Studio ApostoliIl benessere, prima di tutto. È questa la filosofia, quasi una sorta di sine qua non, che ha fatto conoscere dal 1997 lo Studio Apostoli: il “well-being” governa infatti lo sviluppo dei progetti che lo studio, con sede a Verona, esporta in tutto il mondo e di cui ha definito nel tempo principi chiari e tangibili.
Architettura, interior e product design sono i principali settori in cui si applica questa logica, secondo una pluralità di declinazioni: benessere come armonia compositiva, come qualità esperienziale, come perfezione tecnologica, come orientamento sostenibile, come scelta e utilizzo di materiali appropriati, come capacità di leggere il contesto e di interpretarlo, come programma di fattibilità economica sul lungo periodo.
Obiettivi che lo studio raggiunge grazie ad un team di circa 60 professionisti specializzati in diversi ambiti e all’approccio olistico e interdisciplinare del suo fondatore, Alberto Apostoli, che lo ha immaginato - e fortemente voluto - come una struttura capace di spingersi ben oltre le tradizionali regole della progettazione architettonica, per garantire ai propri clienti anche servizi di ingegneria, di project management e marketing.
In oltre vent’anni di attività, Studio Apostoli ha realizzato oltre 1000 progetti tra hotel, uffici, centri wellness, negozi, complessi residenziali e ville, occupandosi sia dell’involucro architettonico e della parte ingegneristica, sia del disegno degli spazi interni, fino allo sviluppo del dettaglio e di prodotti e complementi ideati appositamente per un determinato intervento.  

Dalla grande alla piccola scala, il benessere si concretizza dunque attraverso la metodologia della progettazione integrata e si evolve continuamente, grazie ai nuovi traguardi della tecnologia e alle esperienze maturate dallo studio a livello internazionale.
Stati Uniti, Europa, Russia, Medio Oriente e Cina sono infatti alcuni dei mercati mondiali in cui Alberto Apostoli ha lavorato e comunicato, attraverso conferenze e attività didattiche, la propria conoscenza, che include nozioni filosofiche, storiche, artistiche, economiche, sociologiche e artistiche in genere, confluite anche in pubblicazioni e in numerosi premi e riconoscimenti.

 

albertoapostoli.com

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The Italian Stone Theatre: il tema per l’edizione 2018 è l’acqua

Sarà l’elemento dell’acqua ad animare The Italian Stone Theatre, il padiglione dedicato all'eccellenza litica italiana, curato dal designer Raffello Galiotto e dall’architetto Vincenzo Pavan.

Queste le mostre in programma:

Liquido, solido: litico: la mostra intende promuovere nuove idee per i luoghi di benessere attraverso la creatività di designer di grande talento, abbinati ad aziende per produrre prototipi di arredi e complementi per bagni, saune, terme, spa.
Architetture per l’acqua: le aziende collaboreranno con prestigiosi architetti per l’elaborazione di progetti
che hanno come tema il rivestimento di facciate ed elementi architettonici specchianti negli ampi spazi liquidi della Hall 1.
Brand+Stone: in questa mostra sono coinvolti brand di alta gamma legati al mondo dell’arredamento interessati a sviluppare concept
e prototipi da inserire nelle loro collezioni grazie alla collaborazione con aziende di materiali, lavorazione e macchine nella realizzazione di opere di design e/o interior design.
Percorsi d’Arte: gli spazi d’acqua del padiglione saranno arricchiti da percorsi d’arte che accoglieranno opere di artisti internazionali,
con esperienza nella lavorazione numerica del marmo in collaborazione con aziende produttrici di macchine.
Ristorante d’Autore: adottando il concept del padiglione, il progetto realizzato da ADI Delegazione Veneto e Trentino Alto Adige eleva l’acqua come elemento della natura e la celebra nei suoi diversi aspetti - forma, colore, suono e movimento - interpretandola per dare forma agli oggetti che arredano il ristorante e far sentire gli ospiti accolti dal movimento e dalle sensazioni di un torrente.

Palcoscenico prestigioso per centralità e visibilità, The Italian Stone Theatre è dedicato alle aziende espositrici italiane che vogliono cimentarsi nella realizzazione di elaborati a tema, in collaborazione architetti e designer internazionali come, in passato, Paolo Ulian, Ludovica + Roberto Palomba, Craig Copeland, Setsu & Shinobu Ito, Massimo Iosa Ghini, Marco Piva, Kengo Kuma, Patricia Urquiola, Benedetta Tagliabue.
 
Sono due i settori coinvolti, quello delle aziende di lavorazione della pietra e quello delle aziende produttrici di macchinari e tecnologie, raccolte in un unico momento espositivo. Tutte le aziende sono abbinate a designer e architetti che stimoleranno le opportunità relazionali e le capacità di trasformare in artefatti e prototipi i progetti appositamente studiati.
 
L’edizione 2018 di Marmomac è stata realizzata anche con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e in collaborazione con ICE Agenzia e Confindustria Marmomacchinenell’ambito del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy, i cui finanziamenti saranno dedicati alle attività di incoming di operatori dall’estero (che l’anno scorso sono stati 350 da 58 nazioni) e alla quarta edizione dell’International Stone Summit, la conferenza mondiale dedicata alla pietra naturale che vede la partecipazione delle principali associazioni internazionali del marmo.


fonte: marmomac.com

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Tecnored Balcone GiuliettaSponsor unico del restauro TECNORED: l’azienda veronese se ne è fatta carico pro bono, come atto d’amore per la propria città.

La tragedia immortale “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare ha circa 700 anni. E quello della giovane innamorata veronese è il balcone più celebre al mondo, scandito da venti nicchie gotiche. Ogni anno attira nel cortile di via Cappello 23, sede in stile della Casa di Giulietta, oltre un milione di persone.

Solo nel 2016 quasi 330mila  visitatori si sono affacciati sullo storico cortile dal verone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, nel complesso medievale della famiglia Dal Cappello (che nella tragedia shakespeariana mutò in Capuleti), rimaneggiato nella prima metà del Novecento – su ispirazione del cinema hollywoodiano – e arredato con mobili d’epoca per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, già allora giungevano in città per confermarvi il loro pegno d’amore.

Purtroppo l’usura del tempo e dell’uomo aveva provocato nel celebre balcone fessurazioni, abrasioni e consunzioni che hanno reso necessario un intervento di recupero e di ripristino.

Sponsor unico del restauro, TECNORED: azienda veronese ben nota in Italia e Spagna grazie alla produzione di sistemi per la deumidificazione e il consolidamento di edilizia civile e monumentale, che ha donato alla Città di Verona il restauro gratuito dell’affaccio consacrato all’amore, specie a quello contrastato, ma (quasi) sempre vincente, anche se a carissimo prezzo.

“Il Balcone di Giulietta è simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale - commenta Margherita Bolla, direttrice dei Musei d’Arte del Comune di Verona. “Siamo molto grati a TECNORED che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell’intervento che ha previsto un’indagine statica e un accuratissimo restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione”.  

Titolare e Amministratore Unico di TECNORED il Dottor Paolo Mariani spiega così la decisione di donare il restauro come atto di mecenatismo: “Verona non solo è il mito mondiale dell’amore, ma la sede della nostra società ed è anche la mia città, che amo in ogni suo aspetto. È un dono sicuramente impegnativo, ma che facciamo con grande entusiasmo e piacere, un contributo al mito di Verona e di Giulietta, considerato che rispetto all’anno precedente, lo scorso anno ben 20mila visitatori in più hanno percorso i quattro piani della casa dell’eroina per affacciarsi al celeberrimo verone. Evidentemente anche in tempi di crisi mondiale, l’amore resta un sogno universale e un mito concreto, shakespeariano appunto”.

Nel mese di giugno sono stati effettuati i collaudi statici del balcone e la verifica del suo stato di conservazione: vistosi potenziometri sono stati posizionati nei punti più significativi e contestualmente è stata condotta un’analisi tomografica per lo studio diagnostico del piano di calpestio in marmo e dei modiglioni d’appoggio in tufo dei parapetti.

L’ingegnere strutturista Paolo Bettagno ha gravato lo sporto più famoso del mondo con trentadue taniche da venticinque litri d’acqua (pari a un carico di circa 800 kg) – senza disturbare l’abituale flusso di pubblico nel cortile di Giulietta – mentre il dottor Marco Zandonà della Veneta Engineering ha mappato a ultrasuoni le superfici, individuando crepe e cricche di fessurazione poi analizzate in laboratorio al fine di valutare gli interventi a garanzia della conservazione e integrità dell’insieme.

In coincidenza, senza compromettere il monumento, il restauratore Giordano Passarella ha effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche. Ogni passaggio  è stato documentato dai fotografi Diambra Mariani e Francesco Mion (Blue Tomato Photos di Barcellona).

Mentre le prove di carico sulla base dell’affaccio, indispensabili per la verifica della sicurezza statica, ne avevano confermato l’agibilità, quella sullo stato conservativo ha evidenziato una serie di criticità a cui i tecnici di TECNORED hanno ovviato proprio grazie alle tecniche e ai prodotti innovativi brevettati e specifici per il restauro, la deumidificazione, la pulitura e il consolidamento di edilizia civile e monumentale.

I lavori – durati circa tre settimane – hanno riportato il mitico Balcone di Giulietta alla sua originaria bellezza, per la gioia di tutti gli innamorati di ieri, oggi e domani.

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Iniziati gli accertamenti tecnici prodromi del restauro
BALCONE DI GIULIETTA
EFFETTUATA CON SUCCESSO LA VERIFICA STATICA DEL MANUFATTO

I dati ufficiali del quadro fessurativo saranno disponibili entro 15 giorni.

Verona   II Comunicato stampa - Tecnored

Effettuate prove statiche  e campionature  di pietre per il restauro al Balcone di Giulietta

Sorpresa per i turisti sempre numerosi alla Casa di Giulietta: sotto il celebre balcone un’équipe di restauratori alle prese con complessi macchinari per i collaudi statici dello stesso e la verifica del suo stato di conservazione dopo 700 anni di usura.

Sono stati i prodromi tecnico-scientifici, in vista del restauro gratuito del verone – reso celebre da Shakespeare – della società Tecnored concittadina, con vistosi potenziometri posizionati nei punti significativi e l’analisi tomografica per lo studio diagnostico del piano di calpestio in lastra di marmo anche  dei modiglioni d’appoggio in tufo dei parapetti.

L’ingegnere strutturista Paolo Bettagno ha gravato lo sporto più noto di tutto il mondo con 32 taniche da 25 chili d’acqua (pari ad un carico di 800 kg) senza disturbare l’abituale flusso di pubblico nel cortile di Giulietta, mentre il dottor Marco Zandonà della Veneta Engineering ha mappato ad ultrasuoni le superfici, individuando crepe e cricche di fessurazione che verranno analizzate ora in laboratorio per considerarne l’importanza e valutare gli interventi a garanzia della conservazione per una ritrovata integrità dell’insieme.

In coincidenza, senza manomettere lo storico manufatto, il restauratore Giordano Passarella ha effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche. Tutto è stato documentato dai fotografi della sede staccata spagnola della Tecnored, Diambra Mariani e Francesco Mion, della Blue Tomato Photos di Barcellona.

Gli specialisti operavano  per la società Tecnored che ha offerto  il restauro, alla direzione dei Musei d’Arte comunale scaligera, la cui responsabile dottoressa Margherita Bolla aveva delegato lo storico dell’arte dottor Ettore Napione, conservatore delle collezioni d’arte medioevale e moderna. 

Nota per i suoi innovativi metodi ed i propri esclusivi prodotti di restauro per sistemi di deumidificazione e consolidamento di edilizia civile e monumentale, la società Tecnored, il cui amministratore unico, il veronese dottor Paolo Mariani, ha seguito e diretto la complessità dei vari interventi (che non hanno impedito il consueto afflusso dei visitatori, destandone anzi l’interessamento) è stata l’ideatrice dei vari interventi conservativi necessari per il  bellissimo balcone gotico.

Mentre le prove di carico sulla base dell’affaccio, indispensabili per la verifica della sicurezza statica e la prevenzione, hanno confermata l’agibilità, quella sullo stato conservativo, oggetto ora di altri studi e ricerche, traccerà una mappa delle criticità cui ovviare, proprio coi prodotti Tecnored, per impedirne l’ovvio secolare ulteriore degrado d’uso. Al balcon

e, solo nel 2016 si sono affacciati 329 mila visitatori mentre si stima che oltre un milione entrino nel cortile.

La Tecnored prevede che i lavori al balcone, nell’autunno prossimo, dureranno 15 giorni; si cercherà di interferire il meno possibile con il flusso turistico.

BlueTomato Photo Barcellona, tutti i diritti sono riservati.

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Venerdì, 30 Gennaio 2015 00:00

Legno&Edilizia

legno edilizia logo itIl calendario della Fiera di Veronavede fra i suoi appuntamenti più importanti la prossima nona edizione di Legno&Edilizia, mostra internazionale sull’impiego del legno per le costruzioni edili. La biennale di quattro giorni si terrà nel febbraio 2015 in due padiglioni con 15.000 metri quadrati di superficie espositiva e circa 150 aziende italiane e straniere presenti. Dalle prime adesioni risultano presenze da Austria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera. Per industrie e artigiani dell’edilizia, come per progettisti e imprese collegate, l’appuntamento veronese con i professionisti rappresenta un prezioso punto d’incontro con le offerte della produzione internazionale, utile a programmare gli acquisti di nuove tecnologie di lavorazione, di prodotti e sistemi. Il legno nell’edilizia, anche grazie allo sviluppo delle case ecologiche e delle scelte di risparmio energetico, è sempre più presente nelle costruzioni italiane; e a Veronafiere gli operatori professionali troveranno un’esposizione interamente dedicata a questo particolare comparto, da sempre molto florido nel nord Europa e nell’America del nord. A loro volta gli espositori sanno di trovare a Verona numerosi e attenti compratori: 20.000 i visitatori professionali presenti nell’edizione del 2013. Incontri tecnici, convegni, dimostrazioni pratiche delle macchine per la lavorazione del legno, saranno assieme alla mostra i punti di forza della manifestazione che conta sulla collaborazione scientifica di alcune Università. I settori merceologici di Legno&Edilizia contemplano 13 linee di prodotto: legnami e semilavorati, macchinari e utensili, strutture portanti, carpenteria, case in legno, pavimenti soffitti scale e rivestimenti, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, infissi controtelai per porte, colle vernici e impregnanti, sistemi di fissaggio, studi di progettazione, import e distribuzione.

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