Giovedì, 15 Novembre 2018 17:27

Corso BIM Coordinator, 35 CFP - Milano

Fondazione Ordine Ingegneri Provincia di MilanoIl corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi essenziali per il bagaglio di conoscenze di un BIM Coordinator, utili anche per affrontare un eventuale esame di certificazione ICMQ per il suddetto Esperto BIM. Oltre ad una solida base introduttiva, verranno affrontate diverse tematiche legate al BIM come processo: dagli aspetti normativi, alle soluzioni software, all’interoperabilità aperta e ai documenti chiave; elementi imprescindibili per chi conduce attività di coordinamento all’interno di un progetto sviluppato in maniera digitalizzata.
Nelle due giornate relative alla parte pratica si effettuerà un analisi dettagliata dell’attività di controllo e validazione dei modelli BIM, e della loro verifica rispetto ad alcune normative individuate come esempio del processo. E’ prevista una formazione teorico-pratica sul software Solibri Model Checker nel quale si affronteranno i temi relativi alle Revisioni dei Modelli, alla Verifica della rispondenza a specifiche esigenze e norme progettuali ed alla Comunicazione delle incongruenze rilevate.

CERTIFICAZIONE ICMQ
Il corso è preparatorio all’esame per il conseguimento della Certificazione ICMQ per il ruolo di BIM Coordinator.

Clicca qui per conoscere il programma di ciascuna giornata, ulteriori dettagli e compilare il modulo di iscrizione.

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Venerdì, 14 Settembre 2018 11:53

3TI PROGETTI ottiene la certificazione BIM

3TI Progetti Metropolitana di Doha3TI PROGETTI, società leader del mercato dell’ingegneria italiana, ha conseguito la certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione in questo settore.


“È motivo di grande soddisfazione aver ottenuto questo riconoscimento – commenta Alfredo Ingletti, Presidente della società - in primo luogo perché testimonia in maniera oggettiva il livello di competenza raggiunto da 3TI PROGETTI in ambito BIM, in secondo luogo perché possiamo vantarci oggi di essere tra i primi ad aver ottenuto questa importante attestazione, dopo essere stati tra i pionieri in Italia nell’utilizzo di questa nuova modalità progettuale.”.
Si tratta di un attestato di grande importanza perché permette a 3TI PROGETTI di essere già in linea con i dettami legislativi (Decreto n. 560/2017, cosiddetto Decreto BIM) che prevede, a partire dal 2019, l’obbligo per le Stazioni Appaltanti di prevedere l’utilizzo del Building Information Modeling per tutti i lavori di importo superiore a cento milioni e progressivamente, fino al 2025, anche per gli appalti di scaglioni di importo inferiori fino a riguardare tutto il sistema dei lavori pubblici.
“Fin dagli esordi del BIM in Italia – aggiunge Ingletti – abbiamo creduto nelle grandi potenzialità di questa nuova modalità progettuale, e nell’importanza di avere le competenze per poter cogliere le opportunità che i mercati, soprattutto quelli esteri, dove 3TI PROGETTI è particolarmente attiva, potevano offrire. Anche per tale ragione abbiamo voluto investire importanti risorse sia nell’acquisizione di nuove tecnologie, sia nella formazione di professionisti specializzati. Ciò ci ha portato oggi a una già consolidata esperienza, maturata in Italia, dalla progettazione dell’Ospedale di La Spezia alla progettazione del nuovo porto Offshore di Venezia, all’estero dalla progettazione della metropolitana di Doha al masterplan del nuovo aeroporto di Al Taif in Arabia Saudita”.


L’Ente Certificatore ICMQ, nel corso dell’Audit tenuto presso la sede di 3TI PROGETTI, ha potuto verificare l’altissimo livello di applicazione del sistema BIM raggiunto, riguardante sia le competenze acquisite dai progettisti e la formazione da loro effettuata, sia la strumentazione informatica.
“Abbiamo illustrato a ICMQ – spiega Franca Francescucci, Bim Manager di 3TI PROGETTI – il nostro sistema BIM finalizzato principalmente a rendere il lavoro più efficiente e con meno errori, attraverso metodi standardizzati che garantiscono la gestione dei dati e il controllo del progetto in ogni suo elemento, sia a livello progettuale che documentale. Ciò ci consente, oltre a produrre disegni e modelli tridimensionali, anche di ottimizzare i tempi fornendo al cliente un’unica risorsa per documentare, spiegare e comunicare una soluzione progettata. A meno di specifiche necessità contrattuali o richieste dei clienti, i modelli vengono prodotti a seconda delle diverse discipline (architettura, strutture, impianti) e specialistiche (progettazione antincendio, progettazione acustica, illuminotecnica, bioclimatica ecc.) seguendo procedure interne ormai consolidate, che coincidono con i requisiti richiesti dai clienti”.
“Le quotidiane verifiche – aggiunge Roberta Di Stefano, Responsabile tecnico del settore Building di 3TI PROGETTI – ci permettono di ridurre al minimo le problematiche di interferenza tra le discipline e costituiscono un vantaggio assoluto in termini di garanzia di qualità del prodotto finale.
Una volta elaborati i modelli 3D, se contrattualmente richiesto, si procede alla fase 4D (sequenza dei tempi), 5D (stima dei costi), e infine al record modeling.
Un metodo di lavoro che, indipendentemente dai ruoli specifici, responsabilità ed esperienza all’interno del team, vede ogni risorsa coinvolta attivamente nel progetto ed a conoscenza delle priorità e degli obiettivi che si prefigge di raggiungere. All’interno del nostro studio, l’intero processo BIM si traduce in una solida ed efficiente gestione delle fasi di progettazione, costruzione e consegna del progetto, attraverso una costante implementazione dei modelli, per garantire, nel rispetto delle tempistiche contrattuali, un alto standard di qualità”.

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BIM CoordinatorLa certificazione ICMQ per i nuovi esperti BIM: l’esame per BIM Coordinator

Il prossimo 12 luglio 2018, presso gli uffici di Harpaceas, è prevista una sessione d’ esame per “BIM Coordinator”, la figura che coordina i BIM Specialist coinvolti nel progetto per garantire l’applicazione degli standard e dei processi. Inoltre sviluppa e aggiorna i contenuti BIM (librerie e standard).

Harpaceas ha ottenuto il rilascio della qualifica ai fini della valutazione delle competenze degli “Esperti BIM” per i software Tekla Structures (progettazione strutturale), Allplan (progettazione architettonica) e Novapoint (progettazione infrastrutturale).

ICMQ certifica le figure professionali in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024. La certificazione delle competenze documenta che una persona possiede determinate conoscenze, abilità e competenze descritte dalle norme di riferimento, dalle leggi o dai documenti dell’organismo di certificazione.

Perché certificarsi?   La certificazione è lo strumento più idoneo per garantire agli operatori di filiera (committenti, fornitori, imprese) che il professionista svolga la sua attività nel rispetto dei criteri verificati e riconosciuti da un organismo di certificazione di terza parte indipendente, consentendo al professionista di:

  • qualificare la propria offerta sul mercato, distinguendosi dai competitor;
  • avere un accesso privilegiato nei rapporti con la committenza in ambito nazionale e internazionale;
  • dimostrare, in caso di controversie, di aver operato con adeguata competenza e professionalità;
  • promuovere la propria figura attraverso un pubblico registro presente nel sito web ICMQ.

Per maggiori informazioni contatta Harpaceas al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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La certificazione ICMQ per i nuovi esperti BIM: l’esame per BIM Manager

Il prossimo 17 maggio 2018, presso gli uffici di Harpaceas, è prevista una sessione d’ esame per “BIM Manager”, la figura professionale esperta nella definizione delle modalità e standard di gestione e coordinamento dei contenuti informativi a livello di Organizzazione o di singola commessa, fungendo da interfaccia fra la struttura di Project Management, gli specialisti di disciplina e i team di lavoro operativi.

Perché certificarsi? La certificazione è lo strumento più idoneo per garantire agli operatori di filiera (committenti, fornitori, imprese) che il professionista svolga la sua attività nel rispetto dei criteri verificati e riconosciuti da un organismo di certificazione di terza parte indipendente. Il professionista, attraverso la certificazione potrà:

• Qualificare la propria offerta sul mercato, distinguendosi dai competitor;

• Avere un accesso privilegiato nei rapporti con la committenza in ambito nazionale e internazionale;

• Dimostrare, in caso di controversie, di aver operato con adeguata competenza e professionalità;

• Promuovere la propria figura attraverso un pubblico registro presente nel sito web ICMQ.

Harpaceas ha ottenuto da ICMQ la qualifica di Organismo di Valutazione (OdV) per certificare le figure professionali "Esperti BIM": BIM Manager, BIM Coordinator, BIM Specialist (per i software Tekla Structures per la progettazione strutturale, Allplan per la progettazione architettonica e Novapoint per la progettazione infrastrutturale).

ICMQ certifica le figure professionali in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, è una certificazione che garantisce che il professionista sia qualificato a esercitare funzioni professionali definite da una normativa di riferimento, in termini di conoscenze, abilità e competenze.

Per maggiori informazioni contatta Harpaceas al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Tre incontri, in collaborazione con Hilti, azienda internazionale che offre dal software, ai prodotti e strumenti per il lavoro in cantiere, dai servizi di formazione, riparazione, ai test e consulenza, agli operatori dell'edilizia e con Trimble l’azienda che sta trasformando il modo in cui il mondo lavora offrendo prodotti e servizi che collegano il mondo reale con quello digitale. Le principali tecnologie di posizionamento, modellazione, connettività e analisi dei dati consentono ai clienti di migliorare produttività, qualità, sicurezza e sostenibilità. Tre incontri per scoprire Tekla Structures, il software BIM leader al mondo per la progettazione costruttiva e oltre (LOD E per UNI 11337), sviluppato da Trimble Solutions. La soluzione BIM per l’ingegneria strutturale, per ogni tipo di struttura: acciaio, cemento armato gettato in opera e cemento armato prefabbricato. Tekla Structures è aperto al collegamento via IFC con i più diffusi software di calcolo strutturale (Midas ®, SAP 2000 ® ecc.) oltre che con i principali software di modellazione BIM (Allplan ®, Revit ®, Archicad ® ecc.). Un software per gestire la commessa dall’offerta alla progettazione, dalla produzione alla costruzione. Sarà inoltre l’occasione di vedere Tekla Structures all’opera, con strutture raccontate dai progettisti che le hanno realizzate.


Iscriviti subito, una particolare promozione per l’acquisto di Tekla Structures ti aspetta!

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Giovedì, 26 Aprile 2018 19:59

Tekla Structures 2018

PTekla Structures 2018iù veloce, più controllo, flusso di lavoro più efficiente.


Harpaceas presenta Tekla Structures 2018 per il mercato italiano, la nuova versione del software BIM (Building Information Modeling) leader al mondo per la progettazione costruttiva prodotto da Trimble Solutions, società finlandese del gruppo Trimble.

"Sviluppiamo soluzioni software che portano ad una maggiore efficienza per i nostri clienti, nel loro lavoro quotidiano", ha affermato Ville Rousu, Responsabile dello sviluppo di Tekla Structures. "L'attenzione di Trimble sull'avanzamento della tecnologia nell'intero workflow BIM, dalla progettazione alla fabbricazione e alla costruzione, ci consente di fornire soluzioni BIM che contribuiscono alla trasformazione del settore dell'edilizia e delle costruzioni."
Tekla Structures 2018 offre processi di modellazione 3D più veloci, dettagli più precisi, un migliore controllo delle modifiche, una produzione più rapida di disegni e miglioramenti in termini di efficienza legati al flusso di lavoro.
I miglioramenti apportati alla produzione dei disegni includono una più veloce revisione e una ancora maggiore flessibilità nell'aggiunta di contenuti personalizzati. Il workflow collaborativo dalla progettazione al dettaglio e alla fabbricazione non è mai stato così efficiente, indipendentemente dal materiale utilizzato, acciaio, cemento armato prefabbricato e gettato in opera.
Con Tekla Structures 2018 è ora possibile collegare le nuvole di punti ai modelli BIM. Nella costruzione, le nuvole di punti sono principalmente utilizzate in progetti di ristrutturazione per definire l'edificio o la struttura da ristrutturare. Possono inoltre essere utilizzate per ottenere la posizione esatta di apparecchiature, delle condutture o dell'ambiente esistente che devono essere presi in considerazione in cantiere.

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Il piano di conservazione è stato reso possibile grazie al finanziamento erogato dalla Getty Foundation

Harpaceas, azienda leader per la promozione e diffusione in Italia della metodologia BIM (Building Information Modeling), ha siglato un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Università La Sapienza per lo sviluppo di un piano di conservazione finalizzato al recupero dello Stadio Flaminio di Roma.

Recupero Stadio Flaminio di RomaIl programma di ricerca, dal titolo “Lo Stadio Flaminio di Pier Luigi e Antonio Nervi a Roma: un piano di conservazione interdisciplinare”, è stato approvato con delibera del 1 giugno 2017 e sarà sviluppato da un team di specialisti nei vari settori disciplinari coinvolti nella ricerca, sotto la supervisione di un comitato scientifico internazionale.
Il Dipartimento, sotto la guida del prof. Francesco Romeo, al fine di sviluppare un piano di conservazione per lo stadio Flaminio di Roma, si avvale della collaborazione di Harpaceas per la fornitura di supporto tecnico informatico per la realizzazione dei modelli digitali dell’opera.  Nello specifico Harpaceas metterà a disposizione del personale del Dipartimento, il software BIM Tekla Structures per la realizzazione del modello digitale delle strutture in cemento armato dello stadio Flaminio. Lo staff di Harpaceas fornirà inoltre assistenza tecnica specialistica. Il software BIM Tekla Structures è leader al mondo per leader al mondo per la progettazione strutturale, prodotto da Trimble Solutions, società finlandese del gruppo Trimble. Anche per il recupero di strutture esistenti con forme di particolare complessità, come quelle dello Stadio Flaminio, Tekla Structures consente di digitalizzare la struttura, modellando sia le parti gettate in opera sia quelle prefabbricate. Il software permette anche la modellazione parametrica dell’armatura. Grazie alle sue funzionalità Tekla Structures consente di produrre automaticamente dal modello BIM tutte le informazioni contenute nelle strutture, compresi i disegni e le liste di armatura.
Il piano di conservazione è stato reso possibile grazie al finanziamento erogato dalla Getty Foundation, una delle istituzioni internazionali più prestigiose che sostengono la ricerca sull’arte, l’architettura e la conservazione, nel quadro dell’iniziativa di sovvenzione internazionale Keeping it Modern.

Nella progettazione BIM è importante considerare l’utilizzo a cui verrà sottoposto il modello digitale, nelle varie discipline, sia durante le differenti fasi del processo di progettazione e realizzazione che, successivamente, nella gestione del manufatto edilizio.


Nelle diverse fasi, i modelli resi interoperabili consentono una progettazione integrata che garantisce sia il corretto coordinamento degli elementi tipici di ciascuna disciplina, che l’estrazione di dati, le informazioni utili per la costruzione e la manutenzione dell’edificio.

Questo controllo trova un suo riferimento nel livello di verifica LV3 (Verifica indipendente, formale e sostanziale) citato dalla norma UNI11337.

L’applicazione del LOD Checking dimostra, quindi, la possibilità di ottenere una procedura automatica per la verifica dei componenti del modello digitale 3D, in modo che essi soddisfino i requisiti richiesti da ciascuna fase di realizzazione dell’opera e rendano possibile e completo l’uso del modello in relazione all’obiettivo di ciascuna fase (BIM Uses/Model Uses).

I principali vantaggi del controllo automatizzato

    Creazione di database di regole di verifica
    Interoperabilità con modelli di diverse discipline
    Trasmissione semplificata delle eventuali incongruenze evidenziate
    Computo metrico degli elementi immessi

Temi

    Importazione file IFC
    Assegnazione automatica della disciplina di appartenenza
    Importazione (o esportazione) di tabelle dati Excel in SolibriMC
    Classificazione degli elementi in base ai dati Excel importati
    Controllo dei contenuti informativi degli elementi in riferimento al livello di dettaglio (LOD) stabilito dal Capitolato Informativo
    Verifica dell’applicazione delle norme specifiche e delle regole tecniche di riferimento
    Comunicazione delle incongruenze evidenziate: i report (pdf, bcf, xls, doc)

Data / Ora
Data - 08 marzo 2018
11:00 - 12:00

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Pubblicato in Eventi & Fiere
Lunedì, 05 Febbraio 2018 09:06

Edilizia del futuro

Edilizia del futuro: la tecnologia a servizio del green building

Prefabbricazione, circolarità e riduzione dei consumi sono i trend dell'edilizia del futuro, raggiungibili grazie a digitalizzazione e innovazione

Entro il 2030 è prevista una crescita dell’85% del volume di produzione di edifici. Questo pone il settore delle costruzioni davanti a una sfida: come soddisfare questa domanda in costante aumento con la necessità di ridurre l’impatto ambientale del costruito, andando sempre più verso un’ottica di green building? Molto probabilmente sarà la tecnologia e tutte le innovazioni che sono state sviluppate negli ultimi anni a trasformare il settore in chiave smart e sostenibile. Vediamo quali sono i trend più interessanti e promettenti che caratterizzeranno l’edilizia del futuro.

I trend dell’edilizia del futuro

1. Costruzione industrializzata

Prefabbricazione, modularità e processi off-site, che ibridano la manifattura con l’edilizia, spostando la parte della catena del valore dal cantiere alla fabbrica, saranno sicuramente le tendenze che caratterizzeranno sempre più l’edilizia del futuro. Quando il processo costruttivo avviene in fabbrica, i materiali possono essere gestiti con maggiore efficienza, con processi di assemblaggio più precisi e con un minor spreco di risorse.

La pre-lavorazione del materiale e l’assemblaggio di tutti i componenti per l’edilizia in un ambiente controllato consentono di sviluppare un processo costruttivo molto più snello, riducendo i costi, anche energetici, del cantiere.

2- Edilizia circolare

Il settore dell’edilizia, oltre ad essere uno dei più energivori, è anche responsabile della produzione di enormi quantitativi di scarti e rifiuti. L’edilizia del futuro dovrà affrontare sempre più la necessità di ridurre questi sprechi e di investire in logiche e processi che vadano in un’ottica di circolarità. Alcuni strumenti digitali per la progettazione edile stanno aprendo la strada a un modello di costruzione più circolare, dove i materiali hanno una vita più lunga e a fine vita vengono riutilizzati o perlomeno riciclati. In alcuni paesi, soprattutto in Europa, l’industria sta trattando sempre più gli edifici come delle ‘banche di materiali’, diffondendo a tutta la filiera tutte le informazioni necessarie per conoscere e tracciare con precisione il quantitativo e la tipologia dei materiali utilizzati, pianificando anche i processi di razionalizzazione e recupero durante l’intero processo.

Alcune grandi aziende, come la Royal BAM, stanno già arrivando a simulare lo smantellamento degli edifici, grazie all’implementazione di modelli di Virtual Design and Construction (VDC), una tendenza che probabilmente si diffonderà sempre più nei prossimi anni.

3- Sempre maggiore diffusione della progettazione in BIM

Il Building Information Modeling (BIM) è uno strumento che consente l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’aiuto di un software ad hoc. Raccogliendo, combinando e collegando digitalmente tutti i dati rilevanti di un progetto costruttivo, il software consente di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, ottenendo non soltanto una perfetta integrazione del processo ma anche una forte riduzione in termini di costi, logistica e tempistiche. Fra i principali vantaggi del BIM, vera espressione dell’edilizia del futuro, ci sono: una riduzione dei costi del ciclo di vita, una minimizzazione degli errori di progettazione, un’ottimizzazione della gestione dei progetti e un supporto per la progettazione sostenibile.

4- Riduzione dell’impatto ambientale

L’edilizia del futuro va in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità, necessaria in un settore fra i più energivori al mondo. Quantificare i risparmi energetici e di materiali sta diventando un imperativo e i nuovi strumenti digitali sono un valido alleato per muoversi in questa direzione. Per il futuro ci si aspetta che il machine learning così come l’intelligenza artificiale saranno alla base di strumenti in grado di suggerire in modo automatico le scelte da implementare per ottenere una riduzione di costi, materiali, consumi energici e idrici ed emissioni inquinanti.

fonte green.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali
Lunedì, 29 Gennaio 2018 15:53

Decreto BIM in vigore dal 27 gennaio

L'obbligo all'utilizzo dei metodi e strumenti elettronici di modellazione decorre dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere sotto 1 milione di euro, per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025

Entra in vigore sabato 27 gennaio il decreto BIM - in attuazione dell'art.23, comma 13, del Codice Appalti, che definisce le modalità e i tempi di introduzione dell'obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti, per razionalizzare le attività di progettazione e le relative verifiche.

Il decreto, firmato lo scorso 1° dicembre da Graziano Delrio, è stato poi pubblicato il 12 gennaio scorso sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed entra in vigore decorsi quindici giorni dalla data di pubblicazione sul sito del MIT.

Ricordiamo, però, che nonostante l'entrata in vigore, i primi 'effetti' della nuova normativa si avranno solo a partire dal 2019. L'obbligo dell'utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione decorre infatti dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere di importo inferiore a 1 milione di euro, per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025.

Vengono disciplinati anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione del proprio personale, un piano di acquisizione o di manutenzione di hardware e software di gestione dei processi decisionali e informativi e un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti.

E' previsto l'utilizzo di piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari da parte delle stazioni appaltanti ed è definito l'utilizzo dei dati e delle informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto, alla costruzione e alla gestione dell'intervento.

Il decreto prevede, già dall’entrata in vigore, l'utilizzo facoltativo dei metodi e degli strumenti elettronici specifici per le nuove opere e per interventi di recupero, riqualificazione o varianti, da parte delle stazioni appaltanti che abbiano ottemperato agli adempimenti preliminari.

Pubblicato in Normativa