Giovedì, 04 Luglio 2019 16:59

3TI Progetti ottiene la certificazione SOA

Alfredo InglettiLa società parteciperà direttamente alle gare di appalto pubbliche riguardanti i rilevamenti topografici e le indagini geognostiche

3TI PROGETTI, tra i principali player dell’ingegneria italiana, ha ottenuto l’attestazione SOA per i lavori pubblici rilasciato dalla società SOA GROUP SPA, uno dei più qualificati organismi di certificazione italiani.
“Si tratta di una attestato di rilevante importanza per la nostra società - spiega Alfredo Ingletti, presidente di 3TI PROGETTI - perché ci consente di ampliare le opportunità di partecipare direttamente alle gare di appalto pubbliche.
Tale attestazione, ottenuta dopo un lungo e importante iter certificativo, è un premio all’estrema qualificazione e alla credibilità nazionale e internazionale acquisita da 3TI PROGETTI nel corso dei suoi oltre 20 anni di attività in Italia e all’estero. Sono numerosi, infatti, i requisiti sia di carattere generale sia di capacità economiche e tecniche richiesti dai certificatori”.
Le società certificatrici, infatti, hanno il compito di effettuare un’approfondita valutazione dei requisiti imposti dalla legge riscontrabili negli ultimi dieci esercizi approvati e depositati dalla società richiedente.
3TI PROGETTI ha ottenuto la SOA per quanto riguarda le categorie OS 20A, riguardante i rilevamenti topografici, e OS 20B, relative alle indagini geognostiche, entrambe in classifica II ossia per la partecipazione a gare pubbliche fino a un importo di 516 mila euro. Ciascuna classifica abilita l’impresa in possesso di Certificazione SOA a concorrere ad appalti di importi pari alla classifica accresciuta di un quinto.
L’ottenimento della SOA in tali ambiti, oltre a completare il portafoglio di servizi offerti da 3TI PROGETTI ne consolida la posizione di leadership nei settori dei sondaggi e del monitoraggio geotecnico dopo aver acquisito, lo scorso anno, dalla DMS Geotechnical Engineering il ramo d’azienda legato alle attività di progettazione geotecnica e monitoraggi strutturali.
 “Questa nuova attestazione - aggiunge Ingletti - viene a poca distanza di tempo dalla certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione in questo settore.
Questi riconoscimenti rappresentano la naturale conseguenza della crescita di 3TI PROGETTI e un premio agli investimenti effettuati nel corso degli anni in termini di qualità del servizio, nella tecnologia applicata alla progettazione, nella qualificazione dello staff organizzativo. Tutti requisiti che ci hanno permesso di realizzare progetti di grande rilevanza in Italia e nel mondo”.

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Vela A Scampia

Il progetto è firmato da Servizi Integrati e 3TI Progetti

Tra 180 giorni la Vela A di Scampia, ribattezzata Vela Verde, non ci sarà più. Le ruspe hanno fatto il loro ingresso nell’area più nota e degradata d’Italia per allestire il cantiere che demolirà pezzo dopo pezzo il primo dei quattro palazzoni rimasti dopo che tra gli anni 1995 e 2003 altre tre vele erano state buttate giù.
Si inizierà con l’operazione di bonifica dei rifiuti speciali che verranno portati in discarica per poi continuare con la “demolizione controllata” ossia con l’abbattimento progressivo, dall’alto verso il basso, realizzato mediante l’utilizzo di mezzi meccanici.
La Direzione dei lavori è affidata all’ing. Nicola Salzano de Luna, direttore tecnico della società SERVIZI INTEGRATI, che insieme a 3TI PROGETTI ITALIA è anche autore della progettazione esecutiva e responsabile del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
Il progetto complessivo prevede l’abbattimento anche della Vela C (Gialla) e della Vela D (Rossa), mentre la Vela B (Celeste), grazie a un profondo restyling, sarà trasformata dapprima in alloggi residenziali e successivamente rifunzionalizzata come sede della Città metropolitana.
Il progetto di SERVIZI INTEGRATI e 3TI PROGETTI rappresenta il primo tassello di un programma più ampio - denominato Restart Scampia - che ha come obiettivo la riqualificazione dell'intero territorio periferico di Scampia e prevede la realizzazione del polo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Federico II, insediamenti per la produzione di beni e servizi, strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo, e nuova edilizia residenziale sociale, dove trasferire gli abitanti degli edifici già demoliti e da demolire.

LA BONIFICA
Il cantiere per l’abbattimento della Vela A si è appena aperto e i lavori di demolizione partiranno a breve, dopo che l’area circostante sarà stata bonificata dai rifiuti speciali. Innanzitutto dall’amianto che all’epoca della costruzione non era vietato e venne usato per i parapetti delle balconate delle cucine che affacciano all’interno e per quelli delle scale che accedono dalla passerella. A seguire si procederà allo strip-out, ossia la rimozione dalla struttura di tutti i materiali legnosi, la plastica, l’alluminio, il ferro.

IL PROGETTO DI DEMOLIZIONE
L’attività di demolizione vera inizierà a luglio, attività a cui seguirà la separazione tra il materiale ferroso e gli inerti. La predisposizione di un frantoio alla base dell’edificio permetterà di frantumare la materia cosiddetta prima-seconda che poi sarà reimpiegata per colmare i due livelli interrati esistenti sotto la Vela e realizzare nell’area di sedime un grosso piazzale da dedicare ad attività varie. Entro dicembre la Vela Verde non ci sarà più.
Questa Vela è la struttura più piccola delle quattro presenti nel lotto (circa 49.600 mc), ed è collocata sul lato Ovest dell’area sviluppandosi in verticale con un impianto ad H su 16 livelli fuori terra, con una parte centrale di collegamento tra i quattro blocchi longitudinali disposti su due allineamenti paralleli, a pianta digradante in altezza.
I due allineamenti paralleli lasciano libera un’intercapedine, che costituisce quasi una sorta di cortile aperto di larghezza pari a circa 8.80 metri. Il collegamento tra i corpi paralleli è assicurato da passerelle in calcestruzzo sostenute da una struttura metallica, ogni due interpiani, a quota intermedia rispetto a quella dell’ingresso degli alloggi.
Ciascun blocco è costituito per i primi due livelli da strutture intelaiate in cemento armato destinate a piani cantinati o porticati di servizio; gli elementi verticali sono costituiti da setti in c.a. di lunghezza 1.50 metri e spessore 30 cm, mentre gli orizzontamenti sono costituiti da solette in c.a. di spessore pari a 30 cm.
I piani superiori, che ospitano gli alloggi, presentano un sistema modulare di cellule in cemento armato delle dimensioni di metri 3.60 x 3, con una profondità di circa 9 metri; gli elementi verticali sono costituiti da pareti di spessore 15~18 cm, mentre gli orizzontamenti sono costituiti da solette in c.a. di spessore pari a 13 cm.

Per la sua struttura alveolare e non fatta di pilastri e travi, l’abbattimento non avverrà per implosione attraverso l’utilizzo di esplosivi, bensì utilizzando la tecnica della demolizione meccanica top-down mediante escavatori cingolati allestiti con pinza oleodinamica dotati di braccio HRD high reach demolition. Se in passato non esistevano macchinari che avessero uno sbraccio in grado di “aggredire” edifici alti circa 50 metri come le Vele, oggi invece sono presenti sul mercato pinze demolitrici con queste altezze di sbraccio, tra l’altro mai utilizzate a Napoli. Viste le sue caratteristiche, infatti, la Vela non può essere abbattuta con gli esplosivi perché si sarebbe adagiata su uno dei due lati e, una volta a terra, si sarebbe dovuto in ogni caso procedere con la frantumazione.

Abbattimento Vela ScampiaL’abbattimento e la demolizione interesserà la struttura in elevazione della Vela A fino all’estradosso della pavimentazione controterra del livello più basso, che sarà escluso dalla demolizione insieme alle opere di fondazione.
La stessa procedura sarà utilizzata in futuro anche per le Vele C e D.
Come detto, infatti, la riqualificazione dell’area prevede la demolizione in fasi successive delle Vele Gialla e Rossa e il recupero della Vela Azzurra. Il progetto ha puntato sulla ricerca delle migliori soluzioni progettuali che, coniugate con opportune scelte tecniche e tecnologiche, permettono un innalzamento generalizzato della qualità della vita delle persone che abiteranno, seppur per un periodo transitorio, nell'area d'intervento, senza trascurare gli aspetti di flessibilità necessari alla futura utilizzazione pubblica dell'edificio che va conservato.

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Giovedì, 21 Marzo 2019 19:11

La via italiana all’Employee Ownership

Dieci nuovi partner della società di ingegneria, 7 donne e 3 uomini, diventano azionisti

3TI Progetti è oggi l’unica società in Italia ad essere membro dell’Employee Ownership Association, l’associazione che riunisce le società che applicano e sostengono questo principio organizzativo



3TI Progetti ha annunciato la nomina di dieci nuovi partner, che sono contestualmente divenuti anche azionisti della società, grazie ad un aumento di capitale a loro riservato della società 3TI Progetti Partnership, che detiene il 49% di 3TI Progetti.
“Questa operazione riveste per noi grande importanza - spiega il presidente, Alfredo Ingletti – poiché consolida il percorso della nostra organizzazione nell’applicazione dei principi, di matrice anglosassone, dell’Employee Ownership, ovvero dell’azionariato diffuso tra coloro che contribuiscono operativamente alla vita produttiva della società, principio nel quale abbiamo sempre creduto come garanzia per una crescita organica ed indipendente sin dal momento della nostra fondazione.”
3TI Progetti è oggi infatti l’unica società italiana ad essere membro dell’Employee Ownership Association, l’associazione inglese che riunisce le società che applicano e sostengono questo principio organizzativo.
“Quando pensavamo al nostro futuro professionale – commenta Stefano Luca Possati, un altro dei soci fondatori di 3TI Progetti – avevamo come punto di riferimento i modelli di employee ownership di grandi società inglesi come Arup e Mott McDonald, che avevano basato la propria crescita sui principi dell’indipendenza e del senso di appartenenza che questo modello garantisce, così come sull’opportunità di operare un trasferimento costante alle nuove generazioni della conoscenza acquisita, che grazie a questo modello organizzativo è naturalmente realizzato.”
Tutti i nuovi soci, che hanno assunto contestualmente ruoli direttivi, hanno maturato negli anni una notevole esperienza nel proprio settore di specializzazione e nella società, essendo tutti parte dell’organizzazione da oltre 10 anni, e rappresentano inoltre un forte consolidamento della presenza femminile nella cabina di regia di 3TI Progetti, che da sempre si è caratterizzata per la ricerca di un equilibrio tra i generi, elemento decisamente innovativo in un settore, l’ingegneria, tradizionalmente prerogativa maschile.
“L’ingresso dei nuovi soci, 7 donne e 3 uomini, - conclude Giovanni Maria Cepparotti, terzo socio fondatore – è anche il riconoscimento del loro eccezionale contributo alla crescita ed allo sviluppo della nostra società, così come della condivisione di una visione comune sul futuro della nostra realtà. Dopo aver celebrato, l’anno scorso, i 20 anni di vita di 3TI Progetti, con questi nuovi ingressi si rafforza il percorso di trasferimento della leadership alla futura generazione, un percorso che ci auguriamo possa essere intrapreso nei prossimi anni da molti dei professionisti che oggi costituiscono l’organico di 3TI e che contribuiscono quotidianamente ad accrescere la nostra reputazione attraverso la qualità dei nostri progetti.”

CHI È 3TI PROGETTI
3TI PROGETTI è una società di ingegneria employee owned che, da oltre 20 anni, offre servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project & construction management di infrastrutture per il trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), nell’edilizia e nell’ingegneria ambientale.
In tale arco di tempo 3TI PROGETTI è cresciuta sia in termini di numeri (il fatturato 2017 si è attestato a quota 25 milioni di euro), sia in termini di staff (circa 200 persone), oggi composto da professionisti qualificati con notevole esperienza, capacità progettuali, manageriali e commerciali.
3TI PROGETTI, nel tempo, ha allargato le proprie competenze e, supportata da un team di sviluppo del business internazionale dedicato, ha portato la propria capacità progettuale in molti paesi del mondo (oltre 30) costituendo nuove società e aprendo sedi operative e di rappresentanza in Italia e nel mondo, in particolare in Oman, Emirati Arabi Uniti, KSA, Qatar, Kuwait, Balcani, India, Vietnam, Hong Kong.
Grazie a tali strategie di business, 3TI Progetti realizza il 75% della produzione all’estero e tale traguardo l’ha portata a ottenere nel 2015 un importante riconoscimento: l’inserimento nella speciale classifica ENR TOP 225 delle società di ingegneria internazionali, presenza peraltro consolidata nel corso degli anni.
Attualmente 3TI PROGETTI è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero di cui la Metropolitana di Doha, in fase di finalizzazione, rappresenta il fiore all’occhiello della società.
Tra le prime ad aver intrapreso la strada della progettazione in BIM, 3TI Progetti ha ottenuto nel 2018 la certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione nel settore dell’ingegneria.

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3ti Progetti Rail Baltica3TI PROGETTI, dopo essersi aggiudicata la gara indetta da RB Rails AS, ha firmato il contratto per la redazione del manuale delle linee guida alla progettazione architettonica, del landscape e della visual identity del progetto Rail Baltica.
“Si tratta di un progetto di grande rilevanza – commenta Alfredo Ingletti, Presidente di 3TI PROGETTI – perché ha un grande respiro europeo essendo uno dei progetti di trasporto prioritari dell’Unione visto che integrerà gli Stati Baltici nella rete ferroviaria europea: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e indirettamente anche la Finlandia”.
La Rail Baltica sarà, infatti, il collegamento ferroviario transfrontaliero al momento mancante che unirà Varsavia, Vilnius, Kaunas, Panevežys, Riga, Pärnu, Tallin, Helsinki per un totale di 870 km. Mentre la maggior parte dei paesi europei utilizza binari con scartamento di 1435 mm, infatti, gli Stati Baltici ricorrono ancora agli standard russi che prevedono binari di 1520 mm di scartamento. Per tale ragione i collegamenti delle carrozze ferroviarie baltiche risultano finora inaccessibili alle reti ferroviarie di Polonia e Germania. Indirettamente questo percorso include anche la Finlandia visto che il progetto prevede anche la possibilità di costruire un tunnel ferroviario sottomarino che potrebbe collegare Tallin a Helsinki.
“In questo progetto – afferma Michele Amerio, direttore tecnico di 3TI e responsabile del progetto – 3TI PROGETTI avrà un ruolo prioritario dovendosi occupare dell’elaborazione di un insieme di criteri, regole, disegni concettuali che determineranno le linee guida paesaggistiche, tecniche, normative ed economiche per la progettazione architettonica della Rail Baltica”.
La linea ferroviaria Rail Baltica sarà completamente elettrificata e, quindi, a impatto ambientale zero e si svilupperà su 870 km, di cui 265 km in Lettonia, 213 km in Estonia e 392 km in Lituania. I treni passeggeri dovrebbero funzionare a una velocità massima di 249 km/h, con una velocità media di 170 km/h mentre la velocità massima per i treni merci è prevista in 120 km/h. Rail Baltica sarà realizzata utilizzando le tecnologie e i materiali più avanzati. Alcuni di essi sono ancora in fase di elaborazione, standardizzazione o appena commercializzati. Nuovi terminal saranno costruiti in ciascuno dei paesi baltici per consentire un trasferimento rapido ed efficiente di passeggeri e, in particolare, delle merci. Le stazioni ferroviarie rappresenteranno veri e propri centri multimodali per il collegamento con diversi servizi urbani, regionali e di lunga distanza con parcheggi per auto e biciclette, negozi e aree ricreative.
Rail Baltica verrà costruita secondo i più severi requisiti di sicurezza. L'ultima generazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) sarà utilizzata per controllare il movimento del treno. Tutti gli incroci con strade e percorsi pedonali saranno a due livelli. Le stazioni passeggeri avranno tutte le strutture necessarie per rendere l'accesso ai servizi ferroviari un'esperienza facile e piacevole per chiunque.
La linea è pianificata in modo da evitare per quanto possibile le aree protette di Natura 2000 e senza un impatto significativo su altre aree protette sensibili dal punto di vista ambientale. Ove necessario, verranno installate barriere antirumore e saranno anche realizzati passaggi speciali per gli animali.
“Con questo progetto – spiega Ingletti – raggiungiamo un’area geografica di grandi potenzialità infrastrutturali per noi ancora inesplorata ma da tempo monitorata. Oltre allo sviluppo di molti progetti nei paesi arabi e a una consolidata presenza in Romania, 3TI PROGETTI oggi si affaccia nei Paesi Baltici avvicinandosi sempre di più all’Europa, punto di riferimento strategico dove affrontare importanti sfide contro competitor di tutto rilievo”.

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Venerdì, 14 Settembre 2018 11:53

3TI PROGETTI ottiene la certificazione BIM

3TI Progetti Metropolitana di Doha3TI PROGETTI, società leader del mercato dell’ingegneria italiana, ha conseguito la certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione in questo settore.


“È motivo di grande soddisfazione aver ottenuto questo riconoscimento – commenta Alfredo Ingletti, Presidente della società - in primo luogo perché testimonia in maniera oggettiva il livello di competenza raggiunto da 3TI PROGETTI in ambito BIM, in secondo luogo perché possiamo vantarci oggi di essere tra i primi ad aver ottenuto questa importante attestazione, dopo essere stati tra i pionieri in Italia nell’utilizzo di questa nuova modalità progettuale.”.
Si tratta di un attestato di grande importanza perché permette a 3TI PROGETTI di essere già in linea con i dettami legislativi (Decreto n. 560/2017, cosiddetto Decreto BIM) che prevede, a partire dal 2019, l’obbligo per le Stazioni Appaltanti di prevedere l’utilizzo del Building Information Modeling per tutti i lavori di importo superiore a cento milioni e progressivamente, fino al 2025, anche per gli appalti di scaglioni di importo inferiori fino a riguardare tutto il sistema dei lavori pubblici.
“Fin dagli esordi del BIM in Italia – aggiunge Ingletti – abbiamo creduto nelle grandi potenzialità di questa nuova modalità progettuale, e nell’importanza di avere le competenze per poter cogliere le opportunità che i mercati, soprattutto quelli esteri, dove 3TI PROGETTI è particolarmente attiva, potevano offrire. Anche per tale ragione abbiamo voluto investire importanti risorse sia nell’acquisizione di nuove tecnologie, sia nella formazione di professionisti specializzati. Ciò ci ha portato oggi a una già consolidata esperienza, maturata in Italia, dalla progettazione dell’Ospedale di La Spezia alla progettazione del nuovo porto Offshore di Venezia, all’estero dalla progettazione della metropolitana di Doha al masterplan del nuovo aeroporto di Al Taif in Arabia Saudita”.


L’Ente Certificatore ICMQ, nel corso dell’Audit tenuto presso la sede di 3TI PROGETTI, ha potuto verificare l’altissimo livello di applicazione del sistema BIM raggiunto, riguardante sia le competenze acquisite dai progettisti e la formazione da loro effettuata, sia la strumentazione informatica.
“Abbiamo illustrato a ICMQ – spiega Franca Francescucci, Bim Manager di 3TI PROGETTI – il nostro sistema BIM finalizzato principalmente a rendere il lavoro più efficiente e con meno errori, attraverso metodi standardizzati che garantiscono la gestione dei dati e il controllo del progetto in ogni suo elemento, sia a livello progettuale che documentale. Ciò ci consente, oltre a produrre disegni e modelli tridimensionali, anche di ottimizzare i tempi fornendo al cliente un’unica risorsa per documentare, spiegare e comunicare una soluzione progettata. A meno di specifiche necessità contrattuali o richieste dei clienti, i modelli vengono prodotti a seconda delle diverse discipline (architettura, strutture, impianti) e specialistiche (progettazione antincendio, progettazione acustica, illuminotecnica, bioclimatica ecc.) seguendo procedure interne ormai consolidate, che coincidono con i requisiti richiesti dai clienti”.
“Le quotidiane verifiche – aggiunge Roberta Di Stefano, Responsabile tecnico del settore Building di 3TI PROGETTI – ci permettono di ridurre al minimo le problematiche di interferenza tra le discipline e costituiscono un vantaggio assoluto in termini di garanzia di qualità del prodotto finale.
Una volta elaborati i modelli 3D, se contrattualmente richiesto, si procede alla fase 4D (sequenza dei tempi), 5D (stima dei costi), e infine al record modeling.
Un metodo di lavoro che, indipendentemente dai ruoli specifici, responsabilità ed esperienza all’interno del team, vede ogni risorsa coinvolta attivamente nel progetto ed a conoscenza delle priorità e degli obiettivi che si prefigge di raggiungere. All’interno del nostro studio, l’intero processo BIM si traduce in una solida ed efficiente gestione delle fasi di progettazione, costruzione e consegna del progetto, attraverso una costante implementazione dei modelli, per garantire, nel rispetto delle tempistiche contrattuali, un alto standard di qualità”.

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Venerdì, 27 Luglio 2018 09:10

Prosegue la crescita di 3TI Progetti

La società di ingegneria italiana chiude il 2017 con un fatturato di circa 26 milioni di euro.

3TI Progetti - InglettiUn nuovo esercizio positivo per 3TI PROGETTI, uno dei principali player dell’ingegneria italiana.
Il bilancio 2017 si è chiuso infatti con un fatturato consolidato di circa 26 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto all’anno scorso, e con un forte aumento dell’Ebitda.
“Negli ultimi cinque anni, dai 18 milioni di fatturato del 2012 agli oltre 26 dell’ultimo esercizio, la crescita, anche se non più impetuosa come nel quinquennio precedente, non si è mai fermata - afferma Alfredo Ingletti, Presidente della società - e questo nonostante la crisi di investimenti del mercato domestico, grazie principalmente allo sviluppo delle attività sui mercati internazionali, in cui anche quest’anno abbiamo consolidato la presenza ed il portafoglio ordini”.
3TI PROGETTI, che nel 2017 ha celebrato venti anni di attività, attraverso l’internazionalizzazione ha superato brillantemente il profondo stato di crisi che dal 2008 ha condizionato il comparto produttivo italiano e mondiale.
“Oggi - specifica Ingletti - siamo una società con un organico composto da circa 200 qualificatissimi professionisti, quasi interamente italiani, ma abituati a muoversi naturalmente in un contesto internazionale, tanto che l’inglese ormai rappresenta la nostra lingua di riferimento, non solo all’estero ma anche in Italia”.
Il Medio Oriente è ancora oggi il mercato più prolifico per gli interessi di 3TI PROGETTI, al momento impegnata sui grandi progetti della metropolitana di Doha (in Qatar) e di Riyadh (in Arabia Saudita) e dell’Aeroporto di Muscat in Oman.
“La capacità di progettare grandi opere infrastrutturali sia in loco sia da remoto, la costante crescita di gradimento per i nostri servizi e la credibilità acquisita a livello internazionale in questi anni - prosegue Ingletti - ci ha aperto la strada per nuovi mercati ed uno dei risultati è stata l’acquisizione del progetto della nuova Smart Industrial Port City (SIPC) a Kandla-Gandhidham in India. Ma per noi ‘estero’ significa anche Europa, sia i mercati emergenti come la Romania, che da anni rappresenta un punto fermo per le nostre attività, ma anche i mercati avanzati, come la Francia, dove abbiamo recentemente vinto una gara nell’ambito del progetto europeo della fusione nucleare, e i paesi scandinavi, dove stiamo muovendo i nostri primi passi, un obiettivo per i prossimi anni”.
Rimane alta l’attenzione di 3TI PROGETTI per gli sviluppi che il nuovo codice degli appalti potrà avere sul mercato domestico, dove l’attenzione si concentra soprattutto sul settore dei porti, strategico in ragione del ritardo competitivo che il nostro paese ha nei confronti dei competitor internazionali, e che ha come progetto di punta il nuovo porto offshore di Venezia,.
“Nei prossimi anni - conclude Ingletti - il settore che più impegnerà l’ingegneria, e verso il quale stiamo dunque orientando l’evoluzione dello sviluppo e della ricerca di 3TI, sarà quello legato all’acqua e alla gestione delle risorse idriche, in tutte le forme in cui si presenta, con una particolare attenzione alla gestione delle coste, sia dal punto di vista dell’infrastrutturazione dei porti, sia dal punto di vista della difesa delle risorse naturali e della mitigazione del rischio idrogeologico, sia infine dello sviluppo industriale e turistico”.

STAZIONE ICONICA METRO RYIAD

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Emergency Clinical County Hospital Romania3TI PROGETTI, uno dei player dell’ingegneria italiana, ha recentemente firmato il contratto della progettazione per la riorganizzazione dell’attuale polo ospedaliero rumeno Târgu Mureş Emergency Clinical County Hospital e la realizzazione di un nuovo edificio adiacente all’attuale struttura che ospiterà il centro ustioni.
“Si tratta di un ulteriore, importante risultato conseguito in Romania - ha commentato il Presidente di 3TI PROGETTI, Alfredo Ingletti - in primo luogo perché si tratta di un progetto interamente finanziato dalla World Bank, in secondo luogo perché amplia e consolida la nostra presenza nel Paese, dove abbiamo già operato e lavoriamo su altri grandi importanti progetti”.
L’attività di 3TI PROGETTI, nella fattispecie, prevede oltre allo studio di fattibilità (comprensivo di permessi e approvazioni) relativo alla riorganizzazione dei flussi ospedalieri dell’attuale struttura, anche il progetto definitivo ed esecutivo, la produzione di specifiche tecniche e la direzione lavori per la realizzazione dell’edificio che ospiterà il nuovo blocco operatorio e il centro ustioni. Il nuovo fabbricato garantirà l’assistenza per i pazienti critici, posti letto per pazienti meno gravi e inoltre ospiterà il reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva e quello della terapia intensiva (con 57 posti letto), nonché un blocco chirurgico con 25 sale operatorie.
“Siamo molto orgogliosi - aggiunge Ingletti - di aver firmato con il Ministero della Salute rumeno, in qualità di leader di una Joint Venture con la società di ingegneria italiana GPA, avvalendoci inoltre della consulenza di Fabrizio Rossi Prodi, il contratto per la realizzazione di un progetto che garantirà un nuovo e più efficiente nosocomio alla città di Târgu Mureş, dopo Bucarest una delle principali città rumene.
Questa acquisizione deriva dai rapporti e dalla reputazione che 3TI PROGETTI ha maturato negli ultimi anni in Romania e dalla storica esperienza della nostra società nella progettazione di strutture ospedaliere, dai progetti del passato come la rimodernizzazione di vari reparti del Policlinico Gemelli di Roma fino al più recente progetto per il nuovo ospedale della Spezia in Italia, così come l’ampia esperienza estera nel settore sanitario che va dai 17 ospedali specialistici progettati in Oman al centro di ricerca cardiologica super specialistico in Arabia Saudita”.
Sempre in Romania 3TI PROGETTI ha recentemente siglato il contratto con la CNAIR (Compania Națională de Autostrăzi și Drumuri Naționale din România) per i servizi di progettazione, lo studio di fattibilità e il progetto tecnico della variante Ocolire-Giurgiu che assicura una connessione tra le strade nazionali extraurbane DN5B e DN5C. Il tragitto che si snoda per 11 km su territorio pianeggiante interferisce con 4 viabilità esistenti e una ferrovia nella città di Giurgiu.
La Romania per 3TI PROGETTI rappresenta un importante mercato di riferimento avendo già realizzato altri significativi progetti infrastrutturali tra cui la riabilitazione del tratto ferroviario Brasov-Simeria, la riqualificazione degli aeroporti di Bucarest, Craiova, Cluj e Bacau, ed il sistema di mezzi di trasporto ecologici a Bistrita.

3TI PROGETTI, dopo essersi aggiudicata la gara indetta dalla Compania Nationala Aeroporturi Bucuresti SA, ha firmato il contratto per la Perizia Tecnica e il Final Design riguardante la ristrutturazione e l’adeguamento al regolamento UE n. 139/2014 di 6 vie di rullaggio e 2 piazzole di sosta all’interno dell’Aeroporto Internazionale Henri Coanda - Otopeni di Bucarest.

Il progetto prevede inoltre l’ampliamento di una via di rullaggio esistente (Bravo) mentre l’adeguamento alla normativa riguarderà sia gli aspetti tipicamente stradali, incluso il drenaggio delle acque di piattaforma, sia gli ausili visivi (segnaletica e luci).
L’Aeroporto Internazionale Henri Coanda "Otopeni", situato a nord di Bucarest a soli 17 Km dal centro cittadino, è il più trafficato della Romania ed è tra gli scali europei con la più alta crescita di traffico aereo. Fino agli anni '60 era adibito all'esclusivo uso militare e dalla sua trasformazione iniziata nei primi Anni Novanta oggi è il principale scalo rumeno con voli che provengono da tutte le capitali europee e da molte altre importanti città del continente, ma anche con arrivi e partenze verso Israele, Siria, Egitto e Turchia. L'Italia è collegata all’aeroporto Otopeni con numerosi voli diretti sia di Alitalia (da Linate e Fiumicino) che di compagnie low cost.
“Questo incarico - commenta Alfredo Ingletti, Presidente di 3TI PROGETTI - è un’ulteriore dimostrazione di quanto i mercati esteri siano sensibili alla professionalità e alla competenza delle società di ingegneria italiane e di quante, importanti, opportunità possano offrire a organizzazioni ben strutturate”.
3TI PROGETTI, infatti, è uno dei principali player dell’ingegneria italiana con 25 milioni di fatturato (2016) e circa 300 professionisti qualificati  provenienti da 20 paesi diversi e che parlano 14 lingue differenti.
“La nostra capacità di internazionalizzare - aggiunge Ingletti - ci  ha portato ad acquisire numerose commesse all’estero in particolare nel Middle East (Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Oman), in India e proprio in Romania dove abbiamo consolidato la nostra reputazione e le nostre capacità progettuali grazie ad altri importanti progetti”.
Primo fra tutti quello della riqualificazione della ferrovia Brasov-Simeria di cui 3TI PROGETTI ha la Direzione Lavori di ammodernamento delle linee esistenti ed esecuzione di nuove infrastrutture (7 stazioni, 35 tra ponti e viadotti, 2 gallerie naturali, 104 tombini idraulici, 3 cavalcavia ferroviari, 2 sottopassi, 8 km di opere di sostegno). Inoltre 3TI PROGETTI è stata coinvolta nella progettazione di riqualificazione degli aeroporti di Craiova, Tulcea e Bacau nonché nella progettazione e nell’assistenza tecnica dei lavori di 15 Km della corsia preferenziale della città di Bistrita per il passaggio dei mezzi di trasporto alimentati con combustibili ecologici, elettrici, ibridi e a basso impatto di inquinamento.
“Il contratto di ristrutturazione e ammodernamento dell’Aeroporto Internazionale Henri Coanda "Otopeni" di Bucarest - conclude Ingletti - è un’ulteriore attestazione di fiducia da parte delle autorità romene che riconoscono nella 3TI PROGETTI un partner affidabile e credibile per la realizzazione di progetti riguardanti sia grandi opere infrastrutturali sia lavori di minore impatto, ma di necessaria importanza per la collettività”.

Annesse le attività di progettazione geotecnica e monitoraggi aziendali.

3TI PROGETTI ACQUISISCE RAMO D’AZIENDA DALLA DMS
3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana, ha acquisito dalla DMS Geotechnical Engineering, società di consulenza italiana altamente specializzata nel settore dell'ingegneria geotecnica, il ramo d’azienda legato alle attività di progettazione geotecnica e monitoraggi strutturali.
Parallelamente l’ing. Marco D’Elia, già Ceo e Direttore Tecnico di DMS, e da oltre 20 anni esponente di punta dell’ingegneria geotecnica italiana, è entrato a far parte integrante dello staff di 3TI PROGETTI.
“Attraverso questa acquisizione - spiega Alfredo Ingletti, presidente della 3TI PROGETTI - la nostra società si rafforza nel settore della geotecnica e delle opere in sotterraneo, segmento fondamentale per le attività di 3TI PROGETTI, il cui core business è la progettazione di grandi infrastrutture in Italia e nel mondo quali autostrade, ferrovie, metropolitane, porti e aeroporti”.
Con l’acquisizione del ramo d’azienda di DMS, 3TI PROGETTI implementa il proprio bagaglio di esperienze e di referenze nel settore delle indagini geotecniche, della caratterizzazione meccanica dei terreni e delle rocce, dei monitoraggi e in generale in tutti i diversi campi dell’ingegneria geotecnica: fondazioni, scavi e opere di sostegno, gallerie e opere in sotterraneo, stabilità dei pendii, dighe e opere in terra, opere portuali, ecc.
“È motivo di particolare orgoglio e gratificazione - dichiara Marco D’Elia - entrare a far parte di una realtà, da tempo in primo piano nel panorama delle società di ingegneria italiane, che sta conoscendo negli ultimi anni un forte sviluppo sia societario sia di prestazioni nel nostro Paese e in molte altre aree del mondo. Peraltro si tratta di un “ritorno a casa” perché DMS, e io in particolare, ha lungamente collaborato in via quasi esclusiva con 3TI circa 15 anni fa all’inizio del proprio percorso professionale. Il mio contributo sarà quello di portare la mia esperienza in una società già florida, e aumentarne il prestigio a livello internazionale innalzando le competenze in materia geotecnica”.
“L’operazione di acquisizione - aggiunge Ingletti - deriva dai precedenti importanti legami tra 3TI PROGETTI E DMS, concretizzatisi in passato nella realizzazione congiunta di importanti progetti di infrastrutture viarie e ferroviarie.
Grazie a questa iniziativa e all’ingresso di Marco D’Elia nel nostro staff, 3TI PROGETTI offrirà competenze ancor più qualificate alla propria clientela, e ciò gioverà a incrementare la propria azione, in Italia e sui mercati internazionali, dove già si genera il 75% del fatturato di 3TI.

Pubblicato in Comunicati stampa

3TI ProgettiAlfredo Ingletti, presidente di 3TI PROGETTI, ha ricevuto nei giorni scorsi a Londra il premio “European CEO Awards 2017” per la categoria “CEO of the Year Medium Firm”.

Nel corso dell’evento organizzato da ormai sette anni dall’ACE, associazione che riunisce le società di ingegneria, grandi e piccole, del Regno Unito, vengono premiati i leader dell’ingegneria europei che si sono particolarmente distinti nell’implementare il prestigio internazionale e le attività imprenditoriali delle società che guidano.

In tale ottica la giuria, formata da importanti esponenti di prestigio internazionale, ha individuato in Ingletti il profilo ideale per assegnare il premio finale per la sua categoria, accompagnandone la consegna con la seguente motivazione: “Un candidato molto forte che ha profuso impegno nel modellare e costruire la propria società e nell’incoraggiare i suoi collaboratori ad avere una visione internazionale. Un grande leader, apprezzato e stimato nel settore dell’ingegneria, che investe nelle risorse umane e si espone in prima persona nello sviluppo della propria azienda”.

Alfredo Ingletti e 3TI PROGETTI sono state le uniche rappresentanze italiane a essere presenti sia nelle nomination che nelle fasi finali.

“Si tratta di un riconoscimento di grande prestigio - dichiara Ingletti - che gratifica la nostra organizzazione per il lavoro svolto nei venti anni di vita della società, ed in particolare in questi ultimi anni, in cui grande è stato l’impegno profuso per il raggiungimento di obiettivi di rilievo in molte aree del mondo. Dal 2012 ad oggi abbiamo investito risorse economiche e umane su grandi progetti internazionali e aperto uffici in molti paesi fuori dal confine italiano. Questa strategia ha portato 3TI PROGETTI a incrementare in pochi anni il fatturato internazionale, che nel 2016 è arrivato a valere il 75% del totale”.

Ingletti ha ricevuto l’European CEO Awards 2017 anche per essere stato artefice in Italia della costruzione di una società strutturata secondo il modello britannico employee-owned.

“In Italia, soprattutto nel settore dell’ingegneria- aggiunge Ingletti -, sono poche le società che si sono date come obiettivo questa tipologia organizzativa, per noi da sempre garanzia dell’autonomia ed indipendenza che rappresentano le caratteristiche fondamentali del ruolo del consulente, e che rappresenta comunque una sfida notevole in un contesto come quello italiano, molto diverso da quello anglosassone. Il premio ottenuto è per noi motivo di grande gratificazione, ma rappresenta soprattutto un punto di partenza, da cui muovere per raggiungere nuovi e più prestigiosi traguardi, contribuendo alla crescita dell’ingegneria italiana nel contesto interazionale, dove speriamo risultati come questo possano rappresentare la normalità per l’ingegneria italiana, e non un episodio isolato ”.

La giuria ha individuato tre principali valori su cui la società, ed Ingletti, hanno puntato per la crescita ed il successo della propria organizzazione: aver creduto nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo di nuove competenze, primo tra tutti il BIM, nella cui sistematica applicazione 3TI è da anni impegnata; aver puntato costantemente sui giovani e sulla loro capacità di potenziare le competenze accumulate dai progettisti senior con la freschezza del loro entusiasmo e del loro approccio “digitale” e cosmopolita; aver creduto nella possibilità di una piena integrazione del contributo femminile anche nel settore dell’ingegneria, tradizionalmente dominato dalla presenza maschile, avendo ormai quasi raggiunto la parità numerica tra donne e uomini nella propria organizzazione.

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