Venerdì, 01 Dicembre 2017 06:00

I vetri fotovoltaici

Sap SistemiLe finestre fotovoltaiche sono delle vere e proprie finestre, costituite da vetri fotovoltaici che possono assorbire i raggi solari per generare l'energia elettrica necessaria a soddisfare il fabbisogno  energetico dell’immobili a cui sono applicate.

I vetri fotovoltaici si adattano i perfettamente alle esigenze dell’uomo e dell’ambiente riducendo fortemente la necessità di compromessi estetici e funzionali, possono trasformare le vetrate degli edifici in generatori di energia pulita e rendere gli edifici da elementi passivi per l’abbattimento di dispersione energetica a elementi attivi sul piano e della produzione di energia.

I vantaggi di questo sistema sono relativi allo spazio risparmiato essendo tutto integrato nel tamponamento della finestra stessa e sicuramente l’immagine tecnologica che si conferisce all’immobile.

Svantaggi invece in termini di rendimento: un impianto fotovoltaico tradizionale può essere orientato e inclinato in base all'irraggiamento solare, mentre le finestre fotovoltaiche sono posizionate a 90 gradi in verticale e per questo la produzione  è ridotta e ne risentono quindi le prestazioni.

I vetri fotovoltaici  possono essere  confrontati con altri elementi architettonici per l’Involucro edilizio, quali pannelli di rivestimento oppure il vetro stratificato di sicurezza,  il granito e marmo, l’ acciaio, etc.. a differenza di quest’ultimi però i vetri fotovoltaici non svolgono semplicemente la funzione di rivestimento, ma producono energia e consentono il controllo della luce naturale per illuminare gli interni, diffondendo i raggi solari in modo uniforme e riducendo sensibilmente effetti di riflesso sui  terminali video. Viene quindi drasticamente ridotto il calore prodotto dall'irraggiamento con la conseguenza di abbattere in alta percentuale i costi per l'impianto di raffrescamento esistente.

Le moderne tecniche di lavorazione del vetro, come la stratifica e la tempra, consentono di conferire a questo materiale, percepito come fragile, le caratteristiche di elemento strutturale e di sicurezza, i vetri fotovoltaici si presentano di stile e design differente in base al luogo in cui vengono installate e alla funzione che devono assolvere: possono ricoprire superfici vetrate come lucernari, tetti e facciate; possono avere un aspetto trasparente, semitrasparente o colorato per adattarsi completamente all'ambiente in cui verranno collocati e permettere una maggiore integrazione architettonica.

Tra le varie tecnologie si prevedono oggi  l'utilizzo di  gel trasparenti con silicio amorfo, mono o policristallino, applicato sulla superficie del singolo vetro o inserito nell'intercapedine di una vetrocamera. Tra le celle, il vetro è inserito tra un altro strato di PVB, una pellicola atta a trattenere i frammenti del vetro in caso di rottura.

Richiedete maggiori informazioni in merito alle possibilità di utilizzo e alla convenienza nell’utilizzo di questi prodotti.

ENEA lancia “Efficienza energetica on the road”, la prima campagna di informazione “itinerante” che dal prossimo 12 ottobre coinvolgerà un bacino potenziale di oltre 4 milioni di persone con  tappe in 10 comuni rappresentativi delle diverse realtà territoriali italiane. L’obiettivo della campagna, articolata in 50 iniziative, cinque per tappa, è di far conoscere ‘in diretta’ a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni opportunità e benefici dell’efficienza energetica, un settore che nel solo 2016 ha visto 3,3 miliardi di investimenti legati agli ecobonus, oltre 15mila diagnosi energetiche di aziende e una crescita del 300% delle richieste di incentivi sul “Conto Termico” per interventi di efficienza della PA locale.

“L’iniziativa - spiega il Professor Federico Testa Presidente ENEA -  vuole contribuire alla diffusione di best practice per ridurre i consumi, essere più ecofriendly e competitivi, risparmiare sulle bollette e alimentare una filiera che è importante per il nostro Paese. L’efficienza va ben oltre agli ecobonus e come Agenzia Nazionale dell’Efficienza Energetica vogliamo rafforzare questa consapevolezza”.

Nel corso di cinque mesi il “roadshow dell’efficienza” farà tappa a Bolzano (12 ottobre), Torino (26 ottobre), Ferrara (13 novembre), Ascoli Piceno (23 novembre), Viterbo (14 dicembre ),  Matera (11 gennaio 2018), Napoli (30 gennaio), Bari (8 febbraio) e Palermo (22 febbraio).  Il luogo e la data della decima e ultima tappa saranno comunicati in seguito.

Diversi gli appuntamenti da segnare in agenda. Dallo sportello informativo, al seminario dedicato all’efficienza delle strutture pubbliche, fino al tavolo di confronto con le realtà produttive locali, tutto all’insegna di forme di comunicazione partecipative e inclusive. Il roadshow  parlerà anche ai più giovani, che saranno i nuovi consumatori di energia del futuro, attraverso eventi speciali rivolti agli studenti delle scuole medie e superiori. Diego Parassole, scrittore, formatore specializzato sui temi della sostenibilità ma soprattutto comico e cabarettista noto al pubblico giovanile, darà, attraverso il suo spettacolo teatrale, un personale contributo affinché cresca una generazione efficiente che sappia usare consapevolmente l’energia.

Grande novità è l’insolito ma suggestivo binomio Arte ed Energia riproposto attraverso un talk  tra il professor Claudio Strinati, storico e critico d’arte fra i più noti in Italia, e il ricercatore ENEA Antonio Disi. Con questo appuntamento si vuole  approfondire e raccontare il ruolo fondamentale che la cultura  ha nel coniugare fra loro le leve tecnologiche e comportamentali, puntando a un progresso basato su uno sviluppo veramente sostenibile e su un modello di società orientata al 100% all'efficienza energetica.

‘Efficienza energetica on the road’ nasce nell’ambito della Campagna Nazionale di comunicazione, sensibilizzazione e divulgazione ‘Italia in Classe A’, realizzata dall’ENEA in applicazione dell’art.13 del D.Lgs. 102/2014, per rafforzare l’interesse verso l’uso consapevole dell’energia e accelerare il processo di miglioramento dell’efficienza energetica attraverso una migliore conoscenza degli strumenti e delle opportunità esistenti.

(ANSA) - GENOVA - Parte in Liguria il primo progetto italiano per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali pubblici. Il bando per il progetto 'EnerShift' ha un valore complessivo di affidamento delle concessioni di 20.716.986,38 euro diviso sui tre lotti geografici di Genova, Spezia e Imperia/Savona. Il progetto consentirà di risparmiare almeno il 45% sui consumi energetici attuali attraverso un meccanismo di autofinanziamento che permetterà agli inquilini di vedere sostanzialmente decurtate le loro bollette e sarà a costo zero per gli enti pubblici. A realizzare gli investimenti necessari per migliorare l'efficienza energetica degli edifici saranno i privati che verranno ripagati con una parte dei risparmi energetici. "E' un progetto innovativo - spiega l'assessore regionale all'Edilizia Marco Scajola - che mette insieme una serie di partner e che non comporterà alcun onere per Regione Liguria a parte il contributo di 5 mln a valere su fondi Por Fesr 2014-2020 per l'efficientamento energetico".

La gara e' stata bandita per 67 edifici di proprietà e/o gestiti dalle Aziende regionali territoriali per l'Edilizia della Regione Liguria. I soggetti ammessi al bando sono esclusivamente le Energy Service Company. I termini per la presentazione delle offerte scadranno il 15 novembre prossimo, alle ore 12.

Nei giorni 7 e 8 settembre 2017 prende il via, con un Kick off meeting presso la sede ENEA di Bologna, il Progetto INTERREG CENTRAL EUROPE REEF 2W “Increased renewable energy and energy efficiency by integrating, combining and empowering urban wastewater and organic waste management systems”.

Il Progetto, finalizzato alla ricerca di nuove soluzioni per aumentare l'efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nelle aziende pubbliche di servizio, si propone di sviluppare modelli che permettano di ottimizzare i livelli di energia rinnovabile ottenibile dalla fermentazione biologica di biomasse di scarto, in modo da poterli riutilizzare all’interno del sito produttivo per alimentare reti locali di distribuzione, o per la  mobilità pubblica dei servizi di raccolta e trattamento reflui e rifiuti.

Il Progetto, coordinato da ENEA, vede la partecipazione di 11 partner, tra cui il Kompetenzzentrum Wasser Berlin, centro di ricerca dell’azienda per i servizi idrici di Berlino, l’Università di Boku in Austria, Veolia water e l’Università di Praga nella Repubblica Ceca.

Il progetto prevede inoltre un forte coinvolgimento di partner industriali.

Risultati immagini per interreg-central.eu/lowcarbon

Le aziende cinesi offriranno supporto tecnologico e finanziario

(ANSA)  La Africa Renewable Energy Initiative (Arei) e l'Alleanza sino-africana per la cooperazione e l'innovazione sulle energie rinnovabili hanno siglato un memorandum d'intesa volto a incrementare la produzione energetica africana da fonti verdi. In base all'accordo, riferito dall'agenzia cinese Xinhua, le aziende cinesi del settore rinnovabile offriranno supporto tecnologico e finanziario.

I progetti pilota prevedono l'aiuto a costruire sia micro-reti elettriche per famiglie e villaggi africani, sia impianti su larga scala. L'iniziativa è in linea con il programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, che sostiene il trasferimento di tecnologie verso i Paesi in via di sviluppo.

L'intesa, ha osservato l'Arei, indica l'intenzione comune di combattere il cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo sostenibile. Le energie rinnovabili, ha evidenziato, saranno il pilastro della collaborazione tra Africa e Cina sulle tematiche ambientali.

Insediamento urbano ideato dall'italiano Stefano Boeri nascerà entro il 2020 in Asia. La prima città autonoma a impatto zero, grazie a impianti geotermici e fotovoltaici in ogni edificio, che ospiterà più di 30mila abitanti. Migliaia di alberi tra palazzi, strade e mezzi di trasporto elettrici

 

Completamente autosufficiente dal punto di vista energetico la "città Verde" è stata pensata per il rispetto dell'ambiente e dei limiti di inquinamento.
Forse sì, è davvero possibile immaginarla e vederla realizzata. L'idea della città-foresta è nata da un gruppo di progettisti italiani, dello studio Stefano Boeri Architetti, già conosciuti per aver saputo unire l'innovazione alla conservazione del nostro pianeta. Un team che ha, dimostrato più volte di avere una predilezione per l'edilizia verde.

Ad oggi tante e diverse sono state le intuizioni per difendere lo stato di salute dell'atmosfera: strutture futuristiche per catturare le polveri sottili, siepi assorbi-smog, materiali speciali basati sulle rinnovabili, interi palazzi eco-sostenibili. Molto più complesso il progetto di un intero insediamento urbano, completo di ogni servizio, che abbia le medesime caratteristiche sopra citate. Una sfida davvero ambiziosa. Eppure tutto sembra procedere.


Nella città-foresta, tutto sarà eco-sostenibile. Nascerà per la fine del 2020 la prima città che combatte l'inquinamento atmosferico. Commissionato dalla municipalità di Liuzhou (Cina) in una delle aree del mondo più colpite dal problema dello smog. Lungo il fiume Liujiang, nella provincia montuosa di Guangxi Zhuang, nel sud del Paese, si estenderà su un'area di 175 ettari. Il complesso di edifici che ospiterà circa 30mila abitanti, sarà dotato non solo di costruzioni residenziali ma anche di spazi commerciali, ricreativi, uffici, alberghi, scuole e un ospedale. Un piccolo esperimento che servirà a vedere se un modello cittadino simile possa davvero funzionare ed essere replicato in altre zone del mondo.


Ogni singolo palazzo fornirà energia autonomamente e sarà dotato di ogni sistema eco-sostenibile. Per il condizionamento degli interni verrà sfruttata la geotermia.
Ogni tetto sarà dotato di pannelli solari per accumulare il più possibile energie rinnovabili. Le diverse costruzioni sviluppate in parte in altezza e in parte in lunghezza, saranno completamente invase dal verde; 40mila alberi e 1 milione di piante di cento specie diverse. In oltre la Liuzhou Forest City, sarà attraversata da una linea ferroviaria veloce con moderni convogli non inquinanti e potranno circolare solo veicoli elettrici. Così come le aree comuni e strade spunteranno da viali, piazze, balconi e facciate.
 
Un polmone naturale che aiuterà a diminuire non poco la concentrazione di smog nell'atmosfera. La città-foresta dovrebbe essere in grado, ogni anno, di assorbire attorno alle 10mila tonnellate di CO2 che a sua volta diventa un ottimo fertilizzante per le stesse piante, e 57 tonnellate di polveri sottili. Producendo, allo stesso tempo, 900 tonnellate di ossigeno, migliorando quindi la qualità dell'aria che si respira. Infine la presenza di così tanto verde genera un 'effetto coperta' che aiuta a ridurre la temperatura del suolo e quindi il riscaldamento globale; in più la folta vegetazione limita anche l'inquinamento acustico attutendo i rumori. All'interno poi di questi piccoli boschi, si possono insediare uccelli, insetti e piccole specie animali così da contribuire al ripopolamento della fauna.

enea PIATTAFORMEENERGIAMEDITERRANERafforzare la cooperazione tra i Paesi dell'area euro-mediterranea e diversificare le forniture di energia. Sono alcuni degli obiettivi delle tre Piattaforme tematiche dedicate al gas naturale, al mercato regionale dell'energia elettrica (REM), alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica (REEE) recentemente costituite su impulso della Presidenza italiana Ue e della Commissione europea.

Del ruolo di questi nuovi organismi, dei Piani di Azione oggi in via di definizione e, in particolare, delle possibili opportunità che ne deriveranno per le imprese italiane si è parlato in un convegno organizzato dall’ENEA in qualità di membro e socio fondatore di MEDENER, l’Associazione Mediterranea delle Agenzie Nazionali per l'Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili. Esperti ed esponenti di istituzioni e imprese italiane ed europee - Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, Edison, Enel Green Power, Eni, Terna, Renewable Energy Solutions for the Mediterranean (RES4MED), Observatoire Méditerranéen de l’Energie (OME), Mediterranean Transmission System Operators (Med-TSO) e Mediterranean Energy Regulators (MedReg) - hanno evidenziato che le tre Piattaforme rappresentano un passo essenziale verso una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, un’accresciuta sostenibilità degli investimenti e una maggiore competitività delle imprese, in un quadro di regole condivise e armonizzate a livello sovranazionale. Si tratta di un’opportunità concreta di integrazione regionale e di cooperazione fra i Paesi delle sponde nord e sud del Mediterraneo, da realizzarsi attraverso Piani di Azione che prevedono l’ampia partecipazione degli attori industriali di settore che operano nell’area.

In questo contesto l’ENEA si è resa disponibile, d’intesa con gli altri membri di MEDENER, a coordinare le attività della Piattaforma efficienza energetica e rinnovabili, anche promuovendo quadri regolatori e assetti di mercato in grado di incoraggiare gli investimenti nel settore. Sono previste campagne di informazione al grande pubblico, azioni di formazione mirata a beneficio degli operatori, la messa a punto di strumenti per le diagnosi energetiche, la valutazione ed il monitoraggio delle diverse misure adottate per promuovere l’efficienza energetica. Tutte attività che l’ENEA svolge da anni con successo sia in Italia che sullo scacchiere internazionale.

Per la Piattaforma relativa al gas l’obiettivo è favorire un aumento della produzione nei paesi del Nord Africa e del Mediterraneo orientale per soddisfare i consumi interni e le esportazioni verso la Ue, nella prospettiva di creare un hub del gas nel Mediterraneo. La Piattaforma per il mercato elettrico regionale sarà invece chiamata ad occuparsi della progressiva rimozione delle barriere tecniche e normative al libero commercio internazionale dell'energia.
"L’avvio delle Piattaforme euro-mediterranee per l'energia rappresenta un'occasione strategica per accrescere l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in particolare delle PMI operanti nei settori delle fonti rinnovabili e dei componenti e sistemi per l’efficienza energetica – ha spiegato Dario Chello dell’ENEA - L’Italia, al centro del Mediterraneo per posizione geografica, storia e cultura, ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano nella transizione verso modelli energetici sostenibili e integrati; proprio per questo è in grado di presentare candidature di alto livelloper tutte le posizioni di coordinamento delle tre Piattaforme".

enea 28MissouriTexas02L'ENEA ha siglato accordi di collaborazione scientifica con due tra le più prestigiose università pubbliche degli Stati Uniti: la Texas Tech University (TTU) e l'Università del Missouri (MU). Le collaborazioni sono focalizzate su argomenti di particolare valenza strategica e avranno durata almeno decennale. Il Research Service Agreement firmato con TTU prevede un finanziamento di circa 500 mila euro a favore dell'ENEA. "Si tratta di uno scenario di collaborazione internazionale – afferma Vittorio Violante del Dipartimento ENEA "Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare" - che vede affiancati, in uno sforzo comune, due tra i paesi più sensibili allo sviluppo della ricerca e delle tecnologie nel campo delle nuove energie ecosostenibili".

Gli argomenti scientifici della collaborazione con la TTU riguardano le nuove energie rinnovabili e sostenibili e i materiali avanzati per la produzione di energia. Tra le sfide più significative, lo studio sugli effetti termici anomali nei sistemi metallo-idrogeno, un tema per il quale l'ENEA è considerata un centro di eccellenza a livello internazionale. In questo campo l'Agenzia già nel recente passato ha svolto ricerche in collaborazione con altri prestigiosi Istituti statunitensi, come ad esempio il Naval Research Laboratory e SRI International di Stanford.

La collaborazione scientifica con l'Università del Missouri verterà esclusivamente sullo studio dei sistemi metallo idrogeno.

La collaborazione tra ENEA e Istituti statunitensi su questi temi è nata diversi anni fa: il Ministero degli Affari Esteri assegnò nel 2011 a ENEA, SRI, Naval Research Laboratory e Università del Missouri un Progetto triennale nel campo delle nuove energie ecosostenibili. Oltre al finanziamento da parte di TTU, l'ENEA ha ottenuto contratti di collaborazione con altri enti di ricerca statunitensi per un valore complessivo di alcune centinaia di migliaia di euro.

fotovoltaico eneaCelle fotovoltaiche superefficienti ed economiche grazie a rendimenti che possono arrivare al 40% e a materiali innovativi che costano meno delle “tradizionali” celle solari in silicio. È questo l’identikit del fotovoltaico del futuro che ha fatto tappa ieri all’ENEA, la prima di un ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico.

L’obiettivo delle attività ENEA sul fotovoltaico è lo sviluppo di tecnologie avanzate per realizzare moduli molto efficienti e a basso costo per la conversione della radiazione solare in energia elettrica, in modo da favorire l’innovazione e la competitività del sistema produttivo nazionale, anche in assenza di incentivi pubblici. Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari hanno portato allo sviluppo di materiali organici e inorganici economici, facili da smaltire e con rendimenti superiori al 20%.

"Puntare all’innovazione dei materiali e dei processi di fabbricazione per incidere sulla riduzione dei costi e sui fattori di conversione della radiazione solare in energia elettrica significa sviluppare un fotovoltaico competitivo ed attraente per l’industria", ha sottolineato Paola Delli Veneri dell’ENEA . "In questo ambito l’ENEA può vantare un’esperienza unica nella ricerca sui materiali e dispositivi fotovoltaici e la Ricerca di Sistema Elettrico può dare un contributo importante alla riduzione della bolletta", ha aggiunto.

Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari in silicio hanno portato allo sviluppo di nuovi materiali in grado di migliorare le prestazioni dei dispositivi. Vanno in questa direzione, ad esempio, le linee di ricerca sullo sviluppo di celle solari a eterogiunzione con resa superiore al 17%, che possono essere utilizzate sia come dispositivo solare a se stante che come componente posteriore di un dispositivo tandem ad altissima efficienza. In questo ambito sono stati sviluppati materiali innovativi per la componente anteriore della struttura tandem: sono un esempio le celle realizzate in CZTS, un solfuro di rame, zinco e stagno, di facile reperimento, che si distingue per proprietà, bassi costi e facilità di smaltimento. Oppure quelle basate su cristalli di perovskiti, che hanno conquistato l’attenzione della comunità scientifica perché consentono di fabbricare celle solari ibride, cioè a base di materiali organici e inorganici, con bassi costi di produzione e rendimenti superiori al 20%. Infine, nel campo delle celle solari organiche l’ENEA è riuscita ad ottenere un’efficienza superiore al 10%.

Grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca ENEA, sono state avviate collaborazioni con aziende nazionali, in particolare con la 3SUN, che attualmente realizza moduli a film sottile di silicio in Sicilia.

enea atlanteinnovazioneL’ENEA mette online l’Atlante dell’innovazione tecnologica, oltre 500 tra servizi avanzati, soluzioni tecnologiche e prodotti che l’Agenzia rende disponibili per imprese, pubblica amministrazione e cittadini in una ventina di settori, dall’energia all’agroalimentare,  dalle fonti rinnovabili ai servizi per l’efficienza energetica, dalle biomasse alla tracciabilità, dalla sensoristica ai laser, dai nuovi materiali alle tecnologie per recuperare i materiali di valore dai computer.

Da oggi le prime 300 proposte, frutto della ricerca nei nove centri ENEA, sono consultabili sull’homepage del portale www.enea.it, utilizzando come elemento di ricerca i cluster nazionali, i codici Ateco o parole chiave (efficienza energetica, agroindustria, qualificazione, caratterizzazione, packaging, ecc.). Ogni proposta è corredata dal nome del ricercatore, dal laboratorio di riferimento, dal livello raggiunto di TRL (Technology Readiness Level) e da eventuali brevetti (in tutto oltre 150).

Sul sito sarà possibile consultare direttamente anche i progetti che l’ENEA sta sviluppando per eventuali partnership di ricerca, con l’opportunità di usufruire del credito d’imposta del 50% introdotto dall’ultima legge di Stabilità.

"Con questo sistema, per la prima volta diventa possibile incrociare l’offerta tecnologica con la domanda di innovazione delle imprese, sul modello delle migliori best practice internazionali (leggasi MIT) - spiega il Commissario ENEA Federico Testa. L’obiettivo è di facilitare l’accesso delle PMI, delle loro associazioni e di tutti i potenziali stakeholder ai servizi e prodotti avanzati frutto della nostra ricerca, rafforzando l’attività di trasferimento tecnologico, la diffusione dell’innovazione e la competitività".

Nelle prossime settimane l’Atlante dell’innovazione tecnologica verrà completato con tutte le restanti proposte, mentre entro la fine dell’anno saranno online anche le banche dati dei curricula dei ricercatori dell’Agenzia e delle strumentazioni disponibili nei laboratori di ricerca dell’ENEA.

L’Atlante si affianca al nuovo portale ENEAxEXPO nel quale sono illustrate le tecnologie e  i servizi avanzati in cinque settori principali: risparmio di suolo, utilizzo ottimale dell’acqua, uso efficiente dell’energia, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.