Veneto: approvate regole e misure per crediti edilizi e crediti da rinaturalizzazione
È stata pubblicata sul BURV 10/03/2020, n. 30 la D.G.R. Veneto n. 263 del 2020 recante le regole e le misure applicative ed organizzative per la determinazione dei crediti edilizi e i criteri attuativi e le modalità operative per attribuire i crediti edilizi da rinaturalizzazione.
La Delib. G.R. Veneto 02/03/2020, n. 263 contiene i criteri per l’omogenea applicazione dei crediti edilizi nel territorio regionale e detta le regole e le misure applicative ed organizzative per la determinazione, registrazione e circolazione. Il provvedimento detta, altresì, una specifica disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione prevedendo in particolare:
- i criteri attuativi e le modalità operative da osservarsi per attribuire agli interventi demolitori, in relazione alla specificità del manufatto interessato, i crediti edilizi da rinaturalizzazione, espressi in termini di volumetria o superficie, eventualmente differenziabili in relazione alle possibili destinazioni d’uso;
- le modalità applicative e i termini da osservarsi per l’iscrizione dei crediti edilizi da rinaturalizzazione in apposita sezione del Registro Comunale Elettronico dei Crediti Edilizi (RECRED) di cui alla lett. e) del comma 5, dell’articolo 17 della L.R. Veneto 23/04/2004, n. 11, nonché le modalità e i termini per la cancellazione;
- le modalità per accertare il completamento dell’intervento demolitorio e la rinaturalizzazione;
- i criteri operativi da osservare da parte dei Comuni per la cessione sul mercato di crediti edilizi da rinaturalizzazione generati da immobili pubblici comunali, secondo quanto previsto dall’articolo 5 della L.R. Veneto 14/2019.
Il provvedimento è articolato in tre parti:
- la prima, ai sensi dell'articolo 4, comma 2 della L.R. Veneto 14/2017 (lettera d)) contiene misure applicative ed operative per la determinazione, registrazione e circolazione dei crediti edilizi;
- la seconda, ai sensi dell'articolo 4, comma 1 della L.R. Veneto 14/2019 (lettera b)) detta i criteri attuativi e le modalità operative per attribuire crediti edilizi da rinaturalizzazione;
- la terza, che si riferisce ad entrambe le sezioni di crediti edilizi, prevede le modalità applicative per l'iscrizione e la cancellazione dei crediti nel RECRED.
La deliberazione è composta sia da disposizioni cogenti con valore precettivo (es. tenuta del RECRED), sia da contenuti dal valore didascalico od esemplificativo che i Comuni, nella loro autonomia, potranno liberamente recepire o dai quali, viceversa, motivatamente discostarsi per dettare un’autonoma disciplina (es. metodo di stima dei crediti edilizi da rinaturalizzazione).
Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it
Veneto: prorogato al 30/09/2020 il termine per l'adeguamento al Regolamento Edilizio Tipo
È stata pubblicata sul BURV 27/12/2019, n. 150 la L.R. Veneto 49/2019 che ha prorogato al 30/09/2020 il termine per l'adeguamento dei Comuni alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo e al Regolamento Edilizio Tipo (RET).
La L.R. Veneto 23/12/2019, n. 49, in vigore dal 28/12/2019, modificando l’articolo 17, comma 7 della L.R. Veneto 04/04/2019, n. 14, ha prorogato dal 31/12/2019 al 30/09/2020 i termini per l’adeguamento, da parte dei Comuni, alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo, di cui alla L.R. Veneto 06/06/2017, n. 14, e per l'adeguamento dei regolamenti edilizi, ai sensi dell'articolo 2, comma 4 del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), allo schema di Regolamento Edilizio Tipo e relativi allegati approvati con l'Int. Conf. Unificata 20/10/2016, n. 125/CU.
Si ricorda, infatti, che il termine per l’adeguamento dei regolamenti edilizi comunali al Regolamento Edilizio Tipo, inizialmente fissato al 21/05/2018 ai sensi di quanto stabilito con la Delib. G.R. Veneto 22/11/2017, n. 1896, era stato poi rideterminato al 31/12/2019 dall'articolo 17 comma 7 della L.R. Veneto 04/04/2019, n. 14.
La modifica normativa approvata con l'articolo 1 della L.R. Veneto 49/2019, che ha disposto la proroga dei suddetti termini, si è resa necessaria a seguito delle numerose segnalazioni da parte dei Comuni di alcune criticità relative principalmente, per quanto riguarda il contenimento del consumo di suolo, alla corretta identificazione e perimetrazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata e, per quanto concerne il RET, alle ricadute delle definizioni uniformi sugli strumenti della pianificazione urbanistica con riferimento all’invarianza delle previsioni dimensionali degli stessi.
Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it
Futura Serramenti lancia il primo brevetto di infissi in pvc antiscasso
L’azienda di Quinto di Treviso guidata da Sergio Zanin è pronta a lanciare sul mercato un nuovo prodotto con materiale progettato appositamente per l’azienda
Il primo brevetto di finestra italiana in pvc con blindatura antiscasso è quello di Futura Serramenti, azienda produttrice di infissi in pvc guidata da Sergio Zanin, di Quinto di Treviso (Tv). Il nuovo brevetto sta per essere certificato dopo aver superato i test antiscasso del Consorzio LegnoLegno. «Utilizziamo da anni profili in pvc certificati antieffrazione, ma ora a essere brevettati con certificazione antiscasso non sono solo i materiali bensì l’intero prodotto finito» spiega Sergio Zanin, titolare dell’azienda. «Il fatto di avere un brevetto depositato è una garanzia per tutti i prodotti; non sarà un optional bensì una caratteristica di serie per tutti i nostri serramenti» prosegue l’imprenditore.
Sergio Zanin: «Le PMI devono innovare, investendo su materiali e produzione»
Il primo brevetto di finestra italiana in pvc con blindatura antiscasso è quello di Futura Serramenti, azienda produttrice di infissi in pvc guidata da Sergio Zanin, di Quinto di Treviso (Tv). Il nuovo brevetto sta per essere certificato dopo aver superato i test antiscasso del Consorzio LegnoLegno. «Utilizziamo da anni profili in pvc certificati antieffrazione, ma ora a essere brevettati con certificazione antiscasso non sono solo i materiali bensì l’intero prodotto finito» spiega Sergio Zanin, titolare dell’azienda. «Il fatto di avere un brevetto depositato è una garanzia per tutti i prodotti; non sarà un optional bensì una caratteristica di serie per tutti i nostri serramenti» prosegue l’imprenditore.
Dalla fondazione nel 2002 a oggi, Futura Serramenti ha organizzato la produzione adottando il modello dei centri lavoro snellendo i flussi produttivi: «Questo ci ha consentito di ridurre drasticamente i tempi di lavorazione passando dalle due ore e mezzo per realizzare un serramento, a soli quindici minuti. Abbiamo eliminato i tempi morti della tradizionale lavorazione manuale, concentrandoci su un prodotto ben preciso e non su intere gamme. In questo modo abbiamo ridotto anche i costi di magazzino – spiega Sergio Zanin – risparmiando sui costi e sui tempi, siamo riusciti a mantenere molto competitivo il prezzo finale. I nostri prodotti offrono la massima prestazione al prezzo di una finestra standard».
All’innovazione industriale nella produzione è stata affiancata una accurata attenzione per la qualità dei materiali. «Ho fatto una accurata selezione dei materiali sempre più all’avanguardia e performanti, associando anche la possibilità di customizzare completamente il prodotto in base alle necessità del cliente – prosegue l’imprenditore – Abbiamo sempre creduto nell’innovazione e nella qualità del prodotto, e questo ci ha premiato. Come dimostra la crescita continua dell’impresa, passata dal primo capannone di 450 metri quadri alla sede attuale di 3mila metri quadri di cui 2mila dedicati alla produzione e 700 allo showroom dove nel 2016 abbiamo realizzato quasi 5mila pezzi per un fatturato di 5 milioni di euro, in crescita del 20% nei primi mesi del 2017».
Nel 2018 Futura Serramenti porterà sul mercato un nuovo profilo brevettato e personalizzato, realizzato da Veka – produttore tedesco di materiale in pvc leader nel settore – appositamente per l’impresa trevigiana; un prodotto non imitabile dalla concorrenza, in particolare quella estera. Futura Serramenti è una tra le sette aziende italiane (e unica nel Nordest) con le sette stelline del marchio qualità “Finestra Italiana”. «Il nostro mercato di riferimento è l’Italia che occupa il 90% delle vendite. L’estero è marginale, e riguarda per lo più Dubai, Argentina, Svizzera – racconta il titolare – La ragione sta nel fatto che il nostro è uno dei Paesi più severi in termini di classificazione energetica dei serramenti e antinfortunistica, motivo per cui i nostri prodotti sono di alta gamma e superiori rispetto agli standard esteri ».
Futura Serramenti si è inserita nel mercato dell’edilizia sia delle nuove costruzioni sia delle ristrutturazioni, estendendo così il portafoglio clienti: dal privato proprietario di un immobile (a cui viene assicurato anche il pronto intervento in caso di tentata effrazione), ai grandi gruppi che partecipano ad appalti pubblici.
«A inizio anni duemila abbiamo fatto una valutazione: abbiamo deciso di investire sulla qualità e orientarci sulle ristrutturazioni. Una scelta che allora sembrava in controtendenza, ma che ci ha premiato. Oggi la sfida è capire quale sarà il mercato trainante fra una decina di anni» conclude l’imprenditore. All’orizzonte ci sono le nuove prospettive della bioedilizia, delle case passive, scenari verso cui Futura Serramenti sta orientando lo sguardo.
fonte: ansa.it