Venerdì, 13 Marzo 2020 12:25

Cedimenti nelle pavimentazioni industriali

Le pavimentazioni rigide sono generalmente di calcestruzzo per marciapiedi, cantinati, autorimesse, piazzali, opifici artigianali, magazzini, stabilimenti industriali, banchine portuali poggianti direttamente su sottofondo e/o su terreno. Si distinguono in pavimentazioni industriali, dunque realizzate in calcestruzzo, costituite generalmente da una piastra normalmente rifinita in superficie da uno strato antiusura, oppure in pavimenti di calcestruzzo sommariamente definite in termini di spessore senza che siano preventivamente definite la destinazione d’uso operativa dunque meglio denominate pavimentazioni a composizione richiesta. Infine le pavimentazioni in calcestruzzo cosiddette a prestazione per le quali siano state definiti i principali parametri di progettazione della piastra, portanza e composizione dello strato di supporto, tipo di armatura, dimensione dell’aggregato etc.

Per ognuna di queste pavimentazioni rigide si dovrà poi considerare il normale deterioramento nel tempo in condizioni di ordinario esercizio, laddove i problemi riguarderanno principalmente la planarità delle pavimentazioni e/o la regolarità del piano soprattutto in luogo dei giunti che talvolta perdono la loro funzione a causa delle eccessive sollecitazioni statiche e dinamiche.

Non meno si dovrà preventivamente considerare la necessità di un piano di manutenzione della pavimentazione nel post messa in esercizio, che consideri sperabilmente la minor invasività sull’opera quand’anche sarà evidente la sua importanza intrinseca a supporto del ciclo produttivo generale.

Molte aziende infatti necessitano di dover intervenire per risolvere cedimenti differenziali verticali di pavimentazioni industriali con l’obiettivo prioritario di arrecare il minor disagio per le proprie linee produttive/magazzini e dunque possibilmente senza nemmeno interrompere/smobilitare oppure soltanto per brevissimi periodi le linee industriali.

Dalla sicurezza ed efficienza delle linee produttive si passa poi alla sicurezza dei lavoratori laddove ben sappiamo che pavimentazioni deteriorate, danneggiate, con presenza di inciampi e scalini per persone e mezzi di lavoro possono arrecare anche gravi danni agli operatori di turno.

Ecco che per risolvere questo genere di problematiche è possibile intervenire con metodologie rapide e mini invasive in grado di consolidare efficacemente il sottofondo e/o il terreno di fondazione della pavimentazione oltre che per ripristinare la planarità originaria eliminando in questo modo sia i cedimenti differenziali che gli scalini in luogo dei giunti.

Come intervenire? Con iniezioni mini invasive di resine espandenti. Grazie alla realizzazione di piccoli fori con trapani manuali e punte sottili del diametro di circa 3 cm max è possibile raggiungere il sottofondo e/o il terreno di fondazione per la successiva iniezione mirata di resine espandenti in grado di compattare e sollevare al bisogno la pavimentazione ceduta.

Si pensi dunque al grande vantaggio di poter intervenire ad esempio senza rimuove pesanti scaffalature e relative merci, piuttosto che poter rimettere a livello appoggi di linee produttive continue, oppure rimettere in planarità lastre contigue eliminando qualsiasi gradino al passaggio di carrelli elevatori e personale senza dover effettuare demolizioni, scavi, sollevare polveri importanti, ma soprattutto con il minimo disagio alla catena produttiva.



Una soluzione questa che ben si addice anche per quegli edifici di natura commerciale con apertura al pubblico, sui quali diviene preferibile intervenire rapidamente senza smobilitare scaffalature e prodotti, possibilmente negli orari di chiusura così che alla riapertura le corsie siano già pronte ad accogliere i clienti.

Tecnicamente la metodologia prevede una prima campagna di rilievo dei dislivelli e delle depressioni alle pavimentazioni tenendo ovviamente in attenta considerazione l’eventuale quadro fessurativo alla struttura orizzontale. A seguire nei punti di cedimento si potranno operare opportune maglie di singoli fori posizionati avendo cura di non interferire con gli impianti e i sottoservizi posti al di sotto oppure all’interno della pavimentazione. Detti fori serviranno per poter introdurre la resina espandente alla quota desiderata grazie a piccole cannule metalliche inserite a perdere attraverso la sezione interessata.

La resina espandente è materiale cellulare plastico rigido più comunemente della famiglia dei poliuretani a celle chiuse con specifiche densità progettate secondo lo specifico obiettivo operativo. La loro composizione finale è del tutto inerte ed un terreno non inquinato prima delle iniezioni rimane tale anche dopo il consolidamento.

Durante l’iniezione, eseguita normalmente punto per punto da un team specializzato, si potrà monitorare il consolidamento e laddove possibile il successivo sollevamento della struttura, mediante livelli laser di precisione oppure strumentazioni di controllo dei movimenti con calibratura predefinita in funzione dell’operatività desiderata.



Tutti gli interventi GEOSEC per il consolidamento delle fondazioni sono coperti da garanzia contrattuale e da un’ulteriore garanzia assicurativa postuma con primaria compagnia internazionale.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare senza impegno i tecnici GEOSEC al numero 800.045.645 oppure dal sito www.geosec.it

Quando sulle pareti di un edificio compaiono crepe nei muri è importante definire l’origine e la pericolosità delle lesioni e del dissesto. La presenza di crepe, nella migliore delle ipotesi può essere conseguenza dell'usura nel tempo di intonaci e tinteggi, disagi tutt’al più estetici che non richiedono interventi di consolidamento. In altri casi le crepe nei muri possono essere il sintomo ultimo di un cedimento strutturale e/o del terreno di fondazione, con conseguente rischio per la stabilità dell’edificio.

Geosec crepe nei muri

E’ proprio il caso di una prestigiosa villa residenziale a Dortmund, in Germania. Circa venti anni fa il proprietario dell’immobile, aveva osservato le prime preoccupanti lesioni diffuse in una porzione dell'abitazione. Negli ultimi mesi il quadro fessurativo aveva subito un ulteriore importante peggioramento, fino a raggiungere delle ampiezze di 3 - 4 cm. Solo a questo punto il proprietario evidentemente preoccupato ha verificato l’esistenza di un cedimento differenziale del terreno e ha affidato l’intervento di consolidamento in fondazione a GEOSEC, azienda specializzata nell'iniezione di resine espandenti e micropali presso infissi.


Rilievo e progetto preliminare
L'intervento di consolidamento è iniziato con una serie di attente indagini geotecniche e geofisiche, che hanno messo in evidenza le scarse caratteristiche dei terreni di fondazione posti sotto alla costruzione, con un’evidente riduzione della portanza. Per ricercare le possibili cause del cedimento sono state eseguite indagini al contorno ed in particolare anche sugli impianti di raccolta delle acque potabili e meteoriche. Tramite video ispezione è stato dunque possibile confermare la presenza di una perdita importante alle condotte interrate limitrofe alla struttura di fondazione, perdita oltretutto già rilevata dalle immagini di tomografia della resistività elettrica del terreno.
Il team di intervento GEOSEC, composto da geologi e ingegneri specializzati nei consolidamenti del terreno, ha studiato la miglior strategia d'azione seguendo l'innovativo approccio scientifico - geotecnico del metodo GEOSEC® ed stato quindi effettuato un monitoraggio e un’analisi computerizzata del terreno ricostruendo un modello numerico 3D delle principali caratteristiche del volume significativo interessato dal dissesto.
Inoltre è stato condotto un rilievo complessivo del quadro fessurativo all’immobile oltre che della presenza di cedimenti differenziali verticali diffusi. Conseguentemente il progettista locale ha optato per il consolidamento dei terreni di fondazione mediante iniezioni mirate di resina espandente e controllata GEOSEC®.

Geosec crepe nei muri

L'intervento esecutivo con iniezione di resine espandenti
Il procedi¬mento brevettato GEOSEC® consente di intervenire in modo preciso, rapido, mirato, mini-invasivo e risolutivo sulla sicurezza e la stabilità dell’edificio grazie all’iniezione di speciali resine eco compatibili sempre sotto il controllo della tomografia di resistività 4D live.


La resina da iniezione
Per questi speciali interventi di consolidamento del terreno, GEOSEC inietta una resina poliuretanica espandente a celle chiuse denominata MAXIMA PU-Harz. Questa resina soddisfa i requisiti indicati dalle norme tedesche per la valutazione degli effetti sul suolo e sulle acque sotterranee. I test sono stati effettuati dal DIBt Deutsches Institut für Bautechnik oltre che dall’Istituto Giordano di Rimini conformemente alle norme Italiane ed europee condivise e vigenti. Ne consegue che le resine utilizzate rispettano ambiente e acque sotterranee senza produrre effetti inquinanti.

Geosec crepe nei muri

La tomografia Elettrica 4D live
Si tratta di una moderna tecnica di indagine del terreno per immagini 3D ripetitive nel tempo. In modo del tutto non invasivo le misure geofisiche vengono effettuate con dispositivi multi elettrodici allineando sul terreno dei particolari sensori (trasmettitori e ricevitori) e collegandoli tra loro con cavi multipolari connessi ad una centralina elettronica di misura, detta georesistivimetro multicanale. Le misure raccolte dallo strumento restituiscono così valori di resistività elettrica a differenti profondità e partecipano alla costruzione di vantaggiosi modelli numerici 3D e 4D del volume significativo di terreno indagato sotto al fabbricato, grazie ad un apposito calcolatore. Il risultato finale è quindi una sequenza di immagini ad alta risoluzione di tomografia 4D, opportunamente elaborata da un sofisticato software di calcolo la cui interpretazione deve necessariamente essere demandata ad un tecnico specializzato.

Geosec crepe nei muri

La precisione ed accuratezza di misura di questa metodologia di indagine dà la possibilità ai tecnici GEOSEC di analizzare il terreno di fondazione e capire dapprima le cause che hanno portato alla comparsa di crepe nei muri o di crepe nelle pavimentazioni. Ma la tomografia di resistività 4D trova il suo pieno compimento e assoluto vantaggio rispetto alle soluzioni concorrenti proprio durante l’iniezione delle resine espandenti. La diagnostica per immagini funziona come un occhio elettronico che guarda sotto alla costruzione in modalità ripetitiva e sequenziale. Questo permette ai tecnici GEOSEC di verificare proprio l’azione delle resine espandenti e dunque il corretto consolidamento del terreno, grazie al rilievo ripetitivo delle variazioni delle proprietà geofisiche del sottosuolo in corso d’opera. La procedura (iterativa) di risoluzione consente di arrivare ad una stima della distribuzione delle resistività reali nel mezzo investigato che si traduce in una immagine grafica di efficace comprensione, sempre aggiornata in tempo quasi reale. Così i tecnici di cantiere possono vantaggiosamente decidere come modificare direttamente sul posto le iniezioni per il miglioramento del progetto preliminare, secondo un approccio tecnico indicato dal Metodo brevettato GEOSEC nel pieno rispetto delle prescrizioni del metodo osservazionale previsto dalle nuove Norme tecniche sulle Costruzioni (NTC2018).

Geosec crepe nei muri

L’intervento di consolidamento del terreno
L'area ha interessato cir¬ca 11,10 metri lineari di fondazione continua con quota d'appoggio a circa -0,6 metri dal piano di calpestio ma con un quadro fessurativo davvero importante.
Il progetto prelimina¬re è stato ottenuto dall’indagine geofisica ERT (unica stazione di rilievo a 48 elettrodi cross hole) integrata da 3 prove penetrometriche dinamiche. Le indagini hanno confermato la forte eteroge¬neità dello spessore dei primi 2,00 metri di terreno, con l'individuazione di argille limose umide dalle scarse qualità meccaniche. Successivamente sono stati definiti in modo mirato i punti e le relative profondità di iniezione delle resine.
Grazie alle acquisi¬zioni delle immagini tomografiche intermedie e sequenziali, è stato possibile osservare rapidamente l’omogeneizzazione della distribuzione della resistività elettrica, tra zone ce¬devoli e zone più stabili prese a riferimento fino a validazione finale del lavoro.
Sono stati effettuati ben 12 fori per un totale di 36 iniezioni su tre livelli sovrapposti, dal piano campagna (- 0,7 metri, -1.1 metri, -1,6 metri) con un consumo di circa 470 Kg di resina espandente.


Il servizio tecnico GEOSEC
Siamo a disposizione dei progettisti dei committenti mediante assistenza tecnica gratuita specializzata sia in fase di istruzione dei progetti che in fase di esecuzione dei lavori. Lo staff GEOSEC è in grado di eseguire le indagini geofisiche e geotecniche necessarie con strumentazioni proprie, oltre che di elaborare modellazioni numeriche interpretative delle risultanze diagnostiche ed anche previsionali dei risultati attesti post iniezione.

Per qualsiasi informazione, per ricevere materiale tecnico informativo, per richiedere la visita di un tecnico GEOSEC è possibile contattare l’azienda a questo indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il numero verde 800.045.645  - www.geosec.it

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