Ristrutturare: un'antica casa a Berlino diventa loft
A Kreuzberg, famoso quartiere multiculturale dell’ex Berlino Ovest, l’architetta Tanja Meyle ha ridato vita ad un’antica casa di inizio ‘900, convertendola in un moderno loft di oltre 250 mq. Una ristrutturazione caratterizzata da creatività e rigore contemporaneo, ma sempre nel rispetto dell’esistente e con sostanziali echi del passato.
Questa realizzazione si caratterizza prevalentemente per un accostamento ben riuscito di due materiali: il legno e il cemento. Nel progetto di ristrutturazione la struttura lignea preesistente è stata integralmente mantenuta, procedendo solo ad un lavoro di restauro e pulizia delle travi. Analogamente, tutti i vecchi picchetti che non comportavano rischio di lesioni per le persone sono stati conservati. Lo stesso vale per le due pareti principali in laterizio, recuperate con interventi di spazzolatura, pulizia e isolamento.
La struttura centrale è costituita da un corpo in cemento, una sorta di cubo che separa l’ampio soggiorno dal più piccolo spazio cucina. Nella zona cucina, del preesistente camino è rimasta traccia nei mattoni lasciati anneriti, che rivelano il percorso delle vecchie canne fumarie e pongono un accento che decora l’intera parete. Lungo il corridoio, tre “scatole blu” (blue boxes) sono state progettate con dimensioni e altezze diverse, in modo tale da non raggiungere mai il soffitto. Questo accorgimento permette di intuire l’ampiezza dell’involucro esterno e dà respiro allo spazio, lasciando sempre intravedere la pendenza del tetto per tutta l’estensione della falda.
Tutto il processo di restauro si è svolto in stretta collaborazione con il committente, in un rapporto basato sulla piena fiducia che ha permesso la realizzazione di un progetto molto libero, creativo e non convenzionale.
Il primo piano ospita la zona notte ed è accessibile da due scale diverse, entrambe realizzate in cemento gettato: la prima si trova nel soggiorno, mentre la seconda collega la cucina alla terrazza sul tetto attraverso una galleria. Su tutte le superfici del cubo è stato applicato uno strato di cemento tirato a lucido.
Al piano superiore, su richiesta del cliente, la vasca da bagno è stata incassata nel pavimento per conferire all’ambiente un'atmosfera da spa, tranquilla, confortevole e rilassante. Il lavandino di piccole dimensioni è incassato e ha l'aspetto di un tavolino. Lo spazio è stato completato con mobili su misura e da una parete divisoria in cartongesso che delimita l’accesso alla toilette, in modo tale che zona notte e bagno non siano del tutto uniti né nettamente divisi.
Secondo la soluzione progettuale, la zona cucina è dominata da un’isola centrale, sempre in cemento gettato, modellato e costruito sul posto, che ha permesso la realizzazione di un piano capace di ospitare comodamente fino a 8 persone. Il piano di lavoro è organizzato in modo semplice ma efficace con realizzazioni su misura per ospitare spazi contenitivi aggiuntivi, per esempio per la lavastoviglie e per l'organizzazione dei rifiuti. Lo stesso banco da lavoro mobile su ruote con un cassetto per le posate e altri scomparti è una realizzazione artigianale di un falegname e consente un utilizzo più flessibile e dinamico della cucina. Altri elementi ed elettrodomestici, come il frigorifero-congelatore, il forno e la macchina per il caffè sono stati integrati nell'armadio retrostante che dispone inoltre di mensole estendibili e altri vani contenitivi. La dispensa-ripostiglio si intravede appena poiché è stata collocata dietro un'anta in carta da parati con apertura push-pull.
Tre ulteriori stanze al piano terra sono state progettate come volumi cubici indipendenti, appoggiati nello spazio tra pavimento e falda. Le cosiddette “scatole blu” racchiudono e nascondono un bagno e una lavanderia con il WC, un ripostiglio e una stanza per gli ospiti. Tutte le porte che collegano le tre stanze sono scorrevoli a scomparsa e senza finiture esterne, perfettamente integrate nella parete. Il pannello porta presenta sempre lo stesso colore della parete, azzurro sul lato che dà all’esterno, bianco nel lato interno. Per nascondere le aperture, la progettista ha scelto i controtelai per porte senza stipiti e cornici coprifilo ECLISSE Syntesis® Line, una soluzione discreta ed elegante che permette di minimizzare l’impatto visivo delle aperture senza mai lasciar intravedere alcun bordo della struttura in alluminio.
La testimonianza dell’architetto Tanja Meyle
“Nel concept le scatole sfalsate dovevano apparire come elementi ermeticamente chiusi. La porta avrebbe dovuto distinguersi a malapena dal muro, e al tempo stesso volevo che questi box avessero colori diversi e contrapposti. Questo significa che ogni porta doveva avere lo stesso colore della parete nella quale andava installata. Una porta a battente convenzionale non avrebbe potuto riprodurre lo stesso effetto.
In più, abbiamo risolto un problema di spazio nei locali di servizio per gli ospiti / lavanderia / guardaroba, zone troppo ristrette per tre porte a battente. Trovo meraviglioso che le porte scorrevoli scompaiano nel muro una volta aperte, svanendo semplicemente con un gesto. I sistemi scorrevoli senza stipiti di ECLISSE ci hanno permesso di concretizzare perfettamente il concept che avevo in mente”.
Caratteristiche progettuali: legno, cemento
Numero di piani: 2 piani
Volume delle stanze e superficie: 948 m³ (lordo)
Superficie lorda: 301 m²
Superficie utile: 243 m²
Aree di passaggio: 31 m²
Superficie abitabile: 274 m²
Anno: 2014
Riconoscimenti: Heinze ArchitektenAWARD 2016: Teilnehmer
Studio di architettura: MEYLENSTEIN Berlin - Dipl. Ing. Arch. Tanja Meyle
Fotografo: Markus Mahle (interni)
Tanja Meyle (foto cantiere)
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