Mercoledì, 12 Giugno 2019 14:12

Ecco l'obiettivo di Cantiere 4.0

12 giugno - il bilancio in Consiglio regionale a Trieste, favorire l’adozione di tecnologie digitali nell’intera filiera delle costruzioni, sia nel settore privato che in quello pubblico.

È questo l’obiettivo di Cantiere 4.0, il filone di attività di Industry Platform 4 FVG, il digital innovation hub regionale, nato in seguito a un protocollo di intesa siglato - lo scorso novembre - da Area Science Park, ente nazionale di ricerca e innovazione, il Distretto delle Tecnologie Digitali FVG (Ditedi), l’Associazione Regionale Comuni del Friuli Venezia Giulia e l’Ance Pordenone Trieste.

Cantiere 4.0 organizza una serie di iniziative dedicate a professionisti, imprese ed enti pubblici, per promuovere l’introduzione della cultura digitale nell’intera filiera delle costruzioni. Il primo ciclo di attività, conclusi lo scorso 6 giugno, ha riscosso grande interesse e partecipazione (circa 350 partecipanti al percorso “BIM e Pubblica Amministrazione”).

Il bilancio delle attività sinora realizzate e le iniziative programmate a partire da ottobre 2019 saranno l’oggetto di una conferenza stampa in programma domani, 12 giugno, alle 9.30 presso la Sala Verde del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.

Alla conferenza stampa parteciperanno Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione; Stefano Casaleggi, Direttore Generale di Area Science Park; Mario Pezzetta, Presidente di Ditedi; Roberto Contessi, Presidente di Ance Fvg; Valerio Pontarolo, Rappresentante di Ance Fvg; Alessandro Fabbro, Segretario Generale di Anci Fvg.

Industry Platform 4 FVG è il digital hub del Friuli Venezia Giulia, aperto e inclusivo, che riunisce 24 partner regionali, con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio. Nata dall’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del MISE – Ministero dello sviluppo economico, è uno degli asset strategici di Argo, il sistema industriale basato sull’innovazione di processi e prodotti per aumentare la competitività del territorio. Conta 4 nodi specializzati attivi sul territorio: ad Amaro il Digital Innovation Hub Internet of Things (DIH-IoT), a Udine il Digital Innovation Hub - Data analytics & artificial intelligence, a Trieste il Digital Innovation Hub - Data optimization & simulation, a Pordenone il Digital Innovation Hub - Advanced Manufacturing Solutions.

Pubblicato in Eventi & Fiere

cantiere 1In Italia sono oltre 13.000 gli edifici della Pubblica Amministrazione e consumano ogni anno 4,3 TWh di energia per una spesa complessiva di 644 milioni di euro. Di questi, circa il 20% è quello più energivoro con un consumo pari a 1,2 TWh e una spesa di 177milioni di euro. Si stima che gli interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti permetterebbero una riduzione dei consumi di circa il 40%, con un risparmio di 73 milioni di euro. L’investimento richiesto, secondo le stime ENEA, ammonta a 1.100 milioni di euro (158 milioni euro/anno).

‘’Dal 1° gennaio 2019 scatterà l’obbligo per tutti gli edifici della PA di rispettare il nuovo standard energetico, che prevede consumi molto bassi e l’impiego di fonti rinnovabili. Ma già dal 2014 –spiegano gli esperti ENEA- è un dato di fatto l’avvio della riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione Centrale per una quota annuale pari al 3% della superficie occupata, come prevede la Direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica e il decreto legislativo di recepimento 102/2014’’.

In questo contesto, l’ENEA offre alla Pubblica Amministrazione analisi, studi, tecnologie e altri strumenti per accelerare il processo di transizione verso edifici ad ‘energia quasi zero’. Un’operazione che, taglio della bolletta a parte, potrebbe creare 3.500 nuovi occupati e una riduzione della CO2 pari a 130.000 t.

Sul fronte scuola, le strutture pubbliche sono 43.000 e consumano ogni anno 9,6 TWh per una spesa di 1,3 milioni di euro. Anche in questo caso circa il 20% è responsabile dei maggiori consumi energetici, pari a 2,6 TWh, per una spesa di 351milioni di euro l’anno. Intervenendo su questi edifici la riduzione dei consumi sarebbe pari al 45%, con un risparmio di 169 milioni di euro. A fronte di un investimento di 3,6miliadi di euro (580 milioni di euro/anno), l’ENEA calcola 53.700 posti di lavoro in più e una riduzione della CO2 di 312.000 t. Gli edifici della PA centrale (come uffici, caserme, carceri e presidi PS) sfiorano invece i 3000 immobili. In questo caso oltre la metà del totale dei consumi, pari a 1,1 miliardi di kWh, è imputabile al gas naturale, mentre poco più di un terzo all’energia elettrica. In generale, i consumi energetici per il riscaldamento (metano, gasolio, carbone e GPL) ammontano ad oltre 730 milioni di kWh. Considerata la superficie totale di circa 14 milioni di m2, la quota da ristrutturare ogni anno è di oltre 2,5 milioni di m2, a cui corrisponde un consumo energetico complessivo poco superiore ai 400 GWh/a. Una stima dei risultati conseguibili al 2016, porta a un risparmio annuale complessivo di circa 50 GWh/a  e di circa 109 GWh/a al 2020 (76 GWh/a di risparmio per i consumi termici e 33 GWh/a per quelli elettrici). Secondo l’ENEA servono investimenti per 300 milioni di euro l’anno per una superficie da riqualificare di  450.000 m2 l’anno. Le ricadute occupazionali sarebbero indubbie: 3.500 nuovi occupati.

Nell’ambito dell’Accordo di Programma Ministero dello Sviluppo Economico – ENEA, l’Agenzia sta portando avanti due linee di ricerca - modelli e strumenti per la valutazione delle prestazioni energetiche e prodotti e componenti ad alto contenuto tecnologico - per contribuire alla diffusione dell’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione e offrire agli operatori pubblici e privati gli strumenti necessari per la realizzazione degli interventi. Un attività complessa i cui risultati sono stati presentati nel quinto appuntamento - “Sviluppo di modelli per la realizzazione di interventi di efficienza energetica sul patrimonio immobiliare pubblico” – del ciclo di conferenze sulla “Ricerca di Sistema Elettrico”.

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