Il progetto Caserme Verdi nasce dalla necessità di modernizzare il parco infrastrutturale dell'Esercito, costituito da immobili non più efficienti dal punto di vista funzionale e in grave stato di degrado, risultando un rischio per l'incolumità del personale militare.

Caserme verdiTale stato infrastrutturale richiede un intervento di ammodernamento, prevedendo la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, in linea con le normative e gli standard vigenti, a basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione. In tale contesto la Forza Armata ha individuato un primo gruppo di 26 infrastrutture sulle quali avviare la trasformazione, individuate partendo dalle infrastrutture considerate strategiche. Sono stati selezionati difatti aree con una vasta estensione (40-50 ettari), vicinanza ad aree addestrative e/o poligoni di tiro e in base alle specifiche esigente dell'Esercito.

I criteri di progettazione per le 26 infrastrutture prevedono l'individuazione di aree funzionali, che siano in grado di soddisfare tutte le esigenze di una base militare, a prescindere dalla sua destinazione d'uso (sede di reparto operativo, logistico, formativo, addestrativo, deposito, ecc.). In particolare sono state individuate 5 differenti aree funzionali, per ciascuna delle quali si è defnita la superficie massima necessaria. Tali aree funzionali sono:
• area di comando;
• area addestrativa,
• area logistica;
• area sportiva/ricreativa;
• area alloggiativa.

La progettazione di ogni singola area dovrà orientarsi su scelte che tengano conto di alcuni criteri: adozione di strutture modulari e prefabbricate, impianti facilmente ispezionabili ed economici nella gestione e manutenzione, contenimento dei costi di intervento, basso impatto ambientale e risparmio energetico, celerità degli interventi e fruibilità esterna delle aree socio-ricreative.
Su queste basi si è ipotizzato l'avvio delle progettualità e dei conseguenti interventi sulle differenti infrastrutture con una cadenza mediamente semestrale, per uno sviluppo complessivo pari a 20 anni, per la realizzazione dell'itero progetto, sulla base di un crono programma ben definito.
Per l'intera progettazione si è prevista una stima del costo di costruzione pari a 1,5 miliardi di euro.
La situazione insostenibile in cui versa l'intero parco infrastrutturale dell'Esercito, che costituisce un concreto pericolo per la sicurezza del personale, impone l'adozione di misure straordinarie per porre fine allo stato di degrado attraverso il raggiungimento di 8 obbiettivi:
1. Ottenere caserme sicure e funzionali alle esigenze di uno Strumento militare moderno ed efficace;
2. Sviluppare infrastrutture sfruttando sedimi/immobili vicini ad aree addestrative/poligoi per svolgere attività addestrative a “Km 0”;
3. Distribuire i necessari finanziamenti su un periodo di 15 anni;
4. Contenere i costi di funzionamento del parco infrastrutturale;
5. Gravitare al sud, potenziando le infrastrutture ubicate nel meridione anche al fine di ospitare nuove unità;
6. Eseguire opera di razionalizzazione del parco e standardizzazione del livello qualotativo delle caserme nel territorio nazionale;
7. Aumentare l'integrazione con il tessuto sociale.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

L’Agenzia del Demanio, in data 06 luglio 2020, ha pubblicato la gara, con procedura aperta, per i lavori di restauro, risanamento e rifunzionalizzazione di Palazzo Fondi Genzano a Napoli con metodo BIM e con l'uso di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale, conformi al DM Ambiente Tutela del Territorio e del Mare 11-10-2017.
Il criterio di aggiudicazione dell'appalto è per offerta economica più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, per una base d'asta d'appalto pari a 791,656,21 euro, al netto di oneri previdenziali e assistenziali e IVA.

Palazzo FondiIl bando prevede l'aggiornamento della progettazione definitiva, la progettazione esecutiva, l'aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento, la Direzione dei lavori e il Coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione.
Sono da ritenersi prestazioni principali gli interventi di restauro di edifici di interesse storico-artistico, mentre le prestazioni secondarie sono costituite da attività afferenti i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico.
La durata massima dei servizi relativi all’aggiornamento  della  Progettazione  Definitiva, Progettazione Esecutiva e all’eventuale aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento stabilita dall'Agenzia del Demanio è di 105 giorni. La tempistica d'appalto dei lavori, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione è stimata a 480 giorni. Per  ciascuna  fase  il  Direttore  di  esecuzione  del  contratto procederà  a  comunicare l’avvio della singola prestazione mediante invito formale. Dalla ricezione dell'invito decorrono i termini indicati per le specifiche prestazioni. Per ogni giorno di ritardo rispetto ai termini contrattuali sarà applicabile una penale pari all’1 per mille  del  corrispettivo  contrattuale,  e  comunque  non  superiore  al  10%  dell’importo contrattuale.
I soggetti ammessi a partecipare alla gara, in forma singola e associata, sono:
• liberi  professionisti;
• società di professionisti;
• prestatori di servizi di ingegneria e architettura;
• raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari;
• consorzi stabili di società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista (in seguito anche consorzi stabili di società) e i GEIE;
• consorzi stabili professionali;
• aggregazioni tra gli operatori economici.

È fatto divieto ai concorrenti di partecipare in più di un raggruppamento temporaneo o  consorzio ordinario di concorrenti o aggregazione di operatori aderenti al contratto di rete, al concorrente che partecipa in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti di partecipare anche in forma individuale, e al concorrente che partecipa in aggregazione di rete, di partecipare anche in forma individuale.

Ai fini dell’espletamento dell’incarico, è richiesto, un gruppo di lavoro minimo composto dalle figure professionali in possesso dei relativi requisiti:
Coordinatore del gruppo: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale con esperienza almeno decennale;
Responsabile della redazione del progetto architettonico: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale;
Responsabile della redazione del progetto strutturale: Tecnico abilitato all’esercizio  della professione di Ingegnere/Architetto iscritto alla sezione A dell’Ordine Professionale;
Responsabile della redazione del progetto impiantistico: Tecnico diplomato/laureato abilitato all’esercizio della professione con competenze in materia impiantistica;
Responsabile in materia di prevenzione incendi: Tecnico abilitato quale "Professionista  antincendio" iscritto da almeno dieci anni negli appositi elenchi del Ministero dell’interno di cui all’Articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 iscritto al proprio albo professionale  ma  che  ha  superato  gli  esami  previsti dal   Decreto Legislativo   139   del   2006   (ex   legge 818/84);
Un Professionista con qualifica di Direttore dei Lavori, coadiuvato da un Ufficio della Direzione dei lavori composto, oltre che dal D.L., da almeno un Ispettore di Cantiere per ciascuna delle categorie ID di cui si compone il servizio oggetto dell’appalto: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale con esperienza almeno decennale;
Coordinatore della Sicurezza abilitato: Tecnico in possesso di abilitazione come Coordinatore  della  sicurezza  nei  cantieri;
Responsabile del processo BIM: Diploma o Laurea (triennale, quinquennale o specialistica) ad indirizzo tecnico;
Responsabile delle attività geologiche: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di geologo, ed abilitato alla sezione A dell’Ordine Professionale;
Restauratore: Soggetto iscritto nell’elenco nazionale dei restauratori.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 2 settembre 2020.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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Harpaceas Tekla Structures

La 18^ edizione del Tekla Structures User Meeting, organizzata da Harpaceas, si è svolta il 23 giugno 2020.
All’incontro, per la prima volta online, hanno partecipato oltre 200 professionisti che operano nel mondo dell’ingegneria strutturale e che utilizzano quotidianamente Tekla Structures.
Seppur di durata inferiore rispetto alle edizioni passate, il programma dell’evento è stato ricco di temi interessanti: le novità di Tekla Structures 2020, alcune storie di successo raccontate direttamente dai clienti (dove Tekla Structures ha permesso di fare la differenza), le novità in casa Trimble, il Tekla BIM Award Italia.

“Abbiamo deciso di organizzare comunque il nostro evento annuale per dare un segnale di speranza per una ripresa completa delle attività, dopo i momenti drammatici che tutti noi abbiamo vissuto, anche se in misura diversa, e che qualcuno purtroppo sta ancora vivendo. Inoltre, volevamo avere una nuova e ulteriore occasione di contatto con tutti voi” afferma l’Ing. Ferrari, Direttore Generale di Harpaceas, durante i saluti iniziali.

Il primo intervento è stato dedicato al tema della novità di Tekla Structures 2020; lo staff tecnico della Divisione BIM Strutturale ha presentato alcuni nuovi comandi del software e miglioramenti di funzionalità già esistenti. Nel corso dell’evento, sono state poi approfondite anche le funzionalità “Bridge Creator” per la modellazione di ponti e altre novità della nuova versione, come il nuovo collegamento con la nuvola di punti e le novità in termini di esportazione, gli aggiornamenti nell'editor template, nella gestione dei template e nei report.

Di grande interesse sono stati anche gli interventi di alcuni clienti. L’ing. Stefano China di Tecnostrutture Srl ha presentato l’esperienza di smart working che lui e il suo team hanno vissuto di recente a causa della pandemia Covid19; sono state mostrate le potenzialità degli strumenti Tekla Model Sharing e Trimble Connect con riferimento al progetto del Nuovo Ospedale di Odense in Danimarca.
I partecipanti hanno poi avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza reale sui vantaggi del BIM in un progetto di grande attualità: “Il nuovo ponte sul Polcevera: dal modello BIM alla simulazione delle operazioni di varo”. Studio MEG, rappresentato durante l’evento dagli Ingg. Martina Gareggio e Luciano Morello, ha realizzato il video che mostrava come sarebbe avvenuto il varo dell’impalcato metallico del nuovo Ponte Polcevera. Il racconto di tutte le fasi del processo di realizzazione del video è stato molto coinvolgente e ha messo in evidenza i vantaggi dell’adozione del BIM nella progettazione di queste grandi opere.
La nuova sede Google di New York è stato l’oggetto di un’ulteriore storia di successo, illustrata dagli Ingg. Tobia Zordan e Manuel Zecchinel di Bolina Ingegneria. In particolare, la società si è occupata della modellazione BIM dei ‘pre-cast cores’, finalizzata all’emissione degli «Shop Drawings» dei conci prefabbricati costituenti i nuclei strutturali dell’edificio e ha condotto le attività di Construction Engineering con la verifica delle fasi movimentazione/stoccaggio dei conci e delle fasi costruttive dei ‘nuclei’.

Come da tradizione, durante l’evento sono stati premiati i modelli BIM realizzati da clienti italiani con l’utilizzo di Tekla Structures che hanno vinto il Tekla BIM Award Italia 2020 e la candidatura al Tekla Global BIM Award 2020: Politecnica Soc. Coop. – Modena (categoria Opere Civili), Vergaengineering Spa - Milano (categoria Opere Industriali), Fabrica SCRL – Beverino, la Spezia (categoria Infrastrutture), Studio Calvi – Cremona (categoria Strutture piccole), Bolina Ingegneria (menzione speciale).

Questa edizione, anche se un po’ diversa dal solito, è stata ricca di contributi stimolanti per tutti gli operatori del settore delle costruzioni che stanno vivendo o si stanno preparando per la trasformazione digitale.

 

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Progettazione BIM

L’Agenzia del Demanio, in data 06 luglio 2020, ha pubblicato la gara, ai sensi dell’art. 60 del d.lgs 50/2016, con procedura aperta, per la realizzazione dell’edificio destinato a ospitare un archivio del ministero dell’Economia e delle Finanze nell’area della ex caserma Cerimant, nel quartiere Tor Sapienza a Roma. L’importo del servizio ammonta a poco più di 700mila euro, mentre il costo dei lavori stimato per la realizzazione è di circa 11,4 milioni di euro, inclusi i costi della sicurezza.
Sul lotto di 28mila mq verrà realizzato il nuovo edificio per una superficie di 13mila mq. La principale prestazione richiesta è una progettazione definitiva ed esecutiva in BIM, categorie Edilizia E16, Strutture S03, Impianti IA01 e Impianti IA03. Tale prestazione comprende anche la verifica della documentazione esistente agli atti della stazione appaltante, le indagini, i rilievi preliminari e le attività geologiche. Altre attività previste sono il coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione e le attività archeologiche.

I soggetti ammessi al bando in forma singola o associata, purché in possesso dei requisiti prescritti sono:
• liberi professionisti, singoli od associati nelle forme riconosciute dal vigente quadro normativo;
• società di professionisti;
• società di ingegneria;
• prestatori di servizi di ingegneria e architettura;
• raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari costituiti da società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista;
• aggregazioni tra gli operatori economici.
Si precisa inoltre, che ai soggetti costituiti in forma associata è fatto divieto di partecipare alla gara in più di un raggruppamento o in forma individuale.

Infine, per l’espletamento dell’incarico è richiesto un team operativo, in possesso delle abilitazioni all’esercizio professionale ed iscrizione al relativo albo, così composto:
• n.1 professionista responsabile del coordinamento delle attività di progettazione e del processo BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione architettonica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione impiantistica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista con qualifica di geologo responsabile delle attività, delle indagini e prove geologiche nonché della relazione geologica;
• n.1 professionista coordinatore della sicurezza in fase di progettazione;
• n.1 professionista archeologo responsabile della verifica preventiva dell’interesse archeologico e della relazione archeologica nonché della supervisione delle fasi lavorative di scarico;
• n.1 giovane professionista nel caso di raggruppamento temporaneo di professionisti.


Le iscrizioni per partecipare al bando verranno chiuse il 21 agosto prossimo.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - BIM Specialist Edilsocialnetwork

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Lavori ediliziaTale sentenza nasce da un avvenuto infortunio mortale durante i lavori di manutenzione di un condominio di Perugia nel 2018. I congiunti del defunto chiesero la condanna al direttore dei lavori e il risarcimento dei danni subito dagli attori in conseguenza al decesso. In tale occasione il giudice di primo grado e la Corte d'Appello di Perugia rigettarono la domanda in quanto non si poteva ritenere il direttore dei lavori responsabile del decesso in quanto questi non aveva mai assunto alcun impegno di controllo delle attività di cantiere e di responsabile della sicurezza dei lavori.

La Cassazione ha dunque confermato le conclusioni raggiunte dal Tribunale territoriale e dalla Corte d'Appello, dichiarando il direttore dei lavori assolto da ogni responsabilità risarcitoria nei confronti dei congiunti del lavoratore deceduto. Il direttore dei lavori ha difatti l'obbligo di vigilare affinché i lavori siano eseguiti in maniera conforme al progetto, al capitola e alla normativa vigente. Questi può essere ritenuto responsabile degli infortuni e dei difetti d'opera derivanti da vizi professionali solo se regolarmente incaricato dal committente, oppure nel caso in cui con il suo operato eserciti ingerenza nello svolgimento dei lavori eseguiti dalla ditta appaltatrice.

 

a cura di Ing. Alessia Salomone

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Voice of the customers AllplanA partire dal 22 giugno ALLPLAN Italia inviterà i suoi clienti a raccontare in diretta streaming il proprio approccio al BIM e in che modo la principale tendenza digitale del mondo AEC abbia supportato e reso possibile la realizzazione di progetti architettonici e ingegneristici di successo.

L’accento delle puntate di Voice of The Customers non sarà quindi tanto su soluzioni e prodotti, quanto su esperienze, percezioni e abitudini d’uso legate al building information modelling.

“Si tratta di un approccio differente dal consueto – spiega Barbara Magaraggia, sales manager di ALLPLAN Italia. Abbiamo infatti voluto mettere l’accento più sulle persone e sui progetti, che non sui prodotti, lasciando che fossero le esperienze e i progetti stessi a parlare. Inoltre abbiamo deciso che fosse un moderatore esterno a intervistare i nostri ospiti, un esperto di BIM. L’obiettivo è ovviamente condividere con la nostra community digitale storie di valore, esperienze e non semplicemente enfatizzare la bontà delle soluzioni progettuali che offriamo”.

“Voice of The Customers” è anche un modo per dare conto dei cambiamenti che ha subito la professione negli ultimi anni, di fronte a una rivoluzione digitale sempre più spinta, attraverso la viva voce di alcuni dei suoi protagonisti.

L’accesso alle videoconferenze sarà gratuito. In coda alle conferenze sarà aperta una sessione di Q/A a cui si darà risposta immediata e, a tutte le domande che per limiti di tempo non verranno affrontate, verrà fornita risposta via mail al singolo partecipante.

Programma di Voice of The Customers

22 giugno – Studio Violetto. La riqualificazione della Certosa reale di Collegno. (iscrizione)

29 giugno – Studio AB2ER. Un rifugio da sogno: la progettazione del rifugio la Marmotta a Sauze d’Oulx (iscrizione)

6 luglio – Studio Inoving. Hotel Olympia, Savona. Coordinamento BIM Based della progettazione. (iscrizione)

13 luglio – Studio Di Giuseppe. Progettazione del dissabbiatore di Ollolai (NU). (iscrizione)

20 luglio – Studio Campanini. Riqualificazione e trasformazione di una corte agricola. (iscrizione)

qui la pagina web con le presentazioni dei progetti e i link per l'iscrizione gratuita agli incontri.

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Iosa Ghini maschera

Massimo Iosa Ghini lancia il progetto per la creazione di una nuova maschera protettiva in grado di far fronte alla situazione emergenziale dell’epidemia da COVID-19.
La prima fase è stata la creazione di un nuovo team che riunisce professionisti provenienti da vari settori e che mira ad applicare alla maschera una tecnologia che protegga le persone dai virus.
Le infezioni nell’attuale contesto CODIV-19 hanno evidenziato la necessità di avere nuovi scudi di protezione, e l’intento del team Iosa Ghini è di sviluppare un prototipo di maschera immediatamente pronta per essere industrializzata.
“In questo periodo di emergenza sanitaria, dove tutti devono limitare le interazioni tra persone e dove gli spazi sembrano disabitati, ci sono molti fattori da considerare” – spiega Massimo Iosa Ghini – “Qualsiasi ambiente deve essere ripensato e riprogrammato e con loro anche il nostro modo di interagire e i nostri comportamenti. Viviamo la maggior parte del nostro tempo in spazi interni e l'unica necessità vera al momento è quella di andare nei supermercati. In tempo di coronavirus dobbiamo fare i conti con gli spazi che non sono stati pensati per la quarantena. Ad esempio oggi è raro avere lo studio, e invece dovendo dedicarci allo smart working siamo alla ricerca di una superficie per il nostro computer. Adesso abbiamo il tempo di curare, rifinire la casa che prima guardavamo con distrazione, riscopriamo funzionalità che si erano perdute.”
Continua Iosa Ghini “Il design deve dare il suo contributo e la responsabilità del designer è quella di condividere soluzioni tangibili. Ho pensato di progettare una nuova maschera, esteticamente piacevole, facile da usare e soprattutto che possa essere utilizzata ripetutamente".
La nuova maschera pensata da Massimo Iosa Ghini è trasparente, in grado di creare un ponte sociale immateriale tra le persone, permettendo ancora le relazioni umane in questo periodo in cui è difficile instaurare dialoghi e contatti.

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SAIE 2020SAIE 2020: BolognaFiere 14 -17 OTTOBRE 2020
La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti
 
Abbiamo 54 edizioni d’esperienza, possiamo essere utili alle aziende.
 
SAIE da 54 edizioni è la fiera di riferimento per l’intero sistema delle costruzioni che, con tutta la filiera, rappresenta oltre il 20% del Prodotto Interno Lordo italiano.
 
In tutti questi anni abbiamo vissuto vari momenti di difficoltà e li abbiamo attraversati insieme alle aziende riuscendo sempre a ripartire, contribuendo a rianimare un comparto, quello dell’edilizia, fondamentale per l’intera economia nazionale.
Oggi la situazione sanitaria è ancora particolarmente difficile, il sistema economico vive di innegabili interrogativi ed il mondo delle fiere è chiamato ad una sfida certamente complessa.
Noi di SAIE non ci tiriamo indietro. Con decisione ci sentiamo sicuri nell’affermare che la nostra fiera intende rimanere un caposaldo per il mercato.
Lo diciamo senza retorica, perché organizzatori, espositori, professionisti in visita, partner strategici credono uniti nella condivisione dei motivi per cui è e sarà speciale ritrovarsi a SAIE:
• far conoscere le proprie novità;
• percepire l’orientamento del comparto e i trend di mercato;
• fidelizzare i rapporti e le relazioni professionali;
• valorizzare le proprie innovazioni e far capire come queste migliorino l’efficacia dei processi produttivi;
• trovare soluzioni esecutive e stimoli realizzativi non espressamente cercati;
• consolidare la propria posizione sul mercato e la personale competenza professionale.
 
SAIE, attraverso le proprie iniziative, è tutto questo: energia per ripartire; voglia di sostenere l’eccellenza del fare delle nostre aziende; esperienza e referenza storica nell’agevolare i professionisti dell’edilizia nel diretto e proficuo contatto reciproco.

Per sostenere le aziende in questo momento abbiamo attivato varie iniziative gratuite e abbiamo idee utili che possiamo mettere a disposizione delle  realtà che decidono di entrare a far parte della nostra community di espositori: cliccando qui invieremo i dettagli.

Maggiori informazioni su SAIE: www.saiebologna.it

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Con le soluzioni hardware e software di CAM2, l’azienda del Royal BAM Group ha incorporato il processo BIM di convalida del costruito a fronte del modello di progetto

BAM Construction, società appartenente a Royal BAM Group, azienda olandese di servizi di costruzione leader nel BIM e nella sostenibilità, è stata incaricata nel 2016 di costruire una struttura sportiva di prim’ordine per il nuovo Dover District Leisure Centre. L’opera da 26 milioni di sterline aperta lo scorso anno nel Regno Unito riguarda una piscina standard da competizione a otto corsie.

Oltre alle caratteristiche tipiche di un progetto di questo tipo, ad esempio l’impermeabilità della struttura e la sua resistenza alla pressione creata dal volume dell’acqua, era necessario soddisfare anche diversi altri criteri dimensionali. In questo genere di costruzioni è fondamentale che le pareti della piscina siano perfettamente parallele e che formino angoli retti sia con le corsie sia con la superficie dell’acqua. Inoltre, la lunghezza della piscina deve essere certificata, poiché negli eventi sportivi importanti il mancato rispetto delle tolleranze può fare la differenza tra una medaglia d’oro e una d’argento.

Consapevole, dunque, che per creare una costruzione di buona qualità sarebbe stato necessario includere un processo BIM supportato dalla tecnologia per verificare rapidamente le dimensioni as-built della piscina ed escludere i rischi, BAM Construction ha scelto di utilizzare sia l’hardware CAM2 di scansione laser che il software BuildIT Construction sempre di CAM2. L’obiettivo era quello di dimostrare che la costruzione fosse conforme alle rigorose norme dimensionali richieste, dopo aver realizzato la vasca della piscina in calcestruzzo e prima di posare le piastrelle, così da assicurare il successo dei fattori critici del progetto.

“I dati del settore indicano che ben il 30% dei costi di costruzione è rappresentato dalle rilavorazioni in loco e che il 10% dei materiali viene completamente sprecato”, dichiara Daniel Brenchley, Project Manager di BAM Construction. “Secondo i nostri obiettivi basati sul principio "right first time" (perfezione al primo tentativo), per confermare che tutti i lati della vasca fossero corretti e che non si fosse verificato alcun cedimento dopo la rimozione della cassaforma, prima di posare le piastrelle abbiamo eseguito una scansione laser dettagliata dei lati della vasca e abbiamo utilizzato il software BuildIT Construction di CAM2 per effettuare dei confronti con il nostro modello 3D”.

Il software BuildIT Construction non ha riscontrato alcuna intrusione nella vasca della piscina, ma ha rilevato diversi avvallamenti, evidenziandone le coordinate in un rapporto grafico e consentendo al team di localizzarle risolvendo i problemi in modo rapido ed efficiente. La velocità e la precisione del software di CAM2 hanno consentito, inoltre, a BAM di ripetere la procedura nuovamente per verificare che la piscina soddisfacesse i criteri di certificazione olimpici anche in seguito alla piastrellatura.

BuildIT ha permesso quindi al team di accelerare i tempi di convalida e produrre studi di valutazione delle tolleranze accurati, assicurando la qualità e offrendo aderenza all’intento di progettazione attraverso tutti i processi di costruzione e utilizzando strumenti di acquisizione dei dati intelligenti, di analisi quasi in tempo reale e di creazione di rapporti standard del settore.

“La rapida procedura di feedback di BuildIT offre fiducia nel lavoro svolto e promuove un processo decisionale intelligente quando vengono rilevati errori od omissioni in loco. In CAM2 ci impegniamo costantemente per offrire ai nostri clienti un’esperienza integrata sviluppata direttamente sulla base dei loro riscontri e delle loro esigenze, così che possano svolgere il proprio lavoro in modo semplice, veloce ed efficiente, riuscendo a ottenere la perfezione al primo tentativo”, commenta Giuseppe Mazzara, Sales Manager divisione C-BIM di CAM2.

Le informazioni presenti in questo comunicato stampa contengono affermazioni previsionali ai sensi del Private Securities Litigation Reform Act del 1995 soggette a rischi e incertezze, come per esempio le affermazioni riguardanti la domanda e l'accettazione del cliente dei prodotti CAM2 nonché lo sviluppo e il lancio dei prodotti CAM. Affermazioni che non sono fatti storici o che descrivono i programmi, gli obbiettivi, le proiezioni, le aspettative, le supposizioni, le strategie e gli scopi dell'Azienda sono da intendersi come affermazioni previsionali. Inoltre, espressioni quali "è", "sarà" e simili o discussioni inerenti ai piani di CAM2 o altre intenzioni sono da intendersi come affermazioni previsionali. Tali affermazioni previsionali non costituiscono garanzie per rendimenti futuri e sono soggette a rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati, nei rendimenti o nelle realizzazioni effettive rispetto a quanto espresso, anche implicitamente, nelle affermazioni previsionali. Pertanto si avverte il pubblico di non porre fiducia indebita in dette affermazioni previsionali.

I fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati effettivi rispetto a quanto espresso o previsto nelle affermazioni previsionali comprendono, ma non sono limitati a:
• lo sviluppo da parte di altri di prodotti, processi e tecnologie nuovi e migliorati che rendono i prodotti dell'Azienda meno competitivi od obsoleti;
• l'incapacità dell'Azienda di mantenere il proprio vantaggio tecnologico sviluppando nuovi prodotti e migliorando quelli esistenti;
• i declini economici o altri cambiamenti sfavorevoli, o mancate migliorie nelle industrie servite dall'Azienda o nelle economie nazionali o internazionali nelle zone in cui l'Azienda opera e altre condizioni economiche, commerciali e finanziarie generali; e
• gli altri rischi descritti nella Parte I, Articolo 1A. Fattori di rischio nella relazione annuale dell'Azienda nel modulo 10-K per l'anno conclusosi il 31 dicembre 2016 e nel modulo 10-Q per i trimestri conclusi il 31 marzo 2017 e il 30 giugno 2017.
Le affermazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa rappresentano il giudizio dell'Azienda a partire dalla data del comunicato. L'Azienda non si assume alcun obbligo di aggiornare nessuna delle affermazioni previsionali in seguito a nuove informazioni, eventi futuri o altro, a meno che non previsto dalla legge.

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Premio Studio ApostoliHa ottenuto oltre venti riconoscimenti internazionali e oggi consolida ulteriormente la propria immagine con due nuovi importanti premi: Studio Apostoli, leader nella progettazione dell’architettura del benessere, è stato recentemente insignito dell’Italian SPA Awards 2020 e dell’Italian Pool Award 2020.
Il primo, promosso da AreaWellness, riguarda Nerò SPA New Experience presso le Terme Preistoriche di Montegrotto Terme, struttura di 1200 mq che il team ha completato nel 2019; il secondo, invece, assegnato dalla fiera ForumPiscine, premia il recente lavoro del Lefay Resort & SPA Dolomiti (Indoor pool).
Entrambi, inoltre, fanno diretto riferimento alla cifra identitaria dello Studio, che, attraverso la logica della progettazione integrata e un approccio multidisciplinare che comprende arche servizi di ingegneria, project management e marketing, si è conquistato una forte specializzazione nel settore del wellness e una riconoscibilità mondiale.     
“Siamo onorati di ricevere questi premi, che confermano ancora una volta il nostro impegno e la costante ricerca verso soluzioni estetiche, tecniche, emozionali e funzionali di eccellenza” racconta il fondatore, Alberto Apostoli. “Dal 1997 lavoriamo forti di una precisa filosofia: immaginiamo e realizziamo luoghi al cui centro ci sia l’uomo. Illuminazione naturale e artificiale, fruibilità e organizzazione degli spazi, capacità di orientamento, rapporto con il contesto, utilizzo di materiali dalle elevate prestazioni, definizione di ambiti privati o collettivi, sono alcuni degli elementi che, se opportunamente coordinati, producono un’architettura del benessere. Ed è questa l’architettura abbiamo sempre fatto e che ci interessa fare”.

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