Ecobonus SismabonusPromuovere la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano spiegando al mondo delle professioni e alle imprese tutte le opportunità e il funzionamento dell’ecobonus e del sismabonus alla luce dell’ultima Legge di Bilancio. È l’obiettivo del ciclo di seminari tecnici gratuiti organizzati da ENEA, in collaborazione con la società Logical Soft, gli ordini professionali e gli atenei presenti sul territorio, che farà tappa in alcune delle principali città italiane tra cui Roma (19 febbraio), Bari (26 marzo), Torino (16 aprile), Cagliari (15 maggio), Padova (4 giugno).
L’iniziativa è nata per tracciare un quadro sintetico e operativo dell’evoluzione normativa e degli strumenti necessari per incrementare le performance energetiche degli edifici e per la loro messa in sicurezza. Nel corso degli incontri verrà presentata “Condomini+ 4.0”, l’applicazione gratuita ENEA sviluppata da Logical Soft per analizzare la vulnerabilità energetico-strutturale degli edifici condominiali e valutarne i consumi energetici e le caratteristiche strutturali, in coerenza con le linee guida per la diagnosi energetica degli edifici pubblici pubblicate in questi giorni dall’Agenzia.
Oltre ad analizzare esempi pratici di miglioramento energetico e di valutazione sismica di edifici esistenti, saranno caricate sul portale dedicato le pratiche destinate all’ENEA in modo da valutare in concreto le opportunità economiche del meccanismo di cessione del credito con soluzioni dirette o con intermediari finanziari.

Diagnosi Energetica Pubblica AmministrazioneL’ENEA ha messo a punto le linee guida per le diagnosi energetiche negli edifici pubblici, con particolare riguardo a scuole e uffici. Duplice l’obiettivo: facilitarne l’esecuzione e organizzare i risultati in banche dati utili per eventuali confronti tra i fabbisogni energetici degli edifici esistenti e quelli di riferimento per la stessa destinazione d’uso. Il documento è stato realizzato nell’ambito del progetto ENEA “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione” (ES-PA), finanziato dal Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale (2014-2020) e gestito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con l’obiettivo di rafforzare le competenze tecniche di Regioni ed Enti Locali nei settori energetico-ambientali.
“La diagnosi energetica è una procedura sistematica che, tramite la valutazione del consumo dell’edificio consente di individuare e classificare, in ordine di priorità, gli interventi necessari per il miglioramento della prestazione energetica, con annessa analisi costi-benefici. La trasformazione di un sistema edificio-impianto in una realtà ad alte prestazioni, attraverso l’adozione di tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica, non può prescindere da un’accurata analisi dello status quo del sistema edificio-impianto. Solo così è possibile individuare gli interventi più opportuni sull’involucro edilizio e sugli impianti tecnici anche attraverso il ricorso a fonti energetiche rinnovabili”, spiega Nicolandrea Calabrese del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA.
Le linee guida rendono più semplice l’esecuzione delle diagnosi energetiche, in quanto descrivono nel dettaglio la procedura da seguire, con particolare attenzione alla fase di analisi che presenta i passaggi più complessi: costruzione dell’inventario energetico, calcolo degli indicatori di prestazione energetica, individuazione degli interventi di miglioramento della prestazione energetica, implementazione delle simulazioni del comportamento del sistema edificio-impianto e analisi costi-benefici degli interventi.
Il progetto “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione” (ES-PA) prevede 47 linee di attività e un’ampia gamma di servizi (affiancamento tecnico, realizzazione di interventi, azioni pilota e formazione) e di prodotti (software, rapporti tecnici e linee guida) in settori chiave come: programmazione energetica regionale; sicurezza sismica; certificazione ambientale degli edifici pubblici; smart city e illuminazione intelligente; impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili; efficienza energetica e fonti rinnovabili per le PMI; economia circolare e simbiosi industriale; smart grid elettriche.

Dissesto idrogeologicoUn team multidisciplinare di ricercatori ENEA ha messo a punto una metodologia innovativa che consente di prevedere intensità e percorso dei “fiumi di fango”, un tipo di frana dagli effetti particolarmente catastrofici, e individuare aree e infrastrutture a rischio. La novità della metodologia sta in un approccio basato sull’incrocio di dati geografici, storici e territoriali, ma anche su studi sul campo realizzati  in occasione delle frane di Messina e su test di mitigazione del rischio realizzati in Afghanistan con finanziamenti della Banca Mondiale.
Altro aspetto innovativo è l’attenzione alla“ricostruzione resiliente” delle aree, anche attraverso analisi costi/benefici e iniziative di formazione rivolte alla popolazione.Il modello verrà applicato prossimamente a un progetto da realizzare in Perù, in collaborazione con l’Università di Torino e ad un programma per la protezione delle infrastrutture critiche in Italia.
“Una volta rese fruibili sul web, le mappe che abbiamo realizzato consentiranno alle amministrazioni pubbliche di intervenire per mitigare il danno, valutandone anche costi e benefici in un’ottica di ricostruzione resiliente” sottolinea Claudio Puglisi del Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico dell’ENEA.  “Approfondire l’analisi dello stato di rischio da eventi naturali tramite lastima di intensità, velocità, area di transito e di deposito del futuro fenomeno franoso rappresenta un importante passo in avanti nella difesa di strutture e infrastrutture presenti in un’area che mostra propensione ai fenomeni franosi; si tratta inoltre di un elemento fondamentale nelle strategie di mitigazione del danno atteso che può diventare un modello replicabile ed adattabile anche in altri contesti”, spiegaDissesto idrogeologico Puglisi.
Il metodo adottato dall’ENEA ha due livelli di approfondimento: a livello nazionale vengono individuati distinti livelli di suscettibilità per distinte tipologie di fenomeni franosi quali frane a lenta evoluzione, come le grandi colate di argilla tipiche del centro nord Italia o della Basilicata; frane a rapida evoluzione, vale a dire i crolli di massi di roccia da pareti verticali; frane superficiali a rapida evoluzione, i cosiddetti “fiumi di fango”. A livello locale e con particolare riferimento alle frane superficiali a rapida evoluzione, alle quali è imputabile il maggior numero di vittime e di danni - come accaduto nel 1998 nell’area di Sarno (Salerno) e nel 2007 e 2009 in provincia di Messina - vengono stimate le aree di possibile propagazione del fenomeno e le energie connesse. Incrociando tali carte di pericolosità con le quelle di uso del suolo è possibile individuare le aree e infrastrutture maggiormente a rischio.
“L’analisi dei dati storici incrociati con quelli di suolo, pendenza, tipo di roccia e di altri parametri permettono di individuare le zone di futuro innesco del fenomeno franoso anche in aree dove non è mai avvenuto”, aggiunge Puglisi.
Inoltre, ENEA ha progettato e sviluppato un’apposita banca dati territoriale insieme ad un sistema di supporto alle decisioni, dotato di interfaccia WebGIS. “In questo modo, caso per caso, è possibile organizzare tutti i dati geografici e le informazioni territoriali in maniera organica, rendendoli fruibili attraverso una specifica applicazione via web.Oltre a permettere la mappatura e la condivisione dei dati e dei risultati, questa applicazione si è rivelata fondamentale per fornire un supporto decisionale agli specialisti della Banca Mondiale e ai tecnici delle istituzioni afghane interessati come utenti finali”, evidenzia Maurizio Pollino del Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA.
“Posizione geografica e anni di degrado ambientale rendono l’Afghanistan un Paese molto incline a pericoli naturali particolarmente intensi e ricorrenti come inondazioni, terremoti, valanghe, frane e siccità. Nell’ambito dello studio finanziato dalla Banca Mondiale è emerso che il 70% del territorio afghano è soggetto a rischio frana. Nel 2014 vaste aree del Paese sono state colpite da disastri naturali che hanno provocato il più alto numero di morti al mondo per questo tipo di fenomeno secondo i dati dell'ultimo decennio”, conclude Puglisi.

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Giovedì, 31 Gennaio 2019 15:56

Bonus “ristrutturazioni”

In attesa che l'Enea pubblichi il portale per l'invio delle comunicazioni per il 2019, riassumiamo gli obblighi dei contribuenti e gli interventi per cui sono previsti.

La Legge di Bilancio 2019 proroga per tutto l’anno le condizioni di accesso agli incentivi per la riqualificazione energetica (Ecobonus) e per la ristrutturazione edilizia (Bonus Casa).

Per trasmettere all’ENEA i dati relativi agli interventi con fine lavori compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 occorrere attendere la pubblicazione online del portale dedicato. Ma è comunque utile fare il punto sugli obblighi di comunicazione.

Gli obblighi

Dal 2018 – lo ricordiamo – l’obbligo di comunicazione all’ENEA degli interventi per i quali si chiede la detrazione fiscale è stato esteso anche ai lavori di ristrutturazione edilizia, se questi comportano una riduzione dei consumi o l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Fino al 2017 questo tipo di comunicazione doveva essere inviato solo per ottenere l’Ecobonus, in presenza quindi di interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Di seguito riportiamo un elenco completo degli interventi per cui è previsto l’obbligo:

Serramenti comprensivi di infissi

    riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi delimitanti gli ambienti riscaldati con l’esterno e i vani freddi;

Coibentazione delle strutture opache

    riduzione della trasmittanza delle strutture opache verticali (pareti esterne) ovvero che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
    riduzione della trasmittanza delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi;
    riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti delimitanti gli ambienti riscaldati con l’esterno, i vani freddi e il terreno;

Installazione o sostituzione di impianti tecnologici

    installazione di collettori solari (solare termico) per produzione di acqua calda sanitaria e/o riscaldamento ambienti
    sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per riscaldamento ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto
    sostituzione di generatori di calore con  generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto
    pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto
    sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto
    microcogeneratori (Pe<50kWe)
    scaldacqua a pompa di calore
    generatori di calore a biomassa
    sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze
    installazione di sistemi di termoregolazione e building automation
    impianti fotovoltaici

Elettrodomestici (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017): classe energetica minima prevista A+ ad eccezione dei forni la cui classe minima è A)

    forni
    frigoriferi
    lavastoviglie
    piani cottura elettrici
    lavasciuga
    lavatrici

Va sottolineato che nel caso di acquisto di elettrodomestici agevolabili la comunicazione va effettuata anche qualora l’intervento di ristrutturazione ad essi collegato non rientri in quelli di risparmio energetico individuati dall’Enea.

L’invio della documentazione per i lavori realizzati nel 2019 va effettuato entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo attraverso il sito che, come anticipato, verrà messo online dall’Enea, ed è obbligatoria per i soli interventi la cui data di ultimazione o di collaudo decorre a partire dal  1° gennaio 2018.

Per l’anno 2018, invece, poiché il portale Enea è stato attivato in data 21/11/2018, le comunicazioni dovranno essere inviate:

  • entro il 19 febbraio 2019, se la data di fine lavori o collaudo è avvenuta tra il 1° gennaio 2018 e il 21 novembre 2018 (90 giorni dal 21/11/2018);
  • entro 90 giorni dalla data di fine lavori o collaudo, se la data di fine lavori o collaudo è successiva al 21/11/2018 (ad esempio se la data di fine lavori è il 30/11/2018 la data di scadenza per l’invio all’Enea è il 28/02/2019).

Se i lavori sono stati ultimati in una data precedente al 1 gennaio 2018 non sussiste alcun obbligo.


fonte: qualenergia.it

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Rotatoria antiallagamentoSi chiama ROTH₂O ed è una rotatoria che facilita la viabilità urbana impedendo gli allagamenti improvvisi da eventi meteo estremi, grazie a un invaso interrato che può contenere fino a 70 metri cubi di acqua. A progettarla è stato un team tutto al femminile, che con ROTH₂O (dall’unione di ROTatoria e di H₂O, la formula chimica dell’acqua) ha vinto la 1a edizione di Climathon-Roma, la maratona di idee contro il cambiamento climatico organizzata da ENEA e Roma Capitale. “Stiamo seguendo da vicino il lavoro di queste giovani professioniste supportandole nella progettazione delle singole parti della rotatoria e con un’analisi dettagliata dei costi di realizzazione. L’obiettivo è di presentare al più presto il progetto alle imprese, ma già stiamo riscontrando l’interesse di alcune aziende attive nel settore delle costruzioni”, spiega Gabriele Zanini, responsabile della divisione ENEA “Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali”.
Team rotatoria antiallagamento
“Abbiamo calcolato che l’incremento di costo per l’installazione di ROTH₂O è di appena il 10% rispetto a quello di una rotatoria standard delle stesse dimensioni. Per quanto riguarda le dimensioni, la convenienza - ossia un alto ritorno sugli investimenti in prevenzione rispetto al rischio - è garantita a partire da rotatorie che hanno un diametro di 13 metri e un invaso di 7 metri, ma il progetto è facilmente replicabile su porzioni di suolo urbano più grandi e di forma diversa”, aggiunge Zanini.

Gli allagamenti delle strade cittadine sono eventi improvvisi e pericolosi sempre più frequenti nelle aree urbanizzate, come conseguenza dell’impermeabilizzazione del suolo e delle intense precipitazioni causate dal cambiamento climatico. “ROTH₂O, oltre a ridurre i consumi di energia elettrica per l’assenza di semafori, si inserisce come elemento di mitigazione degli allagamenti urbani, evitando ai cittadini deviazioni e ritardi causati dal traffico nei giorni di pioggia intensa. La sua vasca sotterranea - una rivisitazione moderna dell’impluvium di romana memoria - è sia uno strumento di drenaggio stradale che un deposito idrico, che può assolvere anche a specifici bisogni del quartiere, a partire dalla riduzione del sovraccarico delle reti fognarie. A seconda delle necessità, l’acqua può essere utilizzata per irrigare aree verdi, pulire strade, alimentare reti antincendio e, dove possibile, contribuire alla ricarica delle falde acquifere”, spiega Agnese Metitieri del team di ROTH₂O.

guarantEEAl via le candidature all'11a edizione del premio European Energy Service Award (EESA), una sorta di “Oscar europeo” ai migliori servizi energetici offerti dalle aziende. Il riconoscimento sarà assegnato il 20 febbraio 2019 a Bruxelles nell’ambito del progetto guarantEE che vede impegnata l’ENEA assieme a 12 partner di Paesi Ue con l’obiettivo di favorire l’utilizzo dei contratti di prestazione energetica (Energy Performance Contract-EPC) nel settore pubblico e privato, a supporto dei proprietari di edifici che intendono riqualificare le proprie strutture. Tre le categorie del premio: miglior promotore, miglior fornitore e miglior progetto di servizi energetici.

Le candidature devono essere presentate entro il 15 gennaio 2019. La documentazione per le domande di partecipazione può essere scaricata cliccando qui.
I contratti di prestazione energetica (EPC) sono strumenti importanti per la PA come per i privati per riqualificare energeticamente i propri immobili con interventi di efficientamento che possono interessare l’intero edificio o i soli impianti quali riscaldamento, raffreddamento e illuminazione. In quest’ambito, progettazione, finanziamento, realizzazione delle misure tecniche e gestione sono spesso affidati a società di servizi energetici (ESCO).
Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, il progetto intende sensibilizzare operatori del settore edile, facility manager, proprietari di immobili privati e consulenti energetici per favorire lo sviluppo di modelli di business e di finanziamento innovativi per progetti riguardanti anche le strutture in locazione, rendendo gli EPC più flessibili in modo da essere sfruttati al meglio in tutti i settori.

Progetto AdamoSensori hi-tech per monitorare gli effetti di smog e traffico sulle Mura Aureliane, ma anche indagini laser per il restauro di Palazzo Chigi ad Ariccia. Sono alcune delle attività iniziali del progetto ADAMO per la conservazione e il restauro del patrimonio culturale dell’area romana, coordinato dall’ENEA e finanziato dalla Regione Lazio all’interno del nuovo Distretto Tecnologico per i beni e le attività Culturali (DTC).

ADAMO (Analisi, DiagnosticA e MOnitoraggio) prevede una collaborazione diretta con le aziende del settore e il trasferimento delle più sofisticate tecnologie per il patrimonio storico sviluppate dall’Agenzia e dai sette partner del progetto come CNR, INFN, le tre università pubbliche di Roma “La Sapienza”, Tor Vergata e Roma 3 e quella della Tuscia.
Per ogni sito sono già stati individuati gli interventi e le tecnologie da mettere in campo: sulle Mura Aureliane, nel tratto in prossimità di Porta San Sebastiano, ad esempio, verranno posizionati sensori hi-tech per monitorare gli effetti prodotti sulla struttura di traffico ed eventi naturali come i terremoti, ma anche di temperatura e umidità; nel Parco archeologico di Centocelle, ricercatori, archeologi e restauratori lavoreranno insieme per ricostruire la storia di Villa della Piscina e la cronologia delle diverse fasi costruttive; a Palazzo Vescovile di Frascati sarà verificato lo stato di conservazione degli affreschi e dei dipinti murali come a Villa Mondragone di Monte Porzio Catone, dove oltre ai dipinti, le tecnologie scandaglieranno le condizioni di salute delle fontane; a Palazzo Chigi di Ariccia le indagini hi-tech permetteranno di studiare reperti unici, come arredi e decorazioni in cuoio da parete, oltre a preziose tele e busti marmorei presenti negli storici appartamenti al piano nobile.
“Finora abbiamo individuato sei diversi siti storici all’interno della città metropolitana di Roma, ponendo particolare attenzione a quel patrimonio culturale che non rientra nei tradizionali circuiti turistici. Questi luoghi, sui quali verrà effettuata anche un’analisi di tipo storico e socio-economico, rappresenteranno un banco di prova per le nostre tecnologie ma anche un’opportunità di incontro e di collaborazione con le aziende e i professionisti del settore, come archeologi e restauratori”, spiega Roberta Fantoni, responsabile della Divisione ENEA “Tecnologie fisiche per la sicurezza e la salute”.
Tra le tecniche che verranno messe in campo dal progetto ADAMO ci sono, ad esempio, la fluorescenza indotta da laser nell’ultravioletto e la spettroscopia Raman che permettono di ricavare, in maniera rapida e senza rischio per l’opera d’arte, informazioni sui materiali, stato di conservazione, presenza di eventuali ritocchi dell’artista o di precedenti restauri della superficie pittorica e poi la fluorescenza a raggi X e le indagini mediante radiazione nell’infrarosso e nel THz per analizzare l’opera al di sotto della sua superficie.
Oltre al progetto ADAMO, di cui ENEA è coordinatore, l’Agenzia parteciperà a “SISMI” sulle tecnologie per il miglioramento della sicurezza e la ricostruzione dei centri storici in area sismica e a “ECODIGIT” per la creazione di un ecosistema digitale che permetta la fruizione e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali.
Tutte queste iniziative fanno parte del Centro di eccellenza del Distretto tecnologico per i beni e le Attività Culturali del Lazio finanziato dalla Regione con 6 milioni di euro e a cui hanno aderito tutte le università pubbliche del Lazio (La Sapienza, in qualità di capofila, Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia, Cassino e Lazio Meridionale) e gli enti di ricerca CNR, ENEA e INFN, per un totale di 800 ricercatori con esperienza nel settore dei beni culturali, 400 tra assegnisti, contrattisti e post-doc e vari spin-off.

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App CondominioCondomini+4.0 è la nuova applicazione gratuita per misurare in modo semplice i consumi energetici e le caratteristiche strutturali degli edifici condominiali. Realizzata da ENEA in collaborazione con la società Logical Soft, è rivolta a professionisti e tecnici abilitati per una prima valutazione degli interventi di messa in sicurezza, riqualificazione ed efficientamento.

Condomini+4.0 consente, su tablet e smartphone, di automatizzare la fase di raccolta dati e di ottenere rapidamente una classificazione dell’edificio con la valutazione indicizzata dello stato di fatto e delle principali criticità energetiche e strutturali. L’applicativo evidenzia, inoltre, il livello e la priorità degli interventi da effettuare e i fattori di rischio legati a territorio, ambiente e clima.
Inserendo le informazioni nelle apposite sezioni, è possibile ottenere: un report dei rilievi completo di foto; il livello della classe di merito energetica e degli interventi per ottimizzarne la prestazione; gli elementi di vulnerabilità strutturale e il livello di intervento strutturale che caratterizza l’edificio; un file contenente tutte le informazioni inserite dal tecnico. L’app mette poi a confronto i consumi reali dell’immobile con il fabbisogno energetico di riferimento per gli edifici di tipo condominiale, assegnando ad ogni fabbricato una classe di merito (buono/sufficiente/insufficiente) sia per i consumi da riscaldamento che per quelli elettrici.
“Condomini+4.0 è una vera e propria procedura sotto forma di app che indica le soluzioni tecnologiche più sostenibili per mettere in sicurezza e migliorare le prestazioni energetiche delle strutture residenziali”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “La riqualificazione del patrimonio residenziale esistente e la ripresa nel settore dell’edilizia passano per i condomini, che in Italia secondo i dati Istat sono circa un milione e coinvolgono oltre 10 milioni di famiglie”, aggiunge Calabrese.
Per l’ambito energetico il software fornisce soluzioni innovative e pacchetti d’interventi rispetto al ciclo di vita e all’utilizzo del singolo immobile residenziale che sono su misura anche dal punto di vista dell’impegno finanziario. Sono previste infatti diverse soluzioni progettuali, integrabili nei processi di manutenzione, per ognuna delle criticità riscontrate. Per l’ambito strutturale l’app evidenzia le principali criticità riscontrate e fornisce indicazioni sulle priorità di intervento, ma non una valutazione di vulnerabilità sismica, che deve sempre essere svolta secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
“Anziché intervenire in modo disomogeneo e dispendioso per riparazioni o a seguito di emergenze, questo nuovo approccio permette di programmare e gestire in modo efficiente e sostenibile gli interventi di manutenzione del condominio. Si crea inoltre un’occasione per riprogettare la qualità globale degli ambienti e delle strutture”, conclude Calabrese.
Operativa sulle piattaforme iOS e ANDROID e scaricabile da Apple Store e Google Play, l’applicazione è stata realizzata nell’ambito della campagna Italia in Classe A. Per facilitarne la fruibilità l’ENEA ha messo a disposizione un manuale d’uso.

Monitoraggio Ponti e ViadottiSensori hi-tech saranno installati sull'autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria.

Controllare in tempo reale l’impatto del traffico pesante su ponti, viadotti e altre infrastrutture strategiche della rete stradale con sistemi intelligenti e hi-tech, in grado di ‘pesare’ i TIR in corsa e proporre soluzioni alternative di sicurezza stradale. È l’obiettivo di SENTINEL (Sistema di pEsatura diNamica inTellIgente per la gestioNE deL traffico pesante) un progetto sperimentale che ha preso il via in questi giorni e coinvolge ENEA, in veste di capofila, ANAS, Takius Srl e Consorzio TRAIN.
Un primo dimostratore pilota verrà realizzato sulla Salerno-Reggio Calabria, l’autostrada A2, in un sito individuato da ANAS presso un viadotto del tratto campano, sulla base di un finanziamento complessivo di circa 4,6 milioni di euro per una durata di 30 mesi. Il dispositivo consentirà di controllare nell’immediato se vi sono veicoli pesanti in sovraccarico rispetto alla struttura viaria e acquisire informazioni utili a una corretta manutenzione di ponti, viadotti o tratti stradali in prossimità di nodi o con caratteristiche altimetriche e/o ambientali/climatiche specifiche. Si tratta di problematiche sempre più frequenti, legate al forte incremento del traffico pesante su gomma, evidenziate anche fra le ipotesi in campo rispetto al crollo del Ponte Morandi a Genova. “L’aspetto più innovativo consiste nell’abbinare la ‘pesatura dinamica’ dei TIR con modelli predittivi basati su traffico e condizione di carico, ma anche su fattori quali altimetria e condizioni meteo, con strategie di sicurezza come lo smistamento su viabilità alternativa o il fermo in area/tratta di accumulo”, spiega Piero De Fazio, ricercatore del Dipartimento Tecnologie energetiche dell’ENEA.
SENTINEL è l’ultimo, in ordine di tempo, dei 39 fra progetti e commesse nazionali ed europei per oltre 100 milioni di euro di finanziamenti acquisiti da TRAIN, il Consorzio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per il TRAsporto INnovativo che vede fra i suoi soci ENEA (con il 56,87%), Ansaldo STS SpA, Rina Consulting SpA, Hitachi Rail Italy SpA, ETT SpA, MERMEC S.p.A, MHPS Italia Srl e Università degli Studi di Salerno. Fondato nel 1998, TRAIN svolge attività di ricerca e sviluppo di tecnologie innovative nei settori dei trasporti e della logistica, dell’energia e dell’ICT con particolare riferimento a mobilità sostenibile, diagnostica e manutenzione, sicurezza, efficientamento energetico,  biocombustibili e filiera agroalimentare.
“La telematica al servizio della mobilità con sistemi  ICTe ITS è uno degli strumenti chiave del trasporto innovativo. Negli anni TRAIN ha realizzato significative attività di ricerca e sviluppo sperimentale anche sviluppando dimostratori su scala reale”, sottolinea Filippo Ragazzo, amministratore delegato del Consorzio TRAIN. “Altri settori di eccellenza sono i sistemi avanzati e le nuove tecnologie basate anche sull’informatica e la robotica per dare risposte alla crescente domanda di sicurezza nei trasporti, ma anche la diagnostica e la manutenzione basate sulla prevenzione e la previsione, per poter anticipare il più possibile la soluzione dei problemi e assicurare il massimo livello di affidabilità e sicurezza”, conclude Ragazzo.
In campo energetico, case history di successo di TRAIN riguardano il sistema di controllo e monitoraggio (Control Room) dell’efficientamento energetico, sviluppato per gli immobili di Poste Italiane su 67 uffici postali in Sicilia, e la riduzione degli impatti ambientali, sociali ed economici dei trasporti, compreso il carburante attraverso lo sviluppo delle biomasse.

Detrazioni fiscali ristrutturazioniÈ online il portale ristrutturazioni2018.enea.it per la trasmissione all’ENEA dei dati necessari ad ottenere il “bonus casa”, vale a dire la detrazione fiscale del 50% per interventi edilizi e tecnologici realizzati nel 2018 che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia.
Per usufruire del beneficio fiscale, i contribuenti devono trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo (Legge di Bilancio 2018). Per gli interventi già conclusi, il termine dei 90 giorni decorre dal 21 novembre 2018, giorno di messa online del sito.
Gli interventi ammissibili alla detrazione riguardano: riduzione delle dispersioni termiche di pareti verticali, coperture e pavimenti, sostituzione di infissi, installazione di collettori solari, sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione, generatori di calore ad aria a condensazione, pompe di calore per climatizzazione degli ambienti, sistemi ibridi, microcogeneratori, sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, installazione di generatori di calore a biomassa, installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati, sistemi di termoregolazione e building automazione, impianti fotovoltaici, installazione di elettrodomestici di classe energetica elevata collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017.
ENEA ha messo a punto una “Guida rapida alla trasmissione” con tutte le informazioni necessarie per l’invio dei dati, mentre sulle condizioni di ammissibilità degli interventi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’opuscolo “Ristrutturazioni edilizie: detrazioni fiscali – edizione 2018”, entrambi disponibili al link acs.enea.it/ristrutturazioni-edilizie.
Inoltre, mercoledì 28 novembre ENEA organizza a Roma il seminario informativo OPENDAY50 per illustrare il funzionamento del portale (sede ENEA, ingresso da via Giulio Romano 41).