Mercoledì, 30 Gennaio 2019 11:23

Isola Ursa Klimahouse

Isola UrsaSi è conclusa sabato 26 gennaio l’intensa maratona d’incontri dedicati alla sostenibilità ambientale presso ISOLA URSA, l’allestimento promosso da URSA Italia alla Fiera dell’edilizia Klimahouse di Bolzano. Un riscontro positivo da parte dei visitatori e soddisfazione degli organizzatori per i contenuti di alto livello proposti.

[Bondeno, 28 gennaio] Dal 23 al 26 gennaio 2019, URSA Italia è stata impegnata nel ciclo di convegni realizzati a ISOLA URSA - l’allestimento a cupole geodetiche posto all’esterno di Klimahouse e in collaborazione con Fiera Bolzano - nel quale sono stati promossi i temi della sostenibilità ambientale in edilizia e in senso più ampio.
L’argomento è stato sviluppato attraverso la voce competente di esperti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e della climatologia. Un buon afflusso di partecipanti - fra studenti, giornalisti e professionisti di aziende e studi tecnici – che si sono alternati nei vari momenti formativi proposti, facendo registrare complessivamente oltre un migliaio di visitatori. Ottimo il feedback ricevuto nei confronti delle tematiche trattate, grazie al contributo dei relatori che hanno intrattenuto il pubblico dell’Isola Didattica, prevalentemente composto da docenti e studenti degli istituti tecnici, e agli altri ospiti di fama internazionale che hanno condiviso il proprio sapere nell’Isol-Action, fulcro dei convegni ISOLA URSA.
Pasquale D’Andria, direttore tecnico e marketing URSA Italia, si dice soddisfatto per le scelte operate dall’azienda in occasione di Klimahouse: «Abbiamo voluto parlare anche di idee, non solo di prodotti, e sensibilizzare i nostri visitatori attraverso alcuni concetti che devono sempre più far parte non solo delle basi del nostro lavoro, ma della nostra stessa condotta di vita quotidiana. Siamo contenti pertanto dell’azione sinergica messa in campo con Fiera Bolzano e siamo oltremodo lieti che ISOLA URSA si sia dimostrata una proficua occasione di scambio e incontro fra professionisti di diverse discipline. Ringrazio quanti ci hanno fatto l’onore di partecipare, condividendo con entusiasmo e competenza i propri progetti. Siamo fieri inoltre di aver lanciato il messaggio di salvaguardia dell’ambiente anche nelle menti dei più giovani che (senza essere scontati) rappresentano il futuro».
Sulla stessa linea anche Thomas Mur, direttore generale di Fiera Bolzano, che ha ringraziato per la «bella collaborazione» con ISOLA URSA - è il secondo anno ma in una «partnership ancora più intensa» - che ha condiviso l’impegno a «investire sulle nuove generazioni e a fare cultura e gioco di squadra».

Pubblicato in Comunicati stampa

Integrare natura e tecnologia per creare un'architettura simbiotica in grado di rispondere al meglio alle condizioni climatiche esterne

Una delle chiavi di volta per l’edilizia green risiede nell’utilizzo della tecnologia a servizio della sostenibilità ambientale. Le recenti innovazioni nel campo della progettazione e dei sistemi di raccolta e monitoraggio dei dati climatici consentono di sfruttare al meglio le risorse naturali e al tempo stesso di ottimizzarle in un’ottica di maggiore efficienza. Tutto questo senza dimenticare la natura, ma lavorando affinché si possa garantire una sempre maggiore integrazione fra costruito e ambiente. E’ ciò che fa l’architettura simbiotica, di cui il progetto delle Symbiotic Towers, proposto dallo studio AmorphouStudio per Dubai ne è uno dei massimi esempi.

Symbiotic Towers, architettura simbiotica iper-tecnologica

Il progetto, attualmente in forma di proposta che dovrà essere approvata, prevede la realizzazione di un complesso multiuso composto da tre torri: una destinata ad uso residenziale, un’altra per uffici e la terza che dovrebbe ospitare un hotel. I tre edifici saranno collegati da una piazza a due livelli.

Il principale obiettivo del progetto era quello di sviluppare un modello di architettura simbiotica che potesse adattarsi al meglio alle condizioni climatiche della città, garantendo comfort agli occupanti, specie nella torrida stagione estiva, senza consumare grandi quantità di energia per gli impianti di raffrescamento.

Geometrie ispirate dal diagramma di Voronoi

Per raggiungere questo scopo gli architetti sono partiti dall’analisi dei dati ambientali, che sono stati utilizzati per la progettazione dell’intero complesso. I progettisti si sono ispirati al noto diagramma di Voronoi, dividendo lo spazio metrico in zone distinte secondo l’equidistanza tra i punti adiacenti e progettando le singole parti delle strutture in base al proprio microambiente e alle strategie di sostenibilità che vi si potevano applicare.

Alberi e ombrelli fotovoltaici

Seguendo questa logica, la parte inferiore della piazza è stata pensata come “un’oasi verde semi-ombreggiata” con delle aree ricche di vegetazione e acqua, ideali per la stagione più calda.

La parte superiore è invece costituita da un’area allungata in feltro perforato, parzialmente ombreggiata grazie alla presenza di alberi. A fare ombra sono anche i diversi ombrelli fotovoltaici disseminati per l’area, che poggiano su strutture e che svolgono anche la funzione di produrre l’energia solare che serve per alimentare un sistema di ventilazione incrociata.

Secondo lo studio, l’impianto di ventilazione, insieme a tutta la vegetazione rigogliosa, contribuisce a creare un ambiente micro-climatico ideale anche quando le temperature si alzano.


Involucro bioclimatico intelligente

I dati sulle radiazioni solari riguardanti il periodo maggio-ottobre, i mesi più caldi per Dubai, sono stati utilizzati anche per mappare le geometrie degli edifici, influenzandone l’orientamento e la forma. Il risultato è un’architettura simbiotica di torri futuristiche che ruotano e si modificano al fine di ridurre l’esposizione ai raggi solari.

A ricoprire gli edifici è infatti un involucro bioclimatico intelligente che si adatta e risponde attivamente al variare delle condizioni climatiche esterne.

Progettare in base all’esposizione solare

Anche i balconi delle torri sono stati progettati in modo da avere delle profondità diverse, che consentono di creare delle zone di ombra a tutti i piani, e delle aperture diverse in facciata: gli appartamenti esposti ad alte radiazioni avranno balconi più profondi e aperture più piccole dell’involucro, mentre gli appartamenti meno esposti avranno balconi ridotti e aperture più grandi.

Sul fronte di materiali da utilizzare per la facciata invece i progettisti sono ancora alla ricerca di quello migliore in termini prestazionali. In lizza ci sono pannelli in terracotta a base di argilla o un materiale composito in fibra.

Fonte: green.it

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L’AZIENDA LEADER DELL’ISOLAMENTO TERMICO EDUCA AL RISPARMIO ENERGETICO

Ursa Isolamento TermicoA fine gennaio, nel contesto di Klimahouse, la Fiera dell’edilizia di Bolzano, URSA Italia ha sensibilizzato studenti e professionisti del settore sulle problematiche ambientali e i cambiamenti climatici. Nel suggestivo allestimento “Isola URSA” e in partnership con l’organizzazione di Klimahouse, l’azienda ha lanciato una nuova famiglia di prodotti per l’isolamento termico - URSA MAIOR - puntando però alla promozione della cultura della sostenibilità. All’inaugurazione le lodi del direttore generale della Fiera e un’ottima risposta dai partecipanti.

Bondeno, 29 gennaio 2018 – URSA Italia, azienda leader nel settore dell’isolamento termico, si è ripresentata, dopo circa otto anni, alla fiera internazionale per l’efficienza energetica ed il risanamento in edilizia di Bolzano – Klimahouse, investendo sulla promozione e sulla sensibilizzazione verso le problematiche legate ai cambiamenti climatici e al risparmio energetico. L’azienda ha scelto questa fiera come circostanza ideale per la presentazione di una nuova famiglia di prodotti isolanti ad alte prestazioni, denominata URSA MAIOR, ma ha voluto proporre una serie di eventi culturali che le ha permesso di distinguersi tra le imprese coinvolte in fiera, anche grazie all’allestimento in cui sono stati ospitati gli incontri.
A pochi metri dall’ingresso di Klimahouse, in stretta collaborazione con l’organizzazione generale della fiera, l’azienda ha allestito una struttura - dal grande impatto visivo e dal nome evocativo di “Isola URSA” - composta da tre cupole geodetiche, una delle quali adibita a spazio congressi della capienza di un centinaio di posti a sedere (Foto 1, Foto 2 e Foto 3). Durante l’inaugurazione della struttura, progressiva tappa dell’inaugurazione generale (Foto 4) della fiera, il Direttore Thomas Mur ha sottolineato il nobile intento educativo di questo progetto URSA Italia, spinta che ha determinato l’effettiva collaborazione di Klimahouse al progetto, concedendo lo spazio per l’allestimento e promuovendo gli eventi tramite i canali istituzionali della fiera. Il Direttore Generale di URSA Italia, Antonio Tenace, ha guardato con soddisfazione al progetto “Isola URSA”, segno che la filosofia che sottende URSA ha basi solide nel concetto di operare per il bene comune.

Dal 24 al 27 gennaio, URSA Italia ha coinvolto in particolar modo gli studenti degli istituti tecnici e universitari, i nuovi professionisti del domani: in prima e ultima giornata con la proiezione del documentario “Before the flood – Punto di non ritorno” (Foto 5) (della National Geographic, con Leonardo Di Caprio), sul riscaldamento globale e i suoi effetti sul Pianeta, introdotto, il 24, da Roberto Barbiero (Osservatorio Trentino sul Clima) con l’aggiornamento puntuale alla situazione contemporanea; il secondo giorno invece con una conferenza intitolata “Progettare la sostenibilità in edilizia”, allargata dalla sostenibilità ambientale, intesa come riduzione delle dispersioni dell’involucro, al più ampio concetto del termine “sostenibilità”: quella sociale, economica e del rispetto dei territori e dell’innovazione. Sono intervenuti gli architetti: Stefano Piraccini (Studio Piraccini), Marco Dell’Agli (Mario Cucinella Architects), Daniela Cardace e Cecilia Faccini (URSA Italia).
Il lancio dei nuovi prodotti, che ha interessato clienti, esperti e visitatori della fiera, è stato promosso dall’intervento del Direttore Tecnico di URSA Italia, Pasquale D’Andria, che, sul motto “per aspera ad astra” (= attraverso le asperità sino alle stelle) ha delineato le caratteristiche di URSA MAIOR (Foto 6); il termine evocativo della costellazione dell’Orsa Maggiore e del nome dell’azienda, sottolinea inoltre la qualità aggiunta dei nuovi prodotti per l’isolamento.

Nelle cupole, i numerosi visitatori hanno potuto assistere a video proiezioni o osservare, dagli speciali visori predisposti, il cielo stellato alla ricerca dell’Orsa Maggiore: un modo simbolico e divertente che insieme alle fiale di “polvere di stelle” (Foto 7) ha creato un’ambientazione emotivamente evocativa.

- URSA ed URSA Italia: i numeri

URSA: oltre 60 anni di tradizione ed esperienza; 50 mln/€ fatturato; più di 2.000 dipendenti; 13 siti produttivi; 9 nazioni strategiche; 40 mercati.

URSA Italia: vocazione internazionale per l’XPS 100% made in Italy. Con il suo nuovo polo produttivo di Bondeno (FE) − ricostruito integralmente dopo il sisma del 2012 e inaugurato a dicembre 2014 − URSA si avvale oggi in Italia di un impianto innovativo a due linee di estrusione, dotato delle migliori tecnologie disponibili per la produzione di polistirene estruso. Lo stabilimento italiano URSA risponde alla domanda di un mercato sempre più competitivo con processi evoluti e filiera rigorosamente controllata.
L’elevatissima capacità produttiva, sinonimo di efficienza impiantistica ed indice di obiettivi di successo, è anche fortemente orientata all’attenzione verso la sostenibilità, l’efficienza energetica, il rispetto dell’ambiente e l’aderenza alla realtà locale che ospita l’impianto.
Una sfida, quella del rilancio dello stabilimento italiano, che la multinazionale URSA ha vinto puntando sul radicamento e sull’integrazione nel tessuto economico e sociale ferrarese in cui è presente da quasi 15 anni.

- Concept “Isola URSA”

Le tre cupole geodetiche dell’allestimento Isola URSA hanno rappresentato una sorta di arcipelago in cui approfondire i temi della sostenibilità ambientale e riflettere sulle soluzioni per l’isolamento termico degli edifici; presenti schermi touch-screen, led wall e visori per la realtà virtuale.
Il termine “isola” è stato scelto per i molteplici rimandi di significato: dal latino in-sula, una terra emersa che si distingue; una meta ambita da chi vuole esplorare nuovi mondi; rinvia all’isola che non c’è raggiungibile prendendo la seconda stella a destra; è un imperativo che significa “isolare”: ad esempio gli immobili dal caldo o dal freddo; infine isola, non nel senso di creare distanza, ma aggregazione: catalizzare le risorse, gli interessi, le curiosità di tante persone per sensibilizzarle sulle problematiche ambientali, principalmente quelle riguardanti i cambiamenti climatici dovuti all’aumento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

- URSA MAIOR
Oggi, l’isolamento di domani.

Per aspera ad astra! Come dicevano gli antichi: attraverso le asperità, sino alle stelle!
Dopo un lungo, e faticoso, percorso di ricostruzione, non solo degli impianti di produzione, ma anche di tutta una varietà di certificati e documenti, che ha visto impegnata URSA Italia senza sosta dopo il drammatico terremoto del 2012, l’azienda è lieta di poter vantare il più innovativo stabilimento di produzione di materiali isolanti plastici d’Europa.
Lo stabilimento URSA di Bondeno possiede infatti le più avanzate tecnologie presenti sul mercato europeo ed è in grado di produrre oggi il più performante prodotto in schiuma plastica estrusa, URSA MAIOR (Foto 8).
Un pannello di nuova generazione 100% made in Italy, indicato per coibentazioni dove è richiesta un’alta resistenza termica in bassi spessori, contemporaneamente a un ottimo comportamento all’acqua ed elevata resistenza a compressione.
La raffinata composizione chimica e la trama estremamente regolare della sua struttura cellulare a celle chiuse, insieme allo straordinario mix di agenti espandenti messi a punto da URSA Italia, permettono infatti a URSA MAIOR di raggiungere un bassissimo valore di conduttività termica, 0,027 W/mK, e gli conferiscono altre importanti caratteristiche tecniche.
URSA MAIOR è infatti stabile all’acqua - anche nello stato di vapore – e all’aria, è resistente meccanicamente nel breve e lungo periodo e non subisce variazioni in termini dimensionali e di planarità; presenta inoltre un ottimo comportamento ai cicli di gelo e disgelo e può essere applicato in contesti dove si raggiungano temperature di esercizio anche elevate; presenta elevata resistenza meccanica sia sul breve che sul lungo periodo e mantiene costanti le proprie caratteristiche sia durante le fasi di stoccaggio che per tutto il suo ciclo di vita.
URSA MAIOR è inoltre imputrescibile e non è soggetto ad attacchi e deterioramento per causa di insetti e microorganismi.
URSA MAIOR è un prodotto riciclabile e non contiene o rilascia alcuna sostanza pericolosa per l’uomo o per l’ambiente. È totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

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tortona33Dopo un totale intervento di ristrutturazione “Tortona 33”, edificio per uffici risalente agli anni ’80 e ubicato nel cuore della Milano del design, è uno dei soli 16 edifici in tutta Italia ad aver ottenuto il livello più alto, il Platinum, della prestigiosa certificazione americana di sostenibilità ambientale Leed, con 87 punti su 110, nella versione Core and Shell v 2009.

La riqualificazione dell’edificio ha comportato la conservazione dei soli solai e pilastri, rinnovando tutte le componenti tecnologiche e gli interni. Tra gli obiettivi prestazionali raggiunti, la significativa riduzione dei consumi energetici e di acqua potabile, l’utilizzo negli elementi da costruzione di materiali riciclati e di provenienza regionale, il riciclo dei rifiuti da costruzione e gli elevati standard di comfort interno.

ICMQ, l’organismo leader nelle certificazioni e controlli per le costruzioni, ha contribuito a questo successo in qualità di Leed Consultant, Commissioning Authority e Leed Administrator. Per conto dello studio di progettazione Il Prisma e della proprietà BNP Paribas REIM Sgr, ICMQ ha coordinato e supervisionato tutto l’iter di certificazione, compresa la verifica delle attività Leed a carico del General Contractor Sercos Spa e il supporto all’ufficio acquisti per l’inserimento delle clausole contrattuali Leed nei vari ordini e appalti.

“Quando la sostenibilità viene misurata attraverso protocolli nati da vera ricerca scientifica e sul campo - afferma Lorenzo Orsenigo, direttore generale di ICMQ - e quando la certificazione viene svolta mediante processi adeguati, allora un caso come via Tortona 33 diventa esempio concretamente praticabile di riqualificazione virtuosa del patrimonio edilizio delle nostre città”.

Ad oggi in Italia sono 99 gli edifici che hanno ottenuto la certificazione Leed[1]. Ancora pochi se si considera che nel mondo sono oltre 44.700 gli edifici certificati dall’ente statunitense Usgbc, ma abbastanza per confermare una chiara tendenza del mercato immobiliare terziario. Oggi Leed rappresenta uno standard condiviso a livello internazionale. Un edificio sostenibile ed energeticamente efficiente conviene a tutti, proprietari e affittuari, come confermato da Sergio Meazza responsabile della Direzione Tecnica di BNP Paribas REIM Sgr: “BNP Paribas REIM Sgr da qualche anno certifica Leed i più importanti progetti di riqualificazione che ha realizzato o sta realizzando nelle principali città italiane. La motivazione principale che ci ha spinto verso il protocollo Leed, oltre al perseguimento di tematiche legate alla sostenibilità ambientale dell’iniziativa, è stata la volontà di assecondare la tendenza del mercato cercando di ridurre i costi di gestione dell’immobile a vantaggio dell’utilizzatore finale. In riferimento al progetto “Tortona 33”, il risultato raggiunto è stato frutto del lavoro di squadra tra la committenza, la società di progettazione Il Prisma e l’organismo di certificazione ICMQ; un ruolo fondamentale nel perseguimento di questo obiettivo che ci gratifica lo ha avuto l’impresa costruttrice, Sercos Spa”.

Stefano Carone, Managing Partner della società Il Prisma, evidenzia come la sfida di rendere sostenibile la trasformazione di un edificio sia prima di tutto uno sforzo intellettuale di progettazione integrata e lungimirante: “Per spiegare ai nostri interlocutori  cosa significhi la certificazione Leed dell’immobile di via Tortona parliamo di recupero dell'acqua di falda, geotermia, soffitti radianti, free cooling, tetto verde, gestione "pulita" del cantiere, riduzione del 70% delle spese energetiche rispetto alla situazione pre-riqualificazione. A volte ci chiedono: quanto è costato? Che impatti ha avuto sui tempi? La risposta è: praticamente zero. L’impegno è stato quello di voler raggiungere tale obiettivo e far convergere le conoscenze, specialistiche o meno, di tutti gli attori coinvolti”.

Recentemente un altro importante intervento seguito da ICMQ per gli aspetti legati alla certificazione Leed ha ottenuto il livello Platinum: la ristrutturazione di Cascina Triulza, l’edificio che durante Expo ha ospitato il Padiglione della società civile.

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enea accordoconfindustriaIl Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il Commissario dell’ENEA Federico Testa hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per accrescere l’efficienza energetica negli usi finali, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica, attraverso un rapporto più diretto tra il mondo della ricerca e il sistema industriale.

Le imprese associate a Confindustria potranno accedere ai servizi avanzati di prova, qualificazione e certificazione di materiali, componenti e sistemi sviluppati presso i nove centri di ricerca dell’ENEA; il protocollo prevede inoltre la realizzazione di attività congiunte per la condivisione di informazioni sulle opportunità di innovazione tecnologica con particolare riferimento all’energia e alla sostenibilità economica.

ENEA offrirà supporto a Confindustria anche nella definizione di analisi di scenario e di impatto delle normative nazionali e comunitarie, tramite la presenza di suoi esperti a tavoli tecnici sull’innovazione tecnologica, l’energia e l’ambiente, e attraverso la partecipazione congiunta a progetti europei, anche grazie al coinvolgimento dei rispettivi uffici a Bruxelles.

Infine Confindustria ed ENEA svolgeranno attività di comunicazione e formazione per sensibilizzare i consumatori sui temi del risparmio, dell’efficienza e dell’uso razionale delle risorse energetiche, con particolare attenzione ai benefici dell’edilizia sostenibile.