Harpaceas Tekla Structures

La 18^ edizione del Tekla Structures User Meeting, organizzata da Harpaceas, si è svolta il 23 giugno 2020.
All’incontro, per la prima volta online, hanno partecipato oltre 200 professionisti che operano nel mondo dell’ingegneria strutturale e che utilizzano quotidianamente Tekla Structures.
Seppur di durata inferiore rispetto alle edizioni passate, il programma dell’evento è stato ricco di temi interessanti: le novità di Tekla Structures 2020, alcune storie di successo raccontate direttamente dai clienti (dove Tekla Structures ha permesso di fare la differenza), le novità in casa Trimble, il Tekla BIM Award Italia.

“Abbiamo deciso di organizzare comunque il nostro evento annuale per dare un segnale di speranza per una ripresa completa delle attività, dopo i momenti drammatici che tutti noi abbiamo vissuto, anche se in misura diversa, e che qualcuno purtroppo sta ancora vivendo. Inoltre, volevamo avere una nuova e ulteriore occasione di contatto con tutti voi” afferma l’Ing. Ferrari, Direttore Generale di Harpaceas, durante i saluti iniziali.

Il primo intervento è stato dedicato al tema della novità di Tekla Structures 2020; lo staff tecnico della Divisione BIM Strutturale ha presentato alcuni nuovi comandi del software e miglioramenti di funzionalità già esistenti. Nel corso dell’evento, sono state poi approfondite anche le funzionalità “Bridge Creator” per la modellazione di ponti e altre novità della nuova versione, come il nuovo collegamento con la nuvola di punti e le novità in termini di esportazione, gli aggiornamenti nell'editor template, nella gestione dei template e nei report.

Di grande interesse sono stati anche gli interventi di alcuni clienti. L’ing. Stefano China di Tecnostrutture Srl ha presentato l’esperienza di smart working che lui e il suo team hanno vissuto di recente a causa della pandemia Covid19; sono state mostrate le potenzialità degli strumenti Tekla Model Sharing e Trimble Connect con riferimento al progetto del Nuovo Ospedale di Odense in Danimarca.
I partecipanti hanno poi avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza reale sui vantaggi del BIM in un progetto di grande attualità: “Il nuovo ponte sul Polcevera: dal modello BIM alla simulazione delle operazioni di varo”. Studio MEG, rappresentato durante l’evento dagli Ingg. Martina Gareggio e Luciano Morello, ha realizzato il video che mostrava come sarebbe avvenuto il varo dell’impalcato metallico del nuovo Ponte Polcevera. Il racconto di tutte le fasi del processo di realizzazione del video è stato molto coinvolgente e ha messo in evidenza i vantaggi dell’adozione del BIM nella progettazione di queste grandi opere.
La nuova sede Google di New York è stato l’oggetto di un’ulteriore storia di successo, illustrata dagli Ingg. Tobia Zordan e Manuel Zecchinel di Bolina Ingegneria. In particolare, la società si è occupata della modellazione BIM dei ‘pre-cast cores’, finalizzata all’emissione degli «Shop Drawings» dei conci prefabbricati costituenti i nuclei strutturali dell’edificio e ha condotto le attività di Construction Engineering con la verifica delle fasi movimentazione/stoccaggio dei conci e delle fasi costruttive dei ‘nuclei’.

Come da tradizione, durante l’evento sono stati premiati i modelli BIM realizzati da clienti italiani con l’utilizzo di Tekla Structures che hanno vinto il Tekla BIM Award Italia 2020 e la candidatura al Tekla Global BIM Award 2020: Politecnica Soc. Coop. – Modena (categoria Opere Civili), Vergaengineering Spa - Milano (categoria Opere Industriali), Fabrica SCRL – Beverino, la Spezia (categoria Infrastrutture), Studio Calvi – Cremona (categoria Strutture piccole), Bolina Ingegneria (menzione speciale).

Questa edizione, anche se un po’ diversa dal solito, è stata ricca di contributi stimolanti per tutti gli operatori del settore delle costruzioni che stanno vivendo o si stanno preparando per la trasformazione digitale.

 

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Progettazione BIM

L’Agenzia del Demanio, in data 06 luglio 2020, ha pubblicato la gara, ai sensi dell’art. 60 del d.lgs 50/2016, con procedura aperta, per la realizzazione dell’edificio destinato a ospitare un archivio del ministero dell’Economia e delle Finanze nell’area della ex caserma Cerimant, nel quartiere Tor Sapienza a Roma. L’importo del servizio ammonta a poco più di 700mila euro, mentre il costo dei lavori stimato per la realizzazione è di circa 11,4 milioni di euro, inclusi i costi della sicurezza.
Sul lotto di 28mila mq verrà realizzato il nuovo edificio per una superficie di 13mila mq. La principale prestazione richiesta è una progettazione definitiva ed esecutiva in BIM, categorie Edilizia E16, Strutture S03, Impianti IA01 e Impianti IA03. Tale prestazione comprende anche la verifica della documentazione esistente agli atti della stazione appaltante, le indagini, i rilievi preliminari e le attività geologiche. Altre attività previste sono il coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione e le attività archeologiche.

I soggetti ammessi al bando in forma singola o associata, purché in possesso dei requisiti prescritti sono:
• liberi professionisti, singoli od associati nelle forme riconosciute dal vigente quadro normativo;
• società di professionisti;
• società di ingegneria;
• prestatori di servizi di ingegneria e architettura;
• raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari costituiti da società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista;
• aggregazioni tra gli operatori economici.
Si precisa inoltre, che ai soggetti costituiti in forma associata è fatto divieto di partecipare alla gara in più di un raggruppamento o in forma individuale.

Infine, per l’espletamento dell’incarico è richiesto un team operativo, in possesso delle abilitazioni all’esercizio professionale ed iscrizione al relativo albo, così composto:
• n.1 professionista responsabile del coordinamento delle attività di progettazione e del processo BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione architettonica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione impiantistica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista con qualifica di geologo responsabile delle attività, delle indagini e prove geologiche nonché della relazione geologica;
• n.1 professionista coordinatore della sicurezza in fase di progettazione;
• n.1 professionista archeologo responsabile della verifica preventiva dell’interesse archeologico e della relazione archeologica nonché della supervisione delle fasi lavorative di scarico;
• n.1 giovane professionista nel caso di raggruppamento temporaneo di professionisti.


Le iscrizioni per partecipare al bando verranno chiuse il 21 agosto prossimo.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - BIM Specialist Edilsocialnetwork

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Voice of the customers AllplanA partire dal 22 giugno ALLPLAN Italia inviterà i suoi clienti a raccontare in diretta streaming il proprio approccio al BIM e in che modo la principale tendenza digitale del mondo AEC abbia supportato e reso possibile la realizzazione di progetti architettonici e ingegneristici di successo.

L’accento delle puntate di Voice of The Customers non sarà quindi tanto su soluzioni e prodotti, quanto su esperienze, percezioni e abitudini d’uso legate al building information modelling.

“Si tratta di un approccio differente dal consueto – spiega Barbara Magaraggia, sales manager di ALLPLAN Italia. Abbiamo infatti voluto mettere l’accento più sulle persone e sui progetti, che non sui prodotti, lasciando che fossero le esperienze e i progetti stessi a parlare. Inoltre abbiamo deciso che fosse un moderatore esterno a intervistare i nostri ospiti, un esperto di BIM. L’obiettivo è ovviamente condividere con la nostra community digitale storie di valore, esperienze e non semplicemente enfatizzare la bontà delle soluzioni progettuali che offriamo”.

“Voice of The Customers” è anche un modo per dare conto dei cambiamenti che ha subito la professione negli ultimi anni, di fronte a una rivoluzione digitale sempre più spinta, attraverso la viva voce di alcuni dei suoi protagonisti.

L’accesso alle videoconferenze sarà gratuito. In coda alle conferenze sarà aperta una sessione di Q/A a cui si darà risposta immediata e, a tutte le domande che per limiti di tempo non verranno affrontate, verrà fornita risposta via mail al singolo partecipante.

Programma di Voice of The Customers

22 giugno – Studio Violetto. La riqualificazione della Certosa reale di Collegno. (iscrizione)

29 giugno – Studio AB2ER. Un rifugio da sogno: la progettazione del rifugio la Marmotta a Sauze d’Oulx (iscrizione)

6 luglio – Studio Inoving. Hotel Olympia, Savona. Coordinamento BIM Based della progettazione. (iscrizione)

13 luglio – Studio Di Giuseppe. Progettazione del dissabbiatore di Ollolai (NU). (iscrizione)

20 luglio – Studio Campanini. Riqualificazione e trasformazione di una corte agricola. (iscrizione)

qui la pagina web con le presentazioni dei progetti e i link per l'iscrizione gratuita agli incontri.

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Tekla Model SharingI processi di digitalizzazione e l’adozione dello smart working hanno recentemente subito una forte accelerazione a causa della pandemia Covid-19. In questo periodo, per il settore delle costruzioni, gli strumenti di collaborazione BIM, come ad esempio Tekla Model Sharing, sono diventati essenziali per garantire a studi professioni, società di ingegneria e imprese di costruzione la propria continuità operativa.
Per avere una testimonianza reale sull’utilizzo di Tekla Model Sharing lavorando in smart working,  abbiamo intervistato l’Ing. Stefano China, Direttore Tecnico di Tecnostrutture Srl, azienda con oltre 35 anni di esperienza nelle strutture miste acciaio-calcestruzzo. L’Ing. China ci racconta l’esperienza che lui e il suo team hanno vissuto recentemente con l’adozione della nuova tecnologia, facendo inoltre riferimento al progetto del Nuovo Ospedale Odense in Danimarca sul quale attualmente stanno lavorando.

Perché Tecnostrutture ha scelto Tekla Model Sharing per lavorare in smart working?
Tecnostrutture utilizza Tekla Model Sharing da circa 2 mesi. La scelta della piattaforma è stata contestuale all’inizio della pandemia e all’obbligo per tutte le aziende di favorire lo smart working.
“Non ci sono state particolari problematiche nell’adozione del nuovo strumento di condivisione Tekla Model Sharing. Si presenta semplice e intuitivo e da subito ha risolto diversi problemi che si stavano presentando con il lavoro in smart working.
Abbiamo deciso di considerare l’adozione del cloud per svariate ragioni. In generale, per garantire la prosecuzione delle nostre attività avevamo bisogno di uno strumento per la collaborazione e la condivisione del modello tra persone in sedi diverse, che permettesse inoltre ai singoli utenti di avere a disposizione il modello aggiornato indipendentemente dal PC in uso.” afferma l’Ing. Stefano China.

Utilizzare Tekla Model Sharing ha permesso di ottenere alcuni notevoli vantaggi in termini di continuità operativa. Innanzitutto, è stato possibile continuare il lavoro sui modelli Tekla Structures senza interruzione e senza perdite di tempo nei continui cambi di sede. Di particolare importanza è stata inoltre la nuova possibilità di gestire i salvataggi e il recupero di eventuali versioni precedenti in caso di problemi
Grazie a Tekla Model Sharing, tutto il team tecnico di Tecnostrutture ha notato dei miglioramenti nella collaborazione con colleghi / altri attori coinvolti nel processo.
L'adozione della piattaforma ha semplificato la collaborazione nei modelli rispetto al “multi-user” utilizzato in precedenza.
I principali vantaggi conseguiti sono stati essenzialmente 3:
• la gestione delle revisioni del modello caricate dai diversi utenti con un ottimo sistema di visualizzazione delle modifiche
• la possibilità di recuperare versioni precedenti in caso di problemi
• la possibilità di lavorare in locale e caricare in una fase successiva l’aggiornamento del modello

Tekla Model sharing all’opera: il Nuovo Ospedale Odense in Danimarca
In questo periodo di emergenza sanitaria e smart working, la scelta della tecnologia Tekla Model Sharing si rivelata fondamentale per diversi progetti, in particolare quello del Nuovo Ospedale Odense, Danimarca. Tutto il team tecnico di tecnostrutture coinvolto sul progetto è stato in grado di continuare la modellazione dei diversi edifici senza difficoltà di sincronizzazione del modello tra i diversi utenti (3 in totale) e senza perdita di lavoro.
Il nuovo maxi-ospedale universitario sorgerà nella Regione Sud della Danimarca, esattamente a 170 km da Copenaghen. La prima pietra è stata posata nell’agosto 2019 mentre la fine dei lavori è prevista per il 2022, quando l’intera opera si integrerà naturalmente con il paesaggio circostante, includendo anche il collegamento con la tramvia.
Nuovo Ospedale Odense
La struttura del nuovo Ospedale Universitario di Odense è realizzata con travi e pilastri NPS® a struttura mista acciaio-calcestruzzo forniti da Tecnostrutture.
La struttura in acciaio di travi e pilastri NPS® viene realizzata nelle moderne fabbriche di Tecnostrutture. I prodotti arrivano in cantiere e vengono montato in modo semplice e veloce. Completa il tutto il getto di calcestruzzo, che rende travi e pilastri strutture miste acciaio-calcestruzzo.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web di Tecnostrutture.

Tekla Model Sharing: funzionalità e vantaggi
Tekla Model Sharing rende il lavoro in remoto sicuro e pratico.
Tekla Model Sharing è uno strumento di collaborazione BIM realmente innovativo, in grado di aumentare significativamente la produttività degli utenti di Tekla Structures.
Grazie ad esso, i team possono lavorare sullo stesso modello contemporaneamente, senza mai interrompere il lavoro degli altri colleghi.
Tekla Model Sharing si basa su una tecnologia di condivisione unica che consente di lavorare anche con connessione Internet assente o lenta, necessaria solo quando si desidera sincronizzare le modifiche. Grazie al flusso di lavoro innovativo e brevettato, questo strumento condivide solo le modifiche apportate al modello, non l’intero modello.

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Con le soluzioni hardware e software di CAM2, l’azienda del Royal BAM Group ha incorporato il processo BIM di convalida del costruito a fronte del modello di progetto

BAM Construction, società appartenente a Royal BAM Group, azienda olandese di servizi di costruzione leader nel BIM e nella sostenibilità, è stata incaricata nel 2016 di costruire una struttura sportiva di prim’ordine per il nuovo Dover District Leisure Centre. L’opera da 26 milioni di sterline aperta lo scorso anno nel Regno Unito riguarda una piscina standard da competizione a otto corsie.

Oltre alle caratteristiche tipiche di un progetto di questo tipo, ad esempio l’impermeabilità della struttura e la sua resistenza alla pressione creata dal volume dell’acqua, era necessario soddisfare anche diversi altri criteri dimensionali. In questo genere di costruzioni è fondamentale che le pareti della piscina siano perfettamente parallele e che formino angoli retti sia con le corsie sia con la superficie dell’acqua. Inoltre, la lunghezza della piscina deve essere certificata, poiché negli eventi sportivi importanti il mancato rispetto delle tolleranze può fare la differenza tra una medaglia d’oro e una d’argento.

Consapevole, dunque, che per creare una costruzione di buona qualità sarebbe stato necessario includere un processo BIM supportato dalla tecnologia per verificare rapidamente le dimensioni as-built della piscina ed escludere i rischi, BAM Construction ha scelto di utilizzare sia l’hardware CAM2 di scansione laser che il software BuildIT Construction sempre di CAM2. L’obiettivo era quello di dimostrare che la costruzione fosse conforme alle rigorose norme dimensionali richieste, dopo aver realizzato la vasca della piscina in calcestruzzo e prima di posare le piastrelle, così da assicurare il successo dei fattori critici del progetto.

“I dati del settore indicano che ben il 30% dei costi di costruzione è rappresentato dalle rilavorazioni in loco e che il 10% dei materiali viene completamente sprecato”, dichiara Daniel Brenchley, Project Manager di BAM Construction. “Secondo i nostri obiettivi basati sul principio "right first time" (perfezione al primo tentativo), per confermare che tutti i lati della vasca fossero corretti e che non si fosse verificato alcun cedimento dopo la rimozione della cassaforma, prima di posare le piastrelle abbiamo eseguito una scansione laser dettagliata dei lati della vasca e abbiamo utilizzato il software BuildIT Construction di CAM2 per effettuare dei confronti con il nostro modello 3D”.

Il software BuildIT Construction non ha riscontrato alcuna intrusione nella vasca della piscina, ma ha rilevato diversi avvallamenti, evidenziandone le coordinate in un rapporto grafico e consentendo al team di localizzarle risolvendo i problemi in modo rapido ed efficiente. La velocità e la precisione del software di CAM2 hanno consentito, inoltre, a BAM di ripetere la procedura nuovamente per verificare che la piscina soddisfacesse i criteri di certificazione olimpici anche in seguito alla piastrellatura.

BuildIT ha permesso quindi al team di accelerare i tempi di convalida e produrre studi di valutazione delle tolleranze accurati, assicurando la qualità e offrendo aderenza all’intento di progettazione attraverso tutti i processi di costruzione e utilizzando strumenti di acquisizione dei dati intelligenti, di analisi quasi in tempo reale e di creazione di rapporti standard del settore.

“La rapida procedura di feedback di BuildIT offre fiducia nel lavoro svolto e promuove un processo decisionale intelligente quando vengono rilevati errori od omissioni in loco. In CAM2 ci impegniamo costantemente per offrire ai nostri clienti un’esperienza integrata sviluppata direttamente sulla base dei loro riscontri e delle loro esigenze, così che possano svolgere il proprio lavoro in modo semplice, veloce ed efficiente, riuscendo a ottenere la perfezione al primo tentativo”, commenta Giuseppe Mazzara, Sales Manager divisione C-BIM di CAM2.

Le informazioni presenti in questo comunicato stampa contengono affermazioni previsionali ai sensi del Private Securities Litigation Reform Act del 1995 soggette a rischi e incertezze, come per esempio le affermazioni riguardanti la domanda e l'accettazione del cliente dei prodotti CAM2 nonché lo sviluppo e il lancio dei prodotti CAM. Affermazioni che non sono fatti storici o che descrivono i programmi, gli obbiettivi, le proiezioni, le aspettative, le supposizioni, le strategie e gli scopi dell'Azienda sono da intendersi come affermazioni previsionali. Inoltre, espressioni quali "è", "sarà" e simili o discussioni inerenti ai piani di CAM2 o altre intenzioni sono da intendersi come affermazioni previsionali. Tali affermazioni previsionali non costituiscono garanzie per rendimenti futuri e sono soggette a rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati, nei rendimenti o nelle realizzazioni effettive rispetto a quanto espresso, anche implicitamente, nelle affermazioni previsionali. Pertanto si avverte il pubblico di non porre fiducia indebita in dette affermazioni previsionali.

I fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati effettivi rispetto a quanto espresso o previsto nelle affermazioni previsionali comprendono, ma non sono limitati a:
• lo sviluppo da parte di altri di prodotti, processi e tecnologie nuovi e migliorati che rendono i prodotti dell'Azienda meno competitivi od obsoleti;
• l'incapacità dell'Azienda di mantenere il proprio vantaggio tecnologico sviluppando nuovi prodotti e migliorando quelli esistenti;
• i declini economici o altri cambiamenti sfavorevoli, o mancate migliorie nelle industrie servite dall'Azienda o nelle economie nazionali o internazionali nelle zone in cui l'Azienda opera e altre condizioni economiche, commerciali e finanziarie generali; e
• gli altri rischi descritti nella Parte I, Articolo 1A. Fattori di rischio nella relazione annuale dell'Azienda nel modulo 10-K per l'anno conclusosi il 31 dicembre 2016 e nel modulo 10-Q per i trimestri conclusi il 31 marzo 2017 e il 30 giugno 2017.
Le affermazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa rappresentano il giudizio dell'Azienda a partire dalla data del comunicato. L'Azienda non si assume alcun obbligo di aggiornare nessuna delle affermazioni previsionali in seguito a nuove informazioni, eventi futuri o altro, a meno che non previsto dalla legge.

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CAM2 Scene

Piattaforma cloud per lo scambio dei dati 3D, la gestione dei progetti e i flussi di lavoro Scan-to-BIM

CAM2 (NASDAQ : FARO) annuncia un nuovo aggiornamento di SCENE WebShare Cloud, che rappresenta un sostanziale avanzamento nell'ambito dello scambio protetto dei dati della realtà 3D, della gestione progettuale collaborativa e delle operazioni Scan-to-BIM ad alte prestazioni tra i partner di progetto. Questa piattaforma basata sul cloud di nuova generazione con le nuove funzionalità per il download delle nuvole di punti e l'integrazione della piattaforma di gestione AEC costituisce un importante passo verso l'ulteriore sviluppo della trasformazione digitale e della collaborazione globale nel settore AEC.

SCENE WebShare Cloud consente di archiviare, visualizzare, analizzare e condividere i dati della realtà 3D ad alta precisione con utenti autorizzati in qualsiasi momento, ovunque, mediante un browser Web. Questo servizio fornisce funzionalità potenti ma di facile utilizzo, che velocizzano la produttività generale garantendo lo scambio rapido dei dati dei progetti di grandi dimensioni senza dover utilizzare lo spazio di archiviazione di un server locale né inviare i dati fisicamente. Consentendo a tutti i partner del progetto di accedere immediatamente ai dati della realtà più recenti, garantisce a tutti i collaboratori di poter operare con le medesime conoscenze, evitando in tal modo dati ridondanti e obsoleti, comunicazioni errate, decisioni di progetto sbagliate e rilavorazioni del sito. Grazie alla gestione degli utenti e dei progetti sofisticata ma di facile utilizzo, è possibile gestire i diritti di accesso e le autorizzazioni utente in base alle esigenze. CAM2 fornisce l'infrastruttura IT, che garantisce la conformità ai più elevati standard di sicurezza per ospitare senza pericolo dati sensibili.

Funzionalità di download di nuvole di punti per Scan-to-BIM

La nuova funzionalità di esportazione supporta flussi di lavoro che consentono di risparmiare tempo grazie alla possibilità di scaricare sezioni e interi progetti come nuvole di punti 3D o immagini panoramiche ad alta risoluzione. Poiché queste ultime supportano tutti i più comuni formati standard di settore, come *.rcp, *.pod, *.xyz ed *.e57, è possibile utilizzarle direttamente nel portafoglio di prodotti Autodesk® e Bentley Pointools, in As-Built™ Modeler di CAM2 o in qualsiasi altro software CAD e BIM desiderato. I fornitori di servizi di scansione, i responsabili della costruzione e altri professionisti AEC ora possono condividere i dati della realtà con ingegneri, architetti e altri partner di progetto per collaborare facilmente anche da sedi diverse in tutto il mondo per eseguire operazioni Scan-to-BIM, come il controllo della qualità delle costruzioni e la creazione della documentazione as-built.

Integrazione della piattaforma di gestione AEC

SCENE WebShare Cloud può essere integrato direttamente nello strumento di gestione delle costruzioni BIM 360™ di Autodesk® e nella piattaforma Bimplus di Nemetschek. Ciò consente ai professionisti AEC di gestire i dati della realtà insieme ai dati BIM corrispondenti direttamente nella piattaforma di gestione delle costruzioni preferita. L'utilizzo di link diretti supporta l'implementazione di visualizzazioni specifiche in database di gestione dei dati BIM, edili, delle strutture e delle risorse.

Potenti funzionalità di visualizzazione, valutazione e condivisione dei dati

Le varie modalità di visualizzazione, tra cui le viste 3D, le visualizzazioni della realtà virtuale e le scansioni panoramiche, garantiscono la visualizzazione ottimale e l'orientamento semplificato anche nei progetti più complessi direttamente nel browser. Strumenti di valutazione avanzati consentono di eseguire, modificare e condividere misurazioni, nonché aggiungere annotazioni, organizzare i dati utilizzando categorie e tag di riferimento oppure aggiungere link a origini di dati esterne come Dropbox e Box Data Storage. Grazie a questi strumenti, gli utenti possono generare ortoimmagini in scala reale da utilizzare per generare deliverable 2D, come planimetrie, prospetti e facciate o sezioni. È possibile fornire in modo semplice l'accesso a tutti i dati di progetto ai partner esterni coinvolti tramite un apposito URL univoco.

"Il nuovo aggiornamento di CAM2 SCENE WebShare Cloud rappresenta un altro importante contributo alla velocizzazione e alla semplificazione della gestione dei progetti e dei flussi di lavoro BIM dei nostri clienti. Questa soluzione consente lo scambio altamente efficiente dei dati della realtà 3D tra i partner aziendali tramite Internet riducendo notevolmente il tempo e le risorse necessari", ha affermato Andreas Gerster, vice presidente della divisione Global Construction BIM. "In particolare, la nuova funzionalità di download delle nuvole di punti e la possibilità di configurare link diretti migliora i flussi di lavoro dei nostri clienti espandendo le operazioni Scan-to-BIM a livello mondiale e garantendo decisioni collaborative basate sullo stesso livello di conoscenza. Si tratta di importanti passi avanti nell'evoluzione dell'esclusivo ecosistema di CAM2, costituito dalle soluzioni hardware e software migliori del settore, strettamente integrate".

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Giovedì, 07 Novembre 2019 21:31

La certificazione del sistema di gestione BIM

ICMQ BIMICMQ ha sviluppato una tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera

Il Bim rappresenta un modo completamente diverso di approcciare la vita dell’edificio, o meglio dell’opera: è prima di tutto un modo nuovo di comunicare, si applica a tutta la vita dell’opera, progetto, realizzazione, manutenzione e demolizione, e il software è solo uno strumento per raggiungere il risultato atteso.I soggetti coinvolti nel processo di sviluppo e realizzazione di un’opera con il metodo Bim sono molteplici, ognuno con un proprio ruolo: dal committente e/o utilizzatore finale dell’opera ai progettisti e all’impresa di costruzioni.

Per quanto possa sembrare complicata e costosa, una volta superato l’impatto iniziale, l’applicazione del metodo Bim porta vantaggi a tutti gli attori coinvolti: il gestore dell’opera ha una raccolta organica di tutti i dati e le informazioni necessari per la gestione e la manutenzione, mentre progettisti e impresa dispongono di un formidabile strumento di coordinamento che, se ben utilizzato, consente di prevenire problemi e pianificare al meglio tutte le attività.

Per l’efficace applicazione del Bim è necessario che le persone coinvolte siano in possesso di un adeguato livello di conoscenza del metodo e degli strumenti.

Ma la competenza delle singole persone non è sufficiente a raggiungere i risultati attesi se queste non lavorano tutte insieme nell’ambito di un’organizzazione.

Nel gennaio del 2017 ICMQ ha sviluppato una specifica tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera.

Il gruppo oltre a ICMQ ha visto la presenza di Ate, Buildingsmart, Cte, Enel, Italferr, Ministero delle Infrastrutture, Rfi, e ha sviluppato la specifica secondo la High Level Structure che Iso (ente di normazione a livello mondiale) ha definito per tutte le norme che trattano sistemi di gestione.

Ciò comporta, da un lato, che la sua implementazione è perfettamente integrabile con le certificazioni anzidette, di cui l’azienda potrebbe essere in possesso, e dall’altro che la specifica si basa su una struttura internazionalmente conosciuta e di comprovata efficacia.

Se l’azienda è già in possesso di un certificato Iso 9001 in cui potrebbe indicare l’uso del Bim perché dovrebbe implementare un sistema di gestione Bim secondo la specifica ICMQ?

Innanzitutto, la norma Iso 9001 ha l’obiettivo di assicurare che i processi aziendali siano strutturati e monitorati per garantire la soddisfazione del cliente finale, qualunque servizio o prodotto l’azienda realizzi, non entrando nel merito del “modo” in cui questo sia svolto.

La certificazione SG BIM ICMQ, pur lasciando libertà sul modus operandi, richiede all’azienda evidenze specifiche in merito a come abbia approcciato il metodo Bim, dando evidenza delle risorse, infrastrutture, know-how e processi applicati su commessa.

La verifica di questi elementi ulteriori a quelli previsti in modo generico dalla Iso 9001, fornisce al mercato una garanzia in più sulla concreta capacità dell’azienda di operare con il suddetto metodo.

La certificazione è dunque l’attestazione che l’organizzazione è in grado di gestire in modo corretto e competente le proprie attività con la metodologia Bim. L’evidenza di questa competenza può costituire un elemento di distinzione e di eccellenza sul mercato.

Inoltre, gli audit di certificazione secondo la Iso 9001 vengono generalmente svolti da uno o più ispettori competenti nel generico settore di riferimento, come ad esempio il settore EA 34 “Servizi di ingegneria”, se si considera il caso degli studi di progettazione.

Tutti gli audit di certificazione svolti da ICMQ per il sistema di gestione Bim sono invece effettuati da un team in cui, all’auditor esperto di sistemi di gestione, viene sempre affiancato un esperto tecnico Bim.

Ciò garantisce un approccio qualificato, in grado di valutare con attenzione la metodologia Bim applicata in tutte le sue sfaccettature e interloquire con gli esperti Bim aziendali parlando lo stesso linguaggio.

Viene da sé che, in assenza di una competenza pluriennale nel Bim, un ispettore qualificato nel generico settore non avrà gli strumenti per verificare correttamente la gestione dei processi seguita dall’azienda in ambito Bim.

Infine, al fine di conferire allo schema di certificazione una valenza istituzionale, la stessa è attualmente oggetto di revisione in sede Uni, all’interno di un apposito gruppo di lavoro creato per sviluppare una PdR (Prassi di Riferimento) che porti allo sviluppo di una certificazione nazionale per le aziende che operano in Bim accreditabile da Accredia e certificabile da tutti gli organismi di certificazione interessati.

Ciò conferma non solo l’importanza della scelta di creare uno strumento di garanzia ad hoc per disciplinare una materia altamente specialistica e riferita a una normativa ancora in evoluzione, ma anche la volontà dell’Ente normatore di dare maggiore enfasi ai contenuti dello schema di certificazione, rispetto a quanto evidentemente la norma Iso 9001 non possa garantire per la genericità delle sue prescrizioni.

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ALLPLAN Italia è partner tecnico dell'iniziativa di Euroconference per promuovere la cultura della progettazione BIM


PROGETTAZIONE BIM INTEGRATA
Il processo BIM nella pratica: dalla progettazione e analisi energetica al calcolo strutturale fino al computo

Durante il seminario verrà sviluppato un progetto con metodologia BIM sulla base di un modello condiviso fra diverse discipline e figure professionali. La simulazione affronterà la progettazione architettonica, l’analisi energetica con calcolo dinamico orario, l’analisi strutturale e la preventivazione e pianificazione dei lavori. Il tutto a partire da un unico modello BIM condiviso fra diversi attori e software, sulla base di formati aperti con un approccio OpenBIM, come previsto anche dal Decreto 560/2017.

È stata inoltrata richiesta per maturare 4 crediti formativi per Ingegneri e Architetti.

Presentazione
Durante il seminario verrà sviluppato un progetto con metodologia BIM sulla base di un modello condiviso fra diverse discipline e figure professionali.
La simulazione affronterà la progettazione architettonica, l’analisi energetica con calcolo dinamico orario, l’analisi strutturale e la preventivazione e pianificazione dei lavori, il tutto a partire da un unico modello BIM condiviso fra diversi attori e software, sulla base di formati aperti con un approccio OpenBIM come previsto anche dal Decreto 560/2017.


Programma
Simulazione di un intero processo di progettazione BIM
Bim e digitalizzazione del processo edilizio: opportunità, quadro normativo e stato dell’arte
Progetto architettonico e flussi operativi di condivisione e coordinamento dei modelli nelle diverse discipline specialistiche
Bim e analisi energetica: il calcolo dinamico orario a partire da un file IFC
Bim e calcolo strutturale: criticità e prospettive
Tempi e costi di un flusso interoperabile. Preventivazione, Programmazione lavori e consuntivazione: processi integrati nei progetti BIM
Esempio pratico di progettazione BIM: dalla progettazione e analisi energetica al calcolo strutturale fino al computo

 

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

Pubblicato in Formazione

GQuantmrazie all’accordo di rappresentanza esclusiva che Harpaceas ha stretto con Trimble, Quantm è ora disponibile per il mercato italiano.

Quantm è il software che supporta la committenza, il progettista o il consulente specialistico, nella fase di pianificazione ed ottimizzazione di nuovi tracciati stradali e/o ferroviari e nella fase di ridefinizione a partire da uno esistente.

Grazie a Quantm, sviluppato da Trimble nell’ambito del “continuum” infrastrutturale, è più semplice ed efficace studiare un numero anche molto elevato di alternative di tracciati ferroviari o stradali, oltre che ricercare quello ottimale, considerando vincoli di varia natura: geometrici, ambientali, orografici, ecc..
Quantm offre differenti algoritmi di ottimizzazione per tracciati con diversi livelli di dettaglio, dall’approccio “free to roam” all’ottimizzazione della sola livelletta.
La definizione del costo delle diverse ipotesi a progetto avviene attraverso molteplici parametri, consentendo così la scelta della soluzione più sostenibile da un punto di vista ambientale.

I fasci di tracciati ottimizzati, estratti dal software, disponibili in LandXML, formato di interscambio neutro e non proprietario, possono essere importati nella maggior parte degli ambienti di modellazione BIM infrastrutturale.

Quantm è la soluzione ideale per l’attività di “corridor analysis” dei tracciati.

Per info https://harpaceas.it/quantm/
Quantm su YouTube https://www.youtube.com/channel/UCxuXZB5t19kQyy7JLq9tehA

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Mercoledì, 12 Giugno 2019 14:12

Ecco l'obiettivo di Cantiere 4.0

12 giugno - il bilancio in Consiglio regionale a Trieste, favorire l’adozione di tecnologie digitali nell’intera filiera delle costruzioni, sia nel settore privato che in quello pubblico.

È questo l’obiettivo di Cantiere 4.0, il filone di attività di Industry Platform 4 FVG, il digital innovation hub regionale, nato in seguito a un protocollo di intesa siglato - lo scorso novembre - da Area Science Park, ente nazionale di ricerca e innovazione, il Distretto delle Tecnologie Digitali FVG (Ditedi), l’Associazione Regionale Comuni del Friuli Venezia Giulia e l’Ance Pordenone Trieste.

Cantiere 4.0 organizza una serie di iniziative dedicate a professionisti, imprese ed enti pubblici, per promuovere l’introduzione della cultura digitale nell’intera filiera delle costruzioni. Il primo ciclo di attività, conclusi lo scorso 6 giugno, ha riscosso grande interesse e partecipazione (circa 350 partecipanti al percorso “BIM e Pubblica Amministrazione”).

Il bilancio delle attività sinora realizzate e le iniziative programmate a partire da ottobre 2019 saranno l’oggetto di una conferenza stampa in programma domani, 12 giugno, alle 9.30 presso la Sala Verde del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.

Alla conferenza stampa parteciperanno Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione; Stefano Casaleggi, Direttore Generale di Area Science Park; Mario Pezzetta, Presidente di Ditedi; Roberto Contessi, Presidente di Ance Fvg; Valerio Pontarolo, Rappresentante di Ance Fvg; Alessandro Fabbro, Segretario Generale di Anci Fvg.

Industry Platform 4 FVG è il digital hub del Friuli Venezia Giulia, aperto e inclusivo, che riunisce 24 partner regionali, con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio. Nata dall’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del MISE – Ministero dello sviluppo economico, è uno degli asset strategici di Argo, il sistema industriale basato sull’innovazione di processi e prodotti per aumentare la competitività del territorio. Conta 4 nodi specializzati attivi sul territorio: ad Amaro il Digital Innovation Hub Internet of Things (DIH-IoT), a Udine il Digital Innovation Hub - Data analytics & artificial intelligence, a Trieste il Digital Innovation Hub - Data optimization & simulation, a Pordenone il Digital Innovation Hub - Advanced Manufacturing Solutions.

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