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Forte dell’esperienza derivante dal progetto Lumiere, l’ENEA ha collaborato con il Comune per giungere ad una riqualificazione ecosostenibile della rete di pubblica illuminazione esistente che consentirà a Roncade, entro l’estate, di illuminare senza spreco di luce, in modo più uniforme, con tecnologie innovative e, allo stesso tempo, riducendo i consumi energetici. Il sistema prevede anche servizi per garantire maggiore sicurezza, con l'installazione di nuove telecamere di ultima generazione, disposte sullo stesso palo su cui viene istallata l’illuminazione. Il progetto “Smart Light” è stato preceduto dal censimento, dalla diagnosi energetica dei punti luce e dalla predisposizione di un piano energetico, che hanno permesso di prevedere il dimezzamento della CO2 emessa e l’installazione di sistemi di controllo in continuo con luce adattiva e servizi smart.

Il Comune di Roncade, come tutti i premiati, avrà diritto all’uso del logo “Innovazione Amica dell’Ambiente” (la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente), per la durata di un anno.

Il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente è giunto ormai alla 14a edizione; molto forte quest’anno la competizione: 130 le candidature, 7 premi e 10 segnalazioni.  Tutte le innovazioni presentate e in particolar modo quelle premiate riguardano realizzazioni utili per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori o delle comunità locali.

Flormart 2015Negli spazi del Parco Europa di Padova, già “teatro” di sperimentazioni significative nel campo del verde urbano, nascerà il primo “giardino” verticale pubblico della città: una scommessa che nasce dalla sinergia fra PadovaFiere e Comune di Padova in vista della 66esima edizione di Flormart, salone internazionale del florovivaismo e giardinaggio in programma in Fiera a Padova dal 9 all’11 settembre 2015.
L’intervento riguarderà una o più pareti della palazzina che ospita la sede del Settore Verde Parchi Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova: una struttura oggi del tutto “anonima”, destinata a diventare un elemento di pregio architettonico. Una novità che contribuirà alla riqualificazione dell’area e diventando al contempo motivo di “attrazione turistica”, dal momento che non sono molti nel nostro Paese gli esempi di verde verticale. Il progetto del giardino verticale sarà il vincitore del concorso internazionale di architettura del paesaggio Flormart Garden Show, che ha ricevuto – fra gli altri – i patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Veneto, del Comune di Padova, dell’Università di Padova, dello Iuav di Venezia, del Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e di Uniscape, rete che riunisce le università europee impegnate nel campo della ricerca e del Paesaggio. La proposta presentata in sede di concorso potrà poi essere adattata al contesto.
«Con questa iniziativa – spiega l’ad di PadovaFiere Daniele Villa – Flormart si apre alla città, inaugurando un nuovo percorso di collaborazione: il salone internazionale lascerà “un segno concreto” e permanente in uno spazio che è a pochi passi dalla Fiera…». «La Fiera rappresenta un patrimonio per la città – aggiunge l’assessore all’Ambiente e al territorio del Comune di Padova Fabrizio Boron - e per questa ragione l’amministrazione ha deciso di collaborare attivamente, offrendo a PadovaFiere la massima disponibilità a mettere in campo progetti comuni». La scelta di una parete verde verticale -  “pratica” molto diffusa nel Nord Europa e di cui esistono esempi interessanti a Milano, ma anche nella vicina Marostica  - nasce dal confronto fra Comune e PadovaFiere ed è dettata da diverse ragioni: «A livello globale – spiega l’architetto Giorgio Strappazzon, presidente della giuria del concorso internazionale – è in atto  da anni un massiccio spostamento delle popolazioni dalle campagne alle città, destinate a diventare sempre più popolose: in molti casi non c’è più spazio disponibile per nuove aree verdi, ed ecco che il verde verticale può diventare una risposta efficace e innovativa a questo problema...». Da qui la scelta di Flormart di “esplorare” questa nuova frontiera, offrendo indicazioni utili ai progettisti e ai vivaisti che vogliono guardare al futuro... «La soluzione del verde verticale - precisa Gianpaolo Barbariol, caposettore Settore Verde Parchi Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova - porta inoltre significativi vantaggi in termini di risparmio energetico, perché contribuisce al raffrescamento degli edifici». «Il verde tecnologico – prosegue Stappazzon - è uno strumento importante per il miglioramento della qualità delle nostre città, perché coniuga la bellezza e l’armonia degli esseri vegetali con nuovi strumenti per la loro vita in ambiti a volte del tutto artificiali. Le nuove tecniche consentono la piantumazione sia su superfici di copertura in pochi cm di spessore che su pareti inclinate o verticali. Si possono quindi trasformare le coperture e più in generale tutte le superfici opache in zone di crescita del verde con numerose ricadute positive sull’ambiente: all’abbattimento degli agenti inquinanti con la produzione di ossigeno, al miglioramento estetico di ampie zone del paesaggio cittadino».  Durante Flormart i temi connessi al verde tecnologico saranno al centro del Forum Internazionale ECOtechGREEN, un’iniziativa di Paysage, sostenuta dalla rivista TOPSCAPE, che si svolgerà tra mercoledì 9 e giovedì 10 settembre.
IL PARCO EUROPA
Il Parco Europa, collocato nell’area della Cittadella della Stanga, si estende su circa 50mila metri quadrati: grazie alle specie arboree prescelte, alle armoniose modulazioni del terreno e agli accordi cromatici che lo caratterizzano, si propone come un luogo di tranquillità dove poter staccare la spina dal ritmo frenetico di ogni giorno, a vantaggio dei residenti, ma anche di coloro che lavorano nella vicina Cittadella o che studiano nella vicina area universitaria.  Un’avveniristica passerella strallata che si stacca dalla sommità della collina del parco ed attraversa la trafficatissima Via Venezia, rende possibile il collegamento del parco con il Lungargine del Piovego. Al centro dell’area si eleva il Giardino di Cristallo, l’innovativa struttura in acciaio e vetro strutturale che al suo interno custodisce una delle più importanti collezioni italiane di piante succulente, provenienti da diverse parti del mondo. Il parco è anche il luogo di sperimentazioni destinato agli appassionati ed agli specialisti del giardino: alla collezione di piante grasse si affiancano un giardino alimurgico, un giardino delle rupi silicee, un giardino delle officinali, un giardino delle piante carnivore, un percorso botanico degli alberi e infine un rain garden. Quest’ultimo è un giardino studiato per ottimizzare il controllo della qualità e dei volumi delle acque di deflusso meteorico, con la funzione di convogliare e accumulare l’acqua favorendo l’infiltrazione nel terreno e la fitodepurazione attraverso la costruzione di una leggera depressione riempita di terreno sabbioso arricchito di compost e la scelta di piante resistenti alla siccità ma anche al ristagno idrico.
FLORMART GUARDA ALL’EXPO: GIÀ CONFERMATI 50 BUYERS
La sinergia fra Comune e Fiera attraverso questo nuovo progetto è anche un’ulteriore occasione di promozione di Flormart, salone leader in Europa nel settore del Florovivaismo e Giardinaggio, chenel 2014 ha richiamato oltre 18mila operatori del settore e che si presenta quest’anno con una proposta rinnovata, all’insegna dell’internazionalizzazione, sfruttando anche i significativi flussi in arrivo per l’Expo: proprio con questo obiettivo è stato attivato un progetto di ampio respiro in collaborazione con Padova Promex, azienda speciale della Camera di Commercio e con le categorie economiche padovane, anche puntando sulla sinergia con le iniziative promosse all’Orto Botanico di Padova, dove lo scorso settembre è stato inaugurato il giardino della biodiversità, che si affianca al sito storico – patrimonio Unesco. In Fiera a Padova, per la due giorni di incontri B2B in un’area dedicata, arriveranno 50 operatori selezionati provenienti da Russia, Marocco, Polonia, Indonesia, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Azerbaijan, Turchia, Tunisia e Svizzera. Altre importanti sinergie sono state messe a punto con Paysalia, Salone organizzato a Lione da GL Events, socio di maggioranza di PadovaFiere. Anche la nuova alleanza con il Mercato dei fiori della Toscana sta già portando risultati importanti, mentre a livello locale si rafforza il dialogo e la collaborazione con i vivaisti di Saonara.

ediliziasostenibilefriburgoNel Sud della Germania, dall’inizio degli anni ’90, la città di Friburgo ha identificato nel green building uno dei pilastri della sostenibilità. Politica, ricerca, imprenditoria e società civile hanno infatti concorso a rendere la città un luogo di grande innovazione edilizia e polo di attrazione per professionisti di tutta Europa. Dalla costruzione dei primi edifici sperimentali e la diffusione sempre più frequente di case a basso impatto energetico, si è arrivati all’obbligo dello standard di casa passiva per tutti gli edifici residenziali a partire dal 2011. Tale evoluzione ha avuto inoltre un grande impatto anche su aspetti sociali, economici e urbanistici.

Ci sono molte cose da vedere e da conoscere a Friburgo per i professionisti dell’edilizia sostenibile e della progettazione urbana, al punto che si può frequentare un seminario di aggiornamento professionale su questi temi.

Gli eco-quartieri

Vauban è il quartiere modello di pianificazione urbana degli anni ’90, sviluppato grazie a consapevolezza ambientale e partecipazione dei cittadini, oggi simbolo della città sostenibile e della sua alta qualità della vita. La piazza rappresenta il centro sociale e culturale del quartiere: oltre ai bambini che giocano sul selciato, grazie al divieto di circolazione per le automobili, più volte la settimana si riempie per eventi e mercatini rionali. E poi c’è Rieselfeld, un quartiere ad alta densità abitativa, ma a stretto contatto con la natura. Mentre al villaggio solare le case con lo standard Energie-Plus producono più energia di quanta ne consumano (e si tratta di edilizia popolare!).

La prima casa multi-familiare passiva della Germania

Si chiama “Wohnen un Arbeltein” (Abitare e Lavorare) ed è stata realizzata nel 1999 da un “Baugruppe” (gruppo di costruzione) composto da 16 costruttori privati e proprietari ha costruito la prima casa multi-familiare passiva della Germania. Il progettista è Andreas Delleske.

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Riqualificazione sostenibile di edilizia popolare

Weingarten è un quartiere costruito negli anni ’60-’70 e oggi abitato dalle classi sociali più svantaggiate. Grazie a un progetto di riqualificazione partecipata, Weingarten 2020, le associazioni di quartiere hanno potuto giocare un ruolo fondamentale . A Weingarten si può vedere l’edificio conosciuto a Friburgo come “Buggi 50”, il più alto edificio ristrutturato con standard passivo del mondo.

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