Enea Summer SchoolL’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) nell’ambito della Campagna nazionale “Italia in classe A”,  (art.13 del Dlgs. 102/2014) promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico organizza, in collaborazione con ISNOVA e la Città Metropolitana di Roma Capitale, la VIa edizione della Summer School in Efficienza Energetica.
 
Il corso, della durata di 2 settimane, si rivolge a 50 giovani laureati in Ingegneria ed Architettura con esperienza di studio/professionale in Efficienza Energetica nel settore edilizio e intende formare giovani professionisti in grado di supportare la Pubblica Amministrazione nella promozione dell’Efficienza Energetica.

La Scuola si terrà dal 25 giugno al 6 luglio 2018 presso la Sede ENEA di Roma. Per la partecipazione al corso sono previste 50 borse di studio a copertura totale dei costi del corso, dei materiali e dei pasti.

La Summer School in Efficienza Energetica propone un modello didattico basato su:

•lezioni prevalentemente di tipo frontale per presentare un quadro dei vari temi legati all’efficienza energetica; •modello formativo di tipo pratico-esperienziale. Gli allievi, divisi in gruppi di lavoro,  lavoreranno su casi studio reali per una valutazione dei consumi energetici di edifici pubblici.

La data di scadenza per la presentazione della domanda è il 10 giugno 2018. Le domande di ammissione dovranno essere compilate utilizzando il modulo disponibile sul sito www.italiainclassea.enea.it a partire dal 18 maggio 2018.

Per eventuali richieste di informazioni e approfondimenti vedi bando pdf allegato.

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Edilizia antisismicaAzione sismica ridotta di oltre l’80% grazie a dispositivi di isolamento sismico molto deformabili in direzione orizzontale che, inseriti tra la parte in elevazione e la fondazione degli edifici, permettono di attutire notevolmente l’energia trasmessa dal terremoto alla struttura. “L’isolamento sismico è una delle tecnologie più avanzate per la protezione dai terremoti e si applica sia su edifici di nuova costruzione che su quelli esistenti”, spiega Paolo Clemente del Laboratorio ENEA Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali a margine di un evento sulle tecnologie antisismiche nella storia delle costruzioni organizzato in collaborazione con INGV, CNR e Università del Molise. “Con l’inserimento di questi dispositivi alla base - prosegue il ricercatore - la struttura così isolata è in grado di sopportare l’azione sismica senza danneggiarsi e di garantire l’operatività anche in caso di terremoti violenti senza la necessità di interventi di riparazione”.

In particolare, ENEA e Politecnico di Torino hanno brevettato un sistema innovativo di isolamento sismico che punta a preservare gli edifici di particolare valore storico-artistico. “Questo sistema consente di isolare sismicamente la struttura al di sotto delle sue fondazioni, senza toccarla. Una caratteristica  particolarmente importante - sottolinea Clemente – che rende questa tecnologia adatta per la tutela del nostro patrimonio culturale dagli effetti disastrosi dei terremoti”.

L’idea di consentire all’edificio di muoversi rispetto al suolo era già stata studiata e applicata nell’antichità, come dimostrano tecniche di costruzione che hanno consentito di realizzare opere grandiose giunte fino ai nostri giorni. Nell’opera di Plinio il Vecchio ‘Naturalis Historia’, si racconta che il tempio di Diana a Efeso (VI sec a.C.) - una delle sette meraviglie del mondo antico - poggiava su uno strato di argilla mista a carbone e cenere. In questo modo, in caso di terremoto, l’azione sismica non veniva trasmessa integralmente all’edificio perché la struttura poteva subire movimenti orizzontali rispetto al suolo. La stessa tecnica era stata applicata anche in numerosi templi greci e nelle colonie greche del mar Nero e della Magna Grecia; i templi dorici di Paestum, ad esempio, poggiano su un sottile strato di sabbia che separa la fondazione dal suolo. Esempi sono presenti anche in America Latina, dove strutture complesse, fondate con tale tecnica, hanno resistito a forti terremoti nel corso dei secoli.

“Esempi come questo dimostrano che abbiamo molto da imparare dallo studio delle tecniche del passato, i cui principi oggi sono più facilmente applicabili grazie alla disponibilità di moderne tecnologie”, conclude Clemente.

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Software DocetL’ENEA, in collaborazione con l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR, ha reso disponibile la nuova versione di DOCET, il software semplificato per la certificazione degli edifici residenziali esistenti destinato a tecnici e operatori del settore edilizio. Il software, utilizzabile per immobili con superficie fino a 200 m2 non soggetti a ristrutturazioni importanti, consente la redazione dell'attestato di prestazione energetica (APE), il documento che certifica la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti.
La novità più importante consiste nella possibilità di trasmissione degli APE ai sistemi informativi predisposti dalle Regioni grazie ad un file di interscambio, generato automaticamente dal software, che consente anche il trasferimento degli APE dai sistemi regionali al Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica a livello nazionale (SIAPE), la banca dati istituita da ENEA al fine di recepire tutti gli APE degli edifici a livello nazionale.

La nuova versione di DOCET, denominata v.3.18.04.50, va incontro alla continua evoluzione del quadro normativo e tecnico del settore e prende in considerazione le norme, i decreti attuativi contenenti prescrizioni e requisiti minimi degli edifici e le nuove linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. In particolare l’aggiornamento si è reso necessario a seguito dell’implementazione di nuove specifiche tecniche fornite dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), relative alla determinazione delle prestazioni energetiche e sui dati climatici relativi al riscaldamento e al raffrescamento degli edifici.

Un’ulteriore versione del software è già in fase di sviluppo e prevede che il file generato dal software riporti, oltre alle informazioni contenute nell’APE, anche una serie di dati di input, sulle caratteristiche dell’edificio, e di output, sui risultati di calcolo intermedi e finali.

Fin dalla sua prima versione nel 2007, DOCET si è dimostrato un importante strumento a disposizione di professionisti e operatori grazie ai suoi elementi di forza come riproducibilità delle analisi, interfaccia grafica di facile utilizzo, elevata semplificazione dei dati in input e motore di calcolo rigoroso.

DOCET v.3.18.04.50 è scaricabile al seguente link http://www.docet.itc.cnr.it/

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Enea Smart CitySi chiama “Convergenza Smart City and Community” ed è l’iniziativa promossa da ENEA per promuovere e delineare il passaggio dalla discussione teorica sulla smart city alla sua applicazione pratica nei comuni, attraverso lo sviluppo di prodotti “su misura” per facilitarne la realizzazione, abbattere i costi e semplificare l’accesso alle informazioni.
Il progetto, che coinvolge tra gli altri Presidenza del Consiglio, Consip, Confindustria Nazionale e Agenzia per l’Italia Digitale, ha come obiettivo quello di promuovere una riorganizzazione in chiave digitale dei processi di gestione dei contesti urbani e territoriali, partendo da una convergenza concettuale, metodologica e tecnologica.

“Nello sviluppo di queste nuove realtà cittadine è fondamentale condividere un linguaggio comune per individuare, gestire, elaborare e valutare quei dati strategici alla gestione delle infrastrutture fornitrici dei principali servizi urbani. Sviluppare e condividere dunque modelli gestionali, standard, protocolli di trasmissione, specifiche tecniche, piattaforme e indicatori di prestazione costituisce un punto di partenza fondamentale per l’avvio di quel processo di innovazione e rigenerazione urbana in chiave smart city”, spiega Nicoletta Gozo ricercatrice ENEA della Divisione Smart Energy. Realizzare un percorso di trasformazione smart dei contesti urbani e territoriali è l’obiettivo che ENEA si è posta avviando anche il “Tavolo di Convergenza Nazionale Smart City and Community”.

“Città e territori - continua Gozo - diventano smart se si consolida una stretta collaborazione tra i principali attori dei processi gestionali e d’innovazione urbana e il mercato nella sua eccezione più ampia. Modelli gestionali, specifiche tecniche, standard e protocolli oltre che strumenti, azioni e tecnologie abilitanti contribuiscono a delineare il percorso, una vera e propria roadmap verso la Smart City, con un kit di supporto agli amministratori, cioè una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ nella quale si possono trovare gli strumenti utili per il comune coinvolto”.

“Allo stato attuale - conclude Gozo - la maggior parte delle città gestisce tramite le cosiddette utility una serie di servizi strategici come l’illuminazione, l’acqua, l’elettricità, il gas, i rifiuti e la mobilità in modo del tutto autonomo, in assenza totale di condivisione e valorizzando poco la strategicità della grande quantità di dati potenzialmente in loro possesso. Il percorso che andremo a iniziare si preannuncia quindi lungo e complesso e si articolerà attraverso una roadmap di cui si iniziano a intravedere i primi passi”.

Il Tavolo, al quale partecipano i principali attori del processo nazionale d’innovazione urbana, ha già prodotto “SmartItaly Goal”, il primo documento programmatico della roadmap nazionale.

Campagna Cappotto Termico 2018Sarà trasmessa da domani sulle reti RAI negli spazi della Presidenza del Consiglio, la seconda “tranche” della campagna di comunicazione istituzionale ENEA-Ministero dello Sviluppo Economico “Fai il cappotto al tuo palazzo, usa le detrazioni fiscali del 75%”. Un’operazione pensata per sensibilizzare i cittadini sulle opportunità e le novità offerte dagli Ecobonus del 70 e del 75% e dai nuovi meccanismi di cedibilità del credito previsti dalla legge di Bilancio per incentivare la riqualificazione energetica dei condomìni.
In occasione dell’avvio della campagna, l’ENEA presenta un breve video per spiegare cosa si intende per cappotto termico, una delle principali misure incentivate al 75%, che consente risparmi sulle spese per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici, fino al 60%. Nel video sono spiegate le varie tipologie di coibentazione, le tecniche di posa, ma anche i materiali utilizzabili e la possibilità di arrivare all’80-85% di detrazione fiscale in abbinamento a interventi strutturali in funzione antisismica.

Questi strumenti possono attivare già da quest’anno ingenti investimenti, con benefici per il rilancio della filiera edilizia e dell’occupazione, e per ridurre i consumi fino al 60% del totale. Secondo le stime, infatti, in Italia i condomìni sono oltre 1 milione e il costo indicativo per efficientare un immobile di medie dimensioni (circa 20 appartamenti) si aggira intorno ai 300-350mila euro.

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE ENEA

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Progetto ESPA EneaL’ENEA ha attivato un apposito servizio a supporto delle amministrazioni regionali e locali interessate all’utilizzo ottimale delle risorse europee e nazionali nei settori dell’energia e dell’ambiente. L’iniziativa prevede un vero e proprio canale diretto con la PA attraverso strumenti operativi a cominciare da un help desk, attivo dal lunedì al venerdì (9.00 - 13.00), che le amministrazioni interessate possono già contattare, sia al telefono (06 36 27 28 45) che per email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), per quesiti di carattere normativo e indicazioni tecniche in materia di sostenibilità, efficienza e programmazione energetica. È disponibile anche il portale espa.enea.it, con informazioni e approfondimenti e una sezione riservata alle comunicazioni e agli scambi di esperienze tra le regioni sulle attività e i risultati ottenuti nell’ambito del progetto.

Il servizio è gratuito ed è realizzato nell’ambito del progetto “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione” (ES-PA) dell’ENEA, finanziato dal Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale (2014-2020) e gestito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con un budget di 9,6 milioni di euro per i prossimi cinque anni. L’iniziativa punta a rafforzare le competenze tecniche di Regioni ed Enti Locali nei settori energetico-ambientali.

“Molto spesso le amministrazioni locali non riescono a sfruttare tutti i fondi europei e nazionali disponibili e riscontrano difficoltà a pianificare politiche energetiche e di sostenibilità ambientale, che vanno dal risparmio energetico al piano di gestione dei rifiuti, fino alla messa in sicurezza antisismica. Con questo progetto l’ENEA affianca regioni e comuni, senza alcun costo per questi, per rafforzare le loro competenze tecniche e normative, mettendo a disposizione personale tecnico e oltre 50 tra prodotti e servizi operativi”, spiega Susanna Del Bufalo, coordinatrice del progetto e responsabile del Servizio Regioni ed Enti Locali dell’ENEA.

L’offerta comprende un’ampia gamma di servizi (affiancamento tecnico, realizzazione di interventi, azioni pilota e formazione) e di prodotti (software, rapporti tecnici, e linee guida) in settori chiave come: programmazione energetica regionale; sicurezza sismica; certificazione ambientale degli edifici pubblici; smart city e illuminazione intelligente; impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili; efficienza energetica e fonti rinnovabili per le PMI; economia circolare e simbiosi industriale; smart grid elettriche.

Per testare l’interesse verso prodotti e servizi ES-PA, l’ENEA inoltre ha predisposto un questionario inviato alle regioni e a tutte le altre amministrazioni locali per adeguare la sua offerta alle diverse esigenze.

“Il pacchetto Ue Clima-Energia 2030 e la Strategia Energetica Nazionale - sottolinea la coordinatrice del progetto Susanna Del Bufalo - definiscono obiettivi di medio termine anche a livello di singole regioni. Ed è per questo che risulta determinante una pianificazione territoriale su energia e ambiente che armonizzi gli interventi su scala regionale e locale con gli obiettivi nazionali”. Nelle attività di programmazione energetica, ad esempio, l’ENEA è in grado di supportare i governi regionali su: sviluppo del bilancio energetico regionale; azioni di efficientamento energetico degli edifici pubblici con un manuale per la diagnosi energetica e l’affiancamento sul campo dei tecnici; catasto energetico unico regionale degli edifici istituito dall’ENEA, che integra quelli degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) e degli Impianti Termici degli edifici e consente di individuare le zone con maggiore necessità di interventi di riqualificazione energetica.

SafeSchool Enea

SafeSchool 4.0 consente di misurare consumi e vulnerabilità energetico-strutturale degli edifici scolastici.

Da oggi è scaricabile liberamente e gratuitamente da App Store e Google Play l’applicazione SafeSchool 4.0 per smartphone e tablet che consente di misurare i consumi e la vulnerabilità energetico-strutturale degli edifici scolastici in modo semplice e con costi contenuti. Concepita dagli esperti dell’ENEA per supportare i tecnici e i responsabili nei  rilievi energetici e strutturali delle scuole, SafeSchool 4.0 consente di ottenere una prima valutazione per la programmazione di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione ed efficientamento.

Per garantire la massima affidabilità e sicurezza, l’utilizzo dell’app è consentito esclusivamente a tecnici abilitati (periti, geometri, architetti ed ingegneri) che operano nel settore dell’edilizia scolastica con particolare specializzazione sugli aspetti strutturali ed impiantistici [1]. E’ stato inoltre previsto che in assenza di dati o di informazioni specialistiche fondamentali non sia possibile ottenere risultati.

Attraverso un uso corretto, inserendo le informazioni nelle apposite sezioni dell’applicativo, è possibile evidenziare: un report dei rilievi completo di foto; il livello della classe di merito energetica e degli interventi per ottimizzarne la prestazione; gli elementi di vulnerabilità strutturale e il livello di intervento richiesto per migliorare la sicurezza dell’edificio; un file contenente tutte le informazioni inserite dal tecnico.

Per individuare le aree in cui le scuole richiedono i maggiori interventi, l’ENEA  sta predisponendo  una piattaforma informatica di pianificazione strategica per un unico progetto di recupero degli edifici esistenti che preveda anche il miglioramento strutturale delle costruzioni in base alle diverse criticità territoriali, ambientali e climatiche.

L’applicativo mette inoltre a confronto i consumi reali dell’immobile con il fabbisogno energetico di riferimento per gli edifici scolastici, assegnando ad ogni fabbricato una classe di merito (buono/sufficiente/insufficiente) sia per i consumi da riscaldamento che per quelli elettrici.

SafeSchool 4.0 è una delle iniziative realizzate dall’ENEA per Italia in Classe A, la prima Campagna Nazionale di informazione e formazione sull`Efficienza Energetica, di durata triennale, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dall`ENEA. L`iniziativa dà concreta attuazione all`art.13 del Decreto Legislativo 102/2014 ed è rivolta alla P.A., alle PMI, agli Istituti bancari e ancora alle famiglie e agli studenti. L`obiettivo principale della Campagna è far conoscere l`importanza del risparmio, dell`efficienza energetica e fornire gli strumenti e le opportunità per realizzarli.

Enea energia da refluiIndividuare soluzioni innovative per soddisfare con fonti rinnovabili e una gestione integrata ed efficiente le necessità energetiche degli impianti di depurazione e di smaltimento dei rifiuti urbani. E’ l’obiettivo di REEF 2W, un progetto europeo partito di recente che vede l’ENEA capofila con 11 centri di ricerca e imprese fra cui il colosso francese Veolia Water e il Kompetenzzentrum Wasser Berlin partecipato dall’utility dell’acqua Berliner Wasserbetriebe/Berlinwasser Holding GmbH, una delle maggiori d’Europa e dalla Technologiestiftung Berlin di Germania. Altri paesi partner sono Croazia, Austria, Repubblica Ceca.
La novità di questo progetto sta anche nelle modalità di partecipazione e di comunicazione previste. Infatti, oltre alle valutazioni tecnico-economiche delle possibili soluzioni per sfruttare la frazione organica dei rifiuti urbani e i fanghi di depurazione per produrre energia nelle piattaforme di trattamento, ampio spazio viene dato alla valutazione delle ricadute in termini di minori impatti ambientali e benefici per le comunità locali.

Verranno quindi sviluppati appositi strumenti di valutazione integrata per individuare le tecnologie più opportune e i processi più ‘virtuosi’ a seconda delle diverse realtà territoriali; inoltre, i risultati ottenuti verranno trasmessi ai decisori finali attraverso corsi di formazione e informazione nei vai paesi dove le multiutility coinvolte sono presenti i quali potranno fare accordi per implementare il processo in altre località.

“La sfida principale è quella di poter rendere la gestione di reflui e rifiuti organici una risorsa e non un problema –sottolinea Roberto Farina esperto del Laboratorio Biomasse e Biotecnologie per l’energia dell’ENEA-. L’obiettivo è di sviluppare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nelle piattaforme di smaltimento e di arrivare alla ‘neutralità energetica’ attraverso l’integrazione ottimale fra la catena dei rifiuti solidi urbani con gli impianti di depurazione”.

In particolare, REEF 2W cercherà di sviluppare modelli che permettano di massimizzare gli output di energia rinnovabile ottenibile dalla fermentazione biologica di biomasse di scarto al fine di produrre energia da utilizzare innanzitutto all’interno del sito produttivo, mentre l’eventuale surplus potrà essere impiegato per alimentare reti locali di distribuzione, o da utilizzare nella mobilità pubblica al fine di arrivare alla neutralità energetica ed ambientale dei servizi di raccolta e trattamento reflui e rifiuti.

In ENEA il progetto fa capo al Dipartimento Tecnologie Energetiche, Divisione Bioenergia, Bioraffineria e Chimica Verde.

Intonaco antisismicoUna struttura tipica dell’edilizia dei centri storici dell’Appenino, rinforzata con soluzioni innovative made in Italy di facile applicazione e low cost, ha resistito a terremoti di intensità più che raddoppiata rispetto al sisma più violento che ha colpito il centro Italia nel 2016. È quanto emerge dai risultati dei test alle tavole vibranti del Centro Ricerche ENEA Casaccia, eseguiti su una struttura a U composta da tre pareti in malta e tufo, aperture asimmetriche e tetto in travi di legno. Le prove sono state condotte con l’obiettivo di individuare le tecniche migliori e meno invasive per rinforzare le abitazioni senza doverle sgombrare.
I test condotti dall’Università degli Studi Roma Tre e dall’ENEA, con il supporto dell’azienda Fibre Net, nell’ambito del progetto COBRA1 finanziato dalla Regione Lazio, sono stati effettuati sulle 3 pareti, di cui una centrale e due laterali, che già a novembre scorso erano state portate a danneggiamento dopo essere state sottoposte a scosse che riproducevano i terremoti a intensità crescenti di Nocera Umbra (1997), L’Aquila (2009), Emilia (2012) e Norcia (2016).

Per misurarne l’aumento di capacità sismica, due pareti su tre sono state riparate e rinforzate con intonaco armato con rete in fibra di vetro, un sistema di rinforzo strutturale poco invasivo, a basso costo e realizzabile senza la necessità di evacuare le abitazioni.

“Le pareti rinforzate con questa rete in fibra di vetro hanno resistito a sismi amplificati al 220% di intensità, quindi oltre il doppio rispetto ai terremoti più violenti del 2016, mentre la parete non rinforzata ha riportato forti lesioni già a intensità 120%, quindi in concomitanza delle accelerazioni al suolo del sisma di due anni fa”, ha evidenziato Gerardo De Canio, responsabile Laboratorio “Tecnologie per l’Innovazione Sostenibile” dell’ENEA. “Per contrastare la tendenza al ribaltamento – aggiunge De Canio - quest’ultima parete è stata riparata applicando una barra d’acciaio, la cosiddetta ‘catena’, in modo da consentire alla struttura di raggiungere lo ‘stato limite ultimo’, cioè il valore estremo della capacità portante, a dimostrazione dell’efficacia dell’intervento”.

"L’innovazione made in Italy consiste in una rete di materiale composito applicabile, insieme ai normali rifacimenti degli intonaci dei palazzi, sulla superficie esterna dell’edificio", ha dichiarato Gianmarco De Felice, dell'Università degli studi Roma Tre e coordinatore del progetto. “I materiali compositi – aggiunge De Felice - sono già in uso nei settori aeronautico e automobilistico, ma non in quello edilizio, per questo auspichiamo che questi risultati siano pionieri dell’innovazione anche in questo settore così importante”.

"Le nostre tavole vibranti  – conclude De Canio – sono in grado di muoversi nelle tre dimensioni spaziali, nelle tre direzioni di spostamento e nelle tre rotazioni e rappresentano un’infrastruttura unica in Italia a disposizione del Sistema Paese per la sperimentazione delle tecnologie più mature per applicazioni che vanno dall’edilizia ai Beni Culturali, con tecniche innovative di diagnostica, acquisizione e repository dei dati”.

L’intera sperimentazione, che l’anno passato aveva visto protagonista una tecnologia realizzata dalla Kerakoll, rientra tra le attività istituzionali dell’ENEA di supporto a PMI, enti, ordini professionali e università per le prove sperimentali e la verifica delle tecniche di intervento, finalizzate al miglioramento sismico e al rinforzo strutturale del patrimonio edilizio ma anche per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali, nel quadro più ampio della sfida per la diffusione della cultura della sicurezza sismica, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile del Paese.

I dati ottenuti durante la sperimentazione sono stati “catturati” attraverso un sistema di motion capture in 3D e condivisi grazie alla piattaforma virtuale DySCo progettata e realizzata dall’ENEA; oltre ai partner del progetto, in questo modo hanno potuto assistere da tutto il mondo in diretta streaming e partecipare attivamente esperti, operatori del settore e rappresentanti dei più prestigiosi organismi di ricerca italiani e stranieri, fra cui: le Università di Taipei, Miami, Sheffield, Pavia e Perugia, MIT - Massachusetts Institute of Technology di Boston, Smithsonian Institute, National Gallery of Art di Washington, LCNEC di Lisbona e Ordine degli ingegneri.

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Enea Efficienza EnergeticaDecine di progetti e iniziative di big dell’industria, PMI, istituzioni, scuole e associazioni e oltre 50mila contatti hanno contrassegnato la seconda edizione del Mese dell’Efficienza Energetica, la campagna di sensibilizzazione sull’uso più consapevole e razionale dell’energia realizzata da ENEA nell’ambito dell’iniziativa “Italia in Classe A” per creare una cultura diffusa sull’efficienza energetica e far conoscere opportunità e strumenti incentivanti in questo settore.

Tra le iniziative delle aziende, “Adotta una centrale” di TELECOM-TIM, un progetto che diventerà sistemico grazie al quale sono stati realizzati circa 200 interventi di messa in efficienza in 80 centrali di grandi dimensioni, con un risparmio stimato di 200 MWh; ADR - Aeroporti di Roma è riuscita invece a raggiungere circa 4 milioni di persone con un video trasmesso sui tabelloni dell’aeroporto di Fiumicino e con un banner pubblicitario dell’iniziativa nella landing-page della sua rete WiFi; Italo-Ntv ha messo in campo iniziative rivolte ai passeggeri diffondendo le 10 regole pratiche promosse dall’ENEA per un riscaldamento efficiente che unisca comfort e bollette meno care; ANAS ha aderito con un video sulle luci a LED, il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso diffuso sui propri canali social; Gruppo Torinese Trasporti ha promosso invece un’iniziativa che diventerà permanente che consiste in messaggi di promemoria rivolti a tutti i suoi 5mila dipendenti per ricordare di chiudere luci, apparecchiature e dispositivi a fine giornata; ACEA ha realizzato un video formativo e informativo rivolto ai più di 2mila dipendenti e realizzato dal proprio personale; Michelin Italia ha inaugurato un focus sul tema risparmio energetico destinato agli oltre 2500 dipendenti; SOGAER, società che gestisce l’Aeroporto di Cagliari, ha promosso un seminario sull’efficienza in collaborazione con l`Ordine degli Ingegneri del capoluogo sardo; il gruppo Zucchetti ha puntato sulla sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche di risparmio energetico nei confronti degli oltre 2.500 dipendenti e di oltre 900 aziende business Partner.

Il Ministero della Difesa, con la sua Struttura di Progetto Energia, ha organizzato un corso di formazione sull’efficienza energetica tenuto da tecnici ENEA e rivolto ai dipendenti. La Fondazione Policlinico Agostino Gemelli, che aveva partecipato anche lo scorso anno, per il 2017 ha puntato su campagne di comunicazione sia interne che esterne con un corso di formazione rivolto al top management della Fondazione ritenendo il progetto di rilevanza strategica visto l'impatto sulle decisioni aziendali in materia di efficienza energetica. Rete Irene ha aderito con il progetto “Condominio più”, una campagna organizzata assieme a Legambiente Lombardia con l’obiettivo di informare i cittadini che vivono nei condomini sui vantaggi della riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Iniziative anche da parte del Comitato Termotecnico Italiano e di QVC Italia.

Sul fronte scuole quest’anno il 10 e lode viene assegnato ai ragazzi dell'Istituto Arturo Malignani di Udine che ha messo in campo una serie di iniziative sui temi dell’efficienza energetica dedicate agli studenti dell’intera provincia. Massimo dei voti anche al Liceo Federico II di Altamura che ha realizzato un corso con le buone pratiche per ottimizzare i consumi energetici sia tra i banchi di scuola che in casa.