EcosostenibilitàDal 9 al 14 aprile in occasione del Fuorisalone, in Piazza Castello si potrà visitare un’opera architettonica che racconta la filosofia dell’economia circolare attraverso le varie fasi produttive del pannello truciolare melaminico sviluppato dall’azienda Saviola.

Un viaggio interattivo ed immersivo finalizzato – attraverso un gioco di luci, suoni e profumi – a stimolare una riflessione sui temi dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare: è Metamorphosis’s Experience, l’istallazione multisensoriale ideata e creata da Saviola – l’unica azienda al mondo in grado di realizzare un pannello truciolare melaminico di elevato contenuto stilistico e allo stesso tempo 100% ecologico, ottenuto utilizzando esclusivamente legno post-consumo.

L’installazione, visitabile dal 9 al 14 aprile durante la Milano Design Week in Piazza Castello, si presenta come un sistema modulare a spirale, studiato per trasmettere un’idea di movimento composto da quattro ambienti-contenitori. Attraversandoli il visitatore potrà fare esperienza diretta di tutto il ciclo produttivo: dalla materia prima al prodotto finito, fino alla sua definitiva applicazione nello spazio.

Nel primo ambiente “Materia prima” viene mostrato l’inizio del processo produttivo; nel secondo container, denominato “Prodotto”, il pannello melaminico 100% riciclabile prende la forma di stalagmiti che fuoriescono dal pavimento formando una texture decorativa di grande effetto. Si passa poi al terzo modulo, “Architettura d’interni”, uno spazio in cui la sovrapposizione di diversi pannelli che rimandano a materiali differenti crea un ambiente architettonico davvero inusuale. Il pubblico è invitato a passare infine nel quarto ed ultimo ambiente, “Piazza”, un contenitore dove la materia prima – il legno post-consumo – predomina grazie all’allestimento di una piscina scenografica.

Attraverso questo progetto l’azienda intende trasmettere un messaggio semplice e chiaro: l’eco-sostenibilità è diventata un’esigenza imprescindibile dei nostri tempi e anche i materiali devono essere in linea con questa filosofia. Il know-how maturato da Saviola in quasi sessant’anni di attività trova infatti la sua massima espressione nel pannello – il primo ad essere certificato FSC 100% recycled – capace di abbinare al rispetto dell’ambiente uno stile e un design interamente Made in Italy. Un prodotto che oggiconsente all’architetto o al designer di disporre di un materiale unico per l’ambientazione degli interni, scegliendo la tipologia di pannello a lui più consona, da un catalogo che presenta abbinamenti originali di decori e finiture che traggono ispirazione dai materiali presenti in natura, quali pietre, marmi, metalli, tessuti, e, ovviamente, legni.

E tutto questo grazie ad un processo produttivo che va oltre i limiti dell’economia circolare, capace di dare vita a prodotti migliori di quelli di partenza, sia sul piano funzionale sia su quello estetico. Una filosofia dunque di upcycling e non solo di recycling, che Saviola ha saputo tradurre in realtà.

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Giovedì, 11 Aprile 2019 12:35

A Udine la Biennale di Architettura

Tra le novità, la scelta dell’Associazione Arte&Architettura d'istituire un riconoscimento per la ‘Conservazione dell’Architettura moderna’

Torna, nell’ex chiesa di San Francesco, a Udine, la “Rassegna Biennale di Architettura – Premio Marcello D’Olivo”, selezione di opere realizzate nel territorio regionale sui temi dell’edilizia pubblica, dell’abitazione, dell’arredo urbano e dell’architettura degli interni.

La nona edizione dell’iniziativa, organizzata dall’Associazione Architetti del Friuli Venezia Giulia - Arte&Architettura (in collaborazione con la Federazione degli Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori del Friuli Venezia Giulia, Comune e Udine Musei e Gallerie del progetto, con lo sponsor, Derve decor store e Laminam), sarà inaugurata il 12 aprile (alle 17.30) e resterà aperta al pubblico fino al 5 maggio (giovedì e venerdì, ore: 15-19; sabato e domenica, ore: 9.30-12.30 e 15-19).

La presentazione si è tenuta a palazzo Morpurgo alla presenza del presidente dell’Associazione Arte&Architettura, Giovanni Vragnaz, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine, Paolo Bon, e dell’assessore comunale alla Cultura del capoluogo friulano, Fabrizio Cigolot che ha ricordato come “gli spazi nei quali viviamo, sia a livello intimo che pubblico, ricevono un’impronta unica dal nostro modo di essere individui e comunità e allo stesso tempo condizionano il nostro modo di vivere e di organizzare lo spazio e il tempo. L’uomo ha infatti da sempre un rapporto dialettico con l’ambiente che lo circonda ed è per questo che i luoghi diventano elementi fondamentali nella definizione della qualità della nostra vita. Per questo l’architettura, ovvero l’arte che in tutte le sue declinazioni si è incaricata di tradurre in bellezza, funzionalità e armonia la necessità primaria di abitare, merita un’attenzione particolare da parte della politica e delle istituzioni. Questo è il mio impegno come assessore alla cultura e il mio augurio a questa importante realtà è di continuare a crescere fino a diventare un punto di riferimento internazionale nel settore”.

PREMIO MARCELLO D’OLIVO - Come già avvenuto in passato, nell’ambito della Biennale, ci sarà l’assegnazione del “Premio Marcello D’Olivo”, giunto alla sesta edizione, che sarà attribuito da una giuria internazionale al progetto ritenuto più meritevole. A giudicare i lavori saranno gli architetti Jacques Lucan (Parigi), Odile Seyler (Parigi), Moira Morsut (Udine), Miha Desman (Lubiana), Marco Contini (Parma) e Sergio Pascolo (Venezia). "I dieci progetti menzionati e il vincitore dell'edizione 2019 – come ha ricordato il presidente di A+A, Giovanni Vragnaz - saranno esposti nella ex chiesa di San Francesco assieme ai quasi cento lavori realizzati negli ultimi anni in Fvg. La consegna ufficiale del premio è in programma, nella stessa location, il 3 maggio, alle 17.30".

RASSEGNA E OBIETTIVI - Lo scopo della rassegna, accolta negli spazi dell’ex chiesa di San Francesco è duplice: da un lato gli organizzatori intendono segnalare i migliori progetti realizzati in Fvg, dall’altro promuovere una riflessione sull’arte del costruire insieme ai principali portatori di interesse (le scuole di architettura, i produttori, le amministrazioni pubbliche). Lo scorso anno sono pervenuti all’associazione Arte&Architettura 86 progetti a firma di 60 studi professionali, con un coinvolgimento complessivo di più di 150 progettisti-architetti, alcuni dei quali di fama internazionale, che hanno realizzato opere in tutto il territorio regionale.

UNA MOSTRA ITINERANTE - Tutte le opere saranno esposte in una mostra itinerante che, accompagnata da un catalogo a diffusione nazionale, nel corso del 2019 e del 2020, toccherà i quattro capoluoghi della regione, mentre le dieci opere selezionate saranno ospitate in esposizioni alla galleria Dessa di Lubiana e Napoleon Stadel di Klagenfurt. Dal 12 aprile al 5 maggio sono anche previsti una serie di eventi e mostre collaterali organizzati dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine assieme all’associazione Arte&Architettura. Come ricordato da Paolo Bon, per la 9^ Biennale, “alle Gallerie del Progetto (palazzo Morpurgo) inaugureranno anche altre due esposizioni curate dall’Ordine degli Architetti della provincia di Udine - 'TTT–Tradizione Traduzione Tradimento' (il 13 aprile) e 'Architettura Alpina Slovena 2008⁄2018' (il 15 aprile)”, mentre a “maggio l’Associazione Arte&Architettura avrà il piacere di portare sempre a Palazzo Morpurgo una mostra con i disegni e le immagini inedite, di due importati opere che Marcello D'Olivo realizzò a Lignano", ha concluso Vragnaz.

NOVITÀ - Tra le novità di questa edizione della Biennale, la scelta dell’associazione Arte&Architettura di istituire un ulteriore riconoscimento per la ‘Conservazione dell’architettura moderna’. "Per i settant’anni e più di vita di un’opera – si legge nella motivazione dell’iniziativa -, che spesso è già largamente riconosciuta come capolavoro dalla comunità degli ‘addetti ai lavori’ e degli storici, l’unico argine a manomissioni, trasformazioni più o meno distruttive è costituito dalla sensibilità culturale e dalla consapevolezza dei proprietari. Il premio si rivolge quindi a proprietari di edifici ancora privi di tutela ufficiale, in cui la cura dell’architettura è semplice ‘fatto privato’, scelta dipendente dalla sensibilità e dalla consapevolezza culturale di ‘singoli’, che non operano sottostando a obblighi stabiliti da istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio".

Info: https://www.arte-architettura.it/

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Il cuore del quartiere è, ancora una volta, la via Privata Giuseppe Ventura, dove si concentrano alcuni tra gli eventi più importanti del Fuorisalone

Anche quest’anno il Lambrate Design District si conferma uno dei centri nevralgici del Fuorisalone di Milano. Il cuore del quartiere è, ancora una volta, la via Privata Giuseppe Ventura, dove si concentrano alcuni tra gli eventi più importanti del Fuorisalone. Non bisogna dimenticare, però, altre vie catalizzatrici, come via Massimiano e via Conte Rosso. Quest’anno Regione Lombardia promuove la donazione del plasma, con il contest organizzato da Avis Lombardia, volto a sensibilizzare sull’argomento.
Hotel Regeneration – Officina Ventura 14, via Privata Giovanni ventura 14

Hotel Regeneration – Officina Ventura 14, via Privata Giovanni ventura 14, la più grande e coinvolgente mostra dedicata al contract del Fuorisalone 2018, quest’anno si tinge di ‘social’, e getta le basi per un innovativo concept, ideato da Simone Micheli, che intende offrire al suo visitatore un’esperienza inclusiva, a 360 gradi. Hospitality, smart technology e avanguardia progettuale si fondono per dare vita a un happening di grande valore espressivo e contenutistico, in cui gli ambienti che usualmente compongono la struttura alberghiera assumono forme inaspettate, basate sulle mutate esigenze dell’uomo contemporaneo e volte a favorire l’interazione e lo scambio di informazione. L’idea di essere social e di comunicare pervade l’intero spazio, dando vita a nuove modalità di pensiero e di movimento per gli ospiti.

Beyond the Wall - Inner Yard, via Massimiano 6
Erika Calesini, artista romagnola dalla lunga carriera, presenta questa installazione artistica, in cui comunissimi oggetti di recupero diventano la materia prima per opere d’arte piene di sentimento e passione, con uno sguardo attento alla sostenibilità.


‘PLAY YELLOW’ Contest di Design: Forma e Colore Giallo! L'Oggetto di Design come Veicolo di Comunicazione Sociale – via Massimiano 25

In occasione della Design Week, Avis Regionale Lombardia lancia ‘Play Yellow’, il contest per coinvolgere tutti coloro che si aggireranno per il Salone del Mobile e per il Fuorisalone e sensibilizzarli sull’importanza della donazione del plasma. Chiunque può partecipare al contest fotografando un oggetto di design giallo che lo abbia particolarmente colpito e condividendolo sul proprio profilo Instagram utilizzando gli hashtag: #playellow #gialloplasma #avislombardia #avis #giardinoventura. Giallo perché questo è il colore del plasma, la parte liquida del sangue: un’intensa concentrazione di proteine indispensabili per la vita. Al termine del Salone del Mobile saranno conteggiati i like per l’assegnazione delle categorie: Play Yellow Design, per il creatore dell’oggetto più condiviso e Play Yellow Life, per il visitatore che ha ricevuto più mi piace. I premi verranno assegnati in occasione dell’Assemblea Annuale di Avis il 4 maggio a Monza. Avis sarà inoltre presente con uno stand presso Giardino Ventura al numero 12 dell’omonima via, dove ogni giorno sono previsti eventi a tema e il closing party domenica sera. Sabato 13 aprile, dal mattino, sarà inoltre disponibile un’apposita unità medica e sarà possibile donare il sangue. All’interno dello Spazio Ventura, infine, prosegue la mostra Real Bodies, patrocinata da Avis Lombardia, AIDO e ADMO.

TRASH2TREASURE WORKSHOP LAB – via Conte Rosso 34 organizza un laboratorio di upcycling. I partecipanti e i visitatori sono invitati a partecipare a workshop, micro-sfide e masterclass di design per sviluppare strategie di progettazione, costruire prototipi reali e lavorare con esperti di upcycling. Il laboratorio è aperto a tutti, e vorrebbe incoraggiare a pensare fuori dagli schemi, per risolvere l'odierno dilemma della spazzatura da una diversa angolazione.

Convent Suite Renaissance 2.0 - via Privata Giovanni Ventura, 6

Due incantevoli suite pensate dall’architetto Simone Micheli per l’ex Convento Seicentesco immerso nella splendida cornice della Fattoria di Maiano di Fiesole (Firenze) verranno presentate al pubblico attraverso installazioni interattive e coinvolgenti, che permetteranno all’ospite di immergersi completamente dentro la loro realtà. Proprio come in un viaggio nei meandri della mente e della memoria, attraverso ambienti in realtà virtuale, i visitatori entreranno all’interno delle suite, passeggeranno per le camere, interagiranno con gli arredi, le luci, gli spazi, le superfici, divenendo parte integrante dell’atmosfera.

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Duomo OrvietoUtilizzata un’evoluzione della tecnologia già impiegata da ENEA per i Bronzi di Riace

Dopo un “esilio” di 120 anni, ritorna nel Duomo di Orvieto il gruppo dell’Annunciazione, composto da due statue realizzate a inizio ‘600 da Francesco Mochi. Il riposizionamento in cattedrale è stato curato dall’Opera del Duomo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro e l’ENEA, che ha realizzato due innovativi basamenti antisismici per mettere in sicurezza le statue, similmente a quanto realizzato per i Bronzi di Riace nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

“Rispetto ai basamenti dei Bronzi di Riace, dotati di dispositivi ‘passivi’ che massimizzano l’isolamento sismico, per le opere del Mochi abbiamo realizzato dispositivi del tipo ‘semi-passivo’, vale a dire in grado di sbloccare il piedistallo e attivarlo in funzione antisismica al primo segnale di terremoto”, spiega Gerardo De Canio, l’ingegnere ENEA che ha ideato e predisposto i basamenti.
“Un’altra differenza sono i materiali che abbiamo utilizzato per i basamenti: in acciaio per Orvieto e in marmo per i Bronzi di Riace, ma entrambi sono del tipo ‘a doppio pendolo’, cioè costituiti da due calotte sferiche che con il loro rotolamento riescono a massimizzare l’isolamento sismico”, aggiunge De Canio.
Il gruppo dell’Annunciazione è stato ai lati dell’altare maggiore del Duomo di Orvieto per quasi tre secoli, finché la tendenza "purista" di fine ’800 della scuola di restauro ne comportò la rimozione, insieme alle statue raffiguranti i 12 apostoli e i quattro santi protettori. Da allora l’intero ciclo scultoreo è stato collocato prima nei sotterranei del duomo, poi in temporanea esposizione alla chiesa di Sant’Agostino di Orvieto. Il ritorno dell’opera del Mochi precede quello delle altre sculture, che saranno riposizionate nel Duomo entro fine anno, sorrette da basamenti anch’essi assemblati su progetto ENEA.

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ARMANI SILOS: The Challenge ripercorre la carriera di Tadao Ando attraverso le sue realizzazioni più significative.

In occasione del Salone del Mobile 2019, Giorgio Armani inaugura negli spazi di Armani/Silos la prima mostra dedicata all’architettura: The Challenge – Tadao Ando, dal 9 aprile al 28 luglio 2019.

The Challenge ripercorre la carriera di Tadao Ando attraverso le sue realizzazioni più significative.

Il percorso narrativo si articola intorno a quattro temi principali: Forme primitive dello spazio, Una sfida urbana, Genesi del paesaggio, Dialoghi con la storia.
Fanno parte della retrospettiva oltre 50 progetti, illustrati da schizzi, modelli originali, video installazioni, disegni tecnici, taccuini di viaggio e fotografie scattate da Tadao Ando.
“Mi piacerebbe realizzare architetture che possano durare per sempre, non nella sostanza o nella forma, ma come un ricordo indelebile nel cuore degli uomini”, ha dichiarato Tadao Ando.

Dal 09 Aprile 2019 al 28 Luglio 2019

MILANO


LUOGO: Armani/Silos

INDIRIZZO: via Bergognone 40

ENTI PROMOTORI:

    Progetto ricreato per Armani/Silos
    Ideato da Tadao Ando
    In collaborazione con Centre Pompidou

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 91630010

SITO UFFICIALE: http://www.armanisilos.com

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Il Consiglio Nazionale Architetti PPC porta a Made Expo (13-16 marzo, Fiera Milano Rho) il racconto e la testimonianza della propria attività che, dopo il Congresso Nazionale dello scorso luglio, è sempre più rivolta alla diffusione della cultura e della qualità dell’architettura.

Lo fa con “ABITARE IL PAESE – La cultura del progetto e della qualità delle costruzioni” il workshop in programma il 15 marzo dalle 12 alle 13.30 presso il padiglione 4 di B!Smart. L'incontro, moderato dall’architetto Nicola Di Battista, direttore della rivista l’Architetto, vede la partecipazione di Map studio - di Francesco Magnani e Traudy Pelzel - vincitore dell’edizione 2018 del “Premio Architetto Italiano; di Orizzontale - di Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni, Stefano Ragazzo – vincitore del “Premio Giovane Talento dell’Architettura italiana” e di Martina Favaretto che si è aggiudicata la quinta edizione del Premio “Raffaele Sirica - La via degli architetti.

Dopo un excursus sui Premi, curato dalle Consigliere Alessandra Ferrari e Luisa Mutti, il workshop farà il punto sul rapporto tra architettura e utilizzo di soluzioni e materiali da costruzioni attraverso le esperienze dei tre vincitori.

Tra le iniziative che il Consiglio Nazionale ha organizzato in occasione di Made Expo una Mostra sui Premi “Architetto italiano”, “Giovane Talento dell’architettura italiana”, “Raffaele Sirica – La via degli Architetti".

Inoltre, mercoledì 13 marzo il presidente Giuseppe Cappochin interverrà al Convegno “Infrastrutture: la cultura della Rigenerazione”; i consiglieri Walter Baricchi e Diego Zoppi parteciperanno rispettivamente ai convegni “Italia territorio fragile. Terremoti, frane e alluvioni: la ristrutturazione e la messa in sicurezza del Paese Italia" (sempre mercoledì 13) e “Futuro in cerca di città. Riqualificazione, rigenerazione ed edilizia sostenibile" (giovedì 14 marzo). “Pensare circolare, agire sostenibile. L’economia circolare, il riciclo e il riuso” e “L’evoluzione della professione nell’era digitale e della green economy” sono le due iniziative alle quali interverranno venerdì 15 marzo i consiglieri Alessandro Marata e Paolo Malara.

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Giovedì, 21 Febbraio 2019 17:15

Storie di architetti e architetture 2019

Refin Storie di architetti e architetture 2019Un progetto di Ceramiche Refin a cura di Emanuele Piccardo

Ceramiche Refin continua il percorso di promozione del dibattito e confronto progettuale con un nuovo calendario di eventi del ciclo “Storie di architetti e architetture” , volto a celebrare alcuni tra i più importanti anniversari che ricadono nel 2019.

“Storie di architetti e architetture” si pone l’obiettivo di valorizzare noti architetti del Novecento attraverso una serie di conferenze e visite esclusive alle più significative architetture italiane.
Le conferenze, a cura del critico di architettura Emanuele Piccardo, si terranno a partire dal mese di marzo presso Refin Studio, l’importante spazio istituzionale di Ceramiche Refin a Milano. Parallelamente agli incontri il progetto prevede un palinsesto di visite esclusive ad invito all’interno di importanti architetture solitamente non aperte al pubblico. Questo consente un rapporto diretto con le architetture e i loro committenti o attuali proprietari.

Conferenze
Il 2019 è un anno ricco di celebrazioni di architetti e architetture. Il progetto vuole focalizzare l’attenzione su protagonisti assoluti della storia dell’architettura come Paolo Soleri, Giancarlo De Carlo, Vittoriano Viganò e la fondazione della discoteca radicale Space Electronic a Firenze ad opera del gruppo 9999.

Paolo Soleri, torinese, allievo di F.L.Wright si trasferisce in America nel 1946 per realizzare la sua utopia di costruire la città autonoma di  Arcosanti nel deserto dell’Arizona, estrema sintesi del rapporto tra architettura ed ecologia in antitesi con il mercato.  

Giancarlo De Carlo, genovese, membro del Team X e del New Brutalism è  stato un protagonista nel dopoguerra a partire dal recupero architettonico e urbanistico della città di Urbino, dalla elaborazione dei Piani regolati del 1966 e del 1994 fino al progetto delle sedi universitarie nei palazzi rinascimentali, grazie al progetto politico elaborato dal rettore Carlo Bo.

Vittoriano Viganò, architetto milanese,  anche lui appartenente al New Brutalism, interpreta l’architettura come un fatto sociale che si materializza nel progetto dell’Istituto Marchiondi per la riabilitazione di giovani in difficoltà. Viganò trova in André Bloc, scultore-direttore de L’Architecture d’Aujourd’hui, un suo  grande estimatore che diventerà committente della famosa Villa La Scala sul Lago di Garda.

Lo Space Electronic, l’unica discoteca-piper radicale ancora attiva, viene aperta nel febbraio 1969 da Fabrizio Fiumi e Carlo Caldini del gruppo di architetti radicali 9999

Visite alle residenze
Per rendere omaggio a De Carlo e Viganò, sono previste le visite a Ca’ Romanino, sui colli urbinati, e alla Villa “La Scala” a San Felice del Benaco sul Lago di Garda.
La prima residenza è l’unica casa privata disegnata da Giancarlo De Carlo, progettata nel 1968 per il filosofo Livio Sichirollo, assessore all’urbanistica di Urbino.

Villa “La Scala” fu invece realizzata da Vittoriano Viganò per l’artista e direttore della rivista L’Architecture d’aujourd’hui André Bloc. Inoltre saranno organizzate anche le visite al complesso di residenze di vacanza Torre del Mare, realizzato nel 1954 a Bergeggi, sulla riviera ligure, dall’architetto Mario Galvagni e  alla  Fabbrica Ceramica Artistica Solimene progettata da Paolo Soleri nel 1954 a Vietri sul Mare.

Tutti gli eventi, organizzati con la sponsorizzazione di NCS Colour Centre Italia Srl, saranno rivolti ad architetti e professionisti del progetto e daranno diritto a crediti formativi professionali.

 

Calendario eventi su invito per professionisti

Conferenze  c/o Refin Studio Milano

07 marzo 2019  h. 17:00
“Paolo Soleri. Dall’inizio al deserto.”
 2 CFP

interventi di:

Federica Doglio –  Architetto, NABA
Luigi Spinelli - Architetto, Politecnico di Milano
Emanuele Piccardo  - Critico di architettura, direttore di archphoto.it

Moderatore:  Fulvio Irace

04  aprile 2019 h. 17:00
“Giancarlo De Carlo. Progettare il centro storico.”
2 CFP

interventi di:

Franco Bunčuga – Architetto
Tiziana Fuligna – Storica dell’arte
Francesca Gasparetto – Conservatore beni culturali
Emanuele Piccardo  - Critico di architettura, direttore di archphoto.it

Moderatore:  Simona Bordone

09 maggio 2019 h. 17:00
“Vittoriano Viganò: il principio del non finito come scelta di vita.”
2 CFP

interventi di:

Ugo La Pietra – Architetto, artista
Anna Rita Emili - Architetto, Scuola di Architettura e Design, Unicam

Moderatore: Emanuele Piccardo

10 ottobre 2019 h. 17:00
“Radical Disco: Space Electronic.”
 Interventi in fase di definizione
 CFP richiesti


Visite residenze
Valide per 1 CFP con autocertificazione

24 maggio 2019 - Urbino
Cà Romanino di Giancarlo de Carlo

07 giugno 2019 – Bergeggi (SV)
Torre del Mare di Mario Galvagni

21 giugno 2019 – San Felice del Benaco (BS)
Villa la Scala di Vittoriano Viganò

05 luglio 2019 – Vietri sul Mare (SA)
Ceramiche Solimene  di Paolo Soleri

 

CHIEDI INFORMAZIONI

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Dissesto idrogeologicoUn team multidisciplinare di ricercatori ENEA ha messo a punto una metodologia innovativa che consente di prevedere intensità e percorso dei “fiumi di fango”, un tipo di frana dagli effetti particolarmente catastrofici, e individuare aree e infrastrutture a rischio. La novità della metodologia sta in un approccio basato sull’incrocio di dati geografici, storici e territoriali, ma anche su studi sul campo realizzati  in occasione delle frane di Messina e su test di mitigazione del rischio realizzati in Afghanistan con finanziamenti della Banca Mondiale.
Altro aspetto innovativo è l’attenzione alla“ricostruzione resiliente” delle aree, anche attraverso analisi costi/benefici e iniziative di formazione rivolte alla popolazione.Il modello verrà applicato prossimamente a un progetto da realizzare in Perù, in collaborazione con l’Università di Torino e ad un programma per la protezione delle infrastrutture critiche in Italia.
“Una volta rese fruibili sul web, le mappe che abbiamo realizzato consentiranno alle amministrazioni pubbliche di intervenire per mitigare il danno, valutandone anche costi e benefici in un’ottica di ricostruzione resiliente” sottolinea Claudio Puglisi del Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico dell’ENEA.  “Approfondire l’analisi dello stato di rischio da eventi naturali tramite lastima di intensità, velocità, area di transito e di deposito del futuro fenomeno franoso rappresenta un importante passo in avanti nella difesa di strutture e infrastrutture presenti in un’area che mostra propensione ai fenomeni franosi; si tratta inoltre di un elemento fondamentale nelle strategie di mitigazione del danno atteso che può diventare un modello replicabile ed adattabile anche in altri contesti”, spiegaDissesto idrogeologico Puglisi.
Il metodo adottato dall’ENEA ha due livelli di approfondimento: a livello nazionale vengono individuati distinti livelli di suscettibilità per distinte tipologie di fenomeni franosi quali frane a lenta evoluzione, come le grandi colate di argilla tipiche del centro nord Italia o della Basilicata; frane a rapida evoluzione, vale a dire i crolli di massi di roccia da pareti verticali; frane superficiali a rapida evoluzione, i cosiddetti “fiumi di fango”. A livello locale e con particolare riferimento alle frane superficiali a rapida evoluzione, alle quali è imputabile il maggior numero di vittime e di danni - come accaduto nel 1998 nell’area di Sarno (Salerno) e nel 2007 e 2009 in provincia di Messina - vengono stimate le aree di possibile propagazione del fenomeno e le energie connesse. Incrociando tali carte di pericolosità con le quelle di uso del suolo è possibile individuare le aree e infrastrutture maggiormente a rischio.
“L’analisi dei dati storici incrociati con quelli di suolo, pendenza, tipo di roccia e di altri parametri permettono di individuare le zone di futuro innesco del fenomeno franoso anche in aree dove non è mai avvenuto”, aggiunge Puglisi.
Inoltre, ENEA ha progettato e sviluppato un’apposita banca dati territoriale insieme ad un sistema di supporto alle decisioni, dotato di interfaccia WebGIS. “In questo modo, caso per caso, è possibile organizzare tutti i dati geografici e le informazioni territoriali in maniera organica, rendendoli fruibili attraverso una specifica applicazione via web.Oltre a permettere la mappatura e la condivisione dei dati e dei risultati, questa applicazione si è rivelata fondamentale per fornire un supporto decisionale agli specialisti della Banca Mondiale e ai tecnici delle istituzioni afghane interessati come utenti finali”, evidenzia Maurizio Pollino del Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA.
“Posizione geografica e anni di degrado ambientale rendono l’Afghanistan un Paese molto incline a pericoli naturali particolarmente intensi e ricorrenti come inondazioni, terremoti, valanghe, frane e siccità. Nell’ambito dello studio finanziato dalla Banca Mondiale è emerso che il 70% del territorio afghano è soggetto a rischio frana. Nel 2014 vaste aree del Paese sono state colpite da disastri naturali che hanno provocato il più alto numero di morti al mondo per questo tipo di fenomeno secondo i dati dell'ultimo decennio”, conclude Puglisi.

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Fincantieri ha consegnato la nave da crociera Viking Orion, la quinta delle otto navi ordinate dalla società norvegese Viking Ocean Cruises, costruita presso lo stabilimento di Ancona.
La nave, classificata LR, dispone di 465 cabine per i passeggeri e per l’armatore. Sono tutte doppie e quindi sono disponibili 930 posti letto. Le cabine per l’equipaggio sono 265 di cui alcune singole; in totale contengono 499 posti letto.

Viking Orion è stata progettata da architetti e ingegneri navali di rinomata esperienza, tra cui un team di interior design della Smc Design di Londra, e dello studio Rottet di Los Angeles, che hanno voluto trasferire su “Viking Orion” un design moderno di ispirazione scandinava, caratterizzato da un’eleganza raffinata e, al tempo stesso, funzionale.

Da segnalare l’attento studio idrodinamico della carena, dotata di un bulbo prodiero che le consente di attenuare la formazione ondosa in fase di trasferimento e quindi di realizzare un’alta efficienza energetica.

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La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del MiBAC ha pubblicato online l’Atlante dell’Architettura Contemporanea Italiana: una piattaforma che si concentra su un’intera categoria di opere costruite in Italia, comprese tra il secondo dopoguerra e il presente. Uno strumento aperto e implementabile che permette al pubblico di conoscere l’architettura italiana moderna e contemporanea attraverso oltre cento opere significative del panorama architettonico.

La selezione di opere scelte sono state censite sul sito web Architetture del secondo 900 e si è voluto rappresentare ogni regione d’Italia, talvolta rinunciando a opere maggiori per dare spazio a interessanti realtà regionali.

Sono stati creati percorsi tematici che comprendono anche contesti geografici lontani tra loro ma che possiedono opere architettoniche con caratteri simili: opere che testimoniano le eccellenze della cultura architettonica italiana del secondo Novecento.
Accanto ai percorsi tematici generali sono stati realizzati percorsi tematici più circoscritti, spesso illustrati attraverso la produzione di un solo autore: chiavi d’accesso secondarie da cui possono derivare letture incrociate, storie particolari. Una lettura incrociata delle opere e dei temi è infine possibile utilizzando i tag posti in calce ad ogni scheda, che individuano, per ciascuna opera, gli autori principali, la città, la regione e la funzione.
Presenti anche mappe che permettono agli utenti una navigazione più accessibile; partendo da queste, gli utenti possono costruire il proprio itinerario su base locale.

L’Atlante dell’Architettura Contemporanea Italiana è online all’indirizzo www.atlantearchitetture.beniculturali.it

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