L’intero sistema delle costruzioni riparte da SAIE. Aziende, professionisti e associazioni si ritroveranno in fiera per sostenere il riavvio della filiera, in totale sicurezza, tra innovazione e nuove occasioni per il mercato.

SAIE 2020

Dopo 54 edizioni al fianco delle aziende, SAIE “Riparti Italia”, conferma la volontà di rappresentare in modo unitario il luogo dove il settore delle costruzioni si incontra per definire indiscutibilmente il momento della ripresa del comparto.
    
La decisione di confermare l’edizione del 2020 dal 14 al 17 ottobre è stata condivisa con 37 tra i più importanti enti e associazioni di categoria che parteciperanno attivamente a SAIE “Riparti Italia” con convegni, collettive di espositori e approfondimenti formativi per i visitatori. Tra le realtà che supportano SAIE “Riparti Italia”: REGIONE EMILIA ROMAGNA, FEDERCOSTRUZIONI, AGI – IGS ASSOCIAZIONE ITALIANA GEOTECNICA, AIAS, AIAT, AICAP, AICQ, AIFOS, AIMI, AIST, AMERICAN CONCRETE INSTITUTE, ANAPI, ANFIT, ANIT, ASCOMAC, ASSISTAL, ASSOBIM, ASSOCIAZIONE ENERGY MANAGERS, ASSODIMI - ASSONOLO, ASSOSICUREZZA, ATECAP, CASSA EDILE – BARI, CASSA EDILE – NAZIONALE, CEI, CNAPPC - CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI, CNG - CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI, CONFINDUSTRIA CERAMICA - CERAMICS OF ITALY, CTE, IBIMI SMARTBUILDING, FEDERCOMATED, IIPLE, ISI - INGEGNERIA SISMICA ITALIANA, ORDINE NAZIONALE DEGLI INGEGNERI, ORDINE NAZIONALE DEI GEOMETRI, RFI, SIG - SOCIETÀ ITALIANA GALLERIE, UNICEDIL.

Il mercato dell’edilizia con 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019 si conferma un pilastro fondamentale per l’economia del Paese. A trainare la domanda è il mercato residenziale, che mostra come la casa sia sempre al centro dell’interesse degli italiani, senza però dimenticare l’essenziale comparto delle Infrastrutture. Oggi poi, il ripensare alle nuove esigenze dell’abitare (risparmio energetico, comfort sicurezza, accessibilità) fa sì che il tema dell’abitare diventi sempre più cruciale per il rilancio dell’intero sistema e per l’economia italiana.

Per questi motivi, l’edizione 2020 di SAIE è confermata con il payoff “Riparti Italia”; concept e format pensati su misura per le aziende determinate a mantenere una connessione diretta con il mercato. La manifestazione si adegua al periodo che stiamo attraversando, offrendo a tutta la nostra community – espositori, visitatori e opinion leader – una nuova e positiva occasione di networking, business e visibilità ad accesso gratuito e in totale sicurezza. Qualche accorgimento logistico e di allestimento, un’accurata sanificazione, aggiunti a regole e dispositivi di protezione individuale utilizzati in ogni luogo pubblico, sono gli strumenti non invasivi attivati per tutelare la salute di tutti gli interlocutori coinvolti.

L’edizione di SAIE “Riparti Italia”, oltre all’area espositiva e a un ricco programma convegnistico organizzato dalle associazioni coinvolte che garantiscono la presenza dei professionisti del settore in visita alla fiera, dove verranno presentate novità e le migliori tecnologie e soluzioni innovative presenti sul mercato, sarà caratterizzata da tante iniziative speciali dedicate alle tematiche più interessanti per la ripresa del settore: non solo esposizione, ma anche aree dimostrative e presentazione di casi reali per raccontare progetti di successo, soluzioni applicative e case history di eccellenza.

Tra le iniziative speciali non può così mancare la parte più innovativa, ovvero la digitalizzazione: con l’area dimostrativa Costruzioni 4.0: BIM – Prefabbricazione – Digital Twin verranno presentati progetti relativi alla digitalizzazione del settore delle costruzioni, attraverso la realizzazione di prototipi che promuovono soluzioni “cloud-based” di progettazione architettonica integrata (BIM), processi di prefabbricazione (OFF-SITE), monitoraggio e manutenzione degli edifici, in ottica di industria 4.0 (DIGITAL TWIN).
All’interno della Piazza Edificio e Salubrità e della Piazza Impianti e Salubrità verrà dato ampio spazio ai nuovi criteri dell’abitare e ai trend emergenti come la salubrità degli ambienti domestici, che pone l’attenzione al benessere fisico e psicologico di chi li abita. La Piazza del Serramento Innovativo, invece, proporrà un approfondimento incentrato sul serramento che unisce alle richieste di design e comfort abitativo anche esigenze di efficienza energetica e rispetto dell’ambiente. Nella Piazza Sicurezza in Cantiere verranno toccate le tematiche e le normative sulla sicurezza e la salute nella filiera delle costruzioni. Tra le novità di questa edizione si segnala l’evento nazionale SAIE In Calcestruzzo, un’area nata dalla collaborazione tra Senaf, Ingenio C.A, Impresedili e Macchine edili, che mostrerà a tutti gli operatori del comparto le novità e gli utilizzi più innovativi di questo materiale nelle sue diverse forme con il sostegno di AICAP, ATECAP, CTE e CONPAVIPER.
Il Superbonus troverà un ampio approfondimento non solo all’interno di numerosi workshop, ma anche nell’Area della Ceramica e del Laterizio, dove Confindustria Ceramica focalizzerà l’attenzione sulle potenzialità in edilizia di questa misura fiscale.
Il recupero e la protezione sismica saranno il cuore della Piazza ISI (Associazione Ingegneria Sismica Italiana), con un ciclo di appuntamenti per aggiornarsi su normative e tecnologie antisismiche per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e infrastrutturale italiano. Sullo stesso argomento nell’Area dimostrativa AIMI (Associazione Italiana Manutentori Installatori) verranno presentati i prodotti antisismici per realizzare un impianto domestico gas sicuro negli interventi di ristrutturazione e nella costruzione di nuovi edifici.
Le novità continuano con la seconda edizione di Cassa Edile Awards, il premio che il sistema delle casse edili riconosce annualmente alle imprese, lavoratori e consulenti ambasciatori di valori positivi per il sistema bilaterale delle Costruzioni. Il successo e l’attenzione suscitati dalla prima edizione hanno reso questo secondo appuntamento ancora più sentito e partecipato (oltre 60 Casse presenti), grazie al coinvolgimento attivo della CNCE nell’organizzazione. Obiettivo del premio, anche per questa edizione, è contribuire al consolidamento etico del settore attraverso la valorizzazione delle storie di chi opera lealmente e nel rispetto delle regole.
La Piazza dei Circuiti di Credito Commerciale presenterà ai visitatori e agli espositori un innovativo metodo di pagamento che vede lo scambio di beni e servizi in cambio di crediti che possono essere riscossi acquistando altri beni e servizi. Una leva addizionale per trattenere liquidità e semplificare la ripartenza per la filiera delle costruzioni.
A queste iniziative si aggiunge poi COLORI&DECORI Show, un’area dimostrativa dedicata al settore delle finiture e Condominio in Mostra una serie di convegni e workshop formativi per gli amministratori di condominio di ANAPI – Associazione Nazionale Amministratori Professionisti di Immobili.
Nell’Area Materiali Strutturali e Prefabbricazione verranno presentate attraverso un ciclo di convegni e mostre le eccellenze dei progetti italiani in ambito infrastrutture e territorio. All’interno dell’area saranno presenti realtà istituzionali quali: MIT – ITALFER – RFI – FS ITALIANE – ASSOCOMPOSITI – SIG.
A SAIE sarà presente anche IBIMI, Capitolo Italiano buildingSMART, con un’offerta costituita da seminari divulgativi, in modalità frontale presso il proprio stand e in webconferencing, laboratori “hands-on” e workshop, nella propria Arena. Grande risalto sarà posto alle ultime attività innovative dell’Associazione riguardanti i formati di scambio dati aperti (IFC) applicati al settore infrastrutturale, con particolare focus su monitoraggio e sicurezza di infrastrutture lineari, e le Tecnologie innovative come la Blockchain applicata al settore del costruito, supportata dalle ultime tecnologie di data acquisition (IoT e sensori) utilizzabili da tutti gli attori di filiera.
Anche quest’anno non mancherà, poi, l’IIPLE - Istituto Istruzione Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna, che presenterà un progetto BIM volto a migliorare il comportamento sismico e le prestazioni energetiche di un edificio esistente in ragione della legislazione, fino a dimostrare la realizzazione concreta di una porzione dello stesso, durante i giorni della manifestazione.
Infine, il Club Fornitori Sviluppo Strutturale Bologna Fiere: una Piazza dell’Eccellenza dedicata ai fornitori del recente ampliamento tecnologico-strutturale del nuovo padiglione 37 di BolognaFiere e del progetto In Cantiere del Palazzetto Virtus Arena.
Non perdete l’occasione di partecipare alle iniziative più efficaci per il vostro business con SAIE “Riparti Italia”.

I biglietti omaggio per visitare SAIE sono a disposizione sul sito www.saiebologna.it

 

Edilsocialnetwork è Partner di SAIE

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Sabato, 12 Settembre 2020 12:42

L'asso del cantiere in alta quota

Una benna Frantoio BF120.4 impiegata nei lavori di creazione di un bacino di stoccaggio idrico tra le Alpi austriache

Benna frantoio MB CrusherQuando parliamo di Austria subito ci vengono in mente montagne innevate, baite e vallate di straordinaria bellezza.
Ci troviamo infatti nel cuore delle Alpi, nella località sciistica di Gosau Hintertal, che d’inverno si popola di turisti alla  ricerca di scenari mozzafiato da godersi tra una discesa sugli scii e una risalita in vetta.
 
Le aziende locali si preparano alla stagione sciistica già dall’estate, prevendento tutti i lavori per la messa in funzione di strutture e impianti. L’unica grande incognita, ma anche la protagonista indiscussa dello scenario invernale, rimane sempre lei, la neve.

Che cosa succederebbe, infatti, se i primi fiocchi tardassero ad arrivare?
Evento raro, in Austria, ma da prevedere, in modo da non essere colti impreparati. E’ proprio per questo motivo che gli addetti ai settore spesso costruiscono bacini idrici per l’innevamento artificiale. E così ha fatto la Dachstein Turismus AG – l’azienda turistica locale - realizzando a 1000 metri di altezza un bacino artificiale per gli impianti sciistici di Gosau- Zwueselalm e Annaberg-Zwieselalm .
L’infrastruttura serve proprio a questo: a creare la neve, quando la neve non c’è. E garantire così la funzionalità dell’impianto stesso.

A prendere in carico lavoro, la ditta Karl Pitzer GmbH, che ha raccolto la sfida di:
rimuovere 120.000 metri cubi di materiale
costruire 22 metri di argini
utilizzare 54.000 metri cubi di materiale per realizzare il bacino.
Ma le sfide, in alta montagna sono all’ordine del giorno.

Grazie a un parco macchine all’altezza del lavoro, e forte dell’esperienza in ambito alpino, la ditta si è messa all’opera con ben 9 escavatori tra le 30 e 60 tonnellate, 5 camion da carico, 1 frantoio con vagliatura, un rullo, un bulldozer e un telescopico.

E un asso nella manica, il frantoio mobile MB Cruher modello BF120.4, montato su escavatore Liebehrr936. Il frantoio MB è stato utilizzato per completare alcuni lavori che altrimenti gli altri macchinari non avrebbero potuto eseguire, sia per la difficoltà di lavorazione sia perché già impiegati per altri scopi.
Lavori di dettaglio, ma non per questo meno importanti, anzi: ad esempio, la benna frantoio ha frantumato la pietra calcarea usata poi come sottofondo per la viabilità stessa del cantiere e come materiale di drenaggio per la creazione del bacino di stoccaggio.

L’attrezzatura MB Crusher ci ha permesso di finire i lavori più in fretta e non avere tempi morti in cantiere – commentano dall’azienda - non solo, abbiamo anche risparmiato sull’acquisto di ghiaia, praticamente ce la siamo prodotti da soli direttamente in cantiere”.

Grazie alla sua versatilità e alla capacità di adattarsi ad ogni tipologia di applicazione, materiale e luogo, la Benna Frantoio MB è stata il lasciapassare per la riuscita dei lavori e ha permesso alla ditta di avere una soluzione pronta in cantiere per tutte le necessità di frantumazione che via via si presentavano.

Un vero asso nella manica, che per tutte queste ragioni ha contribuito significativamente alla conclusione del cantiere  in tempo per la sua messa in opera nel Novembre 2019.

Il frantoio a mascelle BF120.4 è un’attrezzatura adatta ad ogni marca di escavatore a partire dalle 30 tonnellate. Permette la scelta della granulometria in uscita, grazie alla facile regolazione delle mascelle che si può ottenere direttamente in cantiere e in modo pratico e veloce.

E’ la soluzione facile  per  ottenere materiale frantumato di ottima qualità e subito utilizzabile per qualsiasi esigenza.

 

Scopri le soluzioni MB Crusher su EdilBIM

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SAIE 2020: BolognaFiere 14 -17 OTTOBRE 2020
La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti

SAIE Bologna
SAIE - la Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti - si terrà in sicurezza presso il quartiere fieristico di Bologna il prossimo 14 – 17 ottobre 2020.
Aziende, professionisti e associazioni ripartono insieme per costruire nuove opportunità per il mercato delle costruzioni.
Il biglietto gratuito che permetterà di accedere all’area espositiva, partecipare ai convegni, assistere alle aree dimostrative e alle iniziative speciali è disponibile qui.
Visita SAIE 2020: vieni a trovare l’idea che ti manca!

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Sisma

La Giunta regionale ha destinato 1.219.000 euro per lo svolgimento di azioni per la riduzione del rischio sismico per le aree più soggette ai fenomeni sismici.

Tale finanziamento è stato destinato ad un totale di 47 comuni, attraverso un apposito bando di manifestazione di interesse.
Tali comuni sono: Amelia, Attigliano Avigliano Umbro, Baschi, Bettona, Calvi dell’Umbria, Cascia, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Collazzone, Costacciaro, Fabro, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell’Umbria, Giove, Gualdo Cattaneo, Gubbio, Lisciano Niccone, Lugnano in Teverina, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli, Montecchio, Montefalco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Narni, Norcia, Orvieto, Otricoli, Paciano, Passignano Sul Trasimeno, Penna in Teverina, Perugia, Preci, San Gemini, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Terni, Todi, Torgiano, Umbertide.
La Regione Umbria afferma che tale operazione consentirà a tutti i 47 comuni di disporre di microzonazioni sismiche di estremo dettaglio per i capoluoghi e per le principali località. Tutti i comuni inoltre, dispongono già di analisi territoriali sul rischio sismico, messe a disposizione dalla Sezione geologica regionale, per l’utilizzo ai fini urbanistici e di protezione civile.
Il responsabile delle microzonazioni sismiche e della geologia della Regione Umbria, Andrea Motti, afferma che negli ultimi 30 anni sono state svolte molte attività di microzonazione sismica che indicano le aree in cui si hanno localmente amplificazioni delle forze sismiche generate dai terremoti ed i risultati sono utilizzati per progettare in maniera corretta gli edifici in aree non soggette a frane o crolli generati dai terremoti. Inoltre, Motti afferma che l'utilità di tali strumenti di conoscenza è un dato di fatto che si è riscontrato con dati oggettivi anche durante gli eventi sismici del 2016 e che le intensità macrosismiche rilevate (ICM) in Umbria sono più basse, diffuse e uniformi, rispetto a quanto ci si poteva attendere, con valori inferiori di 0.5 fino a 3 gradi di intensità macrosismica.
In un analisi effettuata prendendo a riferimento l’estensione completa dei 3 comuni umbri della zona epicentrale (Norcia, Preci Cascia), si è rilevato che l'intensità sismica è di almeno 1 grado inferiore rispetto a quanto ci si poteva attendere con le forze sismiche registrate dalle strumentazioni sismiche. Ciò è dovuto agli interventi di riduzione del rischio sismico realizzati nel corso degli ultimi 30 anni.
Attualmente la Sezione geologica regionale sta sviluppando ulteriori strumenti di analisi che permetteranno una valutazione geologica, a scala regionale e locale, ancora più approfondita.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa  per Spritz  Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa. Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.

Macchine cantiereSi tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.
 

Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs,  veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.

 

Scopri di più su SAIE

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Venerdì, 31 Luglio 2020 16:27

Deumidificazioni muri delle camere da letto

Dry Wall System

L’intervento di deumidificazione muri delle camere da letto, eseguito nei giorni scorsi, è risultato fondamentale per due motivi: è servito da una parte per bloccare il fenomeno dell’umidità di risalita e delle sue conseguenze a livello strutturale (esfoliazione della pittura, sgretolamenti murari, umidità, muffa), dall’altra ad evitare la comparsa di problematiche di salute negli occupanti delle stanze (un ambiente interessato dall’umidità può provocare allergie e patologie, soprattutto di natura respiratoria).
Deumidificazioni muri: l’intervento nelle camere da letto
Le camere da letto per le quali è stato richiesto l’intervento dei tecnici Dry Wall System, specializzati nelle deumidificazioni dei muri, erano particolarmente segnate.
L’umidità di risalita, oltre a macchiare, scrostare e bagnare le pareti, aveva reso i locali impraticabili. E l’aria al loro interno risultava irrespirabile. Per recuperare le camere da letto e salvarle dall’umidità di risalita (umidità ascendente), è stata realizzata una barriera chimica deumidificante in grado di risanare il muro e di ripristinarne l’integrità.

Deumidificazioni muri: la barriera chimica deumidificante
Per realizzare la barriera chimica e procedere alle deumidificazioni muri delle camere da letto abbiamo praticato tutta una serie di fori sul perimetro interno dei muri (all’esterno non era possibile dato che l’immobile, di proprietà privata, era soggetto a vincoli storici). Nei fori ricavati con il martello rotobattente sono stati posizionati dei packer da iniezione (packer multiforo) attraverso cui è stato immesso nel muro l’idrorepellente e idrofobizzante DWS 1000, speciale prodotto che imbibisce la muratura rendendola impermeabile all’umidità di risalita (umidità ascendente).
Deumidificazione muri: la rimozione dei packer
Dopo circa 1 mese e mezzo dalla lavorazione un nostro operaio, deputato a intervenire nella fase post intervento, si è occupato di rimuovere i packer da iniezione, lasciati giustamente all’interno dei muri delle camere da letto per facilitarne l’asciugatura dall’umidità di risalita (umidità ascendente).

Per informazioni sulla deumidificazione muri prendere contatti con i nostri uffici.
Dry Wall System, azienda specializzata nel risolvere le problematiche di umidità di risalita (umidità ascendente) si occupa di:
•    Deumidificazione case
•    Deumidificazione uffici
•    Deumidificazione industrie
•    Deumidificazione immobili pubblici e privati
•    Deumidificazione condomini
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione chiese
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione oratori
•    Deumidificazione centri commerciali
•    Deumidificazione palazzi
•    Deumidificazione ville
•    Deumidificazione villette a schiera
•    Deumidificazione discoteche
•    Deumidificazione hotel, alberghi e strutture ricettive
•    Deumidificazione edifici storici
•    Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

 

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Cappotto termico

La Cassazione ha esaminato il caso di contenzioso nato tra i proprietari di un terrazzo e il condominio adiacente, in Via Monte Grappa 11 a San Donato Milanese, a causa di lavori per la realizzazione di un cappotto termico sull'edificio condominiale. I suddetti proprietari del terrazzo hanno dunque accusato il condominio di aver sconfinato, per uno spessore di 10 centimetri, nella loro proprietà con la realizzazione dell'opera. Il rappresentante del condominio invece, si difende affermando che l'opera realizzata si trova ad un metro di altezza dal piano del calpestio del terrazzo, lasciandolo quindi libero.
Il tribunale di Milano, con sentenza del 19 marzo 2017, respinse l'accusa verso il condominio, mentre la Corte d'appello di Milano ha parzialmente condannato questi, imponendogli la rimozione del cappotto termico.

A tale proposito si è dunque espressa la Corte di cassazione, affermando che in base a quanto prescritto dal Codice Civile “il proprietario non può opporsi, ai sensi dell'art. 840, comma 2, c.c., ad attività di terzi (quale, ad esempio, l'immissione di sporti) che si svolgano a profondità od altezza tali che egli non abbia interesse ad escluderle e, pertanto, ove ritenga di contestarle, è suo onere dimostrare che dette attività gli arrechino un pregiudizio economicamente apprezzabile, da intendere non in astratto, ma in concreto, avuto riguardo alle caratteristiche ed alla normale destinazione, eventualmente anche futura, del fondo, ovvero alla possibile utilizzazione di tale spazio a scopo di sopraelevazione”.
Non avendo quindi i proprietari del terrazzo prove tangibili per dimostrate la presenza di un eventuale danno, anche futuro, causato dall'intervento, i lavori di realizzazione del cappotto termico sono da considerarsi regolari.
Secondo la Cassazione, alla luce di quanto prescritto nel Codice, la Corte d'appello di Milano ha dunque errato nel condannare il condominio senza valutare se, e in che misura, sussista un concreto interesse del proprietario del terrazzo ad opporsi a tale opera. La corte quindi afferma che il ricorsa va accolto e la sentenza impugnata deve essere cassata, con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano, la quale procederà a nuovo esame della causa.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Pubblicato in Normativa

Il Ministero dell'Interno ha pubblicato, con il DM 10/7/2020, la nuova Regola Tecnica di prevenzione incendi per gli edifici sottoposti a tutela, aperti al pubblico e destinati a contenere musei, gallerie, esposizioni, mostre, biblioteche e archivi. Tale modifica al codice di prevenzione degli incendi entra in vigore dal 21 agosto 2020, ovvero dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta della stessa.

Edifici vincolatiLa RTV differenzia le aree dell'attività in base alla presenza di persone o sostanze infiammabili, classificandole in: TA, locali aperti al pubblico e destinati a sale espositive, sale lettura, sale di consultazione e relativi servizi; TC, aree non aperte al pubblico, adibite ad uffici e servizi di superficie maggiore di 200mq; TM, depositi con carico di incendio specifico superiore ai 600 MJ/mq e aventi superficie maggiore di 25mq; TK1, locali ove si detengono o trattano sostanze o  miscele pericolose o si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione e  locali con carico di incendio specifico maggiore di 1200MJ/mq; TK2, depositi di beni tutelati; TO, locali con affollamento superiore alle 100 persone; TT, locali in cui siano presenti quantità   significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e locali tecnici rilevanti ai fini della   sicurezza antincendio; TZ, altre aree non ricomprese nelle precedenti o zone ad accesso soggetto a particolari condizioni d’uso.
Di questa classificazione sono ritenute aree a rischio specifico quelle dove si detengano o trattino sostanze o miscele pericolose (utilizzate per il restauro) o si effettuino lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione, ovvero le aree TK1.
Per la strategia antincendio la nuova regola impone che vengano applicate tutte le misure della regola tecnica orizzontale e quelle della presente RVT per le aree definite a rischio specifico. Per le vie di esodo verticali devono essere impiegati solo materiali appartenenti al gruppo GM2 di reazione al fuoco, mentre la classe di resistenza al fuoco dei compartimenti non può essere inferiore a 30, per quelli a quota superiore a -1m, ed a 60, per quelli a quota non superiore a -1m. Per le aree TA, TC, TO, ovvero nelle aree in cui non è possibile l’adeguamento o la determinazione della classe richiesta, devono essere adottati dei requisiti aggiuntivi, quali l'assunzione di un sistema di gestione della sicurezza antincendio di livello di prestazione III.
In caso di esodo per fasi è ammesso l’utilizzo di scala d’esodo protetta anziché a prova di fumo o  esterna, con le seguenti misure antincendio minime:
• nell’attività deve essere prevista una gestione della sicurezza con livello di prestazione III;
• ciascun piano dell’attività sia inserito in compartimento distinto;
• la procedura di esodo per fasi non sia utilizzata per vie di esodo verticali che servono piani a quota inferiore a -5 m.
Gli infissi, qualora di interesse storico artistico, presenti lungo le vie di esodo e che non possiedono le caratteristiche richieste, devono essere mantenuti costantemente aperti, durante l’esercizio dell’attività. Inoltre, sono ammesse larghezze delle vie di esodo orizzontali o verticali inferiori ai valori minimi, e comunque non inferiori a 800 mm, a condizione che vengano impiegati materiali  appartenenti al gruppo GM0 o GM1 di reazione al fuoco, che la porzione di impianto di illuminazione di sicurezza in corrispondenza delle criticità sia progettato per garantire il doppio dell’illuminamento minimo previsto dalla norma e che venga fatta una segnalazione specifica a tutti gli occupanti.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

L'agenzia delle Entrate ha rilasciato il 24 luglio 2020 una guida all'superbonus, fornendo tutte le indicazioni per comprenderlo e conoscerne tutti i requisiti per beneficiarne.

Risparmio casa

Il Superbonus è uno degli interventi per il rilancio dell'economia dopo l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e consiste nell'incremento del 110% dell'aliquota di  detrazione  delle spese  sostenute  dal  1°  luglio  2020  al  31 dicembre 2021. Ciò a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Per tutti gli interventi non rientranti nelle tipologie aventi diritto al bonus restano applicabili le agevolazioni già previste dalla normativa vigente. Qualora un intervento dovesse rientrare in differenti categorie agevolabili, il contribuente potrà avvalersi di una sola delle predette  agevolazioni. Se invece, vengono realizzati più interventi riconducibili a diverse agevolazioni, il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi.
La detrazione per i suddetti interventi spetta ai soggetti che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei  lavori o al momento del sostenimento delle spese. Quindi il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
• i condomini;
• persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
• gli Istituti autonomi case popolari (IACP), a cui il bonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022;
• le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
• dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
• dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, e come tutte le detrazioni d'imposta, tale agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
Tale detrazione può essere fruita come contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi, oppure come cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, di altri soggetti e di istituti di credito e intermediari finanziari.
Per usufruire del bonus è necessario richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta il diritto alla detrazione d'imposta. È necessario, inoltre, richiedere, sia ai fini dell’utilizzo diretto in dichiarazione del Superbonus che dell’opzione per la cessione o lo sconto l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, per gli interventi di efficientamento energetico, e l’asseverazione da parte dei professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, per gli interventi antisismici.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Edilizia lavori

Il Decreto Semplificazioni, Decreto di Legge 16 luglio 2020, n 76, ha portato a una modifica del Codice dei Contratti.
In primis, si dispone che le procedure di affidamento lavori possono essere avviate anche in mancanza di una specifica previsione nei documenti di programmazione purché questi vengano aggiornati entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, ovvero il 17 agosto 2020.


Per le procedure sotto soglia il nuovo decreto prevede che non siano più richieste le garanzie provvisorie, eccetto per ragioni particolari legate alla specificità dell’appalto. Per i criteri di affidamento dei lavori si definiscono due modalità: l’affidamento diretto e la procedura negoziata, per gli appalti che superino i 5 milioni di euro, con consultazione di un numero variabile di operatori economici. Prima delle modifiche dell’attuale decreto erano state stabilite, con il Decreto “Sblocca Cantieri”, 5 soglie in base alle quali era definita la tipologia affidamento dei lavori:
• Fino a 40.000 euro tramite affidamento diretto;
• Tra 40.000 euro e 150.000 euro tramite affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori;
• Tra 150.000 euro e 350.000 euro tramite procedura negoziata, previa consultazione di almeno 10 operatori economici;
• Tra 350.000 euro e 1 milione di euro tramite procedura negoziata previa consultazione di almeno quindici operatori economici;
• Sopra 1 milione di euro tramite procedura aperta.
Inoltre, sono definiti i termini massimi per arrivare all’aggiudicazione dei lavori pari a due mesi dalla data di adozione del primo atto di avvio del procedimento per gli affidamenti diretti e 4 mesi per le procedure negoziate. Violazioni di mancato rispetto dei termini, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell’esecuzione dello stesso possono costituire causa di esclusione o di risoluzione del contratto per inadempimento.
Al contrario per le procedure sopra soglia si ha una procedura ordinaria per i SIA, lavori, servizi e forniture a termini ridotti previsti nei casi di “urgenza” e una procedura negoziata nei settori dell’edilizia scolastica, universitaria, sanitaria. Inoltre, le stazioni appaltanti possono per ragioni di estrema urgenza derivanti dagli effetti negativi della crisi causata dalla pandemia Covid 19 o dal periodo di sospensione delle attività, operare in deroga ad ogni disposizione di legge salvo quella penale, ovvero quella relativa alle leggi antimafia, alle direttive europee e agli articoli 30, 34 e 42 del D.lgs. 50/2016.
In questo scenario, per i contratti in fase di esecuzione sono previste ulteriori norme. Viene riconosciuto un SAL (stato di avanzamento lavori) entro 15 giorni dall’entrata in vigore del Decreto e a prescindere dagli accordi contrattuali. Viene anche riconosciuto il rimborso dei maggiori costi sostenuti dalle imprese per l’adeguamento alle misure di sicurezza e viene riconosciuto un periodo di proroga alle imprese per l’adeguamento alle misure di contenimento.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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