Il Gruppo Ubi Banca e Confagricoltura hanno raggiunto un importante accordo di collaborazione basato sulla condivisione delle informazioni necessarie per valutare la situazione patrimoniale ed economico/finanziaria delle imprese agricole.
L’accordo prende le mosse dall’impegnativo “Programma di Analisi Finanziaria dell’azienda agricola” sviluppato da Confagricoltura, attraverso la controllata Agricheck S.r.l., e reso disponibile ai propri organi per ricostruire e ordinare gli elementi economici, finanziari e patrimoniali delle aziende agricole esaminate – su richiesta delle stesse - al fine di rappresentarne la situazione attuale e prospettica in ottica gestionale e di merito creditizio.
Per l’attenzione da sempre riservata al settore primario e nell’ambito del proprio progetto “Farm&Food”, il Gruppo UBI ritiene di particolare interesse collaborare con Confagricoltura anche al fine di affinare i propri strumenti di valutazione delle imprese agricole.
Nello specifico, l’accordo prevede che le Banche appartenenti al Gruppo Ubi Banca utilizzino anche i documenti prodotti dalle strutture di Confagricoltura per l’istruttoria delle richieste di affidamento avanzate dalle imprese agricole a essa aderenti.
Si intende così realizzare un reciproco vantaggio per i gestori UBI - che disporranno di un set di informazioni completo, attendibile e verificabile - e per gli imprenditori agricoli che si potranno presentare in Banca con documenti che illustrano compiutamente la situazione della propria azienda.
Le Banche appartenenti al Gruppo UBI riserveranno condizioni di favore alle imprese aderenti a Confagricoltura che avanzeranno richieste di facilitazioni bancarie supportate dagli elaborati previsti dall’accordo e ritenute meritevoli di affidamento.
Tali vantaggi si tradurranno in riduzione delle spese d’istruttoria per i finanziamenti, contenimento dei costi per gli affidamenti in conto corrente e vantaggi sullepolizze riservate agli agricoltori dal Gruppo UBI. Verranno, inoltre, riservati canali privilegiati al fine di garantire la comunicazione delle delibere di affidamento assunte in tempi contenuti.
“Con questa iniziativa vogliamo testimoniare la nostra vicinanza al settore primario, sostenendone le scelte imprenditoriali e affiancando le aziende agricole meritevoli nelle loro scelte gestionali, commerciali e di investimento” afferma Riccardo Tramezzani, responsabile Area Retail di UBI Banca. “Approfondire gli strumenti per analizzare, ad esempio, i piani di sviluppo delle aziende agricole condividendo con le stesse e con i loro consulenti le più opportune coperture finanziarie può rappresentare uno strumento vincente per garantire la validità economica prospettica di tali progetti, favorendo lo sviluppo dell’intero settore”.
Con l’avvio nel 2015 del “Progetto credito – Agricheck” possiamo contare – afferma il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – su diverse strutture territoriali della nostra Organizzazione dotate delle conoscenze e degli strumenti informatici, in grado di redigere puntuali situazioni patrimoniali e finanziarie delle imprese e dare loro un valido supporto tecnico per la preparazione dei dati e dei documenti necessari per l’istruttoria delle banche di una domanda di credito. In un tale contesto si inquadra l’accordo con UBI Banca con cui si avvia una collaborazione che non ha solo il fine di agevolare le imprese agricole nella richiesta dei finanziamenti, ma anche aiutarle nelle scelte degli investimenti in un momento importante alla vigilia dell’entrata in vigore delle misure agevolative previste dai PSR”.
L’accordo presentato rientra nel progetto “Farm&Food” di UBI Banca dedicato alle imprese agricole o agroalimentari per sostenerne concretamente il business. Il Gruppo UBI con il progetto “Farm&Food” ha formato un team di professionisti per sviluppare le competenze nel comparto. Tra gli obiettivi la stipula di accordi, in particolare, con le Associazioni di categoria e la realizzazione di offerte specifiche dedicate alle imprese operanti nell’ambito di filiere riconducibili a importanti realtà del settore agroalimentare quali industrie, cooperative di trasformazione e consorzi agrari (cd. “credito di filiera”).