Il patrimonio immobiliare italiano vale il quadruplo del suo PIL, ma lo stato di deterioramento ne causa la rapida svalutazione. Nel Rapporto “100 Italian Stories for future Building” si delinea la strada green&smart della nuova edilizia.

Negli ultimi anni in Italia sono stati attivati diversi incentivi per l’edilizia verde e sostenibile. All’ecobonus (credito di imposta per ristrutturazioni e bonus per efficienza energetica) si sono aggiunti il “sismabonus” e il “bonus verde”, e così, nel 2017, grazie a tali misure, per le ristrutturazioni sono stati investiti oltre 28 miliardi di euro, attivando oltre 418 mila posti di lavoro tra diretti e indotto.

Sono i dati diffusi in occasione della presentazione del Rapporto “100 Italian Stories for future Building”, realizzato da Fondazione Symbola e Fassa Bortolo, in collaborazione con la Triennale di Milano, a cui hanno dato il loro contributo esperti di settore, per raccontare cento realtà della filiera edilizia che, mediante l’innovazione, hanno lanciato la loro sfida al futuro.

La parola d’ordine è ristrutturare, non costruire.

Abbiamo un enorme patrimonio immobiliare, in gran parte da risistemare e ammodernare. La trasformazione digitale, il paradigma urbano della smart city, l’esigenza primaria di ridurre i costi e mantenere un’elevata qualità dei materiali, l’imperativo di abbattere le emissioni di CO2 e di gas serra in generale, sono solo alcuni dei fattori abilitanti la nuova edilizia italiana orientata al green building.

“Queste 100 esperienze ci raccontano oggi l’edilizia del futuro: un viaggio attraverso una filiera composita che spesso dalla tradizione trae spunto per innovare, incrociando i saperi delle maestranze con l’industria 4.0”, ha precisato Ermete Realacci, presidente Symbola – Fondazione per le qualità italiane.

“Tale capacità, tutta italiana, mette in campo competenze, formazione, comunità, energie, tecnologie per contribuire alla competitività di un Paese all’avanguardia, nonostante i vari problemi e ritardi che lo attraversano. Un’Italia che fa l’Italia, per una nuova economia più innovativa, sostenibile, solidale, coesiva”.

Nel nostro Paese, si legge nel Report, “il patrimonio immobiliare vale quasi il quadruplo del Pil ma il suo deterioramento e la sua vetustà ne causa la svalutazione”. Nel 2017, “gli investimenti in manutenzione straordinaria sono stati pari a 87,6 miliardi di euro, a fronte dei 41,4 miliardi spesi per nuove costruzioni”, mentre “su un valore totale della produzione nelle costruzioni di 167,1 miliardi di euro, il 74,2%, pari a 124 miliardi, sono dovuti al recupero edilizio (manutenzione ordinaria e straordinaria)”.

Migliorare materiali e prestazioni risulta indispensabile per ottimizzare gli interventi, così come agire sulla formazione degli operatori sui temi del green building: “Se tutte le abitazioni offerte fossero riqualificate, il valore del patrimonio edilizio residenziale in offerta sul mercato sarebbe rivalutato di 20 miliardi di euro”.

Più che consumare energia, “in futuro, i nostri edifici la produrranno, rendendosi attivi e autosufficienti”. Le imprese lo hanno capito: tra 2014 e 2017 le aziende del settore costruzioni che hanno investito in prodotti e tecnologie green sono state oltre 34.000, il 20,8% del totale delle imprese.

L’Italia è l’unico, fra i maggiori Paesi europei, ad aver aumentato tra il 2012 e il 2016 il numero di richieste di marchio UE nel settore “materiali da costruzione”, con un +7,3%, contro il -13,4% della Germania e il -37,7% della Francia.


di Flavio Fabbri fonte key4biz.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali
Lunedì, 21 Gennaio 2019 21:38

Normativa Scuole 2019, come adeguarsi

Norme e Decreti:
Il termine per l’adeguamento delle scuole alla normativa di prevenzione e protezione dagli incendi, dopo diverse proroghe, è scaduto il 31 dicembre 2018.
Con l’avvento del nuovo anno, sono molte le priorità da tenere in considerazione per l’adeguamento delle scuole non ancora a norma. Tra i tanti aspetti, vi sono la messa a norma dei vani scala, dei percorsi di esodo, delle vie di uscita e degli impianti elettrici e di sollevamento, il tutto in riferimento al decreto 21 marzo 2018 di MIUR e Interno. Il primo ciclo di adeguamento comprende l’organizzazione della gestione della sicurezza e l’installazione di un numero adeguato di estintori, di idonei sistemi di allarme e della segnaletica.
In base al decreto del 7 agosto 2017 del Ministero dell’Interno in Gazzetta Ufficiale, gli impianti di Rivelazione ed Allarme devono essere strutturati coerentemente con il numero medio di occupanti del sito ed in relazione alla massima quota dei piani (Allegato 1 del decreto del 7 agosto 2017).

Parametri e Livelli prestazione

Livello di Prestazione:

Il numero di occupanti del sito e la quota massima dei piani sono i parametri chiave nella definizione del Livello di Prestazione richiesto (Capitolo S.7 Ministero dell’Interno: Strategia Antincendio – Rivelazione ed Allarme), il quale serve a stabilire le linee guida entro le quali operare per l’installazione dell’impianto di rivelazione ed allarme.

Adattamento dell’impianto con dispositivi RADIO:
Spesso può risultare complicato il processo di messa a norma di un impianto, presentandosi difficoltà nell’adattamento del sistema preesistente con le nuove regole e direttive imposte.
I nostri prodotti RADIO, di facile installazione, manutenzione ed integrazione con sistemi preesistenti, sono la perfetta soluzione in questo contesto di adattamento alle nuove normative, potendo inoltre soddisfare qualunque livello di prestazione!

Normativa antincendio scuole

CONTATTA IBIT FIRELINE

Pubblicato in Normativa

Rotatoria antiallagamentoSi chiama ROTH₂O ed è una rotatoria che facilita la viabilità urbana impedendo gli allagamenti improvvisi da eventi meteo estremi, grazie a un invaso interrato che può contenere fino a 70 metri cubi di acqua. A progettarla è stato un team tutto al femminile, che con ROTH₂O (dall’unione di ROTatoria e di H₂O, la formula chimica dell’acqua) ha vinto la 1a edizione di Climathon-Roma, la maratona di idee contro il cambiamento climatico organizzata da ENEA e Roma Capitale. “Stiamo seguendo da vicino il lavoro di queste giovani professioniste supportandole nella progettazione delle singole parti della rotatoria e con un’analisi dettagliata dei costi di realizzazione. L’obiettivo è di presentare al più presto il progetto alle imprese, ma già stiamo riscontrando l’interesse di alcune aziende attive nel settore delle costruzioni”, spiega Gabriele Zanini, responsabile della divisione ENEA “Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali”.
Team rotatoria antiallagamento
“Abbiamo calcolato che l’incremento di costo per l’installazione di ROTH₂O è di appena il 10% rispetto a quello di una rotatoria standard delle stesse dimensioni. Per quanto riguarda le dimensioni, la convenienza - ossia un alto ritorno sugli investimenti in prevenzione rispetto al rischio - è garantita a partire da rotatorie che hanno un diametro di 13 metri e un invaso di 7 metri, ma il progetto è facilmente replicabile su porzioni di suolo urbano più grandi e di forma diversa”, aggiunge Zanini.

Gli allagamenti delle strade cittadine sono eventi improvvisi e pericolosi sempre più frequenti nelle aree urbanizzate, come conseguenza dell’impermeabilizzazione del suolo e delle intense precipitazioni causate dal cambiamento climatico. “ROTH₂O, oltre a ridurre i consumi di energia elettrica per l’assenza di semafori, si inserisce come elemento di mitigazione degli allagamenti urbani, evitando ai cittadini deviazioni e ritardi causati dal traffico nei giorni di pioggia intensa. La sua vasca sotterranea - una rivisitazione moderna dell’impluvium di romana memoria - è sia uno strumento di drenaggio stradale che un deposito idrico, che può assolvere anche a specifici bisogni del quartiere, a partire dalla riduzione del sovraccarico delle reti fognarie. A seconda delle necessità, l’acqua può essere utilizzata per irrigare aree verdi, pulire strade, alimentare reti antincendio e, dove possibile, contribuire alla ricarica delle falde acquifere”, spiega Agnese Metitieri del team di ROTH₂O.

Giovedì, 10 Gennaio 2019 16:06

ECLISSE compie 30 anni

Eclisse compie 30 anni

Dal binario estraibile alle soluzioni che permettono il passaggio dei cavi elettrici: le innovazioni che hanno rivoluzionato il settore dei controtelai per porte a scomparsa.

La nascita a Pieve di Soligo
Era il 10 gennaio 1989 quando Luigi De Faveri inaugurò quella che sarebbe diventata prima un punto di riferimento dell’industria veneta e poi un successo italiano e internazionale del settore. Evoluzione di un piccolo laboratorio artigiano degli anni Sessanta, ECLISSE nasce come pioniera nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, strutture metalliche che permettono ad una qualsiasi porta di scorrere e scomparire all’interno del muro.
Tutto ha origine dall’idea di perfezionare e accessoriare il sistema per renderlo riproducibile su larga scala e un prodotto ad elevato livello di prestazioni, in grado non solo di risolvere un problema di spazio, ma anche di aumentare il comfort e il piacere di vivere in un’abitazione.
La determinazione e il duro lavoro di Luigi De Faveri si uniscono all’esperta gestione amministrativa e finanziaria della moglie Gabriella Campodall’Orto, un sostegno invisibile ma sempre presente che ha permesso la creazione di una realtà imprenditoriale solida che non ha mai rinunciato ad investire nella ricerca e nell’innovazione del prodotto. Da qui è iniziata la rapida l’espansione verso l’estero, attraverso l’apertura nel 1994 della prima consociata a Quimper, in Francia.

Eclisse compie 30 anni
Vediamo Oltre
“L’ascolto e la soddisfazione del cliente sono il presupposto del nostro lavoro. Ogni particolare del controtelaio è stato studiato per dare un valore aggiunto, un vantaggio concreto agli installatori e facilitare il loro lavoro e agli utilizzatori per differenziare la nostra offerta”. Così Luigi De Faveri spiega cosa intende con le parole Vediamo Oltre, una volontà a non volersi limitare a fare quello che fanno gli altri, ma spingersi continuamente oltre nella ricerca e nell’innovazione del prodotto.
“In primis, il mio obiettivo è stato quello di facilitare la fase d’installazione attraverso dettagli esclusivi che agevolassero la posa in opera in cantiere, situazione in cui notoriamente le condizioni non sono sempre ottimali”. È il caso del profilo sottoporta a strappo che consente la correzione di differenze di quota tra pavimento e controtelaio, oppure della rete zigrinata un accorgimento che migliora l’aderenza dell’intonaco alla rete del telaio. Il segreto si basa proprio sullo studio di particolari costruttivi necessari a non tradire le aspettative del cliente, comprese quelle della signora Maria che ogni giorno si ritrova a ad aprire e chiudere le porte scorrevoli. Per lei è importante avere un prodotto esclusivo, funzionale e affidabile nel tempo. Uno dei brevetti più conosciuti dell’azienda è infatti il binario estraibile, ovvero la possibilità di intervenire direttamente sulla sede di scorrimento per poter installare accessori o il modello ECLISSE LUCE, il primo controtelaio ad essere predisposto per il passaggio di cablaggi elettrici e che ha permesso di avere sempre a portata di mano interruttori e prese di corrente.

Eclisse compie 30 anni

ECLISSE oggi
A 30 anni dalla nascita di ECLISSE, la famiglia De Faveri festeggerà questo importante traguardo con l’inaugurazione della nuova sede di via Giovanni Pascoli sempre a Pieve di Soligo, un polo di oltre 20 mila quadri che andranno ad aggiungersi ai 14 mila esistenti dove ancora oggi viene svolta la produzione di un prodotto 100% made in Italy. Oggi la produzione di un controtelaio standard richiede in media 1,5 minuti di lavorazione lungo una linea di produzione di 50 metri. Ogni giorno si producono in media 1375 prodotti, grazie al lavoro di 90 addetti specializzati.
Il gruppo è composto da 9 consociate localizzate in Francia, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Spagna, Repubblica Slovacca, Brasile, Germania e Romania dove lavorano complessivamente circa 200 collaboratori, a cui si aggiungono distributori esclusivi in Europa e nel resto del mondo.
Il gruppo ECLISSE ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2017 con un fatturato pari a 51,3 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente di circa 4 milioni di euro.

Pubblicato in Comunicati stampa

La Manovra 2019 è stata 'gazzettata' il 31 dicembre 2018: confermate le proroghe dei bonus edilizi, la flat tax per i professionisti tecnici e la cedolare secca al 21% per gli affitti commerciali. Tutti gli ultimi documenti ufficiali aggiornati e i dossier della Camera

Legge di Bilancio 2019 definitiva: tutti i bonus edilizi confermati

La Legge di Bilancio o Manovra 2019 è servita: legge numero 145 del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019, è stata votata definitivamente il 30 dicembre e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 31 dicembre. Ricordiamo che il disegno di legge è stato approvato dalla Camera in prima lettura l'8 dicembre 2019 (A.S. 981), quindi dal Senato, con modifiche, il 23 dicembre 2018 (A.C. 1334-B) e, in via definitiva, senza ulteriori modifiche, dalla Camera dei deputati, il 30 dicembre 2018.

Sono disponibili, inoltre, i due dossier definitivi della Camera su tutte le modifiche apportate in Senato (Dossier 1 e Dossier 2).

Vediamo ora il riepilogo delle principali misure di interesse per il settore Edilizia e per i professionisti, rimandando per le prime valutazioni ufficiali alla scheda del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Interessi passivi per imprese immobiliari (art.1 commi 7-8)

Il comma 7 - introdotto al Senato - conferma che, per le società che svolgono in via effettiva e prevalente attività immobiliare, i limiti e le regole di deducibilità previsti dal TUIR in tema di interessi passivi non si applicano agli interessi passivi relativi a finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione. Il comma 8 – anch’esso introdotto al Senato - autorizza, per le finalità di cui al comma precedente, la spesa di 17,7 milioni per l’anno 2020 e di 10,1 milioni a decorrere dall’anni 2011.
Estensione del "regime forfetario" (Minimi) (art.1 commi 9-11)

I commi da 9 a 11 estendono il regime forfettario, con imposta sostitutiva unica al 15 per cento, introdotto dalla legge di stabilità 2015, ai contribuenti che hanno conseguito nell’anno precedente ricavi, ovvero percepito compensi, fino a un massimo di 65.000 euro e ne semplificano le condizioni di accesso.

Nello specifico il comma 9, lettera a), modifica, sostituendoli, i commi 54 e 55 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2015 che aveva istituito per gli esercenti attività d'impresa e arti e professioni un nuovo regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un'unica imposta sostitutiva di quelle dovute con l'aliquota del 15 per cento. Tale regime costituisce il regime naturale per chi possiede i requisiti, in quanto i soggetti che hanno i requisiti prescritti dalla norma non sono tenuti ad esercitare un’opzione, comunicazione preventiva o successiva, per l’ingresso nel regime. In dettaglio:

    Le modifiche introdotte al comma 54 della legge di stabilità 2015 elevano, in primo luogo, a 65.000 euro il limite dei ricavi conseguiti o compensi percepiti nell'anno precedente per accedere al regime forfettario, disciplinato dai commi da 55 a 89 della legge di stabilità 2015. Tale soglia di accesso è valida per tutti i contribuenti interessati e sostituisce i precedenti valori soglia dei ricavi/compensi percepiti - fissati tra 25.000 e 50.000 euro - differenziati sulla base del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata (riportati nell’Allegato 4 della legge di stabilità 2015);
    Sono eliminati gli ulteriori requisiti, oltre a quello del conseguimento annuale di ricavi non superiori a 65.000 euro, necessari per l’accesso al regime forfettario come stabilito nella normativa vigente;
    E' conseguentemente modificato il comma 56 della legge di stabilità 2015 in tema di dichiarazione di inizio attività (comma 9, lettera b). Il nuovo comma 55, lettera a), della legge di stabilità 2015, stabilisce che, ai fini della verifica della sussistenza del requisito per l’accesso al regime forfettario non rilevano gli ulteriori componenti positivi indicati nelle dichiarazioni fiscali, adeguando il riferimento agli indici sintetici di affidabilità fiscale, che hanno sostituito gli studi di settore.
    Non viene modificata la disposizione, contenuta al comma 55, lettera b), della legge di stabilità 2015, che, nel caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenti codici ATECO, stabilisce di assumere, sempre ai fini della verifica della sussistenza del requisito per l’accesso al regime, la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività esercitate.
    Il nuovo comma 57 della legge di stabilità 2015, come modificato dal comma 9, lettera c), prevede che non possono avvalersi del regime forfetario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari, ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (nuova lettera d) del comma 57 della legge di stabilità 2015).
    Ai sensi della nuova lettera d-bis) del comma 57 della legge di stabilità 2015 non possono altresì avvalersi del regime le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d'imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro. Si segnala, inoltre, che dalla norma in esame viene espunto il vigente tetto dei 30.000 euro, percepiti da reddito da lavoro dipendente o assimilabile, oltre il quale opera l’esclusione dal regime forfetario.
    Le modifiche al comma 71 della legge di stabilità 2015 sono volte a chiarire che il regime forfettario cessa di avere applicazione a partire dall'anno successivo a quello in cui viene meno il requisito dei 65.000 euro (comma 9, lettera e)). Il comma 9, lettera f), coerentemente con quanto disposto dall'articolo 7- bis del decreto-legge n. 193 del 2016, che reca l'abolizione degli studi di settore, in sostituzione dei quali sono introdotti gli indici sintetici di affidabilità fiscale, sopprime il primo periodo del comma 73 della legge di stabilità 2015 che disponeva la non applicabilità degli studi di settore e dei parametri ai contribuenti che si avvalgono del regime forfetario.
    Anche la lettera g) del comma 9 è volta a inserire una modifica di coordinamento formale: il regime forfetario cessa di avere applicazione dall'anno successivo a quello in cui, a seguito di accertamento divenuto definitivo, viene meno il requisito dei 65.000 euro. Le modifiche introdotte dalle lettere h) e i) del comma 9 sono volte a introdurre analoghe modifiche di coordinamento formale con riguardo al regime contributivo agevolato di cui ai commi 77 e seguenti della legge di stabilità 2015, cui si applicano il requisito e condizioni già illustrate per il regime forfettario

Proroga delle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili (art.1 comma 67)

Il comma 67 conferma la proroga di un anno degli attuali bonus edilizi per ristrutturazioni e risparmio energetico, su singole unità immobiliari. Vengono prorogati i bonus su:

    Detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia: la lettera b) n. 1) proroga al 31 dicembre 2019 la misura della detrazione al 50 per cento, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, per gli interventi di ristrutturazione edilizia indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, del TUIR (con una modifica all’articolo 16 del D.L.63/2013);
    Detrazioni per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione (cd. Bonus Mobili): la lettera b), n. 2) proroga al 2019 la detrazione al 50 per cento per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione (con una modifica all’articolo 16, comma 2, D.L.63/2013);
    Detrazioni per interventi di riqualificazione energetica (comprensivo degli interventi per impianti di microgenerazione e degli interventi sui singoli immobili IACP): proroga al 31 dicembre 2019 del termine previsto per avvalersi della detrazione d'imposta nella misura del 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus) disposta ai commi 1 e 2, lettera b), dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63.

Proroga delle detrazioni fiscali per interventi di sistemazione a verde (art.1 comma 68)

Si dispone la proroga delle detrazioni fiscali per interventi di sistemazione a verde. Nel dettaglio si proroga di un anno (dal 2018 a tutto il 2019) l’agevolazione fiscale inerente alla sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo. L’agevolazione riguarda l’IRPEF e consiste nella detrazione dall’imposta lorda del 36 per cento della spesa sostenuta, nei limiti di un massimo di spesa di euro 5000 annui e – pertanto – entro la somma massima detraibile di 1800 euro.
Fondo Investimenti amministrazioni centrali (commi 95-96, 98, 105-106)

I commi da 95 a 98 e 105 dispongono l’istituzione di un Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con una dotazione complessiva di circa 49,7 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033, da ripartirsi sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza. Al riparto del fondo si provvede con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati entro il 31 gennaio 2019.
Spazi finanziari Sisma 2016 (art.1 comma 99)

La norma, introdotto al Senato, modifica l'articolo 44, comma 6-ter del D.L. n. 189/2016, al fine di stabilire che gli spazi finanziari previsti a favore delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, sono destinati - oltre che ad interventi connessi ai suddetti eventi sismici, all'adeguamento antisismico e alla messa in sicurezza degli edifici - anche ad interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture.
Proroga dei termini di ultimazione dei programmi di riqualificazione urbana (art.1 comma 100)

Il comma 100, introdotto nel corso dell’esame al Senato, al fine di favorire il completamento dei programmi di riqualificazione urbana a valere sui finanziamenti di cui all'art 2, co. 2, della legge n. 179/1992, proroga il termine di ultimazione delle opere pubbliche e private già avviate e per le quali vi sia stata una interruzione delle attività di cantiere determinata da eventi di forza maggiore, prevedendo che la proroga abbia durata pari a quella del “fermo cantiere”. La disposizione precisa altresì che per “opere pubbliche avviate” devono intendersi quelle per le quali sia stata già avviata la progettazione definitiva e per “opere private avviate” quelle per le quali sia stata già inoltrata istanza di permesso di costruire all’ufficio competente.
Progettazione autostrade ciclabili (comma 104)

Il comma 104 prevede l’istituzione di un fondo, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti finalizzato alla progettazione delle “autostrade ciclabili” con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2019.
Contributo per i piccoli investimenti dei comuni (commi 107-114)

I commi da 107 a 114, introdotti nel corso dell’esame al Senato, disciplinano l’assegnazione, entro il 10 gennaio 2019, di contributi da parte del Ministero dell’interno ai comuni, per un limite complessivo di 400 milioni di euro, per favorire gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

Sono stabiliti, inoltre, i criteri di assegnazione dei contributi, le modalità di erogazione, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori, inclusi i termini per l’eventuale revoca e riassegnazione dei contributi previsti. Si disciplinano altresì il monitoraggio e il controllo dei finanziamenti erogati e dell’esecuzione delle opere pubbliche.

Non c’è nessuna selezione di progetti. Il Ministero dell’Interno assegna:

    1) 40mila euro a ciascun Comune con meno di 2.000 abitanti;
    2) 50mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti;
    3) 70mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti;
    4) 100mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.

L’unica condizione è che i lavori non siano già integralmente finanziati da altri soggetti, e che tali finanziamenti siano aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei programmi triennali di cui all'articolo 21 del D.Lgs. n. 50/2016.

I lavori sono affidati ai sensi dell’articolo 36 comma 2 lettera b) del Codice appalti, che nella versione a regime prevede la procedura negoziata con invito di almeno 10 imprese per importi tra 40 a 150mila euro, ma che in base al comma 912 della stessa legge di Bilancio consente per il solo 2019 l’affidamento diretto fino a 150mila euro (si veda dopo).

Il comma 109 obbliga i comuni beneficiari del contributo ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019.

Nei commi successivi sono specificati le modalità di erogazione dei fondi e il monitoraggio/revoca.
Fondo investimenti Enti Territoriali (art.1 commi 122-123 e 136)

il comma 122 prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (cap. 7558), di un Fondo da ripartire destinato al rilancio degli investimenti degli enti territoriali a decorrere dal 2019,  con una dotazione complessiva di 36,595 miliardi di euro in 15 anni, meno dei 47,35 del DDL di Bilancio di ottobre, ma con dotazione quasi invariata nei primi tre anni

Questo il profilo finanziario: 2.780 milioni di euro per l’anno 2019, di 3.180,2 milioni per l’anno 2020, di 1.255 milioni per l’anno 2021, di 1.855 milioni per l’anno 2022, di 2.255 milioni per l’anno 2023, di 2.655 milioni per l’anno 2024, di 2.755 milioni per l’anno 2025, di 2.590 milioni per l’anno 2026, di 2.445 milioni per l’anno 2027, di 2.245 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, di 2.195 milioni per l’anno 2032, di 2.150 milioni per l’anno 2033 e di 1.500 milioni di euro annui a decorrere dal 2034.
Risorse per la messa in sicurezza del territorio (art.1 commi 134-138)

I commi 134-148 prevedono due distinti programmi - gestiti rispettivamente dalle singole regioni e dal Ministero dell’interno - aventi però la medesima finalità di consentire la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Per la realizzazione di tali programmi sono assegnati ai comuni, per il periodo 2021-2033, mediante riparto effettuato dal soggetto gestore, contributi per un importo complessivo di circa 8,1 miliardi di euro. Nel corso dell’esame al Senato è stato modificato il comma 135, al fine di precisare che le regioni devono assegnare i contributi per almeno il 70%. Oltre alle procedure per la concessione dei contributi ai comuni, sono disciplinati l’utilizzo dei risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta nonché il monitoraggio degli investimenti effettuati.

Il comma 135 chiarisce che i contributi sono destinati ad investimenti per la messa in sicurezza:

    Del territorio a rischio idrogeologico;
    Di strade, ponti, e viadotti;
    Nonché degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprietà dei comuni.

Nel primo Dossier della Camera è illustrato nel dettaglio tutta la disposizione, commentando separatamente i due blocchi di norme corrispondenti, rispettivamente, al programma affidato alle regioni (commi 134-138) e al programma gestito dal Ministero dell’interno (commi 139-148).
Erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici (art.1 commi 156-161)

I commi da 156 a 161 istituiscono un credito d'imposta pari al 65 per cento delle erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici di bonifica ambientale, compresa la rimozione dell'amianto dagli edifici, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici (art.1 commi 162-170)

I commi da 162 a 170, modificati durante l’esame al Senato, istituiscono, in luogo della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche prevista dal testo approvato dalla Camera, una Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici di cui possono avvalersi le amministrazioni centrali e gli enti territoriali.

La denominazione, l’allocazione, le modalità di organizzazione e le funzioni della Struttura saranno individuati con un apposito D.P.C.M. da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio (cioè entro il 31 gennaio 2019). Al fine di consentire lo svolgimento dei compiti affidati alla Struttura, si autorizza l’assunzione a tempo indeterminato, a partire dal 2019, di un massimo di 300 unità di personale (120 delle quali sono temporaneamente destinate alle stazioni uniche appaltanti provinciali) nonché il reclutamento di 50 unità di personale di ruolo della pubblica amministrazione. Alla copertura degli oneri per l’istituzione, il funzionamento e l’assunzione del personale della Struttura si provvede con le risorse stanziate dal comma 63 (100 milioni di euro annui a decorrere dal 2019).

Il comma 163 dispone che, ferme le competenze delle altre amministrazioni, la Struttura svolge le proprie funzioni:

    Su richiesta delle amministrazioni centrali e degli enti territoriali interessati, alla quale questi possono rivolgersi ai sensi dell'art. 24, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici);
    Previa convenzione e senza oneri diretti di prestazioni professionali rese per gli enti territoriali richiedenti;
    Nei termini indicati dal regolamento che disciplina la struttura, emanato con il D.P.C.M. previsto dal comma 162.

Queste le finalità:

    Favorire lo sviluppo e l'efficienza della progettazione e degli investimenti pubblici;
    Contribuire alla valorizzazione, innovazione tecnologica, efficientamento energetico e ambientale nella progettazione e nella realizzazione di edifici e beni pubblici;
    Contribuire alla progettazione degli interventi di realizzazione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, di edifici e beni pubblici, anche in relazione all'edilizia statale, scolastica, universitaria, sanitaria e carceraria;
    Contribuire alla predisposizione di modelli innovativi progettuali ed esecutivi per edifici pubblici e opere similari e connesse o con elevato grado di uniformità e ripetitività.

Fondo per la progettazione (art.1 commi 171-175)

I commi 171-175, introdotti al Senato, intervengono sull’utilizzo delle risorse del Fondo rotativo per la progettualità, sulle anticipazioni e i rimborsi della Cassa depositi e prestiti e sulle risorse per la progettazione delle opere. Il comma 171 prevede, in particolare, l’estensione delle risorse del Fondo rotativo per la progettualità ai contratti di partenariato pubblico privato, al dissesto idrogeologico, e alla prevenzione del rischio sismico.
Investitalia (art.1 commi 179-183)

La struttura opererà alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei ministri, a supporto delle attività del Presidente del Consiglio dei ministri di coordinamento delle politiche del Governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei Ministri in materia di investimenti pubblici e privati.

Questi i compiti:

    Analisi e valutazione di programmi di investimento riguardanti le infrastrutture materiali e immateriali;
    Valutazione delle esigenze di riammodernamento delle infrastrutture delle pubbliche amministrazioni;
    Verifica degli stati di avanzamento dei progetti infrastrutturali; studi di fattibilità economico-giuridici dei progetti di
    Investimento, individuazione di soluzioni operative, il tutto in collaborazione con i diversi ministeri;
    Individuazione di ostacoli e criticità e proposta di soluzioni.

Riqualificazione energetica degli edifici della P.A. (art.1 comma 232)

Il comma 232 autorizza la spesa di 25 milioni di euro per il 2019 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 per potenziare ed accelerare il programma di riqualificazione energetica degli immobili della P.A. centrale.

Il comma 233 dispone che il Ministero dello sviluppo economico può avvalersi della collaborazione della Guardia di Finanza per le attività di vigilanza ed ispettive di cui al comma 3 dell’articolo 177 del Codice dei contratti pubblici, per la verifica da parte dei concedenti, dei limiti per l’affidamento dei contratti di lavori, servizi pubblici o forniture con procedure ad evidenza pubblica (80%) e per l’affidamento in house della restante parte (20%).

A tal fine, il comma autorizza la spesa di 250 mila euro annui dal 2019. Il comma 232 autorizza la spesa di 25 milioni di euro per il 2019 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 al fine di potenziare ed accelerare il programma di riqualificazione energetica degli immobili della P.A. centrale, di cui all’art. 5 del D.Lgs. n. 102/2014.
Sport Bonus (art.1 commi 350-357)

I commi 350-357, modificati alla Camera, ampliano il credito d'imposta istituito dalla legge di bilancio 2018 per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

La norma vigente prevedeva l'agevolazione solo per le imprese (laddove qui è consentita anche alle persone fisiche e agli enti non commerciali).

Sul versante oggettivo, il credito d'imposta viene esteso al 2019 e sono elevati i limiti d'importo. Il credito d'imposta riconosciuto l'anno scorso, infatti, valeva solo per il 2018 ed era limitato al 3 per mille dei ricavi annui e al 50 per cento della donazione, con il limite complessivo di 10 milioni di spesa (rispetto ai 13,2 della nuova disposizione). Il credito d’imposta vale il 65 per cento dell'importo erogato nell'anno 2019, è fruibile in tre quote annuali di pari importo e non è cumulabile.
Dismissioni immobiliari (art.1 commi 422-433)

I commi da 422 a 433 disciplinano un programma di dismissioni immobiliari volto a conseguire un introito pari a 950 milioni di euro nel 2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021. La dismissione dovrà avvenire secondo un piano da adottarsi entro il 30 aprile 2019 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze. In particolare, il comma 422 reca innanzitutto l'impegno del Governo ad attuare un programma di dismissioni immobiliari e a fissare un obiettivo di introito per un importo non inferiore a 950 milioni di euro per il 2019 e a 150 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Edilizia sanitaria (art.1 commi 555-556)

I commi 555-556 - modificati dalla Camera - prevedono un incremento delle risorse per gli interventi in materia di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, con corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per gli investimenti degli enti territoriali (comma 122 e segg).

L’incremento di risorse è pari nel complesso a 4 miliardi di euro (2 miliardi nel testo originario, così modificato dalla Camera), con riferimento al periodo 2021-2033, di cui 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 300 milioni per ciascuno degli anni 2023-2025, 400 milioni per ciascuno degli anni 2026-2031, 300 milioni per il 2032 e 200 milioni per il 2033.

Fondo Kyoto, estensione tipologie di interventi (commi 743-745)

Le disposizioni, introdotte dalla Camera, intervengono in materia di interventi per la riduzione delle emissioni di gas serra finanziati con l'utilizzo delle risorse del cd. Fondo Kyoto.

Nell'ambito delle misure rivolte alla efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici, si estendono i finanziamenti a tasso agevolato concessi ai soggetti pubblici competenti per tali edifici, anche alla realizzazione di interventi di efficientamento e risparmio idrico, oltre che all'incremento della loro efficienza energetica negli usi finali dell'energia; si allarga inoltre la platea dei beneficiari dei finanziamenti a tasso agevolato, anche ai soggetti pubblici per l'efficientamento energetico e idrico di impianti sportivi di proprietà pubblica (non inclusi nel previsto Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane), e per l'efficientamento energetico e idrico di edifici di proprietà pubblica adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.

Per quanto riguarda le misure rivolte allo sviluppo di progetti per la green economy, si estende la concessione dei finanziamenti a tasso agevolato anche ai soggetti pubblici, oltre che ai soggetti privati, che effettuano interventi e attività nei settori specificati; si sopprime la condizione sulle assunzioni giovanili nel settore della green economy, finalizzata ad ottenere i finanziamenti agevolati per i progetti di investimento; si allarga anche ai soggetti pubblici l'applicazione delle agevolazioni finanziarie previste per gli altri soggetti indicati.
Contributi alle province per la manutenzione di strade e scuole (art.1 commi 889-890)

I commi 889 e 890 disciplinano l'attribuzione alle Province delle Regioni a Statuto ordinario di un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 (complessivi 3,750 miliardi) per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. Il contributo è ripartito, con decreto del Ministero dell'Interno, entro il 20 gennaio 2019, sulla base dei criteri indicati dalla norma.
Spese per i lavori pubblici urgenti degli enti locali (art.1 comma 901)

Il comma 901, aggiunto dalla Camera, semplifica le modalità di riconoscimento, da parte delle Giunte degli enti locali, delle spese per lavori pubblici urgenti cagionati da eventi eccezionali e imprevedibili.

Il comma modifica l'art. 191, comma 3, del Testo unico degli enti locali (di cui al decreto legislativo 267/2000). In particolare, l'articolo 191, comma 3, nel testo risultante dalla modifica apportata dal comma in esame prevede che la Giunta di un ente locale possa sottoporre alla deliberazione consiliare il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da tali spese anche nell'ipotesi in cui non ricorra la circostanza della dimostrata insufficienza dei fondi specificamente previsti in bilancio per tali finalità.
Deroghe al Codice dei contratti pubblici per lavori di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea (art.1 comma 912)

Il comma 912, introdotto dal Senato, introduce fino al 31 dicembre 2019 una deroga all’art. 36 del Codice dei contratti pubblici, che disciplina le procedure di affidamento dei contratti sotto soglia europea, al fine di elevare la soglia prevista per l’affidamento di lavori con procedura diretta fino a 150.000 euro, e applicare la procedura negoziata, previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici, per lavori da 150.000 euro fino a 350.000 euro.

In sintesi, il Codice dei contratti pubblici disciplina attualmente gli affidamenti di lavori:

    Per importi inferiori a 40.000 euro, mediante procedura diretta, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici (art. 36, comma 2, lett. a);
    Per importi da 40.000 euro e fino a 150.000 euro, mediante procedura negoziata, previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici (art. 36, comma 2, lett. b);
    Per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1.000.000 di euro, mediante procedura negoziata con consultazione di almeno quindici operatori economici, ove esistenti (art. 36, comma 2, lett. c).

Per effetto della deroga introdotta dalla disposizione in esame, le stazioni appaltanti possono procedere all’affidamento di lavori:

    Di importo pari o superiore a 40.000 e inferiore a 150.000 mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di 3 operatori economici;
    Di importo pari o superiore a 150.000 e inferiore a 350.000, mediante procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici.

Investimenti per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico e per la resilienza di strutture e infrastrutture nei territori in emergenza (art.1 commi 1028-1029)

I commi 1028-1029 autorizzano la spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro (800 milioni di euro per il 2019 e 900 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021), al fine di permettere la realizzazione di investimenti finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonché all’aumento del livello di resilienza di strutture e infrastrutture, nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza e lo stesso (alla data di entrata in vigore della presente legge) risulta ancora in corso oppure è terminato da non oltre 6 mesi. Sono inoltre disciplinate le modalità di realizzazione e di monitoraggio degli interventi, nonché di utilizzo delle risorse.
Proroghe di termini in materia di edilizia scolastica (art.1 comma 1138 lett.a)

L’articolo 1, comma 1138, lettera a), introdotto durante l’esame al Senato, proroga (dal 31 dicembre 2018) al 31 dicembre 2019 il termine per alcuni pagamenti in materia di edilizia scolastica. In particolare, la proroga riguarda il termine per i pagamenti da parte degli enti locali, secondo gli stati di avanzamento dei lavori debitamente certificati, relativi alla riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici statali, di cui all’art. 18, commi da 8-ter a 8-sexies, del D.L. 69/2013 (L. 98/2013).
Adeguamento antincendio strutture ricettive (art.1 comma 1141)

La norma proroga al 31 dicembre 2019 il termine per l’adeguamento alle disposizioni in materia di prevenzione incendi previsto per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto.

La norma prevede altresì, ai fini dell’operatività della proroga, la previa presentazione al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, entro il 30 giugno 2019, della SCIA parziale. Si tratta dello strumento già individuato dal citato art. 1, comma 1122, lett. i), che aveva previsto la previa presentazione al comando provinciale dei vigili del fuoco, entro il 1° dicembre 2018, di una SCIA parziale, in quanto attestante il rispetto di almeno quattro delle seguenti prescrizioni come disciplinate dalle specifiche regole tecniche: resistenza al fuoco delle strutture, reazione al fuoco dei materiali, compartimentazioni, corridoi, scale, ascensori e montacarichi, impianti idrici antincendio, vie d’uscita ad uso esclusivo, con esclusione dei punti ove prevista la reazione al fuoco dei materiali, vie d’uscita ad uso promiscuo con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali, locali adibiti a deposito.

Pubblicato in Normativa
Mercoledì, 09 Gennaio 2019 20:41

I calcestruzzi fotoluminescenti Colabeton

ColabetonColabeton è alla continua ricerca di prodotti innovativi che possano garantire sostenibilità e performance tecniche, in grado di ben integrarsi all’ambiente circostante.
Un esempio concreto è il brightStone, che sta destando grande interesse da parte di media e addetti ai lavori.
Si tratta di un calcestruzzo strutturale per pavimentazioni con effetto architettonico e fotoluminescente, cioè capace di assorbire energia solare e riemetterla come fonte luminosa di notte.
Questo prodotto Colabeton, è stato recentemente presentato in occasione delle fiere SAIE, ECOMONDO e GIC, nelle quali era possibile apprezzarne l’efficacia grazie a una galleria che simulava un parco notturno.
La fotoluminescenza è ottenuta attraverso un particolare processo termico che consente a degli alluminati di aderire al vetro che, in alcuni casi, può essere vetro di riciclo. Va sottolineato che la fotoluminescenza è una fonte di energia pulita, rinnovabile e innocua per gli esseri umani e per l’ambiente circostante.
Ciò rende questi calcestruzzi ideali per la mobilità lenta, ad esempio per la realizzazione di marciapiedi, sentieri pedonali, piste ciclabili, piazze e parcheggi in zone di scarsa illuminazione. BrightStone garantisce sia maggior sicurezza che una perfetta integrazione con il territorio.
La componente luminescente può essere fornita in diverse colorazioni, offrendo una vasta possibilità di combinazioni sia cromatiche che di tessitura superficiale. Dal punto di vista applicativo, la quantità di materiale fotoluminescente, che sarà visibile sulla superficie della pavimentazione da realizzare, va decisa in base alle esigenze architettoniche, progettuali e di necessità di restituzione di luminescenza.
Il progressivo rilascio della luminescenza può durare diverse ore e dipende anche dalla stagione (estate/inverno). La fonte luminosa, naturale o artificiale, che ha contribuito alla carica del materiale deve venire totalmente meno affinché l'effetto di rilascio sia apprezzabile.
Altro calcestruzzo fotoluminescente della gamma Smart Thinking Colabeton è il brightDrain, che ha le stesse caratteristiche in termini di luminescenza, ma si contraddistingue per la capacità drenante.  
I calcestruzzi fotoluminescenti brightStone e brightDrain Colabeton sono stati premiati come i prodotti più innovativi in numerosi workshop di rilevanza nazionale.
Per informazioni tecniche più specifiche è possibile consultare le schede tecniche di prodotto disponibili nel sito o contattare i nostri esperti.

Pubblicato in Edilizia & Materiali

Involucro edilizioSAP Sistemi è da decenni il punto di convergenza delle più avanzate tecnologie per l’involucro edilizio (serramenti e facciate); tutte indirizzate al conseguimento di performance energetiche di alto livello, sia nel settore dell’edilizia residenziale, sia commerciale; con molte realizzazioni in Italia e all’estero. Fra le tante committenze, tre emblematiche per prestigio e impegno tecnologico: quelle di  Lpr Spa (facciata strutturale e rivestimento in pannelli di  marmo alleggerito), Terna Spa (facciata a montante e traversi della sede  di Pero) e del nuovissimo hangar Luxottica, presso l’aeroporto di Linate, oltre ad altre importante referenze in tutto il nord Italia.
A giudizio di Andrea Milanesi socio dell’azienda, interessato a soluzioni che possano contribuire a ridurre gli sprechi (in fase di progettazione, manutenzione o riqualificazione), l’azienda è oggi pronta a fare la propria parte nell’edilizia commerciale e residenziale a emissioni zero, già realtà in molti paesi del nord Europa.
Una certezza consentitaci – spiega Milanesi -  grazie a  partner tecnologici come Schuco,, Metra, Alucobond, Screenline e altri marchi di livello qualitativo superiore: oggi integralmente impegnati nella corsa alla riduzione dei consumi energetici nel campo della edilizia sostenibile”.  
E quanto siano determinanti le scelte progettuali e di prodotto che attengono l’involucro edilizio, nell’ottica di realizzazione di un edificio commerciale o residenziale completamente autosufficiente da un punto di vista energetico, ce lo ricorda anche la Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia. Secondo gli energy manager della FIRE, infatti, soluzioni poco efficienti nelle scelte dei serramenti e del rivestimento di un edificio, possono essere responsabili fino a un terzo delle dispersioni energetiche totali!
“SAP Sistemi – continua Milanesi- è certamente pronta alla sfide del presente,  ma è al futuro che guarda con maggiore interesse. A livello energetico il guscio dell’edificio sarà sempre più importante rispetto al suo contenuto: diventerà intelligente e si adatterà al contesto ambientale, fino a potere generare surplus di energia.
In effetti come da Raccomandazione Europea 2016/1318, dal 1 gennaio 2019, gli edifici di nuova costruzione occupati dalla pubblica amministrazione e di proprietà di quest’ultima, dovranno rientrare nella definizione di edificio ad “energia quasi zero” (mentre per gli edifici privati tutto è rinviato al 2021). Ci si muove dunque in direzione di parametri energetici e valori di trasmittanza termica sempre più stringenti. Come potremmo arrivarci?
“SAP Sistemi interviene dalla progettazione alla posa in opera, dunque ha sotto controllo l’intero processo di costruzione. E’ un fattore determinante quando sono in gioco esigenze di risparmio energetico avanzate, poiché è dal posizionamento integrato delle diverse tessere che il mosaico può risultare perfetto. Ma concorrere alla costruzione di edifici a emissioni zero, cosa già praticabile per la nostra realtà aziendale, non è il punto di arrivo. Possiamo andare oltre”.

Ricordiamo che tutti i rivestimenti nelle varie tipologie di materiali permettono di accedere alle detrazioni fiscali.
L’ambito dell’efficienza energetica non deve far dimenticare le altre importantissime esigenze del cliente attuale, il comfort abitativo (tutte le tecnologie per un migliore utilizzo dell’involucro esterno, dalla microventilazione, all apertura a 180’etc), la sicurezza ( con sistemi certificati con classi antieffrazione superiore) l’estetica ( maniglie di design, scorrevoli panoramici a tutto vetro, finiture di pregio, elementi innovativi)

Si stanno ipotizzando progetti edili che vanno al di là dell’autosufficienza, ma possono addirittura funzionare come generatori di energia. Allude a questo?
“Sì, i nuovi orizzonti dell’architettura energetica ci dicono di tenerci pronti a edifici a surplus energetico e anche qui possiamo fare la nostra parte: sia come consulenti, sia come fornitori di tecnologie all’avanguardia”.
Tutto questo non deve farci dimenticare il presente mercato delle ristrutturazioni. Il patrimonio immobiliare italiano è un colabrodo energetico.
“Pensiamo ai condomìni in Italia: che  come gran parte degli edifici esistenti, soffrono di un grave stato di inefficienza energetica. Secondo i dati incrociati delle diverse associazioni di amministratori di condominio, oltre il 60% di queste unità ha un impianto di riscaldamento vecchio di più di 15 anni, spesso ancora funzionante a gasolio, con grossi costi per cittadini e ambiente; mentre il 23% del totale di questi edifici, dove statisticamente abita più di un italiano su due, può definirsi in pessimo stato di conservazione”.
Dunque, cosa devono fare condòmini e amministratori di condominio?
“Attraverso l’adozione di facciate continue, infissi speciali, rivestimenti ventilati, pannelli compositi e altre soluzioni che SAP conosce e applica in maniera integrata, devono sfruttare i bonus per la riqualificazione energetica, con detrazioni fiscali che possono arrivare al 65%.  Serve però più informazione a riguardo, le scadenze comunitarie si stanno avvicinando e occorre agire in fretta. Facciate, rivestimenti e serramenti sono responsabili fino al 30% dei consumi nelle costruzioni. Ma senza una cultura aggiornata e più diffusa del ruolo di questi elementi nel bilancio energetico complessivo degli edifici, non sarà facile soddisfare la crescente domanda di costruzioni a minore impatto energetico e ambientale”.

Pubblicato in Comunicati stampa

Incaricato di immaginare una struttura che ridesse centralità al famoso Gherkin, Foster propone una struttura a tulipano, che accende polemiche.

Quando, nel 2003, nello skyline della City di Londra è apparso il grattacielo di Norman Foster al numero 30 di St. Mary Axe, la città e i turisti lo hanno accolto con entusiasmo, un elegante grattacielo in vetro da cui godere del panorama della città, catalizzatore al centro di un vasto gruppo di edifici.

La sua strana forma allungata e arrotondata, gli valsero il soprannome di “Gherkin”, il cetriolino.

Oggi, con i suoi soli 40 piani, è a malapena visibile tra la sempre più fitta foresta di vetro e acciaio che lo circonda e lo oscura, un “ammasso di vetro del capitale finanziario” scrive Oliver Wainwright sul Guardian.

La risposta di Foster + Partners, appena presentata da Safra Group, proprietario del 30 St Mary Axe, è quella di costruire al suo fianco un nuovo edificio, una torre di osservazione alta 305,3 metri – quasi il doppio del suo progenitore –, un gambo sottile che culmina con un bulbo in vetro, chiamato The Tulip.

In cima, la capsula di vetro ospiterà 12 piani di bar, ristoranti e una galleria panoramica, oltre a una struttura educativa gratuita.

In realtà in un primo momento Safra Group aveva chiesto agli architetti di sviluppare un progetto per convertire il cono di vetro del Gherkin in un'attrazione per i visitatori, ma lo spazio era troppo stretto. Così lo studio Foster + Partners ha pensato di proporre una struttura separata e indipendente.

Norman Foster ha descritto il progetto come “nello spirito di una città progressista e lungimirante”, pensato per offrire “vantaggi significativi a londinesi e visitatori come punto di riferimento culturale e sociale con risorse educative per le generazioni future”.

“Un curioso ibrido tra la sommità a cupola del Gherkin, la forma snella della BT Tower (che un tempo ospitava un ristorante rotante) e le torri di comunicazione e osservazione popolari negli anni ‘60 e ‘70” lo definisce invece Edwin Heathcote sul Financial Times. Che si distingue per “le curiose gondole che ruotano ellitticamente attorno ai lati della capsula di vetro in cima alla torre, e che gli conferiscono un’aria simile al London Eye”.

Una sorta di versione mini del Gherkin, insomma, issata su un grande palo sopra la città per essere vista da tutti.

Allo scetticismo di Heathcote fa eco Wainwright, che scrive: “È una delle più strane proposte che emergono dall'ufficio di Foster, un surreale mashup di tutti i capricci di Londra racchiusi in una capsula aerea inutile. È il tipo di gingillo da spettatore degno dell’ex sindaco di Londra Boris Johnson, che ha speso il suo mandato cercando di trasformare la capitale in un parco a tema di progetti vanitosi”.

fonte elledecor.com

Pubblicato in Architettura

PERUGIA – Ha presentato il piano triennale di investimenti sull’edilizia scolastica la Provincia di Perugia, questa mattina, alla presenza del Presidente Luciano Bacchetta, del delegato all’edilizia scolastica il consigliere Federico Masciolini, del Dirigente provinciale in materia Andrea Rapicettae del Vicepresidente della Provincia Roberto Bertini. I maggiori finanziamenti arrivano dal Piano straordinario di adeguamento sismico e di ricostruzione post terremoto per un importo complessivo di 44,7 milioni di euro. E’ questo il fronte che attualmente vede maggiormente impegnata la struttura tecnica dell’Area Edilizia Ambiente e Territorio della Provincia di Perugia. In un arco temporale caratterizzato da un costante ed intenso impegno volto a riequilibrare gli ingenti tagli finanziari subiti, la Struttura ha dovuto fare anche i conti con gli eventi sismici, che hanno messo a dura prova tutto il patrimonio di competenza, con particolare riguardo a quello scolastico. Per risolvere la criticità della mancanza di risorse finanziarie, sono stati indagati tutti i canali di finanziamento disponibili, promuovendo la costituzione di commissioni tecnico-politiche a livello regionale, al fine di catalizzare ogni risorsa possibile.

“La maggior parte degli edifici scolastici di proprietà dell’Ente – ha detto Bacchetta – necessita di interventi di adeguamento sismico che, visti i tagli subiti dalla Provincia negli ultimi anni, sono rimasti sospesi. Finalmente siamo qui oggi, a presentarvi un piano triennale di investimenti, che si aggira intorno ai 70 milioni di euro, nei 107 plessi scolastici di proprietà della Provincia di Perugia. E’ un piano ambizioso che investirà molto sulla sicurezza degli istituti superiori, distribuiti nella provincia, e che vede una programmazione concertata con dirigenti scolastici e amministrazioni comunali. Il nostro intento è quello di non far cadere soluzioni dall’alto, ma di capire quali sono le esigenze reali del territorio.” Masciolini nel suo intervento ha tenuto a precisare che in questi anni di difficoltà dell’Ente è stato difficile anche solo manutenere i 107 edifici scolastici . “Oggi possiamo contare su nuove risorse  – ha precisato il consigliere – che distribuiremo equamente sul territorio per riqualificare, ampliare e mettere in sicurezza le scuole che lo necessitano. È evidente che un lavoro attento verrà posto sulla manutenzione dei vecchi edifici che sono quelli che mettono in luce le maggiori problematiche. Nei primi mesi del 2019 metteremo in piedi un masterplan per capire dove e come investire”. A chiudere è stato il vicepresidente Bertini pronto a evidenziare la ripartenza che l’Ente sta avendo con le nuove risorse messe a disposizione. “Anche il patrimonio sarà interessato da nuovi investimenti. Per esempio isola Polvese, su iniziativa del consigliere provinciale Roberto Ferricelli, insieme agli altri sindaci del lago, sarà interessata da nuove sistemazioni e manutenzioni”.

RISORSE

Sul piano delle risorse economiche, come detto, la fetta di risorse a disposizione più ingente è quella legata al Piano di adeguamento sismico e di ricostruzione per un importo complessivo di 44,7 milioni di euro, di cui 16,4 milioni relativi all’Ordinanza commissariale n. 33/2017 e 28,3 milioni relativi all’ordinanza n. 56/2018. Gli interventi previsti sono i seguenti:

-Nuovo Polo scolastico di Norcia e nuova sede comprensoriale della Viabilità della Provincia di Perugia;

    Nuovo Polo scolastico di Cascia;
    Adeguamento sismico/nuova costruzione di nuovo plesso scolastico a Spoleto in luogo degli edifici sede storica del liceo scientifico A. Volta e dell’Istituto Magistrale Elladio;
    Interventi di adeguamento sismico/nuova costruzione dei plessi principali ospitanti il Liceo Scientifico G. Marconi di Foligno;
    Miglioramento sismico della sede storica dell’Istituto di Istruzione Superiore Pieralli di Perugia;
    Adeguamento sismico dell’edificio sede dell’Istituto B. Pascal di Perugia;
    Adeguamento sismico/nuova costruzione dei laboratori dell’Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Piscille, Perugia;
    Adeguamento Sismico/nuova costruzione di edificio per l’Istituto di Istruzione Superiore Franchetti/Salviani di Città di Castello;
    Miglioramento sismico dell’edificio sede del Convitto presso l’Istituto di Istruzione Superiore Ciuffelli di Todi.

L’Ente di Piazza Italia inoltre attualmente può contare su risorse per l’adeguamento e il miglioramento alle norme di sicurezzadegli edifici scolastici (D.L. 50/2017 e D.M. 607/2017) per i quali vi è un finanziamento complessivo di euro 4.595.690,00; per la verifica della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici ricadenti in Zona 1 e Zona 2 rispetto alla quale sono stati ammessi a finanziamento 30 edifici scolastici per un importo di 1.180.379 euro; per l’efficientamento energeticorispetto al quale la Provincia di Perugia ha presentato progetti per un importo complessivo di € 5.902.628, 60che riguardano 13 edifici scolastici e due edifici patrimoniali. Altra fonte di finanziamento è legata al Psr Umbria 2014-2020 che vede il progetto “Isola Polvese: Ambiente – Paesaggio – Turismo”, al primo posto nella graduatoria per una spesa ammissibile di euro 1.626.180,00.

A ciò si aggiungono i 900.000 euro derivanti dalla Programmazione nazionale unica 2015-2017 Mutui Bei per la riduzione del rischio sismico del “Corpo B” dell’ ITE “Scarpellini”.

Infine dalla Giunta regionale sono stati ammessi a potenziale finanziamento per il miglioramento sismico 27 dei 34 edifici per i quali la Provincia aveva presentato domanda. Di fatto sono state prenotate risorse per oltre 30 milioni di euro tra cui euro 8.402.940,00 per il Palazzo della Prefettura e della Provincia.

SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA E PROGETTAZIONE EDILIZIA

Il  patrimonio scolastico della Provincia di Perugia si articola su 107 edifici, esclusi i palazzetti  e le palestre, per un volume totale di circa 1,4 milioni di metri cubi corrispondenti a circa 400.000 metri di superfici coperte e calpestabili, suddivisi in 72 istituzioni a servizio di una popolazione, riferita all’anno 2017/2018,  29.143 studenti e di 1.379 classi a fronte di quelli dell’organico di fatto 2016/17 che erano di 29.096 studentie di 1.375 classi.

Nonostante le note vicende legislative degli ultimi anni la Provincia ha sempre consentito lo svolgimento delle lezioni garantendo sufficienti livelli di servizio. Considerata la notevole consistenza del patrimonio scolastico, rilevanti sono anche le esigenze per spese di investimento per manutenzione straordinaria, adeguamento normativo, adeguamento funzionale, diminuzione ed eliminazione dei rischi  derivanti dalla vulnerabilità degli elementi strutturali e non strutturali. È  stato valutato che per soddisfare solo tali esigenze (escludendo quindi ampliamenti e nuovi edifici, pur attualmente opportuni e che potrebbero diventare necessari a causa delle verifiche sismiche in corso) sarebbero attualmente necessari oltre 50 milioni di euro.

SERVIZIO PATRIMONIO

La Provincia nel corso dell’ultimo mandato ha individuato come capisaldi dell’attività di gestione del patrimonio immobiliare l’adeguamento e la messa a norma degli edifici utilizzati come luoghi di lavoro, la corretta manutenzione e messa a norma degli edifici monumentali di proprietà oltre a proseguire nel  censimento dei locali in locazione  al fine di programmarne, ove possibile, la dismissione.

In particolar modo si è provveduto ad intervenire prioritariamente sui seguenti immobili :

 
1) adeguamento e messa a norma ex Provveditorato agli Studi    I lavori di adeguamento dell’ex Provveditorato agli Studi sono finalizzati al trasferimento del personale provinciale trasferito od assegnato funzionalmente alla Regione Umbria con conseguente riduzione dei costi per canoni di locazione

2) Adeguamento e messa a norma  archivio via Palermo 86 e 86 /E    Messa a norma antincendio
Utilizzo spazi di proprietà per fini istituzionali

3) Adeguamento e messa a norma archivio via Palermo 21/c    Messa a norma antincendio
Utilizzo spazi di proprietà per fini istituzionali

4) Adeguamento e messa a norma Centro Espositivo Rocca Paolina    Messa a norma antincendio
Utilizzo spazi di proprietà per fini spazi espositivi

5) Adeguamento e messa a norma Palazzo della Provincia Piazza Italia    Messa a norma antincendio ed impianti elettrici. Utilizzo spazi di proprietà per fini istituzionali o condotti in locazione dal Ministero Interno
 
6) Adeguamento e messa a norma  Parco Villa Fidelia    Utilizzo spazi di proprietà per fini di promozione ente di Area Vasta

7) Traslochi e riorganizzazione spazi sedi Uffici provinciali  Varie Sedi    Riorganizzazione spazi per uffici provinciali in immobili di proprietà, sedi di Perugia, o in comodato gratuito, sede di Umbertide. Conseguente riduzione canoni di locazione passiva.
 
8) Lavori di restauro dei dipinti murali della Loggia di Ponente del Palazzo della Provincia    I lavori di restauro della Loggia di Ponente del Palazzo della Provincia sono finalizzati alla conservazione della pellicola pittorica  gravemente danneggiata da infiltrazioni di acqua

9) Lavori di rifacimento e messa a norma del manto di copertura della ‘Palazzina Alloggi’ presso la Caserma dei Carabinieri di Umbertide    I lavori sono finalizzati   al recupero della funzionalità del manto di copertura della ‘Palazzina Alloggi’ presso la Caserma dei Carabinieri di Umbertide ed alla ridinpittura delle facciate

10) Isola Polvese – Lavori di adeguamento impianto elettrico     I lavori di adeguamento impianto elettrico d Isola Polvese sono finalizzati alla sostituzione ed all’adeguamento dei quadri elettrici di BT ed alla sostituzione dei contatori a defalco

11) Intervento di manutenzione straordinaria dell’acquedotto di Isola Polvese    I lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto di Isola Polvese sono finalizzati alla sostituzione delle cisterne di accumulo d’acqua ed alla istallazione di una sistema automatico di disinfezione dell’acqua

12) Orti dei pensionati di Ponte della Pietra di Perugia (PG). Lavori di adeguamento normativo dell’impianto elettromeccanico di sollevamento acque.    I lavori presso gli  Orti dei pensionati di Ponte della Pietra di Perugia (PG) sono finalizzati all’ adeguamento normativo dell’impianto elettromeccanico di sollevamento acque con sostituzione delle pompe e adeguamento degli impianti elettrici.
 
13) Redazione diagnosi energetiche e progettazione interventi di efficientamento energetico. Presentazione Progetti Regione Umbria POR FESR 2014-2020    La progettazione degli interventi di efficientamento energetico riguarderà il Palazzo sede degli Uffici Provinciali di Via Palermo 21/c e gli Uffici provinciali – ex USR – via Palermo, 86

14) Riqualificazione e miglioramento tecnologico centrale termica Uff. Prov. li Via Palermo 21C”    I lavori di  riqualificazione e miglioramento tecnologico centrale termica Uff. Prov. li Via Palermo 21C” sono finalizzati alla sostituzione delle caldaie per il riscaldamento dell’edificio con impianti ad alta efficienza

15) Lavori di bonifica manufatti di copertura contenenti fibre di cemento-amianto presso il Parco di S. Margherita di Perugia    I lavori di bonifica manufatti di copertura contenenti fibre di cemento-amianto presso il Parco di S. Margherita di Perugiaconsistono nella rimozione delle coperture contenenti amianto e la installazione di coperture a norma di legge.

16)  progettazione interventi sul  PSR UMBRIA 2014 2020 Misura 7  – sottomisura 7.6 tipo di intervento 7.6.1
Riqualificazione e valorizzazione delle aree rurali. Presentazione Progetti Regione Umbria
La progettazione degli interventi sul  PSR UMBRIA 2014 2020 Misura 7  –  sottomisura 7.6 tipo di intervento 7.6.1 riguarderà gli immobili provinciali di Villa Fidelia di Spello e di Isola Polvese
 
17) Sede Comprensorio Stradale Prov. le nel comune di Foligno (PG) in Loc. La Paciana – Realizzazione sovra copertura e sostituzione e adeguamento copertura “    I lavori di bonifica manufatti di copertura contenenti fibre di cemento-amianto presso la Sede Comprensorio Stradale Prov.le nel comune di Foligno (PG) in Loc. La Paciana consistono nella rimozione delle coperture contenenti amianto e la installazione di coperture a norma di legge con realizzazione di sovra copertura per l’efficientamento energetico

Inoltre si è completata l’eliminazione dell’amianto da tutti gli edifici patrimoniali provinciali e si sono ottenute le dichiarazioni di rispondenza di tutti gli impianti elettrici.

Per quanto attiene alle esigenze attuali, solamente per sopperire al naturale progressivo deterioramento per vetustà degli edifici sarebbero necessari almeno 2,5 milioni di euro all’anno. La notevole consistenza degli immobili soprattutto per il loro interesse storico, ambientale e sociale, rilevanti sono le esigenze per spese di investimento per manutenzione straordinaria, adeguamento normativo, adeguamento funzionale, diminuzione ed eliminazione dei rischi derivanti dalla vulnerabilità degli elementi strutturali e non strutturali. È stato valutato che per soddisfare anche tali esigenze sarebbero attualmente necessari oltre 10 milioni di euro.

fonte: umbriadomani.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali

Nuova sede ALD Automotive a RomaLa società romana specializzata in Project Management e in Building Automation ha trasformato un vecchio edificio in un gioiello architettonico tecnologicamente evoluto.

C’è un nuovo, intrigante palazzo che impreziosisce il cuore di Roma. Nel quartiere Eur, infatti, Cool Projects, società specializzata in Projects Management e Building Automation, ha totalmente reingegnerizzato un edificio rendendolo architettonicamente affascinante e tecnologicamente avanzato ed ecosostenibile.
Quello che fino a pochi anni fa era ancora uno scheletro in cemento armato è oggi un gioiello che ospita la sede della multinazionale dell’autonoleggio  a lungo termine e fleet management ALD Automotive.  
Di proprietà della Immobilcinque (Gruppo Valle Giulia) l’edificio aveva subito un primo restyling nel 2008 che gli consentì di diventare la sede romana di Saipem fino al 2015, ma è stato nel 2016 che il palazzo è stato oggetto della profonda ristrutturazione interna ed esterna che l’ha portato a essere uno degli edifici più prestigiosi anche in termini di efficientamento energetico della capitale.
Fino al 2007 la struttura non era ancora definita: la sommità dell’edificio era priva di tetto e di un “attacco al cielo” che lo proteggesse dalle intemperie e dall’irraggiamento. Al piano terra mancavano totalmente le connessioni tra sbarchi scale esterne provenienti dai piani interrati e gli atri degli ingressi che, tra l’altro, non erano segnalati nei prospetti. Internamente tutti i piani erano divisi in piccole stanze operative collocate in batteria sui due lati lunghi dell'edificio e separate centralmente da un corridoio cieco. Il lato nord era chiuso da una scala antincendio in acciaio e da un ascensore montacarichi completamente a vista.

IL RESTYLING ESTERNO

Il progetto di restyling, portato avanti dall’architetto Jacopo Rizzi e dallo staff tecnico coordinato da Cool Projects ha riguardato il completamento degli esterni dell’edificio e la riconfigurazione degli spazi interni secondo le esigenze del nuovo locatario e della proprietà. Si è trattato di un lavoro sinergico durante il quale collaborazione, convergenza di interessi e partecipazione tra i vari attori in causa si è trasformato in un risultato di notevole impatto visivo a livello architettonico e altamente funzionale in termini di impianti e domotica.
Alcuni elementi sono rimasti integri come, ad esempio, le facciate principali Est e Ovest ritmate da una maglia a moduli quadrati composti da un grande vetro trasparente centrale, che va da solaio a solaio, e da lesene rettangolari orizzontali e verticali in vetro satinato che nascondono i solai e i pilastri che corrono in aderenza. Un modulo, questo, che è stato utilizzato come unità di misura per proporzionare alcune parti del progetto. L’adeguamento alla normativa antincendio ha “imposto” la realizzare di una seconda scala collocata sul lato Sud e la messa in conformità, innalzandone l’altezza, del solaio di copertura.
Ma ciò che ha cambiato decisamente l'aspetto esterno e il volume  del palazzo, è stata la realizzazione di una cornice - curvilinea sul lato Nord e rettangolare a Sud - che, abbracciando l'intero edificio, nasconde le scale antincendio e protegge l’ultimo piano dall'irraggiamento solare e dalle intemperie.
L'intera cornice è composta da pannelli compositi di Alucobond, con finitura esterna in alluminio satinato, intervallati e fissati da pressori su cui sono applicate delle ogive in alluminio che sottolineano sia la verticalità che l'orizzontalità dei volumi riconnettendo visivamente le linee maglia che anima i prospetti principali. La scelta dell’Alucobond e della sua finitura in alluminio è stata fatta per inserire il nuovo intervento allineandolo con i materiali già presenti nell'edificio.  La cornice che abbraccia la scala antincendio sul lato Nord presenta dei tagli orizzontali come prese d'aria mentre sul versante Sud appare un'unica grande asola verticale ad agire come presa d'aria.
Al piano terra, sui due prospetti principali, sono stati realizzati due grandi portali di ingresso che servono a segnalare ai dipendenti e ai visitatori i punti di accesso principali all'edificio. I due portali, inseriti e proporzionati seguendo il ritmo delle facciate, sono composti da pannelli in Alucobond con finitura color antracite metallizzato che permette loro di staccarsi e mettersi in evidenza rispetto al resto delle facciate. Sulla sommità di questi portali sono state inserite due grandi lastre in vetro a sbalzo che hanno il compito di proteggere lo spazio sottostante dalle intemperie.
Un altro elemento importante del progetto è rappresentato da due pensiline vetrate di connessione tra le quattro scale esterne provenienti dalle autorimesse, collocate nei piani sottostanti, e i portali di ingresso: un percorso protetto dalla pioggia e ben evidenziato da un effetto galleria trasparente. Le pensiline sono composte da un telaio a “L” rovesciata, in acciaio verniciato bianco e controbilanciato da un puntone in acciaio verniciato antracite, su cui sono appese lastre di vetro trasparente tramite l'utilizzo di crociere e rotules in acciaio inox. Tutti gli elementi della pensilina e delle zone di sosta e ristoro adiacenti sono stati progettati in armonia con le facciate attraverso il loro dimensionamento e posizionamento nel rispetto della cadenza dei moduli di facciata e utilizzando una segnaletica orizzontale e una grafica in linea con quella aziendale.
La sistemazione delle aree perimetrali del lotto, in fase di completamento, prevede la realizzazione di un parco urbano che sarà articolato in più zone immerse in una sistemazione a verde con prato e alberature in cui verranno realizzati dei gazebo, delle tettoie, un teatro all'aperto per la sosta, il pranzo e il lavoro dei dipendenti, ma anche una pista per il running e un’area dove verrà posizionato un macchinario multifunzionale per un completo allenamento fisico.
Le facciate Est e Ovest sono state rivestite con pellicola filtrante trasparente per contenere l’irraggiamento solare verso l’interno del fabbricato e abbattere i costi di gestione. Sul prospetto Ovest è stata disegnata e applicata, una pellicola one-way a colori con il logo dell’azienda mentre sui prospetti Nord e Sud sono state posizionate le insegne luminose dell’azienda.

RICONFIGURAZIONE SPAZI INTERNI

L'edificio si sviluppa su 11 piani di cui due interrati adibiti ad autorimessa, un piano terra riservato all'accoglienza e al ristoro, 7 piani destinati a uffici, e l'ultimo piano rivolto ad attività dirigenziale. Tutte le tramezzature interne, ad eccezione dei blocchi destinati ai servizi igienici, sono state demolite secondo la logica dell’open space.
Nella parte centrale dell'edificio, al piano terra, due porte girevoli conducono verso la reception in cui spiccano una grande parete ledwall che proietta immagini legate all'attività dell'azienda. Il pavimento degli atri e della reception è stato mantenuto e integrato con nuove grandi lastre di marmo nero d’Africa lucidato a specchio in contrapposizione alla finitura a intonaco bianco delle pareti.
Dall'altro lato dei due atri di ingresso si apre la zona ascensori in cui è inserita un'elegante scala elicoidale, che si snoda in modo continuo e aereo per 8 piani, e che è stata mantenuta con il suo pavimento in marmo nero d’Africa, ma completamente ritinteggiata di colore scuro per metterla in evidenza rispetto alla scatola bianca che la contiene. Nel suo pozzo centrale è stata realizzata dallo studio THIRTYONE una pista per automobiline più lunga del mondo su cui corrono trainate da un piccolo motore elettrico piccoli veicoli realizzati su disegno della “Mascotte Car”, altro logo di ALD.
Una “giungla urbana” invade il piano terra nelle aree lounge disegnate dallo studio Gla: tavoli, aree relax, piante e carte da parati di ispirazione floreale rendono questi spazi rilassanti e giocosi, adatti per un pasto veloce o una breve riunione grazie alla flessibilità che li caratterizza: porte scorrevoli impacchettabili rendono possibile la suddivisione della lounge in più sale che possono assumere varie funzioni.
Parte del piano terra, in particolare il lato Sud, e i piani dal primo al settimo sono destinati all'attività di ufficio e sono sostanzialmente caratterizzati da open-space molto luminosi in cui sono inserite le scrivanie a gruppi di quattro e gli arredi. Oltre ai tavoli da lavoro, alcove o informal meeting, phone-boot disegnate custom e focus area sono i principali elementi che costituiscono questi spazi, a tutti i piani, insieme a stanze private per i dirigenti e aree break chiuse da pareti vetrate parzialmente schermate con pellicole filtranti e una grafica accattivante. L’attenzione nella scelta dei materiali è stata fondamentale, soprattutto per quanto concerne il fonoisolamento e il comfort ambientale dei dipendenti.
Ciascun piano è dotato di stanze chiuse destinate alla dirigenza e un area break, e il piano quarto in particolare è diviso in due semipiani con funzioni diverse: postazioni lavoro e sale meeting di diversa capienza, tutte divise con pareti vetrate filtrate da pellicole satinate adesive a gradiente.
L'ottavo piano è destinato alle attività dirigenziali. Le dimensioni inferiori a quelle dei piani sottostanti lasciano spazio a due ampie terrazze collegate da lunghi ballatoi e coperte da una struttura a tetto piano rivestita di Alucobond e provvista di grandi fori in parte tondi e in parte rettangolari per l’esalazione del fumo in caso di incendio. Le terrazze, che offrono un panorama affascinate del quartiere Eur, hanno un pavimento flottante coperto con del gres porcellanato effetto legno, e sono arredate con panche custom in legno di teak e fioriere in acciaio verniciato antracite, tavoli e poltrone di design che offrono ospitalità alla dirigenza e agli invitati, permettendo anche lo svolgimento di eventi.
L’edificio inoltre rappresenta un esempio importante in termini di efficientamento energetico, raggiungendo la più alta classe di riferimento, nonostante le grandi superfici vetrate, dotato di un sistema di Building Automation realizzato da Cool Projects, capace di controllare tutti parametri funzionali dello stabile, consentendo agli utenti l’intuitiva gestione delle condizioni ambientali tramite semplici touch screen. Cool Projects si è occupata anche della progettazione e della direzione dei lavori per gli impianti elettrici, meccanici e speciali e ha sviluppato i sistemi hardware e software di supervisione e controllo.

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