Maggio, mese di novità per Superbonus 110% e cessione del credito
Dal 2 maggio 2022 sono partite importanti novità riguardo Superbonus e cessione del credito. Prima tra tutte, è giunta la proroga del superbonus 110% per le unifamiliari e le villette, annunciata dal DEF e confermata dal decreto Aiuti, conosciuto come decreto energia e rifornimenti approvato dal CDM del 2 maggio 2022.
Una novità importante per l'ecobonus 110 per cui la scadenza del 30 giugno 2022, per il raggiungimento del 30% dei lavori, è stata prorogata al 30 settembre 2022. Più esattamente, la detrazione del 110% spetta anche agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari) per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo.
Sempre a partire dal 2 maggio, la cessione del credito è concessa dalle banche e dagli istituti di credito, per favorire l'accesso ai bonus edilizi come Superbonus, bonus facciate, Ecobonus e così via. L'aggiornamento del decreto concederà anche gli studi professionali e ai privati la possibilità di inviare la comunicazione all'Agenzia Delle Entrate, per la cessione del credito. Ma non è tutto, sarà anche possibile accedere alla quarta cessione del credito. Con la quarta cessione del credito è stato permesso alle banche di concedere questa possibilità ai propri correntisti, purché il suddetto credito non sia oggetto di frazionamenti. La quarta cessione del credito nasce in seguito ad una serie di casi di ristrutturazioni fittizie messe in atto per usufruire degli sconti in fattura. Per ovviare a questo problema, il Governo aveva pensato di garantire lo sconto in fattura soltanto con il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori effettivi entro giugno 2022. Purtroppo però, molte imprese edili, temendo di non riuscire a rispettare la data di scadenza, hanno sospeso i lavori. Dunque, la quarta cessione del credito entra in gioco a sostegno di queste imprese proprio per evitare che arrivino alla chiusura dei cantieri.
Il Governo è intervenuto in seguito ad una fase di stallo dei bonus edilizi, che dovrebbero avere lo scopo di migliorare l'efficienza energetica degli immobili, incentivare gli investimenti e le ristrutturazioni per il progresso dell'economia del Paese e per aiutare le imprese a rialzarsi più velocemente. Secondo i dati Ance, infatti, con i bonus gli investimenti nell'edilizia sono cresciuti del +16,4% e la produzione del +24,1%. Anche i dati ENEA risultano essere positivi: gli interventi legati al Superbonus 110% (al 31 marzo 2022) hanno raggiunto un ammontare totale di 24,2 miliardi di euro (quasi 17mld di essi, ovvero il 70%, si riferiscono a lavori già realizzati). Il settore sta finamente vivendo un momento di innovazione e sviluppo, di cui i risultati sonon tangibili già dallo scorso anno. Gli incentivi fiscali e i fondi europei rappresentano un'occasione storica e importante per l'edilizia pubblica e privata. Ed è grazie anche ai bonus fiscali se, nel 2021, tutti i comparti della filiera hanno goduto di un forte impulso di crescita e rinascita economica. In particolare, la nuova edilizia residenziale e il non residenziale privato hanno registrato aumenti pari al +12% e al +9,5%. Stesso discorso per gli investimenti in opere pubbliche. Purtroppo, la scalata verso la ripresa non è terminata, nuovi ostacoli minano il percorso: l'aumento del costo delle materie prime, il caro energia ed una generale spinta inflazionaria. Ci sarà da capire come affrontare le nuove problematiche e come possano effettivamente le nuove risorse stanziate riuscire a coprire gli extra costi. Non si arresta, invece, l'andamento positivo del Superbonus 110%: al 31 marzo 2022 gli interventi sono stati 139.029, per un valore totale di oltre 20 miliardi di euro. Nonostante però le difficoltà imminenti, gli investimenti nel settore edilizia pubblica e privata previsti a fine 2022, dovrebbero registrare un piccolo aumento dello 0,5%.
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