Magnetic Floor

Quante volte abbiamo sentito parlare di Green economy, Green growth, Green architecture o Green Design, oppure semplicemente di green per indicare un concetto legato all’ecologia e alla sostenibilità ambientale. Il virtuosismo ecologico di Planium sta nell’ottica di aver ideato Sistemi di Posa totalmente a secco per pavimenti, quelli cioè che non prevedono l’utilizzo delle colle, che sono nocive e che rendono l’applicazione meno veloce. MG01 Magnetic Floor è uno tra i più rapidi sistemi di posa e oltre a essere a secco ha anche la caratteristica di preservare, all’occorrenza, la pavimentazione preesistente che non necessita di essere smobilitata: così il mancato smaltimento di questa non genererà altri costi e collaterali problemi ambientali. Perfetto per stand di fiere temporanee, in quanto removibile in modo pratico e puntuale, ma anche per ristrutturazioni perché la sua sovrapposizione a pavimenti esistenti è di pochi millimetri o ancora per edifici di nuova generazione per l’assenza di collanti; PL01 si avvale infatti di tappeto in PVC magnetico che aderisce all’anima ferritica contenuta nella finitura. Quest’ultima è a scelta per il cliente tra una vasta gamma di metalli e texture: dai freddi acciai della “Silver Collection”, alla calda “Charme Collection” del rame e delle sue due leghe, l’ottone e il bronzo; per chi è più esigente e ricercato da un punto di vista estetico, le finiture di “Eclipse Collection” offrono le numerose cromie della calamina, acciaio passivato attraverso una laminazione a caldo, o l’affascinante brunito dell’acciaio ossidato elettroliticamente.


Scopri Magneti Floor su EdilBIM

Pubblicato in Comunicati stampa
Mercoledì, 25 Marzo 2020 10:38

Luci della ribalta Posare è come danzare

Planium

Il TRIANGOLO è una tra le forme geometriche essenziali, sia per la sua natura indeformabile che per il suo carattere tripartito. Questa forma si sposa con il METALLO per via di un connubio vincente che caratterizza l’Interior Design, in un contrasto tra colori.
Come su un palcoscenico tra le luci della ribalta, così, passo dopo passo, piastrella dopo piastrella, attraverso mille finiture PLANIUM vuole percorrere i suoi gesti a… passo di danza.

Posa dopo posa, l’ELEGANZA e la RAPIDITÁ dell’esecuzione coincideranno come in quelle del ballo, in un gioco di metafore, specchi, palcoscenici… posare è come danzare!
Basta immergersi, guardando il pavimento, in una dimensione artistica che comprende anche quella estetica: una finitura posata a pavimento attraverso l’ALTERNANZA tra due metalli, dunque tra due colori, regalerà cromie a scacchi. Quest’altalena, diversificazione, si associa nella danza al passo a due, perché i ballerini, dopo essersi esibiti insieme, sono protagonisti uno per volta, per poi ricongiungersi alla fine…
Tutto questo genera una qualità visiva che ci ricorda come l’arte dia un senso alla vita: come in un palco di teatro nel quale un danzatore in esibizione evocherà le atmosfere delle capitali d’Europa, i teatri storici delle grandi epoche del passato.

Scopri i prodotti Planium su EdilBIM

Planium

Pubblicato in Comunicati stampa
Giovedì, 19 Marzo 2020 21:24

Pavimenti esterni per la casa al mare

Pavimenti iDecking

I pavimenti per esterni per la casa al mare devono essere scelti con grande attenzione perché oltre che belli esteticamente devono assicurare ottima resistenza a sabbia e sale ed essere facili da pulire.

Quali materiali scegliere per i pavimenti esterni della casa al mare?

  • gres porcellanato;
  • cotto;
  • parquet per esterni o decking

Nonostante gres porcellanato e cotto siano materiali molto diffusi nella scelta della pavimentazione esterna per abitazioni al mare perchè resistenti e di facile manutenzione, decidere di orientarsi su pavimenti tipo decking regala sicuramente un grande senso di eleganza e accoglienza incluse  ottime prestazioni prestazioni tecniche date dagli ultimi materiali innovativi usciti sul mercato.
Decking DURO 2.0 e Etherno Bamboo

Decking DURO 2.0 e Etherno Bamboo sono le innovative pavimentazioni effetto legno anti macchia e di facile pulizia, ma soprattutto facili da montare e smontare grazie alla clip iFly. Decking DURO 2.0 è composto da una composizione di buccia del chicco di riso che favorisce ottime performance in zone umide e piovose, e bamboo e polimeri HDPE che aumentano la stabilità della messa a terra delle doghe.

Etherno Bamboo è la pavimentazione per esterni in 100% bamboo carbonized, in combinazione con i sistemi iDecking EasyClick e EasyChange e le sue caratteristiche principali sono quelle di avere ottima resistenza a fuoco e agenti atmosferici, oltre che essere assolutamente inattaccabile da tarli e insetti e i danni da loro provocati. Vediamo nello specifico le caratteristiche dei materiali sopra citati e le peculiarità dei sistemi di montaggio che abbassano drasticamente il bisogno di manutenzione, elemento importantissimo se si parla di un pavimento per una casa al mare:
Decking composito DURO 2.0

Il decking DURO 2.0 è un pavimento per esterno composito ottenuto per estrusione e composto dai seguenti materiali:   

  • LOLLA: ovvero, la buccia del chicco del riso! Materiale che ne garantisce le performance migliori negli ambienti più umidi: lago, mare, pioggia.
  • Bamboo: polvere di bambù! Questa la prima novità che si aggiunge alla lolla del riso per aumentare la stabilità delle doghe di pavimento.
  • Polimeri HDPE: per la parte plastica, che insieme ai due ingredienti naturali compone un pavimento molto più stabile del predecessore.


Antimacchia e Color performance: La novità eclatante, oltre alla composizione del DURO 2.0, sta nella capsula che lo avvolge in superficie! Un vero e proprio ritrovato in termini di tecnologia per garantire due dei fatturi più importanti per un pavimento da esterno, ovvero: Scolorimento e Pulizia! Grazie a questa capsula il DURO 2.0 è garantito anti macchia (in quanto il film non permette assorbimento) ed estremamente facile da pulire! La capsula protegge il pavimento dai raggi UV garantendo una stabilità del colore scelto per molte stagioni senza subire drastiche variazioni di colore!
Superficie Pavimento Composito DURO 2.0

Il Duro 2.0 migliora anche nella superficie che risulta davvero il fiore all’occhiello di questo nuovo materiale per pavimenti da esterno. L’effetto è quello del legno, con tutte le sue sfumature cromatiche nel colore e non solo! Infatti la superficie è lavorata in modo tale da riprodurre l’effetto del legno spazzolato. Disponibile in 5 colori: Teak - Burma - Denim - Helmut - Terra.
Sistemi di installazione DURO 2.0

Il decking DURO 2.0 è ovviamente compatibile con tutto il range dei sistemi di installazione iDecking, ovvero: EasyClick - EasyChange e la nuovissima clip iFly.

Grazie alla tecnologia iDecking, il pavimento per esterni DURO 2.0 si monta senza viti! E non solo… ogni doga, per chi sceglie clip iFly o il sistema EasyChange diventa totalmente intercambiabile / smontabile in qualsiasi parte della pavimentazione senza dover smontare/rimuovere il pavimento!
Decking Bamboo Etherno

Un nuovo prodotto sviluppato dal team iDecking Revolution dalle qualità a dir poco straordinarie: ETHERNO BAMBOO. Partiamo dalla materia prima, ovvero il Bamboo... Molti si chiederanno, come è possibile fare un pavimento in Bamboo??? In effetti, la canna di bamboo al centro è vuota e prima di diventare ETHERNO

Bamboo Decking deve passare attraverso una serie di steps che prevedono: il taglio delle canne, il trattamento, il ricompattamento ed il taglio a doghe. Per fare questo viene utilizzata la qualità di Bamboo dal fusto più grande, ovvero il così detto MOSO ( Phyllostachys Edulis Moso).

Per i più attenti del Panorama Ecologico Green e EcoFriendly dei prodotti c’è da dire che il Bamboo è classificato come erba ed è tra le risorse più abbondanti del pianeta. Materiale dunque con importanti certificazioni ambientali.

Ma cosa lo rende così speciale come pavimento per hotel e ristoranti?

Un segreto processo di “carbonizzazione” brevettato gli conferisce delle qualità in termini di durezza, stabilità e design INCREDIBILI. Ci troviamo davanti all’unico pavimento al mondo, 100% naturale, quasi indistinguibile dal legno, che non si muove neanche di un millimetro!!! Quest’ultimo punto è fondamentale, in quanto chi ha avuto già a che fare con pavimenti decking sia in legno che in composito ha sicuramente dovuto faticare per controllarne la stabilità rispetto ai sbalzi di temperatura.

Altro particolare da non sottovalutare è che la sua superficie non scheggia, consentendo il calpestio a piedi nudi in tutta tranquillità! ETHERNO BAMBOO Decking è la soluzione IDEALE per i posti ad alto calpestio come Bar, Ristoranti, Terrazze.

Ma c’è qualcosa di ancor più particolare che rende questo straordinario pavimento UNICO sul mercato: i sistemi di installazione EasyClick ed EasyChange, brevetti internazionali di iDecking Revolution.

Scopri di più sui prodotti iDecking su EdilBIM

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 13 Marzo 2020 12:25

Cedimenti nelle pavimentazioni industriali

Le pavimentazioni rigide sono generalmente di calcestruzzo per marciapiedi, cantinati, autorimesse, piazzali, opifici artigianali, magazzini, stabilimenti industriali, banchine portuali poggianti direttamente su sottofondo e/o su terreno. Si distinguono in pavimentazioni industriali, dunque realizzate in calcestruzzo, costituite generalmente da una piastra normalmente rifinita in superficie da uno strato antiusura, oppure in pavimenti di calcestruzzo sommariamente definite in termini di spessore senza che siano preventivamente definite la destinazione d’uso operativa dunque meglio denominate pavimentazioni a composizione richiesta. Infine le pavimentazioni in calcestruzzo cosiddette a prestazione per le quali siano state definiti i principali parametri di progettazione della piastra, portanza e composizione dello strato di supporto, tipo di armatura, dimensione dell’aggregato etc.

Per ognuna di queste pavimentazioni rigide si dovrà poi considerare il normale deterioramento nel tempo in condizioni di ordinario esercizio, laddove i problemi riguarderanno principalmente la planarità delle pavimentazioni e/o la regolarità del piano soprattutto in luogo dei giunti che talvolta perdono la loro funzione a causa delle eccessive sollecitazioni statiche e dinamiche.

Non meno si dovrà preventivamente considerare la necessità di un piano di manutenzione della pavimentazione nel post messa in esercizio, che consideri sperabilmente la minor invasività sull’opera quand’anche sarà evidente la sua importanza intrinseca a supporto del ciclo produttivo generale.

Molte aziende infatti necessitano di dover intervenire per risolvere cedimenti differenziali verticali di pavimentazioni industriali con l’obiettivo prioritario di arrecare il minor disagio per le proprie linee produttive/magazzini e dunque possibilmente senza nemmeno interrompere/smobilitare oppure soltanto per brevissimi periodi le linee industriali.

Dalla sicurezza ed efficienza delle linee produttive si passa poi alla sicurezza dei lavoratori laddove ben sappiamo che pavimentazioni deteriorate, danneggiate, con presenza di inciampi e scalini per persone e mezzi di lavoro possono arrecare anche gravi danni agli operatori di turno.

Ecco che per risolvere questo genere di problematiche è possibile intervenire con metodologie rapide e mini invasive in grado di consolidare efficacemente il sottofondo e/o il terreno di fondazione della pavimentazione oltre che per ripristinare la planarità originaria eliminando in questo modo sia i cedimenti differenziali che gli scalini in luogo dei giunti.

Come intervenire? Con iniezioni mini invasive di resine espandenti. Grazie alla realizzazione di piccoli fori con trapani manuali e punte sottili del diametro di circa 3 cm max è possibile raggiungere il sottofondo e/o il terreno di fondazione per la successiva iniezione mirata di resine espandenti in grado di compattare e sollevare al bisogno la pavimentazione ceduta.

Si pensi dunque al grande vantaggio di poter intervenire ad esempio senza rimuove pesanti scaffalature e relative merci, piuttosto che poter rimettere a livello appoggi di linee produttive continue, oppure rimettere in planarità lastre contigue eliminando qualsiasi gradino al passaggio di carrelli elevatori e personale senza dover effettuare demolizioni, scavi, sollevare polveri importanti, ma soprattutto con il minimo disagio alla catena produttiva.



Una soluzione questa che ben si addice anche per quegli edifici di natura commerciale con apertura al pubblico, sui quali diviene preferibile intervenire rapidamente senza smobilitare scaffalature e prodotti, possibilmente negli orari di chiusura così che alla riapertura le corsie siano già pronte ad accogliere i clienti.

Tecnicamente la metodologia prevede una prima campagna di rilievo dei dislivelli e delle depressioni alle pavimentazioni tenendo ovviamente in attenta considerazione l’eventuale quadro fessurativo alla struttura orizzontale. A seguire nei punti di cedimento si potranno operare opportune maglie di singoli fori posizionati avendo cura di non interferire con gli impianti e i sottoservizi posti al di sotto oppure all’interno della pavimentazione. Detti fori serviranno per poter introdurre la resina espandente alla quota desiderata grazie a piccole cannule metalliche inserite a perdere attraverso la sezione interessata.

La resina espandente è materiale cellulare plastico rigido più comunemente della famiglia dei poliuretani a celle chiuse con specifiche densità progettate secondo lo specifico obiettivo operativo. La loro composizione finale è del tutto inerte ed un terreno non inquinato prima delle iniezioni rimane tale anche dopo il consolidamento.

Durante l’iniezione, eseguita normalmente punto per punto da un team specializzato, si potrà monitorare il consolidamento e laddove possibile il successivo sollevamento della struttura, mediante livelli laser di precisione oppure strumentazioni di controllo dei movimenti con calibratura predefinita in funzione dell’operatività desiderata.



Tutti gli interventi GEOSEC per il consolidamento delle fondazioni sono coperti da garanzia contrattuale e da un’ulteriore garanzia assicurativa postuma con primaria compagnia internazionale.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare senza impegno i tecnici GEOSEC al numero 800.045.645 oppure dal sito www.geosec.it

Modulo Radiante Planium

Iniziato nel 2016 e ancora in atto nel presente anno, il progetto I-ZEB ha coinvolto sedici aziende, tra cui Planium, con un obiettivo condiviso tramite la cooperazione fra industria privata e ricerca (CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche): progettare e ideare nella ricerca di un equilibrio tra massima funzionalità e massimo comfort, il tutto con il dispendio energetico minimo (“energia zero”).
Nella ricerca, che consiste nella sinergia del funzionamento dei prodotti presentati dalle diverse aziende per ottenere il comfort ideale del futuro negli interni, Planium ha partecipato con l’installazione del suo innovativo Modulo Radiante in laboratorio: un sistema emissivo che racchiude in sé il principio di utilizzo razionale delle fonti energetiche da una parte, del raggiungimento di un comfort tecnico dall’altra.
Installabile in qualsiasi sistema edilizio, Modulo Radiante è un sopraelevato con impianto radiante idronico caldo/freddo integrato nei moduli e la cui funzione di sopraelevazione consente la possibilità di ispezione dell’intercapedine sottostante. Planium ha concepito nel 2008 questo sistema la cui distribuzione del calore è omogenea; la sua natura modulare, unitamente alla scelta del cliente di poter optare per una finitura tra quelle proposte da Planium in una vasta gamma del suo catalogo (gli acciai essenziali, la notturna calamina, i caldi ottone, bronzo e rame) rende Modulo Radiante un prodotto all’insegna non solo di un’avanguardia tecnologica, ma anche di un senso estetico che va in una direzione funzionalista.

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 17 Gennaio 2020 22:33

Planium Srl per il Museo Agostini

Planium Museo Agostini

Planium Srl ha contribuito alla realizzazione di questo storico luogo rendendo concrete tre particolari idee strutturali: il pavimento, il controsoffitto, le boiserie e la scritta "AGO", nom de guerre del motociclista più vincente di ogni tempo.
 “Le moto nascevano in un’officina e pertanto abbiamo ideato il contenuto del Museo, di meccanica e non, racchiuso come fosse in una scatola di Cartier.” Così Giacomo Agostini, che ha inaugurato nel dicembre del 2019, il suo personale Museo a Bergamo, spiega come è stata concepita l’idea strutturale della sua Sala dei Trofei insieme allo Studio Giavarini - Architettura e Design.
Il metallo - dice l’Architetto Giavarini, “è estremamente versatile. Come si può notare osservando la sala, è stato utilizzato in numerosi modi e riveste praticamente tutte le superfici visibili.” Cemento Inossidabile, la finitura Planium scelta per il pavimento, è stata posata attraverso il sistema magnetico MG01; questo acciaio è caratterizzato da una particolare texture che rimanda cromaticamente al cemento, da cui trae il suo nome.
Il cuore progettuale dell’insieme risiede nell’evocazione di uno “stile industriale” che richiami l’ambiente motociclistico, e dunque col pavimento allo stesso modo è stato seguito questo iter per quanto riguarda la scelta del controsoffitto, realizzato da Planium con l’uso della lamiera forata per fini estetici. “L’idea”, prosegue infatti l’Architetto Giavarini, “è stata quella di far convivere una sala trofei formale e rigorosa con un ambiente che richiamasse il mondo delle corse di un tempo, simile a un’officina, dove gli interventi sulle moto erano molto più diretti di oggi, dopo l’arrivo dell’elettronica.”
Le pareti della sala espositiva sono caratterizzate dalle boiserie attrezzate che rivestono tutto il perimetro del museo realizzate, sempre su disegno dello Studio Giavarini, in collaborazione con la Falegnameria F.lli Gotti. L’area progettazione Planium si è occupata di creare la finitura estetica e delle staffe di rinforzo, mentre la Falegnameria ha realizzato l'anima interna dei pannelli. Le boiserie in acciaio zincato sono state sagomate, tagliate e piegate in modo tale da creare una sorta di sandwich con l'anima e le staffe e in seguito verniciate a liquido colore rosso.
La scritta "AGO", posta al centro della Sala dei Trofei, è formata da lettere in alluminio, tagliate con laser fibra, piegate e verniciate a liquido per ottenere sempre un colore rosso vivo che si sposa con i dettagli cromatici delle moto presenti nel museo e le boiserie a parete.

 

Scopri di più su MG01 Magnetic Floor

Location: Museo Giacomo Agostini
Progetto: Studio Giavarini - Architettura e Design
Pavimenti, controsoffitto, rivestimenti e logo 3D: Planium Srl
Fotografie: Giacomo Albo

Pubblicato in Comunicati stampa

Rivestimenti in ottone

L’ottone è una lega di rame e zinco: la sua colorazione non è sempre uniforme, anzi: anche se generalmente è dotato di tutte le caratteristiche del rosso dorato, ha in realtà affascinanti note di verde; Planium vuole proporlo, come da tradizione, in tre diverse lavorazioni. Attraverso la spazzolatura, l’ottone mantiene il carattere di classicità che lo contraddistingue nella sua natura minimale; la satinatura permette al metallo una resa di maggiore opacità e consente di definirlo in uno stadio di lavorazione intermedia tra la spazzolatura e la tela, anch’essa ottenuta attraverso una satinatura che è però più marcata.
Più del freddo acciaio che per decenni ha fatto piazza pulita nel settore design e arredamento, l’ottone offre la percezione di una decorazione d’arredo “calda”. Oggi il design ha voluto premiare un “ritorno di fiamma” di questo elemento che è andato di moda per buona parte del ‘900, soprattutto negli anni ’30, per poi scomparire gradualmente fino alla sua ricomparsa. Oltre alle applique, basta ricordare in questo senso la storica lampada “ministeriale” Emeralite, detta anche lampada Churchill, brevettata nel 1909, prodotta in serie nel trentennio 1909-1939, un classico fino ai ’60, relegata principalmente alle scrivanie istituzionali, ultimamente tornata in auge. Nel modello originale sono di ottone il fusto e la base, di vetro il paralume.

Pubblicato in Comunicati stampa

Planium pavimento rame

Planium, da sempre attenta a presentare soluzioni per un’architettura e un’edilizia sostenibile, propone il Rame come pavimento e rivestimento unico per la sua bellezza, per la sua naturalità, per la sua riciclabilità.
Il suo valore estetico e la sua bellezza derivano dalla natura calda e conviviale e dal carattere cromatico tonico e cangiante, che rimanda a un senso di familiarità: non per caso è stato un classico nell’Interior design per anni; è inoltre il metallo naturale per eccellenza in quanto non è una lega derivata da elementi terzi, ma un metallo puro, dunque non presuppone una lavorazione successiva per essere ottenuto, non necessita di un dispendio energetico.

Riciclabile al 100%, non emette sostanze che danneggiano l’ambiente, tanto che in Europa quasi la metà di quello utilizzato proviene dal riciclo.
Se poi le piastrelle in rame vengono posate a secco e risultano anche reversibili in modo puntuale, si ottiene una soluzione ideale per finiture eleganti e riciclabili, con i sistemi Autoposanti di Planium: gli innovativi sistemi di posa magnetico (MG01 Magnetic), ad appoggio (AP01 Lay, quello che consente la posa più rapida), i meccanici (SM01 Sistemamen, SM02 Evolution), oppure one-click (PL01 Invisible); l’ecosostenibilità della posa risiede anche nella sua velocità e rapidità, essendo questa eseguibile nel luogo senza l’invio di una squadra apposita, dunque a Chilometro zero.

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 18 Ottobre 2019 21:50

Parquet nodato con stuccature in contrasto

Collezione Maldive di Meg Trading

I cretti sono la caratteristica che identifica un pavimento in legno nodato, per il quale si valorizzano i disegni naturali del legno e tutte le sue sfumature. Un legno perfettamente uniforme non esiste in natura: l’effetto nodato evidenzia le naturali spaccature del rovere, le quali vengono spesso accentuate da stuccature in contrasto. I cretti denotano l’unicità della tavola e sono paragonabili ad un’impronta digitale: ogni nodo identifica un’impronta diversa, in base alla sua forma, alle sue dimensioni e alle sfumature di toni presenti all’esterno. Un pavimento in legno molto nodato trasmette una piacevole sensazione di dinamicità all’ambiente in cui è posto.



Per nodo stuccato si intende un nodo in cui l’anima centrale è stata rimossa o è uscita durante la lavorazione e viene rimpiazzata da uno stucco di un colore fisso quale nero, grigio o marrone. Nodato non è sinonimo di “rustico”, non oggi. L’effetto nodato ben si sposa anche all’interno dei contesti residenziali più moderni. Le stuccature, soprattutto a contrasto con il nero, danno più risalto alla naturalezza del legno perché il nero aiuta il colore acceso del rovere a spiccare. Oggi sta funzionando benissimo non solo in zone montane ma anche e soprattutto negli ambienti arredati in maniera minimale e in forte contrasto con il bianco ed il nero. Quello che avvertiamo è un pavimento “vivo”, con forte impatto nell’arredamento della casa.



È anche il legno che normalmente costa meno in quanto ve n’è maggiore disponibilità, e da questo legno si ricavano anche le finiture più belle e ricche di fascino. Per la nostra collezione Maldive abbiamo utilizzato lo stucco “calante” e non a filo per dare ancor più la sensazione di un pavimento vissuto e consumato. Nodi e fessure vengono così messi in risalto in quanto elementi naturali, e vengono artisticamente esaltati dall’utilizzo di stucco nero.



La fibra con le varie sfumature di colore dona anche un movimento ulteriore che evidenzia ancor meglio la veridicità del prodotto e lo rende unico e irripetibile a differenza di qualsiasi altro materiale che lo imita. Rustico non è solo sinonimo di recupero o risparmio, ma oggi soprattutto è motivo di risalto ed eleganza di un materiale vivo, storico ed intramontabile come il vero legno.


Clicca qui per maggiori informazioni su Maldive della collezione Meg Trading “Arcipelaghi nel mondo”

Pubblicato in Comunicati stampa
Giovedì, 17 Ottobre 2019 16:52

Il fascino della Calamina

Calamina

Il fascino misterioso della Calamina
La Calamina, ottenuta attraverso la laminazione a caldo dell’acciaio, è proposta da Planium in un’ottica di forte fascinazione estetica che deriva in gran parte dal suo colore ineffabile. Le striature che si vanno formando non sono volute, il differente grado di colorazione e di contrasto che si forma nella pavimentazione è del tutto casuale. Le sfumature gli conferiscono un cromatismo indefinito, quasi misterioso, e in questo risiede il suo fascino, unitamente alla colorazione scura che mantiene però un carattere “freddo” nell’insieme: può variare su diverse tonalità, fino a raggiungere quella dell’antracite, che è il colore che la caratterizza maggiormente. A dominare le striature è l'Avio, gradazione di azzurro non vivace, a base grigia.

Il blu freddo senza ceratura, tra il Jazz e il Polar
A dominare talvolta è il blu notte, quel colore freddo che per Johannes Itten “si chiude in sé, è introverso […] ha la forza tenace della natura invernale che germoglia e si sviluppa di nascosto, nel buio e nella quiete” ed è “un nulla inafferrabile, presente tuttavia come un’atmosfera cristallina.” Il blu del Jazz malinconico (non a caso Kind of Blue è uno degli album più famosi di Miles Davis) e del Polar, un genere del cinema francese dove scientemente i direttori della fotografia optavano per desaturare e ottenere attraverso il blu una tonalità notturna, quasi fatalista.

Scopri di più: https://www.planium.it/IT/materiale/Calamina/157.html

Pubblicato in Comunicati stampa