Venerdì, 27 Luglio 2018 09:10

Prosegue la crescita di 3TI Progetti

La società di ingegneria italiana chiude il 2017 con un fatturato di circa 26 milioni di euro.

3TI Progetti - InglettiUn nuovo esercizio positivo per 3TI PROGETTI, uno dei principali player dell’ingegneria italiana.
Il bilancio 2017 si è chiuso infatti con un fatturato consolidato di circa 26 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto all’anno scorso, e con un forte aumento dell’Ebitda.
“Negli ultimi cinque anni, dai 18 milioni di fatturato del 2012 agli oltre 26 dell’ultimo esercizio, la crescita, anche se non più impetuosa come nel quinquennio precedente, non si è mai fermata - afferma Alfredo Ingletti, Presidente della società - e questo nonostante la crisi di investimenti del mercato domestico, grazie principalmente allo sviluppo delle attività sui mercati internazionali, in cui anche quest’anno abbiamo consolidato la presenza ed il portafoglio ordini”.
3TI PROGETTI, che nel 2017 ha celebrato venti anni di attività, attraverso l’internazionalizzazione ha superato brillantemente il profondo stato di crisi che dal 2008 ha condizionato il comparto produttivo italiano e mondiale.
“Oggi - specifica Ingletti - siamo una società con un organico composto da circa 200 qualificatissimi professionisti, quasi interamente italiani, ma abituati a muoversi naturalmente in un contesto internazionale, tanto che l’inglese ormai rappresenta la nostra lingua di riferimento, non solo all’estero ma anche in Italia”.
Il Medio Oriente è ancora oggi il mercato più prolifico per gli interessi di 3TI PROGETTI, al momento impegnata sui grandi progetti della metropolitana di Doha (in Qatar) e di Riyadh (in Arabia Saudita) e dell’Aeroporto di Muscat in Oman.
“La capacità di progettare grandi opere infrastrutturali sia in loco sia da remoto, la costante crescita di gradimento per i nostri servizi e la credibilità acquisita a livello internazionale in questi anni - prosegue Ingletti - ci ha aperto la strada per nuovi mercati ed uno dei risultati è stata l’acquisizione del progetto della nuova Smart Industrial Port City (SIPC) a Kandla-Gandhidham in India. Ma per noi ‘estero’ significa anche Europa, sia i mercati emergenti come la Romania, che da anni rappresenta un punto fermo per le nostre attività, ma anche i mercati avanzati, come la Francia, dove abbiamo recentemente vinto una gara nell’ambito del progetto europeo della fusione nucleare, e i paesi scandinavi, dove stiamo muovendo i nostri primi passi, un obiettivo per i prossimi anni”.
Rimane alta l’attenzione di 3TI PROGETTI per gli sviluppi che il nuovo codice degli appalti potrà avere sul mercato domestico, dove l’attenzione si concentra soprattutto sul settore dei porti, strategico in ragione del ritardo competitivo che il nostro paese ha nei confronti dei competitor internazionali, e che ha come progetto di punta il nuovo porto offshore di Venezia,.
“Nei prossimi anni - conclude Ingletti - il settore che più impegnerà l’ingegneria, e verso il quale stiamo dunque orientando l’evoluzione dello sviluppo e della ricerca di 3TI, sarà quello legato all’acqua e alla gestione delle risorse idriche, in tutte le forme in cui si presenta, con una particolare attenzione alla gestione delle coste, sia dal punto di vista dell’infrastrutturazione dei porti, sia dal punto di vista della difesa delle risorse naturali e della mitigazione del rischio idrogeologico, sia infine dello sviluppo industriale e turistico”.

STAZIONE ICONICA METRO RYIAD

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Emergency Clinical County Hospital Romania3TI PROGETTI, uno dei player dell’ingegneria italiana, ha recentemente firmato il contratto della progettazione per la riorganizzazione dell’attuale polo ospedaliero rumeno Târgu Mureş Emergency Clinical County Hospital e la realizzazione di un nuovo edificio adiacente all’attuale struttura che ospiterà il centro ustioni.
“Si tratta di un ulteriore, importante risultato conseguito in Romania - ha commentato il Presidente di 3TI PROGETTI, Alfredo Ingletti - in primo luogo perché si tratta di un progetto interamente finanziato dalla World Bank, in secondo luogo perché amplia e consolida la nostra presenza nel Paese, dove abbiamo già operato e lavoriamo su altri grandi importanti progetti”.
L’attività di 3TI PROGETTI, nella fattispecie, prevede oltre allo studio di fattibilità (comprensivo di permessi e approvazioni) relativo alla riorganizzazione dei flussi ospedalieri dell’attuale struttura, anche il progetto definitivo ed esecutivo, la produzione di specifiche tecniche e la direzione lavori per la realizzazione dell’edificio che ospiterà il nuovo blocco operatorio e il centro ustioni. Il nuovo fabbricato garantirà l’assistenza per i pazienti critici, posti letto per pazienti meno gravi e inoltre ospiterà il reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva e quello della terapia intensiva (con 57 posti letto), nonché un blocco chirurgico con 25 sale operatorie.
“Siamo molto orgogliosi - aggiunge Ingletti - di aver firmato con il Ministero della Salute rumeno, in qualità di leader di una Joint Venture con la società di ingegneria italiana GPA, avvalendoci inoltre della consulenza di Fabrizio Rossi Prodi, il contratto per la realizzazione di un progetto che garantirà un nuovo e più efficiente nosocomio alla città di Târgu Mureş, dopo Bucarest una delle principali città rumene.
Questa acquisizione deriva dai rapporti e dalla reputazione che 3TI PROGETTI ha maturato negli ultimi anni in Romania e dalla storica esperienza della nostra società nella progettazione di strutture ospedaliere, dai progetti del passato come la rimodernizzazione di vari reparti del Policlinico Gemelli di Roma fino al più recente progetto per il nuovo ospedale della Spezia in Italia, così come l’ampia esperienza estera nel settore sanitario che va dai 17 ospedali specialistici progettati in Oman al centro di ricerca cardiologica super specialistico in Arabia Saudita”.
Sempre in Romania 3TI PROGETTI ha recentemente siglato il contratto con la CNAIR (Compania Națională de Autostrăzi și Drumuri Naționale din România) per i servizi di progettazione, lo studio di fattibilità e il progetto tecnico della variante Ocolire-Giurgiu che assicura una connessione tra le strade nazionali extraurbane DN5B e DN5C. Il tragitto che si snoda per 11 km su territorio pianeggiante interferisce con 4 viabilità esistenti e una ferrovia nella città di Giurgiu.
La Romania per 3TI PROGETTI rappresenta un importante mercato di riferimento avendo già realizzato altri significativi progetti infrastrutturali tra cui la riabilitazione del tratto ferroviario Brasov-Simeria, la riqualificazione degli aeroporti di Bucarest, Craiova, Cluj e Bacau, ed il sistema di mezzi di trasporto ecologici a Bistrita.

3TI ProgettiAlfredo Ingletti, presidente di 3TI PROGETTI, ha ricevuto nei giorni scorsi a Londra il premio “European CEO Awards 2017” per la categoria “CEO of the Year Medium Firm”.

Nel corso dell’evento organizzato da ormai sette anni dall’ACE, associazione che riunisce le società di ingegneria, grandi e piccole, del Regno Unito, vengono premiati i leader dell’ingegneria europei che si sono particolarmente distinti nell’implementare il prestigio internazionale e le attività imprenditoriali delle società che guidano.

In tale ottica la giuria, formata da importanti esponenti di prestigio internazionale, ha individuato in Ingletti il profilo ideale per assegnare il premio finale per la sua categoria, accompagnandone la consegna con la seguente motivazione: “Un candidato molto forte che ha profuso impegno nel modellare e costruire la propria società e nell’incoraggiare i suoi collaboratori ad avere una visione internazionale. Un grande leader, apprezzato e stimato nel settore dell’ingegneria, che investe nelle risorse umane e si espone in prima persona nello sviluppo della propria azienda”.

Alfredo Ingletti e 3TI PROGETTI sono state le uniche rappresentanze italiane a essere presenti sia nelle nomination che nelle fasi finali.

“Si tratta di un riconoscimento di grande prestigio - dichiara Ingletti - che gratifica la nostra organizzazione per il lavoro svolto nei venti anni di vita della società, ed in particolare in questi ultimi anni, in cui grande è stato l’impegno profuso per il raggiungimento di obiettivi di rilievo in molte aree del mondo. Dal 2012 ad oggi abbiamo investito risorse economiche e umane su grandi progetti internazionali e aperto uffici in molti paesi fuori dal confine italiano. Questa strategia ha portato 3TI PROGETTI a incrementare in pochi anni il fatturato internazionale, che nel 2016 è arrivato a valere il 75% del totale”.

Ingletti ha ricevuto l’European CEO Awards 2017 anche per essere stato artefice in Italia della costruzione di una società strutturata secondo il modello britannico employee-owned.

“In Italia, soprattutto nel settore dell’ingegneria- aggiunge Ingletti -, sono poche le società che si sono date come obiettivo questa tipologia organizzativa, per noi da sempre garanzia dell’autonomia ed indipendenza che rappresentano le caratteristiche fondamentali del ruolo del consulente, e che rappresenta comunque una sfida notevole in un contesto come quello italiano, molto diverso da quello anglosassone. Il premio ottenuto è per noi motivo di grande gratificazione, ma rappresenta soprattutto un punto di partenza, da cui muovere per raggiungere nuovi e più prestigiosi traguardi, contribuendo alla crescita dell’ingegneria italiana nel contesto interazionale, dove speriamo risultati come questo possano rappresentare la normalità per l’ingegneria italiana, e non un episodio isolato ”.

La giuria ha individuato tre principali valori su cui la società, ed Ingletti, hanno puntato per la crescita ed il successo della propria organizzazione: aver creduto nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo di nuove competenze, primo tra tutti il BIM, nella cui sistematica applicazione 3TI è da anni impegnata; aver puntato costantemente sui giovani e sulla loro capacità di potenziare le competenze accumulate dai progettisti senior con la freschezza del loro entusiasmo e del loro approccio “digitale” e cosmopolita; aver creduto nella possibilità di una piena integrazione del contributo femminile anche nel settore dell’ingegneria, tradizionalmente dominato dalla presenza maschile, avendo ormai quasi raggiunto la parità numerica tra donne e uomini nella propria organizzazione.

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Martedì, 31 Maggio 2016 00:00

Fatturato in crescita per 3TI progetti

3tiprogettiIl bilancio 2015 della 3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana entrata nel 2014 nella classifica mondiale stilata da ENR Top 225 International Engineering Firms, si è chiuso rispettando ogni aspettativa degli azionisti.
Il fatturato si è attestato a quota 25 milioni di euro, facendo registrare un aumento del 5% rispetto ai 24 milioni del precedente esercizio.
“Si tratta di un dato significativo – spiega il Presidente della Società Alfredo Ingletti – per due ragioni: in primo luogo l’anticiclicità dell’andamento dell’azienda rispetto a quello del mercato di riferimento italiano che si mantiene su livelli di stabilità e di debolezza; in secondo luogo perchè lo sviluppo di 3TI PROGETTI nel 2015 è il costante consolidamento di un andamento di crescita fondato su una presenza all’estero in continuo aumento. Negli ultimi anni quattro anni il fatturato è più che raddoppiato, passando dai 12 milioni del 2011 ai 25 milioni attuali grazie allo sviluppo delle attività sul mercato internazionale, che oggi supera il 60% del fatturato”.
L’utile netto si è attestato nel 2015 a oltre 630.000 euro, con una crescita rispetto all’anno precedente del 20%, mentre viene dal portafoglio commesse un ulteriore dato di rilievo, essendo aumentato del 20% grazie, in particolare, ai frutti dell’attività svolta all’estero.
“Quella dell’internazionalizzazione – aggiunge Ingletti – è una strategia che abbiamo cominciato a perseguire dal 2011, ai primi segnali di indebolimento del mercato italiano. Siamo passati da un 5% di fatturato estero nel 2012 al 60% realizzato nel 2015 (25% nel 2013, 40% nel 2014) e le previsioni sono di ulteriore aumento per il 2016. Così come fondamentale si è rivelato, all’estero, ma anche in Italia, aver puntato sul BIM come strumento di progettazione e di gestione dell’intera vita di una infrastruttura. Le società italiane di ingegneria, infatti, sotto il profilo della qualità e delle competenze tecniche (di cui fa sicuramente oggi parte il BIM) possono vantare una forte competitività oltre confine, e a patto di avere una massa critica minima che consenta di affrontare i grandi progetti, sono in grado di primeggiare in tutti i settori”.
La spinta principale a questo sviluppo è venuta dalle aree della Penisola Arabica (Qatar, Arabia Saudita e Oman su tutti) e dall’Europa Centrale, in particolare dalla Romania.
I progetti più rilevanti in cui la 3TI PROGETTI è stata coinvolta sono quelli riguardanti la metropolitana di Doha, in Qatar, che al momento rappresenta l’opera in costruzione più importante al mondo, la metropolitana di Riyadh e della Mecca in Arabia Saudita, così come l’aeroporto internazionale di Muscat e l’aeroporto militare di Adam in Oman. In Romania 3TI sta sviluppando la direzione lavori di una parte del Corridoio ferroviario paneuropeo IV e la ristrutturazione di tre aeroporti civili, oltre a diversi altri progetti per infrastrutture di trasporto.
L’Italia, comunque, fa ancora la sua parte nel fatturato di 3TI PROGETTI, che nel 2015 ha proseguito lo sviluppo del progetto riguardante il tratto B1 della Pedemontana Lombarda, un’opera, in parte realizzata e in parte da realizzare, tra le principali sul territorio italiano, così come quello dell’Ospedale della Spezia.
Tornando al bilancio va sottolineato che i ricavi sono passati da 24 milioni del 2014 ai 25 milioni dell’esercizio 2015 evidenziando una crescita del 5%, nonostante il significativo calo del mercato domestico.
“Si tratta di numeri che ci inorgogliscono – conclude Ingletti – e che aumentano la credibilità e la visibilità di 3TI PROGETTI sia in Italia che nel resto del mondo e ci consentono di consolidare le posizioni acquisite nelle principali classifiche internazionali come quella mondiale di ENR Top 225 International Engineering Firms e quella europea di STD (The European top 300 consulting engineering and architectural groups)”.
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Giovedì, 07 Aprile 2016 00:00

In Romania linea verde per 3TI progetti

3ti autobuz euro VI netQuindici chilometri di tracciato stradale “verde”.

Il nuovo incarico per la 3TI PROGETTI in Romania riguarda la progettazione e l’assistenza tecnica durante i lavori, della corsia preferenziale per il passaggio dei mezzi di trasporto alimentati con combustibili ecologici, elettrici, ibridi e a basso impatto di inquinamento. Gli autobus “green” percorreranno il tragitto di 15 km attraversando la città di Bistrita da Sud a Nord.

“Tale commessa, affidataci dalla Municipalità di Bistrita - commenta Alfredo Ingletti, presidente della 3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana - è un’ulteriore attestazione di fiducia da parte delle autorità romene che riconoscono nella 3TI PROGETTI un partner affidabile e credibile per la realizzazione di progetti riguardanti sia grandi opere infrastrutturali sia lavori di minore impatto ma di necessaria importanza per la collettività”.

La reputazione che ha acquisito 3TI PROGETTI in Romania, infatti, deriva anche dal lavoro che sta svolgendo in questo Paese in particolare per quanto riguarda i progetti di riqualificazione della linea ferroviaria Brasov-Simeria e degli aeroporti di Craiova, Tulcea e Bacau.

A seguito alla debolezza del mercato italiano, la strada dell’internazionalizzazione è stato un passo obbligato ma fruttuoso avendo portato la 3TI PROGETTI a produrre oltre il 50% del fatturato all’estero e a entrare per la prima volta nella speciale classifica ENR delle TOP 225 International Engineering Firms. La strategia di individuare nuove opportunità di business sui mercati stranieri è stata avviata nel 2011 partendo da zero (5% del fatturato estero nel 2012, 25% nel 2013, 40% nel 2014) con importanti investimenti in termini di apertura di nuove sedi, l’insediamento di strutture commerciali e operative dedicate.

“Guardare oltre confine - spiega Ingletti - è oggi l’unica strategia perseguibile fintanto che il mercato nazionale non riprenda la sua corsa. Inoltre le società di Ingegneria italiane sono particolarmente apprezzate dai mercati stranieri dove possono vantare una forte competitività sotto il profilo della qualità, dell’affidabilità nei tempi di consegna e dei costi”.

CHI è 3TI PROGETTI

3TI PROGETTI è una società di ingegneria employee owned che, da oltre 19 anni, offre servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project & construction management di infrastrutture per il trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), nell’edilizia e nell’ingegneria ambientale.

In tale arco di tempo 3TI PROGETTI è cresciuta sia in termini di numeri (il fatturato 2015 ha raggiunto quota 24 milioni di euro), sia in termini di staff (oltre 250 persone), oggi composto da professionisti qualificati con notevole esperienza, capacità progettuali, manageriali e commerciali.

3TI PROGETTI, nel tempo, ha allargato le proprie competenze e, supportata da un team di sviluppo del business internazionale dedicato, ha portato la propria capacità progettuale in molti paesi del mondo (oltre 30) costituendo nuove società e aprendo sedi operative e di rappresentanza in Italia e nel mondo, in particolare in Oman, Emirati Arabi Uniti, KSA, Qatar, Kuwait, Balcani, India, Vietnam, Hong Kong.

Tali risultati hanno portato la 3TI PROGETTI a ottenere nel 2014 un importante riconoscimento: l’inserimento nella speciale classifica ENR TOP 225 delle società di ingegneria internazionali.

Attualmente la 3TI PROGETTI è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero: dall’ Autostrada Pedemontana Lombarda, un'opera strategica di interesse nazionale, all’aeroporto Internazionale di Muscat; dal nodo ferroviario di Torino, con il quadruplicamento delle linee e la stazione AV di Porta Susa, alle metro di Riad, in Arabia Saudita, e di Doha, in Qatar.

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Mercoledì, 17 Febbraio 2016 00:00

E-Book architettura: energia per il made in Italy

3TI inglettiL’impegno dell’OICE, Associazione che raggruppa 360 società di ingegneria e architettura italiane, nel sostenere le aziende associate nelle loro strategie di internazionalizzazione è un concetto ripreso da ARCHITETTURA: ENERGIA PER IL MADE IN ITALY, un e-book, on line da questo mese, realizzato dall’Istituto Nazionale di Architettura, in collaborazione con l’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle aziende italiane, insieme all’ANCE, al CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti), a Confindustria Ceramica, all’OICE e Archilovers.

Nell’e-book è l’Ing. Alfredo Ingletti, Vice Presidente OICE per l’internazionalizzazione, a fare il punto della situazione e a spiegare come l’OICE opera in tale contesto.

Ing. Ingletti, quali sono i paesi di maggiore interesse per la vostra attività?

Siamo in una fase economica che non consente ancora grandi aspettative per quanto riguarda il mercato interno. Ci sono lievi segnali di ripresa per quanto riguarda il mercato italiano e in attesa che questo acquisti maggiore dinamicità le opportunità per le società di ingegneria e architettura vengono dall’estero dove la tradizione, le professionalità e le capacità italiane sono molto apprezzate.
Come OICE siamo impegnati nel continuo sostegno dell'internazionalizzazione con piani di attività e iniziative (missioni imprenditoriali, workshop, corsi di formazione) che hanno l'obiettivo di accrescere la presenza delle società d'ingegneria italiane all'estero e di rilanciarne la partecipazione nei programmi delle Istituzioni Finanziarie Internazionali.

Ogni società, singolarmente, imposta le attività nei mercati che ritiene più idonei, beneficiando anche dei rapporti con istituzioni pubbliche nazionali e internazionali coltivati dall’OICE.

Quali sono gli ostacoli maggiori che impediscono un’affermazione maggiore delle società di architettura e di ingegneria all’estero? Cosa fare per rimuoverli e come pensate debba essere organizzato un sistema istituzionale di sostegno all’internazionalizzazione? Un giudizio su ICE, SACE, SIMEST?

In Italia abbiamo un’eccessiva parcellizzazione dei protagonisti che operano nel mercato dell’ingegneria composto, ancora oggi, prevalentemente da singoli professionisti o piccoli studi. Per lavorare all’estero, dove ci sono le maggiori opportunità di business, è necessario avere organizzazioni più strutturate. La politica dell’OICE è quella di fare propri e trasferire tali concetti in un compito di aggregazione che si tramuterebbe in evidenti vantaggi per l’intero ambito dell’ingegneria italiana e per l’intera filiera delle costruzioni, indotto compreso. Le opportunità per l’ingegneria possono rappresentare le opportunità per tutto il sistema paese.

ICE, SACE, SIMEST ma anche la Cassa Depositi e Prestiti, così come il Ministero per lo Sviluppo Economico e il Ministero Affari Esteri, ossia tutte le istituzioni pubbliche nazionali e internazionali devono dare un contributo sostanziale al percorso di internazionalizzazione delle aziende. I primi passi si stanno muovendo, e nella nostra esperienza abbiamo incontrato manager e funzionari di altissima preparazione e disponibilità infinita, ma manca un indirizzo forte dai massimi livelli istituzionali. Per quanto ci riguarda, invece, ancora una volta il limite è quello dimensionale, perché questi soggetti sono organizzati per gestire operazioni di dimensioni medio-grandi, quali difficilmente sono quelle che interessano le società di ingegneria e architettura. Oltre a ciò fondamentale è il ruolo del sistema bancario, vero assente ingiustificato nel supporto al processo di internazionalizzazione delle imprese.

I mercati delle imprese di costruzione, delle società di ingegneria e delle società di architettura e design, sembrano avere ambiti geografici diversi. Ci sono delle ragioni specifiche? E’ possibile trovare una maggiore integrazione e correlazione tra questi diversi mercati? Le imprese di costruzione potrebbero favorire l’ingresso delle società di progettazione e viceversa?

Le caratteristiche delle società di ingegneria italiane mal si adattano ai mercati più evoluti, dove operano e sono presenti storicamente le grandi società internazionali, principalmente del mondo anglosassone, ma anche europee, americane e australiane. Questo fa si che i mercati di riferimento siano quelli più modesti o, comunque, meno sicuri dove i big non sono interessati ad andare. Per contro le grandi imprese di costruzione italiane sono presenti in questi mercati e, quindi, molto importante sarebbe la collaborazione tra imprese e progettisti. Attraverso il suo operato l’OICE predispone le migliori condizioni in Italia e all’estero per lo sviluppo del business dei propri associati che a loro volta si rivolgono verso quei mercati che geograficamente e strutturalmente sono più “vicini” alle specifiche esigenze imprenditoriali. C’è, comunque, un continuo scambio di informazioni, di relazioni e di rapporti tra l’OICE, l’ANCE e le varie società, anche con quelle di costruzioni, che consente di avviare iniziative comuni e aprire nuovi fronti di attività.

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