Natuzzi - We Are TownIl brand Natuzzi Italia entra a far parte dell’offerta delle proposte di arredo di Borgo La Vetreria, a Milano. La ricca offerta diventa per We Are Town, il total advisor immobiliare milanese, l’occasione per proporre appartamenti in grado di anticipare le esigenze degli acquirenti nella realizzazione della casa dei sogni.

Milano, 19 febbraio 2019 - L’offerta di soluzioni innovative di Borgo La Vetreria a Milano si arricchisce grazie alla partnership con Natuzzi Italia, il lifestyle brand italiano più noto al mondo nel settore dell’arredamento.

Lo annuncia We Are Town, il broker immobiliare milanese; l’accordo è stato presentato ieri sera durante l’evento organizzato presso il Natuzzi Italia Flagship Store di Milano in Via Durini, alla presenza di Fabrizio Spanò, Chief Commercial Officer Italia di Natuzzi, Francesco Zanotti Cavazzoni, CEO di We Are Town, e Alberto Villa, AD di Vitofin, promotore del cantiere di Borgo La Vetreria.

Natuzzi Italia diventa così partner esclusivo per i progetti di interior design delle proposte abitative di Borgo La Vetreria; la linea di prodotti smart living sarà disponibile nei nuovi appartamenti attualmente in costruzione in Viale Toscana a Milano, realizzati da Vitofin e pronti a inizio 2020.

“Siamo partiti analizzando il target di riferimento dei potenziali clienti di Borgo La Vetreria secondo il percorso di “total advising” che ci consente di comprendere le esigenze dello sviluppatore e dei clienti finali in un’ottica “win-win” – dichiara Francesco Zanotti Cavazzoni –. Rivolgerci a Natuzzi e alle sue soluzioni che fondono design e innovazione è stata una scelta naturale. La sua storia aziendale, la qualità indiscussa dei prodotti e i valori che veicolano sono stati i punti di incontro per lo sviluppo di un progetto di valorizzazione dell’immobile”.

Assieme a Natuzzi Italia, We Are Town è così in grado di presentare un cantiere edile come un vero e proprio brand, valorizzando il senso di appartenenza del nuovo acquirente a un progetto immobiliare di pregio, dall’elevato valore economico che si mantiene nel tempo. Gli arredi firmati Natuzzi Italia consentono di qualificare gli ambienti più intimi della propria casa, come il soggiorno e le camere da letto, contando su prodotti made in Italy di alta gamma in linea con lo standing di Borgo La Vetreria.

La riqualificazione degli spazi di Borgo La Vetreria si presenta infatti come un esempio della filosofia del broker immobiliare perché parla di eccellenze italiane e di approcci innovativi in quanto a comfort abitativo, grazie a soluzioni capaci di coniugare eleganza e tecnologia.

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Pronto nel 2020, avrà un'area espositiva di 3mila metri quadri. Sorgerà in zona Paolo Sarpi, avrà uno spazio espositivo di circa 3 mila quadri, sarà aperto al grande pubblico e fortemente digitalizzato. Queste le caratteristiche del Museo del Design che dovrebbe aprire a Milano nel 2020, diventando la più ampia struttura di questo genere in Europa.

Il museo aprirà nell'ex area industriale rinnovata tra via Ceresio e via Bramante e costituirà un polo del design costantemente in contatto con tutte le realtà contemporanee del settore. “Adi (Associazione disegno industriale, ndr) e la Fondazione Adi Collezione Compasso d'Oro hanno scelto di uscire dai confini disciplinari del design per aprirsi alla realtà di oggi in tutte le sue manifestazioni - ha spiegato alla conferenza di presentazione Luciano Galimberti, presidente dell’associazione che ha promosso la creazione del museo -. Quella che è stata per un sessantennio un preziosa collezione di design oggi diventa un centro culturale che si candida a un ruolo attivo nella vasta rete dei musei nazionali.”

Come sarà il museo del design di Milano.
La struttura espositiva si chiamerà Museo del Compasso d'Oro Adi e sarà il risultato di un progetto iniziato nel 2011 grazie all'impegno dell’amministrazione comunale di Milano (che ha investito circa 6 milioni di euro nella ristrutturazione), di Regione Lombardia e dello Stato a quello della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che destinerà all’iniziativa altri 2 milioni di euro circa.

“Siamo orgogliosi del risultato di molti anni di impegno rappresentato dalla trasformazione della Collezione storica in un vero museo contemporaneo”, ha dichiarato Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, che si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio storico del premio.
Il museo, allestito in base al progetto di Ico Migliore, Mara Servetto e Italo Lupi, avrà un carattere 'narrativo'. Al suo interno i visitatori potranno utilizzare i più aggiornati strumenti digitali, per vivere un’esperienza di conoscenza pienamente coinvolgente. Grazie al polo anche gli studenti delle scuole di design potranno contribuire all’esplorazione dei rapporti tra i più celebri simboli del design e i comportamenti sociali

Nell’area avranno sede, con il museo, gli uffici dell’Adie della Fondazione, sale riunioni, la biblioteca e l’archivio storico dell’Adi (che raccoglie oltre 60 anni di documenti storici del design italiano), un bookshop e una zona dedicata alla ristorazione realizzata sulla scorta dell’esperienza ADI per Expo 2015.


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Il nuovo abito luminoso del Duomo di MilanoProiettori LED su misura e aggiustamenti sartoriali per il nuovo abito da sera della cattedrale milanese, che sarà più luminosa pur consumando meno energia.

Il nuovo impianto di illuminazione esterna del Duomo di Milano, che verrà attivato ufficialmente giovedì 20 dicembre alle 18:45, è un abito di luce pensato per esaltare lo charme del simbolo più conosciuto della metropoli lombarda.

Per dare forma a questa creazione luminosa, che in qualche modo ridisegnerà la veste notturna della cattedrale milanese, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano si è rivolta a un vero sarto dei fotoni, l’ingegner Pietro Palladino dello Studio Ferrara Palladino e Associati.

Scrivere questo nuovo capitolo di un racconto di luce, iniziato nel 1929 con l’accensione delle primissime luci del Duomo, è stata un’avventura a tratti epica, nel corso della quale non sono mancati temerari interventi di cablaggio a grandi altezze, una vera e propria maratona produttiva (100 giorni e 8000 ore di lavoro) e mitica pazienza, necessaria al minuzioso posizionamento dei 574 nuovi proiettori installati sulle terrazze della cattedrale, sui pali dell’illuminazione pubblica e sugli edifici adiacenti.

“Il Duomo di Milano, però, è un edificio unico al mondo”, ha spiegato Fedele Confalonieri, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, “una meraviglia che nell’Ottocento faceva uscire di casa Stendhal all’una del mattino stregandolo con le proprie architetture illuminate dalla luna e che quindi meritava sicuramente un intervento di alto livello del valore complessivo di quasi un milione di euro”.

Il risultato è un prezioso abito da sera che enfatizzerà le linee architettoniche del Duomo, donando alla cattedrale anche un’inaspettata anima hi-tech e green. Come ha ricordato Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A, infatti, con questo nuovo impianto e con l’allacciamento al teleriscaldamento il Duomo ridurrà i propri consumi annuali del 52%, tagliando dal proprio bilancio energetico 23.000 tonnellate di emissioni di CO2 e 9 tonnellate di rifiuti.

“Nonostante questo notevole risparmio, il nuovo impianto di illuminazione esterna del Duomo di Milano garantirà quasi il 30% di luminosità in più”, ha continuato Pietro Palladino, “per una composizione di luce che plasmerà attorno alle pareti e alle guglie della chiesa un’immagine notturna davvero suggestiva. Le ombre nell’architettura sono fondamentali, come le pause nella musica, e il loro studio è stato un punto fondamentale di questo progetto. Ricercavamo ombre più profonde che esaltassero la plasticità delle architetture e per questo ci siamo avvalsi di proiettori LED realizzati su misura, fotometricamente precisissimi, in grado di raggiungere punti prima inaccessibili, di evitare il rischio abbagliamento sempre in agguato in un contesto urbano e di essere calibrati in modo capillare per dare forma a un unico movimento omogeneo”.

Fonti luminose che come ha raccontato il loro primo creatore Andrea Nava, amministratore delegato e managing director di ERCO Illuminazione, rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia disponibile. Proiettori capaci di coprire distanze importanti anche superiori ai 100 metri e di offrire una temperatura colore (neutral white 4000K°) che esalta, senza sbavature, le sfumature uniche del marmo di Candoglia e la complessità delle architetture gotiche. Il tutto con potenze che fino a non troppi anni fa non sarebbero bastate a illuminare nemmeno il salotto di casa.

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Giovedì, 15 Novembre 2018 17:27

Corso BIM Coordinator, 35 CFP - Milano

Fondazione Ordine Ingegneri Provincia di MilanoIl corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi essenziali per il bagaglio di conoscenze di un BIM Coordinator, utili anche per affrontare un eventuale esame di certificazione ICMQ per il suddetto Esperto BIM. Oltre ad una solida base introduttiva, verranno affrontate diverse tematiche legate al BIM come processo: dagli aspetti normativi, alle soluzioni software, all’interoperabilità aperta e ai documenti chiave; elementi imprescindibili per chi conduce attività di coordinamento all’interno di un progetto sviluppato in maniera digitalizzata.
Nelle due giornate relative alla parte pratica si effettuerà un analisi dettagliata dell’attività di controllo e validazione dei modelli BIM, e della loro verifica rispetto ad alcune normative individuate come esempio del processo. E’ prevista una formazione teorico-pratica sul software Solibri Model Checker nel quale si affronteranno i temi relativi alle Revisioni dei Modelli, alla Verifica della rispondenza a specifiche esigenze e norme progettuali ed alla Comunicazione delle incongruenze rilevate.

CERTIFICAZIONE ICMQ
Il corso è preparatorio all’esame per il conseguimento della Certificazione ICMQ per il ruolo di BIM Coordinator.

Clicca qui per conoscere il programma di ciascuna giornata, ulteriori dettagli e compilare il modulo di iscrizione.

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Eclisse showroomLa ricerca della perfezione nel dettaglio tecnico come tramite per la definizione di una bellezza sostanziale.


Dai disegni e dalle prospettive di Wenzel Jamnitzer (1507-1585) trae ispirazione il tema del nuovo allestimento dello showroom ECLISSE di Milano. La ricerca della perfezione nel particolare definisce l’estetica dell’insieme, un equilibrio tra volumi e finiture che si incardina su un dettaglio, spesso invisibile agli occhi. La tecnica forma e dà concretezza alla bellezza, diventando piacevole alla vista e al tatto, perché se di per sé la prima non necessariamente produce la seconda, definisce un percorso da seguire, diventando un requisito fondamentale. Lo stesso corpo umano non può esistere senza uno scheletro, ma il suo aspetto si può leggere solo attraverso l’epidermide e la massa muscolare che ne costituiscono la forma. Allo stesso modo, in architettura sono i colori e i materiali a riempire e a dare corpo e luce alla struttura tecnica.

Il progetto Beautiful Technique nasce dalla collaborazione con aziende di arredamento e dell’illuminotecnica sinonimo di made in Italy e di una produzione completamente italiana. Prodotti capaci di adattarsi a diverse soluzioni e composizioni, dove la componente tecnica della progettazione e la precisione del dettaglio stilistico si uniscono alla ricercatezza e alla sapienza della produzione artigiana, diventando gli ingredienti e i valori che contraddistinguono, accomunano e uniscono entrambe le realtà.

“Per me era fondamentale rendere un prodotto prettamente tecnico anche elegante. Il mio negozio e lo showroom ECLISSE, pur avendo due identità distinte sono qui strettamente interconnessi e accomunati da un unico gusto” il commento di Sean Livraghi, Art Director e Titolare di Livraghi Progetto Casa.

L’esposizione milanese in via Molino delle Armi accoglie e mette in risalto in una cornice rinnovata le principali collezioni e novità ECLISSE di quest’anno. In ogni prodotto coesistono funzionalità e design, come nelle soluzioni che migliorano il comfort acustico, nelle soluzioni tagliafuoco che rispondono a precisi requisiti normativi e di sicurezza, in quelle che offrono nuovi stimoli a progettisti e designer. In questo laboratorio di sperimentazione, la componente più tecnica dialoga con il colore e le finiture, aprendo l’immaginazione a nuovi spazi di espressione e suggestione tra porte, illuminazione e arredo che interpretano le esigenze del vivere moderno.
“In questo spazio didattico tecnica e bellezza dialogano insieme: basta aprire una porta per scoprire la tecnica costruttiva dei nostri prodotti che si cela all’interno della parete. L’obiettivo dello showroom è raccontare proprio quei dettagli che rendono unici i sistemi ECLISSE e che in quasi 30 anni di storia ci hanno permesso di diventare il riferimento del settore” ha detto Fabiana De Luca, Responsabile Marketing ECLISSE.


Dal 2010, lo spazio espositivo ECLISSE, nel cuore del design milanese, ospita incontri formativi, dialoghi e confronti con realtà diverse dove ognuna, pur mantenendo la propria specializzazione ed identità, sposa la stessa visione. Lo showroom di Milano è stato il primo spazio espositivo ECLISSE, a cui sono seguite in Italia le aperture di Perugia e Pescara. A questi sono seguiti gli spazi di Praga, Monaco di Baviera e Londra, dove lo scorso settembre è stato inaugurato uno showroom ad Islington.

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l'invasione aliena dell'architettura arriva a milano fino al 31 dicembre Eventi a Milano

Dopo Genova, Roma e Pisa il concorso culturale di idee inizia anche nel capoluogo lombardo. Cosa succederebbe se fossimo costretti a riprogettare il Duomo? Per partecipare c'è tempo fino al 31 dicembre, in gara anche studenti e professionisti in pensione

Un concorso culturale dedicato all'architettura che si presenta come una divertente cover del film di Roland Emmerich "Independece Day". "ArchIndependence Day", la competizione che riprogetta i monumenti simbolo delle città, arriva a Milano dopo le tappe a Genova, Roma e Pisa.

IL VALORE DEI MONUMENTI, IL SENSO DELLA PROGETTAZIONE

Lo scenario da film di fantascienza serve per veicolare l'idea: il 2018 è l’anno Europeo del Patrimonio Culturale e l'attacco alieno è lo spunto per poter riprogettare i quattro simboli delle città ma soprattutto... per parlarne. L’obbiettivo è sensibilizzare professionisti e cittadini riguardo il ruolo, non solo economico ma soprattutto culturale e sociale, che questi luoghi rivestono. Si è deciso di focalizzare l’attenzione sul tema della sostituzione e dell’assenza per stimolare un dibattito riguardo situazioni e contesti urbani ormai consolidati, ragionando in uno scenario irreale e cinematografico.

IL REGOLAMENTO

Il concorso è iniziato a gennaio 2018 ed è già passato da Genova (dal 3 gennaio al 31 marzo), Roma (dal 3 aprile al 30 giugno) e Pisa (dal 3 luglio al 30 di settembre). Da oggi fino al prossimo 31 dicembre saranno aperte le iscrizioni a Milano dove potranno partecipare studenti, architetti ed Ingegneri regolarmente iscritti e professionisti in pensione. Si vuole soprattutto dare spazio all’iter filologico che ogni progettista intraprende quando affronta un tema: le scelte stilistiche, organizzative e dimensionali che contribuiscono alla creazione di un’opera architettonica. Non a caso ai partecipanti viene chiesto anche un trailer video per spiegare scelte e motivazioni di ogni proposta. Al termine ultimo della consegna, l'ultimo giorno del 2018, una giuria composta dai partners culturali selezionerà i progetti vincitori.

IL DUOMO DI MILANO

Il protagonista della tappa milanese sarà il Duomo, simbolo della città che nel bando verrà idealmente raso al suolo dagli alieni in un fantomatico attacco. La simulazione degli spazi di costruzione mostra infatti la zona della piazza con un enorme cratere al posto del faro storico. Un'immagine apocalittica ma che serve come area d'intervento per l'esperimiento: cosa potrebbe sorgere al posto del Duomo? Cosa progetterebbero gli architetti?

L'IDEA DELL'ARCHINDEPENDENCE DAY

L'idea è nata dal Disordine degli Architetti, associazione culturale e magazine on line (www.disordinedegliarchitetti.com) che sviscera il tema dell'architettura nei suoi lati meno convenzionali. Un progetto di due architetti genovesi, Chiara Giolito ed Eugenio Cappetti, che ha raccolto migliaia di iscritti sui social e lanciato rubriche che sono già diventate appuntamento fisso per gli apassionati di architettura in tutta Italia. Dalle vignette dissacranti alle citazioni che hanno fatto la storia passando per l'Archi World Cup 2018, articoli, raccolte fotografiche ed il gettonato "Archi Gossip", la rubrica che si finge giornale patinato per parlare di storia dell'architettura in una chiave più spensierata.“

fonte: milanotoday.it

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Un progetto che ha realmente tenuto conto di tutti gli aspetti: nuovi bisogni abitativi, ma anche ecologici, partendo dalla scelta dei materiali e non sottovalutando anche le risorse naturali in un’ottica della salvaguardia dell’ambiente, del risparmio energetico e della tutela del benessere dell’individuo inteso come abitante.  Gli appartamenti saranno consegnati nel 2019.

La struttura diversificata Lops Holdigs ha permesso di coinvolgere ed integrare fin dalle prime fasi di costruzione diversi fattori: l’edilizia, il settore immobiliare e, non da ultimo, il settore arredi (Lops Arredi).

Tramite il supporto di piantine, con le loro caratteristiche di layout e spazialità, è così possibile dare da subito l’emozionalità e far comprendere a fondo come sarà la realizzazione finale.

Tutti questi elementi hanno garantito l’anticipo temporale nell’acquisto degli immobili e hanno dato l’opportunità di scegliere tutte le opzioni di personalizzazione disponibili quali ad esempio le dotazioni aggiuntive e le finiture. Un servizio ‘chiavi in mano’ in tutte le fasi della filiera, dalla progettazione alla consegna finale.

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BIM CoordinatorLa certificazione ICMQ per i nuovi esperti BIM: l’esame per BIM Coordinator

Il prossimo 12 luglio 2018, presso gli uffici di Harpaceas, è prevista una sessione d’ esame per “BIM Coordinator”, la figura che coordina i BIM Specialist coinvolti nel progetto per garantire l’applicazione degli standard e dei processi. Inoltre sviluppa e aggiorna i contenuti BIM (librerie e standard).

Harpaceas ha ottenuto il rilascio della qualifica ai fini della valutazione delle competenze degli “Esperti BIM” per i software Tekla Structures (progettazione strutturale), Allplan (progettazione architettonica) e Novapoint (progettazione infrastrutturale).

ICMQ certifica le figure professionali in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024. La certificazione delle competenze documenta che una persona possiede determinate conoscenze, abilità e competenze descritte dalle norme di riferimento, dalle leggi o dai documenti dell’organismo di certificazione.

Perché certificarsi?   La certificazione è lo strumento più idoneo per garantire agli operatori di filiera (committenti, fornitori, imprese) che il professionista svolga la sua attività nel rispetto dei criteri verificati e riconosciuti da un organismo di certificazione di terza parte indipendente, consentendo al professionista di:

  • qualificare la propria offerta sul mercato, distinguendosi dai competitor;
  • avere un accesso privilegiato nei rapporti con la committenza in ambito nazionale e internazionale;
  • dimostrare, in caso di controversie, di aver operato con adeguata competenza e professionalità;
  • promuovere la propria figura attraverso un pubblico registro presente nel sito web ICMQ.

Per maggiori informazioni contatta Harpaceas al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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La certificazione ICMQ per i nuovi esperti BIM: l’esame per BIM Manager

Il prossimo 17 maggio 2018, presso gli uffici di Harpaceas, è prevista una sessione d’ esame per “BIM Manager”, la figura professionale esperta nella definizione delle modalità e standard di gestione e coordinamento dei contenuti informativi a livello di Organizzazione o di singola commessa, fungendo da interfaccia fra la struttura di Project Management, gli specialisti di disciplina e i team di lavoro operativi.

Perché certificarsi? La certificazione è lo strumento più idoneo per garantire agli operatori di filiera (committenti, fornitori, imprese) che il professionista svolga la sua attività nel rispetto dei criteri verificati e riconosciuti da un organismo di certificazione di terza parte indipendente. Il professionista, attraverso la certificazione potrà:

• Qualificare la propria offerta sul mercato, distinguendosi dai competitor;

• Avere un accesso privilegiato nei rapporti con la committenza in ambito nazionale e internazionale;

• Dimostrare, in caso di controversie, di aver operato con adeguata competenza e professionalità;

• Promuovere la propria figura attraverso un pubblico registro presente nel sito web ICMQ.

Harpaceas ha ottenuto da ICMQ la qualifica di Organismo di Valutazione (OdV) per certificare le figure professionali "Esperti BIM": BIM Manager, BIM Coordinator, BIM Specialist (per i software Tekla Structures per la progettazione strutturale, Allplan per la progettazione architettonica e Novapoint per la progettazione infrastrutturale).

ICMQ certifica le figure professionali in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, è una certificazione che garantisce che il professionista sia qualificato a esercitare funzioni professionali definite da una normativa di riferimento, in termini di conoscenze, abilità e competenze.

Per maggiori informazioni contatta Harpaceas al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Torna Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicati all’architettura e al futuro delle città, in programma da mercoledì 23 a domenica 27 maggio 2018.
Un fitto palinsesto di eventi aperti a tutti, workshop, installazioni, mostre, performance, lecture con alcuni tra i più prestigiosi vincitori del premio Pritzker: Jacques Herzog, Toyo Ito, Kazuyo Sejima, Wang Shu, ai quali si aggiungono nomi di grande importanza nel panorama internazionale come Bjarke Ingels, David Adjaye, Sou Fujimoto, Massimiliano Fuksas, Andrea Boschetti, Alberto Campo Baeza, Jeanne Gang, Patrick Blanc, Carrilho Da Graça, Ecosistema Urbano, Iñaqui Carnicero, The Decorators, Ensamble Studio.

L’edizione 2018 della manifestazione ha come titolo Urbania, uno sguardo sul futuro delle città, proponendosi come un articolato momento di riflessione sul futuro delle dinamiche dell’architettura e della complessità urbana contemporanea. Una riflessione che avrà luogo in tre delle istituzioni più rappresentative per la formazione del pensiero e del dibattito sulla città: il Politecnico di Milano, la Triennale di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico, ospitando le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens.
Un ricco programma di talk, dibattiti, spettacoli e proiezioni che prenderà il via giovedì 24 con una lecture pubblica di Jacques Herzog. Dal confronto tra Milano e altre città internazionali, il programma – con la curatela scientifica di Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis – si articolerà attorno a tre sfide principali: la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; l’imperativo della sostenibilità e di approcci resilienti e green-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura.
Amministratori, Policy maker, scienziati, filosofi, architetti, scrittori, urbanisti e studiosi di fama internazionale, come Cino Zucchi e Alberto Rollo, si confronteranno per indagare il nesso tra sviluppo sostenibile e inclusivo, trasformazione urbana e cittadinanza. Sabato 26 e domenica 27 maggio, dalla panoramica Sala di Lettura al quinto piano, sarà possibile partecipare a Veduta, performance artistica dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano di mk, una delle compagnie più interessanti della coreografia internazionale, in collaborazione con Triennale Teatro dell’Arte.

Il programma di Milano Arch Week sarà arricchito dalla collaborazione con alcune delle istituzioni più rilevanti del panorama architettonico e culturale italiano e internazionale: dall’Ordine degli Architetti di Milano alla Fondazione Prada, da Artlab – la piattaforma promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo –, fino allo Strelka KB di Mosca.
La seconda edizione di Arch Week è promossa dal Comune di Milano, il Politecnico di Milano e la Triennale di Milano, in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

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