Bonus sistemi di accumulo: domande fino al 30 marzo 2023

Dal 1° fino al 30 marzo 2023, sarà possibile inviare la richiesta per ottenere il bonus per le spese sostenute nel 2022 per l'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti per la produzione di energia elettrica originata da fonti di energia rinnovabile, inclusi gli impianti fotovoltaici.

Il bonus è un credito di imposta stabilito dall'art.1 comma 812 della Legge 234/2021, valido per le persone fisiche che abbiano, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, sostenuto spese documentate in relazione a sistemi di accumulo integrati, predisposti alla produzione di energia elettrica sostenibile, anche se già esistenti e beneficiari di incentivi per lo scambio sul posto, secondo l'articolo 25-bis, DL 91/2014.

Secondo quanto stabilito dal decreto del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze), la richiesta andrà inviata solo tramite modalità telematica attraverso il servizio web presente nell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate. L'istanza potrà essere presentata o dalle persone fisiche interessate o attraverso un soggetto incaricato delle dichiarazioni fiscali. Occorre indicare l'importo delle spese soggette al provvedimento sostenute nel lasso di tempo valido e su riportato. Entro 5 giorni dalla presentazione della domanda, verrà rilasciata una ricevuta che certifica la presa in carico della stessa o l'eventuale rigetto con relative motivazioni.

A 10 giorni dalla scadenza di presentazione dell'istanza, cioè in data 10 aprile 2023, verrà pubblicato il provvedimento con il quale si indicheranno le percentuali di bonus a cui, ciascun soggetto, avrà effettivamente accesso rispetto all'importo totale sostenuto. Tale percentuale è data dal rapporto fra le risorse disponibili, cioè 3 milioni di euro stanziati, e l'ammontare complessivo delle spese indicate, soggette al bonus. L'importo che verrà riconosciuto come spettante si potrà utilizzare nella dichiarazione dei redditi in relazione al periodo di imposta in cui state sostenute le spese dichiarate, ottenendo una compensazione sulle imposte dovute. Eventuali importi non utilizzati come compensazione potranno essere fruiti negli anni successivi.