Sabato, 28 Novembre 2020 09:43

Wavin Italia presenta Q-Bic Plus

Q-Bic Wavin

Completa libertà di progettazione, installazione due volte più rapida e accesso totale per le operazioni di ispezione e pulizia: questi i marchi di fabbrica di Q-Bic Plus, la nuova versione del sistema per l’infiltrazione e l’attenuazione delle acque meteoriche progettato da Wavin per contribuire in maniera determinante a prevenire i danni alle infrastrutture e le minacce per la salute pubblica derivanti dalle inondazioni.  

Pur facendo propri i concetti di ispezionabilità e modularità del precedente Wavin Q-Bic, che dalla data di lancio nel 2005 ha visto l’installazione di oltre 5 milioni di unità in tutto il mondo, il nuovo Q-Bic Plus si propone di alzare l’asticella e fissare nuovi standard per la gestione delle acque piovane in termini di versatilità, velocità di installazione e facilità di accesso.

Grazie alla sua flessibilità sia nell’orientamento e nel layout di vasca che nelle opzioni di collegamento, sia laterale che verticale, Wavin Q-Bic Plus si conferma la soluzione ideale per ogni tipologia di terreno ed elimina qualsiasi problematica legata al livello dell’acqua di falda e al carico dall’alto. La sua capacità portante è perfetta per le circostanze di progetto più esigenti, mentre i suoi canali di ispezione bidirezionali limitano la presenza di punti di accesso verticali.  

Il sistema sviluppato da Wavin velocizza notevolmente l’installazione, garantendo un importante risparmio in termini di tempo durante la costruzione e ottimizzando lo spazio all’interno del cantiere. Clip e pin verticali non sono più necessari grazie alla presenza di connettori integrati: la sua funzionalità push-fit permette infatti all’installatore di collegare le unità e gli accessori con un semplice clic non appena entrano in posizione. Wavin Q-Bic Plus è inoltre facile da maneggiare grazie alla base molto leggera dei singoli moduli (14 kg per 420 L di volume netto), ai bordi arrotondati, alle impugnature dedicate e al lato superiore calpestabile.

Q-Bic WavinWavin Q-Bic Plus offre l’accesso più ampio disponibile sul mercato (fino a 370 mm) e canali bi-direzionali per permettere a CCTV e hydrojet di raggiungere il 70% della superficie del serbatoio. Il suo design della superficie estremamente piatto garantisce inoltre un’ispezione e una pulizia veloce ed efficace, senza alcun ostacolo.

Le nuove unità Wavin Q-Bic Plus sono parte della gamma di soluzioni dedicate alla gestione delle acque meteoriche sviluppate da Wavin, che includono sistemi di drenaggio per la captazione, particolarmente adatti per ampie coperture, regolatori di portata per gestire lo scarico della rete fognaria in base alle normative locali, pozzetti e camere di ispezione integrati nelle reti di drenaggio e disoleatori per il trattamento delle acque di prima pioggia provenienti dalle aree di parcheggio.

Per ulteriori informazioni sul sistema Wavin Q-Bic Plus o sulle numerose soluzioni progettate dall’azienda per la gestione delle acque meteoriche è possibile visitare il sito web www.wavin.it

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Umidità di controspinta

Infiltrazione laterale su parete controterra? Come si risolve?

Le murature di un edificio possono manifestare segni di umidità. Le cause del fenomeno, come si sa, possono essere diverse: umidità da condensa, umidità di risalita, umidità derivante da infiltrazioni per un danno meccanico subito dalla struttura o dall’assenza dell’impermeabilizzazione.

Le infiltrazioni laterali in pareti controterra
Può succedere che a causa della presenza di acqua nel terreno, determinata dall’innalzamento della falda acquifera oppure da abbondanti piogge, possano originarsi delle infiltrazioni in un edificio. Le pareti interrate o seminterrate, a contatto con la terra (appunto pareti controterra), se prive di un’adeguata impermeabilizzazione o lesionate in qualche punto, finiscono per accogliere acqua e compromettere i locali interni. Tale condizione, se prolungata nel tempo, renderà i locali invivibili alle persone e provocherà danni alla loro salute.

Come si manifesta l’umidità di controspinta su pareti controterra
Le infiltrazioni, che quindi determinano l’umidità di controspinta, possono manifestarsi in zone localizzate o sull’intera superficie, con macchie e bagnamenti. Ciò dipende in special modo dal materiale di costruzione: se la muratura è in pietrame la controspinta laterale bagnerà l’intero muro, se la muratura è in calcestruzzo le aree bagnate si concentreranno nelle riprese di getto e nelle fessure.

Come risolvere il problema
Esistono soltanto due metodi efficaci per risolvere, in maniera definitiva, il problema delle infiltrazioni da controspinta laterale:
– Scavare, rimuovere tutta la terra e intervenire all’esterno dei muri, creando una impermeabilizzazione degli stessi (procedimento lungo e costoso);
– Iniettare nelle pareti con infiltrazioni delle resine idroespansive e idroreattive che vadano a creare uno strato impermeabilizzante tra la parete stessa e il terreno (procedimento rapido, di un paio di giorni, e a un costo meno impattante rispetto al precedente).

 

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