. E’ compito delle scuole edili e del sistema che fa capo a Formedil per quanto riguarda la formazione diffondere professionalità e consapevolezza dell’importanza di garantire qualità e sicurezza con il saper fare. Ogni anno ne diamo dimostrazione, anche al grande pubblico, attraverso questa manifestazione In particolare siamo orgogliosi di poter mettere in pratica uno dei sistemi più innovativi per quanto riguarda l’edilizia antisismica, attraverso cui dimostrare che la prevenzione è l’unico sistema possibile per assicurare una tranquillità sul piano strutturale alle famiglie e all’utenza.”

Anche quest’anno si conferma il successo della manifestazione che ha visto la partecipazione di gran parte d’Italia, ovvero lavoratori di 12 regioni per un coinvolgimento di 42 scuole per altrettante province. Da segnalare che la squadra senior selezionata a Palermo proviene dal Comune di Gangi recentemente votato come Borgo più bello d’Italia, evidentemente anche grazie alla sua  tradizione costruttiva.

“L’intenzione – commenta il vicepresidente Formedil Enzo Pelleè quella di dimostrare ancora una volta l’abilità e la professionalità di coloro che  frequentano i corsi del nostro sistema, diffuso capillarmente sul territorio attraverso l’attività di 103 enti. Dopo aver sperimentato soluzioni attente al contenimento dei consumi energetici e alla sostenibilità del costruire quest’anno abbiamo voluto attirare l’attenzione anche sul costruire antisismico, utilizzando soluzioni e prodotti sperimentali, sposando in pieno la collaborazione tra industria, mondo della ricerca e costruzioni. Nella convinzione che conoscere e sperimentare sia una necessità irrinunciabile anche per il nostro settore.“

 “L’attenzione al tema dell’edilizia sicura e sostenibile è anche legata al Progetto Build up skills I-town che  come Formedil, insieme ad Ance, Assistal e CNA costruzioni, stiamo portando avanti con il sostegno dell’Unione Europea con l’obiettivo di definire percorsi di aggiornamento e di formazione per muratori, impiantisti, installatori, operatori del legno sul tema dell’efficientamento energetico degli edifici e della bioedilizia”– sottolinea il direttore del Formedil Giovanni Carapella coordinatore per l’Italia della rete  I-town.

Al fine di individuare i manufatti migliori è stata istituita una giuria composta da 6 personalità di rilievo e a vario titolo rappresentative del settore edile, che valuteranno il lavoro svolto e i manufatti per individuare il vincitore.

La premiazione è fissata per le ore 15:30. Oltre alle targhe ricordo, sono previsti premi/ assegni di studio messi a disposizione da Formedil e trofei che premieranno i campioni nazionali senior, i campioni nazionali junior e i migliori classificati che si distingueranno nel lavorare in sicurezza.

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eventi hilti bigUn appuntamento nazionale, di carattere fortemente accademico, che rappresenta il momento di incontro più importante in Italia per confrontare e dibattere sullo stato della ricerca, approfondire i recenti cambiamenti normativi e
condividere le soluzioni innovative.

Milano, 15 luglio 2014 - Dopo il successo riscosso nel primo appuntamento tenutosi nel 2013 a Bologna, Hilti - leader nel mondo nel settore dell’edilizia - rinnova il prossimo 6 novembre a Roma l’appuntamento nazionale nel quale verranno trattati numerosi temi legati alla vulnerabilità e al rischio sismico in Italia.

Il Convegno “Seismic Academy” ha l’obiettivo di sensibilizzare professionisti ed istituzioni sull’importanza di prevenire e diminuire radicalmente, attraverso una buona progettazione ed un corretto approccio al design di componenti strutturali e non strutturali, il rischio di crolli e cedimenti di abitazioni e strutture pubbliche nelle aree italiane con un elevato rischio sismico. E’, infatti, indispensabile che tutti in Italia prendano coscienza di un problema di cui deve farsi carico l’intera comunità.

Il prossimo appuntamento, dal forte messaggio accademico, tratterà temi rilevanti che porteranno a confronti, dibattiti e riflessioni approfondite sull’importanza di una buona progettazione in Italia, affinché si possa convivere con più sicurezza e serenità i fenomeni sismici che colpiscono il nostro Paese.

Dopo un breve saluto introduttivo dell’Amministratore Delegato di Hilti Italia Joaquim Sardà, “Seismic Academy” proseguirà con interventi di Istituzioni ed Enti Pubblici Italiani che metteranno in risalto, attraverso un’analisi approfondita, il rischio sismico in Italia, focalizzando l’attenzione dei presenti sullo stato dell’edilizia pubblica ed in particolare delle strutture scolastiche. Lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni hanno avviato una serie di iniziative per lo sviluppo di una efficace azione di prevenzione, mettendo a frutto le esperienze già fatte ed in corso. Sono state, infatti, fissate regole antisismiche per le nuove costruzioni e per l’adeguamento o il miglioramento di quelle esistenti. Proprio il miglioramento sismico e la messa in sicurezza degli edifici, oltre alla progettazione di strutture in zona sismica occuperanno gli interventi successivi da parte di docenti universitari e studiosi in materia.

La seconda parte dell’incontro verterà principalmente su dibattiti dedicati ad una corretta progettazione degli elementi non strutturali con focus sulla riduzione della vulnerabilità sismica degli impianti antincendio, sulla compartimentazione passiva post sisma dove verranno affrontate le prospettive e le normative in materia e il nuovo Testo Unico di Prevenzione Incendi. In fase di prevenzione è, infatti, importante considerare la riduzione degli impatti post terremoto. I principali rischi post terremoto sono proprio da attribuirsi a danni ai dispositivi elettrici e meccanici, alla rottura e perdita della tenuta delle tubazioni del gas con conseguente danneggiamento dei servizi di fornitura, al rischio di esplosione, fino al “blocco” delle vie di fuga e al mancato servizio di soccorso da parte degli enti autorizzati.

Il Convegno terminerà con un’analisi di quanto presentato e dibattuto durante gli interventi della giornata, con considerazioni e riflessioni su quanto ancora è necessario sviluppare ed effettuare, sulle ricerche da condurre nel campo sismico sui sistemi di fissaggio e sui prodotti da costruzione per risolvere le problematiche più impegnative che i cittadini si trovano ad affrontare giorno dopo giorno.

Hilti Italia si fa così portavoce a livello nazionale di un sentimento profondo che richiede una maggiore consapevolezza da parte di istituzioni, aziende e singoli cittadini sulle problematiche legate al nostro territorio.

www.hilti.it

Per ulteriori informazioni

Ufficio Stampa Hilti Italia, Sara Vignati – Ofg Adv – tel. 02 8135191 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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