Giovedì, 21 Settembre 2017 10:48

RESTAURO BALCONE DI GIULIETTA

TECNORED Verona

RESTAURO BALCONE CASA DI GIULIETTA

Ufficio stampa

Per chi conosce la tragedia immortale “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare ha 700 anni. E’ il balcone più celebre al mondo, scandito da 20 nicchie gotiche. Ogni anno attira oltre un milione di persone nel cortile veronese di via Cappello 23, sede in stile della Casa di Giulietta. Nel 2016 quasi 329 mila  visitatori si sono affacciati sullo storico cortile dal verone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, nel complesso medioevale  della famiglia Dal Cappello, trasformato nella prima metà del 900 – su ispirazione del cinema hollywoodiano – e arredato con mobili d’epoca, per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, giungevano già allora in città per confermarvi il loro pegno d’amore.

E’ stanco il verone di Giulietta: fessurazioni,  abrasioni, consunzioni lo hanno intaccato.

Sponsor una ditta veronese ben nota in Italia e Spagna – per la sua produzione di sistemi per la deumidificazione ed il consolidamento di edilizia civile e monumentale – la Tecnored, arriva ora il suo restauro gratuito dell’affaccio consacrato all’amore, specie a quello contrastato ma quasi sempre vincente; anche a carissimo prezzo.

“Esso funge da simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale. – Dice Margherita Bolla, direttrice dei  Musei d’Arte del Comune di Verona. – Siamo molto grati alla Tecnored che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell’intervento che prevede un’indagine statica ed un accuratissimo restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione.

Responsabile della Tecnored il dottor Paolo Mariani: “Verona non solo è il mito mondiale dell’amore  ma la sede della nostra società ed è anche la mia città, che amo in ogni suo aspetto. – Spiega Mariani.  – E’ un dono impegnativo che facciamo volentieri, un contributo al suo mito che concreteremo in autunno quando l’afflusso dei visitatori sarà più contenuto, cosa difficile peraltro, visto che, dal 2015, sono cresciute di 20 mila unità solo i visitatori che sono salite ai quattro piani della casa dell’eroina e, naturalmente, si sono affacciate al celeberrimo verone di Giulietta. Evidentemente in tempi di crisi mondiale l’amore resta un sogno universale ed  un mito concreto, scespiriano appunto”.

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Un laboratorio dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale in una delle aree maggiormente colpite dagli eventi sismici dell’ultimo anno. È questo l’obiettivo della Summer School – Laboratorio per il patrimonio culturale post sisma 2016-17 organizzata dall’ENEA e dall’Università di Camerino (UNICAM), in programma dal 4 all’8 settembre 2017 ad Ascoli Piceno presso la sede della Scuola di Architettura e Design di Sant’Angelo Magno.

Le lezioni, che saranno tenute da esperti dell’ENEA, delle Università di Camerino e di Roma “La Sapienza”, della Protezione Civile Italiana e dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), approfondiranno le soluzioni e le tecnologie più avanzate per il recupero, la messa in sicurezza e la protezione dei beni culturali danneggiati dal sisma. In particolare l’utilizzo dei Sistemi Informativi Geografici (GIS), gli strumenti e i metodi per il rilievo digitale 3D, le metodologie per la messa in sicurezza delle strutture, gli interventi sugli edifici in muratura, la messa in sicurezza e trasporto d’urgenza delle opere d’arte.

Inoltre, durante la Summer School sono previsti sopralluoghi didattici nei luoghi colpiti dal terremoto. Ai partecipanti verranno rilasciati crediti formativi professionali.

Le iscrizioni si chiuderanno lunedì 7 agosto 2017.

Per iscriversi: http://d7.unicam.it/reginfo/content/summer-school

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Laboratori virtuali, sensoristica e laser hi-tech sono alcuni esempi di innovazione scientifica applicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale di cui si parlerà all'ENEA, in occasione della presentazione dei risultati del Progetto COBRA (COnservazione dei Beni culturali attraverso l'applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti).

Progetto COBRAA un anno dall'avvio, esperti ENEA, rappresentanti delMinistero dei Beni Culturali, della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, della Regione Lazio e diimprese di restauro, faranno il punto sui primi risultati degli interventi di diagnostica e restauro realizzati, nell'ambito del progetto, per la Chiesa di San Costanzo a Ronciglione (Viterbo), la Casa dei Valeri (Roma), ilDuomo di Rieti, il Tempio di Minerva Medica e laBasilica Ulpia del Foro di Traiano.

Grazie a COBRA, finanziato dalla Regione Lazio, l'ENEA ha iniziato nei suoi due Centri di Ricerca della Casaccia e di Frascati, situati nella regione, attività di trasferimento di tecnologie all'avanguardia, in particolare alle PMI attive nella tutela dei beni culturali. Il progetto, inoltre, ha permesso di reclutare giovani talenti, contribuendo così a creare occupazione qualificata. 

Nel settore dei beni culturali, l'ENEA ha recentemente firmato un accordo con il MIBACT per check-up energetici, protezione antisismica, diagnostica e restauro negli oltre 5 mila luoghi della cultura italiani, tra musei, palazzi storici e aree archeologiche. La collaborazione triennale permetterà di avviare progetti di efficientamento degli edifici storici che – secondo le stime ENEA – potrebbero ridurre fino al 30% i consumi per la climatizzazione e fino al 40% quelli per l'illuminazione grazie all'installazione di lampade a LED e all'impiego di smart lighting.

L'evento si tiene a Roma dalle ore 9 alle 13.30, in via Giulio Romano, 41.

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matera restauroE’ stata Matera la prima tappa del ciclo di incontri internazionali ‘Costellazione di Confronti sul Restauro’, sotto la direzione artistica di A.A.M. Architettura Arte Moderna, che ha visto esponenti del mondo della cultura, delle istituzioni e dell’imprenditoria a confronto durante la tavola rotonda ‘Restauro come bene comune: nuove alleanze tra soggetti pubblici e privati’.

L’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto ‘Valore Restauro sostenbiile’,ideata e promossa da Italiana Costruzioni Spa, Fratelli Navarra Srl e Na.Gest. Global Service Srl, società facenti capo alla Famiglia Navarra, è nata con l’obiettivo di fare emergere un approccio innovativo e sostenibile nei processi di conservazione e valorizzazione dei beni monumentali e artistici del nostro paese.

“Vogliamo stimolare un dibattito sulle sinergie tra pubblico e privato  - ha commentato Attilio Maria Navarra, presidente di Italiana Costruzioni Spa - oltre che sulla sostenibilità sociale e finanziaria degli interventi necessari per valorizzare il patrimonio culturale e monumentale italiano; da alcuni anni è evidente che operazioni di restauro fini a se stesse legate a finanziamenti pubblici sempre più scarsi ed erogati in vari step non favoriscono questa valorizzazione come, del resto, gli interventi di sponsorizzazione.  Siamo dell'idea che gli investimenti in arte e cultura devono essere a monte del processo di valorizzazione dei beni e che ogni intervento in questi ambiti debba essere in grado di generare valore, oltre che per il privato che investe, anche per la collettività. Oggi è necessario che il pubblico apra le porte al supporto del privato individuando, sin dalla fase progettuale, anche la destinazione d'uso, la modalità di fruizione dei beni e la loro gestione. Purtroppo l'operazione di project financing che abbiamo avviato cinque anni fa per la Villa Reale di Monza rimane un unicum in Italia; da allora, nonostante gli innumerevoli interventi di restauro che il paese attende, nessun altro bando pubblico ha previsto la concessione della gestione ai privati a fronte dell'investimento necessario per il restauro e la manutenzione successiva. Su questo fronte, tuttavia, si colgono segnali positivi dal ministro Franceschini che si sta adoperando in favore di sinergie tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano”.

Intervenendo ai lavori, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri ha ricordato “l’avvio nel mese di novembre a Matera delle lezioni dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Sarà l’unica scuola sul restauro del Sud Italia con l’obiettivo di divenire centro di sperimentazione e di eccellenza sulle tecniche di conservazione al servizio di tutte le sovrintendenze del Mezzogiorno. Siamo d’accordo sulla necessità di favorire sinergie tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio artistico; in questo territorio ipotizzo il restauro del Castello Tramontano di Matera, già inserito in un parco, che potrebbe così essere reso fruibile a famiglie e soprattutto bambini, oppure alla realizzazione di una linea Bradanica della cultura con parchi tematici che possano valorizzare il legame che c’è stato in passato tra Pitagora e Metaponto, Fieramosca  e Miglionico, Mantegna e Irsinia, Orazio e Venosa, Federico II e Melfi”.

Il gruppo di società facenti capo alla Famiglia Navarra è impegnato da anni nella promozione del concetto di ‘Restauro Sostenibile’ a livello economico – affinché attraverso la gestione del bene il privato possa rientrare dell’investimento effettuato -, sociale – consentendo alla collettività di godere dei benefici derivanti dalla fruizione dei beni restaurati - e ambientale - privilegiando un uso efficiente delle risorse e il risparmio energetico grazie all’uso di tecnologie innovative .

L’iniziativa svoltasi a Matera, conclusa con la lectio magistralis di Mario Bellini, è la prima di un ciclo che toccherà altre città cariche di una particolare vocazione artistica e monumentale, come Venaria Reale, Venezia, Palermo, Monza e Istanbul, dedicando ogni incontro ai grandi storici e teorici che hanno caratterizzato il settore del restauro a livello internazionale.

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