Eliminare umidità

Per eliminare la condensa bisogna prima capire che cosa è e come si forma.

La sensazione di freddo che si avverte dipende in larga misura dalla temperatura dell’aria, ma anche dall’umidita’ dei muri, dei pavimenti e dei soffitti che ci circondano.
La temperatura che si avverte e’ la Temperatura Operante, ma per avere la sensazione di tepore occorre che anche le pareti, i soffitti ed il pavimento non siano freddi.
Per dare un’idea 1 mc di aria satura, a livello del mare contiene 4 grami di acqua a 0°, quasi 10 grammi a 10°, 18 grammi a 20°, 32 grammi a 30°, 55 grammi a 40° e quasi 95 grammi a 50°.
In pratica si puo’ dire che l’acqua presente nell’aria rimane vapore sino a che la sua quantita’ resta nei limiti previsti per quel livello di umidita’, quando la supera, si deposita sulla superficie più fredda; come quando si prende la bottiglia dell’acqua dal frigorifero.

A creare l'aria umidca contribuiscono vari fattori, quali, la presenza di esseri viventi persone, animali e piante oltre alla produzione di vapore dalla normale attivita’ connessa alla vita quotidiana, come la cottura di cibi (con cappe filtranti), uso di bagni e docce etc.
Si puo’ infatti quantificare la produzione di oltre 10 litri di acqua al giorno immessa nell’aria di un’abitazione.
Oltre a quanto sopra contribuiscono anche altri fattori alla formazione di condensa come per esempio le moderne tecniche costruttive che riducono molto la fase di traspirazione di muri, intonaci, soffitti, solette e piastrelle. A questo si aggiunga l’effetto coibentante dei materiali isolanti utilizzati che, se da una parte sono utili per evitare l’ingresso del freddo dall’altra non consentono un adeguato scambio dell'aria con l’esterno. Le gocce di condensa che si formano sui vetri sono un segnale che il problema c’è e occorre porvi rimedio.

RIMEDI AL PROBLEMA DELLA CONDENSA
Evidentemente se un ambiente risulta umido occorre ridurre la fonte di umidità. Ma fondamentale è : creare il ricambio dell'aria o far sfogare fuori l'aria satura e con CO2.

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Pubblicato in Comunicati stampa

Involucro edilizioSap Sistemi, azienda da sempre attenta alle esigenze del mercato in termini di risparmio energetico e di comfort abitativo, ha voluto proporre in questo testo e in progetti futuri, soluzioni per le chiusure edili del futuro.
Gli edifici dovranno essere sempre più autonomi e in grado di fornire ai loro abitanti il sostentamento nutritivo ed energetico. Impianti di raccolta e depurazione dell'acqua saranno posti in copertura per garantire il fabbisogno idrico dei nuovi sistemi di produzione agricola urbana, le urban farm, vere e proprie coltivazioni agricole all'interno degli edifici.
Ma non solo, l'integrazione impiantistica e tecnologica renderà le nostre case delle macchine “vive”, in grado di autoregolarsi per garantire il benessere degli abitanti e tutto funzionerà esclusivamente grazie all'energia da fonti rinnovabili. Le unità abitative potranno essere riconfogirate, grazie a sistemi robotici, in modo flessibile e personalizzato in modo da ottimizzare l'offerta abitativa in funzione alla domanda.
La robotizzazione permetterà inoltre una manutenzione dei sistemi di facciata, l'edificio potrà interagire con l'ambiente esterno, purificando l'aria o accumulando energia.
Facciate parametriche, facciate fotovoltaiche, rivestimenti fotocatalitici, trattamenti per sistemi autopulenti, questi alcune delle proposte Sap per l'involucro edilizio moderno.
Inoltre sono sempre più numerosi i materiali o i componenti edilizi in grado di supportare celle solari e quindi capaci di generare energia sfruttando la radiazione del sole. Non fa eccezione il vetro, con l'integrazione di moduli fotovoltaici all'interno di vetri stratificati o mediante l'applicazione di film trasparenti in grado di generare energia pur consentendo il passaggio della luce. Tra le altre proposte della ricerca si possono poi citare i dispositivi di ventilazione automatica integrati agli infissi che, grazie alla presenza di scambiatori di calore, permettono un adeguato ricambio d'aria senza eccessive dispersioni o ancora l'accoppiamento del vetro con materiali PMC (Phase Change Materials) in grado di accumulare calore nelle ore di soleggiamento e di rilasciarlo durante le ore notturne cambiando fase, da solido a liquido.
Ma l'innovazione passa soprattutto attraverso i meccanismi di gestione e di controllo degli involucri. Gruppi di sensori e centraline computerizzate sono in grado di regolare l'orientamento, l'apertura o la posizione degli elementi di facciata per massimizzarne l'efficienza energetica dell'edificio.
Ancora più innovativi sono i due sistemi di “facciata reattiva”. Il primo è formato da elementi modulari di involucro in grado di ridurre gli inquinamenti dell'aria tramite reazioni fotocalitiche. Il secondo è un sistema di facciata con microalghe che, grazie alla fotosintesi, si moltiplicano generando ossigeno e producendo biomassa che può essere a sua volta convertita in energia.
Serramenti    speciali, sistemi    domotici    avanzati,    frangisole integrati in facciate, queste solo alcune delle proposte Sap per l'involucro edilizio contemporaneo. Già oggi molte di queste soluzioni sono disponibili.

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