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Superbonus 110%, il lastrico solare appartenente ad un solo condomino è un intervento trainate
L'Agenzia delle Entrate, nell'interpello 499/2020, spiega che la realizzazione di un lastrico solare ad uso esclusivo di un solo condomino è considerabile intervento trainante ai fine della detrazione fiscale se rispetta alcune condizioni.
Il caso in esame riguarda la richiesta di realizzazione di un intervento di isolamento termico del lastrico solare e l'installazione di un impianto solare fotovoltaico. Per la realizzazione dei suddetti interventi il condomino avrebbe chiesto autorizzazione all'assemblea condominiale e sostenuto l'intera spesa. Per tale motivo il condomino si è rivolto all'Agenzia delle entrate per sapere se egli avesse diritto alla detrazione del 110% su tutta la spesa pagata, a chi intestare le fatture e se potesse optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
L'Agenzia ha dunque ricordato che l'uso esclusivo da parte di un condomino del lastrico solare o di una parte di esso, comporta da parte di questi il carico di un terzo delle spese di riparazione. Nel caso in esame avendo deciso di sostenere per intero le spese del lastrico, l'Agenzia ha affermato che è possibile fruire del Superbonus per il totale delle spese. Considerando comunque che la spesa massima sulla quale va calcolata la detrazione non deve essere superiore a 380 mila euro.
Per quanto concerne invece la realizzazione dell'impianto fotovoltaico, la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48mila euro.
Tuttavia per accedere alla detrazione fiscale devono essere rispettate alcune condizioni. L'intervento infatti deve interessare più del 25% della superficie disperdente lorda dell'intero edificio e assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'intero edificio.
L'agenzia per quanto riguarda le fatture e i bonifici relativi all’isolamento del lastrico solare, afferma che queste devono essere intestate al condominio, in quanto interventi effettuati su parti comuni. Invece, per le spese relative all'installazione dell'impianto fotovoltaico, queste saranno intestate direttamente al condomino.
L'agenzia conclude affermando che il condomino può decidere di usufruire della detrazione tramite sconto in fattura o della cessione del credito, per entrambe le tipologie di intervento.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Violazioni edilizie, quale titolo abilitativo richiedere per lo spostamento di tramezzi e l'aumento volumetrico
Il Consiglio di Stato, tramite la sentenza 5354/2020, chiarisce quali sono gli opportuni titoli abilitativi da richiedere per lo spostamento di tramezzi e l'aumento volumetrico, e quali sanzioni vanno applicate in caso di violazioni.
Nel caso esaminato, l'imputato aveva realizzato una serie di opere abusive su un edificio di sua proprietà. Tra gli abusi edilizi realizzati vi sono una diversa distribuzione interna dell'appartamento e un aumento volumetrico dello stesso.
I giudici in sentenza hanno spiegato che per la realizzazione della diversa distribuzione degli ambienti interni all'abitazione, attraverso lo spostamento o eliminazione di tramezzatura, purché non comprenda parti strutturali, non si rende necessaria la demolizione e il ripristino della situazione preesistente. Essendo questo un intervento di manutenzione straordinaria è soggetto alla presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata, CILA. Il mancato adempimento alla stesura di tale titolo dunque prevede un sanzionamento tramite multa di mille euro, riducibile a due terzi se la comunicazione perviene in corso di esecuzione dell'intervento.
Per quanto concerne l'ampliamento volumetrico del caso in esame, avvenuto mediante l'avanzamento della tamponatura del locale igienico, i giudici l'hanno qualificato quale variante non essenziale al progetto originario. Questo poiché l'articolo 34 comma 2-ter del Testo Unico all'epoca vigente tollerava delle violazioni entro il 2% delle misure progettuali.
Attualmente con le modifiche apportate dal Decreto Semplificazioni, il Testo Unico prevede che il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari non costituisce violazione edilizia se contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Ristrutturazioni, è possibile avere lo sconto in fattura e la cessione del credito?
L'agenzia delle Entrate ha specificato, rispondendo ad un quesito su Fisco Oggi, che è possibile scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito per tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia. Per spiegare il perché è stato ripercorso l'intera normativa sulle detrazioni fiscali, fino alle ultima novità.
Con il Decreto Rilancio è stato introdotta la possibilità di usufruire della detrazione fiscale, dello sconto immediato in fattura o della cessione del credito, attraverso il Superbonus 11%. Tale detrazione è fruibile oltre che per gli interventi di efficientamento energetico e l'adeguamento antisismico, anche per:
lavori di recupero delle parti comuni degli edifici residenziali e delle singole unità immobiliari;
lavori agevolati con l'Ecobonus o il Sismabonus;
lavori di recupero o restauro delle facciate attraverso il Bonus facciate;
installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Per gli interventi di ristrutturazione, il Decreto Rilancio consente dunque lo sconto in fattura po la cessione del credito per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Tali interventi devono risultare effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali e sulle loro pertinenze. La detrazione è inoltre valida anche sugli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia per lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali.
L'Agenzia delle Entrate ha dunque spiegato che tali detrazioni non sono accessibili in caso di acquisto di un immobile facente parte di un fabbricato interamente ristrutturato. Infatti tale caso non è presente nell'elenco di lavori peri i quali è possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Per chi acquista un immobile ristrutturato tuttavia è possibile richiedere ed usufruire della detrazione fiscale diretta.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Schuco Italia e Lo Spirito di Stella di nuovo insieme per promuovere l’importanza dell’architettura inclusiva
Schüco Italia si conferma per il secondo anno consecutivo tra i promotori – insieme al progetto WOW-Wheels on Waves e alla Associazione ONLUS “Lo Spirito di Stella” - della UNIVERSAL DESIGN WEEK, con l’obiettivo di continuare a sostenere e divulgare i principi dell’Universal Design e della progettazione inclusiva, sempre più centrali nell’architettura del domani.
L’edizione 2020, nel rispetto delle esigenze contingenti completamente online, si svolgerà dal 26 al 30 ottobre prossimi. Ogni giorno saranno organizzati Universal Design Talks, videointerviste che verteranno sul ruolo fondamentale di una corretta progettazione per garantire il massimo benessere abitativo, cambiando il volto e la funzione delle città, degli edifici e degli spazi interni.
Per poter seguire in diretta le videointerviste è possibile visionare il calendario completo su www.universaldesignweek.it e registrarsi gratuitamente seguendo il link dedicato.
Attraverso momenti di riflessione e confronto - durante i quali relatori del mondo accademico, dell’architettura e della grande imprenditoria condivideranno la loro visione e la loro expertise nel settore - verranno ripercorsi i 7 principi dell’Universal Design: equità, flessibilità, semplicità, percettibilità, tolleranza all'errore, contenimento dello sforzo fisico, misure e spazi sufficienti.
I partecipanti avranno l’occasione di ascoltare la voce e la testimonianza di:
- Opinion leader
In primis Andrea Stella – velista, imprenditore, co-fondatore dell’azienda Klaxon produttrice del propulsore elettrico per carrozzine Klick e fondatore della Associazione ONLUS “Lo Spirito di Stella” - che dopo aver vissuto un’esperienza personale che gli ha sensibilmente modificato la vita, ha riprogrammato con coraggio e impegno il suo futuro. Si susseguiranno interventi di altri imprenditori, tra i quali l’indimenticato campione di sci alpino Kristian Ghedina, che quotidianamente si impegnano per proporre progetti che influenzano l’architettura degli spazi urbani e abitativi;
- Rappresentanti del mondo accademico
Come il Prof. Alberto Ferlenga, Rettore dello IUAV di Venezia o la Prof.ssa Valeria Tatano, che allo IUAV è docente di Tecnologie dell’architettura e che si impegna per trasmettere costantemente ai propri studenti l’importanza di queste tematiche;
- Architetti
Che attraverso il racconto di case history residenziali e commerciali, illustreranno come sempre più spesso si disegnino scenari di architettura che mettono realmente al centro le persone e le loro esigenze; tra questi, l’Arch. Massimo Roj di Progetto CMR e l’Ing. Tiziano Binini di Binini Partners;
- Aziende leader legate al design e all’architettura
Illustreranno come la realizzazione e la commercializzazione di prodotti pensati e sviluppati in chiave inclusiva rappresentino un’opportunità di business, in grado di rispondere ai bisogni dei progettisti e di diverse tipologie di utenti (ad es. Schüco stessa, Estel, Florim, Schneider Electric);
Le videointerviste si svolgeranno attraverso la piattaforma GoToWebinar e saranno condotte dal Dott. Francesco Benvin, Responsabile Marketing di Schüco Italia. Al termine della settimana, tutti i contributi video verranno resi disponibili e consultabili anche in modalità asincrona, con l’intento di creare un patrimonio culturale pubblico sul tema dell’Universal Design
Una conferma di come Schüco Italia sia in grado di trasformare la propria responsabilità d’impresa in responsabilità sociale, attraverso un impegno costante e quotidiano nella promozione e nella diffusione dei principi dell’Universal Design, che vede l’apice in iniziative uniche come questa.
Con Schüco, infatti, i principi dell’Universal Design entrano a far parte del mondo del serramento in alluminio, grazie allo sviluppo di tecnologie realizzate in modo sartoriale per garantire la funzionalità dei sistemi, facilitandone la gestione e la movimentazione, oltre che semplificando gli spostamenti delle persone da un ambiente all’altro. Ne sono un esempio la soglia piana “0-Level” a filo pavimento dei sistemi scorrevoli, per l’eliminazione di ogni rischio d’inciampo e la garanzia di un accesso agevolato per qualsiasi utente; o ancora, l’integrazione degli infissi con le più diffuse tecnologie domotiche e di automazione degli edifici, come i principali sistemi di assistenza vocale, che consentono la movimentazione agevolata dei sistemi senza sforzo, con un click sullo smartphone o il semplice utilizzo della voce.
Una realtà imprenditoriale sempre pronta a impegnarsi in prima linea e a “metterci la faccia” con volontà e fiducia nel “dar forma” al miglior futuro possibile. Un futuro 4All, in cui ogni ambiente possa essere universale, ovvero confortevole, funzionale e sicuro per tutti.
Il settore delle costruzioni presente a SAIE – RIPARTI ITALIA
Si conclude, in totale sicurezza, la fiera organizzata da Senaf a BolognaFiere con un messaggio importante: le imprese ci credono e vogliono tornare a essere protagoniste dell’economia del Paese. SAIE tornerà a Bari dal 21 al 23 ottobre 2021
Quattro giorni per costruire il futuro del mondo dell’edilizia e dare impulso alla ripartenza in un comparto che determina da solo oltre il 22% del Pil nazionale, confermandosi indispensabile per la vita economica del Paese. Sabato 17 ottobre si è conclusa a BolognaFiere l’edizione 2020 di SAIE – RIPARTI ITALIA, la più importante fiera dedicata al mondo delle costruzioni, che ha visto la collaborazione di ben 40 enti e associazioni del settore. Un evento di quattro giorni che ha mostrato la capacità di Senaf e di BolognaFiere di applicare tutti i protocolli per garantire la sicurezza sanitaria delle 200 aziende espositrici, degli oltre 10mila visitatori e di tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte. Ed è già in cantiere il prossimo appuntamento di SAIE, in programma alla Fiera di Bari dal 21 al 23 ottobre 2021.
“Quest’edizione di SAIE ha avuto un significato profondo: non è stata solo una classica esposizione ma un momento unico per riconnettere tutto il tessuto produttivo della filiera edile. – afferma Emilio Bianchi, Direttore di Senaf, la società che organizza SAIE – È stata una manifestazione dal forte valore simbolico, che ha dimostrato ancora una volta la voglia di ripartenza di associazioni, imprese e professionisti, con il supporto delle istituzioni, oltre al ruolo di centralità di SAIE per il comparto delle costruzioni. Siamo orgogliosi di aver creduto fortemente in questo appuntamento e di averlo riportato in una piazza importante come Bologna. Sono state quattro giornate intense, ricche di eventi in cui gli operatori del settore si sono potuti incontrare di persona e confrontandosi in sicurezza sulle soluzioni migliori per affrontare le sfide che tutti insieme, come sistema, dovremo superare. È la loro voce che a SAIE abbiamo voluto amplificare. Ed è a loro che va il nostro più sentito grazie.”
Fondamentale per il processo di riaccensione dei motori innescato da SAIE – RIPARTI ITALIA è stato il convegno inaugurale organizzato da SAIE e Federcostruzioni, animato dagli interventi, tra gli altri, di Paola De Micheli -Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti-, Federica Brancaccio -Presidente di Federcostruzioni-, Gabriele Buia -Presidente di ANCE-, Virginio Merola -Sindaco di Bologna-, Gianpiero Calzolari -Presidente Bolognafiere -, e Ivo Nardella - Presidente di Senaf e Gruppo Tecniche Nuove. Un momento in cui si è discusso di tutti i temi caldi che riguardano l’edilizia e le infrastrutture, tra cui l’impatto del Covid-19, gli incentivi, la semplificazione della burocrazia, lo sblocco dei cantieri, l’abbassamento del cuneo fiscale e un piano d'investimenti per l'edilizia pubblica.
Proprio su questi argomenti si è incentrato l’Osservatorio SAIE, la ricerca realizzata da Senaf su un panel di imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni. Gli imprenditori, infatti, indicano tra gli aspetti più critici che rallentano la corsa della filiera: la burocrazia/tempi giudiziari in caso di controversia (elemento “abbastanza” o “molto critico” per il 76% del campione), gli aspetti fiscali (62%), l’incertezza normativa (60%) e il costo della forza lavoro (29%). Per rilanciare il comparto le imprese contano soprattutto su: incentivi governativi (55%), riforma della burocrazia/sburocratizzazione (45%), sblocco dei cantieri (44%), abbassamento del cuneo fiscale (33%) e un piano di investimenti per l’edilizia pubblica (29%). Più della metà degli imprenditori ha, poi, un’opinione positiva del bonus ristrutturazione, ritenuto l’incentivo il più utile (il 59% delle imprese lo valuta positivamente), seguito dall’Ecobonus (58%), dal Decreto Rilancio 110% (56%).
Il focus SAIE inCalcestruzzo ha riportato a Bologna una delle tematiche più importanti del settore e l’evento Cassa Edile Award con CNCE, che ha coinvolto 58 casse edili italiane, ė stato seguito in presenza e in totale sicurezza da 250 professionisti provenienti da tutta Italia.
Si conclude, quindi, un’edizione diversa ma fortemente voluta e realizzata grazie al contributo delle principali istituzioni e associazioni nazionali e locali, che da SAIE – RIPARTI ITALIA, insieme, mandano un messaggio chiaro: il mondo delle costruzioni vuole tornare a essere protagonista per favorire il rilancio economico del Paese.
Edilsocialnetwork è media partner SAIE
Cool Projects si lancia nel mondo dei Data Center
Acquisite due certificazioni in ambito TIA-942 per la progettazione e la valutazione di piccoli e grandi Centri Elaborazione Dati
Cool Projects, società di ingegneria specializzata in Project Management, Facility Management e Building Automation, si qualifica ulteriormente nel settore dei Data Center acquisendo 2 nuove certificazioni: CTDC – Certified TIA-942 Design Consultant e CTIA – Certified TIA-942 Internal Auditor.
“Grazie a queste due certificazioni acquisite dai professionisti della nostra azienda - spiega Maurizio La Motta, General Manager di Cool Projects, possiamo annoverarci tra le poche società in Italia in grado di offrire attività di progettazione secondo quanto definito dagli standard normativi riguardanti i data center nonché valutazioni e analisi per portare le aziende clienti a ottenere la massima certificazione dagli enti preposti”.
Il ANSI/TIA-942 è lo standard americano (Telecommunications Industry Association) attraverso il quale si valutano e si certificano i Centri Elaborazione Dati in base alle loro caratteristiche costruttive e altri parametri quali la scelta del sito, gli aspetti architettonici, la sicurezza fisica, i sistemi antincendio, l’impianto elettrico, l’impianto meccanico e di reti dati.
“Quella della valutazione e valorizzazione dei propri Data Center - prosegue La Motta - è una cultura che ancora fatica a prendere consistenza in Italia. Si consideri che nel nostro Paese esiste un solo grande Data Center che risponde a tutti i requisiti e certificazioni ANSI/TIA-942 di livello 4 (il massimo) e ancora non molti di livello 3. Noi di Cool Projects ci proponiamo sul mercato come qualificato interlocutore per qualsiasi provider che voglia avere le giuste direttive utili a incrementare i propri criteri costruttivi e di fornitura di servizi per aumentare l’affidabilità del proprio Data Center e portarlo al livello TIER 4 (il più alto) che consente la certificazione ANSI/TIA-942 ”.
Al momento nel mondo esiste un solo ente certificatore, EPI, e in Italia non ci sono obblighi normativi o regolamentari e pertanto molti provider agiscono volontariamente per intraprendere un processo di adeguamento ai parametri descritti nello standard ANSI/TIA-942 al fine di rimanere competitivi e differenziarsi rispetto ad altri competitor.
“Lo staff di Cool Projects - aggiunge Giovanni Ruta, responsabile del settore Ricerca e Sviluppo della società, è in grado di assicurare la più qualificata consulenza alla potenziale clientela che va dalle società con piccoli server a grandi realtà (pubbliche, private, militari, ecc.) con alcune delle quali abbiamo già avviato contatti e collaborazione. Questo nostro ruolo progettuale e consulenziale lo abbiamo raggiunto superando 3 diversi step che ci hanno portato ad acquisire le suddette certificazioni. Oggi siamo in grado di valutare la corretta rispondenza di un Data Center e garantire valutazioni e proposte migliorative a partire dalla sua posizione geografica fino ai livelli di sicurezza passando dalle questioni progettuali, tecniche (meccaniche ed elettriche) e normative”.
Le due nuove certificazioni consentono a Cool Projects di diversificare ulteriormente le proprie attività e continuare nella sua fase di sviluppo.
“Abbiamo voluto affacciarci a questo nuovo ramo di business - conclude La Motta - perché intravediamo una potenziale crescita del target di utenza in Italia e per internazionalizzare la nostra attività in mercati più ‘evoluti’ quali l’America e l’Asia”.
CISA apre le porte del suo nuovo EMEA Testing Lab con camera anecoica di ultima generazione
È stato recentemente inaugurato presso la sede di CISA il nuovo EMEA Testing Lab, un progetto che testimonia l’impegno che l’azienda condivide con la casa madre Allegion a favore dell’innovazione e della qualità. Unico laboratorio aziendale accreditato in Italia nel settore di produzione delle serrature, vanta una storia ormai trentennale. Nato nel 1990 per testare i prodotti CISA, dal Dicembre 2014 ha ottenuto l’Accreditamento Europeo N.1495L. Il laboratorio si occupa di testing per lo sviluppo e la certificazione di prodotto, prevalentemente per Allegion, ma anche per conto di aziende terze, alle quali garantisce massima imparzialità e completa riservatezza. Il più recente investimento per il CISA testing lab è stato l’acquisto di una camera anecoica per la misurazione delle onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi elettronici, secondo la Direttiva RED (Radio Equipment Directive) 2014/53/UE e precedentemente R&TTE 1999/5/EC. La nuova strumentazione permette di controllare in laboratorio le emissioni elettromagnetiche a tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente. Come racconta Gianluca Mattogno, EMEA Testing Laboratory Mechanical Manager: “La presenza di un laboratorio accreditato all’interno della struttura aziendale ci permette di testare in maniera rigorosa i prodotti, in ogni fase dello sviluppo e della produzione. Grazie alla nuova camera anecoica siamo in grado di misurare oltre alla sicurezza meccanica anche quella elettronica, al fine di proteggere la salute dei consumatori e migliorare la performance dei prodotti.”
L’innovazione sarà incrementata dall’ampliamento della capacità di misurazione elettromagnetica della camera anecoica che nel 2021 includerà il Test di Immunità, a cui farà seguito l’accreditamento ufficiale. Il Test EMC permette di verificare che i dispositivi funzionino correttamente in presenza di disturbi elettromagnetici. In questo contesto la formazione continua del personale, una decina tra ingegneri e tecnici senior, svolge un ruolo fondamentale nell’evoluzione verso sistemi di sicurezza sempre più smart, che richiedono competenze molto specializzate.
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
- CISA EMEA Testing Lab CISA EMEA Testing Lab
https://www.edilsocialnetwork.it/condizioni-pagine/itemlist/user/232-staffadmin?start=110#sigProIda4591cb482
A questo riguardo, Carlo Ammatuna, Electronic System Test Senior Engineering, rivela:
“Negli ultimi anni oltre alle verifiche sui prodotti meccanici, ci stiamo occupando sempre di più di testing su prodotti elettronici e radio. Questo campo è molto ampio e coinvolge aspetti importanti come la sicurezza elettrica delle batterie che alimentano i dispositivi elettronici e gli standard di cyber security a protezione dei dati critici.”
CISA, un brand di Allegion, è uno dei principali operatori europei nel settore dei sistemi di chiusura e protezione degli accessi. Dalla sua fondazione nel 1926 è in prima linea per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di ambiente con soluzioni elettro-meccaniche dedicate che consentono di controllare e gestire gli accessi in tempo reale. Dalle case private ai centri direzionali, dalle scuole agli ospedali fino agli alberghi, la sicurezza è il nostro primo obiettivo.
Coronavirus: dispositivo a plasma freddo per sanificare l'aria
La tecnologia al plasma freddo, basata sul fenomeno della ionizzazione, riesce ad abbattere il coronavirus negli ambienti chiusi fino al 99,9% in mezz'ora. Lo afferma uno studio, in via di pubblicazione, condotto dall'équipe di Andrea Crisanti dell'Università di Padova.
Un fenomeno fisico generato a temperatura ambiente utilizza l'aria trasformandola in un gas ionizzato (plasma freddo) costituito da varie particelle caricate elettricamente: elettroni, ioni, atomi e molecole che scontrandosi tra loro producono specie ossidanti in grado di disaggregare i composti organici volatili, come batteri e virus. La tecnologia testata dal laboratorio padovano, messa a punto da Jonix, una start up fondata dall'azienda di Padova HiRef Spa e laboratori Archa di Pisa, "presenta un'efficacia attività antivirale nei confronti di SARS-CoV-2, con un abbattimento della carica virale pari al 99,99% dopo solo 30 minuti di esposizione", scrivono gli esperti nello studio. "Conoscevamo la forza del plasma freddo nel combattere virus, batteri e agenti patogeni - afferma Mauro Mantovan, fondatore di HiRef e presidente di Jonix -. Ma avere la validazione scientifica proprio sul Covid-19 era per noi un passaggio fondamentale. L'analisi di un certificatore prestigioso qual è l'ateneo patavino ci permette di continuare a lavorare per pensare prodotti sempre più all'avanguardia, sfruttando tutte le possibilità che la moderna tecnologia ci offre".
Fonte Ansa
Versatilità progettuale e strutturale per lo stabilimento produttivo CSF INOX
BIM: quando non si lascia nulla al caso
Versatilità progettuale e strutturale per lo stabilimento produttivo CSF INOX
Una costruzione improntata alla versatilità
Per il progetto del nuovo stabilimento produttivo della CSF Inox a Montecchio Emilia, lo Studio Associato di ingegneria INOVING ha orientato le proprie scelte progettuali ed esecutive all'insegna della massima flessibilità. Ciò è dovuto al fatto che il lavoro si inserisce fin dal principio in un progetto più ampio e rappresenta il primo stralcio di un complesso più arti colato, orientato a realizzare il nuovo polo direzionale dell'azienda all'interno di un lotto di circa 50'000 mq. Quind i nella pianificazione e nello sviluppo proget t uale si è dovuto tenere conto delle esigenze di un ampliamento futuro. Per questo, dal punto di vista strutturale si è scelto di realizzare una struttura in acciaio, ideale per assicurare al comportamento nei confronti di azioni sismiche.
La struttura è quindi realizzata con colonne in profilati HE, travi principali a struttura reticolare e travi shed reticolari e/o con profilat i pieni.
Numeri, geometrie e caratteristiche del progetto
Il fabbricato copre una super ficie di circa 6.700 mq su un lotto complessivo di 15.000 mq e presenta una forma geometrica regolare arricchita da un aspetto
architettonico originale creato con un tamponamento perimetrale della porzione superiore, non ortogonale rispetto al piano del terreno , con un aggetto di circa un metro rispetto al perimetro di base del fabbricato.
La copertura, con una conformazione a shed per offrire un buon livello di luminosità, ha un'altezza sotto le travi principali di 8,50 m ed è re alizzata con pannelli sandwich in lamiera preverniciata accoppiati a materiali isolanti ad elevate prestazioni, al fine di garantire valori di coibentazione termica e sfasamento termico tale da garantire una classe energetica A4.
Gli impianti saranno coalimentati per il 50% del fabbisogno energetico complessivo da un impianto fotovoltaico della pot enza di circa 250 KW, quale concreta risposta alle prescrizioni sull'utilizzo delle fonti rinnovabili.
Il fabbricato ospiterà il nuovo comparto produttivo dell'azienda committente, con locali accessori dedicati a magazzino, aree dedicate all'accoglienza del personale con spogliatoi, locali di servizio, infermeria, area ristoro e servizi igienici, spazi dedicati agli uffici e sale riunioni, e ancora locali tecnici e magazzino utensili.
Sul lato sud-est, un ampio terrazzo scoperto accoglie gli impianti di aspirazione e climatizzazione, mentre al piano terra della stessa porzione trovano spazio i locali compressori e ricarica muletti.
La fase preparatoria del progetto quale base per il suo successo
La fase preparatoria del progetto e lo studio preliminare di fattibilità hanno giocato un ruolo fondamentale per l'analisi e la razionalizzazione di tutte le variabili in gioco, al fine di prevedere, gestire e ottimizzare al meglio le diverse fasi progettuali, le lavorazioni e i nodi esecutivi, nonché le tempistiche e i costi.
Per questo tipo di analisi e progettazione lo studio INOVING si è avvalso dei software Allplan Engineering e Allplan Architecture, soluzioni avanzate per la progettazione strutturale ed esecutiva. Inoltre è stato utilizzato Allplan Bimplus, la piattaforma di condivisione Open BIM che ha permesso di coordinare in maniera efficiente tutte le discipline che intervengono nel progetto costruttivo, eliminando sul nascere rischi di interferenze, sovrapposizioni o incompatibilità.
I vantaggi delle soluzioni software per la gestione efficiente dei progetti
I software di BIM Authoring Allplan, sono stati determinanti lungo tutto il percorso progettuale, dallo studio preliminare ai calcoli strutturali, dall'elaborazione dei modelli del progetto definitivo allo sviluppo del progetto esecutivo.
In un progetto come questo, uno dei benefit principali derivanti dall'impiego di una piattaforma di collaborazione interdisciplinare (Allplan Bimplus) è dato dall'efficace opportunità di controllo e capacità di gestione dei dati provenienti e originati con software di progettazione molto diversi tra loro.
In tal modo si semplifica enormemente l'interazione e lo scambio dei dati specialistici dei diversi professionisti coinvolti , grazie alla perfetta compatibilità dei file di interscambio e alla precisione nell'importazione delle informazioni provenienti dalle diverse fonti. Si è potuto quindi operare con la massima razionalità nell'analisi delle interferenze, analizzando le congruenze dei diversi livelli di progettazione e anticipando le diverse problematiche, con precisione elevatissima.
Anche tutti i passaggi impiantistici sono stati studiati e rappresentati nel modello BIM 30.
Semplicità e ottimizzazione del cantiere
Anche le sequenze cantieristiche e le attività di movimento terra sono state gestite con i software Allplan, analizzando nel dettaglio i lievi ma significativi dislivelli del terreno. Questo ha consentito, già nel corso del primo stralcio esecutivo, di valutare i movimenti terra necessari per urbanizzare gli interi 50.000 mq del lotto, ottimizzando la quota di imposta degli edifici in modo da ridurre i volumi movimentati, ottenendo così una notevole riduzione di costi cantieristici.
Sia la progettazione esecutiva delle fondazioni in CA, in capo a INOVING, sia la progettazione delle sovrastrutture metalliche (a cura dell'impresa esecutrice), sono state eseguite con il metodo BIM. Allplan ha consentito di federare agevolmente i dati provenienti dall'esterno e di prevenire le potenziali interferenze dovute al posizionamento delle sovrastrutture metalliche, fissate alle fondazioni mediante tirafondi. La simulazione è stata eseguita imponendo una "soft clash" avente 2 cm di tolleranza rispetto al posizionamento delle gabbie di armatura, risolvendo ancora in fase progettuale le eventuali collisioni, e accelerando così la fase esecutiva. Allo stesso modo, la realizzazione dei diversi organismi impiantistici, strutturali, architet tonici, di rivestimento e di completamento è stata accuratamente pianificata, velocizzando e semplificando le fasi di realizzazione.
Il posizionamento stesso dei macchinari produttivi già presenti nel vecchio stabilimento, così come i percorsi, le aree di passaggio e movimentazione sono stati pianificati in fase progettuale.
L'intera gestione della fase esecutiva è stata eseguita con strumenti cloud. Grazie all'uso di Allplan Bimplus la comunicazione tra la Direzione Lavori e il gruppo di lavoro è avvenuta in modo organico ed efficace.
Impresa esecutrice e committenza hanno infatti av uto accesso al modello BIM e agli elaborati te cnici in forma rapida e immediata.
Scarica qui sotto il case study completo.
Superbonus 110%, quali documenti servono per ottenere il visto di conformità?
Per facilitare la verifica della documentazione per ottenere il visto di conformità il Consiglio Nazionale dei commercialisti e esperti contabili e la Fondazione nazionale dei commercialisti ha ideato e pubblicato una check-list.
Il visto di conformità serve proprio a certificare che il richiedente possiede tutti i presupposti per ottenere la detrazione fiscale o tramite la fruizione diretta del Superbonus, oppure tramite lo sconto in fattura o cessione del credito. Tale visto viene rilasciato da commercialisti, ragionieri, periti commerciali, consulenti del lavoro e vari esperti iscritti alla Camera di Commercio, previa verifica della presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dal personale tecnico. Proprio per facilitare questa fase di verifica della documentazione è stata ideata la check-list.
La check-list è suddivisa in due , una per gli interventi di efficientamento energetico, l'altra per i lavori antisismici.
Per entrambi i tipi di intervento bisogna indicare:
• i dati catastali dell'immobile;
• il titolo in possesso dell'immobile;
• un autocertificazione per attestare che l'immobile non è utilizzato per lo svolgimento dell'attività professionale;
• una copia della Cila o della Scia;
• un autocertificazione della data di inizio dei lavori;
• l'Ape pre e post-intervento.
Nella parte iniziale della check-list è presente un questionario relativo a tutte le informazioni relative al beneficiario della detrazione, alle spese sostenute, l'ammontare del credito ceduto, i vari dati relativi all'immobile, e la tipologia di intervento da realizzare. Nelle due check-list ideate dai Commercialisti è inoltre presente una tabella riassuntiva suddivisa per tipologia, caratteristiche e tetti di speso o detrazioni degli interventi trainanti e trainati.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork