fotovoltaico eneaCelle fotovoltaiche superefficienti ed economiche grazie a rendimenti che possono arrivare al 40% e a materiali innovativi che costano meno delle “tradizionali” celle solari in silicio. È questo l’identikit del fotovoltaico del futuro che ha fatto tappa ieri all’ENEA, la prima di un ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico.

L’obiettivo delle attività ENEA sul fotovoltaico è lo sviluppo di tecnologie avanzate per realizzare moduli molto efficienti e a basso costo per la conversione della radiazione solare in energia elettrica, in modo da favorire l’innovazione e la competitività del sistema produttivo nazionale, anche in assenza di incentivi pubblici. Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari hanno portato allo sviluppo di materiali organici e inorganici economici, facili da smaltire e con rendimenti superiori al 20%.

"Puntare all’innovazione dei materiali e dei processi di fabbricazione per incidere sulla riduzione dei costi e sui fattori di conversione della radiazione solare in energia elettrica significa sviluppare un fotovoltaico competitivo ed attraente per l’industria", ha sottolineato Paola Delli Veneri dell’ENEA . "In questo ambito l’ENEA può vantare un’esperienza unica nella ricerca sui materiali e dispositivi fotovoltaici e la Ricerca di Sistema Elettrico può dare un contributo importante alla riduzione della bolletta", ha aggiunto.

Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari in silicio hanno portato allo sviluppo di nuovi materiali in grado di migliorare le prestazioni dei dispositivi. Vanno in questa direzione, ad esempio, le linee di ricerca sullo sviluppo di celle solari a eterogiunzione con resa superiore al 17%, che possono essere utilizzate sia come dispositivo solare a se stante che come componente posteriore di un dispositivo tandem ad altissima efficienza. In questo ambito sono stati sviluppati materiali innovativi per la componente anteriore della struttura tandem: sono un esempio le celle realizzate in CZTS, un solfuro di rame, zinco e stagno, di facile reperimento, che si distingue per proprietà, bassi costi e facilità di smaltimento. Oppure quelle basate su cristalli di perovskiti, che hanno conquistato l’attenzione della comunità scientifica perché consentono di fabbricare celle solari ibride, cioè a base di materiali organici e inorganici, con bassi costi di produzione e rendimenti superiori al 20%. Infine, nel campo delle celle solari organiche l’ENEA è riuscita ad ottenere un’efficienza superiore al 10%.

Grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca ENEA, sono state avviate collaborazioni con aziende nazionali, in particolare con la 3SUN, che attualmente realizza moduli a film sottile di silicio in Sicilia.

ERKCportaleIl Consorzio europeo ERKC (Energy Research Knowledge Centre), di cui l’ENEA è partner, ha realizzato un portale che raccoglie e rende disponibili le informazioni riguardanti oltre 3.000 fra programmi e progetti di ricerca e innovazione in campo energetico per consentirne un’efficace programmazione.

Il portale, la cui realizzazione è durata circa tre anni, è uno degli strumenti informativi strategici a supporto delle politiche di innovazione tecnologica e degli strumenti attuativi, e per questo motivo è collocato nell’ambito del più ampio sistema informativo SETIS (Strategic Energy Technologies Information System) del SET Plan dell’Unione Europea.

Al momento, il portale, che è consultabile in modalità open access, comprende oltre 250 programmi di ricerca (europei, nazionali e internazionali), oltre 2.800 progetti, elaborazioni statistiche, pubblicazioni di tipo tecnico (Thematic Research Summary) e politico (Policy Brochure) su temi ritenuti strategici nel campo della ricerca energetica con particolare riferimento alle priorità tecnologiche future.

Eolico, fotovoltaico, cattura della CO2 (CCS), efficienza energetica in edilizia, geotermia, solare a concentrazione, carburanti alternativi per i trasporti, produzione energetica da correnti marine e moto ondoso, sono i temi dei rapporti realizzati dagli esperti di tecnologie energetiche dell’ENEA per il portale.

Fino ad oggi questo tipo di informazioni sono state molto frammentate e di difficile reperimento, ma ora il ‘super portale’ consentirà di disporre di un quadro di riferimento su programmi e progetti di ricerca, su come sono organizzate le rispettive attività, con quali finanziamenti e quali sono i principali referenti. Tutto ciò consentirà un monitoraggio costante dei risultati raggiunti e da raggiungere per il conseguimento degli obiettivi delle politiche europee di de-carbonizzazione.

LIUCLa leadership dell’industria italiana nella produzione dei componenti ad alta tecnologia per la costruzione di ITER, il primo reattore sperimentale per la fusione nucleare, e le ricadute economiche a livello nazionale sono state al centro dell’appuntamento con il “Circolo delle Idee”, il ciclo di incontri organizzato dall’Università di Castellanza, al quale hanno preso parte Federico Testa, Commissario dell’ENEA, e Leonardo Biagioni, Head of Contracts and Procurement del programma di ricerca Fusion for Energy.

Il reattore ITER, che sorgerà a Cadarache nel sud della Francia, prevede la riproduzione sulla terra della reazione nucleare che esiste in natura nel sole e nelle stelle. Si tratta di un progetto ad elevata complessità al quale partecipano Cina, Giappone, Usa, India, Repubblica della Corea, Russia e Unione Europea; per l’Italia il coordinamento è affidato all’ENEA. In quest’ambito, dal 2008 al 2014, le imprese italiane si sono aggiudicate commesse per 978 milioni di euro, collocandosi al vertice per valore di progetti vinti, subito dopo quelle francesi. Relativamente ai contratti per la produzione dei componenti tecnologici di ITER, le industrie italiane raggiungono la vetta della classifica, aggiudicandosi contratti per 960 milioni di euro, pari ad oltre la metà del valore complessivo dei progetti banditi. Inoltre le nostre imprese si collocano al primo posto per il tasso di successo delle proposte presentate (45%), ben oltre la media europea e superando quelle di Germania, Regno Unito e Francia.

"Il successo del sistema industriale italiano nella realizzazione di ITER si fonda su competenze tecnologiche che sono frutto della collaborazione tra mondo dell’industria e mondo della ricerca, di cui l’ENEA è capofila - ha dichiarato il Commissario dell’ENEA Federico Testa. Attraverso il potenziamento del trasferimento tecnologico e delle attività di formazione nei settori dell’innovazione e dell’alta tecnologia, l’ENEA è in grado di offrire ulteriori opportunità di crescita anche alle piccole e medie imprese che aspirano ad affermarsi sul mercato globale".

Le competenze dell'ENEA sulla fusione si sono sviluppate nel Centro Ricerche di Frascati che, già a partire dagli anni ’50, si è affermato come punto riferimento di eccellenza mondiale nella ricerca sulla fusione, grazie all’attività scientifica per lo studio dei plasmi a confinamento magnetico condotta sulle macchine Frascati Tokamak (FT) e Frascati Tokamak Upgrade (FTU), oltre all’impianto ABC per lo studio dell’interazione luce laser-plasma, la tecnologia alternativa al confinamento magnetico. Il 12 novembre 2014 Bill Gates, accompagnato dallo scienziato Lowell Wood, ha visitato i laboratori dell’Unità Tecnica Fusione del Centro Ricerche di Frascati, apprezzandone l’altissimo livello. Negli ultimi 20 anni l’Unità Fusione ha depositato 50 brevetti con applicazioni anche in altri settori. Significative le ricadute per lo sviluppo e la competitività delle industrie nazionali attraverso il trasferimento tecnologico.

schermaturesolariArrivano le istruzioni per beneficiare degli ecobonus anche per schermature solari e caldaie a biomassa; a queste novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, l’ENEA ha dedicato due specifiche guide, scaricabili all’indirizzo efficienzaenergetica.acs.enea.it, che costituiscono il parere tecnico dell’Agenzia su questi interventi agevolati di riqualificazione energetica.
In particolare, l’ENEA chiarisce che le schermature solari devono essere collocate a protezione di una superficie vetrata (rispetto alla quale possono essere applicate all’interno, all’esterno o integrate) e devono essere regolabili a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche. Le schermature devono avere inoltre una loro funzionalità “tecnica”, non possono essere liberamente montabili e smontabili dall’utente e devono avere la marcatura CE.
Per le chiusure oscuranti, come persiane, veneziane e tapparelle, vengono considerati validi tutti gli orientamenti, mentre per le schermature non in combinazione con vetrate, ad esempio le tende esterne, vengono escluse quelle posizionate su pareti esposte a nord.
Il valore massimo della detrazione per queste tipologie di interventi è di 60 mila euro (da suddividere in 10 rate annuali di pari importo), che corrisponde a un ammontare complessivo di circa 92.300 euro delle spese sostenute per unità immobiliare.
Per quanto riguarda le caldaie a biomassa, ovvero impianti per il riscaldamento invernale che bruciano materiali vegetali trasformandoli in energia termica, le novità riguardano la semplificazione dei requisiti per beneficiare delle detrazioni nel caso di sostituzione o integrazione di un impianto già in funzione o di nuova istallazione (solo però per edifici esistenti).
Nel vademecum ENEA vengono elencate tutte le tipologie di impianti che possono essere installati e che devono avere un rendimento utile nominale minimo non inferiore all’85%. Per usufruire della detrazione fiscale occorre anche dotarsi di un attestato di rispondenza dell’impianto ai requisiti necessari, redatto da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio Albo professionale).
Il valore massimo della detrazione è di 30 mila euro (da suddividere in 10 rate annuali di pari importo), che corrisponde a un ammontare complessivo di circa 46.150 eurod elle spese sostenute per unità immobiliare.

Per usufruire delle detrazioni fiscali del 65%, le spese per i lavori devono essere sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015. Salvo ulteriori proroghe, dal 2016 l’aliquota passerà al 36%.
Altre informazioni sugli ecobonus sono disponibili sul sito ENEA e sul portale “finanziaria 2015” (finanziaria2015.enea.it/index.asp), online dal mese di aprile e sul quale i cittadini e le imprese devono inviare la documentazione tecnica necessaria per accedere agli incentivi del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica terminati nel 2015. L’invio deve avvenire entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori.

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Mercoledì, 13 Maggio 2015 00:00

Rivoluzione riscaldamento da settembre 2015

assotermicaASSOTERMICA, l'associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad ANIMA, vive assieme al comparto che rappresenta, con oltre 2.000 M€ di fatturato e più di 11.000 addetti, una svolta epocale.

Il mercato e le dinamiche della filiera cambieranno con l'entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile, rispettivamente per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria. Questi Regolamenti, che dal 26 settembre 2015 si applicheranno con identiche modalità e tempistiche in tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea, introdurranno l'obbligo di accompagnare i prodotti con un'etichetta energetica - per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi - e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l'efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire.

"Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipoconvenzionale" dichiara il Presidente Alberto Montanini - "L'entrata in vigore delle nuove misure d'implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta.

Sono tutte produzioni per le quali l'Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell'export che supera di gran lunga il 50%".

Assotermica, forte della convinzione che in questi momenti di svolta si gettano le basi per costruire il futuro a partire dalle idee e puntando sulle persone,  ha fortemente voluto a fianco a sé in questo progetto la filiera termoidraulica nazionale. Assotermica ha immediatamente trovato una risposta compatta da parte di tutti i soggetti interessati - dalla distribuzione rappresentata in ANGAISA fino all'installazione di ASSISTAL- oltre a ricevere la pronta risposta di Mostra Convegno Expocomfort, la fiera internazionale di riferimento del settore.

Rilevante è anche l'adesione all'iniziativa da parte di ENEA (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), che ha avuto un ruolo tecnico non trascurabile nella definizione delle misure d'implementazione e che sarà chiamata ad un'attività ancor più importante per ciò che concerne la sorveglianza del mercato e la veridicità delle dichiarazioni sui prodotti.

Una conferma delle forti motivazioni di tutti arriva anche dal Vice Presidente di Assotermica, Flavio Borgna: "Ora più che mai la formazione qualificata degli operatori tecnici (progettisti, installatori, manutentori) e la comunicazione all'utente finale è di fondamentale importanza. È necessario che i professionisti conoscano in dettaglio i numerosi requisiti introdotti dai nuovi Regolamenti ed è altrettanto importante che l'utente finale sia reso consapevole dei benefici, energetici ed economici, derivanti dalla riqualificazione del proprio impianto termico e idrico-sanitario. Basti pensare che la sola sostituzione della caldaia obsoleta con una a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di termoregolazione può portare a risparmi energetici di circa il 20%-30% dei consumi per il riscaldamento. Riscaldamento, che insieme alla produzione di acqua calda sanitaria, rappresenta circa l'80% dei consumi di una moderna abitazione".

Assotermica, che con i propri esperti ha seguito l'iter di definizione dei Regolamenti fin dalle origini nel 2007, metterà a disposizione i docenti per la formazione tecnica ai professionisti, che si snoderà con un progetto articolato lungo tutto il territorio nazionale, a partire dalle prossime settimane.

Questo percorso si affianca anche ad un'attività che ASSOTERMICA, da sempre favorevole alle politiche europee per l'efficientamento energetico degli edifici e degli impianti, sta sviluppando con le Autorità nazionali preposte alla sorveglianza di mercato con l'obiettivo di definire tutte le possibili iniziative tese a garantire un mercato corretto e in conformità ai Regolamenti.

codizionatore energiasolareRaffrescare gli ambienti. Riscaldarli. Produrre acqua calda senza utilizzare combustibili fossili, senza inquinare, dimezzando i consumi elettrici. Oggi è possibile grazie a tecnologie innovative che sfruttano l’energia fornita dal sole o accumulata nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Stiamo parlando delle ultime evoluzioni del “Solar heating and cooling” e della nuova generazione di pompe di calore. La climatizzazione innovativa è andata in scena all’ENEA, durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione.

Gli edifici e i relativi impianti di climatizzazione sono responsabili del 40% del consumo globale di energia e del 36% delle emissioni totali di CO2. Il settore è in espansione e, di conseguenza, anche il trend del consumo energetico. Con l’estate alle porte torna anche lo spettro del black-out causato dal picco di consumi elettrici dovuti al fortissimo ricorso ai condizionatori d'aria. Ma è pur vero che proprio in questo settore si cela il maggior potenziale di risparmio energetico.

Durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione che si è svolto all’ENEA lo scorso 4 maggio, è stato presentato lo stato dell’arte di alcune tecnologie e i risultati di alcuni studi effettuati nell’ambito della "Ricerca di sistema elettrico". E’ nel settore edilizio infatti che sono disponibili tecnologie innovative che, se inserite in sistemi produttivi integrati, consentono di ridurre i consumi energetici senza rinunciare al comfort.

Le nuove frontiere tecnologiche per il condizionamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria utilizzano l’energia contenuta nell’acqua, nell’aria, nel suolo e nella radiazione solare. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che consentono risparmi energetici 8 volte superiori a quelli conseguiti con tecnologie tradizionali, come l’innovativo sistema FREESCOO (FREE Solar COOling), un condizionatore d’aria compatto, alimentato ad energia solare per residenziale e terziario, che in un solo dispositivo racchiude trattamento dell'aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento. Nella stagione invernale, in condizioni di disponibilità di radiazione solare, è utilizzabile anche con funzione di riscaldamento. Grazie all’uso di pannelli fotovoltaici integrati nel sistema e di due batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica, FREESCOO può inoltre essere utilizzato anche in assenza di elettricità, in modalità off-grid, e dunque a costo energetico quasi nullo.

Risultati importanti si ottengono anche per sistemi di solar cooling che utilizzano l’energia solare per il riscaldamento e il raffrescamento di ambienti e per la catena del freddo nel settore industriale quando abbinati a tecnologie solari a bassa e media temperatura.
Nell’ambito del workshop sono stati presentati anche gli ottimi risultati di un innovativo pannello solare con serbatoio di accumulo integrato a completo vantaggio di un design compatto e di un impatto ambientale e paesaggistico basso.

Ma si parla anche di pompe di calore di ultima generazione in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria abbattendo i costi del 50% e riducendo le emissioni di CO2 fino al 60% rispetto ai sistemi tradizionali basati sull'uso di combustibili fossili. Parliamo di una tecnologia che utilizza direttamente l’energia fornita dal sole ed accumulata nell’aria, nell’acqua e nel suolo, senza nessuna emissione diretta in atmosfera e nessun utilizzo di combustibile fossile. Ma anche e soprattutto di pompe di calore che utilizzano la CO2 come fluido refrigerante caratterizzato da un basso impatto ambientale. Migliori prestazioni, minore utilizzo dell’energia da fonte fossile, minori emissioni di CO2 in ambiente e minori costi.
Un esempio: per realizzare il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore un utente domestico in un ambiente di 150 m2 con 2 servizi igienici, spende complessivamente 1095 €/anno, contro i 2620 €/anno nel caso di caldaia tradizionale a GPL e 1700 €/anno con caldaia tradizionale a gas metano.

Un ventaglio di soluzioni i cui leit motive sono integrazione, efficienza e risparmio. E’ questo il prodotto delle attività di ricerca portate avanti anche grazie alla realizzazione presso i centri di ricerca dell’ENEA della Casaccia (RM) e di Trisaia (MT), di impianti pilota sperimentali e facility di prova.

La razionalizzazione ed il risparmio nell’uso dell’energia elettrica, abbinata e non all’impiego dell’energia solare ed ambientale, può essere un’ottima alternativa ai combustibili fossili, per ridurre sia la dipendenza energetica e sia le emissioni di gas serra.

nepal terremotoA pochi giorni dal drammatico terremoto che ha provocato migliaia di vittime e distrutto gran parte del patrimonio monumentale ed edilizio del Nepal, l’ENEA ha riunito esperti delle principali istituzioni impegnate nella salvaguardia dei beni culturali dal rischio sismico e idrogeologico, per fare il punto sulle innovazioni tecnologiche per rafforzare la sicurezza degli edifici di interesse storico e artistico a livello internazionale.

In particolare, in occasione del convegno “Tueor ergo ero”1 che si è tenuto oggi a Roma presso la sede dell’Agenzia, è stata presentata una struttura di isolamento sismico, ovvero una piattaforma isolante che viene realizzata sotto le fondazioni, senza alcun intervento sulle costruzioni sovrastanti. Il sistema non prevede interventi invasivi per le strutture e le architetture interessate, anche nel caso dei locali sotterranei, che diventano così parte integrante della sovrastruttura isolata.

"La distruzione di un monumento-simbolo come la torre Dharahara di Katmandu è la dimostrazione di come la prevenzione, la valutazione dei potenziali effetti e l’attenta analisi della vulnerabilità delle strutture siano essenziali nella tutela del patrimonio culturale e artistico – dichiara l’esperto ENEA Paolo Clemente. Le competenze ENEA in questi settori, derivate dalla ricerca in campo energetico, hanno consentito all’Agenzia di sviluppare una serie di progetti non invasivi per la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico su monumenti ed edifici storici in Italia e nel mondo".

Tra le ultime campagne sperimentali condotte dai ricercatori ENEA figurano quelle sugli effetti delle vibrazioni ambientali su alcuni monumenti di Roma, tra cui le due Colonne coclidi (Traiana e di Marco Aurelio), e la valutazione della stabilità della copertura della Villa dei Misteri a Pompei. In ambito UNESCO l’ENEA ha effettuato numerosi studi, tra cui quelli sulla stabilità di alcuni minareti nelle città di Jam ed Herat in Afghanistan, sulla valutazione del rischio geomorfologico del Santuario di Machu Picchu in Perù, mentre è attualmente in corso l’analisi della Torre Stilita di Umm er Rassas in Giordania, in collaborazione con ISPRA. Di particolare interesse anche l’analisi multi-hazard nell’area di Valparaiso in Cile e il progetto per l’isolamento sismico del Museo Nazionale di Teheran, in collaborazione con il locale Istituto di Sismologia e Ingegneria Sismica e con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Infine, presso i laboratori di "Qualificazione Materiali" del Centro Ricerche della Casaccia, l’ENEA ha condotto studi sul comportamento sismico della struttura della Chiesa di Santa Irene a Istanbul, grazie al sistema delle "Tavole Vibranti", utilizzate anche per un progetto europeo riguardante la sperimentazione della volta a crociera della moschea di Algeri.

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enea atlanteinnovazioneL’ENEA mette online l’Atlante dell’innovazione tecnologica, oltre 500 tra servizi avanzati, soluzioni tecnologiche e prodotti che l’Agenzia rende disponibili per imprese, pubblica amministrazione e cittadini in una ventina di settori, dall’energia all’agroalimentare,  dalle fonti rinnovabili ai servizi per l’efficienza energetica, dalle biomasse alla tracciabilità, dalla sensoristica ai laser, dai nuovi materiali alle tecnologie per recuperare i materiali di valore dai computer.

Da oggi le prime 300 proposte, frutto della ricerca nei nove centri ENEA, sono consultabili sull’homepage del portale www.enea.it, utilizzando come elemento di ricerca i cluster nazionali, i codici Ateco o parole chiave (efficienza energetica, agroindustria, qualificazione, caratterizzazione, packaging, ecc.). Ogni proposta è corredata dal nome del ricercatore, dal laboratorio di riferimento, dal livello raggiunto di TRL (Technology Readiness Level) e da eventuali brevetti (in tutto oltre 150).

Sul sito sarà possibile consultare direttamente anche i progetti che l’ENEA sta sviluppando per eventuali partnership di ricerca, con l’opportunità di usufruire del credito d’imposta del 50% introdotto dall’ultima legge di Stabilità.

"Con questo sistema, per la prima volta diventa possibile incrociare l’offerta tecnologica con la domanda di innovazione delle imprese, sul modello delle migliori best practice internazionali (leggasi MIT) - spiega il Commissario ENEA Federico Testa. L’obiettivo è di facilitare l’accesso delle PMI, delle loro associazioni e di tutti i potenziali stakeholder ai servizi e prodotti avanzati frutto della nostra ricerca, rafforzando l’attività di trasferimento tecnologico, la diffusione dell’innovazione e la competitività".

Nelle prossime settimane l’Atlante dell’innovazione tecnologica verrà completato con tutte le restanti proposte, mentre entro la fine dell’anno saranno online anche le banche dati dei curricula dei ricercatori dell’Agenzia e delle strumentazioni disponibili nei laboratori di ricerca dell’ENEA.

L’Atlante si affianca al nuovo portale ENEAxEXPO nel quale sono illustrate le tecnologie e  i servizi avanzati in cinque settori principali: risparmio di suolo, utilizzo ottimale dell’acqua, uso efficiente dell’energia, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.

eneaL’ENEA svilupperà un innovativo progetto per il trasferimento e la diffusione di tecnologie per la conservazione dei beni culturali, nell’ambito di un finanziamento di 865 mila euro della Regione Lazio. Il progetto ENEA è infatti uno dei vincitori del bando regionale rivolto agli Atenei e agli Enti di Ricerca Pubblici regionali, lanciato nel 2013 con l’obiettivo di sostenere iniziative per il trasferimento tecnologico, la creazione di occupazione qualificata e il rafforzamento della competitività, con particolare riferimento alle PMI.

Il progetto per la COnservazione dei Beni culturali, attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti (COBRA) durerà due anni e dovrà favorire l’inserimento di giovani talenti in progetti di ricerca aperti ad applicazioni innovative nel settore dei beni culturali ed anche agevolare l’accesso delle imprese del Lazio ai laboratori e alle infrastrutture tecniche di eccellenza dell’ENEA.

“Siamo due volte soddisfatti per la scelta della nostra proposta nel campo dei beni culturali – dichiara Federico Testa, Commissario dell’ENEA – Innanzitutto perché si tratta di un settore che per la possibilità di coinvolgere entrambi i nostri centri di ricerca sul territorio, Casaccia e Frascati. Quello dei beni culturali è un settore nel quale la ricerca e l’innovazione ENEA posso dare un contributo importante”.

L’ENEA collabora già da anni sia con le PMI che forniscono prodotti e servizi per la conservazione dei beni culturali, sia con gli operatori istituzionali del settore, le Soprintendenze: un binomio che potrà dare risultati significativi per la creazione di posti di lavoro qualificati e per il rafforzamento della competitività del sistema ricerca-industria a livello nazionale. Oltre ai basamenti antisismici per i Bronzi di Riace, recentemente l’ENEA ha realizzato speciali manufatti per il trasporto in sicurezza da Roma a Parigi e ritorno dell’ “Augusto di Prima Porta”, una statua di epoca romana in marmo bianco alta oltre due metri. Inoltre, sta sviluppando una collaborazione per il biorestauro di un quadro e di alcune statue dei Musei e dei Giardini del Vaticano.

Da oltre venti anni l’ENEA collabora con istituzioni ed esperti del settore per l’applicazione, l’utilizzo e il trasferimento delle innovazioni frutto della propria ricerca alla conoscenza, conservazione, tutela, restauro e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Nello specifico, l’ENEA effettua indagini e interventi per conto di organismi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di Enti locali, di Istituzioni pubbliche e di privati, anche operando nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali.

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Piccoli Kit fotovoltaici donati dagli studenti italiani per illuminare venti scuole in zone rurali della   Mauritania e del Burkina Faso in Africa. E’ questo uno dei risultati della campagna di cooperazione internazionale SUSTAIN (Sustainable future STudents African Italian Network), fiore all’occhiello di “Educarsi al futuro”, il progetto dell’ENEA dedicato all’informazione e alla sensibilizzazione degli studenti sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile.

educarsi al futuroSUSTAIN, sviluppato nell’ambito di una collaborazione con dell’IFAD, l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo dei Paesi più poveri, si propone inoltre di coinvolgere studenti italiani e africani in partenariati finalizzati allo scambio di esperienze didattiche e alla promozione delle fonti rinnovabili nel contesto rurale africano. “Educarsi al futuro” è stato inserito tra le buone pratiche dell’ultimo Piano d’azione nazionale sulla responsabilità sociale d’impresa, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero del Lavoro.

Nell'ambito di SUSTAIN , la rete di scuole di Taranto coordinata dall'Istituto Righi, ha realizzato un vero e proprio centro di formazione per tecnici fotovoltaici in Burkina Faso. Docenti e studenti italiani hanno donato e installato un impianto dimostrativo nell’istituto tecnico di Fada n'Gourma, curando anche un manuale per la formazione di tecnici locali capaci di installare e gestire gli impianti fotovoltaici e promuoverne la diffusione nelle scuole del territorio.

In questo contesto, l’ENEA sarà tra i protagonisti della Settimana Scolastica della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, con la partecipazione di esperti dell’Agenzia al seminario “La cooperazione internazionale a scuola: imparare a condividere le limitate risorse del pianeta per costruire insieme un futuro sostenibile” che si terrà domani presso l’ITIS Galilei di Roma. L’iniziativa è aperta a tutti gli studenti della Capitale.

Educarsi al futuro”, che può contare sulla collaborazione del MIUR, si propone la costruzione di una vera e propria rete nazionale di scuole, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, per favorire la conoscenza, anche a livello territoriale, delle tematiche relative all’efficienza energetica, alle energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile. In uno scenario segnato dall’aumento della popolazione e dalla necessità di condividere le limitate risorse del pianeta, con le nazioni più sviluppate chiamate e ridurre i consumi, ad adottare stili di vita più consapevoli e ad impegnarsi nella ricerca e nella diffusione di nuove tecnologie e nuove fonti di energia, l’ENEA vuole assicurare al mondo della scuola il suo contributo per educare i giovani a costruire un futuro sostenibile.