L'obiettivo dei sindaci che lanciano questo tipo di iniziative è quello di fermare lo spopolamento dei borghi. Chi compra, ovviamente, deve ristrutturare e dare nuova vita all'appartamento. E nuova vita al territorio.
DOVE COMPRARE CASA A 1 EURO
Comprare casa a un euro per fronteggiare l’impoverimento del territorio e l’abbandono dei piccoli centri: questa la singolare iniziativa portata avanti in molti comuni italiani per ripopolare i paesi e riqualificare gli immobili vecchi e abbandonati.
Il primo bando sulle case a un euro è stato quello di Salemi, poco più di 10mila abitanti, in provincia di Trapani, in Sicilia, a cui poi sono seguite le iniziative di Lecce nei Marsi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Ollolai, un paesino sardo di poco più di mille anime a 45 chilometri da Nuoro e Regalbuto in Sicilia, 9mila abitanti ai piedi dell’Etna.
Il progetto riguarda le abitazioni molto vecchie, a volte anche fatiscenti, abbandonate o a cui i proprietari rinunciano perché impossibilitati a ristrutturarle o semplicemente perché vivono altrove. Il Comune, una volta ottenuta la disponibilità da parte dei rispettivi proprietari, fa rientrare le case all’interno dell’apposito bando e le offre a chi è interessato al costo simbolico di 1 euro con l’impegno, in tempi che variano da sei mesi a due anni, di ristrutturarle a spese proprie.
Un modo per ripopolare i borghi e i paesi, combattere lo spopolamento, dare un nuovo volto ai centri storici riqualificando gli edifici in cattive condizioni, favorire l’incremento demografico, lo sviluppo dell’economia e del turismo locale.
COME FUNZIONA
Chi decide di acquistare casa a un euro deve prevedere un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della casa, sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento e impegnarsi a far partire i lavori dal momento dell’ottenimento di tutti i permessi.
Tra gli altri paesi che hanno portato avanti l’iniziativa “Case a un euro” ci sono anche Gangi, in provincia di Palermo dove il progetto ha riscosso un incredibile successo e dove sono state oltre 100 le case assegnate alla cifra simbolica di un euro e Pizzone, 350 abitanti, nei pressi di Isernia, dove l’iniziativa ha assunto anche un risvolto culturale: il bando è stato infatti destinato solo agli scrittori. Anche in questo caso, lo scrittore selezionato deve impegnarsi a ristrutturare l’immobile entro un anno dall’acquisto.
E ancora: a Montieri, in Toscana, sono già stati ristrutturati due dei dieci immobili in vendita ad un euro, stessa cosa a Nulvi, in provincia di Sassari, dove sono diverse le case assegnate mediante l’apposito bando.
Sempre in Toscana, anche il comune di Fabbriche di Vergemoli ha aderito all’iniziativa Case a 1 Euro. Un’occasione che è stata colta al volo anche nel vicino paese di Vetriceto, dove per cento centesimi è stato venduto un grande casolare abbandonato da oltre 40 anni.
Nella provincia di Alessandria, nel comune di Carrega Ligure, invece, grazie all’iniziativa “Case ad 1 Euro” sono stati presentati quattromila progetti di ristrutturazione, con il Comune che ne ha ritenuti interessanti circa un centinaio anche se ancora non si è conclusa nessuna compravendita.
Ed è di questi giorni la notizia che anche il Comune di Patrica, un paese di tremila abitanti in provincia di Frosinone, nel Lazio, ha scelto di aderire al progetto in modo da valorizzare il centro storico e combatterne lo spopolamento.
Patrica è un antico paese dei Monti lupini, e qui, come in altri circa mille borghi italiani, si rischia l’abbandono e lo spopolamento, con la fuga verso i centri urbani. Così il sindaco ha deciso di mettere in vendita 38 immobili in completo abbandono a 1 euro, e ovviamente chi acquista dovrà ristrutturarli e abitarli. A chi sceglie di aderire al bando, il Comune assicura sgravi fiscali per tre anni e un sostegno concreto nell’attuazione delle procedure necessarie.
fonte: nonsprecare.it
Case a 1 euro, ecco i comuni dove si possono acquistare.
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