Ambiente: ENEA mette “in mare” le prime alghe artificiali per studiare il cambiamento climatico

Ambiente: ENEA mette “in mare” le prime alghe artificiali per studiare il cambiamento climatico

L’ENEA ha progettato, stampato in 3D e ‘trapiantato’ nella Baia di Santa Teresa (La Spezia) 60 alghe in resina siliconica atossica simili alle alghe naturali, per testarne l’idoneità alla colonizzazione da parte di organismi marini. Gli studi serviranno anche a comprendere l’effetto di mitigazione al cambiamento climatico e di protezione esercitato dall’alga naturale sulla fauna associata. Questi gli obiettivi del progetto “Will coralline algae reef mitigate climate change effects on associated fauna?”, condotto da ENEA in collaborazione con CNR e Università di Portsmouth  (che ha proposto l’iniziativa) e finanziato dalla Royal Society International Exchange Grant RS-CNR. La notizia è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista New Scientist.

I 60 reef artificiali detti anche mimics sono stati realizzati imitando il colore e le proprietà strutturali dell’Ellisolandia elongata, un’alga corallina tipica dei fondali bassi del Mediterraneo e nota per essere in grado di sopportare periodi fuori dall’acqua, forti variazioni di temperatura, salinità e pH. Tra le fronde flessibili di questa alga, importante “ingegnere ecosistemico” e vera e propria oasi di biodiversità del nostro mare, trovano riparo, cibo e aree favorevoli alla riproduzione, numerosi organismi marini.

Queste 60 alghe “sosia” delle alghe naturali, sono state ‘trapiantate” all’interno del reef naturale a circa 50 cm di profondità per avviare la fase di acclimatazione e permettere al biofilm batterico di ricoprire i mimics, favorendone la colonizzazione da parte di organismi come piccole stelle di mare, crostacei, molluschi e molte altre specie.

“L’innovatività di questo studio è duplice” - sottolinea Chiara Lombardi del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA - da una parte c’è l’importanza di comprendere come un organismo ‘tollerante’ come l’Elissolandia elongata, vera e propria ‘oasi’ di biodiversità del nostro mare, può essere in grado di ‘mitigare’ gli effetti del cambiamento climatico proteggendo la fauna ad esso associata. D’altro canto con la verifica dell’idoneità dei mimics alla colonizzazione, si aprono nuovi orizzonti applicativi come ad esempio la creazione di micro reef artificiali per il recupero e il ripristino di habitat naturali particolarmente sfruttati ed impoveriti dall’azione dell’uomo.”

Il progetto della durata di due anni (2016-2018) si divide in due fasi: durante la prima fase di progettazione sono state realizzate scansioni microtomografiche delle alghe naturali; successivamente, presso il Centro Ricerche Ambiente Marino di Santa Teresa, sono stati “stampati” in 3D i primi prototipi di mimics, costituiti da fronde artificiali e basi, poi testati per verificarne resistenza e atossicità. Nella fase di sperimentazione tuttora in corso è stato avviato un osservatorio multiparametrico per l’acquisizione di dati marini quali temperatura, salinità, alcalinità, pH, ossigeno: nell’arco di un anno i mimics verranno monitorati e campionati, con l’obiettivo di valutarne l’idoneità alla colonizzazione da parte della fauna che popola il reef naturale.

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Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Aumentano anche emissioni CO2 (+2,8%) e produzione elettrica (+6,4%)

Segnali di ripresa per il sistema energetico nazionale con l’aumento di consumi finali di energia (+1,7%) e produzione elettrica (+6,4%) ma, allo stesso tempo, criticità emergenti sul fronte della sicurezza, dei prezzi e delle emissioni di anidride carbonica. È uno scenario complesso quello delineato dall’Analisi Trimestrale ENEA relativa ai primi tre mesi del 2017, con un sensibile peggioramento (-10% su base annua) dell’indice ISPRED che misura la transizione del sistema energetico nazionale sulla base di sicurezza, prezzi e andamento della CO2.

“L’inverno 2016/2017 - spiega Francesco Gracceva, l’esperto ENEA che ha coordinato l’Analisi - ha fatto emergere alcune fragilità del nostro sistema energetico che negli ultimi anni erano state sottovalutate e mostrato come la transizione energetica continui a presentare aspetti problematici. Le nostre simulazioni così come quelle di ENTSO-E, l’Associazione europea dei gestori delle reti elettriche, evidenziano che nel corso dell’estate potrebbero verificarsi problemi di adeguatezza, in particolare nel Centro-Nord, qualora si verificasse un mix di condizioni estreme con alte temperature, bassa produzione da fonti rinnovabili non programmabili e bassa idraulicità”.

Ma non solo. Il forte aumento della produzione interna di elettricità e la ripresa della domanda di gas per usi finali hanno determinato il secondo incremento trimestrale consecutivo delle emissioni di CO2 (+2,8%), che quest’anno potrebbero raggiungere livelli simili a quelli del 2013.

Nello specifico, dall’Analisi emerge che nel primo trimestre 2017, i consumi di energia primaria sono tornati a crescere (+0,9%), trainati dal forte aumento dell’utilizzo di gas (+9%), mentre i consumi finali sono aumentati dell’1,7%, con un +3% nel civile, per effetto delle condizioni climatiche e un +2% nell’industria per la ripresa della produzione. In crescita anche la produzione elettrica nazionale (+6,4%) con una quota di termoelettrico pari al 73% della produzione totale (con punte del 77% a gennaio), un livello che non si registrava da un decennio. In sensibile calo l’import di elettricità (-29%) anche se in misura minore rispetto al -60% del IV trimestre 2016. Questo insieme di elementi ha determinato un periodo transitorio di forti rialzi dei prezzi sulla borsa elettrica, fino a 94 euro/MWh di media giornaliera nella zona Nord a gennaio.

Una dinamica simile ha coinvolto il sistema gas dove i picchi di domanda vicini ai massimi storici (425 Mm3) hanno indotto i decisori a raccomandare un aumento delle importazioni con un impatto sui prezzi che, sempre a gennaio, sul mercato all’ingrosso italiano sono stati di quasi 4€/MWh più alti rispetto al resto d’Europa. Di fatto, nel caso in cui non fossero completamente disponibili tutti i punti di entrata nella rete nazionale, la copertura di picchi eccezionali di domanda potrebbe risultare problematica.

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Ambiente: laser ENEA in azione per monitorare stato di salute del Mediterraneo

Ambiente: laser ENEA in azione per monitorare stato di salute del Mediterraneo

 Monitorare lo stato di salute del Mediterraneo e contemporaneamente verificare l’accuratezza dei dati raccolti dal satellite dell'Agenzia Spaziale Europea “SENTINEL-3” su temperatura, colore e altezza della superficie del mare. Sono questi gli obiettivi della nuova campagna oceanografica del programma Ue di osservazione terrestre Copernicus, che si è avvalsa del supporto della nave del CNR “Minerva UNO”.

L’ENEA ha partecipato alla missione con un sistema laser compatto, che consiste in un lidar fluorosensore in grado di effettuare in tempo reale e a distanza il controllodell’ecosistema marino anche di vaste aree. “Per tre settimane abbiamo analizzato il tratto di

mare che va dallo Ionio al Canale di Sicilia e raccolto oltre 500 campioni per analizzare il contenuto di clorofilla nel mare”, spiega il ricercatore ENEA Federico Angelini del Laboratorio diagnostiche e metrologia del Centro Ricerche di Frascati. “Studiare lo sviluppo di vegetazione – prosegue il ricercatore – permette di individuare il cosiddetto fenomeno dell’eutrofizzazione, causato dall’arricchimento delle acque di materiali organici provenienti da scarichi agricoli, industriali e urbani che favoriscono lo sviluppo abnorme e la salita in superficie di alghe. Si tratta di un pericolo per l’ecosistema marino perché possono ostruire le branchie ai pesci, alterare l'equilibrio nella distribuzione dell'ossigeno, liberare sostanze tossiche e maleodoranti e colorare le acque con una forte riduzione di limpidezza e trasparenza”.

“Il nostro laser  – aggiunge Francesco Colao, l’altro ricercatore ENEA coinvolto nella missione - permette di stimolare, in modo continuo durante la navigazione, lafluorescenza delle sostanze sospese e disciolte nelle acque marine senza manipolare il campione. Questo sensore è l’ultimo di una serie di prototipi già utilizzati in altre missioni nel Mediterraneo, in Artide e in Antartide ed è stato realizzato per il progetto RITMARE del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per contribuire alla qualità dell’ambiente marino,  studiare gli impatti del cambiamento climatico e definire strategie di mitigazione per le aree costiere e marine”.

Terremoto: arriva il "kit" antisismico per muri più sicuri e isolanti

Terremoto: arriva il "kit" antisismico per muri più sicuri e isolanti

 ENEA ha brevettato un sistema antisismico per pareti che coniuga sicurezza, risparmio energetico e sostenibilità. Consiste in un kit prefabbricabile e modulare composto da piani cordati e pannelli in fibra di canapa che, opportunamente combinati tra loro, sono in grado di contenere gli effetti espulsivi provocati dalle scosse sismiche e garantire al tempo stesso un elevato comfort termoacustico e isolante.

Applicabile sia su edifici nuovi che esistenti, si tratta di un sistema ideale per rinforzare le tamponature, vale a dire gli elementi che delimitano gli ambienti di un fabbricato e che spesso vengono “espulse” in caso di scosse, provocando danni ingenti anche in assenza di lesioni importanti alle parti strutturali.

I test numerici e sperimentali effettuati sulle corde hanno dimostrato notevole resistenza e buona deformabilità. Studi recenti sulla canapa condotti da ENEA hanno evidenziato buone capacità isolanti e durabilità, oltre a una buonatraspirabilità e una limitata velocità di propagazione delle fiamme in caso di incendio.

 Grazie all’elevata resistenza della fibra di canapa, i piani cordati del kit si oppongono agli effetti espulsivi delle tamponature, mentre l’azione termoisolante nei pannelli garantisce una buona riduzione della trasmittanza termica, cioè della facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore.

“Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale come le tamponature, possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone”, spiega la ricercatrice ENEA Anna Marzo.

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Caldo: arriva #ARIACONDIZIONATAINCLASSEA, diretta Facebook con gli esperti ENEA per ridurre consumi e bollette

Caldo: arriva #ARIACONDIZIONATAINCLASSEA, diretta Facebook con gli esperti ENEA per ridurre consumi e bollette

Presentato Report su ‘Cambiamento comportamentale ed efficienza energetica’.

Difendersi dal caldo record usando l’aria condizionata in modo ‘intelligente’, grazie ai consigli dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica per ridurre consumi e bollette. Mercoledì 28 giugno dalle ore 11.00 sulla pagina Facebook @ENEAUfficioStampa gli esperti saranno collegati in diretta per dare informazioni, risposte e chiarimenti via social. Inoltre, l'ENEA fornisce una mini-guida con 10 indicazioni per usare al meglio i climatizzatori salvaguardando comfort e spesa. Secondo le stime, comportamenti più consapevoli e attenti consentono di ottenere benefici economici, con risparmi dal 5 al 7%  sul totale della bolletta dell’energia elettrica.

La  diretta social è stata ribattezzata #ARIACONDIZIONATAINCLASSEA, in sintonia con la campagna nazionale di informazione e formazione sull`Efficienza Energetica ‘Italia in classe A’, promossa dal MiSe e realizzata dall`ENEA per promuovere una cultura dell’uso efficiente ed eco-sostenibile delle risorse energetiche.

Ma non solo. Secondo i dati della Ue e  dell’Agenzia Internazionale per l’Energia emersi oggi nel convegno ‘Cambiamento comportamentale e innovazione tecnologica’, promosso dall'ENEA e dagli Stati Generali Efficienza Energetica, le modifiche dei comportamenti che fanno crescere la domanda di efficienza energetica (quelli direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie correnti o più strettamente connessi a un vero e proprio cambiamento culturale) potrebbero consentire un risparmio energetico dal 5 al 20% della spesa complessiva dei consumatori.

“Le misure legate al cambiamento comportamentale e all’efficienza energetica assumono un ruolo centrale – sottolinea Antonio Disi, curatore del Report “Cambiamento Comportamentale ed efficienza energetica” a cura di ENEA ed EKN -  In questo senso, assieme alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, va promossa una maggiore attenzione al ruolo virtuoso, pro efficienza energetica, dei comportamenti individuali o sociali”.

All’evento hanno partecipato, fra gli altri, i Presidenti dell’ENEA, Federico Testa e del GSE Francesco Sperandini, l’Amministratore delegato E.ON Italia Péter Ilyés e il Presidente degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica Alessandro Ortis.

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Ambiente: da EuNetAir sensori innovativi e low-cost contro lo smog in città

Ambiente: da EuNetAir sensori innovativi e low-cost contro lo smog in città

38 Paesi e oltre 200 ricercatori provenienti da 120 organizzazioni tra università, enti di ricerca e imprese sono i protagonisti di EuNetAir,il network coordinato dall’ENEA per lo sviluppo di sensori antismog low-cost. Un’alleanza internazionale tra ricerca e impresa che ha permesso di sviluppare materiali avanzati, nanomateriali, dispositivi hi-tech portatili, protocolli di misura e reti wireless di sensori per rilevare l’inquinamento atmosferico urbano, con un indotto economico stimato di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un finanziamento Ue di 600 mila euro. “Rispetto ai sistemi in commercio, i sensori antismog che abbiamo sviluppato sono economici, dai consumi energetici ridotti, maneggevoli e adatti a un monitoraggio sia in movimento che in punti fissi” - spiega Michele Penza,responsabile ENEA del “Laboratorio materiali funzionali e tecnologie per applicazioni sostenibili” nel Centro Ricerche di Brindisi e coordinatore del network internazionale EuNetAir.

“Tutte caratteristiche - prosegue il ricercatore - che rendono i nostri prototipi candidati ideali per il controllo della qualità dell’aria nelle città. Attualmente stiamo ottimizzandone le prestazioni per renderli competitivi rispetto ai più costosi sistemi convenzionali, che rimangono ancora i più accurati nelle misure antismog, ma poco maneggevoli, ingombranti e non idonei alle rilevazioni su mezzi in movimento. Con i nuovi sistemi hi-tech - sottolinea Penza - puntiamo a rivoluzionare le tecnologie per il controllo dell’inquinamento atmosferico, offrendo alle amministrazioni centrali e locali gli strumenti necessari per migliorare la qualità dell’aria e accrescere la consapevolezza ambientale dei cittadini”. Finora i prototipi sviluppati da EuNetAir sono stati testati a Londra (50 nodi-sensori sono stati posizionati dentro e fuori l’aeroporto di Heathrow) dall’Università di Cambridge e dall’azienda inglese Alphasense Ltd, entrambe partner EuNetAir, e nella città portoghese di Aveiro grazie al coinvolgimento di 15 team (ENEA, NILU, ECN, CSIC, MCL, IMEC, VITO, IDAD, Cambridge University, Thessaloniki University, Louvain Catholique University, Alphasense, SenseAir, 3S, Siemens) provenienti da 12 Paesi Ue (Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Austria, Belgio, Portogallo, Regno Unito, Grecia, Svizzera, Svezia, Germania). I risultati di quest’ultima sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Atmospheric Environment e riguardano il confronto tra le prestazioni degli oltre 150 sensori innovativi “EuNetAir” e quelle dei dispositivi antismog convenzionali. Obiettivo del test, studiare in uno scenario reale la qualità dei dati generati dai sensori secondo lo standard “Misure Indicative della Direttiva Europea” (2008/50/EC).

Il progetto internazionale EuNetAir fa parte del programma di collaborazione COST (European Cooperation in Science and Technology), uno dei più collaudati strumenti comunitari, nato per favorire la cooperazione tra i ricercatori a livello europeo, ed è stato menzionato come Top-Story dall’ente finanziatore europeo COST Association, supportato dal programma Horizon 2020. Inoltre, EuNetAir si avvale della collaborazione di numerose organizzazioni internazionali come JRC, EEA, US EPA, WHO Europe, UNECE, CSIRO, Chinese Academy of Sciences, MIT e NASA.

Smart City: intelligente, sostenibile e inclusiva, ENEA disegna la città del futuro

Smart City: intelligente, sostenibile e inclusiva, ENEA disegna la città del futuro

Online la rivista “Energia, ambiente e innovazione” e workshop EERA a Bologna.

Un ecosistema nazionale delle città che fonde esperienze e tecnologie, architetture innovative e piattaforme ICT, dove tecnologie innovative integrano smart building e smart home, mobilità elettrica e rinnovabili e interagiscono con cittadini e amministratori attraverso nuovi linguaggi e indicatori, ma anche processi di “citizen engagement” e coworking per cogliere la sfida della Smart City.

E’ questa la strategia dell’ENEA per una città del futuro sempre più intelligente, sostenibile e inclusiva, tema centrale dell’ultimo numero del magazine ENEA “Energia, ambiente e innovazione” che verrà presentato il prossimo 26 giugno a Bologna durante il workshop “Building the Italian Smart City Ecosystem in the European Framework”, nell’ambito della iniziativa europea European Energy Research Alliance Joint Programme on Smart Cities, di cui ENEA è membro dell’Executive Committee dal 2010. Obiettivo dell’evento è promuovere l’integrazione tra sistemi urbani e nuovi approcci intelligenti nel design e nella gestione dei sistemi energetici delle città e definire una roadmap per la rigenerazione urbana comune a istituzioni, centri di ricerca, municipalità e imprese.

“Oggi oltre il 50% della popolazione mondiale - oltre 3 miliardi e mezzo di persone (il 75% solo in Europa) – vive stabilmente nelle città e il trend del fenomeno di urbanizzazione è in costante aumento: le città consumano fino all’80% dell’energia mondiale ma non basta: oltre il 50% dei rifiuti globali, il 75% di consumo di risorse naturali e l’80% delle emissioni di tutto il pianeta sono da attribuire alle città. In questo contesto lo sviluppo e la diffusione di città energeticamente sostenibili ed efficienti è una delle strade percorribili per far fronte alle grandi sfide urbane di questo secolo[1].

Dopo l’editoriale di Aurelio La Barbera e l’intervista a Franco Ferrarrotti, uno dei più grandi sociologhi urbani ed esperto di città, con queste parole di Nicola Tollin (International Program on Urban Resilience RESURBE del Recycling Cities Network RECNET e Unesco Chair on Sustainability della Technical University of Catalonia) si apre la sezione "Focus" dello Speciale "Energia, ambiente e innovazione", con un’ampia panoramica sullo sviluppo sostenibile delle città attraverso le varie strategie internazionali in atto, come quelle individuate dagli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, dalla nuova agenda delle città e dagli accordi di Parigi sul cambiamento climatico.

“ENEA è in prima linea per uno sviluppo tecnologico delle città che abbini integrazione e standardizzazione. Occorre avviare una rivoluzione che prima di essere tecnologica è culturale e organizzativa, un processo di condivisione dal basso e di allineamento progressivo in cui città istituzioni enti di ricerca e aziende crescono insieme con riferimenti comuni in un mercato finalmente aperto alla importazione ed esportazione delle tecnologie smart”, è il messaggio contenuto nell’articolo dell’ENEA dal titolo “Un percorso di convergenza nazionale sui progetto Smart City”, che passa in rassegna la strategia pioniera dell’Agenzia che fin dal 2010 apre ai primi progetti pilota in Italia “Smart Ring” a L’Aquila e “Smart Village” nel Centro ENEA Casaccia, basati su nuove tecnologie sensoristiche e ICT (smart building, info-mobilità, smart-grid) sempre più integrate, i cui risultati sono stati riversati in 12 progetti dimostrativi sviluppati in diverse aree urbane del nostro Paese.

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Economia circolare: al via progetto recupero materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita

Economia circolare: al via progetto recupero materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita

Realizzare in Italia entro il 2020 un impianto pilota per recuperare silicio, argento, rame, alluminio e vetro da pannelli fotovoltaici a fine vita. È questo l’obiettivo del progetto ReSIELP (Recovery of Silicon and other materials from End-of-Life Photovoltaic Panels), finanziato con 2,5 milioni di euro nell’ambito della Knowledge Innovation Community sulle materie prime (KIC Raw Materials), alla quale partecipano in Italia ENEA, Università di Padova, le aziende ITO e Relight e CETMA (Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali).

Il prototipo, che sorgerà nello stabilimento milanese della Relight, mira a potenziare il recupero e riciclaggio dei materiali che compongono i pannelli fotovoltaici, in linea con la direttiva europea sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE): infatti, secondo la normativa europea 2012/19/EU, entro agosto 2018 dovrà essere recuperato dai moduli a fine vita l’85% del peso, che corrisponde in pratica a vetro e alluminio contenuti nei pannelli in silicio cristallino.

Ma c’è di più. Per valorizzare le materie prime critiche contenute nei pannelli e limitare i rifiuti in un’ottica di economia circolare, il progetto mira anche al recupero e riciclo dei materiali contenuti nel restante 15%, ovvero la parte costituita dalle celle che contiene i materiali più preziosi come il silicio, l’argento e il rame.

Nell’ambito di Resielp, l’ENEA si occuperà di valutare gli aspetti ambientali dei processi di recupero e supportare la progettazione dell’impianto per il trattamento termico dei pannelli e dei sistemi di trattamento dei reflui liquidi e gassosi.

Oltre a limitare il danno ambientale derivante da un processo di recupero non appropriato, il progetto punta a prevenire la produzione di rifiuti elettronici e, attraverso il loro riutilizzo, riciclaggio e altre forme di recupero, a ridurre il volume dei rifiuti da smaltire.

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Formazione: protocollo d'intesa ENEA-Rete ITS per l'efficienza energetica

Formazione: protocollo d'intesa ENEA-Rete ITS per l'efficienza energetica

Ampliare le competenze di giovani tecnici specializzati per trasferire l’innovazione tecnologica alle aziende presenti sul territorio, grazie a percorsi didattici condivisi e focalizzati sui temi dell’energia e dell’ambiente. Sono questi i temi dell’accordo sottoscritto a Verona dal presidente dell’ENEA Federico Testa e da Luciano Carapelli, coordinatore della Rete ITS (Istituti Tecnici Superiori) per l’efficienza energetica e presidente della Fondazione ITS Energia e Ambiente della Toscana. Il protocollo è stato firmato al Teatro Ristori di Verona, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi degli studenti di ITS Red, l’Istituto tecnico superiore specializzato nel risparmio energetico e nelle nuove tecnologie per la bioedilizia.

“Con questo accordo – sottolinea Federico Testa - intendiamo proseguire il nostro impegno nella formazione che parte sui banchi di scuola con le nostre iniziative di alternanza scuola-lavoro e prosegue poi dopo il diploma con gli ITS. L’obiettivo è quello di orientare i giovani tecnici all’innovazione tecnologica, a supporto di politiche d’interesse nazionale come quelle per l’efficienza energetica e per i beni culturali”.

“Con questo accordo - afferma Luciano Carapelli - la Rete nazionale degli ITS dell’efficienza energetica intende rafforzare, con il contributo dell’ENEA, le proprie competenze e possibilità di azione nel campo della formazione specialistica per le tecnologie finalizzate al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti delle energie rinnovabili, considerata la grande esperienza dell’ENEA e la sua presenza attiva su tutto il territorio nazionale”.

L’intesa prevede collaborazioni nel settore dell’efficienza energetica, in particolare nell’ambito dell’iniziativa “Italia in classe A”, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sviluppata dall’ENEA in attuazione del Piano Triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica previsto dal dlgs 102/2014. Oltre ad ospitare visite didattiche di allievi e docenti presso i propri centri di ricerca, ENEA provvederà a definire nuovi corsi sull’efficientamento energetico del patrimonio culturale italiano, in base al protocollo d’intesa tra ENEA e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’offerta didattica sarà realizzata sul modello della 'Summer School' in efficienza energetica che l’Agenzia organizza ogni anno presso il proprio Centro Ricerche Casaccia.

Obiettivo della Rete nazionale ITS “Efficienza Energetica”, a cui partecipano 12 fondazioni presenti in 11 regioni (Toscana, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Sicilia e Calabria), è quello di fornire un’alta formazione tecnologica, di livello post-secondario, sia in relazione a figure che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, sia in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese.

Al via progetto Ue per modello energetico sostenibile nello Spazio Alpino

Al via progetto Ue per modello energetico sostenibile nello Spazio Alpino

Creare un nuovo approccio integrato e strumenti condivisi di pianificazione e implementazione delle politiche energetiche per le pubbliche amministrazioni e le altre istituzioni della regione dello Spazio Alpino (Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein). È questo l’obiettivo del progetto triennale IMEAS (Integrated and Multi-level Energy models for the Alpine Space), di cui ENEA è capofila. Finanziato con circa 2 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale all’interno del Programma Spazio Alpino, il progetto coinvolge 12 partner che lavoreranno sull’identificazione delle motivazioni che guidano i processi decisionali, sui flussi informativi tra gli attori del sistema, sull’integrazione multi dimensionale della governance e sull’incremento delle capacità necessarie per un’efficace pianificazione energetica.

Per identificare le principali linee di intervento e individuare una base condivisa, è stato creato un questionario in varie lingue, rivolto a esperti di tematiche energetiche, che permetterà di raccogliere preziose indicazioni ed instaurare un dialogo con i ricercatori del progetto IMEAS.

Per compilare il questionario online (preferibilmente in inglese):

in inglese https://www.1ka.si/a/116250

in italiano https://www.1ka.si/a/116250?language=8

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Istruzione: ENEA presenta i nuovi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro

Istruzione: ENEA presenta i nuovi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro

Oltre 300 ragazzi coinvolti, 15 tra licei, istituti tecnici e professionali di cinque Regioni e sei tra Centri di ricerca  e centri di consulenza energetica integrata ENEA quali sedi ospitanti: sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano i nuovi percorsi ENEA di Alternanza Scuola-Lavoro (ASL). L'iniziativa è stata presentata nella “Giornata Inaugurale dell’Alternanza Scuola-Lavoro” che si è tenuta  presso la sede centrale dell’Agenzia con la partecipazione di docenti, studenti e ricercatori.

I progetti formativi copriranno i diversi settori di attività dell’ENEA, fra i quali l’efficienza energetica, l’uso efficiente delle risorse e la simbiosi industriale, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, le tecnologie hi-tech, il cambiamento climatico, la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risanamento e la ristrutturazione urbanistica, ma anche il trasferimento tecnologico, le nuove forme di imprenditorialità e la redazione di testi scientifici.

I progetti ASL sono una delle attività previste dal Protocollo su “Educazione allo sviluppo sostenibile, alla cooperazione internazionale e al rafforzamento del rapporto tra scuola e mondo del lavoro” firmato lo scorso anno fra ENEA e Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

“Iniziamo oggi un’attività impegnativa, certo, ma che, unita all’entusiasmo con cui da sempre l’ENEA ha accolto i progetti che avvicinano i giovani al mondo della ricerca scientifica e tecnologica, saprà arricchire il bagaglio di conoscenze di questi ragazzi e consolidare il ruolo di attore di sviluppo del Paese dell’Agenzia”, ha sottolineato il presidente dell’ENEA, Federico Testa. “La peculiarità dei progetti ASL dell’ENEA è la grande varietà dei percorsi formativi previsti – ha aggiunto –  che rispecchia la vocazione multidisciplinare dell’Agenzia”.

“L’obiettivo dell’Alternanza Scuola-Lavoro – ha spiegato la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – è aprire gli occhi delle nuove generazioni sul futuro. Consente loro di fare esperienza diretta di un mondo che avvertono distante nel tempo, ma al quale si orientano già nel presente con le scelte che compiono durante il loro percorso di formazione. Grazie a questa misura, che abbiamo reso obbligatoria con la Buona Scuola, le studentesse e gli studenti possono mettersi alla prova, sviluppare competenze e abilità utili per il domani, conoscere i meccanismi del mercato del lavoro. E, nel caso specifico dell’iniziativa messa in campo da ENEA, scoprire le ricadute dirette, in termini di crescita e sviluppo, dell’attività di ricerca, motore di progresso del Paese. Stiamo lavorando per formare cittadine e cittadini protagonisti del domani. E lo stiamo facendo insieme, ciascuno per il proprio ruolo e per la propria parte”.

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Raggiunti obiettivi per le rinnovabili, ma peggiorano prospettive decarbonizzazione e costo kilowattora industria resta ai massimi in Europa

Raggiunti obiettivi per le rinnovabili, ma peggiorano prospettive decarbonizzazione e costo kilowattora industria resta ai massimi in Europa

Nel 2016 l’Italia ha raggiunto con quattro anni di anticipo gli obiettivi europei di fonti rinnovabili sui consumi finali di energia (con il 17,6% contro il 17% al 2020), l’elettricità prodotta è stata più green grazie al maggiore utilizzo di gas (+13%) e al forte calo del carbone (-21%) e i consumi di energia sono rimasti stabili. È quanto emerge dall’Analisi Trimestrale del Sistema Energetico dell’ENEA (www.enea.it) che evidenzia tuttavia diversi elementi di preoccupazione come il rallentamento della crescita delle rinnovabili, il peggioramento delle prospettive di decarbonizzazione post-2020 e il persistente elevato livello dei prezzi dell’energia, con evidenti ripercussioni sulla competitività delle nostre imprese. Infatti, nonostante il calo del 5% registrato nel 2016, il costo del kilowattora per le industrie italiane resta fra i più alti d’Europa. Lo stesso accade per i prezzi del gas che sono diminuiti, ma meno che negli altri principali Paesi europei, penalizzando soprattutto le piccole utenze che pagano il 15% in più rispetto alla media-UE e che, nel 2016, hanno visto allargarsi ulteriormente la forbice con le grandi utenze a livello nazionale, arrivando a pagare un prezzo quasi doppio.

Non poche criticità riguardano poi le prospettive di decarbonizzazione nel medio-lungo termine:nel 2016 le emissioni di CO2 sono tornate a diminuire (-0,8%) e gli obiettivi al 2020 sembrano a portata di mano; tuttavia, un’analisi più approfondita rivela che i target al 2030 potrebbero porre difficoltà soprattutto nel settore dei trasporti e del riscaldamento degli edifici. “L’elemento di novità che emerge dalla nostra analisi – spiega il ricercatore ENEA Francesco Gracceva –  è proprio questo: il ‘rischio 2030’ tenuto conto che, a differenza di altri Paesi, in Italia la forte diminuzione dei consumi di energia e delle emissioni di CO2 degli ultimi anni è stata legata non tanto a cambiamenti strutturali ma alla diminuzione dell’attività economica. Un altro segnale cui prestare forte attenzione è la riduzione dei tassi di sviluppo delle rinnovabili riscontrata negli ultimi anni”.

Ma non solo: lo stop dei reattori nucleari francesi a fine 2016/inizi 2017 ha spinto la domanda di punta del gas quasi ai massimi storici di 5 anni fa e rivelato che l’overcapacity del sistema elettrico italiano è meno ampia di quanto non si credesse. Dall’insieme di questi elementi deriva una riduzione dell’indice ENEA-ISPRED (Indice Sicurezza, PRezzi dell’Energia e Decarbonizzazione) da 0,53 a 0,51 su base annua, a sottolineare il “leggero peggioramento” nel grado di soddisfacimento del ‘trilemma energetico’, ovvero coniugare prezzi bassi, alta sicurezza, forte decarbonizzazione.

Accordo ENEA - Italferr per efficienza, risparmio e fonti rinnovabili

Accordo ENEA - Italferr per efficienza, risparmio e fonti rinnovabili

ENEA e Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, hanno siglato oggi un protocollo d’intesa per lo sviluppo di progetti di efficientamento, ottimizzazione e riduzione dei consumi energetici e di diffusione di tecnologie avanzate e di fonti rinnovabili, anche attraverso lo studio di progetti innovativi quali pannelli fotovoltaici hi-tech montati sulle barriere antirumore. L’accordo, firmato da Federico Testa, presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e Carlo Carganico, amministratore delegato e direttore generale Italferr, si focalizza su quattro settori strategici: efficienza energetica, fotovoltaico, valorizzazione del patrimonio archeologico e bonifiche ambientali.

“L’ENEA metterà a disposizione di Italferr il know how maturato in settori di eccellenza quali l’efficientamento energetico, le fonti rinnovabili e le applicazioni per sistemi di accumulo, oltre che in attività per la formazione e per le diagnosi energetiche”, ha dichiarato il presidente Testa. “Questa intesa - ha aggiunto - è un esempio concreto e particolarmente positivo di collaborazione tra ricerca avanzata e una realtà di eccellenza come Italferr per ottimizzare i risultati nella realizzazione di grandi infrastrutture ferroviarie all’insegna di efficienza energetica, sostenibilità e valorizzazione dei beni culturali”.

“Italferr - ha evidenziato l’amministratore delegato Carganico - opera da sempre attraverso una politica ambientale basata su precisi criteri di responsabilità orientati alla conservazione e alla valorizzazione del territorio nelle sue valenze ambientali e sociali, adotta sistemi di qualità all’avanguardia e si adopera per un corretto ed efficiente utilizzo delle risorse energetiche. Oggi, attraverso questo accordo, Italferr, forte dell’esperienza maturata nell’esecuzione di studi ed indagini archeologiche in fase di progettazione, potrà avvalersi delle tecnologie hi-tech e delle strumentazioni di ENEA per la ricostruzione in 3D di reperti e siti, al fine di valorizzare il patrimonio archeologico nelle aree correlate alla realizzazione delle infrastrutture strategiche e renderlo fruibile alle scuole, attraverso iniziative didattiche, e ai fruitori del servizio ferroviario tramite apposite applicazioni. Inoltre, l’obiettivo di Italferr è di esportare questi modelli e best practice su infrastrutture sostenibili, con attenzione all’ambiente e all’innovazione, all’interno dei progetti negli oltre 20 Paesi del mondo dove siamo presenti”.

Per lo sviluppo dei progetti è previsto l’utilizzo di tecnologie e di strumentazioni ENEA per la ricostruzione in 3D di siti archeologici confotogrammetria o laser scanner. Infine, l’Agenzia supporterà Italferr nei processi di bonifica ambientale della zona degli scavi, qualora nelle analisi di suolo, sottosuolo e falde acquifere fossero rinvenuti dei contaminanti. I dati rilevati saranno integrati tra loro e messi a sistema per elaborare una mappatura dei valori ambientali su tutto il territorio nazionale.

Fotovoltaico, al via progetto da 14 milioni per filiera industriale in Italia

Fotovoltaico, al via progetto da 14 milioni per filiera industriale in Italia

Sviluppare in Italia una filiera industriale in grado di produrre celle fotovoltaiche super efficienti e low costericonquistare competitività nel settore. È questo l’obiettivo del progetto europeo AMPERE - Automated photovoltaic cell and Module industrial Production to regain and secure European Renewable Energy market” - finanziato con 14 milioni di euro dal programma Ue di ricerca e innovazione Horizon 2020 e al quale partecipano in Italia ENEA, CNR-IMM di Catania, la PMI Rise Technology e 3SUN del gruppo Enel Green Power, leader nel settore in Italia e capofila di AMPERE.

Il progetto punta a creare nello stabilimento catanese della 3SUN una linea produttiva che in cinque anni sia in grado di realizzare moduli fotovoltaici ad alta efficienza bifacciali ad eterogiunzione[1] su silicio per una capacità complessiva di 1 GW/anno. Questi moduli innovativi garantiscono rendimenti che superano il 23%[2], costi di produzione inferiori a 0,42 €/Wp[3], un’affidabilità di oltre 35 anni e un basso tasso di degrado delle prestazioni (inferiore a 0,5% annuo), tutti parametri superiori rispetto a quelli delle celle fotovoltaiche che dominano il mercato attuale.

All’ENEA spetta il ruolo di supporto tecnico scientifico per la simulazione computazionale, la verifica in laboratorio e soprattutto lo sviluppo e la sperimentazione di materiali innovativi, come ossidi e metalli trasparenti, in grado di massimizzare le rese delle celle ad eterogiunzione.

“Questo progetto rappresenta un’occasione unica per ricreare nel nostro paese una filiera industriale, in un settore in cui abbiamo perso la supremazia produttiva ma non quella tecnologica”, sottolinea Mario Tucci, responsabile Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche dell’ENEA. “Oggi abbiamo l’opportunità di rivoluzionare il mercato sviluppando know-how per aumentare le rese e abbattere i costi, creare una filiera competitiva e attraente e favorire la competitività del sistema produttivo nazionale, anche in assenza di incentivi pubblici.”

Tra partner europei del progetto anche alcuni tra i maggiori istituti scientifici, quali Fraunhofer ISE, CEA-INES (Commissariat a l’Energie Atomique et aux energies alternatives), CSEM (Centre Suisse Electronique et Microtecnique) ed EPFL (Ecole Politecnique Fédéral de Lausanne), mentre tra le industrie figurano Meyer Burgher Research AG, NorSun, Semilab e ERM (Environmental Resource Management).

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Ecobonus 2017: online nuovo portale ENEA per invio pratiche 65%

Ecobonus 2017: online nuovo portale ENEA per invio pratiche 65%

È operativo il sito http://finanziaria2017.enea.it per la trasmissione dei dati relativi agli interventi di efficienza energetica ammessi alla detrazione fiscale del 65% e conclusi dopo il 31/12/2016.

Inoltre, per aiutare gli utenti a risolvere i problemi di natura tecnica e procedurale sul portale http://www.acs.enea.it sono disponibili un vademecum, risposte alle domande più frequenti (FAQ), la normativa di riferimento e un servizio di help desk a cui inviare i propri quesiti, curato dei tecnici ENEA.

Si ricorda che le detrazioni fiscali del 65% sono un meccanismo di incentivazione alla realizzazione di interventi di riqualificazione energetica previsti dalla legge 296/2006 (commi da 344 a 347) e dall'art. 14 del D.L. 63/2013, come modificato dalla legge n.90/2013.

Al via progetto Ue a guida ENEA per efficienza edifici scolastici nel Mediterraneo

Al via progetto Ue a guida ENEA per efficienza edifici scolastici nel Mediterraneo

Supportare la pianificazione di interventi per ridurre i consumi e migliorare le performance energetiche degli edifici scolastici in sette Paesi del Mediterraneo[1]. È questo l’obiettivo del progetto europeo di durata triennale TEESCHOOLS (Transferring Energy Efficiency in Mediterranean SCHOOLS), coordinato dall’ENEA e finanziato dal programma transnazionale Interreg Med 2014-2020.

TEESCHOOLS prevede la realizzazione di una strategia per rendere meno complesso il processo di riqualificazione degli immobili pubblici mediante una piattaforma integrata di strumenti user friendly, quali un software per la semplificazione degli audit energetici, un sistema di calcolo della carbon footprint basato sulle informazioni relative al ciclo di vita dell’immobile, un innovativo database di buone pratiche per la ristrutturazione degli edifici scolastici, la definizione di modelli di finanziamento su misura e la promozione di corsi di formazione altamente qualificati. Grazie alle azioni pilota previste nei Paesi partner, gli strumenti saranno adattati alle singole realtà locali con l’obiettivo di favorirne l’adozione all’interno dei piani energetici locali, regionali e nazionali.

Nuovo sistema di calcolo ENEA per la valutazione economica degli impianti

Nuovo sistema di calcolo ENEA per la valutazione economica degli impianti

Si chiama FELIPE ed è un nuovo sistema di calcolo brevettato dall’ENEA, in grado di fare l’analisi economica per qualsiasi tipo di impianto energetico, sia da costruire che già in esercizio, alimentato da qualsiasi fonte energetica e di qualsiasi potenza.

“Questo sistema aiuterà le imprese, che costruiscono impianti energetici a tecnologia avanzata o a fonti rinnovabili, a capire quando è il momento giusto per mettersi sul mercato per essere competitivi”, spiega Enzo Metelli del laboratorio ENEA “Sviluppo Componenti e Impianti Solari”, uno degli autori del brevetto.

Questa valutazione si basa sull’elaborazione di tutti i dati riguardanti l’impianto, come la sua dimensione, il costo stimato di costruzione, i costi di esercizio e di mantenimento annuo, la produzione (elettrica, termica, frigorifera) con riferimento alle modalità di funzionamento, compreso il costo del combustibile a seconda della tipologia utilizzata. Vengono presi in considerazione anche i contributi a fondo perduto nonché gli incentivi economici sulle produzioni e la loro durata, e nel caso si debba far ricorso a prestiti bancari, anche gli interessi da pagare.

Il sistema di calcolo tiene conto anche del costo delle esternalità legate alla produzione energetica da fonti primarie, come l’impatto delle emissioni in termini di inquinamento, poiché la legislazione prevede di acquistare sul mercato il permesso ad emettere emissioni in eccesso rispetto al limite annuo.

Tra i possibili utilizzatori di FELIPE (Fattibilità Economica preLiminare degli Impianti di Produzione Energetica) ci sono anche le ESCO che intendono proporre interventi di efficienza energetica, come pure gli utenti che hanno bisogno di individuare l’impianto più vantaggioso per loro tra diverse proposte.

ENEA, martedì 21 il 'Classe A day' sull'efficienza

ENEA, martedì 21 il 'Classe A day' sull'efficienza

Martedì 21 febbraio a Roma, in occasione del Classe A Day promosso dall’ENEA, verranno consegnati i premi Energia Intelligente e le targhe Italia in Classe A, a conclusione della Campagna di comunicazione sull’efficienza energetica. Parteciperanno il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, il presidente dell’ENEA Federico Testa, il vicedirettore dell’Unità per l’Efficienza Energetica della Commissione Europea Claudia Canevari. Appuntamento alle ore 11, sala conferenze ENEA in via Giulio Romano 41.

In particolare, verranno assegnati i premi ai vincitori del concorso Italia in Classe A - PremioEnergia Intelligente, rivolto a giornalisti e a giovani under 25 per i migliori articoli, spot e servizi radio-tv sull’efficienza energetica. Verranno inoltre consegnati alcuni riconoscimenti speciali a quei giornalisti che più hanno contribuito a un’informazione di qualità sull’uso efficiente dell’energia, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica e a strumenti e incentivi per l’efficienza nella PA e nei settori civile, terziario e industria.

L’iniziativa segna la conclusione del primo anno di attività della Campagna nazionale Italia in Classe A, ideata e realizzata da ENEA e promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico per il Programma triennale d’Informazione e Formazione, che punta a sensibilizzare cittadini, imprese e pubblica amministrazione sulle tematiche sull’efficienza energetica, nell’ambito dell’art.13 del dlgs 102/2014 che recepisce la direttiva europea sull’efficienza energetica.

La Campagna nazionale “Italia in classe A” si sviluppa su tre anni (marzo 2016 - marzo 2019) e nella prima fase l’obiettivo è stato quello di un’ampia sensibilizzazione, rivolta soprattutto al grande pubblico attraverso messaggi concepiti con un linguaggio semplice e chiaro.

Nel corso del “Classe A Day” verrà presentato anche un report sulle attività e i risultati raggiunti dalla Campagna nel 2016, oltre alle linee di azione strategiche per il 2017, individuate dall’Unità Efficienza Energetica dell’ENEA assieme ad altri protagonisti del settore.

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Progetto Ue a guida ENEA su materiali in condizioni estreme

Progetto Ue a guida ENEA su materiali in condizioni estreme

Creare una rete di partner europei a supporto di settori tecnologici e industriali nell’utilizzo dei materiali in condizioni difficili per  temperature, usura, corrosione, livello di carico, in comparti quali i trasporti, le lavorazioni meccaniche, le costruzioni e l’energia. E’ questo l’obiettivo del Progetto EXTREME coordinato da ENEA, finanziato al 65% da fondi comunitari e da svilupparsi su base triennale (www.network-extreme.eu).

EXTREME include altri otto partner europei tra enti di ricerca, università e aziende e rientra nella più ampia cornice delle attività per la KIC “EIT RawMaterials”  per la ricerca sulle materie prime strategiche che vede il Centro ENEA della Casaccia quale polo di riferimento per il Sud Europa per lo sviluppo, la dimostrazione di metodologie, di tecnologie e processi innovativi sostenibili nel settore dei Raw Materials.

Tutti i partner coinvolti in EXTREME dispongono di elevate competenze, laboratori, strumentazioni avanzate (www.network-extreme.eu/facilities), impianti pilota e dimostratori focalizzati sulla sostituzione, riduzione e ottimizzazione dell’uso di materiali critici in condizioni estreme. Il network EXTREME è quindi in grado di offrire supporto alle aziende, ma anche ad istituzioni di ricerca e università, che operano nei settori di riferimento, attraverso attività mirate come lo sviluppo di azioni per una gestione più efficiente dei materiali critici in condizioni “impegnative”, attività di istruzione e formazione del personale tecnico e fornitura di servizi.

La rete può inoltre fornire una vasta gamma di servizi (www.network-extreme.eu/services) che vanno dalla progettazione, sviluppo e caratterizzazione di materiali e prodotti alternativi, fino al recupero e riciclo.

Il network EXTREME sarà anche co-organizzatore del convegno  “Solutions for Critical Raw Materials Under Extreme Conditions” nell’E-MRS Fall Meeting, una delle maggiori conferenze Europee nel settore dei materiali che si terrà dal 18 al 21 settembre 2017 all’Università della Tecnologia di Varsavia. http://www.european-mrs.com/meetings/2017-fall-meeting

ENEA lancia #ClasseA-LAB, il primo laboratorio open sull’efficienza energetica

ENEA lancia #ClasseA-LAB, il primo laboratorio open sull’efficienza energetica

Si chiama #ClasseA-LAB ed è il primo laboratorio open di progettazione partecipata ideato dall’ENEAper coinvolgere tutti  quei soggetti -pubblici e privati- che sono interessati al  Programma nazionale di informazione e formazione sul risparmio e l’efficienza energetica per il 2017. L’evento si svolge martedì 7 febbraio nella Sala Conferenze ENEA in Via Giulio Romano 41, dalle 9 alle 17.30, e fa parte delle iniziative previste nell’ambito del dlgs 102/2014 di recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica.

Nello specifico, #ClasseA-LAB vuole raccogliere il maggior numero di contributi per definire azioni ed iniziative di diffusione e promozione di best practice, strumenti e tecnologie, opportunità d’incentivazione e finanziamento per l’attuazione degli obiettivi di efficienza energetica.

“Abbiamo voluto proporre un format nuovo, con un forte coinvolgimento diretto di tutti i soggetti interessati perché il tema dell’efficienza è fortemente trasversale e di sempre maggior interesse - evidenzia Antonio Disi responsabile della Campagna di comunicazione sull’efficienza-.  Chi partecipa, potrà collaborare in prima persona alla stesura del Piano 2017, confrontarsi con gli attori della comunicazione e promozione dell’efficienza energetica, contribuire all’individuazione delle criticità da affrontare, condividere le metodologie per superarle e all’attuazione delle iniziative e delle azioni  programmate”.

Nella prima parte della giornata verranno presentati i risultati della Campagna nazionale “Italia in Classe A”promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata da ENEA, nel quadro delle azioni strategiche previste dal Programma Triennale d’Informazione e Formazione sull’efficienza energetica previsto dal Dlgs  102/2014 art.13 per favorire il raggiungimento dei target fissati al 2020 dal Programma Triennale 2016-2018 sull’efficienza energetica e di sensibilizzare all’uso efficiente dell’energia cittadini, Imprese e Pubblica Amministrazione.

La seconda parte della giornata prevede working group tematici, ognuno dei quali sarà coordinato da un facilitatore e  sarà  composto dai vari Stakeholder, rappresentativi della PA, dei sistemi territoriali, scuola e Formazione, PMI, istituti di credito, associazioni.