Il principale obiettivo dell'accordo siglato tra il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM) è di realizzare, nei borghi delle Alpi e degli Appennini, progetti per rigenerare spazi dove abitare, vivere, fare impresa, innovare.

Borgo antico
Questo progetto nasce dalla presenza nei piccoli comuni d'Italia di un gran numero di case in stato di abbandono. I firmatari dell'accordo dichiarano infatti che “ nei 5.552 piccoli Comuni d’Italia si trova una casa vuota ogni due occupate: solo il 15% di quelle disponibili ospiterebbero 300mila abitanti, e le opere di adeguamento edilizie potrebbero valere 2 miliardi di euro nella rigenerazione e decine di migliaia di nuovi addetti”.
Secondo questi dunque è di fondamentale importanza definire un piano per agevolare gli investimenti e gli interventi di recupero per riabitare i borghi e i centri storici dei piccoli comuni italiani. Ciò è quanto previsto anche dalla Legge sui Piccoli Comuni, per la quale sono stati approvati, con il DM 10 agosto 2020, i parametri di assegnazione dei 160 milioni di euro del Fondo Nazionale.
Il decreto specifica che potranno accedere alle risorse 12 tipologie di Comuni con caratteristiche di arretratezza economica, fenomeni di dissesto idrogeologico, significativo decremento della popolazione residente, difficoltà di comunicazione e lontananza dai grandi centri.
L'accordo dunque tra il CNAPPC e l'UNCEM punta allo sviluppo dei territori montani, con nuovi strumenti di pianificazione urbanistica e progettazione architettonica, per riorganizzare gli spazi pubblici e privati. Il progetto punta a garantire un opportunità di sviluppo per rendere più all'avanguardia e ecologici i territori rurali, montani e interni italiani, sostenendo la realizzazione di reti infrastrutturali. Inoltre, l'accordo tende a promuovere una politica per la montagna che inserisca le popolazioni montane nel più ampio processo di sviluppo.
Tale progetto prevede anche ricerche e studi atti a individuare delle soluzioni da suggerire agli Enti locali, alle Regioni, al Governo, al Parlamento e agli organismi europei anche finalizzate allo sviluppo sostenibile e per incentivare tra le Amministrazioni modalità pubbliche di selezione dei progetti per gli interventi di recupero o di nuove opere. Questa strategia ha l'obbiettivo di individuare dunque, le migliori opportunità e strategie da attuare.
Come afferma uno dei componenti del CNAPPC, Walter Baricchi, l'accordo ha l'obbiettivo di costituire opportunità di formazione per i giovani professionisti, ma anche un opportunità per gli Amministratori locali, promuovendo ogni possibile collaborazione con gli organismi nazionali, europei ed internazionali interessati allo sviluppo sostenibile della montagna. Baricchi evidenzia come l’equilibrio tra città ed aree interne deve essere completamente rivisto alla luce delle nuove modalità di vita, lavoro, tempo libero che il post Covid sta imponendo, trasformando questi cambiamenti in opporyunità.
Il presidente nazionale dell’Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, Marco Bussone, spiega che questo accordo di collaborazione con l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori è particolarmente importante per UNCEM, poiché costituisce un patto per generare opportunità di sviluppo nei borghi e nei territori montani del Paese.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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