InfrastrutturePubblicato il quarto elenco che identifica i progetti di interesse comune (PIC) delle infrastrutture energetiche transeuropee.

L’elenco dei progetti di interesse comune (Projects of common interest - PIC) è stato istituito dal Regolamento 17/04/2013, n. 347 (Regolamento TEN-E), recante gli orientamenti per la definizione di infrastrutture energetiche transeuropee che assicurino il corretto funzionamento del mercato interno dell'energia, la sicurezza dell'approvvigionamento nell'Unione e l'interconnessione delle reti. L’elenco ha cadenza biennale ed è contenuto nell’allegato VII del predetto Regolamento. In particolare si tratta di progetti necessari per la realizzazione di corridoi geografici strategici prioritari, rientranti nelle categorie delle infrastrutture energetiche nei settori dell’energia elettrica, del gas e del petrolio.

L’allegato VII al Regolamento 347/2013 è stato da ultimo sostituito dal Regolamento 31/10/2019, n. 389, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 11/03/2020, n. 74, il quale ha quindi definito il quarto elenco dei progetti di interesse comune (PIC).

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
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CantiereL’ANAC, in relazione all’emergenza sanitaria in atto ed in risposta alla richiesta di General SOA, ammette un ampliamento del periodo di sospensione della procedura per chiarimenti o integrazioni documentali consentito dalle norme.

Nel dettaglio, il Comunicato ANAC 04/03/2010 (testo allegato) chiarisce che per i contratti di attestazione aventi scadenza entro il 31 marzo 2020, la sospensione dell’istruttoria di massimo 90 giorni per chiarimenti e integrazioni documentali consentita dall’art. 76 del D.P.R. 207/2010, comma 3, possa ulteriormente estendersi fino ad un massimo di 150 giorni.

Detta deroga potrà essere disposta per tutte le imprese che ne facciano richiesta, in relazione alle quali le SOA dovranno valutare l’effettiva entità e rilevanza delle difficoltà prospettate dalla singola impresa, al fine di agire in deroga ai termini ordinari.

Le SOA che riceveranno le richieste di usufruire dell’anzidetta deroga sui termini temporali di sospensione dell’istruttoria di qualificazione, dovranno trasmettere all’Autorità (entro il termine del 31 marzo 2020) l’elenco delle imprese richiedenti.

Si noti che il Comunicato ANAC - emesso il 4 marzo e quindi in data antecedente al completo “lockdown” del Paese disposto con i successivi decreti in data 10 e 12 marzo - fa riferimento solo alle zone c.d. “rosse” inizialmente previste. A seguito dei successivi sviluppi si ritiene tuttavia che quanto indicato si possa estendere alle imprese situate su tutto il territorio nazionale.

 

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Crediti ediliziÈ stata pubblicata sul BURV 10/03/2020, n. 30 la D.G.R. Veneto n. 263 del 2020 recante le regole e le misure applicative ed organizzative per la determinazione dei crediti edilizi e i criteri attuativi e le modalità operative per attribuire i crediti edilizi da rinaturalizzazione.

La Delib. G.R. Veneto 02/03/2020, n. 263 contiene i criteri per l’omogenea applicazione dei crediti edilizi nel territorio regionale e detta le regole e le misure applicative ed organizzative per la determinazione, registrazione e circolazione. Il provvedimento detta, altresì, una specifica disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione prevedendo in particolare:
- i criteri attuativi e le modalità operative da osservarsi per attribuire agli interventi demolitori, in relazione alla specificità del manufatto interessato, i crediti edilizi da rinaturalizzazione, espressi in termini di volumetria o superficie, eventualmente differenziabili in relazione alle possibili destinazioni d’uso;
- le modalità applicative e i termini da osservarsi per l’iscrizione dei crediti edilizi da rinaturalizzazione in apposita sezione del Registro Comunale Elettronico dei Crediti Edilizi (RECRED) di cui alla lett. e) del comma 5, dell’articolo 17 della L.R. Veneto 23/04/2004, n. 11, nonché le modalità e i termini per la cancellazione;
- le modalità per accertare il completamento dell’intervento demolitorio e la rinaturalizzazione;
- i criteri operativi da osservare da parte dei Comuni per la cessione sul mercato di crediti edilizi da rinaturalizzazione generati da immobili pubblici comunali, secondo quanto previsto dall’articolo 5 della L.R. Veneto 14/2019.

Il provvedimento è articolato in tre parti:
- la prima, ai sensi dell'articolo 4, comma 2 della L.R. Veneto 14/2017 (lettera d)) contiene misure applicative ed operative per la determinazione, registrazione e circolazione dei crediti edilizi;
- la seconda, ai sensi dell'articolo 4, comma 1 della L.R. Veneto 14/2019 (lettera b)) detta i criteri attuativi e le modalità operative per attribuire crediti edilizi da rinaturalizzazione;
- la terza, che si riferisce ad entrambe le sezioni di crediti edilizi, prevede le modalità applicative per l'iscrizione e la cancellazione dei crediti nel RECRED.
La deliberazione è composta sia da disposizioni cogenti con valore precettivo (es. tenuta del RECRED), sia da contenuti dal valore didascalico od esemplificativo che i Comuni, nella loro autonomia, potranno liberamente recepire o dai quali, viceversa, motivatamente discostarsi per dettare un’autonoma disciplina (es. metodo di stima dei crediti edilizi da rinaturalizzazione).

 

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CassazioneLa carente realizzazione dell'isolamento termico rientra tra i gravi difetti dell’opera di cui all’art. 1669, Cod. civ. e pertanto può essere denunciata entro il termine di un anno dalla scoperta.

FATTISPECIE
Gli acquirenti di unità immobiliari di un condominio chiedevano il risarcimento dei danni derivanti da una carente realizzazione dell’isolamento termico del porticato, dell’androne e dei rivestimenti esterni dell’edificio che riduceva la resistenza climatica delle pareti del 50 per cento. I giudici di primo grado consideravano tardiva l’istanza ritenendo applicabile il termine di otto giorni previsto dall’art. 1495, Cod. civ. per la denuncia dei vizi da parte degli acquirenti. La domanda veniva viceversa accolta in secondo grado in quanto la Corte d’Appello la qualificava come azione di responsabilità ex art. 1669, Cod. civ., esperibile entro un anno dalla scoperta dei vizi (se rilevati nei dieci anni dal compimento dell’opera). Il venditore si opponeva sostenendo che i difetti non avessero il carattere di “gravità” e che quindi rientrassero nella previsione di cui all’art. 1667, Cod. civ..

CONFIGURABILITÀ DEL "GRAVE DIFETTO"
La Corte di Cassazione (ord. C. Cass. civ. 04/09/2019, n. 22093), nel confermare la sentenza della Corte d'Appello, ha ribadito che l’art. 1669, Cod. civ. configura una responsabilità extracontrattuale sancita dalla legge al fine di promuovere la stabilità e solidità degli edifici, nonché delle altre cose immobili destinate per loro natura a lunga durata, al fine di tutelare in tal modo l'incolumità personale. Ai sensi di tale articolo sono inclusi tra i difetti, di cui il costruttore è tenuto a rispondere, nel termine in esso indicato, anche quelli che, pur non compromettendo la stabilità, totale o parziale, dell'edificio, possano essere, comunque, qualificati "gravi".

Ciò posto, secondo la Suprema Corte, la gravità di un difetto è correlata alle conseguenze che da esso siano derivate o possano derivare, e non dipende, pertanto, dalla sua isolata consistenza obiettiva, né è perciò esclusa ex se dalla modesta entità, in rapporto all'intera costruzione, del singolo elemento che ne sia affetto.

Ed infatti configurano gravi difetti dell'edificio anche le carenze costruttive dell'opera che pregiudicano o menomano in modo grave il normale godimento e/o la funzionalità e/o l'abitabilità della medesima, come allorché la realizzazione è avvenuta con materiali inidonei e/o non a regola d'arte ed anche se incidenti su elementi secondari ed accessori dell'opera (nella specie difetti costruttivi nella tamponatura delle pareti esterne dell'edificio in condominio, causa di una riduzione del 50 per cento della resistenza termica), purché tali da incidere negativamente ed in modo considerevole sul suo godimento e da comprometterne la normale utilità in relazione alla sua destinazione economica e pratica, e per questo eliminabili solo con lavori di manutenzione, ancorché ordinaria, e cioè mediante opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici.

ACCERTAMENTO DELLA GRAVITÀ DEL VIZIO COSTRUTTIVO
Infine la Corte ha ricordato che l'indagine volta a stabilire se i difetti costruttivi ricadano nella disciplina dell'art. 1669, Cod. civ., ovvero in quella posta dagli artt. 1667 e 1668, Cod. civ. in tema di garanzia per le difformità e i vizi dell'opera, rientra nei compiti propri del giudice del merito, al quale spetta di accertare la gravità dei vizi che, pur afferendo ad elementi secondari ed accessori, siano tali da incidere negativamente, pregiudicandoli in modo considerevole nel tempo, sulla funzionalità e sul godimento dell’immobile. Tale accertamento è sottratto al sindacato di legittimità se adeguatamente motivato.

 

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Coefficiente rivalutazioneL'ANAC, con il Comunicato del Presidente in data 19/02/2020, ha reso noto il coefficiente di aggiornamento delle tariffe SOA per il 2020 (rif. Allegato C al D.P.R. 207/2010).

Con riferimento all'aggiornamento della tariffa applicata dalle SOA per l’esercizio dell’attività di attestazione prevista dall'Allegato C al DPR n. 207/2010, per l’anno 2020, il valore del coefficiente di rivalutazione R della formula contenuta nell'Allegato C al D.P.R. n. 207/2010, è pari a 1,310.

Si rammenta che - essendo tutt'ora vigente il Titolo III della Parte II del D.P.R. 207/2010 concernente il sistema di qualidficazione ed i requisiti per i soggetti esecutori di lavori pubblici (artt. da 60 a 96 del D.P.R. 207/2010) - è da considerarsi vigente anche l'Allegato C del medesimo D.P.R. 207/2010, richiamato da tali articoli, come previsto dall'art. 217 del D. Leg.vo 50/2016.

 

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SAIE Bologna

La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti

SAIE – Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti – si evolve e pone al centro della manifestazione il sistema delle costruzioni per confermare il proprio ruolo d’incontro commerciale, formativo e informativo per tutti gli operatori della filiera.

Un evento che nell’edizione 2018 ha coinvolto più di 40.000 professionisti e 10 delegazioni di buyer esteri favorendo il networking e dando la possibilità di toccare con mano nuovi prodotti e tecnologie presentate da 450 espositori.

Le parole chiave protagoniste dell’edizione 2020

Competenza
Una manifestazione che può contare su un database di oltre 260.000 operatori attivi del settore, profilato, costruito e aggiornato nel corso delle 54 edizioni di SAIE.

Evoluzione
Evento che affronta tutti i cambiamenti del settore, normativi e di trend di mercato, per dare visibilità a prodotti, servizi e tecnologie che contribuiscono all’innovazione del settore.

Filiera
Un unico appuntamento in cui valorizzare l’intera filiera delle costruzioni: dalla progettazione, passando per la produzione, fino alla manutenzione e la gestione. Una manifestazione a 360° in cui proporre soluzioni per l’edilizia residenziale, industriale e terziaria; per i progetti di opera privata e pubblica; per gli elementi infrastrutturali e tutto ciò che attiene l’ambiente costruito.

Business
Punto di riferimento per le aziende che presentano prodotti, metodi e strumenti per rendere il settore più sicuro, efficiente, collaborativo, redditizio e sostenibile.

Contatto diretto
Un’occasione per far toccare con mano il “saper fare” italiano e permettere ai visitatori di vivere un’esperienza immersiva e di contatto diretto con prodotti e tecnologie innovative

Internazionalizzazione
SAIE favorisce l’incontro con compratori stranieri attraverso un intenso programma di matching con buyer internazionali.

Networking
La collaborazione con le principali associazioni e gli ordini professionali rende possibile la realizzazione di un ricco calendario di eventi e momenti formativi che arricchiscono i contenuti a disposizione dei visitatori.

 

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Sicurezza edificiIl Decreto Milleproroghe prevede il differimento al 15/05/2020 del termine per la richiesta dei contributi per interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade. È altresì prorogato al 30/06/2020 il termine per la determinazione dell’ammontare dei contributi.

L'art. 1, comma 10-septies, del Decreto Milleproroghe (recante Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica - D.L. 162/2019, il cui disegno di legge di conversione è stato definitivamente approvato dal Senato il 26/02/2020) proroga:
- dal 15/01/2020 al 15/05/2020 il termine per le richieste di contributo, previsto dall’art. 1, comma 52 della L. 27/12/2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020)
- e dal 28/02/2020 al 30/06/2020 il termine per la determinazione dell’ammontare del contributo, di cui all’art. 1, comma 53 della L. 160/2019.

Sono fatte salve le richieste di contributo comunicate dagli enti locali dopo il 15/01/2020 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Milleproroghe.

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L’art. 1 della L. 27/12/2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020), comma 51, prevede l'assegnazione di contributi agli enti locali al fine di favorire gli investimenti per spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade.

I contributi ammontano a 85 milioni di euro per l’anno 2020, 128 milioni di euro per l’anno 2021, 170 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034.

Ai sensi del comma 52, dell'art. 1, della L. 160/2019, gli enti locali devono comunicare le richieste di contributo (fino ad un massimo di 3 richieste per la stessa annualità) al Ministero dell’interno, entro il termine perentorio del 15 gennaio dell’esercizio di riferimento del contributo (entro il 15/05/2020 per il 2020).
La richiesta deve contenere:
- le informazioni riferite al livello progettuale per il quale si chiede il contributo e il codice unico di progetto (CUP) valido dell’opera che si intende realizzare;
- le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi.

Ai sensi dell’art. 1, comma 53, della L. 160/2019, l’ammontare del contributo attribuito a ciascun ente locale è determinato entro il 28 febbraio dell’esercizio di riferimento (entro il 30/06/2020 per il 2020) tenendo conto del seguente ordine prioritario:
- messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
- messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Il Decreto del Ministero dell’interno del 31/12/2019 ha approvato la modalità di certificazione per l’assegnazione, nell’anno 2020, del contributo agli enti locali per la copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ai suddetti interventi di messa in sicurezza.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
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Pubblicato in Sicurezza
Giovedì, 27 Febbraio 2020 15:18

Il potere della pittura magnetica

Pittura magneticaLa pittura magnetica – o intonaco magnetico – è una speciale vernice che permette di poter rendere qualsiasi superficie magnetica, appunto, in pochi e semplici passi.
Si tratta nella maggior parte dei casi di pitture a base d’acqua (quindi non ha cattivo odore e permette di lavare gli utensili con acqua) ed è piuttosto facile da stendere, con le giuste accortezze.

Il colore tendenzialmente è nero anche se, alcune case, propongono diversi colori. La resa è sempre piuttosto ridotta, lo strato che deve essere applicato è piuttosto spesso per poter avere quel potere magnetico che serve per far aderire piccole calamite.

La resa della pittura magnetica cambia ovviamente da prodotto a prodotto, in linea generale abbiamo sperimentato che con 500 ml di prodotto si copre circa 1 metro quadrato di superficie. E’ sovraverniciabile.

Si può anche proteggere con una finitura all’acqua trasparente, anche se lo sconsigliamo perché potrebbe perdere quel potere di adesione.

Come ribadiamo sempre, la prima cosa da fare è preparare il supporto alla perfezione, che sia muro, legno o altro materiale, il fondo aggrappante deve essere accuratamente steso e lasciato asciugare almeno 6 ore, meglio anche di più.

L’applicazione della pittura magnetica è semplice, si stende a rullo o a pennello poi si liscia con una spatola per rendere la superficie perfetta. Dopo sei ore si può passare una seconda mano molto leggera esclusivamente per rendere sempre più liscia la superficie.

Dopo 12 ore si possono posizionare magneti (leggeri), piccoli souvenir di viaggio e promemoria. Consigliate ai vostri clienti di applicarla in piccole porzioni magari della cucina o di una cameretta dei bambini per dare un tocco creativo in più all’ambiente.

 

Fonte: FEL Edilizia Leggera

Pubblicato in Edilizia & Materiali
Giovedì, 27 Febbraio 2020 15:11

Bonus facciate: quello che devi sapere

Bonus facciate

Non si parla d’altro che delle nuovissime agevolazioni fiscali concesse dal Governo in materia di manutenzione edilizia. In particolare ad attirare l’attenzione del settore finiture è il Bonus Facciate. Si tratta di uno sconto fiscale che intende incentivare gli interventi di manutenzione sugli edifici delle nostre città, e include quindi lavori di tinteggiatura e posa di cappotto.
Consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 senza un limite massimo di spesa e possono beneficiarne tutti.Si tratta quindi di una grande opportunità perché la committenza sarà sicuramente spronata a pianificare ed effettuare interventi.

Ma quali sono le cose che bisogna sapere da subito? anzitutto che gli edifici soggetti alle agevolazioni non sono tutti, ma solo quelli che i piani di governo del territorio comunali indicano rientranti nelle zone A e B (  centro storico – edilizia storica −  zona di completamento – edilizia residenziale consolidata). Questa è la prima verifica da fare.

Il testo di riferimento utile a capire quali sono gli interventi interessati dalle agevolazioni è quello dell’Agenzia delle Entrate. Essa illustra modalità e adempimenti, come precisati dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 2/2020. Puoi scaricarla in formato PDF qui di seguito.

 

Fonte: FEL Edilizia Leggera

Pubblicato in Edilizia & Materiali
Mercoledì, 26 Febbraio 2020 15:33

Minor peso significa minor usura

Martelli

Vibrazioni dannose causate dai colpi possono trasmettersi dalla base all'impugnatura del martello e alle vostre mani. Quest'energia può essere deviata e riflessa prima che raggiunga la base dell'utensile.

Misurando l'attività muscolare con l'elettromiografia (EMG), Hultafors ha verificato lo sforzo sopportato da una mano che utilizza martelli pesanti. L'attività muscolare aumenta maggiore è la forza di presa applicata sull'utensile.

Limitando al massimo il peso del martello e ottimizzando la dimensione e il profilo dell'impugnatura si riducono i rischi di infortunio e di strappi muscolari.

Poichè un martello leggero viene battuto con minore sforzo, il corpo non si affatica e l'efficienza del lavoro non viene compromessa. Per proteggere il tuo corpo scegli sempre i martelli più leggeri adatti al tuo lavoro.

Effetti dell'utilizzo di un martello sul corpo umano
L'oscillazione di un martello comporta l'uso di diversi gruppi muscolari, dalla spalla alla mano. Il sovraccarico delle fasce muscolari può portare ad infiammazioni di articolazioni particolarmente delicate. Il gomito del tennista (epicondilite) ne è un esempio.

Il movimento della mano è controllato dai muscoli dell'avambraccio. Questi muscoli sono connessi alle dita attraverso i tendini. I tendini, insieme alle terminazioni nervose, attraversano una strettoia nel polso chiamata tunnel carpale.Impugnatura martello

Usando un martello i tendini sfregano l'uno sull'altro e sui tessuti circostanti.Una sessione di lavoro particolarmente lunga può portare ad un'infiammazione con gonfiore che esercita una pericolosa azione suille terminazioni nervose.
Questa è quella che si definisce sindrome del tunnel carpale che spesso porta alla necessità di sottoporsi ad intervento chirurgico. Il dolore nella mano è immediato e persistente, anche per parecchi giorni.

Scegliere la dimensione corretta
Un'impugnatura ergonomica corretta nella forma, nella dimensione, nella nervatura del materiale dà il giusto attrito e permette una presa leggera. Scegliendo la dimensione corretta del martello e dell'impugnatura si riduce la tensione su muscoli e tendini.
Quando sviluppiamo i nostri martelli, cerchiamo di limitare al massimo gli effetti negativi che il loro utilizzo causa al corpo, senza compromettere l'efficacia del lavoro. Non è facile risolvere i problemi di salute una volta che si presentano e nessun produttore può garantire gli infortuni non si verifichino.

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