E-ProfUn “e-prof” che spiega online il mondo dell’energia ai più piccoli, un set di video-lezioni sui benefici dell’efficienza e del risparmio energetico, ma anche un viaggio in 10 puntate con esperti e giornalisti alla scoperta delle eccellenze Italiane in questi campi e video dedicati all’innovazione, alla sostenibilità, all’economia circolare e alle fonti di energia rinnovabili. Sono alcune delle proposte di didattica online per ragazzi dai 7 ai 19 anni che l’ENEA rende disponibili al mondo della scuola attraverso la sua piattaforma e-Learn formazione.enea.it e nell’ambito dell’iniziativa di formazione avviata da tutti gli enti di ricerca e coordinata dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE).
Le video lezioni incentrate sulle diverse tematiche dell’efficienza energetica durano 20 minuti ciascuna e sono realizzate da esperti del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA (italiainclassea.enea.it/e-learning); inoltre dal 7 aprile, ogni martedì e giovedì dalle 11 alle 11.45, sulla pagina Facebook dell’ENEA andrà in onda una puntata di Italia in classe A - La serie il primo info-reality sull’efficienza energetica realizzato per la campagna di informazione e formazione ‘Italia in classe A’ promossa in collaborazione con il MiSE. Si tratta di un viaggio in 10 tappe alla scoperta delle migliori storie di efficienza energetica: case, condomini, grandi fabbriche, aeroporti, musei, scuole, ospedali e molte altre location vengono ‘indagate’ come in un giallo, per scoprire soluzioni e tecnologie per risparmiare energia e denaro e far bene all’ambiente. Ognuna delle 10 puntate sarà introdotta e commentata da esperti ENEA che dimostreranno come l’efficienza energetica sia alla portata di tutti.
Per i più piccoli l’ENEA mette in campo KDZENERGY, la piattaforma multimediale dedicata ai ragazzi tra i 7 e i 14 anni, per accompagnarli - con quiz, giochi e tanto divertimento -  alla scoperta del mondo dell’energia e dell’efficienza energetica. Sulla home page del sito KDZENERGY, i giovani internauti saranno accolti da “E-Prof”, un avatar che dà informazioni, spunti e suggerimenti su come usare l’energia in modo intelligente, senza sprecarla. Un gioco a quiz porterà i ragazzi in giro per la casa, per una “sfida al risparmio energetico”, imparando a usare in modo consapevole elettrodomestici, video-giochi, acqua calda, climatizzazione e illuminazione, a beneficio della bolletta e del pianeta Terra.
Con una grafica allegra e colorata, il portale KDZENERGY integra anche altri strumenti di comunicazione multimediale, sempre a misura di ragazzo, come KIDZTeD con il quale bambini e ragazzi in classe realizzano videointerviste per raccontare le loro esperienze , la loro idea di energia e tecnologia, oltre a spunti per la propria casa e la città. Fruibile autonomamente dagli studenti, KDZENERGY può essere facilmente utilizzato anche dagli insegnanti come strumento didattico: il tempo necessario per l’esplorazione è di 40 minuti mentre quello per il percorso didattico consta di 6-8 ore, in base al grado della scuola e all’attività laboratoriale selezionata.
Spazio anche per i più grandi con i KIDZDoC, brevi reportage in cui giovani  giornalisti, presentano la loro scuola, i luoghi dove vivono, con particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica. E infine KIDZSPOT che raccoglie vere e proprie istanze di sostenibilità rivolte ad adulti e decisori.

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AmbienteLe disposizioni si applicheranno ai procedimenti inerenti alle valutazioni ambientali avviati dall'11/04/2020.

È stato pubblicato sul Suppl. al BURL 27/03/2020, n. 13 il Regolam. R. Lombardia 25/03/2020, n. 2 che ha aggiornato le modalità di attuazione e applicazione delle disposizioni in materia di VIA e di provvedimento autorizzatorio unico e conclusivo del procedimento (PAUR), nonché di verifica di assoggettabilità a VIA.

In particolare, il regolamento specifica le procedure per la VIA, per il PAUR e per la verifica di assoggettabilità a VIA, oltre che le modalità di svolgimento dei controlli relativi, coordinando anche le procedure di valutazione dei progetti con le procedure di valutazione di pianificazione e programmazione territoriale.
Il regolamento stabilisce, altresì, i nuovi criteri di calcolo degli oneri istruttori per le istanze di verifica di assoggettabilità a VIA, di VIA o per il rilascio del PAUR.

Le nuove disposizioni si applicheranno a tutti i procedimenti avviati a partire dall'11/04/2020, data nella quale verrà anche contestualmente abrogato quanto disposto dal Regolam. R. Lombardia 21/11/2011, n. 5.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Enea ConceptVaccini genetici, soluzioni avanzate per l’edilizia green e l’efficienza energetica, sensoristica hi-tech e anche un motore a idrogeno per barche: sono alcuni dei 21 progetti approvati dall’ENEA per sviluppare tecnologie innovative, che potranno accedere ai finanziamenti disponibili sul Fondo di investimenti interno del cosiddetto Proof of Concept.  Nell’insieme i progetti potranno disporre di 1 milione di euro, con un raddoppio rispetto ai 500 mila euro dello scorso anno, quando ne furono finanziati 16.

I progetti sono sviluppati in collaborazione con una o più imprese e vengono selezionati,  a seguito di una manifestazione di interesse, da un’apposita commissione costituita da esperti ENEA e di IBAN, l’Associazione Italiana dei Business Angels. Il fondo di investimento ENEA è stato costituito nel 2018 e, ad oggi, ha contribuito a finanziare 37 progetti con circa 1,67 milioni di euro, a fronte degli oltre 170 presentati.

“Il Fondo nasce per supportare lo sviluppo di tecnologie innovative ENEA, in partnership con imprese interessate a condividere il rischio dell’investimento; noi non eroghiamo finanziamenti alle aziende, ma investiamo in specifici progetti per avvicinare al mercato nostre tecnologie, in partnership con imprese che hanno manifestato l’interesse a svilupparle insieme a noi”, sottolinea il Presidente ENEA Federico Testa.

Nel dettaglio, il progetto sui vaccini genetici prevede la realizzazione di una piattaforma contro agenti infettivi, potenziati da sequenze di DNA vegetale sulla base di un brevetto sviluppato da ENEA con IFO/IRE (Istituti Fisioterapici Ospitalieri/Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma) da sviluppare con Takis srl, azienda biotech italiana specializzata nel settore dei vaccini genetici all’interno del Tecnopolo di Roma. ENEA investirà 50mila euro e l’approccio seguito potrebbe essere utilizzato in futuro per rispondere rapidamente a possibili epidemie causate da patogeni virali, anche sconosciuti.

Un altro progetto riguarda un sistema low cost per il monitoraggio e il controllo del processo di compostaggio a livello domestico. Si chiama ‘Compostino’, è sviluppato nel centro di ricerche ENEA della Casaccia e si avvale di un network di sensori di controllo e monitoraggio dei parametri del compost, di un sistema di sonde costruite con stampanti 3D e di una rete di trasmissione wireless dei dati. Tramite i sensori, Compostino acquisisce dati quali temperatura, emissioni (CO2 e ammoniaca), ma anche umidità e PH del compost e li trasmette via bluetooth a un database remoto. Il progetto prevede una partnership con Acea, la multiutility  romana che sempre in questo settore ha già all’attivo ‘SmartComp’,  un’iniziativa in partnership con ENEA e Università della Tuscia, per lo sviluppo del compostaggio diffuso presso le grandi utenze (centri commerciali, mense, aeroporti e stazioni) che hanno necessità di gestire grandi quantità di rifiuti organici.

Il Fondo ENEA per il Proof of Concept è uno dei tre ‘pilastri’ della Knowledge Exchange Strategy, la strategia lanciata da ENEA nel Piano Triennale 2018-2020 per rafforzare il trasferimento tecnologico alle imprese. Gli altri due pilastri sono gli accordi con i Fondi di venture capital, come quello firmato recentemente con MITO Technology, e il Knowledge Exchange Program (KEP), realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Unioncamere.

Il KEP dà alle aziende la possibilità di iscriversi gratuitamente al portale kep.enea.it che raccoglie tecnologie, competenze e infrastrutture ENEA suddivise per specifiche aree tematiche: energia, beni culturali, diagnostica avanzata, strumenti medicali, biotecnologie e agroindustria e sicurezza delle infrastrutture critiche.

Le imprese che aderiscono al programma vengono contattate da un Knowledge Exchange Officer (KEO), un ricercatore ENEA esperto in trasferimento tecnologico, in grado di individuare soluzioni innovative ‘su misura’ per l’impresa che ha aderito, ed organizzare visite ai laboratori e incontri diretti con i ricercatori dell’Agenzia con competenze specialistiche. In cinque mesi hanno aderito al programma – che segue il modello di esperienze di successo come l’Industrial Liaison Program del MIT di Boston – circa 100 imprese, prevalentemente per i settori energia e diagnostiche avanzate, e sono in via di perfezionamento le prime partnership per lo sviluppo di progetti.

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InnovationCall aperta fino al 25 febbraio. Previsti premi in denaro, servizi specialistici, corner espositivi e inserimento nel catalogo delle innovazioni.

Sono aperte fino al 25 febbraio le candidature all’Innovation Village Award, il premio istituito dalla fiera Innovation Village in programma dal 26 al 28 marzo al Museo Nazionale di Pietrarsa (Napoli). L’iniziativa è promossa da Knowledge for Business, ENEA e ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in partnership con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Materias e SellaLab.

Rivolto a professionisti, ricercatori, associazioni, fondazioni e aziende, l’Innovation Village Award intende premiare gli innovatori che abbiano sviluppato tecnologie, prodotti o soluzioni già sul mercato o a livello di prototipo, in grado contribuire al raggiungimento dei 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile” stabiliti dall’Agenda Onu 2030. Numerosi i settori d’interesse, tra cui manifattura digitale e materiali, design, IT e IOT, beni culturali, salute, ambiente, agricoltura, mobilità, energia, blue growth e innovazione per il sociale. I progetti saranno valutati da una giuria composta da esperti nominati da ‘Innovation Village’. I migliori avranno diritto a premi in denaro: 5.000 euro al primo classificato e 2.000 euro al secondo. Previsto un premio speciale offerto da ‘Materias’ di 3.000 euro per tecnologie innovative nei settori dei materiali avanzati, con programma di accelerazione di 3 mesi e servizi specialistici per la crescita e valorizzazione della tecnologia; un riconoscimento speciale dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli riservato a ingegneri under 30, che prevede due voucher per la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento organizzati dall’albo. Prevista inoltre una menzione speciale ‘SellaLab’ per i progetti di impresa a carattere innovativo con in palio una postazione di co-working per 3 mesi in una delle sedi italiane del ‘SellaLab’.

La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 26 marzo al Museo Nazionale di Pietrarsa, nel corso dell’evento di apertura di ‘Innovation Village 2020’. I primi 10 progetti classificati avranno la possibilità di esporre prototipi o materiali all’interno dell’area dedicata al premio e saranno inseriti nel ‘catalogo delle innovazioni’ pubblicato sul sito della manifestazione, con schede riassuntive, presentazioni e video illustrativi per ciascuna tecnologia. Il catalogo online raccoglie già i migliori progetti della prima edizione di ‘Innovation Village Award’ e vuole contribuire alla diffusione dell’innovazione in termini di sviluppo sostenibile.

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KilowattoraAi nastri di partenza la settimana del risparmio energetico Salva il kilowattora, in programma dal 3 al 9 febbraio e rivolta a studenti e insegnanti, ma anche alle famiglie, per sperimentare in prima persona i comportamenti anti spreco.

Promossa da ENEA e Green Cross Italia nell’ambito della campagna nazionale di formazione e informazione “Italia in Classe A”, l’iniziativa mette a disposizione il sito Salva il kilowattora dove aderire e scaricare il materiale informativo. Le azioni virtuose messe in atto dai partecipanti, dai singoli gesti alle lezioni sulla sostenibilità, verranno calcolate tramite un apposito contatore da Green Cross Italia.

Per rendere più vicina agli utenti l’offerta di servizi, soluzioni e studi sull’efficienza energetica, ENEA ha completamente rinnovato il sito dedicato, con una nuova veste grafica, un accesso semplificato ai contenuti e le indicazioni su come  ridurre i consumi nelle abitazioni, sugli interventi di riqualificazione edilizia e sulle diagnosi energetiche nelle industrie.

Tra le novità del portale, nella sezione dedicata alle detrazioni fiscali, un unico accesso per la trasmissione delle pratiche relative al bonus casa e all’ecobonus che presto conterrà la scheda relativa al bonus facciate previsto dalla legge di bilancio 2020.

Nel nuovo sito è presente anche un glossario composto da 80 voci per conoscere più a fondo le tematiche dell’efficienza energetica: dalle diverse fonti energetiche alle principali tecnologie, dalla ricerca in materia alla normativa di riferimento ai risvolti ambientali e sociali, il Glossario dell’efficienza energetica si propone come dizionario aggiornato delle parole chiave del settore.

RiscaldamentiENEA e Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria hanno realizzato un innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili emesse da stufe, caminetti e caldaie a biomassa, che punta a diventare uno standard a livello europeo. Questa attività fa parte del progetto Ue “IMPRESS II - Metrology for Air Pollutant Emissions”, che si occupa di sviluppare metodi di analisi e misura di alcuni inquinanti atmosferici, tra cui gli ossidi di azoto e i particolati PM 2.5 e PM10, con l’obiettivo di migliorare la tecnologia alla base degli impianti di riscaldamento alimentati a legna e pellet.

“I moderni apparecchi domestici sono molto più efficienti per prestazioni e impatto ambientale rispetto al passato, ma la combustione di biomasse rimane una fonte importante di particolato ai danni della qualità dell’aria. Per questo l’Unione europea sta andando nella direzione di imporre target di emissioni sempre più stringenti; solo in Italia più del 90% del PM10 generato dal settore riscaldamento domestico deriva proprio dai piccoli apparecchi a legna. Finora, per misurare le emissioni di particolato sono stati usati metodi diversi e, a volte, dai risultati contrastanti, generando confusione sul mercato. Per questo stiamo lavorando, assieme ad altri 17 partner europei, a un metodo standard di misurazione, applicabile a tutti i tipi di stufe e caldaie a biomassa. Questo sistema dovrà dare risultati ripetibili con un’accuratezza tracciabile e garantita; non solo, dovrà fornire al consumatore informazioni affidabili sulle caratteristiche emissive di un particolare apparecchio o caldaia”, spiega Francesca Hugony del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA.

Per i test ENEA e Innovhub hanno scelto una stufa a pellet dalla potenza nominale di 8 kW, con emissioni stabili (necessarie per fare un confronto tra i diversi campionamenti) per verificare l’affidabilità del nuovo dispositivo. Il sistema consiste in una “camera di diluzione” dove il gas di combustione viene miscelato con aria secca, filtrata e preriscaldata a una temperatura costante di 35-40° C. Il campionamento è gestito da remoto, attraverso un software di controllo che garantisce, a differenza degli altri sistemi di misura, la replicabilità dei parametri operativi.

Il sistema di campionamento è stato poi inviato ad altri tre laboratori europei specializzati in quest'ambito: il coordinatore del progetto INERIS (Institut national de l’environnement industriel et des risques), DTI (Danish Technological Institute) e RISE (Research Institutes of Sweden). Per questa seconda fase, i test sono stati condotti anche su stufe a legna di piccola taglia.

“Il prossimo passo sarà rendere il nostro strumento di campionamento più maneggevole per commercializzarlo; per questo candideremo questa tecnologia al prossimo bando ENEA “Proof of Concept”. Dopo di che lo proporremo come metodo da inserire nelle norme tecniche. Se dovesse passare come standard europeo, i potenziali acquirenti sarebbero soprattutto i laboratori certificati. Tuttavia, anche come solo sistema di diluizione potrebbe essere utile a università e centri di ricerca che conducono prove sperimentali sui sistemi di combustione. La Francia, ad esempio, è già interessata al nostro sistema di campionamento del particolato per alcuni settori produttivi. Mentre in Italia, in questa fase di sperimentazione, il Comune di Milano ha chiesto al nostro partner Innovhub di utilizzare il sistema di campionamento su un forno da pizzeria, per verificare le emissioni di particolato condensabile[1]”, conclude Hugony.

L’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 400mila morti premature, con costi per la salute compresi fra i 330 e i 950 miliardi di euro ogni anno in Europa. Oltre il 60% della popolazione urbana dell’Ue è esposta a livelli di particolato al di sopra delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le caldaie a biomassa, così come gli altri sistemi di riscaldamento domestico, sono “i principali responsabili”. Per proteggere la qualità della vita dei cittadini, i limiti sugli inquinanti atmosferici stanno diventando sempre più rigorosi e ne saranno introdotti anche per quelli appena regolamentati, come ammoniaca e fluoruro di idrogeno, per i quali non si dispone ancora di metodi di misurazione standardizzati a livello Ue. I risultati consentiranno ai regolatori, agli operatori degli impianti, ai produttori e ai fornitori di servizi di misurazione di conformarsi ai limiti di emissione e ai requisiti di monitoraggio, sostenendo gli sforzi per garantire aria più pulita in tutta Europa a beneficio della salute pubblica e dell'ambiente.

Tecnico acustica ambientaleIl Tecnico Competente in Acustica Ambientale (TCA), figura istituita dalla “Legge Quadro sull’inquinamento acustico” (L. 26.10.1995 n.447) è chiamato ad effettuare le misurazioni, verificare l'ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere i piani di risanamento acustico e svolgere le relative attività di controllo operando all’interno di studi professionali di progettazione, uffici tecnici comunali, provinciali e regionali, imprese operanti nel campo dell’ambiente e sicurezza, enti di ricerca e sviluppo prodotti.
Obiettivi - Destinatari
Il Corso fornisce ai partecipanti -sia liberi professionisti, sia appartenenti a PPAA, sia dipendenti di aziende- conoscenze e abilità pratiche necessarie per svolgere con competenza l’attività di TCA, per operare con professionalità nei settori dell’acustica applicata agli ambienti di lavoro e all’industria, dell’acustica forense e della pianificazione acustica rispettivamente per l’ambiente esterno ed interno e per realizzare le misure fonometriche conformemente alle previsioni normative in materia di inquinamento acustico.
Il Corso è indirizzato ai professionistici che intendano abilitarsi ed iscriversi all’elenco nazionale dei TCA. Stante l’art.22 e Allegato 2 del D.Lgs. 17/02/2017 n. 42 la frequenza del Corso è possibile ai professionisti che siano in possesso di diploma/laurea universitaria ad indirizzo scientifico o tecnico.

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Risparmio energeticoLa Commissione europea fornisce chiarimenti per il recepimento e l’applicazione delle norme in materia di risparmio energetico e contabilizzazione dei consumi introdotte dalla Direttiva 11/12/2018, n. 2002.

La Direttiva 11/12/2018, n. 2002, nel modificare la Direttiva 25/10/2012, n. 27 (Direttiva Efficienza energetica) - attuata in Italia dal D. Leg.vo 04/07/2014, n. 102 - ha dettato, tra le altre, nuove norme sull'obbligo di risparmio energetico, sulla misurazione e fatturazione del gas e dell'energia elettrica, sulla contabilizzazione, sulla ripartizione delle spese, sulle informazioni di misurazione, fatturazione e consumo per il riscaldamento, il raffrescamento e l'acqua calda per uso domestico (vedi Norme UE sull’efficienza energetica e contabilizzazione riscaldamento e raffrescamento).

Con particolare riferimento alle norme in materia di contabilizzazione e fatturazione dell’energia termica è stata emanata la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1660 (pubblicata nella GUUE 28/10/2019, n. 275), con la quale la Commissione europea illustra come leggere ed applicare le nuove disposizioni nel contesto del recepimento nazionale, fornendo chiarimenti in ordine all’attuazione degli obblighi modificati e alle modalità per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica europei.
Nel dettaglio la Raccomandazione interpreta e chiarisce la portata delle modifiche da attuare entro il 25/10/2020, relative:
- agli artt. 9-bis e 9-ter, che ridisciplinano alcuni aspetti oggi contenuti nell’art. 9, comma 5 del D. Leg.vo n. 102/2014 in materia di contabilizzazione e di ripartizione delle spese in base alle misurazioni e ripartizione dei costi per il riscaldamento, il raffrescamento e l'acqua calda per uso domestico;
- all’art. 9-quater, che introduce dell’obbligo di lettura da remoto. A tale riguardo si ricorda che è previsto che i contatori e i contabilizzatori di calore installati dopo il 25/10/2020 siano leggibili da remoto e che quelli già installati vengano dotati di tale capacità o vengano sostituiti entro il 01/01/2027;
- agli artt. 10-bis e 11-bis e allegato VII-bis, in tema di informazioni di fatturazione e consumo.

Si segnala inoltre che nella stessa GUUE sono state pubblicate altre due Raccomandazioni in tema di efficienza energetica:
- la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1658, incentrata sulle disposizioni relative all’obbligo di risparmio energetico e che riguarda in particolare gli artt. 7, 7-bis e 7-ter e l’Allegato V della Direttiva 27/2012, come modificata dalla Direttiva 2002/2018;
- la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1659, che contiene gli orientamenti per la corretta applicazione delle disposizioni sulla valutazione globale del potenziale di efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento di cui all'art. 14 e all’allegato VIII della predetta Direttiva 27/2012, come modificata dal Regolam. Comm. UE 04/03/2019, n. 826.

 

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Spazi confinatiLe Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento sono state approvate il 02/10/2019 dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e sono destinate ai professionisti del settore, ai datori di lavoro committenti, alle imprese ed a tutte le figure coinvolte nelle attività svolte in ambiente confinato o sospetto di inquinamento.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha approvato il 02/10/2019 le Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento.

Nel documento si premette che:
- il tema degli ambienti confinati non trova ad oggi una sua collocazione esplicita all'interno del corpus del Testo unico sicurezza (D. Leg.vo 81/2008);
- tale tema è molto delicato anche a causa delle numerosissime morti su lavoro;
- l’emanazione del D. P.R. 14/09/2011, n. 177, “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti”, ha generato problemi applicativi ed interpretativi, ad oggi non ancora risolti;
- la recente giurisprudenza legata ai casi di infortunio in ambiente confinato soffre della mancanza di una trattazione più estesa del tema nella norma generale, nonché della mancata definizione chiara e univoca di ambiente confinato.

Fra gli ambienti confinati facilmente identificabili vengono citati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
- cisterne interrate, seminterrate o fuori terra contenenti prodotti o sottoprodotti di tipo organico, alimentare, zootecnico che possono dare luogo a fermentazioni derivanti sia dal ciclo produttivo (ad es. silos per foraggi, vini) che di origine accidentale o comunque indesiderata (ad es. infiltrazioni d’acqua in silos per sfarinati);
- serbatoi pensili (ad esempio quelli degli acquedotti) o vasche interrate (ad esempio quelli delle reti di bonifica o degli acquedotti);
- cunicoli di fogne e di impianti di smaltimento di liquami sia di origine civile che zootecnica (fosse settiche, biologiche ed altro);
- silos, cisterne o altri contenitori per sostanze o prodotti chimici organici e inorganici;
- recipienti di reazione e serbatoi di stoccaggio;
- pozzi e tubazioni;
- cisterne su autocarri.

Il documento fornisce orientamenti e strumenti operativi efficaci per la progettazione e la esecuzione in sicurezza delle attività all’interno degli ambienti confinati e costituisce uno strumento che consente agli addetti ai lavori di individuare quando ricorrono le condizioni per le quali ci si trova ad operare in ambiente confinato o sospetto di inquinamento, nonché quali siano le figure coinvolte e i relativi compiti.

Un particolare approfondimento è stato dedicato alle seguenti tematiche:
- applicazione del D.P.R. 177/2011 alle attività gestite con risorse aziendali interne;
- riconoscimento di un ambiente confinato;
- ruolo del DDL Committente, del Rappresentante del Datore di Lavoro Committente (RDLC) e verifica dell’idoneità tecnico professionale (VITP) in relazione al D.P.R. 177/11;
- medico Competente e D.P.R. 177/11;
- gestione delle emergenze e salvataggio in ambiente confinato;
- regolamentazione della Formazione ed addestramento in ambito ambienti confinati.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

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Darsena RavennaRigenerare in chiave digitale la Darsena di Ravenna con la realizzazione di una grande piattaforma tecnologica per gestire dati su traffico, inquinamento ambientale e consumi energetici di lampioni, edifici e singole abitazioni. È questo l’obiettivo del progetto DARE[1], con cui il Comune di Ravenna ha ottenuto uno dei finanziamenti più alti (oltre 5 milioni di euro) al 4° bando europeo “Urban Innovative Action”, classificandosi tra le prime 20 città su 176 totali.

ENEA lavorerà a fianco del Comune di Ravenna per la progettazione della prima infrastruttura digitale della città nell’area portuale-industriale, interessata da profondi processi di dismissione, dove attualmente vivono circa 20mila persone. Saranno realizzati  interventi di rigenerazione ambientale, abitativa e turistica seguendo tre grandi linee di azione: la creazione di un ambiente digitale che servirà a gestire i dati provenienti da una rete capillare di sensori sul territorio; l’innovazione del ruolo della PA, che dovrà mettere a sistema politiche pubbliche, opportunità di impresa e bisogni dei cittadini; la diffusione di una cultura digitale, sempre più connessa a turismo, lavoro, salute, sicurezza e vivibilità del territorio.

“Per questo progetto utilizzeremo un approccio di tipo collaborativo, su cui di fatto si basa tutta l’infrastruttura tecnologica. I cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti, come il portale, le app, i totem informativi, le panchine interattive, ma anche eventi e laboratori, per instaurare un dialogo diretto e costante con l’amministrazione comunale; questa interazione permetterà di offrire nuovi servizi al cittadino e di progettare interventi condivisi di rigenerazione urbana, per rendere l’area della Darsena attrattiva per residenti, turisti e investitori. I cittadini, quindi, non saranno solo i destinatari ma gli artefici della rinascita del loro territorio. E, una a volta raggiunto questo obiettivo, lavoreremo per rendere queste strategie di rigenerazione urbana un modello estendibile a tutta Ravenna e un esempio replicabile in altre città europee”, spiega Paola Clerici Maestosi, ricercatrice della Divisione Smart Energy e responsabile del progetto per ENEA.

Oltre a ENEA e Comune di Ravenna, partecipano al progetto DARE Cineca, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network AISBL, Studiomapp srl, CIFLA -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, CNA, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna.

 

 

Fonte Enea

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