2 minuti di lettura (328 parole)

Abusi edilizi, la buona fede può salvare il nuovo proprietario

Per la demolizione di opere irregolari realizzate da molti anni ma di cui il Comune non si era accorto fino ad oggi, ci sono delle interessanti novità.

Il Tar Campania si è pronunciato su una controversia sorta tra il Comune e un cittadino che nel 2019 ha acquistato una unità immobiliare con relativo garage al piano seminterrato.
Il venditore aveva dichiarato che il fabbricato era stato realizzato in conformità ad una licenza edilizia risalente al 1962 . Il locale seminterrato adibito a garage risultava unico, ma era stato in realtà frazionato in box singoli con la realizzazione di una serie di tramezzi.
Il Comune aveva ravvisato delle difformità tra il progetto assentito e lo stato di fatto e ne aveva quindi ordinato la demolizione.
Il nuovo proprietario a quel punto ha fatto ricorso al Tar, chiedendo di essere tutelato per affidamento in buona fede.
Il Tar ha accolto il ricorso spiegando che, quando si deve adottare un provvedimento repressivo a distanza di così tanti anni, è necessaria una motivazione rafforzata che dia conto dell'avvenuta valutazione degli opposti interessi: quello del titolare del bene alla conservazione ed utilizzazione del bene e quello dell'Amministrazione al ripristino dell'assetto del territorio, compromesso dall'abuso. Essendo poi intervenuto un notaio in sede di compravendita, la medesima andava considerata legittima. La completa buona fede dell'acquirente è inoltre confermata dal fatto che non ci fossero stati altri interventi da parte dell'acquirente dopo l'acquisto.
I giudici hanno inoltre considerato che nell'arco di sessant'anni, il tempo trascorso tra la costruzione del fabbricato e l'acquisto da parte del nuovo proprietario, il Comune non ha mai contestato la regolarità dell'opera e ha regolarmente riscosso i tributi locali (TARSU, TARI, TARES, IMU) e, nel 2002, ha ricevuto una Dia e una Cila dal condominio per interventi di ristrutturazione dell'intero edificio. Da questa documentazione risultavano già gli elementi poi contestati nel 2019.

Alla luce dunque di tutte queste considerazioni, il Tar ha infine annullato l'ordine di demolizione.

Copyright

© Edilsocialnetwork

Professionisti e Partite Iva, nel DL Sostegni Bis ...
Wavin Italia presenta l’unità di ventilazione per ...

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

Accettando accederai a un servizio fornito da una terza parte esterna a https://www.edilsocialnetwork.it/