La pandemia di quest'anno ha portato, nella vita quotidina di ciascuno di noi, grandi cambiamenti da vari punti di vista.

Smart Working

Conseguenze rilevanti si sono presentate anche nel mondo del lavoro che, oltre a dover affrontare una crisi economica, si è dovuto adeguare in tempi brevi ad un nuovo modo di lavorare.
Molte sono le realtà che non potendo consentire la distanza, per ridurre i contatti ha fatto propria l'introduzione del lavoro in Smart Working.

In altri campi, come quello dell’edilizia e dell’architettura, ci sono state alcune problematiche. Per quanto il computer sia effettivamente uno degli strumenti fondamentali per la professione, rimangono altrettanto importanti il confronto con collaboratori e altri professionisti, le visite in cantiere e il costante ricorso a molte risorse “non digitali” (ad esempio i plotter per le stampe).

Una delle problematiche riscontrate è stata quella di portare avanti il processo creativo senza un confronto tradizionale, in particolare:
- l’esigenza di interagire direttamente con le maestranze coinvolte in un cantiere;
- accedere al cantire e verificare in prima persona l’andamento dei lavori;
- la necessità di utilizzare tutte le risorse necessarie (programmi con licenze);
- la complessità della gestione del rapporto con il cliente a distanza.

La tecnologia, però, viene in aiuto offrendo strumenti che sicuramente aiutano a ridimensionare e a gestire in modo efficace il lavoro da casa, facendo anche leva sulla maggior flessibilità (anche di orari) di cui si può godere lavorando da remoto.

Per gestire la collaborazione e il confronto con altri professionisti è opportuno munirsi di strumenti, come ad esempio Dropbox o Google Drive, per condividere file mentre per confronti, riunioni e interazioni in tempo reale con la possibilità di condividere schermo e file si possono utilizzare programmi come Zoom, Skype o Google Meet, Microsoft Teams, e altri. Per quanto riguarda la messaggistica, per confrontarsi in breve tempo su varie questioni si può utilizzare Slack.

Difficoltà che si riscontrano lavorando da casa è proprio il non riuscire a organizzare e pianificare il lavoro, anche per il fatto che spesso sono coinvolti diversi professionisti.
In questo caso, sono d’aiuto le applicazioni per il project management come Asana e Trello che permettono di gestire i progetti e di assegnare task, monitorando l’andamento e lo stato delle attività, così da rimanere costantemente allineati e aggiornati anche sulle attività affidate a colleghi o collaboratori.

Nel caso in cui lo Smart Working debba iniziare in modo improvviso, è fondamentale aver la possibilità di accedere alla propria postazione in ufficio anche da casa. Tramite applicazioni come TeamViewer è possibile accedere al pc da remoto, consultando file o anche programmi presenti sul computer in ufficio.

Importante inoltre è la giusta postazione di lavoro. Questo significa avere un piano di lavoro adeguato, su cui non solo è possibile appoggiare un pc, ma anche documenti, libri, quaderni, schizzi e così via; una seduta adeguata, soprattutto se si passano ore davanti al computer e una corretta illuminazione.

Monitorare come usiamo il nostro tempo è il primo passo per riorganizzare il nostro lavoro
Per gestire la produttività si possono utilizzare alcune app che, una volta attivate, monitorano le nostra attività e ci restituiscono un resoconto su come gestiamo il nostro tempo e su quali attività di quelle che svolgiamo ne impiegano di più. Alcuni esempi sono RescueTime, Toogl o Focus Booster.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Pubblicato in Varie

Semplificare il processo di esecuzione delle opere pubbliche: dalla Regione disponibilità all’accoglimento degli emendamenti

La Sicilia motore nazionale per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica

Cimino e La Mendola


Semplificare l’intero processo di esecuzione delle opere pubbliche, rilanciando la centralità del progetto.
E’ questo il messaggio emerso dall’evento webinar, svoltosi ieri pomeriggio, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli architetti e con il patrocinio di Cresme, Regione Siciliana, Rete delle professioni tecniche Sicilia, Ance Sicilia e Fondazione Architetti per il Mediterraneo (Amf). Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, e  i saluti del presidente della Fondazione Amf di Agrigento, Pietro Fiaccabrino e del presidente della Consulta regionale degli architetti, Pino Falzea, si sono susseguiti gli interventi del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola; del direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini; del provveditore delle opere pubbliche in Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella; del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, in rappresentanza della Rete delle professioni tecniche, Giuseppe Collura; del presidente della Rete delle professioni tecniche, Elvira Restivo; del vicepresidente di Ance Sicilia, Giuseppe Ricciardello; coordinati magistralmente dall’inviato del giornale La Sicilia Mario Barresi.

Il dibattito ha ruotato attorno agli emendamenti, proposti dalla Rete delle professioni tecniche al Governo regionale finalizzati a introdurre, nel testo attuale della L.R.12/2011, le modifiche necessarie per semplificare l’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori, non trascurando la fase di progettazione, di verifica e di approvazione dei progetti e di collaudo dei lavori.
Durante l’evento sono stati presentati anche i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai 2020) in riferimento all’anno in corso dai quali si evince, nonostante la notevole crisi determinata dalla pandemia, un notevole incremento dei concorsi di progettazione e, più in generale, degli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti.
“Siamo sorpresi, ma al tempo stesso compiaciuti - afferma Rino La Mendola - nel rilevare che i dati Onsai 2020 evidenziano un aumento percentuale degli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti pari al 17,1 per cento. Tale percentuale assume in Sicilia la dimensione ancora più sorprendente di +88,7 per cento rispetto all’anno precedente. In un momento di piena crisi economica, dunque, la Sicilia si conferma, nei confronti del resto del Paese, quale motore per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica”.

“L’inversione di tendenza – commenta Alfonso Cimino - è stata certamente alimentata in Sicilia dall’adozione, da parte della Regione, con decreto dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, dei bandi tipo per i concorsi di progettazione e per gli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria. Bandi tipo che costituiscono, per le stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale, un importante strumento per semplificare e accelerare i concorsi di progettazione e gli affidamenti di servizi ai liberi professionisti e quindi alle cosiddette “partite Iva” che sono in notevole sofferenza per effetto della oramai dilagante crisi economica che sta investendo il Paese e, in particolare, la nostra terra.”

Nel corso del webinar è intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che ha condiviso la necessità di accelerare l’iter di esecuzione delle opere pubbliche, mostrando ampia disponibilità all’auspicato accoglimento degli emendamenti alla L.R.12/2011, proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche. Nella seconda sessione dei lavori è stato presentato il funzionamento della piattaforma Onsai 2020, in uso a tutti gli Ordini degli architetti e ai professionisti, illustrato da Mercedes Tascedda del Cresme, e si è aperto un dibattito con i professionisti partecipanti al convegno coordinati dal presidente dell’Ordine degli architetti di Enna e responsabile del dipartimento Lavori pubblici della Consulta regionale degli architetti, Antonio Rizza.

Bonus

Dal 15 agosto 2020 è in vigore il nuovo Decreto Agosto con grandi novità per il sostegno economico per i cittadini italiani in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus.
Tra le novità vi sono proroghe relative alla cassa integrazione e al reddito di emergenza e nuovi bonus da 600 e 1000 euro, per alcune categorie di lavoratori.


Dall'inizio dell'emergenza sanitaria il Governo Italiano ha introdotto importanti sostegni economici per aiutare milioni di imprenditori e lavoratori italiani messi in ginocchio a causa della chiusura delle loro attività. Con i decreti Cura Italia e Decreto Rilancio, è stato introdotto un bonus da 600 euro per le mensilità di marzo e di aprile, usufruibile per tutti i lavoratori iscritti alla gestione separata dell’INPS, i lavoratori stagionali, e i professionisti con regime forfettario. Con l'approvazione del decreto-legge n.104 del 14 agosto 2020, Decreto Agosto, sono stati approvati 1000 euro di bonus per la mensilità di maggio. Tale bonus è destinato ai professionisti iscritti alle cassa di previdenza private che hanno riscontrato un effettivo e dimostrabile calo di fatturato pari al 33% rispetto all’anno precedente, in riferimento al primo trimestre dell’anno 2020.
Per poter usufruire del bonus di 1000 euro il decreto-legge stabilisce dei requisiti necessari per i professionisti. Questi infatti, devono necessariamente essere iscritti a una Gestione Separata nel 2019 o nel 2020 fino al 23 febbraio e aver conseguito nell’anno 2018 un reddito inferiore ai 35.000 euro. In alternativa, possono aver ottenuto un reddito professionale tra i 35.000 euro e i 50.000 euro, purché durante il trimestre gennaio\marzo 2020 i compensi ottenuti dal professionista risultino inferiori di almeno il 33% rispetto a quelli percepiti nel trimestre 2019.
Per poter accedere al bonus 1.000 euro, i professionisti potranno ricevere il pagamento in maniera automatica nel caso in cui abbiano già goduto della mensilità aprile 2020 dei 600 euro. In caso contrario, i professionisti dovranno presentare un’apposita domanda entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge, ovvero il 14 settembre 2020. Insieme alla domanda, i professionisti dovranno allegare anche un’auto-dichiarazione, una copia del codice fiscale e della carta d’identità, e le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento del beneficio. Inoltre i professionisti, per usufruire del bonus dovranno anche dichiarare di non essere in alcun modo titolari di una pensione diretta o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e di non aver usufruito del reddito di cittadinanza.
Il Decreto prevede il pagamento del nuovo bonus con assoluta urgenza. Infatti, molti professionisti, in particolare chi aveva già fatto richiesta dei bonus precedenti, hanno già ricevuto l'accredito sul proprio conto corrente.
Il Decreto Agosto ha previsto anche il bonus da 1000 euro a sostegno dei lavoratori dipendenti stagionali degli stabilimenti termali, del settore turistico e dello spettacolo, fortemente segnati dalla crisi economica.

Per poter richiedere il suddetto bonus questi non devono essere titolari di pensioni o di NASPI, ne tanto meno titolari di rapporto di lavoro dipendente.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Pubblicato in Normativa

Pagamenti elettroniciPer incentivare l'impiego di mezzi di pagamento tracciabili l'Agenzia delle Entrate ha istituito un credito d'imposta del 30% sulle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche. L'accesso a tale incentivo fiscale sarà tuttavia riservato ai soli businessman con ricavi non superiori a 400mila euro, nell'anno di imposta precedente. Inoltre, la soglia oltre alla quale è fatto divieto di trasferimento di denaro liquido è stata ridotta a 2mila euro a partire dal 1° luglio 2020, e successivamente a mille euro dal 1° gennaio 2022.

Il credito d'imposta può essere usato esclusivamente tramite modello F24, dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa e va riportato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e in quelle degli anni seguenti, fino a quando se ne conclude l’utilizzo. Per giunta, tale credito non concorre alla formazione né della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi né del valore della produzione ai fini dell’Irap e ed riconosciuto nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dalle norme europee in materia di aiuti de minimis, cioè di piccola entità.
Per accedere al credito i professionisti devono trasmettere all'Agenzia delle Entrate, tramite il Sistema di interscambio dati, informazioni per effettuare i controlli necessari sulla spettanza e sull'utilizzo del servizio. La documentazione è così formata:
• codice fiscale dell’esercente, mese e anno di addebito, numero totale delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento e di quelle riconducibili ai consumatori finali;
• importo delle commissioni addebitate per le operazioni riconducibili ai consumatori finali;
• ammontare dei costi fissi periodici che ricomprendono un numero variabile di operazioni in franchigia anche se includono il canone per la fornitura del servizio di accettazione.

Inoltre, i prestatori di servizi di pagamento che hanno stipulato un contratto con i professionisti per abilitarli all’accettazione di uno strumento tracciabile devono comunicare a questi ultimi telematicamente l'elenco delle operazioni tracciabili effettuate nel periodo e il prospetto descrittivo delle commissioni addebitate nel mese; come previsto dal provvedimento del 21 aprile 2020.
Tale documentazione telematica deve essere comunicata ai professionisti entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento.

 

a cura di Ing. Alessia Salomone

Pubblicato in Varie

ContributiCon l’emanazione del Provvedimento Agenzia delle entrate 10/06/2020 definiti termini e modalità per la presentazione delle istanze di contributo a fondo perduto, come previsto dall’art. 25 del Decreto Rilancio. Finestra temporale dal 15/06/2020 al 13/08/202. Chiarimenti sul requisito della diminuzione del fatturato.

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il Provvedimento del Direttore in data 10/06/2020 (qui in allegato), con il quale sono state definite le modalità e i termini con cui imprese e lavoratori autonomi possono fare richiesta del contributo a fondo perduto istituito dall’art. 25 del D.L. 34/2020 (c.d. “Decreto Rilancio”).

L’Agenzia ha anche predisposto un’apposita “Guida” per i contribuenti (qui in allegato), che spiega in termini semplici chi e come può beneficiare della misura.

Le istanze per il contributo a fondo perduto possono essere predisposte e inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal giorno 15/06/2020 e non oltre il giorno 13/08/2020. Solo nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le istanze possono essere trasmesse a partire dal 25/06/2020 e non oltre il 24/08/2020.

Si rinvia a Contributo a fondo perduto per professionisti e imprese: beneficiari, ammontare e istanza, e alla Guida dell’Agenzia entrate, per maggiori indicazioni su a chi spetta il contributo e fondo perduto, a quali condizioni è subordinata la sua corresponsione e quale ne sia l’ammontare.
Si fornisce tuttavia un ulteriore chiarimento a proposito del requisito fondamentale della diminuzione del fatturato, che prevede la spettanza del contributo ai soggetti che nel mese di aprile del 2020 abbiano registrato ricavi o compensi inferiori ai 2/3 del corrispondente mese 2019.

Si veda l’esempio per dettagli.

APRILE 2019

2/3 APRILE 2019

APRILE 2020

SPETTANZA

12.000 Euro

8.000 Euro

< 8.000 Euro

SI

12.000 Euro

8.000 Euro

≥ 8.000 Euro

NO

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Normativa

BonusMini guida pratica al bonus per autonomi (iscritti a gestione separata INPS, gestioni speciali, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo) e professionisti "ordinistici" (iscritti all'Ordine o Collegio e alla Cassa di previdenza).

Gli artt. 27-31 del D.L. 18/2020, e l’art. 38 del D.L. 18/2020 medesimo, riconoscono in favore di alcune categorie di lavoratori autonomi un’indennità di sostegno per il mese di marzo 2020 pari a 600 Euro.

A sua volta, l’art. 44 del D.L. 18/2020 istituisce il “Fondo per il reddito di ultima istanza”, volto a erogare sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi - ivi compresi i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (quali Cassa ingegneri e architetti, Cassa geometri, Cassa forense, Cassa dottori commercialisti, Eppi, ecc.). In attuazione di detto articolo, è stato emanato il D. Min. Lavoro 28/03/2020 (allegato), che detta criteri e modalità attuative concernenti i lavoratori autonomi iscritti alle casse.

INDENNITÀ PER LAVORATORI AUTONOMI E PROFESSIONISTI “NON ORDINISTICI”
Soggetti beneficiari e condizioni
Si riporta di seguito una tabella con i soggetti beneficiari e le condizioni per la fruizione. Salvo diversa indicazione, le condizioni devono essere verificate alla data di entrata in vigore del D.L. 18/2020, e perciò al 17/03/2020.

Le indennità in questione:
- sono esenti da imposte sul reddito (si tratta quindi di un importo netto);
- non sono cumulabili tra di loro e con quella destinata ai professionisti “ordinistici” (vedi oltre);;
- non possono essere percepite da soggetti che percepiscano già il reddito di cittadinanza.
Per tutte le indennità in questione, la normativa dispone esplicitamente che si provvede al monitoraggio del limite di spesa complessivo (vedi tabella), e che in caso di sforamento anche presumibile “non sono adottati altri provvedimenti concessori” (salva la possibilità di ulteriori stanziamenti).
Per tutte le indennità in questione sono esclusi i professionisti iscritti agli Ordini o Collegi professionali, che versano la loro contribuzione pensionistica alle Casse previdenziali di riferimento (per questi professionisti, vedi paragrafo dedicato).

SOGGETTI BENEFICIARI

CONDIZIONI PER LA FRUIZIONE

Liberi professionisti titolari di partita IVA e iscritti alla Gestione separata INPS (art. 27 del D.L. 18/2020)

Lavoratori autonomi titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata INPS (art. 27 del D.L. 18/2020)

- Non essere titolari di pensione
- Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (es. Cassa di previdenza professionale)

Limite di spesa complessivo 203,4 milioni

Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS (artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali - art. 28 del D.L. 18/2020)

 - Non essere titolari di pensione
- Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (es. Cassa di previdenza professionale), ad eccezione della Gestione separata INPS

Limite di spesa complessivo 2,16 miliardi

Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali (art. 29 del D.L. 18/2020)

- Aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 01/01/2019 e il 17/03/2020 (data di entrata in vigore della presente disposizione
- Non essere titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente

Limite di spesa complessivo 103,8 milioni

Operai agricoli a tempo determinato (art. 30 del D.L. 18/2020)

- Non essere titolari di pensione
- Aver effettuato, nel 2019, almeno 50 giornate effettive di lavoro agricolo

Limite di spesa complessivo 396 milioni

Lavoratori dello spettacolo (art. 38 del D.L. 18/2020)

- Avere almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, da cui derivi un reddito non superiore a 50.000 Euro
- Non essere titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente

Limite di spesa complessivo 48,6 milioni

 

Come ottenere l’indennità di 600 euro
Per tutte le indennità in oggetto, occorre presentare domanda online all’INPS.

Con il messaggio n. 1381 del 26 marzo (allegato), l’INPS ha chiarito che l’accesso alla domanda online può essere effettuato tramite SPID, Carta d’identità elettronica (CIE), Carta nazionale dei servizi (CNS) o PIN.
Per il rilascio del PIN occorre andare sul sito dell’INPS, alla sezione “Richiesta PIN”, o chiamare il Contact Center, al n. 803164 (gratuito da rete fissa), oppure 06164164 (a pagamento da rete mobile).
Il PIN da utilizzare per la domanda verrà poi inviato tramite SMS o email.

INDENNITÀ PER PROFESSIONISTI “ORDINISTICI” ISCRITTI ALLE CASSE PRIVATIZZATE
Soggetti beneficiari e condizioni
Si riporta di seguito una tabella con i soggetti beneficiari e le condizioni per la fruizione. Salvo diversa indicazione, le condizioni devono essere verificate alla data di entrata in vigore del D.L. 18/2020, e perciò al 17/03/2020.

L’indennità in questione:
- è esente da imposte sul reddito (si tratta quindi di un importo netto);
- non è cumulabile con quella destinata ai professionisti “non ordinistici” (vedi ante);
- può essere richiesta ad un solo ente previdenziale;
- non può essere percepita da soggetti che percepiscano già il reddito di cittadinanza.
Per tutte le indennità in questione, la normativa dispone esplicitamente che si provvede al monitoraggio del limite di spesa complessivo (vedi tabella), e che in caso di sforamento anche presumibile “non sono adottati altri provvedimenti concessori”.
Per tutte le indennità in questione sono esclusi i professionisti iscritti agli Ordini o Collegi professionali, che versano la loro contribuzione pensionistica alle Casse previdenziali di riferimento (per questi professionisti, vedi paragrafo dedicato).

SOGGETTI BENEFICIARI

CONDIZIONI PER LA FRUIZIONE

Lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (quali Cassa ingegneri e architetti, Cassa geometri, Cassa forense, Cassa dottori commercialisti, Eppi, ecc.)

- Aver percepito nel 2018 un reddito (esclusi eventuali canoni di locazione) non superiore a 35.000 Euro
- Aver subito una limitazione all’attività a causa dei provvedimenti restrittivi dovuti all’emergenza sanitaria (c.d. “lockdown”). È da presumere che tale condizione debba essere autocertificata.
oppure
- Aver percepito nel 2018 un reddito (esclusi eventuali canoni di locazione) compreso tra 35.000 e 50.000 Euro
- Aver chiuso la partita IVA nel periodo compreso tra il 23/03/2020 e il 31/03/2020 o aver subito una comprovata (autocertificazione) riduzione del reddito di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019. A tal fine si ha riguardo al principio di cassa, e quindi alla differenza tra quanto effettivamente incassato e quanto speso nel trimestre.

Limite di spesa complessivo 200 milioni

Come ottenere l’indennità di 600 euro
La domanda va presentata all’ente previdenziale di riferimento.

Ciascun ente sta predisponendo - in assenza di un modello predefinito dalla norma - la propria modulistica di riferimento e le procedure per la presentazione della domanda.
Per l’indennità in questione, la normativa dispone esplicitamente che ciascun ente provvede al monitoraggio del limite di spesa complessivo (vedi tabella), e che in caso di sforamento anche presumibile potranno essere erogate ulteriori indennità solo in caso di ulteriori stanziamenti.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Normativa

Tecnico acustica ambientaleIl Tecnico Competente in Acustica Ambientale (TCA), figura istituita dalla “Legge Quadro sull’inquinamento acustico” (L. 26.10.1995 n.447) è chiamato ad effettuare le misurazioni, verificare l'ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere i piani di risanamento acustico e svolgere le relative attività di controllo operando all’interno di studi professionali di progettazione, uffici tecnici comunali, provinciali e regionali, imprese operanti nel campo dell’ambiente e sicurezza, enti di ricerca e sviluppo prodotti.
Obiettivi - Destinatari
Il Corso fornisce ai partecipanti -sia liberi professionisti, sia appartenenti a PPAA, sia dipendenti di aziende- conoscenze e abilità pratiche necessarie per svolgere con competenza l’attività di TCA, per operare con professionalità nei settori dell’acustica applicata agli ambienti di lavoro e all’industria, dell’acustica forense e della pianificazione acustica rispettivamente per l’ambiente esterno ed interno e per realizzare le misure fonometriche conformemente alle previsioni normative in materia di inquinamento acustico.
Il Corso è indirizzato ai professionistici che intendano abilitarsi ed iscriversi all’elenco nazionale dei TCA. Stante l’art.22 e Allegato 2 del D.Lgs. 17/02/2017 n. 42 la frequenza del Corso è possibile ai professionisti che siano in possesso di diploma/laurea universitaria ad indirizzo scientifico o tecnico.

Clicca qui per maggiori informazioni

Pubblicato in Formazione

Professionisti antincendioIl nuovo programma del corso base di specializzazione in prevenzione incendi è stato definito con la Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno 15480/2019.

Alla luce dell'evoluzione della normativa in materia di prevenzione incendi ed in attuazione dell'art. 4, del D. Min. Interno 05/08/2011, la Circ. Min. Interno 16/10/2019, n. 15480, definisce l'articolazione aggiornata del programma del corso base di specializzazione in prevenzione incendi per l'iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell'Interno.

Il corso si pone l'obiettivo di fornire ai professionisti le principali indicazioni metodologiche per definire i requisiti della sicurezza antincendio integrati con gli altri requisiti di progetto.
Il corso, di una durata minima complessiva di 120 ore, si articola in 10 moduli formativi sui seguenti argomenti:
- legislazione in materia di prevenzione incendi;
- fisica e chimica dell'incendio;
- la progettazione antincendio;
- la progettazione antincendio con il codice di prevenzione incendi;
- procedure di prevenzione incendi;
- approccio ingegneristico;
- progettazione - attività di tipo civile;
- progettazione - attività produttive/industriali;
- attività a rischio di incidente rilevante;
- visita/e presso una attività soggetta.

La Circ. Min. Interno 16/10/2019, n. 15480 precisa che restano validi i corsi già autorizzati e quelli per i quali sia già stata inoltrata la relativa richiesta di autorizzazione. Rimangono inoltre invariate le procedure di autorizzazione del corso base, del relativo esame finale e dei successivi adempimenti amministrativi.




Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Formazione

Equo compensoLo scopo della L.R. Marche 38/2019 è garantire per i liberi professionisti un equo compenso proporzionato alla quantità, qualità e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa, ma anche rispetto ai parametri applicabili alla professione svolta nello specifico.

È stata pubblicata nel BURM 28/11/2019, n. 93 la L.R. Marche 18/11/2019, n. 38 che attribuisce alle istituzioni regionali e alla Pubblica amministrazione il compito di perseguire la finalità di promuovere e valorizzare le attività professionali, anche attraverso il riconoscimento ad un equo compenso.

Il compenso dovrà necessariamente essere proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che conforme ai parametri applicabili alla specifica professione, così come stabilito anche dal legislatore nazionale.
Gli stessi parametri dovranno essere utilizzati, quale criterio o base di riferimento, ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara e nei contratti di incarico professionale non dovranno essere inserite clausole vessatorie.

MISURE PREVISTE - La legge prevede che entro il 31 marzo di ogni anno la Giunta regionale dovrà sottoporre all’Assemblea legislativa una relazione che ricomprenda i risultati dell’attività di monitoraggio. Viene previsto, inoltre, che la Regione promuova l’adozione da parte degli Enti locali di misure atte a garantire quanto stabilito dall’intervento legislativo in questione.

 



Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Normativa

Formazione professionaleCon l’Avviso si intende procedere alla formazione di due Elenchi di Professionisti, da costituirsi ai sensi dell'articolo 157 del D. Leg.vo 50/2016 (Codice appalti), per l’eventuale affidamento nel corso del triennio 2019-2021, di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, nonché di servizi attinenti alla progettazione ed esecuzione delle opere (compresi rilievi topografici, indagini geologiche e archeologiche), coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, Ufficio direzione lavori, collaudo, verifiche della progettazione ed altri servizi tecnici, di importo inferiore a 100 mila euro.

L’acquisizione delle candidature avviene esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma del portale gare della Regione Campania, raggiungibile all’indirizzo: http://pgt.regione.campania.it

Le domande, corredate della documentazione richiesta (autocertificazioni, curriculum ed elenco servizi), dovranno pervenire entro le ore 13:00 del 31/07/2019.

L’Elenco di Professionisti sarà suddiviso in 2 sezioni in relazione all’importo:
- Sezione 1: fascia d’importo inferiore a 40.000,00 euro al netto di oneri fiscali e previdenziali;
- Sezione 2: fascia d’importo pari o superiore a 40.000,00 euro al netto di oneri fiscali e previdenziali.
Le suddette sezioni saranno suddivise per tipologia di servizio ed è consentita l’iscrizione in una o entrambe le Sezioni.

Soggetti ammessi a presentare domanda di iscrizione nell’Elenco
Sono ammessi a presentare la domanda i soggetti di cui all’articolo 46, comma 1 del D. Leg.vo 50/2016, e in particolare:
- i professionisti singoli o associati;
- le società di professionisti;
- le società di ingegneria;
- i prestatori di servizi di ingegneria e architettura, prestatori di servizi archeologici e geologici stabiliti in altri Stati membri;
- i raggruppamenti temporanei;
- i consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista.

Requisiti per l’iscrizione nell’Elenco
I soggetti interessati all’iscrizione devono possedere i seguenti requisiti:
Requisiti generali:
- insussistenza di cause di esclusione, ai sensi dell’articolo 80 del D. Leg.vo 50/2016;
- per le persone fisiche: possesso di titolo (laurea, diploma, abilitazione) necessario in relazione ai servizi da espletare;
- per le persone giuridiche: iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura;
- per le società di professionisti e di ingegneria, per i consorzi stabili e i raggruppamenti temporanei di professionisti: i requisiti di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 del D. Min. Infrastrutture e Trasporti 263/2016.

Requisiti economico-finanziari:
- realizzazione, nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione dell’avviso, di un fatturato globale per i servizi di ingegneria e architettura nei settori e categorie nelle quali si chiede l’iscrizione, o analoghi, per un importo globale almeno pari all’importo massimo della fascia nella quale si chiede l’iscrizione, cioè pari a euro 40.000,00 per l’iscrizione nella prima fascia e pari a euro 100.000,00 per l’iscrizione nella seconda fascia.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Formazione
Pagina 1 di 2