Architetti, artisti e produttori si confrontano su collaborazioni progettuali

La "Ceramica in Architettura", visitabile fino al 12 settembre presso la Casa dell'Architettura, è un progetto nato per favorire e sostenere il rapporto di collaborazione tra il mondo della Ceramica e quello dell'Architettura e per promuovere un lavoro di sinergia fra architetti, artisti, studiosi dei materiali ceramici e la produzione industriale. L'iniziativa avrà la durata di quattro mesi in cui saranno organizzate mostre, conferenze e un workshop rivolto a studenti e professionisti.

Con mostre, conferenze, dibattiti e workshop, la rassegna intende favorire e sostenere il rapporto di collaborazione creativa tra il mondo della ceramica e quello dell'architettura.

Le diverse figure professionali sono chiamate a confrontarsi sul tema dell'impiego della ceramica in architettura per sviluppare il rapporto fra i due ambiti disciplinari con lo scopo di metterne in luce le potenzialità di scambio e le future direttive.

Numerose le iniziative attuate e ancora in corso:

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Il museo della macchina per caffè, Made in Italy

A pochi chilometri dal centro di Milano, è stato creato MUMAC, il museo della macchina per caffè, realizzato dal Gruppo Cimbali per celebrare i suoi 100 anni di attività. Il museo contiene la collezione più ricca e completa a livello internazionale di macchine per caffè espresso professionali ed è allestito in un moderno spazio di circa 1700 mq nell'ambito del sito produttivo di Binasco, un recupero industriale di grande pregio.

Il MUMAC è stato progettato da Paolo Balzanelli proprietario di Paolo Balzanelli / Arkispazio e Valerio Cometti fondatore di Valerio Cometti + V12 Design.

Il progetto architettonico ed espositivo del museo, opera del designer Valerio Cometti e dall'architetto Paolo Balzanelli, ha ricevuto il riconoscimento della rivista cinese JTART, tra le più autorevoli nel settore design/architettura, che lo ha inserito nei 100 edifici più belli del mondo.

In particolar modo le facciate del museo sono state rese con un delicata tecnica tecnologica: "LaCimbali rosse" stecche di un materiale composito che creano un abbraccio sinuoso che è stato ispirato dal flusso del sollevamento d'aroma fuori una tazza di caffè e di notte da un'illuminazione accuratamente progettata che crea una griglia sorprendentemente retroilluminata di luce che evoca la vita e l'energia all'interno del MUMAC.

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Leopoldo Freyrie risponde a Matteo Renzi

"Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l'appello lanciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare "quello sforzo in più" che il Premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015.

Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l'immagine dell'Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese".

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Non possiamo non tacere tuttavia che da tre anni abbiamo messo a disposizione il talento e il sapere tecnico degli architetti italiani, avendo avuto, però, come unico esito l'indifferenza da parte di Expo e risposte arroganti di Infrastrutture Lombarde, che ci ha chiarito che i concorsi di architettura non sarebbero mai stati fatti - nonostante una risoluzione del Parlamento - e che gli Studi di architettura e di ingegneria italiani non avevano le capacità di progettare e dirigere la realizzazione delle opere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti! Del resto è assolutamente evidente, nella storia italiana, che quando si affida la realizzazione di opere a soggetti para-pubblici, con poteri assoluti, il risultato è sempre di pessima qualità e spesso di malaffare".

"Possiamo concorrere a selezionare in brevissimo tempo professionisti capaci e onesti, con adeguati curricula, coadiuvati da giovani colleghi pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità. Immaginare (di nuovo!) che un super Direttore dei Lavori, come un eroe dei fumetti, possa gestire tale complessità significa non avere contezza delle cose."

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Un Documento di proposte al convegno AUDIS 

La grandissima partecipazione, a Modena, di oltre 200 addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, appartenenti sia al settore privato che pubblico, ha dimostrato il notevole interesse che suscitano le varie problematiche dell'attuale situazione urbana.

Si è concluso con soddisfazione, infatti,venerdì scorso, il Convegno Nazionale di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse – www.audis.it) "Rigenerare Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città", organizzato anche con la collaborazione del Comune di Modena. 

Significative le parole di Gabriele Giacobazzi, Assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena: "nonostante l'evidente condivisione generale delle strategie sulle rigenerazione urbana, le difficoltà economiche creano problemi all'avvio delle singole iniziative già programmate. È necessario l'impegno dei comuni, ma anche che a livello centrale si ponga finalmente mano alla revisione della legislazione urbanistica generale e l'auspicio è che il cosiddetto Piano Città sia effettivamente rifinanziato".

Duranre il Convegno è stata inquadrata la situazione italiana, presentando dati, strumenti adeguati, soluzioni puntuali, per dare indicazioni concrete a chi si occupa di rigenerazione nelle città.

In particolare Lorenzo Bellicini, Direttore Cresme ha affermato "che non è vero che manchino le risorse: la realtà è che non le allochiamo bene. Ci sono circa 800 miliardi di spese pubbliche all'anno di cui 753 destinati all spesa corrente e solo 23 agli investimenti in opere pubbliche".

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