Staff Admin

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Atena Academy

RICONQUISTARE I RUDIMENTI E LE REGOLE CHE PER SECOLI HANNO TRAMANDATO L’ARTE DELL’USO DELLA MATERIA E LA PREPARAZIONE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE.
UTILIZZO DI TECNOLOGIE E DI MATERIALI PER IL RESTAURO, LA CONSERVAZIONE DELLE FACCIATE.
STUDIO DEL DEGRADO DEI SISTEMI MURARI CAUSATO DA PRESENZA DI ACQUA.
GLI EFFETTI DELL’UMIDITÀ ECCESSIVA SUL COMFORT DEGLI AMBIENTI INTERNI.
TECNOLOGIE E MATERIALI MESSI A CONFRONTO.


CORSI DI AGGIORNAMENTO
BERGAMO     17.11.2020
MILANO        24.11.2020
ORE 15,00 / 19,00
PIATTAFORMA GOTOWEBINAR DI ATENA ACADEMY

PROGRAMMA
ore 14,50
Registrazione partecipanti

ore 15,00
Saluti istituzionali

ore 15,15
Emma Francia - Architetto
I luoghi della città antica e la materia degli edifici storici: l’esigenza di manutenzione, restauro e recupero. Esperienze di lavoro nel recupero di murature invase dall’acqua per risalita capillare.

ore 16,30
Luigi Vantangoli - Tecnico Ricercatore
Materiali e tecnologie per affrontare il restauro e la manutenzione della facciata. Analisi diagnostiche in situ e di laboratorio.

ore 18,15
Paolo Giannini - Consulente tecnico di Atena s.r.l.
La patologia di risalita capillare nelle murature. Confronto fra tecnologie e materiali proposti per la soluzione

ore 18,45
Domande e dibattito

ore 19,00
Conclusione lavori


Iscriversi accedendo alla pagina www.atena-academy.it/iscriviti
Evento gratuito in collaborazione con gli Ordini degli Architetti PPC delle Provincie di Milano e Bergamo.  
Riconosciuti cfp agli Architetti.

Ecosistema Urbano 2020 è il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi Italiani. Tale report è redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore.

Ecosistema

Da tale report ha evidenziato come l'Italia sia divisa in due parti con differenti velocità di pianificazione urbana. La prima risulta essere più dinamica e attenta alle scelte green nella pianificazione urbana, la seconda invece, risulta lenta nella pianificazione ambientale delle metropoli, in particolar modo per quanto riguarda smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.
Sui dati comunali relativi al 2019 in cima alla classifica di Ecosistema Urbano 2020 vi sono le città di Trento, Mantova, Pordenone, Bolzano e Reggio Emilia; in fondo alla graduatoria invece vi sono Pescara, Palermo e Vibo Valentia. Il report di Ecosistema Urbano 2020 riporta anche quelle che sono le 17 Best Practices, ovvero le 17 attività di progettazione urbane di esempio per l'intero territorio nazionale. Tra questa vi troviamo Cosenza col la Ciclopolitana, una rete ciclabile lunga più di 30 km, Prato con la costruzione di un complesso residenziale caratterizzato da una alta efficienza energetica e bassi costi di costruzione, accessibile alle famiglie con difficoltà economiche e ancora Benevento con la realizzazione di una rete ciclabile di circa 25 km integrata con i mezzi di trasporto pubblico e ferroviario. Altri cambiamenti lodati sono le politiche di gestione dei rifiuti a Ferrara, o le attività di depurazione dei rifiuti e il contenimento dello spreco di acqua a Treviso.
Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, alla presentazione dei dati di Ecosistema Urbano afferma che attualmente l'Italia si trova a dover affrontare 3 crisi, l'emergenza sanitaria, quella economica e quella climatica, oltre alla costante necessità di modernizzazione della Nazione. Ciafani afferma che i dati relativi al 2019, quindi pre pandemia sono una testimonianza evidente di ciò. Dai fondi stanziati dall'Europa, 209 miliardi di euro, bisognerà dunque agire per rendere le città Italiane più moderne, sostenibili e sicure. Conclude affermando che il Rapporto Urbano è uno strumento utile agli amministratori delle città per essere informati sulle politi innovative attuate sul territorio nazionale e per essere replicate nelle città meno smart.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

L'Agenzia delle Entrate, ha spiegato su Fisco Oggi cosa accade alle quote del Superbonus 110% non fruite in caso di decesso del richiedente e avente diritto, e quando e quali condizioni bisogna seguire per passare tali quote agli eredi.

Efficienza energeticaCosi come accade per le altre detrazioni fiscali, riguardanti la riqualificazione edilizia e l'efficientamento energetico, è possibile trasferire il diritto di detrazione del Superbonus ad un erede in caso di decesso. Tuttavia per fare in modo che il beneficio si trasmetta per intero agli eredi, questi deve conservare la detenzione materiale e diretta del bene, così come è enunciato nell'articolo 9 del Decreto Requisiti Tecnici.
Se il bene dovesse essere affittato o concesso in comodato d'uso gli eredi perderebbero il diritto all'agevolazione fiscale.
Sempre nell'Articolo 9 del Decreto Requisiti Tecnici è specificato che se l'immobile, sul quale sono stati realizzati interventi agevolati, dovesse essere venduto o donato le restanti quote di detrazione non utilizzate passerebbero all'acquirente. Questo non avviene solo nel caso in cui le parti si accordino diversamente.
Per quanto concerne invece gli interventi eseguiti da inquilini o da comodatari, quindi non direttamente dal proprietario di un immobile, questi sono tutelati dalle norme che regolano le detrazioni. È stabilito infatti che questi continuino ad usufruire dall'agevolazione anche al termine del contratto di affitto o comodato.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

In Sicilia è possibile realizzare tettoie e verande senza il permesso di costruire se realizzate con determinati materiali. Questo in base alla definizione di precarietà delle opere, come spiegato dal Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia nella sentenza 275/2020.


Difatti in Sicilia sono definite opere precarie quelle realizzate senza muratura, laterizi e leganti cementizi. Nel caso preso in esame, il Comune aveva rilasciato l'autorizzazione per effettuare la chiusura di una veranda coperta e la realizzazione di una tettoia amovibile, con struttura in legno e copertura piana. Successivamente, è stata comunicata tramite Scia in variante la decisione di ampliare la superficie della tettoia, che dai 14,06 metri quadri iniziali autorizzati veniva portata a 25,08 metri quadri. L'ufficio tecnico del Comune dunque, respinge tale richiesta, imponendo di ripristinare la tettoia alla situazione precedentemente autorizzata, ovvero i 14,06 metri quadri.
Il proprietario dell'immobile, ritenendo che la modifica di quadratura rientrasse tra quelle previste dall'articolo 20 della legge Regionale 4/2003, ovvero che è concessa la realizzazione di coperture di terrazze non superiori a 50 metri quadri senza permesso, decide di presentare ricorso. Inoltre, questi afferma che la redazione della Scia da parte di un professionista abilitato asseveri il rispetto delle norme di sicurezza e la mancanza di pregiudizio alla statica dell’immobile.
A tale proposito il Consiglio di giustizia ha precisato che le chiusure di terrazze e verande, di superficie inferiore a 50 metri quadri, senza autorizzazione sono permesse limitatamente alla Regione Sicilia, se queste risultino precarie. Sono da considerare precarie tutte le strutture realizzate in modo tale da essere suscettibili di facile rimozione.  La precarietà di un opera è definita dunque in base a metodi di realizzazione e ai materiali utilizzati. Risultano ancora precari anche le opere ancorate al suolo, poiché la presenza di questi è necessaria per considerare le struttura sicura, purché risultino facilmente rimovibili. Al contrario non risultano precarie opere realizzate con strutture in muratura o in laterizi, ancorate definitivamente mediante l’uso di leganti cementizi o derivati.
Sulla base di quanto affermato dal Consiglio di giustizia della Regione Sicilia, l'intervento del caso in esame risulterebbe legittimo. Tuttavia, non è stato considerato tale, poiché l'immobile in questione risulta trovarsi una zona ad elevato rischio sismico e il proprietario non ha provveduto a richiedere per effettuare l'intervento l'autorizzazione del Genio Civile. Per tali motivi l'intervento in questione è stato giudicato illegittimo.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Smart Probes Testo

Testo ha migliorato alcune caratteristiche delle Smart Probes. Questi innovativi strumenti di misura professionali, in formato tascabile, possono essere usati in modo intuitivo tramite smartphone, per mezzo di una app gratuita, e trasportati in una comoda valigetta salvaspazio. Sono adatti per tutte le principali misure di temperatura, umidità, pressione e velocità dell’aria. Testo offre anche kit speciali a prezzi vantaggiosi per i settori refrigerazione, ventilazione e riscaldamento.
Si tratta di otto strumenti di misura compatti, che possono essere collegati allo smartphone o al tablet via Bluetooth, e comandati in modo comodo e intuitivo tramite app. Nonostante il loro piccolo formato, le Smart Probes sono dotate della tipica tecnologia di misura professionale Testo e sono adatte per tutte le principali misure di temperatura, umidità, pressione e velocità dell’aria.

Maggiore affidabilità
Le nuove Smart Probes testo 115i, testo 605i e testo 549i hanno un segnale Bluetooth esteso fino a 100 metri. Con la sonda telescopica di testo 405i, la portata si estende di 400 mm per le misure nei condotti di ventilazione.

Maggiore flessibilità
La misura in corrispondenza delle bocchette può essere effettuata comodamente con la sonda pieghevole del nuovo testo 605i. Il suo puntale di misura più sottile è ideale per misurare le aperture più piccole, e lo stabile supporto magnetico garantisce un aggancio ancora più sicuro. Il collegamento del nuovo testo 549i è angolato a 45° per un montaggio più facile.

Maggiore precisione
Un laser rosso contrassegna automaticamente il punto di misura del termometro a infrarossi testo 805i, permettendovi di vedere esattamente cosa state misurando – e cosa no. E comunque potete vedere questo contrassegno anche nel report che create con la app testo Smart Probes.

Comandare tutti gli strumenti di misura con una app.
L’elemento operativo centrale delle Smart Probes è la app testo. Questa può essere installata gratuitamente, in versione iOS o Android, e offre all’utente molte funzioni pratiche, tra cui una lettura chiara dei valori misurati, la visualizzazione dei dati di misura in forma schematica o tabellare e l’invio dei dati di misura sotto forma di report PDF o file Excel. Molteplici menù di misura specifici per applicazione rendono ancora più efficiente il lavoro con le Smart Probes. Questi comprendono menù per le prove di tenuta a caduta di pressione per gli impianti gas, per il calcolo della portata delle sezioni di bocchette/condotti o per il calcolo di vari parametri, come ad esempio il surriscaldamento o il sottoraffreddamento negli impianti di refrigerazione. La app è facile e intuiva da usare e può mostrare contemporaneamente sul display le misure di sei Smart Probes.

Comoda valigetta al posto di una pesante cassetta degli attrezzi
La testo Smart Case è compatta proprio come gli strumenti di misura al suo interno: permette di riporre le Smart Probes in modo sicuro e di trasportarle in tutta comodità. Esternamente la valigetta è costituita da un guscio duro, robusto e flessibile, mentre internamente presenta un inserto sagomato in soffice gommapiuma con compartimenti per i singoli strumenti di misura. Le Smart Probes sono idealmente protette su ogni lato, nel caso in cui la valigia dovesse cadere su un pavimento duro.

Kit per i settori refrigerazione, ventilazione e riscaldamento
Affinché i clienti Testo abbiano sempre con sé tutti gli strumenti di misura necessari per il loro lavoro quotidiano, esistono kit personalizzati per ogni attività a un prezzo speciale. Ogni kit comprende anche la valigetta testo Smart Case con il corrispondente inserto sagomato.
Le nuove testo Smart Probes sono strumenti base ideali per giovani installatori e manutentori appassionati di tecnologia. Ma anche un complemento pratico per i professionisti della misura che non vogliono portare sempre con sé tutta la loro attrezzatura.

 

Scopri le soluzioni Testo su EdilBIM

Tra le innovazioni sperimentate da Planium negli ultimi anni vi è un progetto che fa storia a sé, molto sofisticato nella progettazione, imperniato sul tema della regolazione climatica degli interni. È MR01 Modulo Radiante, il fiore all’occhiello del palinsesto tecnologico di Planium, all’insegna della sperimentazione e della funzionalità. L’azienda riserva altresì a questo progetto anche la questione di Sostenibilità ambientale, in conformità con l’obiettivo di aprire il mercato ai sistemi di Posa a secco.

MR01 modulo radiante Planium

Il sistema adotta la modularità: infatti è un sopraelevato a moduli componibili che può essere adottato e applicato sia su massetto che su una superficie preesistente: non c’è quindi necessità di smantellare la pavimentazione precedente.

Installabile in qualsiasi contesto edilizio, MR01 Modulo Radiante è un sopraelevato con impianto radiante idronico caldo/freddo integrato nei moduli, la cui funzione di sopraelevazione consente l’ispezionabilità dell’intercapedine sottostante. La possibilità di ispezione sottostante è un dettaglio importante.In questo progetto, la distribuzione del calore risulta omogenea. Si tratta di un sistema a pavimento che già racchiude in sé il principio di utilizzo razionale delle fonti energetiche e il raggiungimento dell’alta prestazione tecnica.
La sua natura modulare si combina alla scelta del cliente di poter optare per una finitura tra quelle proposte nella gamma del catalogo Planium e alternative all’Acciaio Zincato che viene fornito di: Acciaio Inox, Acciaio Ossidato, Calamina, Rame e le sue leghe, Bronzo e Ottone.

MR01 Modulo Radiante è un prodotto all’insegna non solo di un’avanguardia tecnologica, ma anche di un senso estetico che va in una direzione funzionalista.
Planium ha installato MR01 in contesti molto differenti, talvolta in scenari storico-artistici, quali ad esempio la chiesa romana di Sant’Andrea degli Scozzesi, o in progetti di natura sperimentale, scientifica, come per I-ZEB, un progetto nato nel 2016 con Regione Lombardia e il CNR all’insegna del “green”, il cui focus è proprio MR01 nella finitura in Calamina.

Ideale per gli uffici per via della reversibilità, e quindi dell’ispezionabilità, Modulo Radiante è stato posato da Planium anche per il progetto di Cassa di Risparmio di Salorno.

 

Scopri le soluzioni Planium su EdilBIM

L’iniziativa presentata in occasione di Ecomondo 2020 darà il via a una piattaforma online con la quale anche enti e università potranno condividere l’utilizzo di laboratori di ricerca e strumentazioni avanzate

NaturaACEA ed ENEA, in occasione di Ecomondo 2020, la fiera della Green Economy di Rimini che quest’anno si svolgerà in modalità digitale, avviano LabSharing, il progetto volto a mettere in comune laboratori, tecnologie e know how per favorire la ricerca e il monitoraggio in campo ambientale con un approccio aperto al mondo dell’innovazione e della sostenibilità. Grazie a questa iniziativa, attraverso una piattaforma online dedicata, sarà possibile anche per soggetti terzi richiedere l’utilizzo di strutture d’eccellenza e supporto scientifico nel campo dei controlli ambientali di elevata complessità. Le analisi riguarderanno soprattutto stato e qualità di acqua, aria, suolo ed ecosistemi, oltre a misurazioni di indicatori e pressioni ambientali associate a scarichi, rifiuti, siti contaminati ed emissioni. Labsharing è nata dall’iniziativa “Acea Open Asset”, volta allo sviluppo delle attività di Open Innovation dell’azienda.
L’accordo fra ACEA - multiutility attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia, dell’ambiente e primo operatore idrico nazionale - ed ENEA – l’Agenzia nazionale di riferimento per lo sviluppo economico sostenibile - darà vita ad un polo scientifico e tecnologico per attività di monitoraggio e salvaguardia dell’ambiente. Tutto ciò con l’obiettivo di raccogliere anche l’interesse degli Enti di Ricerca e delle Università, offrendo un accesso semplice e diffuso alle migliori tecnologie di analisi, tramite una sinergia fra strumentazioni di eccellenza, esperienze e know how, quali quelle di Acea Elabori di Grottarossa a Roma e i laboratori di ENEA dislocati sul territorio nazionale.
LabSharing è il risultato della collaborazione tra ENEA ed ACEA iniziata nel 2019, volta a valorizzare i rispettivi asset condividendoli con l’ecosistema esterno. Con questa iniziativa ACEA consolida il proprio ruolo di catalizzatore dei processi di open innovation e sviluppo tecnologico. Questo progetto, che l’Azienda lancia insieme ad un partner come ENEA, leader in campo scientifico, ha l’obiettivo di mettere a fattor comune expertise di alto livello, per facilitare e supportare la ricerca e la salvaguardia dell’ambiente.

Una chiusura che unisce tutta la velocità di una porta rapida alle migliori performance di isolamento termico e acustico. Si chiama Thunder ed è la novità Breda per il 2021, dedicata al mondo dell’industria.

Thunder BredaInsieme a Lampo, Fulmine e Saetta, Thunder amplia la gamma di porte rapide Breda, portando una vera e propria rivoluzione: un manto che si differenzia dai precedenti modelli in PVC, in quanto realizzato con una doppia lamiera in alluminio.
Nuovi pannelli dunque, ma con la stessa velocità e funzionalità di sempre, per permettere alle aziende di lavorare sempre in modo rapido, sicuro ed efficiente.

Le porte rapide Thunder infatti, sono ideali per qualsiasi tipologia di azienda, questo perché permettono di diminuire l’inquinamento sonoro nei vari ambienti e mantenere sempre la temperatura desiderata, con un sensibile risparmio di energia e consumi. Un alleato prezioso, soprattutto per le aziende che lavorano nella catena del freddo, che possono così isolare al meglio i propri reparti produttivi.
 
L’innovazione dell’avvolgimento a spirale
Le serrande coibentate Thunder sono caratterizzate da un riavvolgimento rapidissimo che tocca una velocità pari a due metri al secondo, con una durabilità garantita fino a tre milioni di cicli.
Questo è possibile grazie allo speciale sistema di avvolgimento a spirale realizzato in polietilene ad alta densità. La particolare forma dello scorrimento permette infatti ai pannelli di aprirsi e chiudersi senza mai toccarsi tra loro, prevenendo così l’usura di ogni elemento.

I pannelli hanno uno spessore di 50 millimetri, assecondando ogni esigenza di coibentazione. Ma nonostante la dimensione del manto, il sistema di avvolgimento di Thunder è particolarmente compatto e non necessita di ingombranti fissaggi a soffitto o pendinature per essere installato.

Thunder inoltre è privo di funi e molle, che possono essere soggette a usura. Il sollevamento infatti è gestito da una doppia catena di tipo push-pull, mentre il bilanciamento è assicurato dal gruppo di contrappeso.
L’utilizzo infine è sempre sicuro grazie a una barriera di fotocellule a 22 raggi che, nel caso di transito, consente il bloccaggio dei pannelli in fase di discesa.

Possibilità di personalizzazione per ogni progetto
Perfette per sia per l’uso esterno che per dividere gli ambienti interni all’azienda, Thunder è caratterizzata da un design elegante e minimale, che può facilmente essere personalizzato a seconda delle necessità.
Oltre ai pannelli a doppia parete in lamiera di alluminio, è possibile scegliere anche i pannelli finestrati con elemento trasparente in polimetilmetacrilato, o ancora i pannelli mono-parete in alluminio strutturale con sezione areata, ideati per consentire una migliore ventilazione.

Thunder BredaAmpio spazio infine è dato alle colorazioni, che possono essere personalizzate grazie alle moltissime tonalità offerte dalla gamma Breda.
 
Velocità ed efficienza per ogni tipologia di industria
Le porte avvolgibili Thunder garantiscono a ogni tipologia di azienda efficienza e facilità d’utilizzo. Ideali per mantenere la catena del freddo, dimostrano tutta la loro efficacia anche nell’isolare cabine e reparti di verniciature, laboratori di test, sale produzione e confezionamento, impianti di asciugatura e ambienti dedicati a particolari lavorazioni dei prodotti.
La soluzione perfetta, per fare viaggiare ogni business alla massima velocità.

 

Scopri le soluzioni Breda su EdilBIM

Isolamento Bacchi

I Bonus in pillole

- SUPERBONUS 110%: è l’innalzamento al 110% delle detrazioni fiscali già previste da ECOBONUS e SISMABONUS, per le spese sostenute rispettivamente per aumentare il livello di efficienza energetica o ridurre il rischio sismico degli edifici.
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ECOBONUS: detrazione dal 50% al 75% delle spese sostenute per la coibentazione dell’involucro e la sostituzione degli impianti, per una quota massima variabile a seconda di soggetti e edifici interessati.
- SISMABONUS: detrazione dal 50% al 85% delle spese sostenute per il miglioramento sismico di edifici situati in zona sismica 1, 2 o 3, per un ammontare complessivo di 96.000 Euro per unità immobiliare.
- BONUS RISTRUTTURAZIONE: detrazione del 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, per un ammontare complessivo di 96.000 Euro per unità immobiliare.
- BONUS FACCIATE: detrazione del 90% delle spese sostenute per interventi di ripristino e/o restauro della facciata esterna di immobili esistenti, senza limite massimo di spesa.
- BONUS VERDE: detrazione del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti.

Superbonus: in cosa consiste?
Gli INTERVENTI “TRAINANTI”, necessari per l’accesso al Superbonus

Si tratta della possibilità di ottenere una detrazione del 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per le seguenti tipologie di interventi definiti “trainanti”:
• isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio;
• sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria;
• interventi di adozione di misure antisismiche, realizzati su edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, volti ad abbassare la classe di rischio dell’edificio.

Gli altri INTERVENTI “TRAINATI”, che rientrano nel Superbonus grazie ai “trainanti”

Il Superbonus spetta anche per le seguenti ulteriori tipologie di interventi “trainati”, a condizione che siano eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi “trainanti” elencati a fianco:

• efficientamento energetico rientrante nell’Ecobonus (coibentazione, infissi, schermature solari, building automation, ecc.);
• installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;
• installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici;
• installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati.
Panoramica dei Bonus Edilizia 2020
Percentuali di detrazione, massimali ed interventi ammessi dai vari Bonus
Tabella riassuntiva dei Bonus Edilizia 2020
Tabella riassuntiva dei Bonus Edilizia 2020
Interventi di efficientamento energetico su edifici esistenti

Tra gli interventi “trainanti”, ossia quelli necessari per poter accedere al Superbonus, vi è l’isolamento termico dell’involucro edilizio. Questo intervento assume grande importanza perché ha un notevole impatto sulle possibilità di miglioramento della classe energetica dell’edificio. Infatti, un ulteriore requisito per l’accesso al Superbonus è che gli interventi realizzati permettano il “salto” di almeno due classi energetiche e l’involucro ha in questo senso un’importanza fondamentale.

Cappotto termico BacchiLe soluzioni BACCHI per isolamento termico, oltre a contribuire sostanzialmente alla riduzione dei consumi e quindi al risparmio, garantiscono anche il miglioramento del comfort interno e della sicurezza dell’edificio. Infatti, tutte le soluzioni per isolamento termico da noi proposte appartengono alla migliore classe di reazione al fuoco (Euroclasse A1), agendo a tutti gli effetti come “cappotto antincendio”. D’altra parte, riguardo al comfort interno, le nostre soluzioni si distinguono in base a due obiettivi principali: la traspirabilità e la salubrità degli ambienti, assicurata dai nostri isolanti di origine minerale (Cappotto Esterno e Interno), o la protezione dall’umidità, garantita dai nostri isolanti in vetro cellulare.

In poche parole, per ogni necessità specifica connessa all’isolamento termico, possiamo offrire la soluzione ideale garantendo allo stesso tempo prestazioni ottimali, grande durabilità dei materiali e massimo rispetto dell’ambiente.
Interventi di demolizione e ricostruzione

Nell’ambito del Superbonus, gli interventi di demolizione e ricostruzione sono, nei limiti di quanto previsto dalla normativa specifica, ricompresi tra le ristrutturazioni edilizie, e sono pertanto passibili di incentivo al pari dei più classici interventi di “cappotto” o sostituzione degli impianti. In taluni casi, demolire e ricostruire realizzando un notevole miglioramento delle caratteristiche di efficienza antisismica e/o energetica può essere significativamente più conveniente che agire sull’edificio esistente.

In caso di classica ristrutturazione, si dovrebbero sommare numerosi diversi interventi per poter raggiungere gli stessi standard di efficienza che si potrebbero ottenere più facilmente ricostruendo l’edificio con tecniche moderne. Ricostruire con sistemi innovativi come GASBETON permette di migliorare significativamente le performance di isolamento e di resistenza al sisma dell’edificio, accedendo ai relativi vantaggi fiscali previsti dal Superbonus.

Ad esempio, demolire un edificio obsoleto e ricostruirlo con struttura portante a telaio e murature altamente isolanti GASBETON ACTIVE consente di realizzare un involucro edilizio altamente resistente (riducendo drasticamente la classe di rischio sismico) e ad elevato isolamento termico, spianando la strada al “salto” di due classi energetiche richiesto dal Superbonus.

Cappotto esterno o isolamento dall'interno:perché scegliere gli Isolanti Minerali Traspiranti BACCHI?

Gli isolanti di origine minerale da noi proposti, oltre ad eccellenti capacità di isolamento, portano altri importanti vantaggi a chi li utilizza:
- sono assolutamente incombustibili, scongiurando la possibilità che l’incendio minacci l’incolumità delle persone o danneggi il cappotto stesso, rendendolo inefficace;
- sono altamente traspiranti, quindi mantengono la naturale capacità del muro di smaltire l’umidità e scongiurano la formazione di muffe. In particolare, B/ISOLA, utilizzato come cappotto interno, agisce da polmone igrostatico e regola l’umidità interna;
- sono resistenti: a differenza di altri materiali (che spesso vanno protetti con lastre di copertura), la loro struttura minerale li rende inattaccabili da muffe, insetti e roditori e ne permette la resistenza alle intemperie, garantendo una lunga durata dell’isolamento;
- a differenza dei concorrenti di origine sintetica, sono ecologici e salubri, essendo realizzati a partire da materie prime naturali e prodotti con processi industriali a bassissimo impatto ambientale.

Grazie alla loro composizione particolarmente ecologica e alle notevoli capacità di resistenza al fuoco, gli isolanti traspiranti BACCHI rispettano la normativa specifica e sono idonei ad essere utilizzati per interventi legati al Superbonus.

Isolamento ultra-resistente di pavimenti, coperture e locali interrati:perché scegliere il Vetro Cellulare?

Gli isolanti in vetro cellulare sono realizzati a partire da vetro riciclato e sono caratterizzati da un’elevatissima resistenza a compressione. Questo li rende idonei ad essere utilizzati per isolamenti “sotto sforzo”, come nel caso di isolamento sotto pavimento o isolamento esterno di muri controterra.

GLAPOR, vetro cellulare in pannelli, è in grado di formare una barriera isolante e totalmente impermeabile ad umidità, acqua e gas Radon. Per questo viene spesso scelto per isolamento e impermeabilizzazione di tetti e coperture o per realizzare isolamenti anti-Radon sotto pavimento.

B/GLAS, vetro cellulare in granuli, è un materiale sfuso estremamente leggero e anticapillare. Le sue caratteristiche lo rendono idoneo a realizzare riempimenti isolanti con notevole resistenza a compressione, come nel caso di isolamento di volte in muratura, riempimenti isolanti controterra o vespai isolanti sotto fondazione.

Essendo altamente resistenti al fuoco e realizzati con materiale riciclato, GLAPOR e B/GLAS hanno tutte le carte in regola per accedere ai vantaggi fiscali previsti dal Superbonus, infatti rispettano le prescrizioni della normativa in merito.

Demolizione e ricostruzione o ampliamenti:perché scegliere il sistema costruttivo GASBETON?

GASBETON è un sistema completo per costruzioni caratterizzate da efficienza, sicurezza e sostenibilità. Grazie ai suoi diversi componenti, è possibile costruire in modo rapido e realizzare strutture durevoli e di elevata qualità.

I blocchi GASBETON SYSMIC, ad esempio, sono la soluzione ideale per realizzare sopralzi o ampliamenti in muratura portante. Infatti, questo tipo di blocco è caratterizzato, oltre che da una notevole resistenza che ne permette l’utilizzo in zone ad alta sismicità, da un peso ridotto che lo rende la scelta migliore per evitare di gravare eccessivamente sulle strutture sottostanti nella realizzazione di sopraelevazioni o ampliamenti.

In contrapposizione, se la necessità primaria è l’isolamento termico, grazie ai blocchi GASBETON ACTIVE è possibile realizzare pareti termicamente isolanti con prestazioni ragguardevoli, tanto da non necessitare di ulteriore isolamento quale “cappotto”.

Inoltre, tutte le pareti GASBETON sono traspiranti, permettendo il corretto smaltimento dell’umidità interna, e salubri, grazie alle materie prime di origine naturale che non emettono sostanze nocive.

 

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Venerdì, 06 Novembre 2020 16:51

Quando il modello BIM diventa necessario

Elephant House Zurigo Allplan

Elephant House, zoo di Zurigo (Svizzera) | Studio Ingegneria Walt + Galmarini

Il nuovo Parco degli Elefanti "Kaeng Krachan" dello Zoo di Zurigo è un ottimo esempio dell'innovazione che sta investendo la filosofia dei giardini zoologici a livello internazionale: elefanti più liberi di muoversi e persino di nuotare e visitatori mai così vicini. Ispirata all'ambiente tailandese, l'area di oltre 11.000 m2 armonizza paesaggio e architettura basandosi sull'alternanza di luce e ombra, facendo dimenticare al visitatore i confini tra esterno e interno.
Nella costruzione della struttura si è dato grande rilievo alla sostenibilità, scegliendo il legno quale principale materiale da costruzione. Il riscaldamento è fornito per teleriscaldamento dall'impianto centrale a cippato dello zoo, mentre dall'ampia copertura viene raccolta l'acqua piovana, utilizzata per irrigare la vegetazione, per inumidire la sabbia e per la manutenzione delle piscine. All'illuminazione provvedono 271 finestre realizzate con film in ETFE, 2 senza filtro UV, per una superficie complessiva di circa 2 100 m .
Il risultato all'interno è la sensazione di trovarsi in un immenso parco sotto una tettoia di foglie, conferendo così la caratteristica "naturalezza" al Parco degli Elefanti.

La copertura a forma libera di 6,800 m2 è la parte spettacolare del complesso: concepita come un'enorme foglia, presenta una struttura reticolare organica che, nonostante il diametro di 85 metri, si integra perfettamente nella foresta circostante.

Elephant House Zurigo AllplanLa tettoia poggia su una base in cemento armato e non presenta all'interno alcuna colonna né altri elementi portanti. Il progetto dello Studio di Ingegneria Walt + Galmarini ha rappresentato un esperimento ardito e inedito, possibile solo grazie all'utilizzo di un modello BIM unico per tutte le fasi della progettazione e della realizzazione.

Il modello è stato realizzato con Allplan Engineering.
La possibilità di verificare preventivamente ogni aspetto della struttura 3D si è rivelata di fondamentale importanza. Infatti gli ingegneri elvetici non solo hanno potuto gestire le geometrie complesse con grande facilità, ma hanno potuto identificare immediatamente le collisioni tra i componenti e prevenire ogni costoso errore di progettazione.
Queste caratteristiche sono i "normali vantaggi" offerti dall'applicazione del metodo di "progettazione BIM", che prevede che ogni partecipante al progetto (architetti, ingegneri, costruttori, ecc.) arricchisca un unico modello 3D con tutte le informazioni grafiche e di computo per ottenere una vera e propria simulazione realistica della costruzione e del cantiere.
Questo modello virtuale diventa poi la fonte da cui si ricavano tutti i dati per la realizzazione (viste, sezioni, prospetti, dettagli, ecc.) e per la successiva manutenzione lungo tutto il periodo di utilizzo della costruzione.


Il tetto dell'edificio è composto da una rete di travi sovrapposte in modo tale da creare una griglia che si regge senza necessità di alcuna colonna, né altri elementi di sostegno.
Per la fase di montaggio è stato creato un sistema di ponteggi a copertura dell'intera struttura. Le enormi travi misurano fra i 3 e i 4 metri di larghezza e fra i 10 e i 20 metri di lunghezza e sono state modellate e montate singolarmente, con precisione millimetrica, in base alla forma necessaria.
In totale la copertura pesa circa 1.000 tonnellate. I carichi sono trasferiti nella parte inferiore della copertura, dove le sollecitazioni si intensificano e vengono raccolte da travi di bordo in calcestruzzo.

Elephant House Zurigo Allplan
Lo studio Walt + Galmarini si affida alla soluzione BIM Allplan Engineering per sviluppare progetti innovativi con il massimo livello qualitativo.
Grazie alla competenza dei progettisti e all'impiego di Allplan Engineering, tutte le sfide presentate dalla struttura del Parco degli Elefanti sono state superate con successo e gli elefanti hanno potuto trasferirsi nella loro nuova residenza allo zoo di Zurigo esattamente nei tempi previsti.


INFORMAZIONI DI SINTESI DEL PROGETTO
Concetto chiave: Ingegneria strutturale
Software utilizzato: Allplan BIM Engineering
Dati del progetto:
Cliente: Zoo di Zurigo, Svizzera
Inizio progettazione: 2009
Inizio costruzione: 2012
Termine costruzione: 2014
Area di copertura: 6.800 m2
Area di costruzione: 5.400 m2
Volume edificabile: 56.000 m3

 

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