Lunedì, 30 Ottobre 2017 07:17

Facciate parametriche

Sap SistemiNegli ultimi anni si è sviluppato il “parametricismo”, un  nuovo paradigma architettonico che invece di mettere insieme rigide ed ermetiche figure geometriche, come tutti i precedenti stili architettonici, avvicina componenti malleabili in un gioco dinamico di mutue rispondenze e di adattabilità al contesto, per la creazione di forme curve complesse. Ogni caratteristica – la posizione, la geometria, il materiale – di un singolo elemento architettonico può essere associata o essere in relazione di causa-effetto con qualsiasi altra caratteristica di qualsiasi altro elemento del progetto.

Le città sono un condotto cruciale dei nostri consumi globali di energia, acqua e aria. Gli edifici consumano e inquinano durante il loro ciclo vitale così come durante la loro costruzione. La sostenibilità ecologica della nostra civiltà dipende dalla nostra abilità nel trovare metodi più intelligenti e più veloci per imbrigliare e utilizzare le limitate risorse dell’ambiente naturale. Questa necessità impone nuove restrizioni alla progettazione dell’ambiente edificato e il ricorso non solo a nuove tecnologie e a soluzioni ingegneristiche innovative, ma anche a un nuovo ordine architettonico e a una nuova espressione stilistica del contesto urbano. L’obbiettivo è quello di creare città che si adattino in modo sostenibile all’ambiente naturale senza arrestare quella ambizione verso il progresso e lo sviluppo della nostra civiltà.

La facciata parametrica è quindi una facciate dalla geometria complessa con soluzioni architettoniche altamente personalizzate, è possibile per esempio rendere modificabili le facciate continue in funzione dell'andamento solare, per la modulazione adattativa di un sistema di schermi.

Il sistema di schermi avvolge la facciata e la spazialità, la forma e l’orientamento dei singoli elementi si trasformano gradualmente per adattarsi alla specifiche condizioni di esposizione al sole del punto della facciata in cui sono rispettivamente collocati. La facciata ha un pattern che determina un’inclinazione e che cambia continuamente ottimizzando la protezione dai raggi del sole in relazione alla immissione di luce per ogni punto della facciata. Questa modulazione adattativa dà all’edificio un’estetica organica che rende leggibile la sua collocazione nell’ambiente e facilita la comprensione e la navigazione del contesto urbano.

Con l’arrivo del software parametrico 3D sembra aprirsi una nuova era per la progettazione e la costruzione di facciate altamente complesse. In pochi anni la costruzione dell’involucro degli edifici più audaci sarà caratterizzata da disegni parametrici, con sistemi di facciata altamente flessibili, e completata da progettazione, gare d’appalto, catene di produzione soluzioni software e attrezzature adeguate. Questo ridurrà drasticamente il carico di lavoro per la realizzazione delle facciate 3D e si aprirà un nuovo capitolo nel futuro dell'architettura.

Il concetto parametrico 3D di Schüco, leader  nel campo della Facciate Strutturali propone un ampia gamma di prodotti adatti a tutte le esigenze sia estetiche che pratiche, offre al progettista la concreta possibilità di progettare soluzioni di involucro altamente creative e personalizzate, costituite da moduli dalle forme complesse (piramidali, a rombo, con angolature differenti) e con funzioni diverse (controllo dell'illuminazione, produzione di energia fotovoltaica, ventilazione). Inoltre garantisce l’affidabilità della costruzione e, all’investitore e all’impresa di costruzione, la certezza dei costi, come è tipico delle costruzioni a sistema.

Personalizzazione progettuale e normalizzazione industriale coesistono in 3D Parametric concept, applicazione in grado di integrarsi con gli altri sistemi per facciate e serramenti per assicurare qualità formale, comfort degli utenti, eccellenza delle prestazioni energetiche e compatibilità ambientale.

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Nella Catalogna indipendentista del sogno delle “piccole patrie” e della riaffermazione dell’identità perduta; in cui “l’indipendentismo è una malattia che è disgraziatamente cresciuta, un anacronismo che non ha niente a che vedere con la realtà del nostro tempo”, secondo il premio Nobel Mario Vargas Llosa; nella Catalogna caduta nella trappola di un referendum che è una “truffa antidemocratica” afferma lo scrittore spagnolo Javier Marias (tra i 367 firmatari di un manifesto contro il referendum); in questo contesto, lo scorso agosto il governo catalano ha approvato la legge sull’architettura. Una notizia passata in sordina e oscurata dagli eventi più recenti, ma che è la testimonianza di una società, quella catalana, moderna, colta, dialogante, avanzata.

La legge sull’architettura approvata dopo quattro anni di iter, segue le risoluzioni e le raccomandazioni dell’Unione Europea per promuovere la qualità architettonica ed evidenziare il valore aggiunto che apporta il settore, sia dal punto di vista economico che culturale. In questo senso, la legge sull’architettura è il primo testo legislativo dello Stato spagnolo di questo tipo e la seconda d’Europa, dopo la legge approvata dalla Francia.

A partire dagli anni 80, l’immagine positiva di una Spagna moderna ed efficiente è stata consegnata al mondo per mezzo dell’architettura e i catalani hanno saputo cogliere l’opportunità di approvare una legge “condivisa, pionieristica, inclusiva, modernizzante e strutturale” che stabilisce l’interesse pubblico dell’architettura e promuove il riconoscimento del suo valore sociale istituendo misure di diffusione, promozione e istruzione. Alcuni dei valori di qualità che questa legge intende proteggere sono: l’idoneità e la qualità tecnica delle costruzioni per soddisfare gli usi previsti e l’idoneità del mantenimento di queste costruzioni; migliorare la qualità della vita delle persone, cercando il loro benessere e confort in un ambiente sicuro e accessibile; il contributo alla coesione sociale e ad una migliore relazione dei cittadini con la loro dimensione artistica e culturale; l’adattamento all’ambiente e al paesaggio degli insediamenti urbani o degli spazi aperti; la sostenibilità in aspetti ambientali, economici e sociali e l’impegno collettivo per l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; la bellezza, l’interesse artistico e il suo contributo al dibattito culturale.

Nell’ambito degli appalti pubblici, la legge contiene misure necessarie per garantire che i criteri di valutazione della qualità architettonica ricevano sempre una estimazione predominante rispetto ai criteri economici. Sono promosse la corretta composizione delle giurie, la trasparenza e la pubblicità dei concorsi, le procedure che consentono l’accesso alla professione dei giovani laureati e la definizione di valori orientativi per il calcolo del prezzo di offerta dei contratti di elaborazione di progetti.

In Italia, il Paese delle periferie più brutte d’Europa, dove il tema dello spazio pubblico è scomparso e il concorso di progettazione è estinto, dove interi quartieri nascono e si sviluppano attorno ad un centro commerciale, è dal 2011 che nell’inconcludenza più desolante si tenta di portare all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica l’importanza del riconoscimento legale che l’architettura merita come disciplina direttamente relazionata con l’interesse generale.

fonte:ilfattoquotidiano.it

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Antinori, Frescobaldi, Tramin, Tenute Lunelli e molti altri in Italia affinano i loro vini e custodiscono botti e bottiglie in cantine progettate da grandi architetti. Sono edifici che senza tradire la loro funzione primaria, sono un ponte tra la natura e la civiltà, tra la bellezza del paesaggio e quella dell’opera dell’uomo.  Presso lo store di Modulnova a Milano in questi giorni c’è una piccola grande mostra, dove sono esposte le fotografie di otto splendide cantine. Ma più che una mostra, vista anche la brevità dell’esposizione, si può parlare di un percorso virtuale, un viaggio tematico e plurisensoriale, dal Nord al Sud italia, alla scoperta di costruzioni architettoniche notevolissime, vere cattedrali del vino e, naturalmente, dei vini eccellenti che ospitano. In poche parole alla scoperta dell’Architettura del vino, una dimensione nella quale le archistar incontrano i grandi vignaioli (le winestar).

1. Un tempio ipogeo nel cuore del Chianti
Forse la più celebre cantina monumento è quella di Antinori (2012). A pochi chilometri da Firenze, a Bargino, San Casciano. L’architettura progettata da Marco Casamonti (Studio Archea Associati) comprende dal basso verso l’alto la cantina vera e propria, con barricaia e bottaia, l’orciaia, la vinsantaia, il ristorante, l’auditorium, l’area museale , il bookshop, le sale di degustazione e il wineshop.  E infine ospita diverse opere d’arte contemporanea.

2. La cantina pronta a decollare
La Ammiraglia di Frescobaldi (2011) in Maremma sembra una nave spaziale nell’atto di emergere dalle profondità della terra pronta a decollare verso chissà dove. Eppure il suo impatto ambientale è quasi pari a zero, è completamente eco-compatibile e la struttura dialoga magnificamente con il paesaggio che la circonda. La cantina di Magliao in Toscana (Grosseto) è stata progettata daghli architetti Piero Sartorio e Nathalie Grenon.

3. Sulla strada del vino
Lungo la via del vino a Termano (Bolzano) incontriamo un altro splendido edificio, la Cantina Tramin, che produce alcuni tra i più apprezzati vini dell’Alto Adige. Il progetto architettonico firmato da Werner Tscholl (2010) è come una gigantesca scultura di metallo, cemento e vetro, cangiante a seconda dell’ora della giornata che dialoga costantemente con i vigneti a perdita d’occhio del territorio circostante.

4. Antico e moderno
La cantina di Feudi di San Gregorio è stata tra le prime innovative costruzioni del genere. Opera dello studio ZitoMori (2004) ha forme geometriche e razionali che, tuttavia, non sono affatto in contrasto con il territorio irpino (ci troviamo a Sorbo Serpico, Avellino). Anzi. L’architettura incarna lo spirito stesso del produttore, che senza tradire l’antica storia e tradizione della cultura vitivinicola locale, ha una visione contemporanea. La struttura ospita anche il celebre ristorante Marennà, stella Michelin dal 2009.

5. La grande bellezza toscana
Pur essendo modernissima, Petra, la struttura progettata da Mario Botta (2003) per Terra Moretti a Suvereto (Livorno), evoca l’architettura rinascimentale medicea. La cantina abbraccia con le “barchesse” laterali le vigne e insieme sembra sprofondare nella collina. Il complesso occupa ben 7.200 mq e la sua superficie cambia colore più volte al giorno e a seconda delle stagioni.

6. Il genio di Renzo Piano
A Rocca di Frassinello è evidente l’impronta del suo creatore, Renzo Piano. Essenziale, funzionale, leggera, la cantina ospita una grande barricaia scavata nella roccia a una profondità di 50 mt. Sormontata da ampi spazi per degustazioni, pranzi, mostre e congressi. La struttura inaugurata nel 2007 è il frutto di una joint venture vitivinicola internazionale tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rotschild. Qui a Giuncarico, in Maremma, sono coltivati vitigni autoctoni e internazionali da cui nascono alcuni superbi vini.

7. Carapace, la testuggine di Bevagna
Per la Famiglia Lunelli Arnaldo Pomodoro ha concepito un complesso architettonico che di fatto è insieme una gigantesca scultura immersa nel paesaggio. Una creatura addormentata da secoli, forse da millenni, che sotto il cui guscio si custodiscono e si affinano eccellenti vini. Come il Carapace, appunto, pregiato Sagrantino in purezza.

8. Lo stile del Barolo
Le cantine Vite Colte – Terre da Vino sono riuniscono circa 2.500 viticultori locali. Parliamo delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Ecco allora la necessità di avere a disposizione un grande centro multifunzionale, che nato nel 2000 su progetto dell’architetto Gianni Amaudo è stato ulteriormente ampliato nel 2010. Il complesso è insieme imponente e il suo contrario, grazie alle grandi vetrate, all’impiego del legno e ai giochi cromatici.

fonte: gqitalia.it

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PROGRAMMA

ore 9.00 | REGISTRAZIONE CHECK/IN PARTECIPANTI
SALUTI ISTITUZIONALI
Alessandro Ridolfi
Presidente Ordine Architetti P.P.C. di Roma e provincia
Annamaria De Martino
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria,
Ministero della Salute
Umberto Moscato
Presidente SItI Lazio
Patrizia Colletta
Presidente Dipartimento "Progetto sostenibile
ed efficienza energetica" Ordine Architetti P.P.C.
di Roma e provincia
Stefano Capolongo

Coordinatore Gruppo di Lavoro "Igiene edilizia" SItI
ore 10.00 > 13.30
SESSIONE MATTUTINA "URBAN"
RELAZIONI INTRODUTTIVE
ore 10.00
"Città in salute": la Carta di Erice
Stefano Capolongo
Qualità dell'ambiente costruito
e qualità del progetto
Patrizia Colletta

INTERVENTI PROGRAMMATI
Presiedono
Umberto Moscato
Presidente SItI Lazio
Carlo Signorelli

Università degli Studi di Parma

ore 11.00
"Urban Sprawl" e "Shrinking Cities":
impatti sulla salute
Alessandra Casuccio
Università degli Studi di Palermo

ore 11.30
"Green and Blue Areas" e salute
Maddalena Buffoli
Politecnico di Milano
Letizia Appolloni
Sapienza Università di Roma


ore 12.00
Strumenti urbanistici:
focus sulla mobilità urbana e sostenibile
Antonio Cappuccitti
Sapienza Università di Roma

ore 12.30
Strumenti di valutazione dell'ambiente costruito,
per la promozione della salute e del trasporto attivo
nei contesti urbani
Andrea Rebecchi
Politecnico di Milano

ore 13.00 | QUESTION TIME

ore 13.30 | PAUSA PRANZO

ore 14.30 > 19.00
SESSIONE POMERIDIANA "BUILDING"
Presiedono
Cesare Stevan
Politecnico di Milano

ore 14.30
Decalogo SItI per una "Casa sana"
Daniela D'Alessandro

Direttore DICEA Sapienza Università di Roma

ore 15.30
Evoluzione delle condizioni abitative
Lorenzo Capasso
Università degli Studi di Pavia

ore 16.00
Aggiornamento dei Regolamenti edilizi
e di igiene in Italia
Maddalena Buffoli
Politecnico di Milano

ore 16.30
Indoor Air Quality negli ambienti di vita
Gaetano Settimo
Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale (GdS)
Inquinamento Indoor dell'Istituto Superiore di Sanità

ore 17.00
Prodotti per l'edilizia e Indoor Air Quality
alla luce dei Criteri Ambientali Minimi (CAM)
Ilaria Oberti
Politecnico di Milano

ore 17.30
Ciclo di vita e CAM per la progettazione
e la realizzazione degli edifici
Aldo Iacomelli
già Componente Commissione Nazionale AIA -IPPC

ore 18.00 | CONCLUSIONI
Daniela D'Alessandro
Direttore DICEA Sapienza Università di Roma
Stefano Capolongo

Politecnico di Milano

ore 19.00 | REGISTRAZIONE CHECK/OUT PARTECIPANTI

In considerazione del numero limitato di posti disponibili e nel rispetto dei colleghi interessati in lista di attesa, Vi invitiamo ad effettuare eventuale disdetta quanto prima accedendo, attraverso l'area iscritti del sito dell'OAR, all'interno della piattaforma telematica del CNAPPC (nello spazio "i miei corsi", cliccando sul titolo dell'evento e in seguito su "elimina iscrizione").

È obbligatoria la registrazione online

REGISTRAZIONE per gli iscritti Ordine Architetti Roma
Registrazione Architetti iscritti presso ALTRI Ordini https://imateria.awn.it/custom/imateria/ (codice ARRM1549)

Per gli interessati (non architetti e senza riconoscimento CFP)
inviare email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Si avvisano gli architetti di presentarsi al desk della registrazione con la STAMPA CARTACEA del check-in/check-out, scaricabile al momento della prenotazione in piattaforma, senza la quale non verrà consentito l'accesso al corso.
La frequenza richiesta per l'assegnazione dei cfp è il 100% del totale ore, non è previsto alcun riconoscimento proporzionale.
Considerando i tempi di lavorazione e verifica, l'assegnazione dei cfp ai partecipanti aventi diritto avverrà entro un mese dalla data dell'evento.

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Hai realizzato progetti con le collezioni Panaria? 

La Ceramica e il Progetto è il concorso di architettura che premia le migliori realizzazioni architettoniche con piastrelle di ceramica italiane.

E' aperto ad architetti e interior designers residenti in Italia che hanno realizzato progetti con uso di piastrelle di ceramica italiane in Italia e all’estero completati tra gennaio 2013 e gennaio 2016.
Per piastrelle di ceramica italiane si intendono i prodotti delle aziende che aderiscono al marchio collettivo Ceramics of Italy.

Clicca qui per maggiori informazioni

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Lunedì, 26 Ottobre 2015 00:00

3TI si aggiudica il Leaf award

IL CENTRO CIVICO DI VILLACIDRO3TI_ LAB, il laboratorio di architettura di 3TI PROGETTI Spa, si è aggiudicata il primo premio LEAF Awards 2015 nella categoria Best Future Building of the Year per il progetto riguardante il Centro Civico di Villacidro.

Ogni anno dal 2001 la LEAF International (Leading European Architectural Forum), associazione che riunisce importanti architetti e designer di tutto il mondo attribuisce un premio al progetto che si è maggiormente distinto e ha raccolto i maggiori consensi in varie categorie. Ogni anno vengono giudicati oltre 200 progetti provenienti da ogni parte del mondo che vengono selezionati da una giuria di esperti e divisi in categorie.

Il progetto del Centro Civico di Villacidro è stato inserito nella categoria Best Future Building of the Year sponsorizzato da ABB/Busch-Jaeger, l'innovativo leader di mercato nel campo della tecnologia di installazione elettrica, è stato uno dei pochi progetti realizzati da gruppi italiani.

“Si tratta di un riconoscimento prestigioso - spiega Alfredo Ingletti Presidente di 3TI PROGETTI - perché ricevuto in un ambito internazionale di elevato prestigio al cospetto dei principali competitor dell’architettura mondiale. Essere riusciti a primeggiare con il nostro progetto su studi di architettura di levatura internazionale rappresenta per 3TI PROGETTI e per il suo dipartimento di architettura 3TI_LAB motivo di grande orgoglio e gratificazione e premia la qualità del lavoro realizzato ogni giorno dai professionisti della nostra società. In questo senso vorrei inviare uno speciale ringraziamento ad Antonello Stella, già Direttore di 3TI_LAB”.

3TI PROGETTI e 3TI_LAB hanno ricevuto il premio al fianco di altri importanti vincitori quali Steven Holl, Henning Larsen e Moshe Safdie (premio alla carriera).

“È stato un onore ricevere il LEAF Awards - ha aggiunto Paolo Rossi, Design Director del Dipartimento di Architettura 3TI - rappresentando l’Italia di fronte a una platea internazionale altamente qualificata ottenendo un tale riconoscimento che ha inteso premiare il pensiero e l’approccio innovativo della nostra progettazione”.

A rafforzare il prestigio del premio ricevuto è sufficiente menzionare i precedenti vincitori per la stessa categoria: MZ Architects lo scorso anno; Aedas nel 2013; Yasuhiro Yamashita, Ben, Mizukami Kenji Matsuno/TeMaLi Architetto Skidmore Owings Merrill nel 2012.

Il progetto del Centro Civico di Villacidro si colloca in un’area che costituisce, per la città e i suoi abitanti, un importante punto di riferimento urbano, per la sua storia e le sue caratteristiche morfologiche e naturalistiche. Il nuovo Centro, importante futuro polo di aggregazione per la città, reinterpreta gli aspetti maggiormente caratterizzanti il paesaggio urbano e naturale circostante, trasformandoli in architettura. All’interno dello storico giardino del Palazzo Vescovile, il nuovo edificio del Centro Civico si dispone nella parte più alta dell’area, per minimizzare il consumo di suolo e mantenere quanto più possibile inalterate la morfologia e l’uso dei terrazzamenti che caratterizzano il giardino stesso. Il complesso, adeguandosi alla morfologia del terreno e ricercando un adeguato inserimento nel contesto urbano e in quello naturale, si apre alla città e diviene parco urbano, teatro, forum cittadino, arena, ma anche atelier, laboratorio, spazio espositivo a servizio della comunità e aperto ai visitatori. Un edificio in stretta relazione con l’abitato, con gli ambienti e le attività del Palazzo Vescovile e delle ex Carceri, queste ultime oggetto di restauro e rifunzionalizzate come spazi didattici ed espositivi.

CHI è 3TI PROGETTI

3TI PROGETTI è una società di ingegneria employee owned che, da oltre 17 anni, offre servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project & construction management di infrastrutture per il trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), risorse idriche ed edilizia.

In tale arco di tempo 3TI PROGETTI è cresciuta sia in termini di numeri (fatturato quadruplicato negli ultimi quattro anni che ha raggiunto i 23 milioni di euro) sia in termini di staff (oltre 250 persone), oggi composto da professionisti qualificati con notevole esperienza, capacità commerciali e progettuali.

3TI PROGETTI, nel tempo, ha allargato le proprie competenze e portato la propria capacità progettuale in molti paesi del mondo (oltre 30) costituendo nuove società e aprendo sedi operative e di rappresentanza in Italia e nel mondo.

Attualmente la 3TI PROGETTI può contare su oltre mille clienti ed è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero: dall’ Autostrada Pedemontana Lombarda, un'opera strategica di interesse nazionale, all’aeroporto Internazionale di Muscat; dal nodo ferroviario di Torino, con il quadruplicamento delle linee e la stazione AV di Porta Susa, alle metro di Riad, in Arabia Saudita, e di Istanbul, in Turchia.

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Sabato, 14 Febbraio 2015 00:00

Architettura, arti sacre e liturgia

universitaeuropeaDal 20 Marzo 2015, presso l'Università Europea di Roma si svolgerà la VIII edizione del Master di II livello in "Architettura, arti sacre e liturgia" con il Patrocinio della Pontificia Congregazione per il Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti.

OBIETTIVI
- Rendere possibile l'accostamento al grande patrimonio di esperienza e riflessione della tradizione cristiana, in merito alla bellezza e alla creatività artistica, favorendo lettura e interiorizzazione critiche della tradizione medesima, nonché l'incontro con esperienze significative in atto.
- Promuovere un linguaggio artistico-architettonico che valorizzi e non vanifichi l'esperienza del sacro e, attraverso lo studio della tradizione e l'attenta valutazione dell molteplice realtà delle esperienze artistiche dell'oggi, sviluppi un linguaggio artistico contemporaneo non privo di quei significati simbolici che rinviano l'uomo al trascendente attraverso la via pulchritudinis; dando così corpo alla dimensione dell'arte come manifestazione della vita cristiana.
- Promuovere attività conformi alla missione ecclesiale che ordina i beni culturali e le attività artistiche alla catechesi evangelica, al culto divino, alla cultura cristiana, alle opere di carità per la
santificazione dei fedeli e per la promozione umana
- Favorire il processo di maturazione in atto dal Concilio Ecumenico Vaticano II e sviluppato nelle successive disposizioni emanate dal Magistero, per nuove acquisizioni e iniziative volte a preparare gli operatori della committenza ecclesiastica, gli architetti, gli ingegneri, gli artisti, gli storici dell'arte,i seminaristi: cioè tutte quelle figure chiamate a confrontarsi con le autorità civili di ogni Paese,preposte alla realizzazione di nuove opere e alla conservazione dei Beni Culturali della Chiesa.

DESTINATARI DEL MASTER DI II LIVELLO IN "ARCHITETTURA, ARTI SACRE E LITURGIA":
Rivolto ad architetti ed ingegneri coinvolti nella progettazione di nuove chiese, adeguamenti liturgici e restauro dei manufatti storico-artistici, a storici dell'arte, sacerdoti ed operatori dei Beni Culturali.
Il Master si rivolge, inoltre, a tutti gli operatori interessati ad un processo di maturazione nella gestione delle arti coinvogibili nello spazio sacro e nella gestione di procedure edilizie e degli strumenti tecnici necessari ai finanziamenti per la valorizzazione dei beni culturali. Possono accedere al Master di II livello anche coloro in possesso di Laurea Magistrale o di vecchio ordinamento (in altre discipline affini) nelle seguenti aree disciplinari : scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; scienze giuridiche; scienze politiche e sociali; licenze conseguite presso le università pontificie con riconoscimento presso le autorità statali; diploma accademico di II livello-biennio specialistico delle Accademie di belle arti o equipollenza con laurea di vecchio ordinamento.

DURATA:
La durata del master è annuale. L'intera attività formativa corrisponde a 60 CFU e impegnerà gli iscritti per non meno di 1500 ore totali di apprendimento e organizzazione delle competenze professionali, distribuite nell'arco di 4 ambiti disciplinari per un totale di 300 ore frontali, comprensive dei seminari. Le lezioni si svolgeranno a cadenza quindicinale nei giorni di venerdi e sabato dalle h. 9,00 alle ore 17,45 (marzo - novembre 2015), secondo il calendario accademico, presso la sede dell'Università Europea di Roma.

COSTO: € 2.980,00

Scadenza iscrizioni: 11 Marzo 2015

Pubblicato in Formazione
Martedì, 04 Novembre 2014 00:00

CAPPELLINI’S HEROES

Dalla collaborazione tra il Laboratorio di ricerca Material Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e il gruppo dei famosi brand Cappellini, Cassina e Poltrona Frau prende vita il Mese del design – dall’11 al 30 novembre 2014 – negli spazi espositivi e convegnistici del cinquecentesco Palazzo Tassoni Estense. Un mese intensamente dedicato al design contemporaneo durante il quale saranno organizzate mostre, istallazioni, conferenze, tavole rotonde.

Pubblicato in Eventi & Fiere

Concorso di architettura riservato agli architetti e agli ingegneri italiani con meno di 31 anni di età

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audisUn Documento di proposte al convegno AUDIS 

La grandissima partecipazione, a Modena, di oltre 200 addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, appartenenti sia al settore privato che pubblico, ha dimostrato il notevole interesse che suscitano le varie problematiche dell'attuale situazione urbana.

Si è concluso con soddisfazione, infatti,venerdì scorso, il Convegno Nazionale di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse – www.audis.it) "Rigenerare Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città", organizzato anche con la collaborazione del Comune di Modena. 

Significative le parole di Gabriele Giacobazzi, Assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena: "nonostante l'evidente condivisione generale delle strategie sulle rigenerazione urbana, le difficoltà economiche creano problemi all'avvio delle singole iniziative già programmate. È necessario l'impegno dei comuni, ma anche che a livello centrale si ponga finalmente mano alla revisione della legislazione urbanistica generale e l'auspicio è che il cosiddetto Piano Città sia effettivamente rifinanziato".

Duranre il Convegno è stata inquadrata la situazione italiana, presentando dati, strumenti adeguati, soluzioni puntuali, per dare indicazioni concrete a chi si occupa di rigenerazione nelle città.

In particolare Lorenzo Bellicini, Direttore Cresme ha affermato "che non è vero che manchino le risorse: la realtà è che non le allochiamo bene. Ci sono circa 800 miliardi di spese pubbliche all'anno di cui 753 destinati all spesa corrente e solo 23 agli investimenti in opere pubbliche".

Ma è stata amche l'occasione per presentare il "Documento di proposte per la rigenerazione urbana" redatto da AUDIS.

"Con questo documento – ha sottolineato Elisabetta Meucci presidente AUDIS – presentiamo un pacchetto di proposte finalizzate a rilanciare gli interventi di rigenerazione urbana. Vuole essere una piattaforma sulla quale confrontarsi e possibilmente raggiungere una vasta condivisione di tutti gli interlocutori interessati. Per questo fa particolarmente piacere che le principali Associazioni abbiano aderito al nostro appello, ci abbiano aiutato nel definire il contenuto del documento e siano oggi qui per presentarlo insieme a noi".

Arch. Maria Luisa Gottari

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