Scuole salubriUna scuola con aule confortevoli, efficienti e salubri sia a livello energetico che di qualità dell’aria. È questo l’obiettivo delle indicazioni dell’ENEA contenute nella pubblicazione #Scuola in Classe A - Istruzioni per l’uso, in vista del ritorno degli studenti in classe a settembre dopo un anno scolastico caratterizzato da mesi di attività didattica a distanza a causa dell’emergenza COVID-19.

Rivolto sia al personale docente che agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, l’opuscolo informativo contiene suggerimenti corredati di schede di facile consultazione, validi per massimizzare i vantaggi in tutti gli edifici scolastici, soprattutto in quelli che non hanno impianti di climatizzazione e aerazione automatizzati.

“Le tante ricerche scientifiche svolte a livello internazionale hanno mostrato con chiarezza come l’eventuale presenza di inquinanti chimici negli ambienti chiusi e i valori non confortevoli di temperatura e umidità peggiorino la qualità dell’aria e del microclima e portino a un aumento o a una cronicizzazione delle problematiche respiratorie, dei mal di testa, delle allergie e alla maggiore diffusione di batteri e virus” - spiega l’esperta ENEA Patrizia Aversa che assieme ad Antonia Marchetti ha curato la pubblicazione - “E tutto questo è ancora più evidente in edifici, come le scuole, dove convivono a stretto contatto tante persone per diverse ore. Per questo motivo nelle aule bisogna garantire i giusti valori di temperatura e umidità, assicurando sempre un opportuno ricambio d’aria”, aggiunge.


I suggerimenti nel dettaglio:

1 - Controlla la temperatura e l’umidità. In inverno, per legge la temperatura deve essere compresa tra i 18 e i 20°C, mentre nel corso della stagione estiva deve fermarsi attorno ai 26°C, anche se è auspicabile non superare di oltre 5°C la differenza tra temperatura esterna e interna. L’umidità invece va mantenuta tra il 40 e il 60%. Per rendere l’ambiente confortevole e salubre, è necessario regolare il termostato se la temperatura è diversa da quella stabilita e deumidificare aprendo le finestre. Va evidenziato che, anche nelle giornate invernali più fredde e umide, il quantitativo di vapore acqueo presente nell’aria interna alle aule è maggiore di quello contenuto nell’ambiente esterno.

2 - Rinnova l’aria che respiri. Vivere per molte ore in un ambiente chiuso, privo di un’adeguata ventilazione, provoca un aumento della concentrazione di anidride carbonica e di sostanze volatili inquinanti (COV), con conseguente sonnolenza, calo di concentrazione e di rendimento, ma anche un incremento dei mal di testa e delle irritazioni respiratorie, in quanto spesso anche i batteri e i virus trovano un ambiente favorevole alla prolificazione. Per questo è indispensabile aprire le finestre in presenza di cattivo odore e di aria viziata ed evitare di appendere i cappotti in aula. L’aria che proviene dall’esterno riduce temperatura e umidità e favorisce la diminuzione della concentrazione di anidride carbonica e degli inquinanti chimici e biologici che si trovano spesso negli ambienti chiusi.

3 - Ottimizza e rendi efficace il ricambio d’aria. La qualità dell’aria in un’aula scolastica può essere valutata, per esempio, misurando la concentrazione di anidride carbonica presente. Alcuni studi hanno dimostrato che è buona o ottima all’inizio delle lezioni e peggiora progressivamente fino a che, durante le ultime ore, può diventare così scadente da poter essere valutata come insufficiente dal punto di vista igienico. Per questo è necessario aprire le finestre regolarmente, per non meno di 5 minuti, più volte al giorno e a prescindere dalle condizioni atmosferiche, prima dell’inizio delle lezioni, ad ogni cambio insegnante, durante la ricreazione e soprattutto dopo la pulizia dell’aula. È tuttavia preferibile evitare di aprirle durante le ore di punta del traffico veicolare, in modo da scongiurare la diffusione all’interno delle aule dei gas di scarico delle automobili. Per un coordinamento più efficace nell’ambito di queste attività è utile creare un piano di azione per decidere chi fa cosa, segnando su un calendario settimanale modi, tempi e responsabilità, facendo partecipare tutta la comunità scolastica.

4 - Accendi la luce solo quando serve. Un impianto di illuminazione ben dimensionato e finestre dotate di tende e tapparelle, se correttamente utilizzati, permettono di evitare zone d’ombra e abbagliamenti, favorendo un ambiente confortevole. Inoltre l’impiego di lampade ad alta efficienza, come i LED, e l’installazione di rilevatori di presenza e sistemi di gestione domotici ne aumentano l’efficienza e riducono sensibilmente i consumi di energia.

5 - Circondati di piante. Oltre ad essere utilizzate come materiale didattico e come complemento d’arredo per abbellire aule e corridoi, le piante hanno un effetto rilassante e possono essere d’aiuto per regolare la qualità dell’aria e il microclima interno all’aula. Infatti, alcuni studi hanno mostrato come le piante possono contribuire a ridurre la concentrazione di anidride carbonica e la temperatura negli ambienti chiusi. Tuttavia per non incorrere in un aumento eccessivo di umidità è sufficiente una pianta ogni nove metri quadrati e non lasciare l’acqua nei sottovasi.

La pubblicazione è stata realizzata nell’ambito della campagna nazionale per l’efficienza energetica “Italia in Classe A”, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dall’ENEA[1], che prevede attività di formazione e informazione rivolte alla pubblica amministrazione, grandi imprese e PMI, istituti bancari, famiglie e studenti.

Muri umidi

Il tuo muro è così?
Si manifesta solitamente nelle zone inferiori dei muri, dove si possono verificare distacchi di intonaco e pittura o, nei casi più gravi, formazione di muffe; questo perché i muri, a contatto con il terreno, assorbono l’umidità in quanto la risalita capillare è un vero e proprio flusso d’acqua che sale verso l’alto ed evapora poi dal muro, trasportando con sè i sali presenti nel terreno ed immettendo umidità nell’aria dei locali. Più in particolare, i sintomi da umidità di risalita capillare sono: efflorescenze saline bianche (salnitro), muri umidi al tatto, sfogliatura e distacco della pittura, crepe e sgretolamento dell’intonaco, presenza di muffe nere nella parte bassa dei muri ed elevata umidità dell’aria con probabile odore di muffa negli ambienti.


Perché l’acqua viene assorbita dai muri?
Le molecole d’acqua hanno una caratteristica fisica, la forza di adesione, che le tiene legate insieme e permette loro di attaccarsi ad altri materiali, compresi quelli edili: quasi tutti i materiali, eccetto le sostanze oleose, assorbono l’acqua. Per via dei disturbi elettrici presenti nel terreno le molecole vengono caricate elettricamente e la risalita capillare viene amplificata centinaia di volte. Il sistema Biodry elimina i disturbi che hanno causato lo squilibrio delle molecole d’acqua (causa della risalita capillare e dell’umidità). Grazie ad una legge fisica due onde uguali e contrarie scontrandosi si annullano.

Il dispositivo Biodry capta le onde di disturbo già presenti nella casa e le riflette uguali e contrarie, annullando così la causa della risalita capillare. Nel giro di alcuni mesi solitamente il muro si asciuga completamente e questo viene verificato con una serie di controlli e misurazioni eseguite secondo normativa UNI. Questo avviene dall’installazione del dispositivo fino alla certificazione del muro asciutto.

Come BIODRY elimina definitivamente il problema dell’umidità di risalita?
Il principio di funzionamento della tecnologia Biodry è semplice e si articola in quattro fasi.

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Venerdì, 24 Aprile 2020 18:07

Piazza Edificio e Salubrità

Edificio e SalubritàLa PIAZZA EDIFICIO e SALUBRITA’ è l’iniziativa speciale di SAIE (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) che, in sinergia con l’approfondimento tematico previsto per il mondo degli IMPIANTI, fornirà ai professionisti in visita un’analisi sugli obblighi normativi e una panoramica sulle soluzioni più efficaci a tutela della salute e al miglioramento del comfort di chi vive e lavora all’interno degli spazi chiusi: dai sistemi di isolamento termico e acustico, passando per l’illuminazione artificiale e il rapporto con la luce naturale, dai sistemi di oscuramento, dalle vernici bio, fino ai materiali sostenibili che non rilasciano sostanze volatili.
 
Oggi progettisti, aziende di prodotti/materiali/tecnologie e imprese di costruzione svolgono un ruolo chiave nel processo di qualità degli standard dell’ambiente costruito e nell’ottimizzazione delle prestazioni degli edifici.
 
A partire dalla progettazione e costruzione, con attenzione alle fasi di cantiere, proseguendo con le scelte legate a sistemi isolanti, tecnologie e finiture, gli ambienti chiusi devono essere realizzati e poi condotti con la massima attenzione per migliore il comfort delle persone, prevenendo e gestendo i rischi derivanti da microrganismi potenzialmente pericolosi quali gas, muffe, fumi, polveri. Questo anche alla luce del fatto che, secondo una rilevante indagine svolta da Doxa, gli edifici green godono di un valore superiore stimato tra il 2% e il 10% per le abitazioni e tra il 5 e il 15% per gli uffici.
 
Tematiche principali affrontate nell’ambito della PIAZZA EDIFICIO e SALUBRITA’ a SAIE
• Salubrità nelle fasi costruttive
• Professionisti e direttive comunitarie
• Cantiere a regola d’arte
• Definizione standard salubrità nelle professioni tecniche
• Salubrità come precondizione del vero comfort indoor.
 
Prodotti coinvolti
•    Materiali strutturali sostenibili
•    Tegole ventilate
•    Fori di aereazione e ventilazione
•    Serramenti e infissi intelligenti
•    Soluzioni insonorizzanti
•    Vernici ecologiche
•    Prodotti antimuffa
•    Arredi green
•    Servizi di consulenza
•    Studi di progettazione/Imprese di costruzione sostenibili
•    Sistemi di isolamento comfort interno
 
Tutti i dettagli della PIAZZA EDIFICIO e SALUBRITA’ a SAIE sono contenuti qui.

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Festival Edilizia Leggera BariE' il turno del Mezzogiorno: tutto il mondo del Colore e dell'edilizia Leggera professionale guarda a questa edizione speciale di FEL che vede le realtà leader del settore affiancate al mondo dell'edilizia proposto da SAIE. Il prossimo 24-26 ottobre andrà in scenda un episodio nuovo di FEL, che codifica e interpreta le tendenze di questo momento storico in cui il mercato dell'edilizia affronta la crisi ampliando la sua offerta e contaminando il colore con il mondo edile all'insegna della collaborazione e delle nuove sinergie.

Il FEL , in ogni sua edizione, racconta storie, tendenze, emozioni, ma anche fa emergere quelle che sono le attualità di un mercato costantemente stimolato da fattori esterni. Emergono evidenti alcuni caratteri distintivi di questa edizione, leggibili già prima dell'evento e che possiamo anticipare. Le aziende più attente si preparano alla prima vera stagione rivolta alla formazione per il pittore edile. All'evento di riferimento del settore non può mancare quindi un convegno dove le associazioni di categoria e gli attori che hanno lavorato per la realizzazione della norma illustreranno i contenuti del quadro normativo e degli schemi di certificazione ( esami).  A supporto del convegno interverranno le associazioni ANVIDES e CORTEXA, il  primo come promotore degli schemi di certificazione per il pittore edile, il secondo come riferimento per la norma che regolamenta la posa del sistema a cappotto e la figura professionale di riferimento. Il convegno si terrà il 24 ottobre alle 14.30 presso il centro congressi della Fiera del Levante, e rientra tra le principali proposte di informazione supportate da FEL, che lo ricordiamo ha lavorato attivamente anche per la stesura della norma, e per la realizzazione degli schemi di certificazione, in particolare quello della specializzazione del decoratore edile. Per dare continuità a questo importante lavoro, FEL, con la sua divisione ACCADEMIA, propone per la prossima stagione invernale un programma di corsi ed esami convenzionati con alcuni enti di certificazione. L'attività, svolta presso i colorifici e le aziende di tutta Italia, sarà in grado di capillarizzare l'informazione sul territorio, andando incontro alle esigenze dei mercati locali.

Formazione Pittore EdileAltro tema attualissimo che vogliamo anticipare e che ritroveremo al FEL di Bari è quello dell'ambiente e della salubrità. Non passano giornate intere senza una notizia che sensibilizzi sul tema ambientale. Ma il mondo del colore come risponde? Al Festival individueremo le aziende più green e più salubri, in grado di proporre prodotti sicuri per la salute ed ecocompatibili. Ci sono aziende che di questi temi hanno scelto di fare veri e propri cavalli di battaglia e al Festival punteremo la lente di ingrandimento proprio su di esse.

All'orizzonte L'appuntamento per il 2020. L'episodio di Bari è rivolto a tutto il Mezzogiorno, che sappiamo sta rispondendo in maniera entusiasta. Il 2020 sarà di nuovo il momento del nord Italia, toccato nel 2016 con l'edizione di Vicenza. In ballottaggio alcune importanti città che non hanno mai ospitato il Festival, e i cui mercati regionali rivendicano la possibilità di ospitare questo appuntamento ormai divenuto l'unico del settore in grado di dare risposte concrete all'intera filiera, partendo dal locale, ampliando la comunicazione sul piano nazionale. Le date e la location saranno finalmente svelate durante l'edizione di FEL Bari 2019.
Qualche anticipazione? L'episodio di collaborazione con una fiera sul mondo dell'edilizia evidenzia come FEL possa di fatto accostarsi ad altri eventi, anche di più ampio respiro. Le collaborazioni sono un punto di forza, e noi crediamo che affiancare FEL ad altri format si un modo per dialogare con segmenti di mercato diversi. Ogni volta che c'è dialogo nascono opportunità: e come si dice, "se son rose fioriranno".

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Salubrità e AmbienteL’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale: “Tra il 1930 e il 2000 la produzione globale di sostanze chimiche immesse nell’ambiente è aumentata da 1 a 400 milioni di tonnellate l’anno e negli ultimi 50 anni l’uomo ha immesso nell’ambiente circa 80 mila nuove sostanze chimiche” (fonte Edilteco). Se poi pensiamo che la produzione di queste sostanze favoriscono anche il fenomeno del surriscaldamento globale (tema attualissimo in tutto il mondo), l’esigenza di trovare soluzioni in controtendenza è sempre più forte.  Troppo spesso l’attenzione si concentra sui prodotti per la casa che utilizziamo, sulla qualità dei vestiti e dei materiali d’arredamento, senza badare troppo a cosa è stato applicato sulle pareti della nostra casa. Si, perché in realtà, quello che i nostri imbianchini applicano sulle pareti di casa, è determinante per la nostra salute e quella dei nostri cari, perché si tratta di sostanze che inaliamo costantemente e a cui siamo esposti, giorno e notte.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato le Categorie delle professioni tecniche ad inserire nei piani formativi materie relative alla “salute – salubrità- confort- benessere negli edifici” per far fronte al fenomeno dell’inquinamento indoor che miete ogni anno sempre più vittime, sensibilizzando progettisti, clienti, ma soprattutto gli applicatori, a cui si chiede particolare attenzione. Intervenire con idonei sistemi costruttivi e l’utilizzo di materiali salubri selezionati, curare, permette un risparmio in termini di vite umane, di spesa sanitaria pubblica, con il conseguente rilancio di una edilizia salubre e sostenibile a vantaggio dell’ambiente e del cittadino.

Interessante vedere come il mercato del colore sia sempre più attento a questi temi, e conoscere il punto di vista delle realtà che mettono al primo posto la salvaguardia dell’ambiente e dei suoi abitanti, è importante per una scelta consapevole nell’utilizzo dei prodotti.

CONOSCERE I NEMICI DELLA TUA SALUTE E DELL’AMBIENTE

Una delle minacce più consistenti alla salute di chi vive negli ambienti confinati è data dalla presenza di elevate concentrazioni di formaldeide. La formaldeide in reazione con l’urea è impiegata come vernice collante di pannelli in legno di truciolato, è contenuta nei pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti, nelle pareti divisorie degli uffici open space e in passato in molte tipologie di vernici e pitture. Altro termine che fa paura nel mondo delle finiture è la sigla VOC (acronimo di Composti Organici Volatili). Tra i principali responsabili dell’inquinamento indoor nelle nostre case, i VOC possono essere presenti in pitture, vernici e altri prodotti da applicare a parete. Possono essere dei veri e propri killer silenziosi, come testimoniano i dati e le rilevazioni di numerosi enti e organismi internazionali. Muffe e umidità sono un’altra vera e propria piaga in alcune abitazioni, e in pochi sanno che i fattori (quasi sempre combinati) possono generare patologie anche gravi negli abitanti della nostra casa.

Non solo sostanze chimiche: il ruolo di luce e colore
La scelta della corretta illuminazione e del colore con cui tinteggiare le pareti non è banale. Spesso viene relegata ad argomento di secondaria importanza, ma per garantire una casa davvero salubre, anche questi aspetti sono fondamentali e vanno affrontati con il medesimo rigore scientifico di altri temi progettuali. Per questo motivo il comparto delle aziende del settore Pitture e Vernici ha un ruolo chiave nel processo di realizzazione del sistema edificio salubre. Sempre più studi professionali stanno approfondendo il tema della progettazione del colore, analizzando quelle che sono le ripercussioni di questo mondo sullo stato d’animo delle persone.

 

 

Fonte: FEL - Edilizia Leggera

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