Edilizia: con la canapa come isolante addio afa e spesa più leggera per climatizzazione

Edilizia: con la canapa come isolante addio afa e spesa più leggera per climatizzazione

Costruire edifici sostenibili ed efficienti, riducendo i consumi degli impianti di climatizzazione, in particolare nelle aree del Mediterraneo a clima caldo temperato. Oggi questo è possibile, utilizzando come isolante la fibra di canapa in alternativa ai minerali comunemente impiegati in edilizia (ad esempio la lana di roccia), come dimostrano i risultati ottenuti nei laboratori del Centro Ricerche ENEA di Brindisi nell’ambito del progetto EFFEDIL. I test su pareti “imbottite” di canapa hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche rispetto a pareti di solo laterizio senza isolante.

“Con questo studio -spiega Patrizia Aversa dell’ENEA -abbiamo potuto verificare che la canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico, ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore. Inoltre la canapa ha una buona permeabilità al vapore acqueo, permettendo così di evitare la formazione di condensa”.

Il progetto EFFEDIL ha anche dimostrato che la canapa trattata con sostanze naturali antimuffa e idrorepellenti possiede una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri e una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio.

Costruire e riqualificare in modo sostenibile potrebbe far risparmiare il 50% di energia. In questo contesto gli edifici svolgono un ruolo chiave in quanto sono responsabili di buona parte del consumo energetico nazionale: secondo studi ENEA, infatti,  i consumi energetici nelle abitazioni in Italia sono responsabili del 45% delle emissioni di CO2.

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A Palermo convegno nazionale sul telerilevamento

A Palermo convegno nazionale sul telerilevamento

Favorire un confronto multidisciplinare fra istituzioni, operatori, esperti e amministrazioni locali sul contributo che telerilevamento e analisi ambientale e territoriale possono dare nelle aree più a rischio di degrado. È uno degli obiettivi del Convegno Nazionale di Telerilevamento a Palermo, organizzato da ENEA, Associazione Italiana di Telerilevamento (AIT), Università di Palermo e Centro di Telerilevamento a Microonde (CeTeM), al quale hanno partecipato esperti e  rappresentanti delle istituzioni, tra i quali Samuele Segoni, componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.

I temi all’ordine del giorno: l’importanza dell’utilizzo di tecnologie di telerilevamento per il monitoraggio, la prevenzione e la gestione dei fenomeni di degrado e dissesto idrogeologico; gli strumenti per affrontare le problematiche del territorio legate, ad esempio, al cambiamento climatico e all’abbandono delle coltivazioni agricole; la possibilità di introdurre una procedura di certificazione per il controllo dei fenomeni di degrado.

L’evento si è concluso con la decisione di redigere un documento condiviso da comunità scientifica, istituzioni, amministrazioni locali e di gestione del territorio per supportare le politiche nazionali nel settore.

Energia: Italia-Algeria firmano accordo di collaborazione su efficienza energetica

Energia: Italia-Algeria firmano accordo di collaborazione su efficienza energetica

ENEA e APRUE, l'agenzia algerina per la promozione e la razionalizzazione dell’energia, hanno firmato ad Algeri un accordo di collaborazione per progetti congiunti e scambi di competenze nel settore dell’efficienza energetica. L’ENEA era rappresentata da Roberto Moneta, responsabile dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica, e l’APRUE dal direttore generale Mohamed Salah BOUZERIBA che hanno firmato il memorandum d’intesa alla presenza dell'ambasciatore d’Italia in Algeria, Michele Giacomelli e del Segretario Generale del Ministero dell'energia algerino, Ahmed Messili.

L’accordo è stato firmato nell’ambito della IV conferenza internazionale di MEDENER, l’associazione che riunisce 12 agenzie nazionali per l’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili dei Paesi del Mediterraneo, che vede ENEA tra i soci fondatori. Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 150 delegati, l'accelerazione della transizione energetica dei Paesi del bacino del Mediterraneo, sulla spinta dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e dell’uso del gas naturale. La conferenza ha affrontato anche il tema della COP 22, la prossima conferenza internazionale sul clima, in programma a novembre 2016 a Marrakech in Marocco.

“In una regione particolarmente sensibile al cambiamento climatico come quella mediterranea – sottolineaRoberto Moneta - il passaggio verso una società a basso contenuto di carbonio appare sempre più urgente e necessario, soprattutto alla luce delle ultime stime internazionali che pongono quest’area di fronte a tre importanti sfide al 2040: il raddoppio della popolazione nelle città, l’aumento della domanda di energia di almeno 60% e la crescita delle emissioni del 50%”.

Ambiente: al via summer school ENEA su efficienza energetica e tecnologie per 'catturare' la CO2

Ambiente: al via summer school ENEA su efficienza energetica e tecnologie per 'catturare' la CO2

Neoingegneri e architetti hanno tempo fino al 12 giugno per iscriversi alla Summer School in Efficienza Energetica organizzata dall’ENEA in programma dal 4 al 15 luglio 2016 presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia. Inoltre dal 28 giugno al 1° luglio 2016 presso il Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia (CI), si terrà l’International Sulcis Summer Schoolsulle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2, iniziativa formativa gratuita per studenti e neolaureati.

L’ENEA organizza la IV edizione della Summer School in Efficienza Energetica 2016 promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con ISNOVA nell’ambito di “Italia in classe A”, la campagna nazionale sull’efficienza energetica del Programma di Informazione e Formazione sull’efficienza energetica previsto dall’art.13 del dlgs 102/2014, in attuazione della direttiva 2012/27/UE.

Il corso, che si svolgerà dal 4 al 15 luglio 2016 presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia di Roma, punta a formare 24 giovani laureati in Ingegneria e Architettura con esperienza di studio e/o professionale in efficienza energetica nel settore edilizio, per supportare la strategia di promozione della Pubblica Amministrazione in questo ambito.

Per la partecipazione alla Summer School sono previste 24 borse di studio a copertura totale dei costi, dei materiali e dei pasti da consumarsi presso la mensa del Centro Casaccia.

Alla fine del percorso formativo in aula, è previsto un periodo di formazione pratica di 3 mesi, presso gli Uffici Territoriali dell’ENEA, dislocati sul territorio nazionale. I partecipanti saranno affiancati da esperti ENEA nelle attività di consulenza e supporto tecnico-scientifico in materia energetica a imprese, regioni ed enti locali.

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Energia: risparmi fino a 400 milioni con sistema anti-sprechi nell’illuminazione pubblica

Energia: risparmi fino a 400 milioni con sistema anti-sprechi nell’illuminazione pubblica

Si chiama Public Energy Living Lab (PELL) ed è un sistema di gestione messo a punto dall’ENEA per monitorare e rendere trasparenti i consumi nell’illuminazione pubblica. In particolare il sistema PELL consente di programmare interventi di efficientamento sugli 11 milioni di punti luce in Italia che potrebbero portare a risparmi fino a quasi 400 milioni di euro l’anno, pari a circa un terzo della bolletta degli 8 mila Comuni italiani per l’illuminazione pubblica.

Già in fase di sperimentazione in venti comuni italiani, PELL è stato inserito da CONSIP – la “centrale acquisti” della Pubblica Amministrazione - nella Convenzione “Servizio Luce 4” come strumento di monitoraggio della qualità del servizio di illuminazione pubblica. Di fatto, i fornitori che si aggiudicheranno la gara dovranno compilare e caricare sulla piattaforma PELL la scheda censimento con i dati degli impianti assegnati. L’infrastruttura informatica garantirà così un’attività “super partes” di monitoraggio dei consumi e di quantificazione dei risparmi conseguiti grazie agli interventi di riqualificazione messi in campo dagli operatori.

Il nostro obiettivoè di rendere disponibile un sistema di rilevamento dati puntuale, standardizzato e strategico per conoscere lo stato degli impianti e valutare piani di riqualificazioneche garantiscono minori consumi, risparmi in bolletta, sicurezza per i cittadini, qualità del servizio e valorizzazione della città e del suo patrimonio”, spiega Nicoletta Gozo, ENEA, coordinatrice del progetto Lumière & PELL.

“La spending review ha identificato l'illuminazione pubblica quale settore centrale per la realizzazione di interventi di razionalizzazione della spesa, infatti gli interventi di efficienza in tale settore garantiscono ampi margini di risparmio a fronte di ridotti tempi di ritorno per gli investimenti”, sottolinea Marco Gasparri, CONSIP, direttore  Area Sourcing, Servizi e Utility. “La Convenzione ‘Servizio Luce 4’ – aggiunge – introduce per la prima volta un modello puro di contratto a prestazione energetica (EPC) dove il risparmio energetico raggiunto è condiviso tra PA e fornitore, in genere una ESCo”.

PELL è una piattaforma digitale per raccolta dati, rilevazioni, diagnostica dei consumi energetici, analisi delle prestazioni degli impianti;  grazie al monitoraggio costante e alla valutazione delle prestazioni, consente di innovare profondamente le modalità di gestione dell’illuminazione pubblica, un settore che consuma 5,9 TWh all’anno con una spesa di circa 1 miliardo di euro. La riqualificazione del sistema di illuminazione pubblica nazionale, attraverso interventi di efficienza aventi come oggetto la sostituzione delle tecnologie illuminanti e le modalità di gestione degli impianti (come ad esempio il telecontrollo) permetterebbe di abbattere di oltre un terzo i consumi di energia, conun risparmio di circa 400 milioni di euro e 1 milione di tonnellate in meno diemissioni di CO2.

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Ambiente: ENEA lancia un progetto di "urban green"

Ambiente: ENEA lancia un progetto di "urban green"

La città si tinge di verde. Non solo giardini e viali ma anche tetti, pareti e balconi diventano i luoghi ideali dove piantare e coltivare. Tanti polmoni metropolitani per ridurre l’accumulo di calore, contrastare l’inquinamento acustico, da CO2e polveri sottili e contribuire al deflusso delle acque piovane.

"L’uso di specie vegetali autoctone in città permetterebbe di ridurre i costi di gestione, di valorizzare al meglio il paesaggio urbano e di ridare identità ai luoghi. In sintesi, di creare valore. Ma tutto ciò richiede una progettazione adeguata - sottolinea Patrizia Menegoni, ricercatrice dell’ENEA - a partire dalla scelta di utilizzare le specie della nostra flora, perchè resistono meglio ai diversi climi del nostro Paese e si integrarsi con l’ambiente circostante."

Su queste basi ENEA ha lanciato il progetto Anthosart - finanziato dal MIUR - in collaborazione con la Società Botanica Italiana e il Forum Plinianum. L’obiettivo principale è quello di collegare e di trasferire l’expertise scientifica di orti botanici e banche del germoplasma – vere e proprie casseforti che custodiscono il nostro patrimonio vegetale – al settore florovivaistico (moltiplicatori, vivaisti, garden center, progettisti) per la progettazione e la gestione a basso impatto ambientale del verde urbano e per la creazione di filiere greeninnovative e sostenibili. In Italia il florovivaismo è un comparto di rilievo che rappresenta il 5% della produzione agricola totale. In Europaè ai primi posti della classifica per superficie coltivata a piante e fiori, nonostante la concorrenza di Paesi come Danimarca e Olanda. “Ma serve più ricercaperinnovare prodotti e processieper rivedere scelte che ormai valutiamo come inopportune – sottolinea Patrizia Menegoni coordinatrice del progetto Anthosart per ENEA – Il nostro obiettivo èdi contribuire in modo significativo alla sostenibilità economica e ambientale delle produzioni florovivaistiche, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio genetico autoctono e alla promozione lungo tutta la filiera di specie idonee ai vari luoghi di impianto”.

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione”, organizzato da ENEA e Unindustria a Bologna, primo bilancio del road show nazionale dell’Agenzia sull'innovazione tecnologica per la competitività. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende e più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione, una banca dati online con oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi sviluppati dall’ENEA per le imprese e le associazioni di categoria.

Il focus dell’evento a Bologna è sui materiali ceramici tecnici realizzati nel Laboratorio di Ricerche ENEA di Faenza. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche meccaniche, termiche e chimiche, questi materiali costituiscono un mercato in continua ascesa in molti settori, come l’energia, i trasporti, la chimica e l’aerospazio ma anche l’edilizia, l’agroindustria e il biomedicale. Presentate anche le tecnologie di sviluppo e gli impianti dimostrativi dei Laboratori di Faenza per la fabbricazione di componenti e rivestimenti con questi materiali innovativi. Ma non solo. Al centro della tappa bolognese anche casi studio in collaborazione con le aziende per lo sviluppo di componenti ceramici per sistemi frenanti e per pompe di raffreddamento di autoveicoli e di compositi rinforzati con fibre ceramiche e di basalto rispettivamente per applicazioni in ambito aerospaziale e automotive. “Grazie all’esperienza del road show – spiega Marco Casagni, Vice Responsabile della Direzione Committenza (coordinamento attività verso gli operatori privati e relative associazioni di categoria) – ci stiamo confrontando in modo più diretto con la realtà produttiva italiana, costituita soprattutto da piccole e medie imprese, alle quali offriamo il nostro know-how di ricerca applicata e di innovazione per rendere il nostro Paese più competitivo e al passo con i tempi”.

Energia: dai laboratori ENEA un cavo superconduttore da record

Energia: dai laboratori ENEA un cavo superconduttore da record

Prestazioni da record del nuovo cavo superconduttore progettato dall’ENEA per DEMO, il reattore che – una volta dimostrata fattibilità e convenienza della fusione nucleare – produrrà energia elettrica. Il prototipo ha offerto performance superiori del 30% rispetto ai cavi di ITER, dimostrando di poter trasportare una corrente di 82kA (kiloampere) in un campo magnetico di 13T (Tesla) fino alla temperatura di circa 7K (Kelvin), ossia -266° C. La geometria rettangolare del nuovo cavo superconduttore consente, infatti, di distribuire gli enormi carichi elettromagnetici - corrispondenti a circa 100 t per metro di conduttore - in modo da evitare il fenomeno della “degradazione” delle prestazioni. Il test sulle caratteristiche elettromagnetiche del superconduttore è stato effettuato in Svizzera nei laboratori dello Swiss Plasma Center (SPC), che ha anche collaborato alla manifattura di una parte del campione, al trattamento termico e all’installazione della strumentazione. “Con questo test – spiega Antonio della Corte, ENEA Superconductivity Group Leader - abbiamo dimostrato di poter progettare in maniera affidabile cavi superconduttori di alta potenza con le caratteristiche ‘estreme’ richieste da progetti come DEMO”. Il prototipo di cavo - di tipo CICC (Cable in Conduit Conductor o Cavo in Condotto) - è stato realizzato dai partner industriali di ENEA, TRATOS Cavi spa e CRIOTEC Impianti srl, un esempio di sinergia tra ricerca pubblica e aziende italiane maturata grazie alle esperienze di ITER e JT-60SA, i due esperimenti di fusione nucleare in corso rispettivamente in Europa e in Giappone – che ha già portato all’Italia commesse per quasi 1 miliardo di euro.

Ambiente: Testa (ENEA), anche in Italia un'Agenzia nazionale per l'uso efficiente delle risorse

Ambiente: Testa (ENEA), anche in Italia un'Agenzia nazionale per l'uso efficiente delle risorse

Dar vita a un’Agenzia per l’uso efficiente delle risorse, sull’esempio di Paesi come Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone, per promuovere la transizione verso un’economia circolare, un modello virtuoso che potrebbe creare oltre 500 mila nuovi posti di lavoro a livello nazionale.

La proposta è stata lanciata oggi in occasione del convegno “L’Italia verso l’economia circolare. Gli strumenti operativi per una gestione efficiente delle risorse”, organizzato dall’ENEA, al quale hanno partecipato il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, Silvia Velo, il presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti, il vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Raffaele Tiscar, la responsabile Ambiente del Partito Democratico, Chiara Braga, e rappresentanti della Commissione europea e dell’UNEP (United Nations Environment Programme).

L’economia circolare può generare importanti benefici per l’ambiente e il sistema produttivo, con particolare riferimento al settore manifatturiero dove si possono ottenere consistenti riduzioni dei costi di produzione tenuto conto che le materie prime incidono fino al 60% del prezzo finale dei prodotti. La Commissione europea stima che l’eco-progettazione, la riduzione della produzione di rifiuti e il loro riutilizzo, possono generare risparmi pari a 600 miliardi di euro per le imprese (l'8% del fatturato annuo) e ridurre le emissioni di gas serra di 450 milioni di tonnellatel’anno.E secondo un recente studio[1], in Italia la piena implementazione dei principi dell’economia circolare lungo l'intera catena del valore  – che comprende progettazione, produzione, uso e gestione del fine vita dei prodotti – potrebbe creare 541 mila nuovi posti di lavoro a fronte di soli 35 mila in uno scenario business as usual.

“La transizione verso un’economia circolare è fondamentale e la creazione di un’Agenzia per l’uso efficiente delle risorse consentirebbe di rendere disponibili,attraverso un approccio sistemico, tecnologie e  metodologie per una gestione eco-efficiente delle risorse e di fornire supporto diretto alla PA, alle imprese, in particolare alle PMI, e alle filiere produttive”, ha sottolineato il presidente dell’ENEA, Federico Testa.

“L’ENEA, con le sue strutture e competenze di Agenzia nazionale per l’energia, le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, potrebbe svolgere con efficacia questo ruolo – ha aggiunto Testa – Ciò garantirebbe un’immediata operatività, grazie alla disponibilità di professionalità consolidate, di una rete di collegamenti nazionali e internazionali e delle infrastrutture logistiche e informatiche di eccellenza dei nostri centri di ricerca”.

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Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione” oggi a Bologna (sede di Unindustria, via San Domenico 4, ore 17-19), primo bilancio del road show nazionale ENEA – Confindustria sull’innovazione tecnologica. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende, più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione.

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione”, organizzato da ENEA e Unindustria oggi a Bologna, primo bilancio del road show nazionale dell’Agenzia sull'innovazione tecnologica per la competitività. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende e più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione, una banca dati online con oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi sviluppati dall’ENEA per le imprese e le associazioni di categoria.

Il focus dell’evento odierno a Bologna (sede di Unindustria, via San Domenico 4, ore 17-19) sarà sui materiali ceramici tecnici realizzati nel Laboratorio di Ricerche ENEA di Faenza. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche meccaniche, termiche e chimiche, questi materiali costituiscono un mercato in continua ascesa in molti settori, come l’energia, i trasporti, la chimica e l’aerospazio ma anche l’edilizia, l’agroindustria e il biomedicale. Presentate anche le tecnologie di sviluppo e gli impianti dimostrativi dei Laboratori di Faenza per la fabbricazione di componenti e rivestimenti con questi materiali innovativi. Ma non solo. Al centro della tappa bolognese anche casi studio in collaborazione con le aziende per lo sviluppo di componenti ceramici per sistemi frenanti e per pompe di raffreddamento di autoveicoli e di compositi rinforzati con fibre ceramiche e di basalto rispettivamente per applicazioni in ambito aerospaziale e automotive. “Grazie all’esperienza del road show – spiega Marco Casagni, Vice Responsabile della Direzione Committenza (coordinamento attività verso gli operatori privati e relative associazioni di categoria) – ci stiamo confrontando in modo più diretto con la realtà produttiva italiana, costituita soprattutto da piccole e medie imprese, alle quali offriamo il nostro know-how di ricerca applicata e di innovazione per rendere il nostro Paese più competitivo e al passo con i tempi”.

Ricerca: ENEA, insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione

Ricerca: ENEA, insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione

Il Cda si è insediato dopo una lunga fase di commissariamento, iniziata nel 2009 e conclusa con l’approvazione della legge 28 dicembre 2015, n. 221 che ha dato vita alla ‘nuova ENEA’[1].

“Il nostro primo obiettivo – ha sottolineato il Presidente Federico Testa - deve essere di riaprire l’ENEA all’esterno: dopo un periodo di commissariamento così lungo che volenti o nolenti ci ha costretti a un basso profilo, l’Agenzia deve rafforzare il suo ruolo di ente di riferimento per la ricerca nei settori dell’energia, dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica, dell’economia circolare, della sostenibilità”.

“Proprio il dialogo con gli stakeholder e la capacità di parlare il linguaggio delle imprese e della PA, dei cittadini, ci consentiranno di trovare un equilibrio tra la ricerca, anche quella di base, e la messa a disposizione dei risultati della ricerca alla società civile. Con un contributo ordinario dello stato che non copre nemmeno il 50% del bilancio, in questo equilibrio sta la nostra sopravvivenza”, ha concluso Testa.

Con oltre 2600 dipendenti, in massima parte ricercatori e tecnologi, 250 brevetti e 11 spin-off, l’ENEA è il maggior presidio nazionale in materia di energia e ambiente. È articolata in 14 tra centri e laboratori di ricerca sul territorio nazionale, cui si aggiungono uffici territoriali a livello regionale e un Liason Office a Bruxelles. È vigilata dal MiSE ed è specializzata in attività di ricerca, innovazione e prestazione di servizi avanzati e trasferimento tecnologico alle imprese, alla PA e ai cittadini. Vanta eccellenze nei settori dell’efficienza energetica, fonti rinnovabili, fusione nucleare, materie prime strategiche, smart city, nuovi materiali, tecnologie per la difesa dell’ambiente, protezione sismica, beni culturali,  agroalimentare,  chimica ‘verde’ e mobilità sostenibile.


[1] Gli organi dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile sono il Presidente, il Consiglio di Amministrazione (CdA) e il Collegio dei Revisori dei Conti. Composto da tre componenti - compreso il Presidente che ricopre anche il ruolo di legale rappresentante –  il CdA è nominato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE), di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATT). I tre membri - “scelti tra persone con elevata e documentata qualificazione tecnica, scientifica o gestionale nei settori di competenza dell’ENEA” – restano in carica per 4 anni, con mandato rinnovabile per altri 4.

Nucleare: ENEA presenta il laboratorio mobile per gestire in sicurezza i materiali radioattivi

Nucleare: ENEA presenta il laboratorio mobile per gestire in sicurezza i materiali radioattivi

Da oggi pubbliche amministrazioni e privati avranno a disposizione un nuovo strumento per analizzare e mettere in sicurezza materiale radiologico, nucleare e sostanze radioattive. Si tratta del Laboratorio di caratterizzazione radiologica e gestione dei rifiuti dell’ENEA, un veicolo attrezzato con strumentazione portatile che consente mobilità e operatività “on-time” sul territorio, per tutte le attività di controllo, caratterizzazione e consulenza.

Il veicolo è stato ideato e progettato nel quadro delle attività di sicurezza e salvaguardia nucleari del Ministero dello Sviluppo Economico previste dal Protocollo Aggiuntivo all’Accordo di Verifica del Trattato di Non-Proliferazione Nucleare[1].

Presentato ed in mostra oggi nella sede dell’Agenzia nell’ambito del convegno “Il Laboratorio Mobile dell’ENEA: un esempio di gestione in sicurezza del materiale radioattivo”, è uno strumento che si rivolge in particolare agli operatori del settore del ciclo del combustibile nucleare, Autorità di Controllo, Agenzie Regionali, Capitanerie di Porto e Dogane.

I controlli su rifiuti o campioni ambientali contenenti materiale fissile o radioattivo, infatti, sono fondamentali nei punti di transito (porti, aeroporti o scali ferroviari) in caso di materiale ritrovato in stato di abbandono, di stoccaggio improprio, perdita di tracciabilità o, ad esempio, nei casi di personale addetto ai controlli non adeguatamente formato.

Il Laboratorio si presta ad un ampio spettro di interventi, tenuto conto delle numerose tipologie di potenziali componenti e materiali radiologici ‘a rischio’, come i vecchi parafulmini e i rivelatori di fumo contenenti americio, un elemento radioattivo usato come sorgente di radiazioni ionizzanti.

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PMI: software ENEA che taglia i consumi energetici nel tessile

PMI: software ENEA che taglia i consumi energetici nel tessile

Un software dedicato in particolare alle PMI, che offre alle aziende l’opportunità di individuare anomalie nei consumi energetici e comparare i consumi delle proprie macchine con quelli di altre aziende del settore. Si tratta di SET Tool, un’innovativa piattaforma web interfacciata con un'applicazione Excel, per un totale di 40mila righe di codice, che consente di raccogliere e analizzare in maniera correlata i dati aziendali, dai consumi alla produzione. Lo strumento informatico è stato sviluppato dall’ENEA, in collaborazione con le aziende e i principali centri di ricerca europei del settore tessile.

Finanziato con i fondi del progetto europeo SET (Saving Energy in Textiles SMEs), di cui ENEA è unico partner italiano, “SET Tool” è al centro della campagna “Energia su misura”, promossa da Euratex, l’Associazione europea dell’industria tessile e abbigliamento, che coinvolgerà almeno 350 aziende europee e che in Italia viene condotta da ENEA con tour nei principali distretti tessili del Paese. L’obiettivo è quello di coinvolgere le piccole e medie imprese in una strategia di crescita basata su una produzione più sostenibile e una maggiore efficienza energetica in uno dei comparti manifatturieri più energivori. Nei giorni scorsi “Energia su misura” ha fatto tappa a Prato e a Biella, ospite delle locali associazioni industriali, e nelle prossime settimane approderà a Varese e a Como.

“Alla base di SET ci sono due idee - sottolinea Piero De Sabbata, coordinatore del progetto per ENEA - in questo settore l’efficienza energetica dipende anche in forte misura dagli aspetti organizzativi e dai cosiddetti sistemi ausiliari (fluidi tecnici, riscaldamento, illuminazione, ecc.) dell’azienda e quest’ultima è in possesso di numerosi dati su energia e produzione, frammentati tra diverse funzioni, che se portati a sintesi consentono di estrarre nuove ed utili informazioni sulla gestione aziendale”.

“Questa iniziativa non sostituisce gli audit energetici - aggiunge il ricercatore ENEA Giuseppe Nigliaccio - ma stimola l’azienda a migliorare le proprie performance in un settore che ha un rilevante peso economico dato che, in Europa, un’impresa manifatturiera su dieci appartiene al comparto tessile e abbigliamento”.

SET Tool, scaricabile online dal sito www.em2m.eu/tools, è parte integrante dell’Atlante dell’innovazione tecnologica ENEA, con oltre 500 tra servizi avanzati, soluzioni e prodotti che l’Agenzia mette a disposizione di imprese, Pubblica amministrazione e cittadini.

Beni culturali: a Ferrara l'ENEA presenta tecnologie e progetti per il check-up energetico dei musei e la riduzione delle bollette

Beni culturali: a Ferrara l'ENEA presenta tecnologie e progetti per il check-up energetico dei musei e la riduzione delle bollette

Check-up energetico per efficientare musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori anti-sismici e batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative per la tutela del patrimonio artistico e ridurre la spesa per l’energia che l’ENEA presenta al XXIII Salone del Restauro di Ferrara (6 - 8 aprile). In particolare, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile dedica il suo spazio espositivo (Padiglione 3 – A7) e un seminario in programma l’8 aprile alle attività di diagnosi energetica già in corso, ad esempio su alcuni edifici storici di Roma: Palazzo Montecitorio, Palazzo del Seminario e la Piccola Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco.

Il tema dell’efficienza così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano sono stati anche alcentro dell’incontro fra il Presidente dell’ENEA, Federico Testa con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini per approfondire le possibilicollaborazioni in questi settori.

Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro.

"Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto ENEA può fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storicicon elevati consumi energetici. Da qui l’importanza -ha spiegato Testa -della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico". La riqualificazione energetica, ha aggiunto Testa, può essere applicata anche ai centri storici: è il caso, ad esempio di Serravalle, nel comune di Vittorio Veneto, dove l’ENEA ha recuperato in chiave green un intero nucleo urbano di novantamila metri quadrati.

A Ferrara l’ENEA ha presentato anche altre tecnologie avanzate di seguito descritte.

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Sostenibilità: CED che raddoppiano la quota di energia rinnovabile, grazie al progetto DC4Cities

Sostenibilità: CED che raddoppiano la quota di energia rinnovabile, grazie al progetto DC4Cities

Data center che arrivano fino a raddoppiare la quota di energia rinnovabile, contro una media del 25%. Questo il principale risultato del progetto europeo DC4Cities (An environmentally sustainable Data Centre for Smart Cities), finanziato con 3,5 milioni nell’ambito del Settimo Programma Quadro della Commissione europea che per due anni e mezzo ha riunito in un consorzio dieci centri di ricerca dell’Unione europea, tra cui l’ENEA.

La sostenibilità ambientale dei CED è stata migliorata anche grazie a specifiche soluzioni che offrono l’opportunità di utilizzare fonti rinnovabili differenti, sfruttando il collegamento tra centri presenti in aree geografiche diverse. Questo grazie allo sviluppo di sistemi in grado di aggiornare in tempo reale le informazioni relative alla disponibilità di energia, basandosi su dati relativi alle previsioni del tempo e all’energia prodotta su scala locale, e di fornire previsioni sul fabbisogno energetico del data center.

“Per raggiungere questo risultato – sottolinea il ricercatore ENEA Andrea Quintiliani - abbiamo adattato il carico di lavoro dei CED alle fasce giornaliere in cui la disponibilità di energie rinnovabili è massima, senza modifiche alla logistica e senza abbassare la qualità dei servizi. Grazie al successo delle sperimentazioni, le soluzioni messe a punto potranno essere presto distribuite e applicate in data center ‘reali’, contribuendo alla riduzione dei consumi e dell’impatto sull’ambiente di strumenti centrali nella gestione delle smart cities”.

Le soluzioni sviluppate dal progetto DC4Cities sono state sperimentate in tre CED tra Italia e Spagna: mentre a Trento è emersa la capacità di DC4Cities di coniugare la domanda di potenza alla disponibilità energetica, a Barcellona il progetto ha invece dimostrato la possibilità di ottimizzare le differente disponibilità di energie rinnovabili che intercorre tra il giorno e la notte. Infine, a Milano, nella sede di HP Italia, è stato utilizzato un approccio a doppia alimentazione (fotovoltaico e rete).

Il sistema DC4Cities consta di due sottosistemi: il primo (Northbound Subsystem) capace di fornire ed aggiornare continuamente le informazioni relative alla disponibilità di energia,  basandosi su dati relativi sia alle previsioni del tempo che alla potenza prodotta su scala locale; il secondo (Southbound Control System) è un sottosistema che raccoglie informazioni sul software in esecuzione all’interno del DC per poter fornirne previsioni sul suo comportamento energetico.

Ricerca: ENEA nelle nuove infrastrutture del network europeo

Ricerca: ENEA nelle nuove infrastrutture del network europeo

Cresce la presenza ENEA nello Spazio Europeo della Ricerca: l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile entra a far parte di due delle sei nuove infrastrutture di ricerca selezionate nella Roadmap 2016 del Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (European Strategy Forum on Research Infrastructures - ESFRI). Si tratta delle piattaforme di ricerca E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science) sui beni culturali e ACTRIS (Aerosols, Clouds and Trace gases Research Infrastructure) per la misura delle proprietà dell’atmosfera.

E-RIHS, coordinata dall’Italia, conta su una rete di laboratori, di archivi fisici e digitali e di tecnologie all’avanguardia su tutto il territorio europeo. Un patrimonio di risorse che sarà lanciato nel 2020 – per diventare interamente operativo a partire dal 2022 - a cui scienziati e imprese potranno accedere per condurre ricerche e sviluppare innovazione per la tutela e la vesfrialorizzazione del patrimonio culturale, naturale ed archeologico. L’ENEA, tra i partner italiani insieme a CNR, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Opificio delle Pietre Dure e Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), già mette a disposizione di restauratori e imprese infrastrutture e tecnologie d’avanguardia per la diagnostica e il restauro del patrimonio culturale nei suoi due poli di ricerca nell’area di Roma (Frascati e Casaccia). Inoltre, un laboratorio virtuale permette alle aziende di assistere a distanza alle sperimentazioni con sorgenti laser e su tavole vibranti e di interagire in tempo reale con i ricercatori. Tutto questo grazie al progetto regionale COBRA (COnservazione dei Beni culturali attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti) che ha permesso di creare il primo nodo ENEA che farà parte dell’hub Lazio e Abruzzo dell’infrastruttura di ricerca europea.

ACTRIS coordinerà le attività di una vasta rete di osservatori e laboratori di ricerca di 21 Paesi Ue sulla qualità dell'aria, i cambiamenti climatici e la protezione dai rischi ambientali. L’ENEA contribuirà con la Stazione di Osservazioni Climatiche “Roberto Sarao” sull’isola di Lampedusa, un sito che fornisce da quasi vent’anni dati unici sul clima nel bacino del Mediterraneo. L’isola, infatti, è particolarmente adatta per questo tipo di osservazioni perché l’influenza delle attività umane e della vegetazione è molto ridotta e le misure sono rappresentative dei processi su scala regionale e globale. Per l’Italia, ACTRIS vede anche la partecipazione del CNR, che coordina la piattaforma a livello nazionale, del Centro di Eccellenza per l'integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi (CETEMPS) e delle Università di Napoli “Federico II”, dell’Aquila, del Salento e di Urbino. La piattaforma paneuropea per la ricerca sull’atmosfera sarà operativa a partire dal 2025 e il suo valore è stimato in 450 milioni di euro con un fatturato annuo di circa 50 milioni di euro.

In totale sono 21 le grandi infrastrutture di ricerca paneuropee di eccellenza mondiale impegnate in 5 settori (energia, ambiente, alimenti e salute, ingegneria e scienze fisiche, innovazione sociale e culturale) che intendono promuovere la cooperazione scientifica internazionale, offrire alle comunità di ricercatori l’accesso a dati, infrastrutture e tecnologie avanzate, accrescere la competitività economica grazie all’innovazione e creare nuovi posti di lavoro.

Accanto a queste infrastrutture, ESFRI ha incluso nella Roadmap 2016 4 nuovi progetti valutati “emergenti” per la loro eccellenza scientifica. Coordinato dall’ENEA, METROFOOD-RIè uno di questi per il settore Health&Food. L’obiettivo è quello di realizzare una nuova infrastruttura per integrare e armonizzare la ricerca scientifica sulla qualità e la sicurezza alimentare e promuovere la metrologia per alimenti e nutrizione, consentendo un coordinamento a livello europeo e nuovi scenari su scala globale. Il progetto, che vede la partecipazione di 31 partner di 15 diversi Paesi europei, verrà presentato a Roma, nel quartier generale dell’ENEA, il prossimo 30 marzo durante il meeting “METROFOOD-RI: una nuova infrastruttura europea per lo sviluppo del sistema agroalimentare e la tutela dei consumatori”.

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Imprese: online il nuovo sito ENEA per il trasferimento tecnologico e l'innovazione

Imprese: online il nuovo sito ENEA per il trasferimento tecnologico e l'innovazione

È online il nuovo portale ENEA, dedicato soprattutto alle piccole e medie imprese e alle associazioni imprenditoriali (http://www.committenza.enea.it/industria), specializzato nella diffusione e nel trasferimento di competenze, prodotti e servizi per l’innovazione e la competitività dell’economia italiana. Oltre alle imprese, il nuovo sito web si rivolge a tutti i cittadini, alla Pubblica Amministrazione e ai potenziali stakeholder interessati alla attività di ricerca e sviluppo dell’ENEA,  condensate nell’Atlante dell’innovazione tecnologica, una banca dati che raccoglie oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi consultabili online per cluster nazionale, codice Ateco o testo libero, ciascuno con una propria scheda e il Livello di Maturità Tecnologica (Technology Readiness Level - TRL).

L'area "Servizi e Opportunità" sulla home page del nuovo portale si rivolge direttamente alle imprese, fornendo documentazione e informazioni su brevetti, contratti di licensing, agevolazioni fiscali e servizi di networking tecnologici e industriali, e ai propri ricercatori e tecnologi per le richieste di brevettazione, spin-off, diritti di proprietà industriale, formazione e consulenza. Il sito si articola inoltre in sei sezioni. La sezione Chi siamo offre una panoramica sui servizi offerti e sul personale che opera nel Servizio Industria e Associazioni Imprenditoriali. Proprietà intellettuale e Brevetti fornisce informazioni sulla protezione della conoscenza e dell'innovazione prodotta dall’ENEA e sulle attività di licensing con i partner industriali. Un link alla banca dati dei brevetti dell'Agenzia (oltre 800 depositati dal 1957 a oggi) permette di consultare gli oltre 250 titoli vigenti utilizzando diverse chiavi di selezione (anno di deposito, inventore, area tecnologica, titolo, tipologia di proprietà intellettuale, titolare e numero della domanda brevetto). L'area Spin-off si occupa dell’assistenza tecnico-amministrativa per la fase di avvio della società e mette a disposizione diverse facility - anche di natura logistica - per sostenere la prima fase di sviluppo. Nella sezione Valorizzazione e Trasferimento sono elencate tutte le attività di diffusione e di trasferimento tecnologico di cui si occupa l’ENEA: dagli accordi con le imprese per l’utilizzo di brevetti, laboratori e infrastrutture sperimentali ai progetti di ricerca congiunti, dalle attività di formazione anche a distanza alle analisi di business intelligence peridentificare i potenziali partner tecnologici e commerciali. L’area Reti e progetti punta invece a promuovere e a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione anche attraverso la partecipazione a reti nazionali e internazionali come NETVAL,il network per la valorizzazione della ricerca universitaria che raggruppa gli uffici di trasferimento tecnologico delle università e degli Enti Pubblici di Ricerca italiani. L’Enterprise Europe Network(EEN) - finanziato dalla Commissione Europea - sostiene l’innovazione e la competitività delle imprese e delle strutture di ricerca a livello internazionale e lo fa attraverso vari servizi come: visite di propri esperti alle aziende interessate, assistenza nella ricerca di partner tecnologici e audit finalizzati a piani di innovazione aziendale. Nell’ultima sezione è presente un nuovo strumento, l’Osservatorio sull'Italia nella competizione tecnologica internazionale, che ha come obiettivo agevolare le attività di trasferimento tecnologico di ENEA al tessuto produttivo e fornire dati e informazioni alle istituzioni coinvolte. Video, eventi e news, aggiornati in tempo reale, completano la panoramica del nuovo portale che è presente anche su Facebook e Twitter per interagire direttamente con imprese, associazioni e cittadini.

Parallelamente prosegue il roadshow ENEA-Confindustria per illustrare alla platea di imprenditori e associazioni di categoria l’Atlante dell’innovazione tecnologica.  Al centro della recente tappa di Verona il modello italiano di fabbrica intelligente, il cluster tecnologico come strumento per indirizzare la trasformazione del manifatturiero italiano e la partnership tra ricerca pubblica e impresa come opportunità per l’innovazione del sistema produttivo. Diversi gli esempi di tecnologie e competenze illustrati nel corso dell’incontro “Industria 4.0 - L’importanza della collaborazione imprese - enti di ricerca per la competitività del Paese”: dalla robotica intelligente (sia come prodotto finale che come strumento di produzione e di intelligenza cooperativa), al calcolo ad alte prestazioni (con una panoramica sulle facility ENEA), fino ad arrivare alla creazione di un polo di innovazione europeo (EIT Manufacturing), previsto per quest’anno e a cui l’ENEA ha aderito, focalizzato sul rafforzamento e lo sviluppo della competitività dell'industria manifatturiera europea.

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Sostenibilità: accordo tra ENEA e Comune per Matera capitale green della cultura

Sostenibilità: accordo tra ENEA e Comune per Matera capitale green della cultura

Rendere sostenibile ed energeticamente efficiente il tessuto urbano di Matera, proclamata Capitale Europea della Cultura per il 2019, grazie a interventi nei settori della mobilità, delle tecnologie per la produzione di energia da fonti alternative e dell’efficienza energetica. È questo l’obiettivo del protocollo di intesa sottoscritto da ENEA, Consorzio TRAIN e Comune di Matera, che prevede azioni per la promozione di automezzi elettrici nel trasporto pubblico locale, l’efficientamento dell’illuminazione e degli edifici pubblici e la messa a punto di incentivi per la mobilità privata ecosostenibile.

Per raggiungere questi traguardi e fare di Matera una città modello dal punto di vista della sostenibilità, l’ENEA si è impegnata a mettere in campo competenze e soluzioni tecnologiche nei seguenti settori: fonti rinnovabili (fotovoltaico, bioenergie, solare termico e termodinamico), efficienza energetica, smart city, raffrescamento con energia solare (solar cooling), mobilità sostenibile e trasporto innovativo, accumulo di energia elettrica per applicazioni mobili e stazionarie e smart grid.

“La scelta come Capitale Europea della Cultura 2019 – sottolinea Gian Piero Celata, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA – deve essere un’opportunità da cogliere per fare di Matera un caso di best practice per migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire stabilmente sviluppo economico e occupazione, rendendo sempre più efficienti i trasporti, i consumi di energia e i servizi sociali”.

TRAIN è un consorzio no profit di cui ENEA detiene il 55,37% del fondo consortile, che ha la finalità di promuovere attività di ricerca e sviluppo tecnologico in campo energetico, dei trasporti, della logistica e dell’ICT, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno.

Innovazione: ENEA e ACEA sperimentano software per gestire rischi da eventi meteo estremi

Innovazione: ENEA e ACEA sperimentano software per gestire rischi da eventi meteo estremi

ENEA e ACEA Distribuzione stanno sperimentando un software innovativo che consente di elaborare e fornire previsioni di rischio per le infrastrutture energetiche e idriche in caso di eventi meteo particolarmente intensi quali nubifragi, alluvioni e frane. Il software, che si chiama CIPCast, è stato sviluppato dal Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA e testato nella control room di ACEA Distribuzione a Roma.

A livello applicativo sono state sviluppate due distinte versioni: per calcolare  l’impatto delle precipitazioni sulle reti di distribuzione dell’energia elettrica e per gestire al meglio gli eventi legati al Giubileo in ogni singola area della Capitale.

“Una volta acquisiti i dati da sensori e previsioni meteo – spiega Vittorio Rosato,responsabile del Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA – l’applicazione elabora gli scenari di rischio, identifica gli elementi delle infrastrutture in pericolo, stima l’impatto sui servizi e quantifica gli effetti che la loro eventuale interruzione potrebbe produrre su cittadini e sistema produttivo. Avere a disposizione queste informazioniprosegue Rosato consente non solo all’azienda di energia elettrica, ma anche a chi amministra la città e si occupa della sua sicurezza di gestire situazioni di crisi e predisporre strumenti efficaci per interventi rapidi.

Nato dall’esigenza di affrontare eventi meteorologici sempre più frequenti, intensi e caratterizzati da maggior pericolosità in un contesto urbano, il software CIPCast integra dati geospaziali, previsioni meteo fino a 1 ora (nowcasting) e a breve-medio termine con informazioni sull’assetto idrogeologico e sulla ricorrenza di eventi sismici e di altri eventi naturali di rilievo.

Tra il 2010 e i primi mesi del 2015 in Italia sono stati 43 i giorni di blackout elettrici a causa del maltempo. Tra il 2013 ed il 2014 si sono verificati ben 5 casi di allagamenti in vaste aree del territorio comunale, tutti episodi legati alle forti piogge concentrate nell’arco di pochissime ore. Sempre a Roma, in poco più di 5 anni di monitoraggio (da ottobre 2010 a tutto il 2015), sono stati 15 gli eventi estremi registrati sulla mappa del rischio climatico e 24 i giorni di stop a metropolitane e treni urbani a causa delle piogge intense1.

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Imprese: all'Unione Industriale di Torino presentato l'Atlante dell'Innovazione ENEA

Imprese: all'Unione Industriale di Torino presentato l'Atlante dell'Innovazione ENEA

Rinnovabili, efficienza energetica e smart city ma anche materiali innovativi, tecnologie per processi industriali sostenibili, economia circolare e uso efficiente delle risorsesono alcuni dei servizi avanzati e dei prodotti della ricerca che l’ENEA ha presentato nella tappa torinese del road show organizzato con Confindustria presso la sede dell’Unione Industriale. Alla platea di imprese e associazioni di categoria, l’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha fatto conoscere il suo Atlante dell’Innovazione, una banca dati online con oltre 500 prodotti e servizi innovativi.

“Stiamo portando in giro per l’Italia uno strumento dedicato a tutte le aziende che vedono nell’innovazione di processo e di prodotto un asset per la competitività della propria impresa - ha commentato MarcoCasagni vice responsabile Unità Committenza dell’ENEA - puntiamo a consolidare la partnership tra pubblico e privato per offrire al settore imprenditoriale strumenti tecnologici in grado di garantire alle imprese una crescita sostenibile e competitiva, un’occupazione di qualità e una gestione sostenibile del territorio e delle risorse naturali”.

Molti i brevetti, le tecnologie e le expertise presentate dai ricercatori ENEA alle aziende, come lo Smart Building Network Management.Si tratta diun modello organizzativo ma anche di un insieme di tecnologie per la gestione ottimale di reti di edifici che permette - attraverso sistemi sensoriali, di trasmissione dati e un’intelligenza di rete - di tagliare consumi e costi con tempi di ritorno degli investimenti molto interessanti. Tutte metodologie e tecnologie sviluppate e testate presso lo Smart Village nel Centro Ricerche ENEA della Casaccia e successivamente trasferite in ambito urbano (come Bari, L’Aquila e Brescia). Al centro della tappa torinese anche l’offerta ENEA per sistemi di produzione e consumo sostenibile delle risorse, riduzione delle emissioni e dell’impatto, gestione e mitigazione dei rischi per il territorio, qualificazione di materiali,   componenti, dispositivi e dei relativi processi di fabbricazione e integrazione in sistemi complessi.