Teramo. “A tre anni dal sisma che ha colpito Marche, Lazio e Molise, e a dieci anni dal terremoto dell’aquilano, ci sono ancora paesi in cui non parte la ricostruzione 2009 e si accumulano ritardi, tant’è che si ipotizzano decenni per il ritorno alla normalità.” E’ quanto sottolinea l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo, tramite il suo presidente, Architetto Raffaele Di Marcello.

“Tra avvicendarsi di commissari (a proposito, il prossimo Governo cosa farà in merito?), ordinanze e leggi, subcommissari, sottosegretari con delega alla ricostruzione, tavoli di lavoro, ecc. si potrebbe pensare il quadro della situazione sia chiaro e, invece, c’è ancora chi si ostina a trovare in presunti errori dei tecnici le cause dei ritardi nella ricostruzione – afferma l’Arch. Di Marcello – Eppure le nostre richieste sono state, fin dall’inizio, chiare, così come totale è stata la disponibilità di Ordini e Collegi professionali. Con l’allora direttore dell’USR D’Alberto avevamo concordato incontri periodici presso le sedi degli Ordini e una faq online proprio per chiarire eventuali criticità nella presentazione delle pratiche. Ma ad oggi leggiamo di presunte inesattezze senza che sia chiaro se siano dovute a singole “incapacità” dei tecnici o a criticità ricorrenti. Gli Ordini sono Enti preposti alla tutela dell’utilità pubblica della professione; gradiremmo che l’USR ci segnalasse se ci sono errori in modo che si possa intervenire, se di nostra competenza. Se invece questi derivano dalla complicata macchina organizzativa che, a tre anni dal sisma, vede ancora la necessità di Ordinanze per disciplinare punti oscuri e, addirittura, di una nuova struttura di “supertecnici”, allora qualcuno si faccia delle domande e si dia, in tempi brevi, le risposte che tutti noi attendiamo”.

“Basterebbe farsi un giro per le nostre montagne – continua il presidente dell’Ordine – per accorgersi che in provincia di Teramo, e in buona parte del cratere aquilano, la ricostruzione post sisma 2009 ancora langue. Se ci aggiungiamo gli effetti del sisma 2016, e i ritardi conseguenti, possiamo immaginare quale futuro hanno le nostre aree interne.”

“Siamo stufi di subire attacchi strumentali – evidenzia Di Marcello – mentre le richieste degli Ordini, a tutti i livelli, vengono ignorate. Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri e tutti i tecnici del territorio hanno sempre dato il loro contributo, nell’emergenza e nella fase di ricostruzione. Ma la loro dignità umana e professionale deve essere rispettata. Il nuovo Governo, qualunque esso sia, deve ideare, subito, una struttura permanente che si occupi del post emergenza, formando i tecnici degli Enti Locali e delle strutture ministeriali in modo che possano operare nelle fasi di ricostruzione, senza, ogni volta,
dover ricorrere a professionalità da reperire a tozzi e bocconi, senza certezze di stabilità e retribuzione (ad oggi, negli USR, operano con le stesse competenze, tecnici con contratti, e retribuzioni, molto diverse tra di loro), spesso prive della necessaria formazione. I nostri territori hanno aspettato anche troppo, e il terremoto non segue i tempi della politica: un’emergenza potrebbe riproporsi a breve… tireremo fuori altre norme e diverse procedure?”

“Nell’anniversario del sisma un pensiero doveroso va alle vittime e ai loro familiari – conclude il presidente dell’Ordine degli Architetti – Anche per loro vogliamo norme e tempi certi, e pretendiamo, da cittadini prima ancora che da tecnici, che ognuno si assuma la propria responsabilità”.



fonte: cityrumors.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali

Dal 4 al 27 settembre torna con una veste rinnovata DimoreDesign: manifestazione diffusa che, giunta alla sua nona edizione, promuove un ricco calendario di talk e incontri dedicati al design e, per la prima volta, coinvolge tre città: Bergamo, Brescia e Bologna. Nel 2019 DimoreDesign rinnova il proprio format con una formula unica che mette in rete più centri urbani: alle dimore storiche di Bergamo – Palazzo Camozzi, Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo UBI Banca – si affiancano i Palazzi Bettoni Cazzago e Cigola Fenaroli di Brescia e, in collaborazione con Bologna Design Week, il Foyer Teatro Comunale del capoluogo emiliano. I Palazzi apriranno eccezionalmente le loro porte al pubblico per visite guidate e incontri serali con i designer, svelando un’identità nuova, in equilibrio tra tradizione e contaminazione.

Designer
A cavallo del tempo, tra stucchi e preziosi affreschi, dieci architetti e designer di fama internazionale – Otto Berselli con Luciano Colantonio, Anna Gili, Paolo Gonzato, Maurizio Navone, Roberto Semprini, Giancarlo Zema e CMP Design – sono invitati a misurarsi in un viaggio nella creatività progettuale, alla ricerca di quel filo rosso che dal Rinascimento arriva al Made in Italy. L’obiettivo è di lasciarsi ispirare dalle mura secolari delle storiche dimore per proporre idee progettuali, affascinanti cortocircuiti creativi legati all’architettura degli spazi. Durante gli incontri serali ciascun designer presenterà un progetto di reinterpretazione dell’antica dimora ospitante, in dialogo con i curatori Giacinto Di Pietrantonio a Bergamo, Chiara Rusconi a Brescia e Jean Blanchaert a Bologna; il pubblico avrà la possibilità di dialogare con i designer protagonisti, ricreando quell’atmosfera di salotto letterario che in passato animava gli antichi palazzi.

Visite guidate alle Dimore Storiche
Prima degli incontri serali le antiche residenze apriranno le porte al pubblico con visite guidate alla scoperta degli splendidi interni e di opere d’arte di celebri artisti come Giovan Battista Moroni, (il celebre “Cavaliere in rosa”), Luini e Tallone. A Bergamo sarà possibile visitare Palazzo Camozzi, Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo UBI Banca, a Brescia apriranno le loro porte Palazzo Bettoni Cazzago e Palazzo Cigola Fenaroli, a Bologna il Foyer del Teatro Comunale.

Programma incontri con il design
4 settembre Roberto Semprini a Palazzo Camozzi, Bergamo | 11 settembre Giancarlo Zema a Palazzo Moroni, Bergamo | 12 settembre Paolo Gonzato a Palazzo Bettoni Cazzago, Brescia | 18 settembre CMP Design a Palazzo Polli Stoppani, Bergamo| 19 settembre Otto Berselli con Luciano Colantonio a Palazzo Cigola Fenaroli, Brescia | 25 settembre Maurizio Navone a Palazzo UBI Banca, Bergamo | 27 settembre Anna Gili al Foyer Teatro Comunale, Bologna


DimoreDesign è un progetto che dimostra la possibilità di creare eventi di qualità culturale a misura della dimensione urbana e storica di una città d’arte come Bergamo. Un format culturale che da quest’anno si trasforma e si rinnova approdando anche a Brescia e Bologna con un ciclo di incontri con designer di fama internazionale per sperimentare nuove contaminazioni tra architettura storica e design contemporaneo.

Info, orari tariffe
DimoreDesign 2019
Bergamo, Brescia e Bologna dal 4 al 27 settembre.

Visita guidata alla dimora, ore 20
Incontro con il designer, ore 21

Ingresso gratuito* previa registrazione, fino ad esaurimento posti.
*Per la visita a Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo Bettoni Cazzago è richiesto un contributo di € 8. L’intero incasso verrà devoluto alla dimora storica.
L’incontro con il designer presso il Foyer Teatro Comunale di Bologna si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30.


Fonte: mi-lorenteggio.com

Pubblicato in Eventi & Fiere

Diritto UELa Corte di giustizia UE, con la sentenza del 04/07/2019, causa C-377/17, si pronuncia in merito alla fissazione delle tariffe minime e massime per gli onorari degli ingegneri e architetti.

Secondo i giudici europei il mantenimento delle tariffe obbligatorie per i servizi di progettazione degli architetti e degli ingegneri da parte della Germania costituisce violazione degli obblighi derivanti dalla Direttiva 2006/123/CE (recepita in Italia dal D. Leg.vo 26/03/2010, n. 59) relativa ai servizi nel mercato interno.

La Corte di giustizia è giunta a tale decisione sulla base della considerazione che la fissazione di tariffe minime e massime per i servizi di progettazione degli architetti e degli ingegneri non è idonea da sola a raggiungere l’obiettivo consistente nel garantire un elevato livello di qualità delle prestazioni di progettazione ed assicurare un’adeguata tutela dei consumatori. La possibilità di fissazione di tariffe obbligatorie potrebbe essere consentita, secondo la Corte, solo nell’ambito di un sistema di norme che garantisca la realizzazione del suddetto obiettivo in modo “coerente e sistematico” e che riguardi anche l’esercizio delle suddette prestazioni.

Nella fattispecie la normativa tedesca è stata considerata “non coerente” in quanto, da un lato prevede tariffe obbligatorie e dall’altro non riserva le attività di progettazione a persone che svolgono un’attività regolamentata, consentendo lo svolgimento di prestazioni anche da parte di soggetti che non hanno dimostrato la loro idoneità professionale a tale scopo.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Normativa
Martedì, 25 Giugno 2019 12:49

Microcredito per l'housing

Finalità:
sostenere l’avvio o lo sviluppo di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, ovvero promuovere l’inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro.

Destinatari:

    -soggetti che intendono avviare o sviluppare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo in forma di ditta individuale, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, società cooperativa o associazione;
    -persone fisiche che intendono inserirsi nel mercato del lavoro.

Caratteristiche dei finanziamenti: importo massimo: 25 mila euro. Il finanziamento può essere aumentato - a determinate condizioni - di 10.000 euro.

Garanzie:
non possono essere richieste garanzie reali.

Servizi ausiliari:
il finanziamento è obbligatoriamente accompagnato da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio all’impresa e/o professionista. In sostanza, il destinatario della misura viene affiancato dal momento precedente il finanziamento fino ai 4 anni successivi all’erogazione del credito, da operatori specializzati chiamati anche Tutor.
Esempi di attività di assistenza e monitoraggio realizzate dai Tutor a beneficio dei destinatari del finanziamento:

    -supporto alla definizione della strategia di sviluppo del progetto finanziato e all’analisi di soluzioni per il miglioramento dello svolgimento dell’attività;
    -formazione sulle tecniche di amministrazione dell’impresa, sotto il profilo della gestione contabile, della gestione finanziaria, della gestione del personale;
    -formazione sull’uso delle tecnologie più avanzate per innalzare la produttività dell’attività;
    -supporto alla definizione dei prezzi e delle strategie di vendita, con l’effettuazione di studi di mercato;
    -supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi e informazioni circa i relativi servizi disponibili sul mercato;
    -con riferimento al finanziamento concesso per la partecipazione a corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria, supporto alla definizione del percorso di inserimento nel mercato del lavoro;
    -supporto all’individuazione e diagnosi di eventuali criticità dell’implementazione del progetto finanziato.

I Tutor sono personale dell’Ente Nazionale per il Microcredito?
No. I Tutor sono professionisti o lavoratori autonomi (persone fisiche o persone giuridiche) in possesso di specifici requisiti professionali definiti dall’Ente Nazionale per il Microcredito.
Per svolgere la loro attività, i Tutor di microcredito devono essere iscritti nell’ “Elenco nazionale obbligatorio degli operatori in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito”, istituito presso l'Ente nazionale per  il  microcredito dalla legge 225/2016 al fine di garantire  un'adeguata  qualità e garantire la verifica qualitativa  e  quantitativa  dei  servizi effettivamente prestati.  http://tutor.microcredito.gov.it/news/ente-nazionale-per-il-microcredito/

L’Ente cura la tenuta e l'aggiornamento dell’Elenco, emana le linee guida e definisce i requisiti minimi di cui devono essere in possesso i soggetti che intendono iscriversi nell’Elenco stesso. I Tutor sono iscritti nell’Elenco dopo aver superato un periodo di formazione gratuita ed un esame presso l’Ente.

Perché gli architetti sono interessati al microcredito?

L’interesse è duplice:


    -Interesse diretto. Oggi la legge equipara l’impresa ai professionisti, e dunque anche agli architetti. Pertanto, le misure riservate all’impresa si considerano estese ai professionisti. Ciò rende possibile agli architetti accedere al microcredito per aprire o capitalizzare la propria attività professionale. Si consideri, a titolo esemplificativo, il supporto che questo nuovo strumento di politica economica potrebbe dare ai giovani architetti per l’avvio dell’attività.
    -Interesse indiretto. Un esempio di interesse indiretto è dato dalla misura “Housing Microfinance per la Microricettività”


Cosa è il Microcredito per l'housing?
Si tratta di un programma pubblico (o misura) di sviluppo del settore microricettivo extra-alberghiero, che fornisce:

    -finanziamenti fino a 35 mila euro;
    -assistenza tecnica, tutoraggio, supporto legale e amministrativo ai piccoli proprietari e/o affittuari che intendono avviare un’attività micro-ricettiva sostenibile, nell’abitazione di proprietà o in quella condotta in locazione.


Perché il Microcredito per l'housing interessa gli architetti?
L’avvio di una struttura micro-ricettiva comporta una serie di interventi e/o adeguamenti mirati alla messa a norma dell’immobile o al fine di renderlo maggiormente confacente al nuovo uso. Per poter realizzare correttamente questi adeguamenti, nel rispetto delle leggi e degli obblighi, è necessario l’intervento di un tecnico abilitato.

All’interno delle spese finanziate (con i 35 mila euro) connesse all'avvio di una struttura microricettiva ricadono anche le parcelle professionali dei progettisti e il costo delle pratiche edilizie.

Pubblicato in Varie

Pubblicato il concorso di progettazione in due fasi. Il presidente, Marco Pagani: «Diamo ai giovani la possibilità di partecipare e i selezionati saranno tutti rimborsati»

Comune di Valdobbiadene, Provincia di Treviso e Ordine degli Architetti insieme per avviare un percorso di riqualificazione urbanistica e funzionale di piazza Guglielmo Marconi e delle vie di accesso al Comune trevigiano.

Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato un concorso di progettazione a procedura aperta, in due gradi, per l’acquisizione di un progetto di elevata qualità architettonica finalizzato alla riqualificazione urbanistica e funzionale della piazza e delle vie limitrofe. Al soggetto vincitore verranno affidate, con procedura negoziata senza bando, le fasi successive della progettazione, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza. Il concorso, realizzato con il sostegno della Fondazione Architetti e patrocinato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Architetti di Treviso, rappresenta un esempio virtuoso di 'bando tipo': «Si tratta di un'importante occasione per i nostri professionisti che potranno partecipare, da protagonisti, ad un concorso che porterà alla riqualificazione di una piazza importante del territorio – dichiara il presidente Marco Pagani – Ma l'aspetto più importante è la scelta, virtuosa, dell'amministrazione comunale di ricorrere alla buona pratica del concorso di architettura in due fasi. La prima, più snella e contenuta nei costi, è pensata per consentire la partecipazione anche dei professionisti più giovani; non meno importante è il premio previsto nella seconda fase per tutti i selezionati che verranno così rimborsati delle spese sostenute. Il bando rappresenta un'occasione per le pubbliche amministrazioni per mettere in atto un confronto allargato sulle problematiche delle nostre città e dei nostri territori, finalizzato alla ricerca della qualità ed al miglioramento delle condizioni di vita di un luogo».

Il testo è l'esito di un percorso di ascolto e partecipazione avviato dall'amministrazione comunale negli anni scorsi, come conferma il primo cittadino di Valdobbiadene Luciano Fregonese: «Il concorso arriva dopo una lunga fase di partecipazione e concertazione con i cittadini, i veri destinatari di questo progetto. Non a caso il testo del bando recepisce delle importanti indicazioni emersi dal confronto con i residenti, i commercianti, le associazioni e le altre attività. L'obiettivo è quello di creare una piazza capace di accogliere al meglio il turista, ma anche le esigenze di chi abita in città. In questi anni – prosegue il sindaco – sono già stati realizzati alcuni importanti interventi pubblici che pongono le basi per futuri investimenti privati. Penso in modo particolare all'abbattimento delle barriere architettoniche, alla risistemazione delle vie di accesso Garibaldi e Sant'Antonio: la prossima settimana inizierà anche la sistemazione di un tratto di via Piva. L'anno scorso è stata la volta dell'inaugurazione della nuova piazza, a 200 metri dalla piazza centrale, dedicata al 7° reggimento Alpini; entro fine maggio si terrà l'inaugurazione del municipio in piazza Marconi dove sono stati realizzati importanti interventi architettonici e antisismici». La chiusura delle iscrizioni è fissata al 17 giugno 2019, giorno in cui verranno inviati gli elaborati e la documentazione amministrativa di 1° grado.

Il bando e i relativi documenti possono essere scaricati cliccando a questo link oppure dal sito dell'Ordine degli architetti. Il Concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l'attribuzione dei seguenti premi:
Premio per il 1° classificato: 13.800 euro;
Premio per il 2° classificato: 1.450 euro;
Premio per il 3° classificato: 1.450 euro;
Premio per il 4° classificato: 1.450 euro;
Premio per il 5° classificato: 1.450 euro.

Pubblicato in Concorsi & Appalti
Giovedì, 25 Aprile 2019 10:51

Open! Studi aperti 2019

Il 24 e 25 maggio, in tutta Italia, gli studi di architettura apriranno le loro porte al pubblico. Ogni studio avrà modo di far conoscere le proprie specializzazioni e gli ambiti in cui opera. Una nuova occasione per stimolare gli stessi architetti a promuovere il proprio lavoro e la propria attività.

Il Consiglio Nazionale Architetti PPC promuove anche quest’anno la manifestazione che accomuna idealmente tutti gli studi italiani in un unico grande evento diffuso su tutto il territorio nazionale.

L'importanza della manifestazione è testimoniare che l'architettura non riguarda solo gli architetti ma, soprattutto, i cittadini in quanto fondamentale per la loro qualità della vita. Sarà l’occasione per far conoscere il mondo dell’architettura al grande pubblico.

Oltre 40 mila cittadini hanno partecipato nell’edizione 2018 agli eventi organizzati dagli oltre 750 studi di 92 Provincie che hanno aderito a Open Studi Aperti, l’iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che il 24 e 25 maggio torna in tutta Italia.

Obiettivo, per quella che può definirsi la più importante manifestazione diffusa di architettura, è diffondere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilità nei confronti dell'ambiente, del paesaggio e dei territori per testimoniare che l'architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini in quanto fondamentale per la loro qualità della vita.

Per Alessandra Ferrari, Coordinatrice del Dipartimento Promozione della Cultura architettonica e della figura dell’architetto “Open studi Aperti risponde innanzitutto ad un bisogno dei cittadini, quello che l’architettura sia per tutti. Da una indagine che il Consiglio Nazionale ha commissionato alla Makno - in occasione del nostro Congresso Nazionale - sulla percezione che l’opinione comune ha dell’architetto emerge, infatti, che a questa figura professionale si richiede sempre più una grande capacità di ascolto: per comprendere i bisogni individuali e quelli delle comunità che sempre più vogliono partecipare alle scelte che riguardano l’ambiente e il futuro delle città e dei territori”.

Roma, 24 aprile 2019.

Su www.studiaperti.com tutte le informazioni per gli studi che intendono partecipare.

Crea il tuo evento. Scarica il kit grafico di presentazione dal sito www.studiaperti.com

Per informazioni contatta il referente del tuo Ordine o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Eventi & Fiere
Giovedì, 18 Aprile 2019 14:54

Architetti al festival di Copenaghen

Festival Edilizia Copenaghen

Più di 200 appuntamenti dedicati all’architettura tra mostre, dibattiti, film e visite guidate. Per il sesto anno consecutivo – dal 4 al 14 aprile – il Copenaghen Architecture Festival ha attirato un pubblico di addetti ai lavori e semplici appassionati nelle tre sedi storiche della manifestazione: la capitale danese e le città di Aarhus e Odense. Il tema Changing Ideals: 1919-2019-2119 ha inteso gettare un ponte tra la nostra epoca, gli ideali modernisti d’inizio Novecento con le loro tante promesse (in parte disattese) e un futuro dall’alto impatto tecnologico che si preannuncia affascinante ma anche irto di incognite inquietanti.

Nei lavori in mostra si è cercato di immaginare come macchine e robots vedono e vivono i nostri spazi che sempre di più saranno anche i loro spazi (Simone C Niquille e Certain Measures); come si dovrà riorganizzare il mondo degli arredi a partire da relazioni e nuclei familiari sempre più “esplosi” (Dasha Tsapenko); quali ricadute potrebbe avere una piattaforma che gestisce casa e arredi traslando il senso dal possesso al servizio (Lucia Tahan); come ciò che oggi consideriamo uno scarto organico potrebbe un domani diventare materia prima per oggetti e arredi, grazie anche all’apporto dei funghi.

Festival edilizia copenaghenTante idee e ispirazioni, insomma. E svariati punti di vista critici, supportati dalla presenza di docenti e curatori come Anne Beim, Jan Boelen, Alfredo Brillembourg, Pippo Ciorra e altri, che hanno animato i talks. Assai interessanti anche le visite guidate in bicicletta, il mezzo di trasporto danese per eccellenza.

A Copenaghen si è potuto apprezzare un paesaggio urbano che è stato completamente rigenerato a partire dagli anni Novanta, ed è ancora oggi in grande espansione sia nelle periferie che in pieno centro.

Festival edilizia copenaghen

Pubblicato in Architettura

Maurizio Barberio e Micaela Colella, fondatori dello studio di progettazione Barberio Colella ARC, è stato selezionato in un concorso di architettura internazionale promosso da due istituti cinesi

L'ennesima prova arriva da un concorso di architettura internazionale bandito dal "Chinese Sustainable Design Centre" e dal "China New Building Materials Design & Research Institute" per la realizzazione di un nuovo edificio per uffici a Changzhou, in Cina. Tra i vincitori, infatti, c'è anche il progetto realizzato da Maurizio Barberio e Micaela Colella, architetti e dottori di ricerca che hanno fondato a Bari lo studio di progettazione 'Barberio Colella ARC'.

"Il progetto dell'edificio è stato guidato da un concept in cui convergono aspetti architettonici, bioclimatici e ambientali" spiegano i due architetti. Grazie ad un sistema di oscuramento passivo costituito da piante di bambù a tutta altezza ricompresi all'interno di una double skin vetrata, gli architetti sono riusciti a creare uno 'spazio filtro' in grado di regolare al meglio la quantità di luce e la temperatura degli ambienti interni, evitando fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento. La proposta progettuale, caratterizzata da un innovativo telaio strutturale in lamellare di bambù e pannelli prefabbricati montati a secco, "è fondata sulla volontà di creare una relazione sinergica - si legge in una nota - tra lo spazio di lavoro e gli elementi naturali che la circondano. Questa sinergia permette alle persone presenti all'interno dell'edificio di percepire costantemente il fluire del tempo e il cambio delle stagioni durante tutto l'arco dell'anno, evitando gli spiacevoli fenomeni di sick building syndrome che contraddistinguono i posti di lavoro mal progettati".

Alla competizione hanno preso parte 147 team di progettazione proveniente da 11 Paesi. I progetti vincitori ora passeranno ad una seconda fase in cui saranno ulteriormente rielaborati ai fini della costruzione. Gli organizzatori hanno l'intenzione di realizzare un quartiere modello, in modo da guidare verso un'architettura più rispettosa dell'ambiente tutte le autorità e i soggetti coinvolti nel mondo delle costruzioni in Cina.




Pubblicato in Architettura

Il Consiglio Nazionale Architetti PPC porta a Made Expo (13-16 marzo, Fiera Milano Rho) il racconto e la testimonianza della propria attività che, dopo il Congresso Nazionale dello scorso luglio, è sempre più rivolta alla diffusione della cultura e della qualità dell’architettura.

Lo fa con “ABITARE IL PAESE – La cultura del progetto e della qualità delle costruzioni” il workshop in programma il 15 marzo dalle 12 alle 13.30 presso il padiglione 4 di B!Smart. L'incontro, moderato dall’architetto Nicola Di Battista, direttore della rivista l’Architetto, vede la partecipazione di Map studio - di Francesco Magnani e Traudy Pelzel - vincitore dell’edizione 2018 del “Premio Architetto Italiano; di Orizzontale - di Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni, Stefano Ragazzo – vincitore del “Premio Giovane Talento dell’Architettura italiana” e di Martina Favaretto che si è aggiudicata la quinta edizione del Premio “Raffaele Sirica - La via degli architetti.

Dopo un excursus sui Premi, curato dalle Consigliere Alessandra Ferrari e Luisa Mutti, il workshop farà il punto sul rapporto tra architettura e utilizzo di soluzioni e materiali da costruzioni attraverso le esperienze dei tre vincitori.

Tra le iniziative che il Consiglio Nazionale ha organizzato in occasione di Made Expo una Mostra sui Premi “Architetto italiano”, “Giovane Talento dell’architettura italiana”, “Raffaele Sirica – La via degli Architetti".

Inoltre, mercoledì 13 marzo il presidente Giuseppe Cappochin interverrà al Convegno “Infrastrutture: la cultura della Rigenerazione”; i consiglieri Walter Baricchi e Diego Zoppi parteciperanno rispettivamente ai convegni “Italia territorio fragile. Terremoti, frane e alluvioni: la ristrutturazione e la messa in sicurezza del Paese Italia" (sempre mercoledì 13) e “Futuro in cerca di città. Riqualificazione, rigenerazione ed edilizia sostenibile" (giovedì 14 marzo). “Pensare circolare, agire sostenibile. L’economia circolare, il riciclo e il riuso” e “L’evoluzione della professione nell’era digitale e della green economy” sono le due iniziative alle quali interverranno venerdì 15 marzo i consiglieri Alessandro Marata e Paolo Malara.

Pubblicato in Architettura
Giovedì, 21 Febbraio 2019 17:15

Storie di architetti e architetture 2019

Refin Storie di architetti e architetture 2019Un progetto di Ceramiche Refin a cura di Emanuele Piccardo

Ceramiche Refin continua il percorso di promozione del dibattito e confronto progettuale con un nuovo calendario di eventi del ciclo “Storie di architetti e architetture” , volto a celebrare alcuni tra i più importanti anniversari che ricadono nel 2019.

“Storie di architetti e architetture” si pone l’obiettivo di valorizzare noti architetti del Novecento attraverso una serie di conferenze e visite esclusive alle più significative architetture italiane.
Le conferenze, a cura del critico di architettura Emanuele Piccardo, si terranno a partire dal mese di marzo presso Refin Studio, l’importante spazio istituzionale di Ceramiche Refin a Milano. Parallelamente agli incontri il progetto prevede un palinsesto di visite esclusive ad invito all’interno di importanti architetture solitamente non aperte al pubblico. Questo consente un rapporto diretto con le architetture e i loro committenti o attuali proprietari.

Conferenze
Il 2019 è un anno ricco di celebrazioni di architetti e architetture. Il progetto vuole focalizzare l’attenzione su protagonisti assoluti della storia dell’architettura come Paolo Soleri, Giancarlo De Carlo, Vittoriano Viganò e la fondazione della discoteca radicale Space Electronic a Firenze ad opera del gruppo 9999.

Paolo Soleri, torinese, allievo di F.L.Wright si trasferisce in America nel 1946 per realizzare la sua utopia di costruire la città autonoma di  Arcosanti nel deserto dell’Arizona, estrema sintesi del rapporto tra architettura ed ecologia in antitesi con il mercato.  

Giancarlo De Carlo, genovese, membro del Team X e del New Brutalism è  stato un protagonista nel dopoguerra a partire dal recupero architettonico e urbanistico della città di Urbino, dalla elaborazione dei Piani regolati del 1966 e del 1994 fino al progetto delle sedi universitarie nei palazzi rinascimentali, grazie al progetto politico elaborato dal rettore Carlo Bo.

Vittoriano Viganò, architetto milanese,  anche lui appartenente al New Brutalism, interpreta l’architettura come un fatto sociale che si materializza nel progetto dell’Istituto Marchiondi per la riabilitazione di giovani in difficoltà. Viganò trova in André Bloc, scultore-direttore de L’Architecture d’Aujourd’hui, un suo  grande estimatore che diventerà committente della famosa Villa La Scala sul Lago di Garda.

Lo Space Electronic, l’unica discoteca-piper radicale ancora attiva, viene aperta nel febbraio 1969 da Fabrizio Fiumi e Carlo Caldini del gruppo di architetti radicali 9999

Visite alle residenze
Per rendere omaggio a De Carlo e Viganò, sono previste le visite a Ca’ Romanino, sui colli urbinati, e alla Villa “La Scala” a San Felice del Benaco sul Lago di Garda.
La prima residenza è l’unica casa privata disegnata da Giancarlo De Carlo, progettata nel 1968 per il filosofo Livio Sichirollo, assessore all’urbanistica di Urbino.

Villa “La Scala” fu invece realizzata da Vittoriano Viganò per l’artista e direttore della rivista L’Architecture d’aujourd’hui André Bloc. Inoltre saranno organizzate anche le visite al complesso di residenze di vacanza Torre del Mare, realizzato nel 1954 a Bergeggi, sulla riviera ligure, dall’architetto Mario Galvagni e  alla  Fabbrica Ceramica Artistica Solimene progettata da Paolo Soleri nel 1954 a Vietri sul Mare.

Tutti gli eventi, organizzati con la sponsorizzazione di NCS Colour Centre Italia Srl, saranno rivolti ad architetti e professionisti del progetto e daranno diritto a crediti formativi professionali.

 

Calendario eventi su invito per professionisti

Conferenze  c/o Refin Studio Milano

07 marzo 2019  h. 17:00
“Paolo Soleri. Dall’inizio al deserto.”
 2 CFP

interventi di:

Federica Doglio –  Architetto, NABA
Luigi Spinelli - Architetto, Politecnico di Milano
Emanuele Piccardo  - Critico di architettura, direttore di archphoto.it

Moderatore:  Fulvio Irace

04  aprile 2019 h. 17:00
“Giancarlo De Carlo. Progettare il centro storico.”
2 CFP

interventi di:

Franco Bunčuga – Architetto
Tiziana Fuligna – Storica dell’arte
Francesca Gasparetto – Conservatore beni culturali
Emanuele Piccardo  - Critico di architettura, direttore di archphoto.it

Moderatore:  Simona Bordone

09 maggio 2019 h. 17:00
“Vittoriano Viganò: il principio del non finito come scelta di vita.”
2 CFP

interventi di:

Ugo La Pietra – Architetto, artista
Anna Rita Emili - Architetto, Scuola di Architettura e Design, Unicam

Moderatore: Emanuele Piccardo

10 ottobre 2019 h. 17:00
“Radical Disco: Space Electronic.”
 Interventi in fase di definizione
 CFP richiesti


Visite residenze
Valide per 1 CFP con autocertificazione

24 maggio 2019 - Urbino
Cà Romanino di Giancarlo de Carlo

07 giugno 2019 – Bergeggi (SV)
Torre del Mare di Mario Galvagni

21 giugno 2019 – San Felice del Benaco (BS)
Villa la Scala di Vittoriano Viganò

05 luglio 2019 – Vietri sul Mare (SA)
Ceramiche Solimene  di Paolo Soleri

 

CHIEDI INFORMAZIONI

Pubblicato in Comunicati stampa