Germania Expo2015: “Fields of Ideas”
“Eco Network ha visitato per voi Expo2015; il terzo padiglione che desideriamo mostrarvi è quello della Germania: atmosfera, show, idee innovative, sono le parole d’ordine di questa magnifica opera architettonica.”
Padiglione Germania – Expo Milano 2015
L’idea
Il padiglione della Germania si fa portavoce di un diverso modo di pensare e mira a creare consapevolezza delle forze della natura, fonti essenziali della nostra alimentazione che in futuro dovranno essere protette meglio e utilizzate con maggiore intelligenza. Il centro del progetto non è dato solo da una politica ambientale forte, dalle imprese innovative e dai progetti di ricerca che segnano la via per il futuro, ma anche dallo straordinario impegno della società civile.
Il padiglione propone ai visitatori di Expo 2015 uno sguardo sulle nuove soluzioni tedesche volte a garantire l’alimentazione del futuro, e li invita a partecipare attivamente in prima persona. In quest’occasione, la Germania interpreta l’agricoltura come settore economico moderno e forte, ma anche come elemento del suo tipico panorama culturale.
A Expo 2015 la Germania si presenta come un paesaggio vivo e fecondo, colmo di idee e soluzioni nate da un rapporto nuovo e rispettoso con la natura. Il padiglione trasmette ai visitatori un’immagine della Germania nuova e sorprendente, aperta, simpatica e spiritosa, incorporando con il suo effetto a campi il motto: “Fields of Ideas”.
Il quadro d’insieme – Il padiglione come paesaggio liberamente accessibile
Il Padiglione Tedesco traduce in modo convincente il paesaggio tedesco di campi e prati in linguaggio architettonico: un edificio concepito come un pianoro paesaggistico in lieve salita, la cui superficie è liberamente accessibile e il cui interno racchiude un’esposizione tematica. In questo paesaggio dai campi ben riconoscibili crescono piante stilizzate, “germogli di idee” che salgono dall’esposizione fino alla superficie, schiudendosi in un grande tetto di foglie; questo è l’elemento unificante, che concatena spazio esterno e spazio interno, architettura ed esposizione. Il linguaggio formale delle foglie sospese, che scorre organicamente a coprire l’architettura, crea nel visitatore un’immagine inconfondibile, che si fissa nel ricordo.
Con il suo pianoro paesaggistico aperto e liberamente accessibile, il Padiglione Tedesco non si configura come un’architettura di rappresentazione esplicita, quanto piuttosto come luogo di incontro e scambio e costituisce, perciò, l’attuazione programmatica del motto “Fields of Ideas”: la natura come base dell’alimentazione e, pertanto, meritevole di tutela.
Il Leitmotiv di campi e prati – realizzazione architettonica e sostenibilità
Da un punto di vista formale, l’architettura ricorda un frammento di paesaggio “ritagliato” e poi “adagiato” sul lotto del padiglione, per svilupparsi in un pianoro lievemente inclinato che raggiunge i 10 metri di altezza: in questo modo il Padiglione Tedesco segue fin nel dettaglio l’idea di un paesaggio stilizzato di campi e prati. L’impiego di svariati legnami locali conferisce una nota caratteristica, mentre il paesaggio di campi e prati si tramuta in una copertura lignea calpestabile, dove il legno non è solo un elemento empatico, ma è segno anche di un utilizzo consapevole di materie prime ricostituibili e caratterizzate da un bilancio di CO2 equilibrato. Il progetto della facciata ha una struttura lamellare orizzontale; questa si adegua alla facciata, seguendone l’andamento in altezza e le diverse aperture, e rimanda agli strati orizzontali del terreno. La facciata è tanto semplice quanto “intelligente”: la permeabilità allo sguardo e alle correnti d’aria naturali ottenuta con la struttura lamellare rientra in un’idea di clima semplice ma efficacie, che, insieme alle tecnologie di efficienza energetica, garantisce temperature accoglienti in tutti gli spazi espositivi.
Un elemento progettuale centrale del padiglione sono le coperture a membrana in forma di piante protese verso l’alto, fortemente espressive, che derivano dalla natura sia la tecnica costruttiva, sia il linguaggio formale bionico. La moderna struttura in acciaio e membrane permette un’estrema semplicità costruttiva, riducendo così l’utilizzo di materiali, mentre le forme inconsuete, che scorrono in modo organico, diventano simbolo di innovazioni che indicano il futuro sul modello della natura.
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