Maestra nell’interpretazione della nuova frontiera del davanzale coibentato è Cover App

Davanzale coibentato Cover App

Una  società  giovane,  nata  con  un  progetto  ben  preciso, al passo con i tempi e molto innovativo, convogliando le energie di quattro professionisti del settore  gres  porcellanato.

Il  risparmio  energetico delle singole abitazioni è infatti una delle tematiche su cui Cover App ha concentrato maggiormente le proprie forze. Spreco di risorse e generare macerie sono i termini che non piacciono a Cover App. Coprire  il  davanzale  con  uno  strato  di  gres  porcellanato  (derivante  da  lastre  di  grandi  dimensioni)  è  risultata  la  strada  vincente  per  rendere  visibili  i  progressi  delle  innovazioni  di  Cover  App,  garantendo realizzazioni  con  tendenza di design. Il materiale realizzato ha un’altissima resistenza,  non  si  graffia,  si  pulisce  e  non  cambia  colore  con i raggi UV. L’elemento che lo differenzia dal marmo o da altre pietre è la leggerezza: la copertura di gres è di 3 mm incollata su una base in fibra di vetro e uno strato di tre centimetri di materiale isolante. Il  davanzale  ha  aperto  la  via  verso  nuove  forme  di  coibentazione, dalla scala interna dei condomini oggetto di ristrutturazione fino alle pareti dei bagni delle abitazioni private. A  rendere  solida  la  posizione  di  Cover  App  nel  settore del risparmio energetico, la costituzione di una sede a Rovereto, nel prestigioso ambito di Trentino Sviluppo, il promotore di azioni e servizi volti a supportare la crescita dell’imprenditorialità e la capacità di fare innovazione. Ma  innovazione,  risparmio  energetico  e  ristrutturazioni  fanno rima con il superbonus: grazie alla recente misura di risparmio fiscale, chi esegue una ristrutturazione fino al 31 dicembre 2021 può contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici.

Davanzale coibentato Cover App

Cover App soddisfa tutti i requisiti dei davanzali, tipici delle facciate dei condomini all’italiana. Per questo i migliori professionisti del settore si affidano a Cover  App:  progettisti,  architetti,  geometri  e  ingegneri  sanno  di  trovare  nell’involucro  in  gres  un  prodotto  particolarmente  affidabile.  Una  garanzia  che  permette  a  Cover  App  di  essere  anche  eco-compatibile  e  rendere  totalmente riciclabili i suoi prodotti.

 

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Isotex sismabonus

Il Decreto Rilancio introduce detrazioni fiscali del 110% per migliorare l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici.
In data 17 luglio 2020 è stato introdotto un incentivo del 110% per interventi di efficientamento energetico, per interventi di riduzione del rischio sismico e ulteriori interventi (Art. 119 e 121), al fine di dare un sostegno forte e di rilancio all‘economia in generale e all‘edilizia, in particolare.

ISOTEX rispetta i requisiti CAM (DM 11/10/2017) per l’efficientamento energetico e tutte le normative vigenti per la sicurezza sismica degli edifici (NTC 2018) per accedere al Superbonus 110% (Ecobonus e Simabonus).
 
ISOTEX È L’UNICA AZIENDA PRODUTTRICE DI LEGNO CEMENTO CHE HA CERTIFICATO L’INTERA GAMMA DEI PROPRI PRODOTTI CON UNA EPD SPECIFICA PER OGNI PRODOTTO, CONVALIDATA DA ENTE TERZO INDIPENDENTE.

Opportunità per l’isolamento termico
Tra le azioni incentivabili è compreso l’isolamento termico delle strutture opache verticali, orizzontali ed inclinate. L’intervento deve avere un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari e deve essere realizzato con materiali isolanti che rispettino i Criteri Ambientali Minimi CAM (DM 11/10/2017).
Per questo incentivo è consentito un limite massimo di spesa pari a 50.000€ per edifici monofamiliari o per unità immobiliari indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, 40.000€ da moltiplicare per il numero di unità immobiliari per edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, 30.000€ da moltiplicare per il numero di unità immobiliari per edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Opportunità per interventi antisismici
Gli interventi antisismici che danno diritto alla detrazione del 110% sono tutti quelli compresi nell’attuale sismabonus (quindi anche per demolizione e ricostruzione) con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, ma senza vincoli sul numero massimo di immobili su cui effettuare gli interventi. Infatti, l’unico requisito richiesto è che gli immobili si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3. Sono detraibili anche le spese sostenute per la realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici.
Nel limite di spesa di 96.000 euro rientra anche il caso di “acquisto di case antisismiche”. Devono far parte di edifici demoliti e ricostruiti per ridurre il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto al vecchio edificio.
Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il credito corrispondente a un’impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione del premio assicurativo, al posto del 19% spetta per il 90%. La detrazione per il premio assicurativo non è cedibile.

Come funziona
 
Validità
La nuova detrazione al 110% introdotta con l’articolo 119 del DL Rilancio vale per interventi realizzati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il termine è esteso al 30 giugno 2022 per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari (IACP).
 
Quote e ripartizione
Le spese ammesse vengono ripartite in cinque quote annuali di ugual importo, pari ad un totale del 110% delle spese sostenute nel suddetto periodo. La detrazione fiscale spettante può essere trasformata in credito d’imposta e ceduta all’impresa esecutrice dei lavori, che può cedere a sua volta il credito a soggetti terzi compresi istituti di credito ed assicurativi, a fronte dello sconto in fattura pari all’ammontare dell’importo complessivo dei lavori.
 
Estendibilità al 110% degli altri bonus fiscali
Al fine di dare un sostegno forte e di rilancio all‘economia in generale e all‘edilizia, oggetto del bonus sono tutti gli interventi che includono almeno una delle seguenti migliorie o interventi:
- Miglioramento dell’efficienza energetica
- Interventi antisismici
- Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti
- Installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (Art. 119 e 121).
 
Vincoli/Requisiti
L’intervento di efficientamento energetico può beneficiare del bonus fiscale 110% solo se vengono rispettati i requisiti minimi previsti dal decreto del D.Lgs 90 / 2013 e se viene assicurato il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
 
A chi si rivolge
 
A chi spetta e per quali edifici
-
Ai condomini

- Alle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arti e professioni, sul numero massimo di 2 unità abitative, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio
- Agli Istituti autonomi case popolari (IACP) e gli enti aventi le stesse finalità sociali che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica
- Alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
- Alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato, e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato
- Alle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro istituito, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

 

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Efficienza energetica

Fondi per l’Efficienza Energetica: cosa prevedono?
Ammontano a 497 milioni 220 mila euro i contributi aggiuntivi per investimenti destinati a opere pubbliche per l'efficentamento energetico. Questo è quello stabilito dal decreto ministeriale del 11 novembre 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Chi sono i destinatari?
I fondi riguarderanno investimenti destinati alla realizzazione di nuove opere pubbliche in materia di efficientamento energetico (compresi interventi per l'illuminazione pubblica, il risparmio energetico degli edifici di proprietà e di edilizia residenziale pubblica, l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili) e di sviluppo territoriale sostenibile (compresi interventi in materia di mobilità, adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento di barriere architettoniche).

Classe energetica

Erogazione e revoca del contributo
I contributi saranno erogati ai Comuni beneficiari tramite una prima quota, pari al 50%, dopo aver verificato l'avvenuto inizio dei lavori, previsto entro il 15 settembre 2021, mentre la restante quota, pari al rimanente 50% verrà erogata soltanto in seguito alla trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.

In caso di mancato rispetto del termine di inizio dell’esecuzione dei lavori entro il 15 settembre 2021 o di parziale utilizzo dello stesso contributo aggiuntivo, l’assegnazione viene revocata, in tutto o in parte, con successivo decreto da adottarsi entro il 31 ottobre 2021.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Semplificare il processo di esecuzione delle opere pubbliche: dalla Regione disponibilità all’accoglimento degli emendamenti

La Sicilia motore nazionale per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica

Cimino e La Mendola


Semplificare l’intero processo di esecuzione delle opere pubbliche, rilanciando la centralità del progetto.
E’ questo il messaggio emerso dall’evento webinar, svoltosi ieri pomeriggio, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli architetti e con il patrocinio di Cresme, Regione Siciliana, Rete delle professioni tecniche Sicilia, Ance Sicilia e Fondazione Architetti per il Mediterraneo (Amf). Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, e  i saluti del presidente della Fondazione Amf di Agrigento, Pietro Fiaccabrino e del presidente della Consulta regionale degli architetti, Pino Falzea, si sono susseguiti gli interventi del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola; del direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini; del provveditore delle opere pubbliche in Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella; del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, in rappresentanza della Rete delle professioni tecniche, Giuseppe Collura; del presidente della Rete delle professioni tecniche, Elvira Restivo; del vicepresidente di Ance Sicilia, Giuseppe Ricciardello; coordinati magistralmente dall’inviato del giornale La Sicilia Mario Barresi.

Il dibattito ha ruotato attorno agli emendamenti, proposti dalla Rete delle professioni tecniche al Governo regionale finalizzati a introdurre, nel testo attuale della L.R.12/2011, le modifiche necessarie per semplificare l’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori, non trascurando la fase di progettazione, di verifica e di approvazione dei progetti e di collaudo dei lavori.
Durante l’evento sono stati presentati anche i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai 2020) in riferimento all’anno in corso dai quali si evince, nonostante la notevole crisi determinata dalla pandemia, un notevole incremento dei concorsi di progettazione e, più in generale, degli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti.
“Siamo sorpresi, ma al tempo stesso compiaciuti - afferma Rino La Mendola - nel rilevare che i dati Onsai 2020 evidenziano un aumento percentuale degli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti pari al 17,1 per cento. Tale percentuale assume in Sicilia la dimensione ancora più sorprendente di +88,7 per cento rispetto all’anno precedente. In un momento di piena crisi economica, dunque, la Sicilia si conferma, nei confronti del resto del Paese, quale motore per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica”.

“L’inversione di tendenza – commenta Alfonso Cimino - è stata certamente alimentata in Sicilia dall’adozione, da parte della Regione, con decreto dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, dei bandi tipo per i concorsi di progettazione e per gli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria. Bandi tipo che costituiscono, per le stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale, un importante strumento per semplificare e accelerare i concorsi di progettazione e gli affidamenti di servizi ai liberi professionisti e quindi alle cosiddette “partite Iva” che sono in notevole sofferenza per effetto della oramai dilagante crisi economica che sta investendo il Paese e, in particolare, la nostra terra.”

Nel corso del webinar è intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che ha condiviso la necessità di accelerare l’iter di esecuzione delle opere pubbliche, mostrando ampia disponibilità all’auspicato accoglimento degli emendamenti alla L.R.12/2011, proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche. Nella seconda sessione dei lavori è stato presentato il funzionamento della piattaforma Onsai 2020, in uso a tutti gli Ordini degli architetti e ai professionisti, illustrato da Mercedes Tascedda del Cresme, e si è aperto un dibattito con i professionisti partecipanti al convegno coordinati dal presidente dell’Ordine degli architetti di Enna e responsabile del dipartimento Lavori pubblici della Consulta regionale degli architetti, Antonio Rizza.

Corte del Cinghio Parma IsotexI principi sempre più diffusi di sostenibilità ambientale, la maggiore attenzione verso l’ambiente, la volontà di creare soluzioni sempre più in linea con la natura stanno cambiando profondamente il mondo dell’edilizia. Costruire a misura d’uomo e di ambiente, mettere al centro la salute comune non sono solo possibili soluzioni, ma obiettivi concreti da realizzare. Ed è in questo contesto che si inserisce il nuovo complesso residenziale Corte del Cinghio a Parma.

Il concept alla base di tutto è: fuori dal caos, dentro la città. L’intervento immobiliare, infatti, è nel cuore del parco del Cinghio, un’area ben collegata al centro della città, ma al tempo stesso fuori dal caos e dal traffico. Un’area, questa, interessata da una riqualificazione edilizia che nei prossimi mesi vedrà la zona diventare un punto di aggregazione per bambini, giovani, famiglie e anziani.

L’intervento immobiliare vedrà la costruzione di 8 palazzine, ognuna delle quali ospiterà diverse soluzioni abitative (bilocali, trilocali e quadrilocali di varia metratura), tutte con il preciso intento di essere sicure, confortevoli, ecosostenibili.

Le Palazzine di Corte Cinghio




Grande attenzione ai temi green, sia dal punto di vista del basso impatto ambientale che per quanto riguarda gli spazi verdi. L’efficientamento energetico si traduce in impianti fotovoltaici, postazioni di ricarica per veicoli elettrici, ottima coibentazione, totale eliminazione delle caldaie e delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Un’elevata prestazione energetica (classe A4) per palazzine NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Gli spazi verdi sono il leitmotiv di tutto il progetto: le logge delle palazzine cono state studiate per accogliere alberi, piante, orti e creare l’effetto di verde verticale; è stato previsto anche un ampio spazio esterno riservato ad aiuole, arbusti e alberi. Un polmone verde nel cuore della città.

Isotex, soluzioni per la bioedilizia

Tra i fornitori siamo stati scelti anche noi di Isotex. Per la realizzazione delle soluzioni abitative sono stati impiegati i nostri blocchi in legno cemento: HDII 44/20 grafite Neopor®, HDIII 38/10 grafite Basf-Neopor®, HDIII 30/7 grafite Basf Neopor® e HB 30/19 per pareti interne. Prodotti in grado di garantire alte prestazioni in campo di isolamento termico e acustico, antisismico, resistenza al fuoco.



Un progetto, quello della Corte del Cinghio, a cui siamo orgogliosi di partecipare e che sposa i nostri principi di architettura sostenibile e bioedilizia. Da oltre 30 anni ci impegniamo in un processo produttivo a basso impatto ecologico per creare prodotti che favoriscano il risparmio energetico e che migliorino la qualità della vita abitativa.

Isotex per costruzioni a misura di uomo e di ambiente.

 

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Giovedì, 03 Dicembre 2020 19:03

Superbonus 110%, la proposta di proroga al 2023

Numerose imprese del mondo delle costruzioni hanno richiesto la proroga al 2023 dell’agevolazione fiscale introdotta a seguito dell’emergenza epidemiologica.

Bonus 110
Anche alla Camera è stata avanzata la proposta di proroga al dicembre 2023, e su questo si è espressa l’ANCE. Gabriele Buia, presidente ANCE in una dichiarazione afferma che la proroga è necessaria per dare un reale avvio agli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza sismica del patrimonio edilizio nazionale.

A tale proposito Buia afferma che non c’è tempo da perdere e che “l’emendamento presentato sabato e firmato da oltre 60 parlamentari di maggioranza è un segnale chiaro che il Governo non può non accogliere”.  Inoltre, egli invita il Governo a consentire a questa misura utile al rilancio dell’economia di poter partire, per risollevare il vasto e importante settore dell’edilizia, settore determinante per la ripresa economica del paese.
Buia afferma inoltre, che le riserve espresse dal Ministero dell’economia sull’eccesivo peso finanziario di tale misura risultano infondate, poiché come analizzato nel loro Centro Studi il superbonus può generare un giro di affari di 42 miliardi di euro a fronte dei circa 13 miliardi finanziati dallo Stato. Tale misura infatti porta a entrate per lo Stato di circa 7,5 miliardi di euro e di un risparmio netto di 600 euro ogni anno per le famiglie. Conclude la sua dichiarazione affermando: “Ci auguriamo che già nelle prossime ore l’emendamento con la proroga venga approvato così da dare avvio concretamente all’incentivo che interesserà migliaia di edifici e di condomini”.

Sull’argomento si è espresso anche Angelo Carlini, presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, Servizi di Efficienza Energetica ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria affermando che il Superbonus 110% rappresenta un importante strumento di rilancio e sviluppo per l’economia del Paese, che consente di stimolare investimenti e creare più lavoro. Continua ancora affermato a nome dell’intera associazione che il Superbonus è una soluzione valida, efficace e sostenibile per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Per tali ragioni dunque l’ASSISTAL è a totale favore della proposta avanzata dalla stessa Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati sulla proroga dell’agevolazione al 31 dicembre 2023.

Conclude Carlini affermando che “per poter raggiungere i livelli richiesti di sostenibilità energetica e ambientale è necessario che la misura sia strutturale o almeno abbia un orizzonte temporale più ampio di quello attuale e che sia facilmente accessibile. La misura del Superbonus 110%, associata alla modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ci permette di far ripartire i cantieri rilanciando in modo concreto e significativo l’economia italiana, provata dall’emergenza Covid”.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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SAIE Bari 21 -23 OTTOBRE 2021

La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti

SAIE Bari 2021
SAIE 2021: Ecco tutti i dettagli della nuova edizione

Il 2021 segnerà per il mercato delle costruzioni un momento fondamentale trainato dal superbonus 110% e dagli altri incentivi di cui il settore beneficerà.

A conferma del suo ruolo di riferimento commerciale per tutta la filiera, siamo lieti di annunciare che SAIE, la storica e unica fiera italiana dedicata in modo integrato all’edilizia ed impiantistica, si terrà a Bari dal 21 al 23 ottobre 2021.

SAIE Bari sarà una positiva e utile occasione di business e networking; energia per ripartire; sostegno all’eccellenza del fare delle nostre aziende; esperienza storica nell’agevolare il mercato a sviluppare concrete opportunità di business.

SAIE Bari sarà al fianco delle imprese per rispondere al crescente bisogno di incontrarsi, confrontarsi, riallacciare i rapporti con gli operatori e presentare le novità di prodotto in presenza.

Crediamo che programmare in anticipo sia la strategia più efficace per prepararsi al futuro e siamo pronti ad inviare tutti i dettagli su SAIE Bari 2021 alle aziende che richiederanno informazioni qui ricordando che sono previste tariffe agevolate per i primi che si iscriveranno.

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MB Crusher

Come risparmiare migliaia di dollari lavorando novemila chilometri di superficie, come demolire un edificio di sedici piani, come portare un frantoio in elicottero: sono tra i casi più straordinari realizzati in questo 2020.
Che i macchinari MB Crusher siano soliti trasformare i limiti dei cantieri in vantaggi competitivi non è certo una novità. Quando però l’ingegno dei clienti riesce a impiegarli in imprese davvero eccezionali, è d’abitudine per l’azienda renderle pubbliche. Ma non solo: quest’anno MB Crusher ha deciso di selezionare i casi più spettacolari, tra quelli inviati dai clienti di tutto il mondo, per metterli in rilievo nei propri canali social.
“Con questa operazione – rivelano dall’ufficio Marketing - vogliamo dare ancora più voce ai nostri clienti, che con le loro imprese aiutano noi e i cantieri in tutto il mondo a individuare nuove applicazioni risolutive. Per i lavori di tutti i giorni, ai quali non mancano di certo mille difficoltà, come per i cantieri più difficili.”

1. Portare un frantoio in elicottero
Lo scenario sono le Alpi Bavaresi: un rifugio a 1844 metri, punto di partenza di un sentiero escursionistico di lunga percorrenza, doveva essere in gran parte demolito e ricostruito. Il materiale risultante dalla demolizione avrebbe dovuto essere portato in valle, con costi elevati di trasporto e smaltimento.
Soluzione: è stato utilizzato il Frantoio mobile BF60.1 per lavorare il materiale in loco e riutilizzarlo per i fondi delle strade forestali. Come è arrivato al rifugio dato che l’elicottero può portare al massimo 1200 kg? La benna frantoio è stata alleggerita con facilità e velocità di alcune parti, portata in quota e assemblata in tempi rapidi.
Risultati: notevole risparmio di costi di smaltimento e trasporto, riutilizzo del materiale di risulta con vantaggi per il territorio.
Video https://vimeo.com/user70648502


MB Crusher Japan2. Demolire un edificio di 16 piani
Nel centro di una grande città giapponese l’obiettivo era quello di demolire un palazzo di 16 piani di cemento armato circondato da altri edifici e dal costante brulicare di vita. Erano necessari macchinari compatti e agili per agire sul tetto dell’edificio e demolire un piano alla volta. I resti della demolizione andavano gettati nella buca creata al centro dell’edificio per proteggere l’esterno e la zona circostante.
Soluzione: è stato scelto il Frantoio mobile MB Crusher BF70.2 che ha agito in spazi ridotti frantumando senza sosta il cemento armato e tutto l’edificio. La ciliegina sulla torta? La benna frantoio ha raggiunto il sedicesimo piano con una gru: grazie alle dimensioni e al peso della macchina MB l’operazione è risultata molto semplice.
Risultati: risparmio di tempo e di movimentazione mezzi, abbattimento di polveri e rumori.
Video https://vimeo.com/user70648502

3. Realizzare un tunnel sotto una strada evitando le vibrazioni
Nella zona della Bassa California, in Messico, l’obiettivo del cantiere era risolvere il problema di allagamento di una strada molto trafficata, con la costruzione di un tunnel di contenimento dell’acqua piovana. Criticità: il tunnel lungo, stretto e buio non consentiva l’acceso dei mezzi tradizionali e inoltre utilizzare il martello avrebbe creato troppe vibrazioni.
Soluzione: è stata utilizzata la Fresa MB Crusher MB-R500 montata su un mini escavatore per scavare tutto il tunnel. Ingombro minimo ma grande potenza. Risultati: nessuna vibrazione, scavo del solo materiale necessario, nessuna crepa sui muri.
Video https://vimeo.com/user70648502


4. Risparmiare migliaia di dollari lavorando più di 9.000 chilometri di superficie
In un’immensa area del Montana, negli Stati Uniti, il cantiere aveva l’obiettivo di preparare il terreno per lo sviluppo di una zona residenziale. Dallo scavo però sono emersi enormi quantità di ciottoli di fiume.
Soluzione: con il Frantoio mobile MB Crusher BF120.4 i ciottoli sono stati ridotti di dimensione e sono stati subito riutilizzati per i riempimenti. Risultati: risparmio delle spese di trasporto, di processo dei ciottoli in altra sede, di acquisto di nuovo materiale di riempimento. Si stimano decine di migliaia di dollari risparmiate.
Video https://vimeo.com/user70648502

5. Spostare rifiuti pericolosi in velocità e precisione
In Lettonia, l’azienda che si occupa di riciclo di rifiuti aveva l’obiettivo di gestire rifiuti pericolosi come bidoni di gasolio e di vernice. Soluzione: l’azienda ha utilizzato la pinza MB-G900 per afferrare i grandi pesi dei bidoni con precisione e maneggevolezza.
Risultati: risparmio di tempo e di mezzi, maggior operatività e redditività.
Video https://vimeo.com/user70648502

 

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Edifici antisismici IsotexL’Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico del Mediterraneo per la sua posizione geografica, collocata nella zona di convergenza tra Africa e Eurasia. Le zone a più elevata sismicità sono: il dorsale appenninico, la Calabria, la Sicilia, il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale.
Una panoramica che fa ben comprendere quanto sia importante prevedere costruzioni sicure, soprattutto a fronte degli ultimi eventi sismici che hanno messo in risalto le criticità e i limiti di alcuni metodi costruttivi.

Le NTC 2018 stabiliscono anche quello che viene definito “Stato Limite”: condizione, superata le quale, la struttura – o uno dei suoi elementi costruttivi – non soddisfa più le esigenze per la quale è stata progettata. Nella definizione di stato limite si distinguono:
• Stato limite di operatività (SLO): a seguito di un sisma la costruzione (compresi i suoi elementi strutturali e non) non deve subire danni
• Stato limite di danno (SLD): a seguito di un sisma la costruzione nel suo complesso subisce danni non significativi per gli utenti e non viene compromessa la capacità di resistenza e di rigidità
• Stato Limite di salvaguardia della vita (SLV): a seguito del terremoto l’edificio subisce gravi danni e crolli delle componenti non strutturali e strutturali a cui si aggiunge una significativa perdita di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione invece conserva resistenza e rigidezza per azioni verticali
• Stati limite di prevenzione del collasso (SLC): a seguito di un terremoto la costruzione subisce gravi crolli delle componenti strutturali e non. La costruzione conserva ancora un margine di sicurezza per azioni verticali e orizzontali

Per quanto riguarda la costruzione di edifici residenziali la normativa si limita agli SLV, quindi la salvaguardia degli utenti dopo un evento sismico. Non viene presa in considerazione la tutela degli immobili: questo significa che gli edifici possono risultare vulnerabili e subire crolli, comportando un esiguo investimento economico per le riparazioni. Per superare questo gap bisognerebbe adottare, a monte, sistemi costruttivi certificati antisismici per limitare il più possibile i danni agli edifici.

Identikit di un edificio antisismico
Riassumendo: quali sono le caratteristiche che deve avere un edificio per essere considerato antisismico? Possiamo identificare 3 requisiti:

• L’edificio deve resistere ai più forti terremoti della zona
• L’edificio deve essere agibile e abitabile dopo gli eventi sismici
• L’edificio non deve danneggiarsi

Per far sì che questi requisiti vengano rispettati occorre che ogni edificio:
• Sia costruito con materiali affidabili
• Abbia una forma regolare in pianta e in altezza, al fine di garantire stabilità
• Abbia elementi portanti, come travi e pilastri
• Abbia pareti antisismiche per impedire crolli o torsioni


Blocchi Isotex
Strutture antisismiche collaudate. La testimonianza di Isotex
Alla costruzione di un edificio antisismico concorrono una serie di importanti fattori e quindi professionalità…è un lavoro di squadra che vede scendere in campo le diverse realtà che contribuiscono a creare il progetto: impresa edile, fornitori dei materiali, architetti, progettisti. Scegliere un sistema costruttivo certificato antisismico significa fare un primo passo verso la realizzazione di un’abitazione sicura.
Il sistema costruttivo Isotex è certificato antisismico: è composto da solai e blocchi cassero in legno cemento che vengono riempiti in calcestruzzo, in cui viene sempre inserita un’armatura orizzontale e verticale che collega la fondazione ai cordoli dei solai fino al tetto, così da ottenere una
solida struttura armata. L’edificio così realizzato è quanto di meglio si possa ottenere in fatto di robustezza e compattezza, infatti si ottengono 4 pilastri ogni metro rispetto a 1 pilastro ogni 4 metri delle strutture tradizionali.
Siamo arrivati a questo grazie a un’accurata progettazione e a una serie di test puntualmente svolti ancora oggi. Da anni, infatti, collaboriamo con l’Università di Bologna e con il laboratorio Eucentre di Pavia con il fine di testare la resistenza e l’efficacia delle pareti portanti Isotex; test che ci hanno permesso di migliorare sempre di più la resa dei nostri prodotti.
Un dato significativo e concreto: delle oltre 80.000 abitazioni realizzate con i nostri prodotti in Italia dal 1984 ad oggi, nessuna ha subito danni – nemmeno una cavillatura – nonostante gli eventi sismici di notevole intensità (al momento in Italia fino al 6.2° livello della scala Richter).

 

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StreamBIM è il software BIM per la Construction Phase e il Facility Management che permette la collaborazione e la diffusione delle informazioni on field, accedendo facilmente ai file di progetto, alle planimetrie e ai modelli da PC o da smartphone e tablet.
Sviluppato dalla società norvegese Rendra SA (parte di JDM Technology Group), il software è distribuito in esclusiva in Italia da Harpaceas.
La digitalizzazione delle costruzioni è fortemente favorita dall’adozione di uno strumento openBIM come StreamBIM. Esso diventa fondamentale per soddisfare le diverse esigenze dell’industria delle costruzioni e per aumentare la collaborazione e il coordinamento tra le varie discipline.
Ideale per i responsabili della commessa in fase di costruzione (direzione lavori, imprese e committenti) e per i facility manager, StreamBIM può essere utilizzato per tutti i tipi di progetto, indipendentemente dalle dimensioni e dalla complessità.

StreamBIM Harpaceas
“Abbiamo sviluppato la piattaforma BIM più intuitiva e facile da usare al mondo” sostiene Ole Kristian Kvarsvik, Managing Director di Rendra AS,che aggiunge “Un PC, un tablet o uno smartphone è tutto ciò che serve per iniziare. Il BIM non è più utilizzabile solo in ufficio; è in tasca e può essere utilizzato ovunque, soprattutto in cantiere. StreamBIM condivide documenti e modelli del progetto originale, in tempo reale. Questo significa che si può lavorare sempre con la revisione più recente del progetto.”
 “Con StreamBIM, integriamo nel portfolio prodotti di Harpaceas una tecnologia innovativa, intuitiva e facilmente accessibile che offrirà notevoli possibilità di miglioramento per i processi di costruzione. Lavoriamo ogni giorno per proporre al mercato soluzioni digitali openBIM in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli operatori della filiera delle costruzioni.” afferma l’Ing. Luca Ferrari, Direttore Generale di Harpaceas.

StreamBIM: funzionalità e testimonianze
La collaborazione e la comunicazione interdisciplinare sono al centro di StreamBIM.
StreamBIM semplifica la navigazione all'interno del modello.
Nel flusso di lavoro tradizionale, ai costruttori venivano consegnati i disegni dei progettisti, arricchiti con descrizioni, misure, simboli e note di dettaglio. Con StreamBIM, i costruttori possono estrarre tutti i dati di cui hanno bisogno per il loro lavoro direttamente dal modello, che è sempre aggiornato.
Thomas Bakkan, Responsabile tecnico di progetto in NCC, sostiene: “È estremamente facile per noi lavorare in cantiere accedendo a documenti e disegni attraverso i tag e filtri presenti in StreamBIM. Con solo 2-3 clic, possiamo accedere agli ultimi disegni aggiornati di tutte le discipline  risparmiando il tempo che avremmo impiegato per attesa, ricerca e raccolta dei disegni aggiornati.”
La comunicazione tra le parti interessate è semplice ed efficace grazie a StreamBIM. Il modello BIM diventa una bacheca tridimensionale, in quanto gli interessati possono comunicare direttamente nella sezione dell’opera che riguarda le loro attività di competenza.
Un’altra funzionalità degna di nota consiste nel facile accesso alla documentazione durante la fase di costruzione.
Questa capacità di documentare il lavoro sul posto e direttamente nel modello si aggiunge a una drastica riduzione del tempo impiegato per compilare moduli e checklist.
“Stiamo usando StreamBIM in tutte le fasi della commessa. Quando eseguiamo studi preliminari e progettiamo, abbiamo a disposizione un'interfaccia utente molto intuitiva e comprendiamo come sarà l'edificio una volta costruito. Questo rende più facile per i nostri utenti finali, come infermieri e personale ospedaliero, commentare e inoltrare le proprie osservazioni, richiedere modifiche. Non abbiamo bisogno di attendere la fase di costruzione per ricevere richieste di informazioni e/o modifiche. Nel corso della commessa, il team del cantiere troverà tutta la documentazione e le istruzioni su come svolgere il proprio lavoro.” dichiara Kristian Brandseth, Sr Engineer di Haukeland University Hospital. In questa accezione, StreamBIM diventa un ottimo strumento anche in fase di gestione dell’opera, per l’attività di manutenzione.

 

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Pubblicato in Comunicati stampa