Giovedì, 10 Ottobre 2019 18:31

Tecnored anche agli Uffizi a Firenze

Tecnored per la Galleria degli Uffizi

Tecnored, dopo la proficua collaborazione con il Comune di Verona per il restauro del balcone di Romeo e Giulietta, è riuscita a conquistare anche Firenze. Infatti gli Uffizi sono stati deumidificati e protetti con il DryKit e le Boiacche Antisaline.

L’umidità da risalita capillare è un fenomeno del tutto naturale e colpisce qualsiasi edificio le cui fondamenta posino direttamente sul terreno. L’umidità viene “risucchiata” fino a 2,5/3 metri d’altezza rispetto al piano campagna e progressivamente danneggia e sgretola sia gli intonaci che la struttura muraria.

Nessuna sorpresa quindi che questo problema abbia interessato anche il piano terra della Galleria degli Uffizi, palazzo commissionato da Cosimo I de’ Medici al Vasari nel 1560 circa. Nato come sede per gli uffici di tredici importanti Magistrature che regolavano l’amministrazione dello Stato Mediceo per la cui costruzione fù scelto un terreno affacciato sull’Arno.

L’approfondito intervento di risanamento è stato eseguito nel settembre del 2018 utilizzando l’azione combinata della barriera idrofobizzante DryKit e delle Boiacche Antisaline della Tecnored di Verona.

Commissionato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali del Turismo e dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ha richiesto circa un mese per l’effettiva esecuzione dei lavori e 6 mesi per una perfetta asciugatura a fronte di 165,73 metri quadrati di muratura trattati in sezione.

Un metro quadro equivale a 2 metri lineari di muratura con spessore di 50 centimetri ecc.

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Tecnored Balcone GiuliettaSponsor unico del restauro TECNORED: l’azienda veronese se ne è fatta carico pro bono, come atto d’amore per la propria città.

La tragedia immortale “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare ha circa 700 anni. E quello della giovane innamorata veronese è il balcone più celebre al mondo, scandito da venti nicchie gotiche. Ogni anno attira nel cortile di via Cappello 23, sede in stile della Casa di Giulietta, oltre un milione di persone.

Solo nel 2016 quasi 330mila  visitatori si sono affacciati sullo storico cortile dal verone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, nel complesso medievale della famiglia Dal Cappello (che nella tragedia shakespeariana mutò in Capuleti), rimaneggiato nella prima metà del Novecento – su ispirazione del cinema hollywoodiano – e arredato con mobili d’epoca per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, già allora giungevano in città per confermarvi il loro pegno d’amore.

Purtroppo l’usura del tempo e dell’uomo aveva provocato nel celebre balcone fessurazioni, abrasioni e consunzioni che hanno reso necessario un intervento di recupero e di ripristino.

Sponsor unico del restauro, TECNORED: azienda veronese ben nota in Italia e Spagna grazie alla produzione di sistemi per la deumidificazione e il consolidamento di edilizia civile e monumentale, che ha donato alla Città di Verona il restauro gratuito dell’affaccio consacrato all’amore, specie a quello contrastato, ma (quasi) sempre vincente, anche se a carissimo prezzo.

“Il Balcone di Giulietta è simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale - commenta Margherita Bolla, direttrice dei Musei d’Arte del Comune di Verona. “Siamo molto grati a TECNORED che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell’intervento che ha previsto un’indagine statica e un accuratissimo restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione”.  

Titolare e Amministratore Unico di TECNORED il Dottor Paolo Mariani spiega così la decisione di donare il restauro come atto di mecenatismo: “Verona non solo è il mito mondiale dell’amore, ma la sede della nostra società ed è anche la mia città, che amo in ogni suo aspetto. È un dono sicuramente impegnativo, ma che facciamo con grande entusiasmo e piacere, un contributo al mito di Verona e di Giulietta, considerato che rispetto all’anno precedente, lo scorso anno ben 20mila visitatori in più hanno percorso i quattro piani della casa dell’eroina per affacciarsi al celeberrimo verone. Evidentemente anche in tempi di crisi mondiale, l’amore resta un sogno universale e un mito concreto, shakespeariano appunto”.

Nel mese di giugno sono stati effettuati i collaudi statici del balcone e la verifica del suo stato di conservazione: vistosi potenziometri sono stati posizionati nei punti più significativi e contestualmente è stata condotta un’analisi tomografica per lo studio diagnostico del piano di calpestio in marmo e dei modiglioni d’appoggio in tufo dei parapetti.

L’ingegnere strutturista Paolo Bettagno ha gravato lo sporto più famoso del mondo con trentadue taniche da venticinque litri d’acqua (pari a un carico di circa 800 kg) – senza disturbare l’abituale flusso di pubblico nel cortile di Giulietta – mentre il dottor Marco Zandonà della Veneta Engineering ha mappato a ultrasuoni le superfici, individuando crepe e cricche di fessurazione poi analizzate in laboratorio al fine di valutare gli interventi a garanzia della conservazione e integrità dell’insieme.

In coincidenza, senza compromettere il monumento, il restauratore Giordano Passarella ha effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche. Ogni passaggio  è stato documentato dai fotografi Diambra Mariani e Francesco Mion (Blue Tomato Photos di Barcellona).

Mentre le prove di carico sulla base dell’affaccio, indispensabili per la verifica della sicurezza statica, ne avevano confermato l’agibilità, quella sullo stato conservativo ha evidenziato una serie di criticità a cui i tecnici di TECNORED hanno ovviato proprio grazie alle tecniche e ai prodotti innovativi brevettati e specifici per il restauro, la deumidificazione, la pulitura e il consolidamento di edilizia civile e monumentale.

I lavori – durati circa tre settimane – hanno riportato il mitico Balcone di Giulietta alla sua originaria bellezza, per la gioia di tutti gli innamorati di ieri, oggi e domani.

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Iniziati gli accertamenti tecnici prodromi del restauro
BALCONE DI GIULIETTA
EFFETTUATA CON SUCCESSO LA VERIFICA STATICA DEL MANUFATTO

I dati ufficiali del quadro fessurativo saranno disponibili entro 15 giorni.

Verona   II Comunicato stampa - Tecnored

Effettuate prove statiche  e campionature  di pietre per il restauro al Balcone di Giulietta

Sorpresa per i turisti sempre numerosi alla Casa di Giulietta: sotto il celebre balcone un’équipe di restauratori alle prese con complessi macchinari per i collaudi statici dello stesso e la verifica del suo stato di conservazione dopo 700 anni di usura.

Sono stati i prodromi tecnico-scientifici, in vista del restauro gratuito del verone – reso celebre da Shakespeare – della società Tecnored concittadina, con vistosi potenziometri posizionati nei punti significativi e l’analisi tomografica per lo studio diagnostico del piano di calpestio in lastra di marmo anche  dei modiglioni d’appoggio in tufo dei parapetti.

L’ingegnere strutturista Paolo Bettagno ha gravato lo sporto più noto di tutto il mondo con 32 taniche da 25 chili d’acqua (pari ad un carico di 800 kg) senza disturbare l’abituale flusso di pubblico nel cortile di Giulietta, mentre il dottor Marco Zandonà della Veneta Engineering ha mappato ad ultrasuoni le superfici, individuando crepe e cricche di fessurazione che verranno analizzate ora in laboratorio per considerarne l’importanza e valutare gli interventi a garanzia della conservazione per una ritrovata integrità dell’insieme.

In coincidenza, senza manomettere lo storico manufatto, il restauratore Giordano Passarella ha effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche. Tutto è stato documentato dai fotografi della sede staccata spagnola della Tecnored, Diambra Mariani e Francesco Mion, della Blue Tomato Photos di Barcellona.

Gli specialisti operavano  per la società Tecnored che ha offerto  il restauro, alla direzione dei Musei d’Arte comunale scaligera, la cui responsabile dottoressa Margherita Bolla aveva delegato lo storico dell’arte dottor Ettore Napione, conservatore delle collezioni d’arte medioevale e moderna. 

Nota per i suoi innovativi metodi ed i propri esclusivi prodotti di restauro per sistemi di deumidificazione e consolidamento di edilizia civile e monumentale, la società Tecnored, il cui amministratore unico, il veronese dottor Paolo Mariani, ha seguito e diretto la complessità dei vari interventi (che non hanno impedito il consueto afflusso dei visitatori, destandone anzi l’interessamento) è stata l’ideatrice dei vari interventi conservativi necessari per il  bellissimo balcone gotico.

Mentre le prove di carico sulla base dell’affaccio, indispensabili per la verifica della sicurezza statica e la prevenzione, hanno confermata l’agibilità, quella sullo stato conservativo, oggetto ora di altri studi e ricerche, traccerà una mappa delle criticità cui ovviare, proprio coi prodotti Tecnored, per impedirne l’ovvio secolare ulteriore degrado d’uso. Al balcon

e, solo nel 2016 si sono affacciati 329 mila visitatori mentre si stima che oltre un milione entrino nel cortile.

La Tecnored prevede che i lavori al balcone, nell’autunno prossimo, dureranno 15 giorni; si cercherà di interferire il meno possibile con il flusso turistico.

BlueTomato Photo Barcellona, tutti i diritti sono riservati.

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