Sap Società attiva da quarant'anni nel campo delle chiusure industriali sempre attenta nelle tecnologie del mercato di riferimento propone oggi i nuovi sistemi di chiusura biometrici.
Per avere un livello di comfort e sicurezza elevato nelle abitazioni, ci si può affidare a controlli di apertura innovativi e pratici.
Finora i sistemi di accesso hanno definito un utente autorizzato in base al “possesso” o alla “conoscenza”. Se si possedeva una chiave o una scheda, si poteva azionare una serratura, se si era a conoscenza di un codice o di una password, la porta si apriva. Moderni sistemi biometrici di accesso definiscono un utente autorizzato in base al suo “essere”, vale a dire che unicamente la persona in questione potrà avere accesso. Da qui deriva il vantaggio che l' utente deve solo essere presente per aprire la sua porta con l'aiuto di un sistema biometrico. Dimenticare, perdere o rubare chiavi non è possibile.
L'espressione biometrica deriva dal greco e contiene le parole “bios” (vita) e “metron” (misura). La biometria è quindi la scienza che si occupa dell'applicazione di metodi matematico-statistici per la rilevazione di tratti peculiari fisici e comportamentali degli esseri viventi. Nella prassi, l'impronta digitale e la scansione dell'iride si sono dimostrate le caratteristiche più adatte ai sistemi biometrici.
A tale scopo, l'utente registra dapprima nel lettore la caratteristica biometrica, che viene poi trasformata in un codice binario e salvata. E' possibile fin da subito l'uso del lettore, il quale mette a confronto la caratteristica biometrica e il campione.
Se questi coincidono, viene consentito l'accesso. Se il proprietario dell'apparecchiatura vuole vietare l'accesso a un utente, cancella semplicemente il suo codice e questo non può più entrare.
Il vantaggio più evidente è il comfort unico nel suo genere. I sistemi biometrici eliminano definitivamente il pesante mezzo di chiavi.


Per maggiori informazioni visitate le pagine del nostro sito relative alla domotica e dei sistemi biometrici www.sapsistemi.eu.

Invenzione dopo invenzione, la tecnologia sta diventando la migliore alleata per rendere più sostenibile il nostro stile di vita, grazie a dispositivi di ultima generazione pensati per ridurre gli sprechi energetici e semplificare la gestione quotidiana delle nostre abitazioni. Dal controllo delle luci attraverso le App sino all’utilizzo di apparecchi intelligenti che riducono il consumo di energia elettrica, esistono innumerevoli opzioni high-tech che rendono la casa più sostenibile. E con l'internet delle cose la casa diventa più smart, anche qui in chiave ecologica. Leggi l'approfondimento.

Gli incentivi fiscali poi hanno avuto effetto. Nel 2016, il 79% del valore della produzione edile (110 miliardi di euro sui 139 totali) consiste in ristrutturazioni: 36,2 miliardi per la manutenzione ordinaria e 74,3 miliardi per quella straordinaria. Uno stimolo fondamentale è arrivato dagli incentivi fiscali che hanno favorito un'impennata delle ristrutturazioni attivate negli ultimi 10 anni, passando da 9 miliardi di euro nel 2007 a 28 miliardi. Nell’edilizia residenziale, solo nel 2016, si è toccato addirittura il 56,9% (Dati Symbola-Cresme 2017). I dati rivelano, inoltre, che le ristrutturazioni degli ultimi anni vanno di pari passo con scelte responsabili proiettate alla sostenibilità: secondo un’indagine Ipsos, infatti, l’84% degli italiani attribuisce un grande valore all’efficienza energetica degli edifici (per il 43% è “molto importante”, per il 41% “importante"). Una scelta responsabile che premia anche il portafogli: le abitazioni ristrutturate, infatti hanno un valore di vendita mediamente del 29% in più. Un esempio: se il valore medio delle abitazioni non ristrutturate è di 233.250 euro, le abitazioni ristrutturate salgono a 299.000 euro. Rispetto ad un investimento medio in ristrutturazioni di 14.500 euro per abitazione, si genera un valore netto aggiunto di oltre 50 mila €. Il passo successivo nel vivere green sarà passare dallo Smart Building alle Smart Cities arrivando alla Smart Mobility (sarà il tema della fiera Klimahouse 2018).

Ecco 5 accorgimenti da adottare per una casa tecnologica e amica dell’ambiente, secondo ePRICE.

1. Controlla la temperatura in casa
Sono ormai numerosissimi i termostati intelligenti che consentono di ridurre i consumi di energia domestica e i costi di riscaldamento e raffreddamento della propria abitazione. Ci sono ad esempio dispositivi smart che non solo regolano la temperatura in base al proprio stile di vita e alle proprie abitudini, ma permettono di controllare i consumi anche quando si è fuori casa tramite App, evitando così gli sprechi. I termostati intelligenti, inoltre, si attivano quando si è in casa e si spengono quando si esce, consentendo un notevole risparmio energetico.

2. Scegli elettrodomestici di elevata efficienza energetica
Frigoriferi, lavatrici e asciugatrici sono i responsabili di buona parte dei consumi elettrici in casa. Per questo, per risparmiare energia e denaro, nel momento in cui si sceglie un nuovo elettrodomestico è bene prediligere apparecchiature classe A +++ che consentono migliori performance energetiche. Inoltre, gli elettrodomestici intelligenti possono essere attivati da remoto tramite App in modo da essere utilizzati solo nei momenti della giornata in cui le tariffe energetiche sono più basse. Ci sono addirittura frigoriferi che permettono di vedere cosa c’è dentro senza aprirli e che informano sulla scadenza dei prodotti riducendo così anche gli sprechi alimentari.

3. Scegli un sistema di illuminazione smart
È noto ormai che per risparmiare sull’energia elettrica il primo passo è l’utilizzo di lampadine a basso consumo, come quelle a LED. Tuttavia ci sono numerosi altri accorgimenti da adottare se si vogliono ridurre ulteriormente i consumi. Capita di frequente, infatti, di dimenticare le luci accese quando si passa da una stanza all’altra della casa. Per questo sarebbe utile installare un sistema di illuminazione automatico che accende le luci quando si è presenti e le spegne in modo autonomo quando si lascia la stanza. Molti impianti permettono addirittura di comandare l’accensione/spegnimento delle luci solamente battendo le mani, riducendo notevolmente le possibilità di dimenticarle accese. Infine, quando si va in vacanza, molto spesso si sceglie di lasciare una luce accesa per simulare di essere in casa. Molto meglio installare un sistema di illuminazione che può essere controllato da remoto per attivare uno o più interruttori solo in determinati momenti della giornata.

4. Scegli con cura il condizionatore
Quando si decide di acquistare un condizionatore per rinfrescare la casa durante l’estate o riscaldarla nei mesi più freddi si può optare per un prodotto con tecnologia “inverter”, ovvero un dispositivo che raffredda l’ambiente velocemente e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, continua a funzionare in modalità base per mantenerla costante. A differenza dei condizionatori tradizionali, i dispositivi con tecnologia “inverter” non si spengono completamente per poi riattivarsi a pieno regime ogni qualvolta la temperatura risale, bensì funzionano in modo continuativo garantendo il massimo comfort con il minimo dispendio energetico. Questo tipo di climatizzatori è l’ideale per chi utilizza il dispositivo per molte ore consecutive come ad esempio di notte. Infine, prima dell’acquisto, è fondamentale verificare quanti BTU (potenza del dispositivo) sono necessari per rinfrescare/riscaldare la stanza, calcolandoli sulla base della metratura del locale stesso, evitando così inutili sprechi energetici.

5. Controlla l’erogazione dell’acqua
La gestione dell’acqua costituisce un elemento importante per ridurre l’impatto ambientale. Il primo passo è sicuramente controllare il flusso dell’acqua durante le normali attività quotidiane come l’igiene personale e le pulizie domestiche, chiudendo i rubinetti quando ci si insapona sotto la doccia o mentre ci si lava i denti. Tuttavia per ottimizzare al massimo i consumi idrici, si può ricorrere alla rubinetteria digitale che permette di pre-impostare l’erogazione, la portata e la temperatura dell’acqua riducendo al minimo gli sprechi.

fonte: ansa.it

È disponibile sul sito dell’ENEA un vademecum realizzato dagli esperti dell’Unità tecnica efficienza energetica con le indicazioni per accedere agli ecoincentivi per la building automation, i dispositivi multimediali che consentono il controllo ‘intelligente’ degli impianti termici da remoto (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecno/buildingautomation.pdf).

Secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2016, sono ammesse alla detrazione del 65% le spese per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi elettronici, elettrici e meccanici che consentano la gestione automatica personalizzata a distanza di impianti di riscaldamento, di climatizzazione estiva e per produrre acqua calda sanitaria. La documentazione per usufruire della detrazione delle spese sostenute va inviata sul sito http://finanziaria2016.enea.it/index.asp.

Per poter usufruire dell’ecobonus, il vademecum chiarisce quali sono le opere di domotica incentivate, le caratteristiche tecniche dell’intervento e i requisiti dell’immobile dove viene effettuato. In particolare, alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; inoltre deve essere dotato di impianto di riscaldamento e risultare in regola con il pagamento di eventuali tributi.

L’intervento deve configurarsi come fornitura e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali, eseguiti indipendentemente dalle installazioni e sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale.

Sono ammesse anche la fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici, di sistemi di building automation degli impianti termici. Non possono invece usufruire dell’ecobonus per la domotica l’acquisto di dispositivi per interagire da remoto come ad esempio telefoni cellulari, tablet o personal computer.

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Linea Space, i nuovi centralini per applicazioni residenziali coniugano design e funzionalità. Sono coordinati con l’offerta di interruttori modulari BTdin-RS che garantisce la massima protezione dai guasti sull’impianto.

Centralini Linea Space: design ed eleganza al servizio dell’abitazione

BTicino propone una nuova e raffinata gamma di centralini da incasso per applicazioni residenziali. I centralini Linea Space presentano una superficie piana e discreta, senza cornice evidente, che ne consente l’inserimento armonico in ogni stile abitativo. La massima discrezione, quindi, senza rinunciare all’ergonomia e alla semplicità d’installazione.

Il design

Il design è lineare: le forme razionali e squadrate sono sottolineate da spigoli morbidi.

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Girovagando all'ISE ad Amsterdam lo scorso febbraio, ci siamo imbattuti in uno stand molto particolare, quello della Unique Automation. L'incontro mi ha un po' commosso. La prima newsletter inviata da ClicHome, nel gennaio 2009, era dedicata proprio al primo prodotto della Unique Automation, il Bathomaic.

È stato come vedere in un lampo le nostre storie aziendali che si intrecciavano, dalla newsletter numero 1 alla attuale numero 61. Sei anni di attività, in cui ClicHome, proprio come Unique Automation, si è trasformata in una realtà di riferimento nel settore. 
In questi sei anni, l'allora quasi prototipo Bathomatic, è diventato un prodotto incredibile. Una vasca idromassaggio completamente automatizzata, con tanto di App per iPhone che consente non solo di accenderla, ma anche di regolarne temperatura, livello dell'acqua, essenze profumate, e quantità di “schiuma”. Il tutto anche via internet. 
Insomma il sogno, divenuto realtà, di trovare il bagno già pronto, caldo e profumato, appena rientrati da un lungo viaggio o semplicemente da una giornata di lavoro. 
Accanto al primo prodotto, la Unique Automation, ne ha aggiunto uno ancora più evoluto: il bathler
Una vasca idromassaggio realizzata in Corian con optional che hanno dell'incredibile. 
Ai lati della vasca troviamo un piccolo frigo per lo champagne, che compare come per magia, sollevato da un sistema motorizzato a scomparsa. Un meccanismo simile nasconde un TV da 24”, anch'esso rivestito in Corian. All'interno della vasca sono nascosti 5 diffusori acustici, per garantire un perfetto sistema dolby surround. Il sistema idromassaggio è composto da ben 28 bocche Whirlpool. 
Infine la vasca è dotata di un sistema completo di cromoterapia con led RGB.

Tutto il mondo Unique Automation nasce per essere integrato nativamente in un sistema di domotica evoluto. Tra l'altro non avrebbe senso poter controllare con precisione assoluta la temperatura dell'acqua nella vasca per poi entrare in un bagno troppo freddo. 
Oppure avere TV e audio all'interno della vasca, ma non poter cambiare il canale del decoder. Aspettiamo quindi, per integrare uno di questi magnifici prodotti in un nostro impianto di domotica, così le nostre storie si intrecceranno anche sul campo.

 

fonte http://www.domoticaclichome.it/

Il Customer Electronic Show di Las Vegas, che si è svolto quest'anno dal 6 al 9 Gennaio, è considerato attualmente l'evento più importante al mondo nel settore dell'elettronica di consumo. L'edizione di quest'anno è stata salutata da molti come quella che ha consacrato la nascita del mercato della domotica.

Quello che in realtà si è visto è stato il proliferare dei prodotti-gadget per la casa intelligente (smart home). Sulla scia dell'entusiasmo del Nest, sono nati una serie di prodotti-sensori che hanno in comune la semplicità di installazione e la capacità di comunicare via rete o via bluetooth. Nulla a che vedere con la domotica intesa come sistema integrato in cui i vari dispositivi sono in grado di dialogare tra loro.

In questo concetto di casa intelligente il vero elemento di integrazione è l'interfaccia utente, cioè la possibilità di utilizzare un tablet per comunicare con tutti i vari dispositivi, anche se con App differenti. In questo, il mercato USA, di cui il CES è sicuramente un'espressione, sconta l'assenza di uno sforzo condiviso per la creazione di uno standard di comunicazione tra componenti. Sforzo che, tra delatori e sostenitori, è stato realizzato in Europa con il Konnex. Resta in ogni caso che la “casa intelligente” made in USA è per ora un miscuglio di prodotti differenti da collegare alle rispettive App. Nulla toglie che questo può rappresentare un primo importante passo per la diffusione della domotica, sia introducendo il concetto di tecnologia in casa, sia come primo step o parte di un sistema di domotica vero e proprio.

Questi dispositivi- gadget possono in molti casi essere integrati in un sistema di domotica evoluto di cui diventano parte. E' il caso dei sensori Nest, che possono già dialogare con sistemi di supervisione e controllo come AMX, Crestron o RTI, oppure di sistemi di gestione intelligente delle luci, come l'HUE della Philips, per il quale esiste già un'interfaccia per il mondo Konnex.

Al di la della domotica, sicuramente marginale in termini quantitativi nel mercato dell'elettronica di consumo, i protagonisti storici del CES lasciano un po' a desiderare.

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Apple ha rivoluzionato il mondo della domotica. In un certo qual modo la domotica, come la intendiamo oggi, è nata grazie alla diffusione di dispositivi come l'iPhone e l'iPad. Oggi Apple rilancia e, riconoscendo l'importanza di questo mercato, propone una propria soluzione: l'HomeKit.

Non si tratta di un prodotto o di un sistema per la domotica. L'HomeKit è una sorta di database condiviso, una specie di standard. I vari produttori di dispositivi destinati al mondo della domotica potranno adottare le librerie condivise e aperte, sviluppate da Apple, per rendere i propri prodotti compatibili con HomeKit.

Dall'altro lato, i sviluppatori iOS potranno realizzare App in grado di riconoscere e gestire qualsiasi dispositivo connesso alla rete domestica compatibile con HomeKit. Un App del genere riconosce automaticamente tutti i dispositivi presenti in casa, consentendo all'utente di realizzare un sistema di gestione praticamente plug 'n play. In più l'HomeKit è compatibile con Siri, quindi il controllo vocale di casa diventa automatico.

Insomma, Apple cerca di creare una piattaforma condivisa in modo spontaneo da diversi produttori e sembra aver già incassato il consenso di un colosso come Philips, già alla ricerca di un upgrade per il proprio sistema luci HUE.

La comunicazione tra dispositivi HomeKit avviene tramite wifi. Sistemi wireless con protocolli differenti, come Z-wave, adotteranno interfacce wi-fi per comunicare con App HomeKit. Questo rappresenta un po' il primo limite evidente della proposta Apple. D'altro canto, l'idea di utilizzare iPhone o iPad come unico sistema di supervisione è limitante, se non altro perché non c'è modo di garantire la continuità del funzionamento. Un altro aspetto problematico è legato alla obsolescenza tecnologica. Legare il funzionamento della casa, che generalmente deve durare più di vent'anni, a componenti informatici che sono vecchi dopo due-tre anni, potrebbe rivelarsi un grosso errore.

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Il sistema domotico MyHome di BTicino è sempre più aperto all'interazione con sistemi terzi. BTicino ha infatti sviluppato una nuova piattaforma di integrazione denominata “Driver Manager”.

La piattaforma, basata sul webserver F454 permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di aziende terze.

Oggi ad esempio, tramite il sistema di termoregolazione a zone MyHome è possibile gestire sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei principali produttori presenti sul mercato come  Mitsubishi Electric,  Daikin, Hitachi o Samsung.

“Driver Manager” consente il collegamento del sistema MyHome con sistemi terzi attraverso il caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTicino, sviluppati e testati in collaborazione con i produttori dei dispositivi da gestire o controllare.

Per il controllo  dei sistemi di termoregolazione è possibile impiegare la nuova sonda con display che permette la misura ed il controllo della temperatura nella singola zona del sistema MyHome.

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L'ISE (Integrated Systems Europe) è il più importante evento europeo nel settore audio professionale e residenziale. Si è tenuto quest'anno dal 10 al 12 febbraio, come sempre, ad Amsterdam, e nonostante gli anni non sembra aver perso la capacità di stupire.

La prima cosa che ci ha colpito quest'anno è l'evidente fenomeno di “convergenza” tra domotica, supervisione e audiovideo. Erano presenti, non solo sistemi di supervisione e controllo (come AMX, Crestron, Vantage, etc.), ma anche tastierini, componenti bus, e la stessa associazione Konnex, in uno show dove tradizionalmente c'erano televisori, proiettori e led wall. Insomma la dimostrazione che audiovideo e domotica si avviano a diventare due facce della stessa medaglia, un settore unico, in cui è proprio la domotica l'elemento di novità.

La stessa divisione dei padiglioni per aree tematiche non è più così netta. Ad esempio, nella parte dedicata alla smarthome, troviamo anche Global Caché e sistemi di supervisione e controllo. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di ripercorrere la fiera-evento step by step.

La parte del leone la fa senza dubbio Crestron, e non solo per lo stand faraonico.
La più interessante, dal punto di vista di chi fa domotica, è senza dubbio PYNG. Una App per il controllo di un sistema di domotica Crestron, che consente al cliente una sorta di autoprogrammazione, insomma quasi un plug & play per la domotica.

Sempre restando nel settore, abbiamo visto un po' sotto tono AMX, anche se i touch ed i telecomandi restano, a nostro parere, i più belli (e costosi) del settore.

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