Massimo Iosa Ghini

Iosa Ghini Associati acquista Carbon Credits per ciascuno dei propri clienti come dono di Natale, inviando ad ognuno un Certificato emesso ufficialmente da Carbon Credits Consulting.
Non è un regalo simbolico, ma l’impegno a sostenere la gestione delle foreste e conservazione della biodiversità: un VCS Carbon Credit corrisponde infatti al lavoro di 16 alberi di eucalipto in un anno, equivalenti alla rimozione dall’atmosfera di una tonnellata di CO2.
In questi mesi così difficili ci si rende conto più che mai di quanto la nostra salute e quella del nostro pianeta siano importanti e correlate fra loro, e questo impegno rappresenta uno dei concreti coinvolgimenti di Massimo Iosa Ghini e del suo team.
Il percorso di “carbon neutrality” è iniziato oltre un anno fa con l’analisi ed il conteggio della carbon footprint (impronta carbonica). Il processo prevede infatti l’analisi delle emissioni di gas serra al fine di ridurle il più possibile, compensarle fino al raggiungimento di zero emissioni.

Il supporto concreto e sostenibile per dimostrare la vicinanza al tema correlato tra salute e cambiamenti climatici nel nostro pianeta – afferma l’architetto Massimo Iosa Ghini - che vuole essere anche un invito a tutte le aziende di una assunzione di responsabilità per le emissioni che si generano.”

Iosa Ghini Carbon Neutral

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Isotex sismabonus

Il Decreto Rilancio introduce detrazioni fiscali del 110% per migliorare l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici.
In data 17 luglio 2020 è stato introdotto un incentivo del 110% per interventi di efficientamento energetico, per interventi di riduzione del rischio sismico e ulteriori interventi (Art. 119 e 121), al fine di dare un sostegno forte e di rilancio all‘economia in generale e all‘edilizia, in particolare.

ISOTEX rispetta i requisiti CAM (DM 11/10/2017) per l’efficientamento energetico e tutte le normative vigenti per la sicurezza sismica degli edifici (NTC 2018) per accedere al Superbonus 110% (Ecobonus e Simabonus).
 
ISOTEX È L’UNICA AZIENDA PRODUTTRICE DI LEGNO CEMENTO CHE HA CERTIFICATO L’INTERA GAMMA DEI PROPRI PRODOTTI CON UNA EPD SPECIFICA PER OGNI PRODOTTO, CONVALIDATA DA ENTE TERZO INDIPENDENTE.

Opportunità per l’isolamento termico
Tra le azioni incentivabili è compreso l’isolamento termico delle strutture opache verticali, orizzontali ed inclinate. L’intervento deve avere un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari e deve essere realizzato con materiali isolanti che rispettino i Criteri Ambientali Minimi CAM (DM 11/10/2017).
Per questo incentivo è consentito un limite massimo di spesa pari a 50.000€ per edifici monofamiliari o per unità immobiliari indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, 40.000€ da moltiplicare per il numero di unità immobiliari per edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, 30.000€ da moltiplicare per il numero di unità immobiliari per edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Opportunità per interventi antisismici
Gli interventi antisismici che danno diritto alla detrazione del 110% sono tutti quelli compresi nell’attuale sismabonus (quindi anche per demolizione e ricostruzione) con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, ma senza vincoli sul numero massimo di immobili su cui effettuare gli interventi. Infatti, l’unico requisito richiesto è che gli immobili si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3. Sono detraibili anche le spese sostenute per la realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici.
Nel limite di spesa di 96.000 euro rientra anche il caso di “acquisto di case antisismiche”. Devono far parte di edifici demoliti e ricostruiti per ridurre il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto al vecchio edificio.
Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il credito corrispondente a un’impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione del premio assicurativo, al posto del 19% spetta per il 90%. La detrazione per il premio assicurativo non è cedibile.

Come funziona
 
Validità
La nuova detrazione al 110% introdotta con l’articolo 119 del DL Rilancio vale per interventi realizzati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il termine è esteso al 30 giugno 2022 per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari (IACP).
 
Quote e ripartizione
Le spese ammesse vengono ripartite in cinque quote annuali di ugual importo, pari ad un totale del 110% delle spese sostenute nel suddetto periodo. La detrazione fiscale spettante può essere trasformata in credito d’imposta e ceduta all’impresa esecutrice dei lavori, che può cedere a sua volta il credito a soggetti terzi compresi istituti di credito ed assicurativi, a fronte dello sconto in fattura pari all’ammontare dell’importo complessivo dei lavori.
 
Estendibilità al 110% degli altri bonus fiscali
Al fine di dare un sostegno forte e di rilancio all‘economia in generale e all‘edilizia, oggetto del bonus sono tutti gli interventi che includono almeno una delle seguenti migliorie o interventi:
- Miglioramento dell’efficienza energetica
- Interventi antisismici
- Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti
- Installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (Art. 119 e 121).
 
Vincoli/Requisiti
L’intervento di efficientamento energetico può beneficiare del bonus fiscale 110% solo se vengono rispettati i requisiti minimi previsti dal decreto del D.Lgs 90 / 2013 e se viene assicurato il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
 
A chi si rivolge
 
A chi spetta e per quali edifici
-
Ai condomini

- Alle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arti e professioni, sul numero massimo di 2 unità abitative, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio
- Agli Istituti autonomi case popolari (IACP) e gli enti aventi le stesse finalità sociali che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica
- Alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
- Alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato, e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato
- Alle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro istituito, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

 

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Giovedì, 27 Giugno 2019 10:15

Chemolli Fire per Oikos

Chemolli per Oikos"Oikos" è un sostantivo di origine greca che significa casa e richiama l’habitat naturale dei prodotti dell’azienda, che, nel 2015 ha festeggiato i 25 anni della sua fondazione.

Oikos Venezia progetta, produce e testa porte blindate su misura e dagli alti standard qualitativi nella sua sede di Gruaro, a 50km da Venezia. Tutta la produzione è certificata e le fasi di lavoro vengono svolte in azienda, punto di forza che permette la realizzazione di un prodotto unico, interamente made in Italy e dal design ricercato.

Intervista rilasciata dal Sig. Fabio Buscato, titolare di Oikos

Quale lavorazione o consulenza ha svolto Chemolli Fire per la Sua azienda?
La Chemolli Fire ci ha seguito nell’iter certificativo EI120 per due linee di porte della nostra gamma produttiva, supportandoci sia nelle scelte tecniche che in tutta la parte documentale.

Che valore aggiunto ha portato per la Sua azienda l’intervento di Chemolli Fire?
Il supporto di un interlocutore di così elevate competenze tecniche e operative ha sicuramente arricchito il nostro staff tecnico di elevate conoscenza in materia difficilmente reperibili in modo autonomo.

L’intervento di Chemolli Fire ha migliorato il rapporto di fiducia qualità – prodotto con i Suoi clienti?
Diventa logica conseguenza al raggiungimento di alti valori prestazionali elevare sempre di più il rapporto fiducia qualità-prodotto con il mercato.

Riesce ad aprirsi a nuovi clienti o mercati dopo l’intervento di Chemolli Fire?
L’incrementare i valori prestazionali del prodotto ha come obiettivo principale l’arricchire la proposta commerciale di contenuti che contribuiscono a dare un valore aggiunto al prodotto. La finalità dell’intervento fatto in collaborazione con la Chemolli aveva questo obiettivo e mi sembra che l’abbia raggiunto.

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Nuovo corso di laurea in gestione d’impresa a indirizzo immobiliare destinato ai professionisti del settore.

Nasce il percorso di laurea per i professionisti del settore immobiliare, dalla partnership tra Universitas Mercatorum, FIAIP e Confassociazioni. Il percorso “Gestione di impresa ad indirizzo immobiliare” permette l’acquisizione di competenze finora inedite a chi opera nel comparto.

Come sottolineato dal Presidente Nazionale FIAIP, Gian Battista Baccarini, il profondo cambiamento che coinvolge il sistema immobiliare italiano – così come le nuove normative – ha spinto l’ente ad attivare percorsi di alta formazione specialistica per agenti e valutatori immobiliari che si aggiungono ai corsi aggiornamento e certificazione già attivi.

Il corso di laurea in gestione d’impresa con indirizzo immobiliare permetterà anche di beneficiare di 50 borse di studio messe a disposizione dalla FIAIP, volte a coprire parzialmente i costi universitari.

L’utilizzo di innovative metodologie tecnologiche nel nostro Ateneo – ha proseguito il Presidente della Universitas Mercatorum, Danilo Iervolino – garantisce una formazione adeguata e al passo con i tempi.

Il professionista che si approccia al percorso di laurea non vede compromesso il suo tempo lavorativo, anzi lo valorizza, potendo scegliere il suo spazio di studio.
Il metodo didattico permetterà di alternare attività formative in e-learning e attività operative con le imprese e per le imprese.

Un’offerta didattica, quindi che si propone di avvicinarsi alla realtà lavorativa del settore facendo in modo che il professionista utilizzi immediatamente sul campo le nozioni teoriche apprese.

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Venerdì, 14 Settembre 2018 11:53

3TI PROGETTI ottiene la certificazione BIM

3TI Progetti Metropolitana di Doha3TI PROGETTI, società leader del mercato dell’ingegneria italiana, ha conseguito la certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione in questo settore.


“È motivo di grande soddisfazione aver ottenuto questo riconoscimento – commenta Alfredo Ingletti, Presidente della società - in primo luogo perché testimonia in maniera oggettiva il livello di competenza raggiunto da 3TI PROGETTI in ambito BIM, in secondo luogo perché possiamo vantarci oggi di essere tra i primi ad aver ottenuto questa importante attestazione, dopo essere stati tra i pionieri in Italia nell’utilizzo di questa nuova modalità progettuale.”.
Si tratta di un attestato di grande importanza perché permette a 3TI PROGETTI di essere già in linea con i dettami legislativi (Decreto n. 560/2017, cosiddetto Decreto BIM) che prevede, a partire dal 2019, l’obbligo per le Stazioni Appaltanti di prevedere l’utilizzo del Building Information Modeling per tutti i lavori di importo superiore a cento milioni e progressivamente, fino al 2025, anche per gli appalti di scaglioni di importo inferiori fino a riguardare tutto il sistema dei lavori pubblici.
“Fin dagli esordi del BIM in Italia – aggiunge Ingletti – abbiamo creduto nelle grandi potenzialità di questa nuova modalità progettuale, e nell’importanza di avere le competenze per poter cogliere le opportunità che i mercati, soprattutto quelli esteri, dove 3TI PROGETTI è particolarmente attiva, potevano offrire. Anche per tale ragione abbiamo voluto investire importanti risorse sia nell’acquisizione di nuove tecnologie, sia nella formazione di professionisti specializzati. Ciò ci ha portato oggi a una già consolidata esperienza, maturata in Italia, dalla progettazione dell’Ospedale di La Spezia alla progettazione del nuovo porto Offshore di Venezia, all’estero dalla progettazione della metropolitana di Doha al masterplan del nuovo aeroporto di Al Taif in Arabia Saudita”.


L’Ente Certificatore ICMQ, nel corso dell’Audit tenuto presso la sede di 3TI PROGETTI, ha potuto verificare l’altissimo livello di applicazione del sistema BIM raggiunto, riguardante sia le competenze acquisite dai progettisti e la formazione da loro effettuata, sia la strumentazione informatica.
“Abbiamo illustrato a ICMQ – spiega Franca Francescucci, Bim Manager di 3TI PROGETTI – il nostro sistema BIM finalizzato principalmente a rendere il lavoro più efficiente e con meno errori, attraverso metodi standardizzati che garantiscono la gestione dei dati e il controllo del progetto in ogni suo elemento, sia a livello progettuale che documentale. Ciò ci consente, oltre a produrre disegni e modelli tridimensionali, anche di ottimizzare i tempi fornendo al cliente un’unica risorsa per documentare, spiegare e comunicare una soluzione progettata. A meno di specifiche necessità contrattuali o richieste dei clienti, i modelli vengono prodotti a seconda delle diverse discipline (architettura, strutture, impianti) e specialistiche (progettazione antincendio, progettazione acustica, illuminotecnica, bioclimatica ecc.) seguendo procedure interne ormai consolidate, che coincidono con i requisiti richiesti dai clienti”.
“Le quotidiane verifiche – aggiunge Roberta Di Stefano, Responsabile tecnico del settore Building di 3TI PROGETTI – ci permettono di ridurre al minimo le problematiche di interferenza tra le discipline e costituiscono un vantaggio assoluto in termini di garanzia di qualità del prodotto finale.
Una volta elaborati i modelli 3D, se contrattualmente richiesto, si procede alla fase 4D (sequenza dei tempi), 5D (stima dei costi), e infine al record modeling.
Un metodo di lavoro che, indipendentemente dai ruoli specifici, responsabilità ed esperienza all’interno del team, vede ogni risorsa coinvolta attivamente nel progetto ed a conoscenza delle priorità e degli obiettivi che si prefigge di raggiungere. All’interno del nostro studio, l’intero processo BIM si traduce in una solida ed efficiente gestione delle fasi di progettazione, costruzione e consegna del progetto, attraverso una costante implementazione dei modelli, per garantire, nel rispetto delle tempistiche contrattuali, un alto standard di qualità”.

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Fondazione InarcassaI professionisti e le società di ingegneria che vantano crediti verso la P.A. possono trarre benefici dalla certificazione di questi crediti sul sistema PCC (Piattaforma dei Crediti Commerciali) del Ministero dell’Economia

Il sistema PCC (http://crediticommerciali.mef.gov.it) acquisisce automaticamente tutte le fatture elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni che sono tenute a registrare dati e indicare tempi di pagamento.

QUALI VANTAGGI

La certificazione sul sistema PCC ne offre due in particolare:

  • Si può verificare on line che il credito verso ogni P.A. debitrice sia stato regolarmente inserito e si può monitorarne in modo continuativo lo stato di avanzamento ed i relativi tempi di pagamento;
  • Diventa più facile rendere liquido il credito certificato, cedendolo a Banche o intermediari finanziari abilitati, oppure compensandolo con somme dovute all’amministrazione finanziaria. Il creditore può inoltre utilizzarlo per ottenere il rilascio del DURC a fronte di oneri previdenziali non versati.

COSA FARE SUBITO

Prima di tutto bisogna effettuare la richiesta di accreditamento sul sistema PCC.

Il libero professionista deve recarsi – munito di documento di riconoscimento e di una email PEC – presso, in alternativa:

  • la competente Ragioneria Territoriale dello Stato (scelta consigliata);
  • la Pubblica Amministrazione verso cui si vanta il credito;
  • il competente Ufficio Centrale del Bilancio.

E’ preferibile in precedenza aver contattato la struttura per fissare un appuntamento. Una volta ottenute le credenziali, si potrà completare on line l’accreditamento al sistema PCC. Invece le imprese possono effettuare l’intera operazione on line sul portale della PCC.

COME OTTENERE L’ATTO DI CERTIFICAZIONE

Una volta accreditati sul sistema PCC, è possibile accedere alla piattaforma. Si potrà così visionare lo stato di gestione delle proprie fatture ed inoltrare istanza di certificazione per una o più di esse, al fine di ottenere il rilascio dell’atto. Da quel momento, la P.A. ha 30 giorni di tempo per emettere il documento. E’ quindi molto importante richiederlo il prima possibile.

VITRUVIO: UN’OPPORTUNITA’ DI INCASSO IMMEDIATO

Certificare i propri crediti con la P.A. significa anche poter accedere a VITRUVIO, il nuovo progetto operativo avviato da Inarcassa, con due partners qualificati, per offrire alle società, agli architetti e agli ingegneri liberi professionisti la possibilità di facilitarne l’incasso immediato a condizioni molto competitive.

E’ la prima volta che i liberi professionisti possono avvalersi della cessione del credito pro soluto – trasferendo all’acquirente l’onere ed il rischio dell’incasso – un’opportunità fino ad ora disponibile solo per le imprese.

VITRUVIO è una soluzione innovativa realizzata anche per favorire gli associati ad Inarcassa che hanno necessità di sanare eventuali morosità, offrendo loro la possibilità di ottenere un certificato di regolarità contributiva. Tra l’altro nel caso in cui il credito non sia sufficiente a coprire il debito contributivo esiste la possibilità di rateizzare la differenza.

Gli iscritti che sceglieranno VITRUVIO saranno accompagnati da un servizio di assistenza in ogni fase e durante tutto l’iter dell’operazione, dalla certificazione sul sistema PCC fino allo smobilizzo del credito.

Per accedere a VITRUVIO è però indispensabile essere già in possesso dell’atto di certificazione rilasciato dalla PCC, da presentare al gestore del nuovo veicolo finanziario, cui comunque si può richiedere un preventivo di fattibilità e costo della cessione.

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icmq 1I produttori, non solo italiani, che intendono vendere propri prodotti negli Stati Uniti hanno ora a disposizione uno strumento in più per verificare che rispondano agli standard americani.

ICMQ ha infatti sottoscritto con Icc-Es, importante organismo di certificazione californiano di terza parte e senza scopo di lucro, un accordo esclusivo per svolgere per conto dell’istituto attività di ispezione su prodotti o materiali da costruzione finalizzata al rilascio di una relazione di valutazione sulla conformità a specifici codici e standard americani in materia di corretto impiego e sicurezza.

Le ispezioni si svolgono con frequenza e cadenza temporale diverse a seconda della tipologia di prodotto e di materiale e la relazione finale è rilasciata solo per quelli che completano con successo il processo di valutazione secondo gli stringenti codici di Icc-Es. Possono essere condotte da ICMQ presso produttori di tutto il mondo e sono rivolte a chi desidera avere il riconoscimento da parte di Icc-Es per affrontare “con il piede giusto” il rigoroso mercato statunitense. Successivamente alla prima visita di valutazione vengono effettuati ulteriori audit distribuiti nel tempo per garantire che i prodotti continuino a rispettare l’ambito della valutazione iniziale.

Le relazioni di valutazione di Icc-Es sono documenti pubblici, disponibili sul web, utili per tutti i produttori, progettisti e professionisti del settore.

Possono essere sottoposti a verifica prodotti da costruzione che appartengono a moltissime categorie, tra cui ad esempio: ceramiche, laterizi, pannelli in smalto porcellanato e in gesso, materiali per isolamento termico e impermeabilizzazione, materiali per finiture interne ed esterne, prodotti idraulici, meccanici, metallici, plastici, in legno, prodotti legati all’estrazione di gas o carburanti in generale, materiali compositi, additivi, componenti e prodotti per elementi strutturali.

Icc-Es è un ente altamente qualificato e presente da parecchi anni sul mercato, che garantisce elevata qualità delle ispezioni e delle verifiche condotte”, ha dichiarato Lorenzo Orsenigo, direttore di ICMQ. “Pertanto questo accordo e l’inserimento di ICMQ tra le società e i laboratori riconosciuti in grado di svolgere queste ispezioni sono per noi motivo di grande orgoglio e prestigio”.

Per saperne di più:  www.icc-es.org.

italcementi 1i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi, ha ottenuto nei giorni scorsi da US Green Building Council la certificazione LEED EBOM Gold, un importante riconoscimento delle pratiche gestionali sostenibili dell’edificio, relativamente al monitoraggio e all’ottimizzazione dei consumi energetici, alla gestione dei rifiuti e alle politiche di acquisto “green”.

i.lab, già certificato LEED Platinum, il più alto livello di valutazione in materia energetica e ambientale per gli edifici, ha ora una doppia certificazione che attesta le prestazioni dell’immobile rispetto a benchmark internazionali.

In allegato: comunicato stampa

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SolarKeymarkCertificare i pannelli e gli altri componenti del solare termico per garantire prodotti di qualità e favorire la crescita del settore: questo obiettivo dalla “tre giorni” all’ENEA del network Solar Keymark che ha visto riuniti operatori e rappresentanti di organismi di certificazione e di ricerca.

Il Solar Keymark è uno schema di certificazione europeo per impianti solari termici che permettono di catturare l’energia solare, immagazzinarla e usarla per produrre acqua calda sanitaria, in sostituzione delle caldaie alimentate a combustibili fossili. È riconosciuto anche al di fuori dell'Europa, con oltre 1800 prodotti solari termici già certificati da oltre 700 aziende in 40 paesi, di cui 27 europei e 13 del resto del mondo.

Durante le tre giornate presso la sede dell’ENEA a Roma, gli esperti si sono confrontati sull’aggiornamento delle regole per la certificazione di prodotto e sulle modalità di campionamento da parte degli ispettori presso le aziende produttrici. Inoltre sono stati affrontati i vari aspetti tecnici per introdurre l’etichettatura dei prodotti del solare termico con l’assegnazione della classe energetica nell’ambito della regolamentazione dell’Unione europea.

"Al fine di garantire una diffusione del mercato in controllo di qualità – sottolinea l’esperto dell’ENEAGiacobbe Braccio, responsabile dell’Unità Tecnica Trisaia - il marchio Solar Keymark è richiesto obbligatoriamente in vari paesi europei, soprattutto in Germania e Austria. Anche in Italia sta aumentando l’interesse da parte dell’industria italiana per l’ottenimento di tale marchio per applicazioni del solare termico sia a basse che a medie temperature".

L'introduzione del marchio Solar Keymark ha rivoluzionato l'industria del solare termico, rendendo disponibile uno schema di certificazione di prodotto che svolge un ruolo cruciale per abbattere le barriere commerciali e divenendo di fondamentale importanza per la crescita del settore. In Italia il Solar Keymark è un requisito tecnico obbligatorio per l’accesso agli incentivi statali di ogni natura.

L'operatività del Solar Keymark è garantita da un network internazionale che si compone di organismi di certificazione, laboratori di prova, una rete di ispettori e rappresentanti dell'industria. L’ENEA è tra membri fondatori e fa parte del network con il laboratorio del Centro Ricerche di Trisaia.

"Il laboratorio della Trisaia – aggiunge il responsabile Vincenzo Sabatelli – è stato il primo accreditato a livello nazionale per l’esecuzione di test secondo gli standard ISO e CEN ed è l’unico in Italia ad operare sulla media temperatura per la produzione di calore per usi industriali, per il raffrescamento estivo e per la produzione combinata di calore ed energia elettrica su piccola scala”.

Istituito nel 2003, il laboratorio della Trisaia supporta l’intero sistema industriale italiano di riferimento con servizi di qualificazione di componenti e sistemi. Ad oggi ha fornito servizi di qualificazione e certificazione ad oltre 200 aziende produttrici di sistemi solari termici destinati per lo più al mercato nazionale. Recentemente è stato dotato di un circuito di prova per collettori a concentrazione per applicazioni residenziali ed industriali a media temperatura, con lo scopo di determinare le prestazioni termiche dei componenti con temperatura di lavoro sino a 300°C.

icmq 1Gli Esperti in gestione dell’energia (Ege) sono soggetti che hanno le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente; le competenze sono più ampie e al tempo stesso più specializzate di un Energy Manager e quindi un Ege potrebbe svolgere le funzioni di Energy Manager, ma non viceversa. La figura dell’Ege non è nuova, essendo stata introdotta dalla normativa alcuni anni fa (Dl 115/2008 e norma Uni Cei 11339:2009), ma è tornata di attualità grazie al D. Lgs 102 del 4/07/2014 di recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica. Il decreto infatti stabilisce che le diagnosi energetiche periodiche obbligatorie per le grandi imprese e imprese energivore debbano essere eseguite da Ege certificati secondo la Uni Cei 11339 da parte di organismi accreditati.
L’elemento di novità per gli Esperti in gestione dell’energia è dunque la certificazione, che attualmente è volontaria, ma che dal 19 luglio 2016 sarà obbligatoria per poter continuare a condurre le diagnosi energetiche. ICMQ, accreditato da Accredia per la certificazione del personale (Iso/Iec 17024), sin da ora certifica gli Ege secondo i requisiti indicati dalla norma (Uni 11339), che prevede per questa figura due profili professionali:
  • civile, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare l’esigenza di comfort individuale nei settori civile, terziario e della pubblica amministrazione (edilizia pubblica e privata, insediamenti urbanistici, infrastrutture, trasporti civili)
  • industriale, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare le esigenze di processo nei settori industriali e produttivi (sistemi produttivi, produzione e distribuzione di energia, acqua, gas, trasporti industriali).
La certificazione viene rilasciata dopo aver superato con esito positivo un esame al quale possono partecipare coloro che possiedono i seguenti requisiti: diploma di scuola media superiore, formazione specifica di almeno 16 ore, esperienza di lavoro nel settore specifico da 3 a 10 anni in funzione del titolo di studio posseduto. L’esame è composto da tre prove: un test scritto di 30 domande a risposta multipla, un caso studio relativo al settore richiesto e una prova orale. Gli esami vengono svolti sia direttamente da ICMQ che presso autorevoli Organismi di valutazione qualificati da ICMQ:
  • Aicarr, Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione,
  • Afor, ente di formazione accreditato presso la Regione Lombardia, www.afor.mi.it.
La certificazione – spiega Lorenzo Orsenigo, direttore generale di ICMQ – rappresenta per gli Esperti in gestione dell’energia un’opportunità non solo per la possibilità di svolgere le diagnosi energetiche introdotte dal D. Lgs 102, ma anche per distinguersi sul mercato valorizzando le proprie competenze. Per tutti i soggetti pubblici o privati che intendano avvalersi di una figura professionale che sia in grado di individuare le azioni e le procedure per un uso efficiente dell’energia –  evidenziando gli sprechi ma anche le aree di miglioramento – il ricorso a Ege certificati rappresenta infatti una garanzia di competenza ed esperienza”.
Il certificato ha una validità di cinque anni, al termine dei quali ICMQ effettua un riesame del mantenimento dei requisiti nel quinquennio. Ottenuta la certificazione, ogni Ege deve infatti documentare annualmente le attività svolte nel campo della gestione energetica, le attività relative all’aggiornamento professionale, l’assenza o la corretta gestione di reclami o contenziosi relativi all’attività certificata.
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