roncadelunga.jpg

Forte dell’esperienza derivante dal progetto Lumiere, l’ENEA ha collaborato con il Comune per giungere ad una riqualificazione ecosostenibile della rete di pubblica illuminazione esistente che consentirà a Roncade, entro l’estate, di illuminare senza spreco di luce, in modo più uniforme, con tecnologie innovative e, allo stesso tempo, riducendo i consumi energetici. Il sistema prevede anche servizi per garantire maggiore sicurezza, con l'installazione di nuove telecamere di ultima generazione, disposte sullo stesso palo su cui viene istallata l’illuminazione. Il progetto “Smart Light” è stato preceduto dal censimento, dalla diagnosi energetica dei punti luce e dalla predisposizione di un piano energetico, che hanno permesso di prevedere il dimezzamento della CO2 emessa e l’installazione di sistemi di controllo in continuo con luce adattiva e servizi smart.

Il Comune di Roncade, come tutti i premiati, avrà diritto all’uso del logo “Innovazione Amica dell’Ambiente” (la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente), per la durata di un anno.

Il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente è giunto ormai alla 14a edizione; molto forte quest’anno la competizione: 130 le candidature, 7 premi e 10 segnalazioni.  Tutte le innovazioni presentate e in particolar modo quelle premiate riguardano realizzazioni utili per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori o delle comunità locali.

Sabato, 18 Aprile 2015 00:00

Think Green, Be Efficient!

tinkgreenSi è svolto ieri presso la sede ENEA a Roma il convegno “Think Green, Be Efficient, l’efficienza energetica come leva di sviluppo: soluzioni tecnologiche sostenibili, integrate per edifici esistenti nel settore pubblico e privato”. L’evento è stato organizzato da Schneider Electric, ENEA, EnSiEL e Kyoto Club in occasione della premiazione dei vincitori della seconda edizione di “Think Green, Be Efficient!”, competizione nazionale per tesi di laurea sui temi dell’efficienza energetica.

Il concorso, promosso da Schneider Electric con Kyoto Club ed EnSiEL e patrocinato dai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, ha visto la partecipazione di 50 tesi di laurea di studenti provenienti dalle facoltà di Ingegneria o Architettura di 22 università di tutta Italia. Intorno alla presentazione delle tesi vincitrici – tutte di natura progettuale, quindi dedicate all’applicazione concreta dell’efficienza energetica in progetti reali incentrati su edifici, pubblici o privati - si è snodato un incontro che ha messo a confronto tutti gli attori della “filiera dell’efficienza” - dalle istituzioni alle imprese al mondo della ricerca e dell’accademia. Si è potuto così discutere di come sviluppare un percorso di sistema in grado di consentire al Paese di cogliere la grande opportunità economica ed occupazionale legata alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Si tratta di un’azione necessaria, sia per proseguire nel percorso di applicazione delle direttive europee legate all’efficienza energetica, sia per favorire una crescita complessivamente sostenibile.

Introducendo il convegno, Federico Testa, Commissario dell’ENEA, ha evidenziato: “L’efficienza energetica rappresenta di fatto un ‘combustibile aggiuntivo’, nel contesto di politiche per lo sviluppo sostenibile e di un’economia a basso contenuto di carbonio. Allo stesso tempo è un elemento strategico per il consolidamento di una filiera produttiva interamente made in Italy e la creazione di nuova occupazione. Il nostro filo conduttore, come ENEA, è la decarbonizzazione della produzione di energia, attraverso tecnologie per incrementare l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili”.

Testa ha poi lasciato la parola ai protagonisti di una tavola rotonda, moderata dal direttore del Kyoto Club Sergio Andreis, che ha messo a confronto gli organizzatori del convegno, Fabrizio Pilo del Consorzio Accademico EnSiEL, Ilaria Bertini, Direttore Aggiunto dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA, e Roberto Gerico, Vice President Eco-Building di Schneider Electric, con i rappresentanti degli altri “anelli” della filiera dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio.

Sono intervenuti quindi Gianni Binacchi, Vicepresidente di ANIE, Silvia Lazzari dell’Ordine degli Architetti di Bergamo, che hanno portato la voce del mondo delle professioni, ed i rappresentanti di due istituzioni già all’avanguardia su questi temi, la Regione Emilia Romagna, con Stefano Stefani del dipartimento delle Politiche Energetiche, ed ACER (Azienda Casa Emlia Romagna), che come ha raccontato il Presidente di ACER Reggio Emilia, Marco Corradi, sta sperimentando l’utilizzo di soluzioni per la termoregolazione Wiser di Schneider Electric a fini di comfort, risparmio energetico e bollette più leggere per gli utenti, investendo in un piano di riqualificazione energetica del suo patrimonio edilizio.

Think Green, Be Efficient! è l’unico concorso per tesi di laurea dedicato specificamente all’efficienza energetica negli edifici ed abbiamo ritenuto che, nel valorizzare gli ottimi lavori presentati dai partecipanti di questa edizione, fosse fondamentale costruire un’occasione per mobilitare importanti attori complementari e portarli a confronto. Solo promuovendo un sistema virtuoso di collaborazione tra pubblico, privato, mercato e professioni si può rendere l’efficienza energetica una formidabile opportunità per l’Italia e per il futuro professionale dei nostri giovani”, spiega Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali di Schneider Electric. “Il fatto che molti lavori di quest’anno abbiamo puntato su un approccio integrato di più tecnologie gestite e controllate attraverso sistemi di automazione, dando grande rilievo alla misura, ci rende molto soddisfatti. È la direzione che abbiamo sempre seguito nel nostro impegno di promotori e abilitatori tecnologici di un futuro efficiente e sostenibile, e questa linea è sempre più compresa e sostenuta anche in ambito accademico e istituzionale”.

Sergio Andreis, Direttore di Kyoto Club, ha aggiunto: “Il concorso Think Green, Be Efficient! è un investimento, guarda al futuro e vuole incoraggiare tutte quelle Università e laureandi italiani impegnati per l’innovazione. Senza maggiore efficienza energetica non sarà possibile abbattere significativamente le emissioni climalteranti, né creare nuovi posti di lavoro qualificati verso un’economia sempre più sostenibile e per questo Kyoto Club darà il proprio sostegno anche per le prossime edizioni dell’iniziativa.”

Fabrizio Pilo, a nome di EnSiEL, esprime piena soddisfazione per il grande successo della manifestazione, che costituisce un’occasione importante di sinergia fra mondo accademico e industriale in linea con la terza missione dell’Università: la promozione del trasferimento tecnologico ed il rapporto con il territorio. Tutte le tesi presentate sono coerenti con tali obiettivi poiché trasferiscono in elaborati progettuali, tecniche di progettazione avanzate e sistemi innovativi, esperienze di ricerca maturate in ambiente accademico e, promuovendo efficienza e difesa dell’ambiente, creano le basi per un nuovo sviluppo economico.

I vincitori del concorso “Think Green, Be Efficient!”

FotogruppopremiazioneThinkg.jpgI vincitori del concorso sono stati selezionati fra 50 partecipanti provenienti da 22 università di tutta Italia: una cifra di tutto rispetto considerando la specificità della tipologia di tesi da dover proporre ed anche la crescita rispetto alla precedente edizione, che aveva visto presentare 30 lavori di studenti provenienti da 17 università. I tre finalisti hanno ricevuto una consistente borsa di studio e la possibilità di svolgere un’esperienza professionale e formativa in una delle sedi Schneider Electric. Inoltre quest’anno Kyoto Club ha attribuito una menzione speciale, mentre l’ENEA ha assegnato un premio speciale consistente nella possibilità di frequentare gratuitamente la Summer School in efficienza energetica, giunta alla terza edizione, che si svolgerà a giugno prossimo presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia, vicino Roma.

La cerimonia di premiazione è stata introdotta da un intervento di Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico di Kyoto Club, Presidente GBC, nonché Presidente della Giuria del Concorso, che ha messo in evidenzia la qualità multisciplinare delle tesi presentate, l’integrazione tecnologica grazie all’utilizzo di Home e Building Automation, la sensibilità economica sul ritorno dell’investimento e l’esemplarità di un percorso da accelerare nel quadro del patrimonio edilizio italiano, la cui riqualificazione energetica può costituire leva di rilancio dell’economia del paese.

I vincitori, scelti in funzione della rigorosità, completezza dell’approccio e metodologie applicate sono:

  • 1° classificato: Luca Tiozzo Netti, Università di Padova, con la tesi “Metodi e modelli per l'efficienza energetica nel settore terziario: sviluppo di uno strumento di analisi”;
  • 2° classificato: Francesco Maria Contini, Università di Modena e Reggio Emilia, con la tesi “Analisi in regime dinamico di un edificio universitario complesso: biblioteca scientifica interdipartimentale dell'ateneo di Modena e Reggio Emilia”;
  • 3° classificato: Nicola Tore, Università di Cagliari, con la tesi “Progetto di un sistema domotico per la massimizzazione dell'autoconsumo in ambito residenziale”.

Il Premio Speciale ENEA è stato assegnato a Paolo Cappellacci dell’Università di Bologna per la tesi “La ventilazione ibrida nell'edilizia residenziale in climi temperati. Il ruolo della ventilazione naturale negli edifici a Zero Energy”.

La menzione speciale Kyoto Club è stata assegnata a Valeria Foresi, Marzia Fornari, Maria Mariani dell’Università di Camerino per la tesi “Adeguamento prestazionale sismico ed energetico degli edifici in cemento armato degli anni '70”.

ecobonusC'è tempo fino al 31 dicembre per usufruire della detrazione del 65%.

Da inizio aprile è possibile inviare online, sul portale ENEA finanziaria2015.enea.it, la documentazione per richiedere le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ultimati entro il 31 dicembre 2015. L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, è il soggetto incaricato per legge di ricevere la documentazione obbligatoria per ottenere le agevolazioni fiscali per gli interventi di eco-efficienza.

L’ecobonus riguarderà sia i lavori effettuati per le riqualificazioni energetiche nelle singole abitazioni, sia quelli nelle parti comuni dei condomini e durerà fino alla fine dell’anno, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). A partire dal 1° gennaio 2016, l'ecobonus scenderà dal 65% al 36%, quindi per usufruire della detrazione maggiorata le ristrutturazioni devono essere pianificate e concluse entro i prossimi nove mesi.

Secondo stime ENEA con il bonus aumentato al 65% sono possibili risultati molto positivi sia in termini di risparmio energetico e che di riduzione delle emissioni di Co2; infatti, già con la precedente detrazione del 55% sono stati risparmiati 11.300 GWh/anno di energia ed evitato il rilascio nell’aria di oltre 2,4 milioni di tonnellate l’anno di CO2. A dare il maggiore il maggior contributo, circa il 45%, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

"Avremmo voluto attivare il sito attraverso il quale trasmettere la documentazione sulle detrazioni del 65% ancor prima; tuttavia, la necessità di ricevere chiarimenti rispetto alcune nuove detrazioni –per le caldaie a biomassa e le schermature solari- introdotte dalle legge di stabilità 2015 ha allungato i tempi -sottolineano all'ENEA. Di questo ci scusiamo nei confronti di quanti non hanno potuto usufruire del servizio anche se l’ENEA non avrebbe potuto intervenire per fornire interpretazioni, in quanto priva di attribuzioni specifiche".

Per far fronte alle richieste di informazione sull’ecobonus è disponibile il portale dell’Agenziaefficienzaenergetica.enea.it, con le ultime news in materia legislativa, le risposte degli esperti e le guide ai lavori, come il nuovo vademecum sugli impianti alimentati da generatori a biomassa e sulle schermature solari. Ma anche soluzioni tecnologiche, proposte formative, buone pratiche, metodologie per un uso razionale dell’energia di famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione. Per le informazioni sulle detrazioni fiscali sono attivi anche i seguenti contatti: Linea Amica (06 82888725www.lineaamica.gov.it; Skype: lineaamicapa) e Agenzia delle Entrate (numero verde 848 800444).

Nei prossimi mesi verrà inoltre avviato un Piano triennale di azioni di informazione e formazione sull’efficienza energetica rivolto a piccole e medie imprese, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari. Un’attività che l’ENEA sta già svolgendo grazie anche ad una capillare presenza sul territorio con 12 Centri di Consulenza per l'Energia e l'Innovazione (CCEI). Sul fronte della formazione ha inaugurato da alcuni anni la Scuola delle Energie che prepara professionisti e tecnici del risparmio e dell’efficienza energetica, pronti a sbarcare sul mercato del lavoro. A questo si aggiunge la Summer School in Efficienza Energetica in collaborazione con le aziende, che finora ha preparato 60 giovani tra laureati e laureandi tecnico-scientifici, oltre a corsi per installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili e alla piattaforma online formazione.enea.it.

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classeenergeticaUn generatore, un erogatore e delle valvole consentiranno di ridurre la spesa per le famiglie nel rispetto dell’uso razionale della risorsa idrica.

Quanti lasciano scorrere l’acqua calda dal rubinetto per farle raggiungere la giusta temperatura? Tanti! È questa infatti una delle abitudini domestiche più diffuse. Per ovviare a questa pratica, nei laboratori ENEA è stato inventato un dispositivo per il risparmio di produzione di acqua calda per uso domestico. Si tratta di uno strumento composto da una pompa di riciclo, un termostato, un raccordo e un sistema di valvole comandate dal termostato. Questa apparecchiatura posta sotto il lavandino, in prossimità del tubo di uscita dell’acqua sia calda che fredda, si attiva con il flusso dell’acqua, facendo sgorgare dal rubinetto solo quella che ha raggiunto la temperatura desiderata. Questo nuovo dispositivo, che può essere applicato sia nei bagni che in cucina, è di piccole dimensioni, a basso costo e soprattutto porterà benefici all’ambiente e al bilancio familiare.

EnergyMedSistemi di rilevamento ‘intelligenti’ per identificare eventuali contaminanti sulle superfici dei componenti degli aerei prima dell’assemblaggio,  dispositivi per l’illuminazione green basati sugli OLED, ovvero su sostanze organiche, un software gratuito per la diagnosi energetica degli edifici.

Sono alcuni degli ultimi ritrovati nel campo della Green Economy, della sensoristica e dell’illuminazione che l’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, presenta all’8a edizione di EnergyMed, la mostra-convegno sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica nel Mediterraneo che si svolge dal 9 all’11 aprile alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Nello stand ENEA collocato nel padiglione n.6, i visitatori troveranno le innovazioni sviluppate nel suo Centro Ricerche di Portici, punto di riferimento per nuove tecnologie applicate alla produzione di energia elettrica, che vede in prima linea le tecnologie sul fotovoltaico di nuova generazione. Alcune di queste tecnologie sono oggetto di un recente accordo con l’ENEL. Tra le novità, in particolare:

  • -MONICA, un piccolo “naso elettronico” per il monitoraggio“personale” della qualità dell’aria, che può essere facilmente montato su uno zaino o collegato al manubrio della bicicletta. Attraverso un’applicazione scaricabile sullo smartphone, è in grado di indicare la presenza di inquinanti atmosferici presenti nella zona che si sta attraversando. Monica è acronimo di “MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria”.
    Per maggiori informazioni: Oggi esco con "Monica
  • -Sniffi, un dispositivo che consente di rilevare contaminanti sulle superfici dei componenti degliaeromobili prima dell’assemblaggio. La presenza di contaminanti è un rischio per la sicurezza, in quanto causa imperfezioni nelle giunzioni incollate, determinando potenziali alterazioni delle caratteristiche meccaniche. Recentemente questa tecnologia ENEA ha vinto un finanziamento nell’ambito di un progetto europeo da 4,6 milioni di euro, che vede coinvolti il centro di ricerca tedesco “Fraunhofer” e le principali industrie aeronautiche. È in corso anche una sperimentazione per il suo utilizzo in ambito biomedicale, in particolare per rilevare lo stato di salute di pazienti diabetici attraverso il respiro.  
    Per maggiori informazioniENEA entra nel progetto europeo per migliorare l'efficienza dei velivoli
  • -SEAS, il nuovo software professionale per la diagnosi energetica degli edifici che l’ENEA mette gratuitamente a disposizione di tutti gli operatori pubblici e privati del settore. Oltre a calcolare in ogni edificio i consumi di energia per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’illuminazione, permette di valutare i costi-benefici dei possibili interventi di riqualificazione energetica. SEAS è acronimo di Software Energetico per Audit Semplificati.
    Per maggiori informazioni:Efficienza energetica: arriva SEAS, il software gratuito per la diagnosi energetica degli edifici
  • -OLED (Organic Light Emitting Diode), dispositivi innovativi per l’illuminazione e i display del futuro. A differenza dei LED, basati su materiali inorganici, gli OLED sono realizzati con materiali organici a base di carbonio che emettono la luminescenza. Rappresentano una grande opportunità per la buona qualità dell’illuminazione prodotta con materiali economici che illuminano senza abbagliare e rilasciano pochissimo calore. Utilizzano superfici che possono essere sia di vetro che di plastica,  potenzialmente biodegradabili e quindi riciclabili o smaltibili senza difficoltà. 
    Per maggiori informazioni:L'ENEA porta l'illuminazione green alla conferenza internazionale di Monaco

Oltre alle tecnologie esposte nello stand, l’ENEA presenterà a EnergyMed soluzioni innovative per lariduzione dei consumi energetici delle PMI agroalimentari del Mediterraneo, sviluppate nell’ambito del progetto europeo SINERGIA. Per migliorare la competitività sui mercati delle PMI, il progetto è basato su tre strumenti: un database europeo delle tecnologie più innovative per l’efficienza energetica; una piattaforma web in grado di aiutare le aziende a valutare i consumi di energia e ad attuare strategie di intervento per ridurre gli sprechi; un atlante per identificare i soggetti in grado di offrire localmente informazioni sulle tecnologie e sui finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione.

Inoltre, l’ENEA parteciperà alla terza conferenza internazionale di MEDENER, l’associazione che raggruppa le agenzie nazionali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili della regione euro-mediterranea. MEDENER, di cui l’ENEA è socio fondatore, dedica la sua conferenza 2015 alle piattaforme per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, che l’Unione Europea presenterà al Consiglio dei Ministri dell’area euro-mediterranea in autunno.

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tralicci 1Workshop di due giorni all’ENEA sulle tecnologie, i sistemi e gli interventi per infrastrutture e reti di trasmissione. Ai lavori aperti dal Commissario Federico Testa, partecipano esponenti del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Università di Roma “La Sapienza”, dell’Università di Pisa, del Politecnico delle Marche, ISPRA, Ricerca di Sistema Elettrico-RSE, Terna e Acea.

Ridurre l’impatto ambientale e i costi socioeconomici dei sistemi energetici attraverso simulazioni ingegneristiche che ottimizzino il loro grado di sostenibilità e di sicurezza su diverse scale geografiche, dal livello cittadino all’intero continente europeo: questo il tema del workshop nazionale “Simulazione del sistema energetico”, che ha visto riuniti presso la sede ENEA a Roma esperti ENEA e stakeholder del settore energetico, in rappresentanza di aziende, organizzazioni di ricerca e istituzioni, quali il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Università di Roma “La Sapienza”, l’Università di Pisa, il Politecnico delle Marche, ISPRA, RSE, Terna e Acea.

Al centro dei lavori, le tecniche di simulazione computerizzata che, come avviene da tempo in settori ad alto contenuto tecnologico quali l’aerospazio e l’industria dell’auto, servono a capire “se e come” funzionerà un prodotto, un impianto o un intero sistema anche in condizioni di eventi naturali estremi, dai terremoti alle alluvioni.

“Definire la politica energetica di un Paese è una attività molto complessa, in cui vanno limitate al massimo le approssimazioni - sottolinea l’esperto ENEA, Emanuele Negrenti. Per far funzionare in modo ottimale un sistema energetico occorre pianificarlo rigorosamente, dagli impianti di stoccaggio e raffinazione della materia prima fossile alle centrali elettriche fino alle reti di trasmissione. Finora gli strumenti di analisi del sistema energetico si sono focalizzati sulla ottimizzazione delle risorse economiche e tecnologiche, mentre sono stati carenti nel valutarne l’impatto complessivo sulle persone e l’ambiente con relativi costi socio-economici. Il confronto che abbiamo organizzato all’ENEA su questi temi è fondamentale per far incontrare ‘domanda e offerta’, vale a dire le richieste dei decisori nazionali e locali del settore energetico e la disponibilità di tecnologie, know-how e professionalità”.

Le simulazioni possono studiare il comportamento del sistema energetico nel breve termine, ad esempio in fasce orarie, in modo da valutare la risposta dell’intero sistema ad eventi accidentali di diversa entità, come nel caso di condizioni di alta pressione che favoriscono il ristagno degli inquinanti o di eclissi solari che riducono drasticamente la produzione di energia degli impianti fotovoltaici. Allo stesso modo nel medio-lungo periodo, ad esempio anno per anno, le simulazioni ingegneristiche possono valutare il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico e di riduzione degli impatti ambientali o di emissione di gas serra.

Le simulazioni – aggiunge Negrentiservono a capire ‘dove’ inserire elementi più efficienti e meno impattanti all’interno dell’intero sistema energetico, per venire incontro a situazioni problematiche, come ad esempio la qualità dell’aria delle nostre città, i cui costi sociali sono enormi. Diversi studi hanno stimato che ogni abitante della Pianura Padana, l’area più inquinata d’Italia e tra le prime tre in Europa, ‘perde’ in media dai 2 ai 3 anni di vita a causa dell’inquinamento atmosferico. A queste emergenze finora si è risposto con restrizioni del traffico automobilistico o con limitazioni agli impianti di riscaldamento, ma per superare definitivamente queste criticità occorre ripensare l’intero sistema energetico in modo sostenibile”.

Nello scenario dell’immediato futuro – conclude l’esperto - sarà determinante l’incremento della produzione di elettricità da fonti a basso impatto ambientale e il conseguente sviluppo di reti intelligenti di distribuzione, le smart grid, per limitare gli sprechi e ottimizzare i consumi di energia, tutte tecnologie di cui l’ENEA detiene eccellenze a livello mondiale. Ma tutto ciò non può essere ‘improvvisato’, occorre prevederne l’evoluzione all’interno di un sistema complessivo. È qui che la simulazione ingegneristica svolge un ruolo fondamentale in una corretta pianificazione che tenga conto degli aspetti di ‘sicurezza’ sia in caso di eventi naturali estremi che di attacchi informatici o terroristici”.

 

Sistemi energetici più sicuri e sostenibili con le simulazioni ingegneristiche

26 marzo 2015

Workshop di due giorni all’ENEA sulle tecnologie, i sistemi e gli interventi per infrastrutture e reti di trasmissione. Ai lavori aperti dal Commissario Federico Testa, partecipano esponenti del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Università di Roma “La Sapienza”, dell’Università di Pisa, del Politecnico delle Marche, ISPRA, Ricerca di Sistema Elettrico-RSE, Terna e Acea.

Ridurre l’impatto ambientale e i costi socioeconomici dei sistemi energetici attraverso simulazioni ingegneristiche che ottimizzino il loro grado di sostenibilità e di sicurezza su diverse scale geografiche, dal livello cittadino all’intero continente europeo: questo il tema del workshop nazionale “Simulazione del sistema energetico”, che ha visto riuniti presso la sede ENEA a Roma esperti ENEA e stakeholder del settore energetico, in rappresentanza di aziende, organizzazioni di ricerca e istituzioni, quali il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Università di Roma “La Sapienza”, l’Università di Pisa, il Politecnico delle Marche, ISPRA, RSE, Terna e Acea.

Al centro dei lavori, le tecniche di simulazione computerizzata che, come avviene da tempo in settori ad alto contenuto tecnologico quali l’aerospazio e l’industria dell’auto, servono a capire “se e come” funzionerà un prodotto, un impianto o un intero sistema anche in condizioni di eventi naturali estremi, dai terremoti alle alluvioni.

“Definire la politica energetica di un Paese è una attività molto complessa, in cui vanno limitate al massimo le approssimazioni - sottolinea l’esperto ENEA, Emanuele Negrenti. Per far funzionare in modo ottimale un sistema energetico occorre pianificarlo rigorosamente, dagli impianti di stoccaggio e raffinazione della materia prima fossile alle centrali elettriche fino alle reti di trasmissione. Finora gli strumenti di analisi del sistema energetico si sono focalizzati sulla ottimizzazione delle risorse economiche e tecnologiche, mentre sono stati carenti nel valutarne l’impatto complessivo sulle persone e l’ambiente con relativi costi socio-economici. Il confronto che abbiamo organizzato all’ENEA su questi temi è fondamentale per far incontrare ‘domanda e offerta’, vale a dire le richieste dei decisori nazionali e locali del settore energetico e la disponibilità di tecnologie, know-how e professionalità”.

Le simulazioni possono studiare il comportamento del sistema energetico nel breve termine, ad esempio in fasce orarie, in modo da valutare la risposta dell’intero sistema ad eventi accidentali di diversa entità, come nel caso di condizioni di alta pressione che favoriscono il ristagno degli inquinanti o di eclissi solari che riducono drasticamente la produzione di energia degli impianti fotovoltaici. Allo stesso modo nel medio-lungo periodo, ad esempio anno per anno, le simulazioni ingegneristiche possono valutare il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico e di riduzione degli impatti ambientali o di emissione di gas serra.

Le simulazioni – aggiunge Negrentiservono a capire ‘dove’ inserire elementi più efficienti e meno impattanti all’interno dell’intero sistema energetico, per venire incontro a situazioni problematiche, come ad esempio la qualità dell’aria delle nostre città, i cui costi sociali sono enormi. Diversi studi hanno stimato che ogni abitante della Pianura Padana, l’area più inquinata d’Italia e tra le prime tre in Europa, ‘perde’ in media dai 2 ai 3 anni di vita a causa dell’inquinamento atmosferico. A queste emergenze finora si è risposto con restrizioni del traffico automobilistico o con limitazioni agli impianti di riscaldamento, ma per superare definitivamente queste criticità occorre ripensare l’intero sistema energetico in modo sostenibile”.

Nello scenario dell’immediato futuro – conclude l’esperto - sarà determinante l’incremento della produzione di elettricità da fonti a basso impatto ambientale e il conseguente sviluppo di reti intelligenti di distribuzione, le smart grid, per limitare gli sprechi e ottimizzare i consumi di energia, tutte tecnologie di cui l’ENEA detiene eccellenze a livello mondiale. Ma tutto ciò non può essere ‘improvvisato’, occorre prevederne l’evoluzione all’interno di un sistema complessivo. È qui che la simulazione ingegneristica svolge un ruolo fondamentale in una corretta pianificazione che tenga conto degli aspetti di ‘sicurezza’ sia in caso di eventi naturali estremi che di attacchi informatici o terroristici”.

fotovoltaico 1Oltre 40 relatori, 16 diversi eventi e più di 830 iscrizioni tra  scienziati,  ricercatori e professionisti, con una partecipazione non solo dall’Europa, ma anche dagli USA, Sud America, India, Cina, Australia: questo il bilancio delle attività di e-learning sulle tecnologie fotovoltaiche innovative realizzate nel corso del progetto europeo FP7-SOPHIAEuropean PV Research Infrastuctures che si è recentemente concluso.

Fra i temi trattati, le celle a silicio cristallino e a film sottile, il fotovoltaico organico e a concentrazione, la realizzazione e la caratterizzazione di materiali avanzati per la foto generazione, i test per l’affidabilità e la valutazione operativa delle prestazioni, applicazioni quali l’integrazione architettonica del fotovoltaico.

La piattaforma open-source SOPhi@webinar é stata sviluppata da ENEA,  in collaborazione con gli altri partner del progetto e ha consentito di migliorare lo scambio di competenze e la formazione di ricercatori, soprattutto giovani. L’attivazione di un sito  funzionale e  ricco di informazioni e la possibilità, in alcuni casi, di accedere a lezioni in streaming  hanno consentito di offrire uno strumento per molti versi unico nel contesto della ricerca energetica europea.

enel 1Enel ed ENEA hanno siglato un protocollo d’intesa per innovare insieme nel settore delle tecnologie di generazione, in particolare quelle che provengono da fonti rinnovabili. L’accordo prevede una collaborazione nelle tecnologie per l’impiego di combustibili alternativi negli impianti tradizionali, come biomasse e residui vegetali, oltreché nello sviluppo di tecnologie per l’ambiente, il clima e per aumentare la flessibilità di utilizzo delle centrali tradizionali.

Un filone di ricerca specifico riguarderà l’ottimizzazione di soluzioni per produrre energia elettrica sfruttando il moto ondoso del mare, mentre un focus particolare sarà dato al fotovoltaico di nuova generazione. Un filone, questo, che vede Enel impegnata con la 3Sun di Catania ed ENEA con il Centro di ricerche di Portici, in provincia di Napoli, il primo in Italia ad aver avviato la ricerca su questa tecnologia già negli anni ‘80.

Su questi filoni di ricerca sono stati costituiti due gruppi di lavoro misti Enel-ENEA, con l’obiettivo di definire entro sei mesi un piano di lavoro congiunto dettagliato sui temi d’interesse reciproco. A valle di questa prima fase esplorativa, si passerà ad una seconda fase attuativa delle attività di reciproco interesse.

’Lo sviluppo di tecnologie innovative in campo energetico è fondamentale per centrare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e gli obiettivi condivisi a livello europeo per il 2020. Ma è anche  una chiave di volta per lo sviluppo, la crescita e la competitività delle aziende del settore con particolare riferimento ai mercati internazionali’’ ha dichiarato il Commissario dell’ENEA, Federico Testa. ‘’Questa duplice chiave di lettura ben si applica all’intesa che vede alleate un player di eccellenza mondiale quale è Enel con ENEA che ha nel suo DNA la ricerca nel settore dell’energia ed è riconosciuta come eccellenza nell’innovazione tecnologica a livello internazionale’’.

Ernesto Ciorra, Direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità di Enel, ha sottolineato che “per poter innovare oggi è necessario abbracciare ciò che viene sviluppato al di fuori del perimetro aziendale e stringere alleanze strategiche, unendosi ad eccellenze italiane e internazionali e creando un network che rafforzi sinergie e punti di forza distintivi. Enel dispone di numerose risorse e competenze da mettere a fattor comune e integrare con quelle di altri partner, con un’ampia rete di persone, pronte a recepire stimoli esterni con presidi d’innovazione strutturati in più paesi e aree aziendali. Con questo accordo Enel punta a consolidare e rafforzare la strategia di business del Gruppo, da sempre rivolta all’efficienza del parco impianti di generazione e alle fonti rinnovabili. ENEA vanta una grande esperienza in campo energetico e condivide con il Gruppo Enel la continua spinta innovativa. Per questo ENEA è un partner ideale nel percorso di open innovation del Gruppo”.

SolarKeymarkCertificare i pannelli e gli altri componenti del solare termico per garantire prodotti di qualità e favorire la crescita del settore: questo obiettivo dalla “tre giorni” all’ENEA del network Solar Keymark che ha visto riuniti operatori e rappresentanti di organismi di certificazione e di ricerca.

Il Solar Keymark è uno schema di certificazione europeo per impianti solari termici che permettono di catturare l’energia solare, immagazzinarla e usarla per produrre acqua calda sanitaria, in sostituzione delle caldaie alimentate a combustibili fossili. È riconosciuto anche al di fuori dell'Europa, con oltre 1800 prodotti solari termici già certificati da oltre 700 aziende in 40 paesi, di cui 27 europei e 13 del resto del mondo.

Durante le tre giornate presso la sede dell’ENEA a Roma, gli esperti si sono confrontati sull’aggiornamento delle regole per la certificazione di prodotto e sulle modalità di campionamento da parte degli ispettori presso le aziende produttrici. Inoltre sono stati affrontati i vari aspetti tecnici per introdurre l’etichettatura dei prodotti del solare termico con l’assegnazione della classe energetica nell’ambito della regolamentazione dell’Unione europea.

"Al fine di garantire una diffusione del mercato in controllo di qualità – sottolinea l’esperto dell’ENEAGiacobbe Braccio, responsabile dell’Unità Tecnica Trisaia - il marchio Solar Keymark è richiesto obbligatoriamente in vari paesi europei, soprattutto in Germania e Austria. Anche in Italia sta aumentando l’interesse da parte dell’industria italiana per l’ottenimento di tale marchio per applicazioni del solare termico sia a basse che a medie temperature".

L'introduzione del marchio Solar Keymark ha rivoluzionato l'industria del solare termico, rendendo disponibile uno schema di certificazione di prodotto che svolge un ruolo cruciale per abbattere le barriere commerciali e divenendo di fondamentale importanza per la crescita del settore. In Italia il Solar Keymark è un requisito tecnico obbligatorio per l’accesso agli incentivi statali di ogni natura.

L'operatività del Solar Keymark è garantita da un network internazionale che si compone di organismi di certificazione, laboratori di prova, una rete di ispettori e rappresentanti dell'industria. L’ENEA è tra membri fondatori e fa parte del network con il laboratorio del Centro Ricerche di Trisaia.

"Il laboratorio della Trisaia – aggiunge il responsabile Vincenzo Sabatelli – è stato il primo accreditato a livello nazionale per l’esecuzione di test secondo gli standard ISO e CEN ed è l’unico in Italia ad operare sulla media temperatura per la produzione di calore per usi industriali, per il raffrescamento estivo e per la produzione combinata di calore ed energia elettrica su piccola scala”.

Istituito nel 2003, il laboratorio della Trisaia supporta l’intero sistema industriale italiano di riferimento con servizi di qualificazione di componenti e sistemi. Ad oggi ha fornito servizi di qualificazione e certificazione ad oltre 200 aziende produttrici di sistemi solari termici destinati per lo più al mercato nazionale. Recentemente è stato dotato di un circuito di prova per collettori a concentrazione per applicazioni residenziali ed industriali a media temperatura, con lo scopo di determinare le prestazioni termiche dei componenti con temperatura di lavoro sino a 300°C.

cascoRicerca, sviluppo e innovazione sono state le  parole chiave della giornata organizzata dall’ENEA con il Ministero dello Sviluppo Economico per diffondere e promuovere i risultati ottenuti nella ricerca energetica applicata al settore dell’edilizia. L’evento – che ha visto la partecipazione di esponenti del MISE, dell’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) e i rappresentanti dei principali soggetti del settore fra i quali Schneider Electrics, Anima, ANIE, Finco- si inquadra nell’ambito degli ‘Implementing Agreements’ [1]promossi dall’IEA per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative  applicabili in edilizia: pompe di calore, smart grid, solare fotovoltaico, solar heating and cooling, celle a combustibile, accumulo elettrico e termico, energia negli edifici e in ambiti urbani.

“L’ENEA ha organizzato questa giornata in collaborazione con il MiSE, perché siamo fortemente impegnati nella ricerca in campo energetico e nel trasferimento dei risultati all’industria ma anche perché siamo un punto di riferimento nella ricerca applicata in campo energetico” - spiega l’ing. Ezilda Costanzo esperto ENEA e delegato nazionale dell’End Use Working Party, comitato IEA sulle tecnologie cui afferisce la maggior parte dei programmi di ricerca sull’edilizia. ‘’Disponiamo di numerose eccellenze nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza e per la produzione di energia da rinnovabili’’ ha aggiunto l’ing. Costanzo.

"Attualmente l’Italia partecipa alla maggioranza degli Implementing Agreement (IA) esistenti e l’ENEA è presente con i propri esperti in quasi tutti gli IA a partecipazione italiana e in diversi comitati permanenti, in particolare quelli di orientamento della ricerca tecnologica" ha spiegato Alicia Mignone, CERT (Committee on Energy Research and Technology).

"Per il Ministero dello Sviluppo Economico gli Implementing Agreement rappresentano un’importante opportunità per l’Italia per aprirsi verso nuovi mercati" ha affermato Sebastiano Del Monte, Direttore Relazioni internazionali in materia di energia del Mise “ed è quindi di fondamentale importanza una partecipazione attiva di tutti”. Mentre per Marcello Capra del Dipartimento dell’Energia del Mise "il Ministero si adopererà per agevolare la Ricerca nazionale per l’accesso a programmi e fondi europei ed internazionali secondo le linee guida e le prospettive tracciate nella Set Plan Conference dello scorso dicembre, organizzata da ENEA."

Da parte delle imprese è stato sottolineato l’interesse per i risultati ottenuti dalla ricerca per ridurre i consumi energetici nel settore dell’edilizia. Per Federico Musazzi di ANIMA “manca ancora una partecipazione consistente dell’industria a questo tipo di progetti, ma la strada è aperta. L’offerta esiste ma manca la domanda, forse a causa dei costi ancora elevati ma anche a causa di una mancanza di formazione su questi temi da parte degli attori della filiera produttiva.” Anche per Andrea Penza di FINCO “è importante avvicinare la ricerca pubblica con quella industriale” inoltre “il tema dell’efficienza energetica interessa molto la Federazione che può coinvolgere su queste attività tutte le aziende associate. È importante far capire alle aziende che l’attività di ricerca svolta negli Implementig Agreement è una possibilità su cui conviene soffermarsi.” Sulla stessa linea Antonello Crovetti di KLOBEN per il quale “la ricerca pubblica può aiutare le aziende fornendo risultati che possono essere la base per importanti sviluppi industriali. Inoltre, la collaborazione tra Ricerca e Industria può essere importante per garantire un trasferimento di know how in entrambe le direzioni”. Anche per Gianni Binacchi di ANIE “questo tipo di ricerca ‘di anticipazione’ necessita della collaborazione delle aziende per la realizzazione delle proprie attività”.

Per Lorenzo Bellicini del CRESME l’innovazione nel settore delle costruzioni ha un ruolo rilevante quando si parla di ‘costi dell’errore’ che appaiono  “assolutamente proibitivi quando l’errore si manifesta nella fase di cantiere, mentre sarebbero di molto inferiori se potessero essere verificati in fase di progettazione. E in questo l’innovazione tecnologica può venirci in soccorso utilizzando ad esempio la progettazione tridimensionale e le sempre più sofisticate stampanti 3D.” Infine la comunicazione; tutti i partecipanti la riconoscono come uno strumento indispensabile per trasferire informazioni e conoscenze a utenti finali, operatori e decisori pubblici, ma nello stesso tempo hanno ammesso che è stata troppo spesso trascurata con la conseguenza di depotenziare i risultati ottenuti dalle varie attività di ricerca.

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