Il patrimonio immobiliare italiano vale il quadruplo del suo PIL, ma lo stato di deterioramento ne causa la rapida svalutazione. Nel Rapporto “100 Italian Stories for future Building” si delinea la strada green&smart della nuova edilizia.

Negli ultimi anni in Italia sono stati attivati diversi incentivi per l’edilizia verde e sostenibile. All’ecobonus (credito di imposta per ristrutturazioni e bonus per efficienza energetica) si sono aggiunti il “sismabonus” e il “bonus verde”, e così, nel 2017, grazie a tali misure, per le ristrutturazioni sono stati investiti oltre 28 miliardi di euro, attivando oltre 418 mila posti di lavoro tra diretti e indotto.

Sono i dati diffusi in occasione della presentazione del Rapporto “100 Italian Stories for future Building”, realizzato da Fondazione Symbola e Fassa Bortolo, in collaborazione con la Triennale di Milano, a cui hanno dato il loro contributo esperti di settore, per raccontare cento realtà della filiera edilizia che, mediante l’innovazione, hanno lanciato la loro sfida al futuro.

La parola d’ordine è ristrutturare, non costruire.

Abbiamo un enorme patrimonio immobiliare, in gran parte da risistemare e ammodernare. La trasformazione digitale, il paradigma urbano della smart city, l’esigenza primaria di ridurre i costi e mantenere un’elevata qualità dei materiali, l’imperativo di abbattere le emissioni di CO2 e di gas serra in generale, sono solo alcuni dei fattori abilitanti la nuova edilizia italiana orientata al green building.

“Queste 100 esperienze ci raccontano oggi l’edilizia del futuro: un viaggio attraverso una filiera composita che spesso dalla tradizione trae spunto per innovare, incrociando i saperi delle maestranze con l’industria 4.0”, ha precisato Ermete Realacci, presidente Symbola – Fondazione per le qualità italiane.

“Tale capacità, tutta italiana, mette in campo competenze, formazione, comunità, energie, tecnologie per contribuire alla competitività di un Paese all’avanguardia, nonostante i vari problemi e ritardi che lo attraversano. Un’Italia che fa l’Italia, per una nuova economia più innovativa, sostenibile, solidale, coesiva”.

Nel nostro Paese, si legge nel Report, “il patrimonio immobiliare vale quasi il quadruplo del Pil ma il suo deterioramento e la sua vetustà ne causa la svalutazione”. Nel 2017, “gli investimenti in manutenzione straordinaria sono stati pari a 87,6 miliardi di euro, a fronte dei 41,4 miliardi spesi per nuove costruzioni”, mentre “su un valore totale della produzione nelle costruzioni di 167,1 miliardi di euro, il 74,2%, pari a 124 miliardi, sono dovuti al recupero edilizio (manutenzione ordinaria e straordinaria)”.

Migliorare materiali e prestazioni risulta indispensabile per ottimizzare gli interventi, così come agire sulla formazione degli operatori sui temi del green building: “Se tutte le abitazioni offerte fossero riqualificate, il valore del patrimonio edilizio residenziale in offerta sul mercato sarebbe rivalutato di 20 miliardi di euro”.

Più che consumare energia, “in futuro, i nostri edifici la produrranno, rendendosi attivi e autosufficienti”. Le imprese lo hanno capito: tra 2014 e 2017 le aziende del settore costruzioni che hanno investito in prodotti e tecnologie green sono state oltre 34.000, il 20,8% del totale delle imprese.

L’Italia è l’unico, fra i maggiori Paesi europei, ad aver aumentato tra il 2012 e il 2016 il numero di richieste di marchio UE nel settore “materiali da costruzione”, con un +7,3%, contro il -13,4% della Germania e il -37,7% della Francia.


di Flavio Fabbri fonte key4biz.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali
Venerdì, 29 Settembre 2017 10:10

Bonus casa 2018

Le prime anticipazioni su come saranno ampliate le agevolazioni nella prossima legge di Bilancio per iniziare la trasformazione del “bonus casa” in “bonus città”
In questi oggi il Governo sta lavorando per decidere se nella prossima legge di bilancio il bonus casa verrà confermato ed ampliato per il 2018.
Ricordiamo che il bonus casa riguarda le seguenti  agevolazioni:

    -detrazione 50% per interventi di ristrutturazione fino 96.000 euro di spesa (sia per le singole abitazioni sia i lavori in condominio, manutenzione ordinaria compresa)
    -ecobonus 65% per interventi di efficienza energetica
    -detrazione 50% Iva pagata per acquisti dal costruttore di case in classe A o B
    -cedolare secca al 10% sugli affitti a canone concordato

Bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus

Nel caso in cui si deciderà di prorogare l’attuale bonus ristrutturazione, la percentuale di detrazione resterà fissata nella misura pari al 50% delle spese sostenute per lavori eseguiti sulla casa.

In caso contrario, dal 1° gennaio 2018 l’agevolazione scenderà al 36%, con importo massimo di spesa ammessa al beneficio che passerà dall’attuale 96.000 a 48.000 euro per unità immobiliare. Non cambierebbe, invece, il metodo di erogazione della detrazione lavori: 10 quote annuali di pari importo.

I lavori per cui spetterà l’agevolazione saranno quelli di:

   -manutenzione ordinaria solo su parti comuni di edifici residenziali
   -manutenzione straordinaria sia su singoli appartamenti che su parti comuni di condomini
   -restauro e risanamento conservativo
   -ristrutturazione edilizia

A differenza del bonus ristrutturazioni, le detrazioni per lavori di riqualificazione energetica in parti comuni del condominio e il sisma bonus sono confermate fino al 31 dicembre 2021.
Bonus casa 2018: come saranno ampliate le agevolazioni

Il bonus casa per i lavori edili sarà con tutta probabilità confermato dalla prossima legge di bilancio e non solo, ma anche potenziato per iniziare la trasformazione del bonus casa in “bonus città“.

L’obiettivo di Palazzo Chigi è l’estensione del bonus casa in varie direzioni: il rafforzamento delle misure per la riqualificazione, la messa in sicurezza e il risparmio energetico del patrimonio edilizio.

In particolare, si parla di:

   -estensione del bonus 50% agli interventi di verde urbano finanziati da privati
   -potenziamento del bonus 50% in chiave condominiale per favorire il rifacimento delle facciate dei palazzi
   -estensione dell’ecobonus a lavori su giardini condominiali e balconi nonché alla rimozione dell’amianto sui tetti
   -allargamento dell’ecobonus e del sismabonus all’edilizia popolare
   -estensione anche per i capannoni delle imprese di usufruire del sismabonus
   -possibilità di legare la percentuale di detrazione dell’ecobonus agli obiettivi di risparmio energetico raggiunti

fonte: biblus-net

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